CARLO CRACCO ... “genio e sregolatezza”

"Galeotto" un cesto di prodotti locali che gli era stato regalato un anno fa alla sua prima visita. Da quel momento ordina le specialità del macellaio, uno dei personaggi del territorio

Arezzo, 4 giugno 2014 - Il suo segreto è la carne di Monte San Savino. No, magari ne avrà anche altri, perché non si diventa così facilmente chef di riferimento di un intero popolo, sia pur a cavallo della Tv. Ma quella carne che fa sangue gli ha dato davvero una marcia in più.

Carlo Cracco e Aldo Iacomoni: uno cuoco e divo Tv e l'altro macellaio famoso anche come re della porchetta. Cracco ha un ristorante a Millano con due stelle Michelin e 3 forchette Gambero Rosso, tra i 50 migliori locali al mondo secondo la rivista inglese Restaurant. Dallo scorso anno mette nel piatto anche la Chianina aretina.

Ordinata e fatta recapitare direttamente nel locale del cuoco pluristellato da una macelleria di Monte San Savino. Famosissima, quella di Aldo Iacomoni. Il flirt, commerciale e culinario, è nato l’anno scorso in occasione della prima partecipazione di Carlo Cracco al Giardino delle Idee per la presentazione del suo primo libro di ricette.

Durante la visita aretina lo chef ha ricevuto un cesto di prodotti gastronomici in regalo dall’associazione cuochi aretini. Graditi e portati a casa. Poi la scelta: impazzito per la carne aretina, ha iniziato a ordinare per il suo ristorante milanese i prodotti della macelleria di Monte San Savino. E sabato il ritorno dello chef ad Arezzo per la presentazione del suo secondo libro A qualcuno piace Cracco

È nato il quarto figlio di Carlo Cracco, Cesare, avuto dalla sua seconda moglie Rosa Fanti: "Le conseguenze dell'amore", scrive lo chef su twitter.

Cesare Cracco, figlio di Carlo. Suona temibile il nome del nuovo arrivato, non fosse altro che suo padre è proprio il temuto e severo giudice di MasterChef. Carlo Cracco è in realtà “buono come il pane” e proprio sul suo personale profilo twitter si è lasciato andare con i fan, espriemendo tutta la sua gioia per l’arrivo del suo quarto figlio. La foto della manina, un cuoricino azzurro campeggia sulla copertina, il braccialetto ed è così che si presenta al mondo. “Le conseguenze dell’amore”, scrive Carlo citando il capolavoro di Paolo Sorrentino. Cesare è il secondo figlio avuto dalla sua seconda moglie Rosa Fanti che, appena due anni fa lo ha reso padre di un altro figlio maschio di nome Pietro. Carlo Cracco è anche padre di due bambine avute dalla prima moglie, Sveva di 11 anni e Irene di 7.

Il dito medio al paparazzo

Lo conosciamo per essere il burbero di “Hell’s Kitchen”, il format creato da Gordon Ramsay, e soprattutto di “Masterchef Italia”, e anche quando è fuori dagli studi televisivi e dai fornelli, Carlo Cracco sembra non voler smentire le leggende sul suo caratterino. Un po’ di tempo fa, mentre era a passeggio con sua moglie Rosa Fanti e il suo bambino, un paparazzo prova a scattargli qualche foto ma lo chef appare abbastanza disturbato. Nella sequenza successiva, infatti, il dito medio per l’impavido fotografo arriva puntuale. “La cucina ha bisogno di audacia”, lo ripete sempre Carlo Cracco. Una forma mentis che riporta anche nella vita di tutti i giorni, sembra chiaro a questo punto, dove non ha paura di sfidare i fotografi e il pensiero dell’opinione pubblica. Godersi la privacy, del resto, è un diritto di tutti, anche di un super vip come lui.

Tre giorni di gastronomia, cultura e scuole di chef al Parco Terme Galvanina, dal 5 al 7 settembre, con le eccellenze del Bel Paese: cibo di strada, pasta, pesce, pizza e carne. Ma anche bere etico, acque termali e musica

Sono i cuochi Gualtiero Marchesi, Carlo Cracco e Gino Angelini, oltre al supervisore Gianfranco Vissani, gli ospiti d'onore della 14esima edizione del Festival della cucina italiana, al Parco Terme Galvanina, sui colli di Rimini, da venerdì 5 a domenica 7 settembre. Un vero e proprio poker d'assi a dare lustro a un evento che riunisce tanti festival in uno: un po' scuola di cucina e un po' appuntamento culturale, condito da tanti spazi dedicati alle eccellenze della gastronomia italiana come street food, pasta, pesce, cucina regionale, carne e pizza. Con sezioni dedicate al bere etico, all'acqua termale di Galvanina e alla musica e allo spettacolo, tra cui l'esibizione dell'attore e comico Andy Luotto.

Il Trofeo Galvanina verrà consegnato domenica, e premia quest'anno il maestro Gualtiero Marchesi, a cui si riconosce il merito di aver dato avvio al nuovo corso della cucina in Italia, allo chef Carlo Cracco per la sezione cucina, a Fede e Tinto di Rai Uno e Rai Radio2 per il giornalismo e a Lorenzo Ercole dell’azienda Fratelli Saclà per l’imprenditoria. Ma oltre ai riconoscimenti il festival è soprattutto un appuntamento per conoscere e gustare da vicino le tante ricchezze della tradizione alimentare italiana, tra gli alberi del Parco Terme Galvanina (ex Bandiera Gialla). Ingresso gratuito, programma su www.festivaldellacucinaitaliana.it.

ROMA – Dopo le tre edizioni con record di ascolti nel ruolo di inflessibile giudice di MasterChef, Carlo Cracco ha la grande responsabilità di inaugurare la rassegna “Stelle di Stelle” che da questa settimana e fino a gennaio, in collaborazione con Identità Golose, celebrerà il meglio della cucina contemporanea made in Italy all’interno di un pop-up restaurant da Harrods, il tempio londinese dello shopping di lusso.

Il palato dei clienti londinesi avrà così modo di valutare un menù creato ad hoc dallo chef vicentino: polpa di pomodoro fresco, mozzarella e semi di basilico; tuorlo d’uovo marinato; dessert al cioccolato bruciato e prezzemolo e altre ricette create per l’occasione.

Cinque chef dei migliori ristoranti italiani porteranno a Londra un totale di 13 stelle Michelin nell’arco di cinque mesi: dopo Cracco, sarà la volta dei fratelli Enrico e Roberto Cerea del ristorante Da Vittorio a Brusaporto (Bergamo) e poi dei sapori della Costiera con Gennaro Esposito de La Torre del Saracino di Vico Equense (Napoli).

A dicembre toccherà a Italo Bassi, chef della storica Enoteca Pinchiorri di Annie Feolde e Giorgio Pinchiorri a Firenze, probabilmente l’insegna italiana più celebre al mondo. A gennaio, infine, a chiudere la rassegna è stato chiamato Enrico Crippa, tre stelle Michelin di Piazza Duomo ad Alba, quest’anno al 39° posto della San Pellegrino World’s 50 Best Restaurants.

Collisioni e Douja d’Or insieme in una sinergia che porterà ad Asti grandi nomi della musica e della cultura italiana per chiacchierare con il pubblico. Dal 15 al 19 settembre si alterneranno sul palco Arisa, Cracco, Crepet, Ruggeri e nella serata conclusiva Claudio Baglioni. Ad aprire la rassegna sarà quindi Arisa, lunedì 15 settembre, alle ore 21.30, che dialogherà col pubblico e con Ernesto Assante. La seconda serata, martedì 16 settembre, ore 20.30, vedrà salire sul palco di Collisioni alla Douja D’Or Carlo Cracco, in dialogo con il giornalista radiofonico Emilio Targia, per parlare dei tesori enogastronomici del Monferrato, di grandi Barbera e di grandi formaggi dell’astigiano, e del loro utilizzo nella cucina di uno chef. Paolo Crepet sarà il protagonista della terza serata, mercoledì 17 settembre, ore 21.30. La sua sarà una lezione sulla felicità, e cadrà proprio nel giorno del suo compleanno. Giovedì 18 settembre sarà Enrico Ruggeri a salire sul palco di Collisioni alla Douja D’Or, alle ore 21.30. Racconterà una pagina importante della storia del cantautorato italiano, parlandoci del suo punto di vista sulla musica italiana di oggi, i nuovi progetti musicali e gli stimoli artistici. Per la grande serata di chiusura, la rassegna ospiterà, il 19 settembre alle ore 21.30 ad Asti, l’incontro-dialogo tra Claudio Baglioni ed Ernesto Assante. Baglioni ripercorrerà le tappe fondamentali della sua straordinaria carriera, parlerà della sua attività di compositore, scrittore e autore di canzoni e dell’imminente partenza del “ConVoi Retour”, un progetto artistico ambientato in un cantiere, simbolo di quella ricostruzione ideale, valoriale ed etica che non può più essere rimandata.

Il sito di Collisioni.

Il celebre grande magazzino del lusso londinese ospiterà gli chef di cinque dei più famosi ristoranti italiani che si alterneranno alla guida di uno dei ristoranti di Harrods, proponendo menù speciali del meglio dell’arte culinaria contemporanea italiana e promuovendo l’utilizzo di ingredienti stagionali. Il primo ad aprire le danze in settembre, sarà Carlo Cracco del Ristorante Cracco di Milano, due stelle Michelin. Ad ottobre, invece, sarà la volta dei fratelli Enrico e Roberto Cerea del ristorante bergamasco Da Vittorio, tre stelle Michelin. In novembre ci sarà il menu firmato da Gennaro Esposito di Torre del Saracino, il ristorante di Vico Equense che ha ottenuto due stelle Michelin. A Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde dell’Enoteca Pinchiorri, premiato con tre stelle Michelin, spetterà il mese di dicembre. Mentre l’ultimo della lista stellata, a gennaio, sarà Enrico Crippa, chef del ristorante Piazza Duomo di Alba, tre stelle Michelin e n. 39 nella classifica 2014 dei primi 50 ristoranti al mondo.
Info: www.harrods.com

È tra gli chef più famosi d’Italia, in molti hanno imparato a conoscere la sua determinazione e – in alcuni casi – la sua rigidità a Masterchef Italia, il talent show culinario di Sky. A Hell’s Kitchen (versione italiana) ha degnamente seguito le orme di Gordon Ramsay e i suoi piatti sono sempre più amati, copiati e invidiati. Si tratta, come in molti avranno già capito, di Carlo Cracco. Lo chef veneto, oltre ad essere il re della cucina, se la cava bene anche se si parla di moda e la sua eleganza e la sua signorilità passano anche attraverso il suo abbigliamento.

Oltre alla divisa bianca da cuoco, con grembiuli in contrasto, spesso tinta unita, a righe o a quadri, Cracco ama un look casual chic. Nel suo armadio non mancano mai le giacche che il noto chef indossa sopra a camicie chiare e scure, a dolcevita o anche a semplici t-shirt con stampe e scritte. Cravatta o papillon? Lo chef non ama nessuno dei due e indossa spesso le camicie con il primo bottone slacciato. Ai colori chiari preferisce quelli scuri e, infatti, spesso porta capi neri e blu. Non disdegna il jeans che ha sfoggiato anche nelle puntate di Masterchef Italia abbinato a camicie sportive portate fuori dai pantaloni.

Per le scarpe Cracco ama osare, un po’ come per i suoi piatti, alternando scarpe eleganti a sneakers colorate e giovanili. A cosa non rinuncerebbe mai lo chef veneto? All’orologio. Ne indossa sempre uno in maglie di acciaio al polso sinistro. Gli occhiali da sole sono un altro accessorio che Carlo Cracco utilizza spesso: i Rayban a goccia con lenti sfumate sembrano essere i suoi preferiti.

Ma ci sono due particolari che fanno di Carlo Cracco un uomo affascinante e, per alcuni, una vera fashion icon da cui prendere spunto: la barba incolta e il capello un po’ lungo. Due elementi ai quali lo chef italiano non rinuncia, ormai da anni, per nulla al mondo e che rendono il suo stile trasandato e intrigante. Quasi 49 anni portati benissimo e un look ricercato e giovanile che fa di Cracco un modello non solo in cucina.

Foto by Facebook

Sarà Carlo Cracco, chef veneto pluristellato, insieme con il suo staff, a gestire da lunedì 1 settembre (e per tutto il mese) il ristorante all’interno di Harrods, il grande magazzino del lusso a Londra. Una partecipazione che rientra all’interno di «Stelle di Stelle», iniziativa lanciata da Harrods per celebrare il cibo e la tradizione gastronomica italiana. Per cinque mesi, cinque chef italiani (uno al mese) dirigeranno la cucina del celebre negozio londinese alternando ciascuno le eccellenze culinarie dei loro ristoranti e delle loro regioni. Il nome di questa particolare rassegna è un omaggio alle stelle Michelin che i protagonisti hanno collezionato nel corso degli anni, 13 in totale.

Il primo a presentare al pubblico londinese i suoi piatti sarà appunto il vicentino Carlo Cracco che sul grembiule ha cucito due stelle Michelin. A ottobre prenderanno le redini i fratelli Enrico e Roberto Cerea del ristorante bergamasco Da Vittorio, stellati tre volte. In novembre Gennaro Esposito di Torre del Saracino (due stelle). Nel mese di dicembre, la presentazione del menù sarà affidata a Giorgio Pinchiorri e Annie Féolde dell’ Enoteca Pinchiorri (tre stelle Michelin). A chiudere sarà Enrico Crippa, tre stelle, chef del ristorante Piazza Duomo di Alba, 39esimo nella classifica 2014 dei primi 50 ristoranti al mondo.

«Sono molto orgoglioso di questa mia partecipazione - dice Carlo Cracco - , è un bel traguardo per la mia carriera. Nel mio menù non mancheranno le uova (grande cavallo di battaglia dello chef vicentino) e il risotto. Ma la cosa fondamentale saranno gli ingredienti e la loro qualità, elementi che ci rendono orgogliosi e famosi in tutto il mondo», aggiunge. Cracco però va già oltre l’iniziativa e ammette che quella londinese può e deve essere una vetrina momentanea che il cibo italiano deve usare come leva per mostrarsi al mondo. Ogni chef ha creato un menù di quattro portate (per ora top secret), ognuna delle quali sarà abbinata a un diverso vino italiano, in alternativa a birre artigianali made in Italy. Il costo fisso sarà di 110 sterline per pranzo e 160 sterline per cena. E, fanno sapere da Londra, fioccano già le prenotazioni.

Lo abbiamo conosciuto alle prese con severi giudizi su esecuzioni e dosaggio di ingredienti sotto i riflettori del celebre Talent di Masterchef. Allievo di due mostri sacri della cucina come Gualtiero Marchesi e Alain Ducasse, Carlo Cracco rappresenta la moderna evoluzione del cuoco nei primi anni del ventunesimo secolo: in costante sperimentazione, in giro per il mondo alla ricerca di nuove esperienze, imprenditore, testimonial, sguardo rivolto al sociale. Lo chef vicentino è un concentrato di attivismo e di nuovi stimoli, Ambasciatore della Regione Lombardia per Expo 2015, dal febbraio scorso ha aperto “Carlo e Camilla in segheria” a Milano, per citare le sue ultime due sfide.

E in questa un’agenda in eterno movimento e fitta di impegni, alla data domenica 7 settembre c’è segnata anche la località di Rimini che gli tributerà il prestigioso “Premio Nazionale Galvanina” nella sezione Cucina. L’occasione è la quattordicesima edizione del Festival della Cucina Italiana (5-7 settembre 2014) in programma sulle colline riminesi, tre giorni con il meglio del cibo e del vino. Cracco raccoglie il testimone da altre illustri firme della cucina italiana: tra gli ultimi, Gianfranco Vissani (2010), Gino Angelini (2011), Pino Cuttaia (2012) e Niko Romito (2013) a cui in particolare il “Premio Nazionale Galvanina” fu foriero di soddisfazioni visto che poche settimane dopo arrivarono le Tre Stelle Michelin.

Chi è Carlo Cracco - Nato a Vicenza nel 1965, ha frequentato l’I.P.C. a Recoaro Terme, vicino Vicenza. L’istituto fa parte dell’Associazione Europea delle Scuole Alberghiere e del Turismo, istituita nel 1963. Ha frequentato l’istituto lavorando per il Ristorante “Da Remo” (Vicenza). Nel 1986 comincia la sua carriera professionale da Gualtiero Marchesi a Milano, il primo ristorante italiano che raggiunge le tre stelle Michelin. In seguito Cracco lavora presso la “Meridiana” di Garlenda (Savona), Hotel di Charme della catena Relais & Chateux di Savona.

Si trasferisce per 3 anni in Francia dove ha l’opportunità di conoscere i segreti della cucina francese sotto la guida di Alain Ducasse (Hotel de Paris) e Lucas Carton (Senderens, Paris). Cracco finalmente torna in Italia, a Firenze, dove diventa primo chef all’Enoteca Pinchiorri. Durante la sua conduzione, il ristorante ottiene le tre stelle Michelin. Gualtiero Marchesi lo richiama per l’apertura del suo ristorante L’Albereta” a Erbusco (Brescia), dove Cracco lavora come chef per tre anni. Subito dopo questa esperienza si sposta in Piemonte dove apre il ristorante “Le Clivie”, a Piobesi d’Alba (Cuneo). Qui, dopo solo un anno, conquista la stella Michelin.

Dopo pochi anni, accetta l’invito della famiglia Stoppani, proprietaria del negozio di gastronomia più famoso di Milano dal 1883, per l’apertura del ristorante Cracco-Peck, dove Cracco assume il ruolo di Chef Executive. Il ristorante è aperto dal 2001, in un edificio elegante nel centro di Milano; con il suo arrivo il ristorante ha guadagnato le due stelle Michelin, 18,5/20 per l’ Espresso e 3 forchette per il Gambero Rosso. Nel 2007 è stato nominato uno dei 50 migliori Ristoranti al mondo.

Da Luglio 2007 Carlo Cracco è Chef Patron del Ristorante Cracco. Nel 2012 è stato incaricato dalla famiglia Trussardi di occuparsi della gestione e del rinnovo del Ristorante Trussardi alla Scala di Milano. Cracco è uno dei tre giudici del noto reality show Masterchef Italia. Nel 2012 ha inizio la collaborazione con Singapore Airline dove lo chef Cracco si occupa della creazione dei menù per la business e la first class. Ora ricopre il ruolo di presidente dell’Associazione Maestro Martino, associazione no-profit il cui obiettivo principale è quello di promuovere la Cucina d’Autore e le eccellenze del nostro territorio. www.maestromartino.it.

Cena-evento per raccogliere fonti per attivare un programma di assistenza domiciliare per i piccoli "prematurini" interamente curata e diretta da Carlo CRACCO!

A Genova il 24 settembre a Palazzo della Meridiana. Chi può venga!

[...] Ospiti della puntata odierna di Ballarò saranno il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il Presidente del PD Matteo Orfini e lo chef Carlo Cracco. Nel corso della puntata Massimo Giannini ospiterà anche il Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone per un faccia a faccia. La copertina sarà affidata a Paolo Rossi, mentre in chiusura andrà in onda la prima puntata della web serie satirica ”Il Candidato” – intitolata Le Primarie – che vede protagonista Filippo Timi nel ruolo di uno sprovveduto candidato alla presidenza del Consiglio alle prese con un’improbabile campagna elettorale. [...]

Saranno ben quattro gli chef stellati che cucineranno al matrimonio di Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi. Si tratta di Carlo Cracco, Antonino Cannavacciulo, Chicco Cerea e Norbert Niederkofler.

Michelle ha dichiarato che "Mangiare è la nostra passione. Io e Tomaso ci facciamo centinaia di chilometri per mangiare bene". E al loro matrimonio si mangerà sicuramente benissimo!

Pranzo con sorpresa per gli agenti della Questura di Milano: in occasione della ricorrenza di San Michele Arcangelo, patrono della Polizia di Stato, è arrivato Carlo Cracco a servire le portate nelle mense di piazza Sant'Ambrogio. Lo chef stellato, che ha legato la propria partecipazione a una raccolta-fondi benefica a favore dell'Associazione Bambini cardiopatici nel mondo (Aici onlus), ha preparato per l'occasione un sontuoso menu: risotto allo zafferano (con cacao e coriandolo) di primo e filetto di vitello gratinato ai capperi e liquirizia con purea di sedano rapa e sedani come secondo; a chiudere, una crema leggera di cioccolato bruciato con prezzemolo, mandorle salate e sorbetto alle pere. Complimenti da tutti i commensali a fine pasto, compreso il questore Luigi Savina.