JOE BASTIANICH ... “un cuoco a New York”

Da domenica 9 febbraio sarà in Tv sulle principali reti digitali e satellitari la nuova campagna Buitoni firmata da Publicis Italia. Protagonista dello spot è la Pasta Sfoglia, che grazie ai suoi 196 strati di friabilità aiuta una donna a vincere una sfida lanciata da un personaggio d’eccezione: Joe Bastianich.

Poco prima dell’ora di cena, una donna si accinge a preparare il solito piatto routinario, quando il celebre ristoratore e giudice di Masterchef Joe Bastianich piomba in casa per sfidarla a fare un piatto originale e fantasioso. Così, di punto in bianco, la donna deve abbandonare i propri piani e viene invitata ad inventare un piatto nuovo e creativo. Nessuna atmosfera da “pressure test”, però: Buitoni con i suoi prodotti riesce a rendere piacevole e stimolante uscire dalla routine. E persino un giudice severo e competente come Joe Bastianich, che prova più volte ad insinuare dubbi e a stuzzicare la consumatrice durante la preparazione della torta salata, deve arrendersi di fronte alla bontà del piatto finale.

Attraverso la nuova campagna di comunicazione il brand vuole iniziare un percorso strategico-creativo che lo porta ad essere una alleato dei consumatori nella cucina di tutti i giorni. Spesso infatti, per mancanza ti tempo o esperienza, si finisce col fare sempre i soliti piatti cadendo quindi nella trappola della routine. Ma grazie a Buitoni e ai suoi prodotti vivere la cucina in maniera diversa si trasforma in un’esperienza facile e divertente: “Prendi l’abitudine di cambiare” diventa quindi un invito alle consumatrici a provare nuove ricette, a sperimentare, a combinare gusti e sapori.

Non è solo la Pasta Sfoglia, ambasciatore in comunicazione di questa mission, a esplicitare il posizionamento del brand: l’intero sistema di prodotti Buitoni è infatti appositamente studiato per sconfiggere la routine, aiutando i consumatori a vincere le piccole e grandi sfide della cucina quotidiana. Oltre allo spot tv, sono stati sviluppati contenuti ad hoc per il digital, che saranno on line già a partire dai prossimi giorni.

Il team di Publicis che ha realizzato la campagna è composto dai Fabrizio Tamagni, art director e dai copy writer Paolo Bartalucci e Michela Talamona. Il coordinamento del team è di Barbara Pusca, account director e di Filippo D’Adrea, account executive. La direzione creativa esecutiva è di Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini. La produzione dello spot è stata affidata a Bedeschi Film e la regia a Gigi Piola.

Vi eravate affezionati al "vuoi che muoro?" della seconda edizione di MasterChef? Dovrete abituarvi a non sentirlo più: quest'anno Joe Bastianch l'ha mandato in pensione e sostituito con il "vuoi che ti sgrido?".

Il "restaurant man" più famoso al mondo, proprio nella quarta puntata di MasterChef 3 trasmessa ieri sera, ha sfoderato le sue doti ironiche coniando il "vuoi che ti sgrido" che siamo sicuri diventerà il nuovo tormentone dell'edizione.

Il tutto è successo davanti a Rachida. La sarta marocchina era al cospetto di Bastianich per il giudizio sul suo piatto. Il giudice ha consigliato alla concorrente di far uscire fuori le sue doti culinarie, di non rimanere sulla difensiva e cucinare sempre lo stesso piatto, ma di sperimentare.

A quel punto Rachida suggerito a Joe di continuare con i rimproveri perchè erano proprio di quelli che aveva bisogno. Bastianich non ci ha pensato due volte e con ironia e una piccola dose di compassione ha risposto a Rachida: "vuoi che ti sgrido?".

MILANO - "Sono americano e a volte mi comporto male. Per questo la gente mi trova divertente". Joe Bastianich, il giudice di Masterchef reduce dalla finalissima che ha visto trionfare Federico su Almo, si racconta e anticipa i suoi progetti. Tra questi, dal 12 marzo, ogni mercoledì alle 21.10 sarà il protagonista di On the Road – Joe Bastianich Music Tour, una serie di documentari su Sky Arte in cui va in giro per l'Italia alla ricerca di artisti che conservano la memoria della musica popolare italiana.

Tutti la conoscono come giudice di Masterchef e imprenditore della ristorazione. Pochi sanno della sua passione per la musica.
"Ho sempre avuto musica nella mia vita, ho sempre suonato la chitarra e tramite la televisione ho avuto l'opportunità di rendere pubblica questa passione. Mi ispiro molto al country blues e al folk. Come per il cibo e il vino, la musica per me esprime l'emozione più importante della vita, la più essenziale".

È il giudice di Masterchef più popolare nella classifica Socialscore, terzo in assoluto davanti perfino all'amatissimo Mika, e uno dei personaggi più apprezzati su internet.
"Ho il privilegio di commentare la vostra cultura da una prospettiva di non italiano: sono americano e a volte mi comporto male, dico le cose che un italiano educato non direbbe mai. E questa situazione diventa una cosa divertente per gli italiani".

Qual è l'artista o la tradizione musicale che ha più apprezzato andando in giro per On the Road?
"In Puglia (set della prima puntata, ndr) ce ne sono tantissime e mi ha colpito molto, ad esempio, il jazzista Cesare Dell'Anna, perché in quella regione c'è molto interesse per la musica balcanica che nell'interpretazione di questo musicista viene abbinata alla tradizione pugliese: il risultato è un sound realmente nuovo. Mi sono molto piaciute anche le sorelle Gaballo che cantano a cappella pezzi della tradizione, che ricordano quando le donne pugliesi lavoravano nei campi di tabacco, il contesto dal quale nasce la Taranta, un ballo che in origine era un rito per scacciare gli spiriti maligni. Una genesi molto simile a quella del blues, nato nei campi di cotone del Sud degli Stati Uniti, lì le donne cantavano per dichiarare amore, passare il tempo, superare i dolori".

Ormai è un personaggio noto in Italia. Che cosa pensa del nostro Paese e degli italiani?
"Amo sia l'Italia che gli italiani. Ho passato qui metà della mia vita. Certo, voi avete i vostri difetti ma è un grande Paese e superete le difficoltà".

Dal punto di vista di un americano, quali sono i vizi degli italiani che la colpiscono di più?
"Siete un po' incasinisti, con l'immagine classica dell'italiano che arriva all'ultimo momento, quasi come un eroe, per salvare la situazione. Noi americani siamo più organizzati. E poi a voi piace soffrire insieme, mentre in America ognuno cerca di vivere la propria sofferenza individualmente. In Italia si può vincere o perdere, ma sempre insieme: una cosa molto tipica vostra e poco americana".

Veniamo a Masterchef. Tra Almo e Federico non c'era grande differenza. Cosa vi ha fatto decidere per l'uno piuttosto che per l'altro?
"Potevano farcela l'uno o l'altro, ma a Masterchef vince chi indovina i piatti dell'ultima sera: Federico ha fatto meglio di Almo e ha vinto. Tutto qui".

I meno simpatici e i più simpatici.
"Eleonora, poco simpatica. Rachida ha i suoi momenti ed è un po' noiosa, Marco, il regista, invece è un po' coglione. Meglio Salvatore, il dottorino, Enrica, Almo. In generale tutti gli altri erano molto simpatici".

Fra poco partirà Masterchef Junior, presentato da sua madre, Lidia Bastianich. Sua mamma è come lei?
"No, siamo molto diversi. Lei è più brava di me a fare televisione, lo fa da trent'anni: dovrà gestire dei bambini, cosa che ha fatto per tutta la vita. Sono sicuro che il programma sarà un grande successo".

Musica e cucina: faccia un abbinamento tra un grande pezzo e un grande piatto.
"Un piatto di spaghetti all'arrabbiata e Black Dog dei Led Zeppelin".

Siamo abituati a vederlo nel suo atteggiamento severo e sicuro di se, imperturbabile nel suo abito elegante e freddo nello sguardo. Siamo abituati a vedere Joe Bastianich nella veste di giudice inflessibile, mentre ammonisce l’aspirante cuoco di turno dicendogli “Cos’hai cucinato, vuoi che muoro?“. I suoi rigidi tormentoni sono diventati un must per chi segue il programma Masterchef e lo segue in giro per il mondo, passando da un’ospitata televisiva a un evento pubblico con la stessa spontaneità.

Forse però non tutti sanno che Bastianich è stato un po’ più insicuro di come si mostra oggi e che il motivo è legato principalmente al suo aspetto fisico. Così come Carlo Cracco si è palesemente evoluto nel look e nello stile, diventando quasi un sex symbol nel campo “sogni proibiti in cucina”, anche Joe ha dovuto affrontare un cambio d’immagine, perdendo svariati kg nel corso degli ultimi otto anni. È lui stesso a parlarne a cuore aperto quando gli viene chiesto da GQ come ha reagito psicologicamente a questo importante cambiamento: “Otto anni fa ho perso parecchio peso, vero. Ed è vero che la gente quando hai una dimensione fisica diversa ti tratta in un certo modo che non dimenticherò mai. Ti dice tanto del livello di umanità… Quando cambi il mondo cambia attorno a te“.

MILANO - " Mi è dispiaciuto. Abbiamo voluto provare a fare tutto dal vivo e abbiamo sbagliato. Non lo faremo mai più, ma è come in cucina, sbagliando si impara". Così Joe Bastianich risponde alle numerose critiche che sono piovute su Masterchef per la poco riuscita finale in diretta: "C’erano molte facce lunghe il giorno dopo in Sky, questo sì - ha dichiarato a Selvaggia Lucarelli su "Libero" - E’ un programma che viene realizzato in molto tempo, poi montato con attenzione, dal vivo non rende, credo che sia stato un po’ un peccato per tutti. (...) La verità è che abbiamo condotto male, è stato gestito male, è stato un momento di tv non all’altezza del resto che avevamo fatto, spero solo che il pubblico ci perdoni".
Intanto, insieme alla mamma, è pronto per Masterchef Junior: " Sono più morbido. I bambini sono incredibili, sono più bravi, onesti e intelligenti dei concorrenti adulti. Non sono ancora storti dalla vita. Aspettatevi grandi cose dai bambini italiani, sono dei cuochi sorprendenti".

L'inflessibile giurato, che insieme a Bruno Barbieri e Carlo Cracco ha reso MasterChef il cooking show più amato dai telespettatori italiani, commenta su Tiscali Notizie la finalissima della terza edizione che si è conclusa con la vittoria dell'outsider piemontese, la sconfitta del grande favorito Almo e record di spettatori (1.421.000 hanno seguito i due episodi conclusivi per il 4% di share). In attesa di esordire con un nuovo programma intitolato On The Road - Joe Bastianich Music Tour (dal 12 marzo ogni mercoledì alle 21.10 su Sky Arte) l'imprenditore italo-americano ha trascinato sua mamma Lidia nella conduzione della prima edizione di MasterChef Junior Italia. "Ha fatto la mamma tutta la vita quindi è la persona più adatta per uno show che ha i bambini come protagonisti", dichiara Bastianich commentando il passaggio di consegne in famiglia.

Bastianich, come ha fatto il Dottorino a vincere ribaltando tutti i pronostici dei bookies?
"Il Dottorino è un cuoco intellettuale. Ha vinto perché ha adottato una strategia molto intelligente e ha giocato bene tutte le sue carte".

A prescindere dalle qualità davanti ai fornelli, quello tra Almo e Federico è stato soprattutto una sfida tra caratteri molto diversi.
"Almo è un uomo del Sud, un ex carabiniere e ha un modo di comportarsi tutto suo. Non ho ancora capito se sia stato troppo parac..o se questo suo modo di fare non sia stato sufficiente per vincere. Al contrario il Dottorino è un tipo un po’ pesante, non c’è leggerezza nel suo modo di fare. Ma in cucina è molto preciso e serio e questo lo ha aiutato a ribaltare i pronostici. Non ho dubbi: Federico è un bravo cuoco".

Tre edizioni e una crescita di ascolti costante, qual è il segreto di MasterChef Italia?
"Sì, in tre edizioni siamo riusciti a crescere sempre di più perché gli italiani si sono affezionati al format di MasterChef. Non mi sorprende perché in Italia c’è una grande cultura del cibo, ma questo non è l’unico motivo. I protagonisti del nostro show sono persone vere che sognano di poter cambiare la loro vita semplicemente coltivando la loro passione per la cucina. Questo è un messaggio di grande impatto".

Lei ha condotto anche MasterChef Usa, quali sono le differenze con l’adattamento italiano del cooking show?
"In MasterChef Italia il racconto personale è molto potente. E' per questo motivo che i concorrenti diventano in brevissimo tempo dei personaggi molto popolari anche se non vincono. E’ quello che è accaduto ad esempio con Alberto e Rachida. Negli Stati Uniti questo non accade. Ma in America il livello della produzione, anche e soprattutto dal punto di vista tecnico, è molto più elevato così come l’impatto sul pubblico".

Ora passa il testimone a sua mamma per MasterChef junior. Che giudice sarà Lidia Bastianich?
"Sono stato io a consigliarle di accettare la conduzione di MasterChef junior e lei ha accettato con entusiasmo. Ha fatto la mamma tutta la vita quindi è la persona più adatta per uno show che ha i bambini come protagonisti. Ma non dimentichiamo che Lidia Bastianich ha fatto televisione per trent’anni e quindi non credo che troverà difficoltà nel nuovo show. Però sono molto curioso di vederla in azione".

Che mamma è Lidia Bastianich?
"Una classica mamma italiana che cucina sempre e mette al primo posto la famiglia. Ti posso garantire però che in tv si comporta esattamente come faceva con me a casa".

Una curiosità: qual è il piatto di mamma Lidia che le piace di più?
"In realtà sono due: un piatto con patate e cipolle ed il risotto al granchio. Sono i classici di mamma Lidia".

Lui, Joe, pare invece personaggio vitale, un restaurant man (ne ha aperti 25), imprenditore, musicista, classe 1968, piuttosto yankee con sangue friulano, amico e socio di Oscar Farinetti, lui direbbe anche vignaiolo, al momento è protagonista di più di uno spot pubblicitario sui nostri canali. Soprattutto è il cattivo di Masterchef. Se volete continuare a seguirlo, da marzo lo troverete su Sky Arte in On the road, programma dedicato alle tradizioni musicali italiane. Suona la Gibson nella band The Ramps. Le cronache dicono che facciano il tutto esaurito, ma non so dirvi quanti posti siano messi a disposizione. Alle nostre domande, quelle a flusso di coscienza in stile questionario di Proust, ha risposto via mail. A naso direi che è stato franco.

Il tratto principale del mio carattere
“animato”

L’ingrediente preferito
“olio extravergine di oliva”

La qualità che desidero in un uomo
“la forza e l’integrità”

La qualità che preferisco in una donna
“la forza e l’integrità”

Quel che apprezzo di più nei miei amici
“la lealtà”

Il vino del cuore
“il mio Vespa Bianco”

Il mio principale difetto
“sono impaziente”

La mia occupazione preferita
“essere un Restaurant Man”

Un vino (non mio) che avrei voluto creare
“Monfortino nel ‘78″

Il mio sogno di felicità
“lo sto vivendo”

Il colore che preferisco
“blu”

I miei idoli preferiti
“penso che Winston Churchill sia stato un grande uomo”

I miei eroi nella vita reale
“mia madre e mia nonna”

La cosa più bella e quella più brutta del mio mestiere
“la cosa più bella dell’essere un ristoratore è quella di ospitare feste tutte le sere, ovviamente ospitare feste tutte le sere è anche la cosa peggiore”

Quel che detesto più di tutto
“chi non risponde al telefono quando chiamo”

Il dono di natura che vorrei avere
“riuscire a finire Kona quest’anno in 11 ore” (Kona è la gara per Ironman che Bastianich ha portato a termine in poco più di dodici ore e mezzo, ndr.)

Come vorrei morire
“sicuramente con il botto”

Stato attuale del mio animo
“felice”

Il mio motto
“get it done”