ALESSANDRO BORGHESE ... “cuoco gentiluomo”

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    La "Mela di AISM" in piazza
    con lo chef Alessandro Borghese



    L’11 e il 12 Ottobre lo chef ALESSANDRO BORGHESE sarà al fianco di AISM per sostenere la ricerca sulla sclerosi multipla


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    SIENA. Per i giovani con sclerosi multipla e per sensibilizzare tutti a sostenere la ricerca scientifica sulla sclerosi multipla, malattia che in Italia colpisce 72 mila persone e per la quale non esiste una cura risolutiva, Alessandro Borghese, volto della campagna, “scende in oltre 3000 piazze” sabato 11 e domenica 12 ottobre con "La Mela di AISM".
    L’iniziativa di solidarietà, svolta sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, è promossa da AISM - Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione – FISM con il patrocinio di Pubblicità Progresso Fondazione per la Comunicazione Sociale.
    Anche la Sezione Aism di Siena scende in campo, Sabato 11 e Domenica 12 ti aspettiamo a Siena e nelle piazze della provincia. Puoi trovare il punto di solidarietà più vicino consultando il sito www.aism.it/siena .
    La “Mela di AISM“ nasce non solo per garantire sostegno alla ricerca sulla sclerosi multipla ma a far vivere tutti i Programmi di AISM a supporto dei giovani con SM: sportelli informativi e di orientamento, convegni sul territorio, prodotti editoriali pensati per rispondere a quesiti e problemi che si presentano nella loro vita quotidiana, sanitaria, sociale e lavorativa e un blog (www.giovanioltrelasm.it) dove tutti possono riconoscersi e “sentirsi a casa”.
    Sono 72 mila le persone colpite da SM in Italia. Il 50% di loro sono giovani. La sclerosi multipla è una grave malattia del sistema nervoso centrale. Cronica, imprevedibile e spesso invalidante, colpisce per lo più i giovani tra i 20 e i 40 anni, nel pieno dei progetti di vita. In Italia si registra una diagnosi ogni 4 ore. La malattia si manifesta per lo più con disturbi del movimento, della vista e dell’equilibrio, seguendo un decorso diverso da persona a persona.
    La ricerca negli ultimi anni ha fatto molti progressi. Esistono terapie in grado di rallentare la progressione della malattia e di migliorare la qualità di vita delle persone. Ma la causa e la cura risolutiva non sono state ancora trovate. Per questo è fondamentale sostenere la ricerca scientifica oggi per garantire una migliore qualità di vita, per trovare nuovi trattamenti sempre più efficaci domani, trovare la causa della SM e la cura risolutiva in un futuro sempre più vicino.
    Alessandro Borghese - www.alessandroborghese.com
    “In cucina si può improvvisare, mentre con la sclerosi multipla non si può. Per questo servono risposte concrete”. Lo dice Alessandro Borghese testimonia della “Mela di AISM” 2014. Alessandro che vive tra Roma, Milano, Londra e gli Stati Uniti, è un cuoco eclettico e innovativo, molto amato dal pubblico televisivo.
    Ha un’esperienza ventennale nel settore gastronomico, anche a livello internazionale.
    La sua cucina, inventiva e generosa, soddisfa i palati di chi ama le cose ricercate senza rinunciare alla tradizione.
    Alessandro ha voluto dare il suo sostegno all’AISM “ perché un impegno così serio implica una organizzazione altrettanto seria, che dia garanzie a chi la sostiene di trasparenza e affidabilità”.

    10 mila i volontari nelle piazze italiane insieme a: Associazione Nazionale Bersaglieri, Associazione Nazionale Carabinieri, della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, le organizzazioni di volontariato di Protezione Civile, Istituto del Nastro Azzurro, fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Segretariato Italiano Giovani Medici, Unione Nazionale Sottufficiali Italiani, Associazione Nazionale del Fante e la Confederazione Nazionale delle Misericordie d’Italia e da quest’anno anche la Croce Rossa Italiana e il Terzo Stormo Supporto Operativo dell’Aeronautica di Villafranca.
    PARTNER E RINGRAZIAMENTI. Main Partner dell’iniziativa è UnipolSai Assicurazioni, che sostiene la campagna a favore del programma “Giovani oltre la SM”. Partner è Pompadour, Mediapartner radiofonico è Lattemiele che in occasione di “la Mela di AISM” contribuirà con spazi di informazione sulla malattia, sui giovani e sulla ricerca scientifica. Un ringraziamento va a Swan Film Europe e Urca TV per la regia, le riprese e la produzione dello spot con protagonista Alessandro Borghese concesse a titolo gratuito, così come lo studio 10 watt di Milano per la location.
    All’iniziativa ‘La Mela di AISM’ hanno aderito Assaeroporti: in particolare gli aeroporti di Alghero, Bologna, Cagliari, Genova, Napoli, Pescara, Roma, Torino, Trapani e Verona hanno messo a disposizionevari canali per promuovere l’evento.
    ABB, Best Western, Billa AG, HP Hewlett Packard, Il Gigante, Mondelez e Simply® Italia, Leroy Merlin e G.E. italia.
    Grazie a tutti!
    Chi è AISM
    L’AISM, insieme alla sua Fondazione (FISM) è l’unica organizzazione nel nostro Paese che da 45 anni interviene a 360 gradi sulla sclerosi multipla, indirizzando, sostenendo e promuovendo la ricerca scientifica, contribuendo ad accrescere la conoscenza della sclerosi multipla e dei bisogni delle persone con SM promuovendo servizi e trattamenti necessari per assicurare una migliore qualità di vita e affermando i loro diritti. Ogni anno AISM mette a disposizione dei ricercatori un banco di ricerca di 3 milione di euro.

    (07/10/2014 14:01)



    Fonte:
    © http://www.ilcittadinoonline.it/news/17666...o_Borghese.html,
    web,www.aism.it
     
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    Chef Borghese, ecco vera cucina italiana



    Redazione ANSA


    Dal 4 marzo su Sky Uno HD le sfide di '4 Ristoranti'


    (ANSA) - ROMA, 27 FEB - Fuori dagli studi tv, dai reality, dalle atmosfere patinate. Lo chef Alessandro Borghese entra nella realtà della ristorazione italiana per metterne in luce vitalità, problematiche, lavoro quotidiano e diverso carattere di chi fa lo stesso mestiere. Il 4/3 parte su Sky Uno HD "4 Ristoranti", programma "on the road": in ogni puntata, una sfida tra quattro ristoratori della stessa area geografica su location, menù, servizio e conto. Sull'esito finale peserà il punteggio assegnato da Borghese.

    © Copyright ANSA

    (27 febbraio 2015 17:38)


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    FONTE:
    © www.ansa.it/sito/notizie/cultura/tv...c5a536eb0c.html,
    web,www.ilgiornaledivicenza.it
     
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    Alessandro, presto di nuovo
    su Skay, dei suoi colleghi chef dice...





    (Fonte: Vero TV)

     
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    Alessandro Borghese: «Miglior ristorante cercasi»



    di Fabiana Salsi


    Dal 4 marzo su Sky Uno HD inizia 4 Ristoranti, il programma on the road in cui lo chef girerà l'Italia per trovare l'eccellenza. Qui ci spiega come farà


    Alessandro Borghese torna in tv, ma stavolta non lo vedremo dietro ai fornelli. Sarà dall’altra parte della barricata, seduto, per mangiare e poi giudicare. Il titolo del suo nuovo programma è 4 ristoranti e andrà in onda da mercoledì 4 marzo, alle 21.10 su Sky Uno HD.

    Sei tappe da Nord a Sud, per altrettante puntate alla scoperta di luoghi, personaggi e soprattutto ristoranti con un obiettivo ben preciso: scegliere ogni volta tra 4 qual è il migliore in base alla location, il menù, il servizio e il conto.

    Si comincia con Milano e si continua con la Romagna, Roma, il Salento, Matera fino al Trentino. Per ogni tappa i ristoranti saranno valutati dagli stessi proprietari (ciascuno giudice del locale dell’altro) e ovviamente da Alessandro Borghese che con i suoi voti alla fine farà il bello e il cattivo tempo. Al termine di ogni puntata chi otterrà più punti guadagnerà 5mila euro da investire nell’attività. «No – puntualizza Borghese incalzato da noi – non è una versione modificata di Restaurant Startup: lì Joe (Bastianich, ndr) ci mette dei soldi personalmente e il programma è basato su nuovi ristoranti. In questo caso sono già esistenti e i soldi non li metto io!»

    Come nasce questo nuovo progetto?

    «Dall’idea di fare un programma di cucina che non parlasse di ricette ma del fermento che sta vivendo la ristorazione italiana (nel nostro Paese si contano 315mila esercizi e 72milioni di euro l’anno spesi per mangiare fuori secondo l’ultimo rilevamento della Fipe, ndr). Inoltre volevamo un programma on the road, che non fosse in studio ma in mezzo alla gente».

    Il programma è un adattamento italiano dell’americano My Restaurant Rocks. Adattamento in cui c’è il suo zampino perché lei è anche autore. Sente una responsabilità in più rispetto agli chef della tv che seguono un format prestabilito?

    «Sì, tanta responsabilità e tanto lavoro, che condivido con gli altri autori di Magnolia. È sempre una sfida raccontare storie accattivanti che interessino e tengano lo spettatore attaccato alla tv».

    Come avete scelto le tappe e i ristoranti protagonisti del programma?

    «In base a dei temi, all’offerta gastronomica ma anche turistica e paesaggistica, che sarà una componente importante del programma. Ma c’è anche una componente affettiva: nel caso del Salento, per esempio, è stata una scelta dettata, oltre che dalla bellezza del luogo, anche dal fatto che lì ho trascorso tanto tempo. Per quanto riguarda i ristoranti, la scelta è caduta su quelli che secondo noi interpretavano al meglio la tradizione o gli ingredienti della tradizione. Comunque questo è un primo step: dopo questa serie passeremo ad altre regioni, poi magari all’estero».

    Obiettivo di ogni puntata è valutare un buon ristorante. Ma come si fa?

    «Per il programma abbiamo individuato 4 criteri che credo valgano in generale, anche dal punto di vista di un normale cliente, nella valutazione di un buon ristorante. I ristoratori e io giudicheremo anzitutto la location e cioè per esempio dove si trova il locale, se ci sono parcheggi, come è arredato, poi passeremo al servizio dando un voto a come si viene accolti in sala. Ovviamente ci sarà un voto per il cibo e infine per il conto, ovvero per il rapporto qualità - prezzo».

    In quale caso ci si può lamentare per un conto troppo alto?

    «Se il coperto costa 5 euro non possono darti un tovagliolo di carta! A parte l'esempio, un cliente dovrebbe sempre considerare che un ristoratore ha tante spese che esulano dal cibo, come il personale o le bollette tanto per cominciare. Premesso questo che è importante per valutare, in generale quel che conta quando arriva lo scontrino è l’equilibrio: se mangio bene e c’è un buon servizio, un po’ di prezzo in più può starci. Insomma, il senso è spendere volentieri, pagare perché dal tavolo di quel ristorante ci si è alzati felici».

    A lei è mai capitato di protestare e alzarsi per andare via da un ristorante?

    «No perché non è nel nel mio carattere. Ma mi è capitato ovviamente di cenare in posti dove stavo male: ci sono rimasto il giusto».

    Quand’è che un ristorante, invece, secondo lei si può considerare pessimo?

    «Se è sporco, e se ci si improvvisa. E questo è un problema attualissimo dato che tutti adesso si danno alla ristorazione senza rendersi conto spesso che è un lavoro di grande sacrificio».

    Un po’ è anche per via di tanti programmi tv sulla cucina…

    «Sì certo, è una delle conseguenze. D’altro canto non si può negare che proprio grazie a tanti programmi tv si sta diffondendo la cultura del cibo e del mangiar bene e stanno venendo fuori anche tanti giovani promettenti».

    …e anche tanti critici della ristorazione, complici i social network…Guardando il suo programma impareremo qualcosa di nuovo?

    «Si capiranno meglio le dinamiche dei ristoratori, quanta fatica c’è dietro la gestione di una cucina. Magari così anche i non addetti ai lavori cominceranno a criticare un po’ di meno».

    (25 giorni fa)



    FONTE:
    © http://www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...rogramma-tv-sky,
    web
     
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    Alessandro Borghese: “La mia cucina
    racconta la musica che amo”. Lo chef insegna
    a fare il Casatiello



    (Foto AB Normal S.r.l.)


    Teresa Mancini


    Intervista al vulcanico chef televisivo Alessandro Borghese che ci dà la sua ricetta per il casatiello, ci svela come nascono i suoi piatti e racconta della prossima edizione di Junior Masterchef (dal prossimo 15 aprile) e della sua ultima esperienza in tv


    Ironia e passione sono le cifre che hanno fatto di Alessandro Borghese uno degli chef televisivi più amati dal pubblico, ingredienti che non mancano anche nel suo ultimo programma televisivo, lo show itinerante Alessandro Borghese 4 Ristoranti, in onda dal 4 marzo in esclusiva assoluta su Sky Uno HD. Dal nord al sud dell’Italia Borghese conduce gli spettatori, con perizia e leggerezza, in un viaggio culinario in sei tappe che non è solo una gara tra imprenditori della ristorazione, ma è scoperta di luoghi, persone e piatti tipici. Ai lettori di Oggi.it lo chef “più social che c’è” (cura in prima persona, infatti, tutti i suoi canali web) racconta un po’ di sé e suggerisce una gustosa ricetta per un piatto tipico di Pasqua: il “Casatiello”.

    Alessandro, quando arriva l’ispirazione per una nuova ricetta?

    «Può nascere ad esempio dalle proprie passioni, come per me sono la musica e l’arte. Arriva anche uscendo dalla propria cucina e andando per strada, nei mercati, in giro. Se entri in una pescheria fornita e vedi le cannocchie, eccome se ti viene l’ispirazione: vogliono essere mangiate crude appena aperte! Sono gli ingredienti che parlano, il rombo vuole essere scottato, la gallinella vuole essere fatta in umido… il gambero di Mazzara, appena pescato, chiede solo del filo d’olio sopra per essere gustato crudo».

    Sembra quasi di vederli, questi elementi…

    «Beh, l’arte del cibo è un’avventura per la mente. Un ingrediente ti provoca, ti comunica, ti stimola attraverso i suoi colori, le sue forme e il suo sapore. Puoi respirarne il profumo, studiarlo, e con talento e tecnica puoi trasformarlo e renderlo un tuo piatto speciale, legato a un momento unico. È un viaggio sempre nuovo».

    Oltre che nel gusto, quello del viaggio vero e proprio è un tema a te particolarmente caro…

    «Viaggiare è stato fondamentale per la mia crescita umana e professionale, ho gestito più di un ristorante all’estero e in Italia e navigato sulle navi da crociera da un emisfero all’altro. Girare il mondo dona estro e ispirazione, la mente si allarga e si aiuta la propria creatività. Mi rivedo in tutti i miei piatti, ogni volta che ne creo uno nuovo, rappresento me stesso».

    Ti incuriosiscono di più gli accostamenti azzardati o i piatti semplici ma d’effetto?

    «La mia cucina ha una forte impronta di territorialità, le materie prime sono il 90 per cento del mio lavoro. Seleziono gli alimenti attraverso l’eccellenza dei prodotti regionali italiani, seguendo le stagioni e utilizzando anche materia prima internazionale. Definisco la mia una cucina inventiva e generosa, che soddisfa con gusto i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione. Questa meticolosità vive ogni giorno attraverso l’esperienza de “Il lusso della semplicità”, la mia società dedicata al banqueting e catering per eventi privati e pubblici; per piatti che fanno dell’eleganza e della semplicità un’avventura sempre nuova per il palato».

    Cosa ama mangiare uno Chef celebre come te a casa sua?

    «Uno spaghetto aglio, olio e peperoncino; e un pollo arrosto con patate!».

    Anche in famiglia sei tu al comando ai fornelli?

    «Quando viene mia suocera, cedo lo scettro… i fornelli!»

    Sulla tua tavola ideale non possono mancare mai…?

    «Porcellana rigorosamente bianca, i bicchieri precisi per ogni vino. Illuminazione perfetta perché crea atmosfera… e un vino che abbia carattere».

    Ci parli della tua ultima esperienza tv, Alessandro Borghese 4 Ristoranti?

    «Il programma apre una finestra sulla ristorazione italiana di oggi vissuta in prima persona, andando nei ristoranti, facendo giudicare i ristoratori. Al centro le storie di persone che, con tutte le loro problematiche, si raccontano attraverso i rispettivi locali: ci sono i cuochi-proprietari e i proprietari, che non entrano in cucina ma che gestiscono il loro locale».

    Cosa ti ha colpito di più?

    «È bello vedere famiglie unite in una passione comune, o due ragazzi che investono nella ristorazione. Sono tante le formule bizzarre, con idee e business diversi. C’è chi lavora come un filosofo, un poeta. È curioso notare come siano diverse le motivazioni tra chi inizia a fare questo mestiere o chi lo tramanda da generazioni in famiglia. Ognuno lo vive alla propria maniera. Alcuni lo fanno per investimento economico, altri per passione, altri ancora per uno stile di vita».

    I prossimi impegni sul piccolo schermo?

    «Torno con Bruno Barbieri e Lidia Bastianich nella seconda stagione di Junior Masterchef. Sempre su SkyUno, da mercoledì 15 aprile alle 21.10 si accenderanno di nuovo i fornelli con i nuovissimi piccoli aspiranti chef, che anche quest’anno dovranno misurarsi con le immancabili e sorprendenti Mystery Box, gli imprevedibili Invention Test, le divertenti Prove a Squadre e i temutissimi Pressure Test. Sarà una stagione da non perdere!».

    Tra le tue passioni c’è la musica. Se dovessi associare a un genere il tuo stile di cucina, quale sceglieresti?

    «Amo tutta la musica, cucino con la musica, posto le mie playlist sul mio sito, sui miei social e nei miei programmi televisivi. Nei miei dischi si può trovare hardcore, jazz, ballate più classiche e blues. E poi c’è il rock, che sento più vicino, t’invade e forse a qualcuno, come me, rapisce anche l’anima e la fa sua. Non c’è vita senza “ritmo” e senza cibo. Così è nato il Kitchen Shuffle (cofanetto che unisce brani e ricette realizzato da Borghese, n.d.r.): ascolto la musica e la racconto con la mia cucina. Del resto, il potere evocativo della musica, come per il cibo, ha il dono di regalare viaggi, percorsi, emozioni, sogni e sensazioni senza la necessità di usare altri sensi oltre la pura e semplice percezione. Pensa al tuo piatto preferito mentre ascolti la tua canzone: non è una combinazione perfetta?».

    (26 marzo 2015)

    La Ricetta del Casatiello di Alessandro Borghese - clicca qui


    casatiello518-470x377



    FONTE:
    © www.oggi.it/cucina/news-cucina/2015...-il-casatiello/,
    web
     
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    Kitchen Soung : ora la cucina di Borghese si ascolta




    (Fonte: Vero TV)

     
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    Alessandro Borghese Kitchen Sound:
    set televisivo di giorno, temporary restaurant di sera.
    Con menu gourmet per bambini



    Intervista allo chef televisivo che lancia il suo ultimo format multimediale Alessandro Borghese Kitchen Sound: una video-enciclopedia con colonna sonora, girata sul set di un ristorante che la sera apre al pubblico. E propone anche un menu gourmet per bambini


    Alessandro Borghese, il vulcanico show-chef televisivo, giudice di Master Chef Italia Junior, e protagonista sin dal 2004 di innumerevoli format di successo ( ultimo quello itinerante Alessandro Borghese 4 Ristoranti per SkyUno) ora cucina “dal vivo” per il suo fedele pubblico e lo fa inaugurando un temporary restaurant nel dehors interno dell’ Hotel Enterprise di Milano.

    KITCHEN- Non un locale tradizionale, ma una location interamente gestita dal suo staff ( Borghese ha fondato anche una società di catering, Il lusso della semplicità) dove poter assaggiare (su prenotazione) un intero menu degustazione dei suoi piatti. Un menu che cambia tutte le settimane e che rappresenta la sua cucina “generosa e inventiva”, dove la tecnica è accessibile, la base necessariamente italiana, e il risultato deve essere – dice lui – “schietto”. Magari più semplice quando cucina le “Fettuccine alla brace” con pomdorini bruciati, olio alla vaniglia, pecorino e olio al carbone dove i sapori sono riconducibili alla tradizione; più “inventiva” quando propone il “Rombo del pollo”, rombo chiodato, pelle di pollo e chimichurri all’italiana, dagli accostamenti meno scontati.

    GOURMET BIMBI - Accanto un menu gourmet per bambini, i quali si fanno portare a cena per incontrare il loro giudice idolo, e sono spesso più severi degli adulti che li accompagnano: possono trovare come antipasto “Bocconcino di pollo al croccante di corn-flake e panna acida” e come primo il “Tonnarello di pasta fresca con ragù napoletano e provolone del Monaco”, ma il dolce spesso è uguale per grandi e piccini come nel caso del “Biscuit al pistacchio, crema della nonna all’arancia e passion fruit”.

    SOUND - Ad accompagnare la cena, oltre ai vini (e al frizzante tè con menta, limone e idrolitina per il menu junior) la playlist studiata dallo chef in collaborazione con RDS: perché si sa , e lo confermano gli studi di Charles Spence professore ad Oxford, il gusto di un piatto può cambiare a seconda di quello che ascolti. L’intero progetto si chiama infatti Alessandro Borghese Kitchen Sound, e prevede che la location del temporary (l’Enterprise) sia anche la sede del colorato set dove Borghese ogni giorno a pranzo gira ricette in pillole che dal 20 luglio andranno in onda su Sky HD in una striscia quotidiana, e poi sul web (www.yahoo.it e www.rds.it ).
    Il risultato: 200 ricette girate al ritmo di video-clip che terminano ciascuna con una versione rap della ricetta stessa: per Borghese musica e food vanno di pari passo, anche se lui ha presto abbandonato il sax per le padelle.

    Dopo una lunga giornata trascorsa ai fornelli (quelli del set prima, e in cucina per gli ospiti dopo), stanco ma ancora energico, Borghese ha risposto alle domande di OGGI.IT

    Come è nata l’idea di questo temporary restaurant nonché nuovo format televisivo?

    Volevo fare qualcosa di diverso da “Cucina con Ale”, il programma che ho fatto per Real Time. Un programma che riunisse tutti i media: televisione, radio, internet e ora, con il ristorante, anche la parte live. Nessuno ancora lo aveva fatto!

    Alla fine, montando pillola dopo pillola, si ottiene una video-enciclopedia con playlist musicale. I brani li ha scelti lei personalmente?

    Si, insieme a RDS Radio Dimensione Suono che mi ha fornito una prima selezione da cui scegliere per andare oltre il “cibbo” (ndr detto con inflessione romana, con doppia b). Se però si sente qualcosa di italiano, quella sicuramente non è farina del mio sacco.

    Al temporary di Milano è previsto anche un menu gourmet per i bambini: in che cosa è diverso da quello per adulti?

    Chiaramente è un po’ “figlio” di Master Chef junior dove sono stato giudice: è pensato con piatti dove gli ingredienti incontrano più facilmente il loro gusto, come nel “Petto di pollo con patata Pringle” , ma rielaborati con tecnica e inventiva. Poi in realtà ci sono bambini più evoluti che preferiscono ordinare il menu degli adulti. In ogni caso ti danno grandi soddisfazioni.

    E il rap musicale che chiude ogni ricetta?

    E’ un pò il vibe (ndr atmosfera, trend) del momento, ho pensato subito a Fedez: con noi abbiamo un rapper romano che trasforma in rap ogni ricetta e ne fa una versione di 40 secondi. Molto divertente.[...]

    (25 giugno 2015)

    http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2015...et-per-bambini/



    FONTE:
    © http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2015...et-per-bambini/
     
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    Alessandro Borghese, esplosione di musica e cucina



    Una playlist speciale per oltre 200 ricette di cucina italiana


    "Alessandro Borghese Kitchen Sound" è il titolo del nuovo programma di uno degli chef più famosi d'Italia. In tutto 200 ricette diverse, da sei minuti ciascuna, nelle quali lo chef Alessandro Borghese mescola buona tavola e buona cucina. Una videoenciclopedia quotidiana in onda tutti i giorni da lunedì a venerdì alle ore 13 a partire da lunedì 20 luglio su Sky Uno HD e raccolte in un menu completo su Sky On Demand, per gli abbonati Sky con decoder connesso a Internet.

    Un percorso multi-sensoriale, capace di esaltare i piatti e il loro ricordo. Secondo una ricerca condotta da Charles Spence, professore di psicologia sperimentale all'Università di Oxford, infatti, la percezione del gusto del cibo può cambiare a seconda della musica che si ascolta. Ad esempio, la percezione del salato viene accentuata dai toni alti, mentre quelli bassi aumentano la percezione del dolce.

    E in chiusura di puntata, ognuna delle 200 ricette sarà arricchita nella sigla finale dal genio di un rapper misterioso che proporrà in 40 secondi la sua inedita versione rap delle 200 ricette. Inoltre Alessandro Borghese Kitchen Sound sarà il programma per scoprire qualche “trucco” da chef: errori da evitare in cucina e consigli utili per rendere un piatto unico.

    Un’inedita avventura enogastronomica la cui location televisiva si trasforma di sera in un esclusivo temporary restaurant, aperto fino ai primi di agosto: “Alessandro Borghese Il lusso della semplicità”, situato all’interno dell’Enterprise Hotel (C.so Sempione 91), che occupa un esclusivo dehor dall’atmosfera informale. Le ricette del programma compongono il menu, diverso ogni settimana, che lo chef di Junior Masterchef Italia propone al pubblico, bambini compresi! Per la prima volta infatti in un locale d’alta cucina, è disponibile un menu gourmet pensato esclusivamente per i bambini.

    (16 LUGLIO 2015)

    http://www.rtl.it/notizie/articoli/alessan...usica-e-cucina/



    FONTE:
    © http://www.rtl.it/notizie/articoli/alessan...usica-e-cucina/,
    web,www.sorrisi.com
     
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    Alessandro Borghese:
    «Tutti questi chef in tv? Li aspettavo al varco»



    Cuoco-presentatore, manager nel mondo-catering e autore di libri. Lo chef televisivo più amato si racconta. E si prende qualche rivincita, ora che anche i suoi colleghi stellati hanno invaso il piccolo schermo


    Era una chefstar del piccolo schermo già in tempi non sospetti: figlio della famosa attrice Barbara Bouchet, è approdato in tv nel lontano 2004 con Cortesie per gli ospiti. Da quell’esordio il suo sorriso ha animato tanti programmi ed è finito sulle copertine di un paio di libri. L’ultimo, uscito a novembre, è il nuovo ricettario Ma tu come lo fai? (Mondadori), in cui Borghese interpreta a modo suo 100 piatti. Lo chef si divide fra i fornelli e tante iniziative che lo portano a scoprire anche nuovi talenti della cucina. Dentro e fuori dalla tv.

    Quando valuta i giovani cuochi, cosa cerca in loro?
    «Guardo quanta passione e dedizione ci mettono. È chiaro che se vogliono costruire una carriera da chef consiglio di avere tanta umiltà e di non smettere mai di imparare, di faticare e fare gruppo. È un mestiere impegnativo dove non si è mai arrivati e dove i saccenti non hanno spazio».

    Uno chef è sempre sottoposto a critiche. In veste di giudice, lei è protagonista dell’iniziativa “Mentre cucino preparo un Crodino”, ma nella sua carriera le è capitato spesso di venir giudicato. Quale ruolo preferisce?
    «Quello di giudicato: vuol dire che sei arrivato al punto che qualcuno ti deve giudicare, che qualcosa di buono lo hai fatto, che la gavetta è servita e che finalmente tocca a te stare sotto la lente di ingrandimento. Poi, giudicati da chi è un altro discorso. Ora tutti pretendono di poter giudicare persone che hanno vent’anni anni di carriera».

    C’è qualche piatto che l’ha colpita particolarmente?
    «C’è stata grande partecipazione e un buon livello di creatività e innovazione. Una ricetta che mi ha divertito particolarmente è stata una zuppa di zucca al cioccolato. Sono curioso di scoprire le ricette con il pollo, perché è uno dei miei ingredienti preferiti. Difficilmente è inserito nella carta dei ristoranti, spesso non è nemmeno giudicato “carne”. Ma in un periodo come questo, di rigore e spending rewiev, va rivalutato».

    Il primo a giudicare è il cliente che assaggia il piatto.
    «Il cliente è sovrano e deve giudicare in base al suo gusto personale. Ma la critica deve essere costruttiva. La denigrazione, l’essere giudicato incapace o non all’altezza – espressioni che ritrovo nei commenti dei social network – non vanno bene».

    Come reagisce alle critiche sui suoi piatti o sulla sua persona?
    «Io lascio parlare. Quando sei sicuro di quello che hai fatto nella tua vita non c’è bisogno di ascoltare opinioni dettate più che altro dall’invidia».

    La sua carriera davanti al video sembra più lunga di quella dietro i fornelli. Si sente più un personaggio televisivo o uno chef?
    «No, io faccio il cuoco. La mia carriera in cucina è più lunga di quella in tv. Se vuoi ti mando il mio curriculum gastronomico! Ho passato 12 anni in cucina e poi ho fatto 8 anni di televisione. Ora va di pari passo, ma io sto ai fornelli dalla mattina alla sera. A tempo perso vado anche in video…».

    Quindi, fra una carriera à la Antonella Clerici o à la Massimo Bottura, sceglierebbe la seconda?
    «Io non ho scelto di seguire la strada della stella Michelin, che ritengo anche un’idea abbastanza stantia, non al passo coi tempi. Ho scelto una “cucina mobile” che porta il cibo a casa della gente, tant’è che ho aperto un’azienda di catering, non un ristorante. Ma i fatti parlano e in parecchi anni di lavoro ho raggiunto tutto questo».

    I suoi colleghi, prima riluttanti al mondo della tv, sembrano invece aver preso molta confidenza con il mezzo…
    «Mo’ sono arrivati tutti quanti, stanno tutti quanti là! Io li aspettavo al varco…». [ride]

    E quando li incontra che cosa dice loro?
    «Avete fatto bene! Le chiacchiere stanno a zero. Il problema è che in questo settore non si riesce a fare squadra, sembra che sia diviso fra noi “televisivi” e loro, “stellati”. Invece siamo tutti un gruppo. Io non sono in competizione con nessuno, se non con me stesso. Facciamo tutti lo stesso lavoro e ben venga che si parli di cucina, in qualsiasi modo».

    Anche attraverso il suo nuovo libro “Tu come lo fai?”, ad esempio…
    «È un percorso originale fra le mie passioni: cibo, vino e musica. Avevo voglia di raccontare i piatti classici della tradizione italiana e quelli più innovativi, abbinandoci un buon vino e una selezione musicale».

    Ma lei, come lo fa?
    «Devi chiederlo a mia moglie!».



    L’abbinamento perfetto di Alessandro Borghese

    «Un Crodino con un Club Sandwich fatto a dovere: pane di segale, bacon e lattuga croccanti, uova, pollo tagliato a pezzettini, coscia e sovracoscia».

    (17 dicembre 2013)

    http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2013...ttavo-al-varco/



    FONTE:
    © http://www.oggi.it/cucina/news-cucina/2013...ttavo-al-varco/
     
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    Alessandro presenta il progetto
    di Kitchen Sound su Skay Uno e dice...




    (Fonte: Vero)

     
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    4 Ristoranti e Alessandro Borghese arrivano su Cielo


    di Angelo De Marinis


    Il simpatico chef torna in tv e on the road con il programma ora in chiaro su Cielo, ogni venerdì alle 22


    Da venerdì 18 settembre alle 22.00 lo Chef Alessandro Borghese sbarca su Cielo, canale 26 del digitale terrestre con il programma 4 Ristoranti, già andato in onda in primavera su Sky Uno

    Quattro ristoratori di una stessa categoria si affrontano per stabilire chi tra di loro è il migliore. Ognuno invita a cena gli altri tre che, accompagnati dallo chef Alessandro Borghese, commentano e votano location, menu, servizio e, soprattutto, il conto.

    È questo il format di 4 Ristoranti, il nuovo programma condotto dal simpatico chef. Per l’esito finale è fondamentale il punteggio assegnato dallo chef che, con il suo voto, potrebbe anche ribaltare la classifica ed essere decisivo per la vittoria. In palio per il vincitore di ciascuna puntata ci sono 5mila euro.

    La sfida proseguirà on the road in giro per l'Italia - Milano, Roma, Riviera Romagnola, Puglia, Matera e Trentino Alto Adige - per sei venerdì. E naturalmente Alessandro Borghese coglierà l’occasione per raccontare luoghi, culture gastronomiche e personaggi del nostro patrimonio culturale.

    (17 Settembre 2015 | 11:18 )

    http://www.sorrisi.com/tv/news-e-anticipaz...sandro-borghese



    FONTE:
    © http://www.sorrisi.com/tv/news-e-anticipaz...sandro-borghese,
    web,guidatv.sorrisi.com
     
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    Alessandro Borghese a sostegno di 'La Mela di AISM'



    Per il secondo anno consecutivo lo chef Alessandro Borghese è il volto per la campagna 'La Mela di AISM'.

    Sabato 10 e domenica 11 ottobre torna in 4000 piazze italiane l'evento a sostegno della ricerca sulla sclerosi multipla. Delle 75mila persone colpite in Italia, il 50% sono giovani nel pieno della vita. Segna la data in agenda, partecipa e passaparola!



    FONTE:
    © http://www.aism.it/index.aspx?codpage=2015...m_campaign=mela
     
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    Tre programmi.. in 'Borghese'




    (Fonte: Nuovo TV)

     
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    Sono diventato chef a suon di padellate sulla testa!






    (Fonte: Nuovo TV)

     
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    Alessandro Borghese: "Ho conquistato mia moglie con il vino"



    Elisabetta Esposito


    Alessandro Borghese è stato intervistato da Radio Club 91: ecco come ha conquistato la moglie, ma anche il suo parere sulla cucina italiana e sulla pizza


    Lo chef Alessandro Borghese racconta i segreti della nuova pizza e qualche retroscena sulla sua vita privata ai microfoni di Radio Club 91, durante un'intervista per il programma "Sapori di Sera" con Roberto Esse.

    Tutto è partito dal fatto che Borghese è stato di recente a Napoli, per registrare una puntata del suo show "4 Ristoranti", puntata dedicata alle pizzerie: queste stanno vivendo un grande successo negli ultimi anni, anche come conseguenza alla crisi economica. Ma si stanno anche trasformando, attraverso le nuove consapevolezze relative agli ingredienti. "La tradizione napoletana rimane forte e salda - spiega Borghese, il quale ha radici partenopee da parte di padre - E ci sono molti innovatori della pizza che la stanno traghettando avanti, anche usando farine del pre-guerra. C'è chi sperimenta lievitazioni diverse, insomma c'è fermento".

    Borghese, la cui madre è l'attrice Barbara Bouchet, di Napoli ama una serie di specialità, come zucchina fritta, basilico e parmigiano, tortano e pastiera. "Il tortano - spiega in relazione a questo piatto - deve essere pieno e saporito di formaggi e ciccioli. Certi piatti possono essere porzione mini ma devono essere fatti a mestiere".

    Si dice che il cibo possa scatenare in un uomo la passione, ma a Borghese è accaduto il contrario: ha conquistato sua moglie con un vino. "Ho conquistato mia moglie - ha confessato infine il figlio d'arte - con una bottiglia di Pinot Nero altoatesino".

    (Mar, 15/12/2015 - 14:20)

    www.ilgiornale.it/news/spettacoli/a...no-1204680.html



    FONTE:
    © www.ilgiornale.it/news/spettacoli/a...no-1204680.html,
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