JOE BASTIANICH ... “un cuoco a New York”

Joe Bastianich gallina d’oro per Sky Uno? Il giudice di MasterChef concede il bis: da stasera 7 gennaio 2015, Restaurant Start Up – qui le anticipazioni della prima puntata – sbarca in Italia con la versione originale dello show targata CNBC. Una prima TV che il canale satellitare caccia dal cilindro dei format americani, e che vede proprio la stella della cucina televisiva italiana (e straniera) fare l’ennesimo debutto: alle prese sempre con ristoranti, ma stavolta nelle vesti d’imprenditore, o, se volete, di talent scout di giovani ristoratori.

I concorrenti divisi in squadre. Come nella “prova in esterna” a MasterChef, i concorrenti di Restaurant Start Up sono divisi in squadre: loro compito è avere un’idea geniale di ristorazione, un concetto innovativo ‘dietro’ all’apertura di un ristorante, da presentare allo chef Tim Love e a Joe Bastianich, che di innovazione, nel campo della ristorazione, ne ha fatto un marchio internazionale con più di venti ristoranti italiani sparsi in tutto il mondo, da Hong Kong a Los Angeles.

Promossi o bocciati? Il programma infatti, prevede che Joe Bastianich e Tim Love approvino o meno l’idea di cucina come ristorazione presentata dai concorrenti. A loro l’obiettivo di capire come ottenere investimenti economici e conquistare la stima dei coach. La proposta ritenuta più credibile inoltre, riuscirà a passare alla fase successiva, realizzando finalmente il sogno fino ad allora proibito: aprire il ristorante dei sogni.

Trentasei ore per allestire un ristorante. Nemmeno fossimo a Extreme Makeover Home Edition, nella fase successiva, il concorrente con l’idea geniale che ha superato la fase iniziale è pronto per far nascere la propria “Start Up”: creare un vero ristorante a partire da uno spazio vuoto. La squadra inoltre, dovrà allestire uno spazio ristorante avendo a disposizione un budget limitato e i consigli della pasticcera Waylinn Lucas.

Quello che vedremo, però, non si ferma solo all’idea, ma segue tutto il processo di realizzazione del ristorante sogno: dopo la costruzione della struttura, vedremo anche la creazione di menù ad hoc, connessa ad una campagna di branding e un piano di lavoro che si speri sia efficace. Aperto il ristorante, toccherà ai “magnifici” giudici stroncare o promuovere un’intera carriera personale. Ci saranno anche stavolta le parolacce? La sensazione che abbiamo è che si miri ad alzare il tiro: da stroncare un piatto all’intera vita professionale di un concorrente. Sarà così per la prima puntata? Sky Uno ci risponderà.

Ha interpretato Neil Young, Joe Cocker, Pearl Jam, Elvis Presley, Rolling Stones e Paolo Conte

ASTI - Chi lo conosceva come il giurato cattivo di MasterChef, ne ha scoperto l’anima musicale: Joe Bastianich si è scatenato al Diavolo Rosso. Produttore di vini pregiati, imprenditore con decine di ristoranti sparsi per il mondo, in «The Mixtape» Bastianich ha spento i fornelli per salire sul palco in versione cantante-chitarrista. Con lui una band di tutto rispetto: l’amico Mike Seay, compositore e musicista, il trio del pianista Roberto Esposito, le belle voci del trio Les Babettes. In scaletta brani di Neil Young, Joe Cocker, Pearl Jam, Elvis Presley, Rolling Stones, passando per «La canzone del sole» e «La prima cosa bella» interpretate con il suo inconfondibile slang italo-americano. Ad Asti non poteva mancare «Via con me», scelta come omaggio «al grande cantautore Paolo Conte» e al Diavolo Rosso («un posto di musica, anima, spirito, gente»).
Nel viaggio tra i grandi della musica, anche il tempo per raccontare l’arrivo in Italia, ricordare la nonna di 94 anni («per lei non sono Joe, sono sempre Giuseppino») e i genitori migranti istriani. Aneddoti che si ritrovano in «Giuseppino. Da New York all’Italia: storia del mio ritorno a casa», un libro «che racconta il mio rapporto con l’Italia». Atteso da decine di fan per foto e autografi di rito, Bastianich ha posato anche per la campagna fotografica in difesa del Diavolo. Per tutti, pubblico e artisti, un brindisi con «La Monella», etichetta della Cantina Braida di Giacomo Bologna.

Finalmente ha volato. Ha superato le sue paure e ce l'ha fatta. Destinazione New York. Barbara d'Urso si è regalata il suo viaggio di Natale ed è approdata nella Grande Mela. Ospite per qualche giorno a casa dell'amico Joe Bastianich, giudice di MasterChef, la conduttrice si fa immortalare con lui guancia a guancia e su Sorrisi e Canzoni dice: "E' una persona squisita...".

Amici da un po' Barbara e Joe hanno trascorso qualche giorno insieme: "Voglio ringraziarlo per avermi ospitato e fatto conoscere la sua splendida famiglia, sua mamma Lidia, la simpaticissima nonna Erminia, 94 anni e la sorella Tanya". Poi via con il tour classico, Central Park, il ponte di Brooklyn, Little Italy, il Guggenheim, Broadway...
Tutto documentato su Instagram, tra selfie e scatti dell'amica Angelica che l'ha accompagnata in questo viaggio.
E tutto con l'Italia nel cuore. In un modo o nell'altro Barbara non ha mai staccato la spina e persino l'esperienza del volo le ha ricordato il suo lavoro: "L'adrenalina del volo è quasi la stessa della diretta quotidiana", dice a “Sorrisi e Canzoni”.

Poi eccola in una libreria di Manhattan, giro tra gli scaffali e avvistamento del suo libro "Se lo desideri accade", in vendita solo in Italia e messo tra i libri americani per scherzo da alcuni amici. "La Grande Mela è una città di pura energia e in continua evoluzione, ma non cambio idea: l'Italia è il Paese più bello del mondo. Goodbye New York!", recita la conduttrice tornata a casa e... finalmente di nuovo al lavoro !

PALERMO. Joe Bastianich in giro per Palermo. L’occasione è “On The Road”, il programma in onda su Sky, arrivato alla sua seconda edizione, che vede protagonista il giudice statunitense di MasterChef.

Joe ha fatto un giro in città, fermandosi nel mercato storico della Vucciria dove ha assaggiato il cibo di strada, a partire dal pane con la milza, seguito lungo le stradine e le bancarelle da un buon numero di fan e curiosi.

Per ogni tappa viene scelto anche un gruppo locale per far da “Cicerone” nelle città. A Palermo il gruppo selezionato è stato quello dei Matri Mia.

La gastronomia però non è l’unica passione di Joe Bastianich: al secondo posto troviamo infatti la musica, un elemento irrinunciabile nella vita del giudice americano. Da qui l’idea di girare una serie di documentari alla scoperta della musica tradizionale e popolare.

Genova - Hanno risposto ad alcune delle domande del test dell’amore ideato dallo psicologo Arthur Aron e poi si sono guardati a lungo negli occhi: lei con aria sognante, lui un po’ meno per via di quell’orzaiolo che gli deturpava l’occhio destro e che ha tentato invano di nascondere con una benda alla “Capitan Uncino”: Joe Bastianich e Daria Bignardi hanno fatto scintille durante l’ultima puntata delle “Invasioni Barbariche”, andata in onda su La7 .

«Hai un’eleganza, una bellezza che è un rapporto molto preciso con la tua età, in complesso molto bello», ha detto lui a lei; «tu sei intelligente, hai begli occhi, sei spiritoso, e poi sei timido», ha ribattuto la conduttrice.

Se sia scoccata la proverbiale scintilla non si sa, quel che è certo è che ieri il temuto giudice di Masterchef Italia ha tenuto testa alle domande della conduttrice svelando qualcosa in più di se stesso. La sua passione per la musica e il sogno di imparare a suonare il pianoforte, per esempio. Ma Bastianich ha anche fatto un tuffo nel passato, raccontando di come quando da piccolo si vergognava delle sue origini e del lavoro dei genitori: «Ero imbarazzato nel dire agli amici che i miei genitori avevano un ristorante, perché era un lavoro molto umile, di servizio al cliente, di basso livello». Quello stesso lavoro che invece lo ha portato al successo, facendogli anche scoprire un’altra qualità: un certo fiuto per gli affari, che ora mette a disposizione di aspiranti ristoratori con Restaurant Startup, il talent show dedicato al business della restaurazione che conduce ogni mercoledì su Sky Uno in coppia con lo chef Tim Love.

Occhiali d'ordinanza da divo, forte degli ascolti record della quarta edizione di Masterchef, il talent show culinario in onda su Sky Uno, Joe Bastianich è intervenuto durante la puntata odierna di Tv Talk, il programma di Rai Cultura, in onda ogni sabato pomeriggio alle ore 14.55 su Rai 3, condotto da Massimo Bernardini.

Il ristoratore italoamericano, uno dei tre giudici di Masterchef, ha risposto ad una delle domande della community di Blogo. L'autore della domanda in questione è Savas che ha chiesto:

Secondo il tuo gusto da gourmet, da ristoratore preferiresti avere come chef un Barbieri oppure un Cracco?

Una domanda che ha messo in seria difficoltà Bastianich, quasi sul punto di cedere, rispondere e causare un'"incidente diplomatico" con i suoi colleghi:

Entrambi. Tutte e due li assumo! Scelgo... (momento di indecisione e imbarazzo, ndr). Io scelgo Cannavacciuolo!

Joe Bastianich ha anche commentato l'imminente approdo di Rachida, ex concorrente di Masterchef 3, su L'Isola dei Famosi, riservando la propria attenzione, però, su un altro personaggio in particolare e soprattutto sollevandosi da ogni responsabilità per aver contribuito a creare il personaggio televisivo inquietante che tutti conosciamo:

C'è anche Rocco Siffredi! Rachida all'Isola? Wow! Io di Rachida, me ne sono lavato le mani!

Joe Bastianich ha anche espresso la propria opinione riguardo vari aspetti di Masterchef a cominciare dalla cattiveria dei giudici e dalle parolacce:

La cattiveria viene percepita non sempre come succede. I concorrenti diventano nostri allievi ed è come gestire dei bambini. Parolacce? Non guardo il programma perché non vivo qui e non ho idea. Il programma ha una propria evoluzione. Io cerco di evolvere il mio rapporto con i concorrenti. E' un impegno personale per me. L'atmosfera e i concorrenti hanno la loro importanza, dipende da loro.

Joe Bastianich ha elencato le differenze tra Italia e Stati Uniti per quanto riguarda Masterchef e la tv culinaria in generale:

Io non vivo qui. Masterchef è un format che si evolve e si può trasformare in ogni paese. E' il format culinario che ha più successo nel mondo. Lo puoi rendere diverso per ogni popolo. In Italia, c'è più racconto, più emozionale, più personale. Ci sono programmi di qualità che trasmettono messaggi positivi e c'è il negativo. Il cibo in tv qui in Italia ha raggiunto l'interesse massimo. In America, l'interesse è già passato. In America, vogliono imparare qualcosa.

Secondo l'imprenditore e musicista italoamericano, infine, il merito del successo di Masterchef risiede nell'autenticità:

Quel che distingue i format di successo è la verità. I format troppo costruiti non hanno successo. Gli spettatori hanno un appetito più sofisticato.

Considerando il successo del fintissimo Cucine da Incubo, non si direbbe proprio.

Joe Bastianich, giudice di Masterchef, e la stilista Chiara Mosti lanciano Mise en place – Il cibo diventa arte, un progetto 100% italiano a scopo benefico.

Mise en place è un progetto interamente dedicato al connubio fra moda, arte e cucina che vede la partecipazione di 12 Chef di fama mondiale, 23 stelle Michelin, tutti uniti per lo stesso progetto, una raccolta fondi per beneficenza. Il progetto si propone come un vero e proprio viaggio gastronomico attraverso l’Italia: si parte dai mercati rionali per arrivare ai piatti regionali tipici e alle cucine degli chef multistellati. Testimonianza di itinerario saranno delle t shirt trasformate in tele del gusto sulle quali ogni chef andrà a riversare colori e ingredienti dei propri piatti simbolo. La collezione delle T-shirt esclusive, in edizione limitata, sarà presentata Domenica 8 Febbraio sul Palco di Identità Golose e potranno essere acquistate lo stesso giorno. Il ricavato sarà interamente devoluto a sostegno di un progetto legato all’agricoltura sostenibile e alla nutrizione per ridurre gli squilibri tra il Nord e il Sud del Mondo.

Si allunga l’elenco degli ospiti chiamati ad impreziosire il Festival di Sanremo 2015, al via martedì prossimo, 10 febbraio, in prima serata su Rai1. Questa volta non sarà, però, un cantante e nemmeno un attore hollywoodiano a sbarcare in Riviera. E’ un imprenditore “molto mediatico”, decisamente blasonato, che vive negli Stati Uniti, ma è d’origine italiana: DavideMaggio.it è in grado di annunciarvi in anteprima che a calcare il palco della kermesse festivaliera ci sarà Joe Bastianich.

Ebbene sì, dopo Carlo Cracco ospite nel 2013, un altro Masterchef proverà l’ebbrezza dello show più prestigioso del Belpaese. Del resto il restaurant man è anche musicista per diletto con la sua band The Ramps. Tuttavia, al momento non sono previste performance canore di “Giuseppino”, chiamato all’Ariston per sottoporsi alle domande di Carlo Conti nella seconda serata del Festival, in programma mercoledì 11 febbraio.[...]

Ospite della seconda serata del festival, il ristoratore americano - giudice di Masterchef - torna ai suoi ricordi di ragazzino italoamericano che vedeva le zie e la mamma pensare all'Italia guardando Sanremo, negli anni Settanta. E propone la sua scelta gastronomica per gli appassionati dell'Ariston