GORDON RAMSAY ... “cuoco e fiamme”

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    David Beckham e Gordon Ramsay
    insieme per un nuovo ristorante di lusso


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    di Lorena Cacace


    Nuovo futuro in vista per David Beckham e in ottima compagnia, quella di Gordon Ramsay. I due infatti stanno progettando di aprire insieme un nuovo ristorante di lusso sulla famosa Strip di Las Vegas. Al loro fianco il tycoon Steve Wynn, proprietario del notissimo e lussuosissimo Wynn Resort and Casino: lo chef pluristellato e il bello del pallone uniranno la loro passione e la loro competenza per dar vita a un ristorante iper chic che sarà, secondo lo stesso Wynn, il fiore all’occhiello del suo hotel.


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    I due sono amici da molto tempo e hanno parecchio in comune, a iniziare dalle rispettive professioni. Ramsay è non solo un patito del pallone ma da piccolo venne selezionato nei Glasgow Rangers, la squadra scozzese di cui è tifoso da sempre: solo un brutto infortunio al ginocchio gli impedirà di continuare la carriera da calciatore, intraprendendo così la via della cucina. A oggi è una vera star della cucina ed è uno degli chef più stellati al mondo con 12 stelle ricevute nel corso della sua carriera.
    Su David Beckham calciatore sappiamo quasi tutto: appesi gli scarpini al chiodo, ha deciso di buttarsi nel campo dell’alta ristorazione, affiancando un nome di sicuro successo.
    La fama e la bravura di Ramsay è nota in tutto il mondo e in particolare a Las Vegas dove si trovano tre suoi ristoranti, il BurGR al Planet Hollywood, la steak house al Paris e il Pub&Grill al Ceasar Palace.
    Steve Wynn è però certo che il nuovo locale sarà una stella luminosa nel panorama gastronomico della città. I ristorante di Las Vegas sono già pieni ogni giorno della settimana ed è un fatto normale visto che si tratta di uno dei migliori chef al mondo. “È facile immaginare perché Steve lo voglia nel suo albergo, che è il più lussuoso della zona. Se poi ci aggiungi David Beckham, hai il mix perfetto per mettere in piedi quello che diventerà in breve il ristorante più citato di Las Vegas“, ha rivelato una fonte al tabloid inglese The Sun. Il tycoon ha già speso più di 2 miliardi di dollari per rendere il suo resort uno dei migliori alberghi nella città del peccato e non vuole certo lasciarsi sfuggire l’occasione di riunire sotto il suo tetto due nomi di questo calibro.
    Il progetto sembra ben avviato anche perché David Beckham si è buttato con entusiasmo in questa nuova fase della sua vita professionale dopo l’addio al calcio giocato. In un’intervista di qualche tempo fa aveva confermato il rapporto di amicizia con Ramsay e aveva anticipato l’intenzione di aprire un ristorante con lui. “Sarà un investimento per me, ma avere un ristorante rappresenterà anche una nuova fonte di divertimento“, disse in quell’occasione. Presto dunque potremmo vederlo all’opera in un settore del tutto nuovo ma, viste le premesse, c’è da scommettere che sarà un successo assicurato.

    (Ven 31/05/2013)



    ... Gordon Ramsay Steak at Paris Las Vegas ...



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    Gordon Ramsay ha portato il suo stile unico e il talento culinario a Las Vegas con l'apertura del Gordon Ramsay Steak at Paris Las Vegas, che segna il primo ristorante del pluripremiato chef a Las Vegas. La steakhouse è a due livelli e accoglie gli ospiti attraverso un ingresso "Chunnel" e poi cattura subito l'attenzione con un eye-catching. Il ristorante ha degli ampi soffitti dipinti con l'Union Jacke con sculture personalizzate al neon, server profumatamente su misura e un menu che comprende un approccio moderno al classico selezioni steakhouse.



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    Il bar

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    Dal menu, il costoso Manzo Fancy



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    Il ristorante
    (aperto a maggio del 2012)
    può ospitare circa 200 persone,
    e dispone di una sala da pranzo a due
    piani e, naturalmente, tavolo
    dello chef. Il ristorante si
    estende su circa 7.500
    metri quadrati.



    Fonte:www.myluxury.it,www.vegaschatter.com,lasvegasblog.harrahs.com,www.multivu.com,cdn.hauteliving.com,www.hospitalityandcateringnews.com,
    img.thesun.co.uk,web
     
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    Gordon Ramsay e The Luxer, lezioni di cucina in Italia




    Castel Monastero


    Valeria Douglas - 4 luglio 2013


    Gordon Ramsay, lo chef più conosciuto al mondo, sbarca in Italia per delle speciali lezioni di cucina che si terranno in strutture deluxe come il Forte Village Resort in Sardegna e il Castel Monastero in Toscana.


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    Con un numero selezionato di ospiti Gordon Ramsay allestirà una cooking lesson presso il Ristorante Gourmet Forte il 2 luglio. Il giorno dopo, invece, appuntamento a Castel Monastero

    Speciali le location. Il Forte Village, votato dai migliori agenti di viaggio internazionali ‘Leading Green Resort del mondo’, offre eleganti camere, bungalow, suite e ville e 21 ristoranti. Castel Monastero propone invece ottimo cibo e vino insieme a una eccezionale Spa. Il pacchetto esclusivo è in vendita su Theluxer.com, il nuovo sito ufficiale di Diego Della Valle.



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    Gordon Ramsay a Castel Monastero



    Fonte:www.lussuosissimo.com,www.castelmonastero.com,www.thesouptv.com,www.gossip.is,web
     
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    “Cucina da incubo” per Gordon Ramsay,
    i dipendenti gli fanno causa: “Non ci paga”


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    da Yahoo! - lun 17 giu 2013 11:21


    In 'Cucine da incubo' Gordon Ramsay è riuscito a salvare decine di ristoranti sull'orlo del fallimento, ma questa volta sembra che ad avere bisogno di aiuto sia proprio lui: secondo quanto riporta RadarOnline.it, il celebre chef scozzese si è visto intentare causa da un gruppo di dipendenti del 'Fat Cow', uno dei suoi ristorante di Los Angeles, che lo accusano di non avergli corrisposto il giusto stipendio per le ore di servizio e di essere stati costretti a lavorare durante le pause per i pasti.





    I documenti della class action sono stati depositati e firmati da attuali ed ex dipendenti del ristorante tra cui Jennifer Becerra, Montinique Dever, Andrea Bourke e Lauren Benge, che accusano Ramsay - co-proprietario del ristorante - di "avere preteso dai dipendenti prestazioni lavorative durante gli orari di riposo, senza pagare gli straordinari", di "non essere riuscito a pagare ai membri dello staff il salario minimo per tutti gli straordinari" e di "non avere pagato l'intero stipendio ai dipendenti che hanno dato le dimissioni".

    Accuse pesanti, che vanno ad aggiungersi a quelle mosse lo scorso aprile da una ditta che si è occupata di ristrutturare proprio il Fat Cow al momento del cambio di gestione e che ha reclamato il pagamento del servizio: un portavoce dello chef britannico ha fatto sapere in proposito che "siamo a conoscenza del fatto che la precedente gestione del ristorante avesse dei problemi, ma se tutto ciò fosse vero sarebbe totalmente inaccettabile".



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    Fonte:it.tv.yahoo.com,www.channel4.com,www.newsshopper.co.uk,biografieonline.it,www.capegrace.com,web
     
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    Trucchi e segreti in cucina:
    i consigli di Gordon Ramsay


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    Il privilegio di cucinare bene qualsiasi tipo di cibo è un’arte e i migliori chef stellati come Gordon Ramsay lo sanno: si tratta di conoscere alla perfezione la cucina e i suoi cibi, gli ingredienti e le loro modalità di cottura. Ma i migliori cuochi conoscono anche qualche trucchetto: si tratta di consigli che rendono le pietanze più saporite, o ancora piccoli accorgimenti su come riutilizzare prodotti.

    Lo staff di Veraclasse ha raccolto per voi tutti i consigli dello chef inglese Gordon Ramsay che, durante il programma di Real Time “Cucina con Ramssay”, elargisce qualche piccolo segreto ai fan dei fornelli.


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    I consigli indispensabili in cucina
    di Gordon Ramsay:


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    Per rendere il maiale più croccante, versarci sopra dell’olio caldo prima di cucinarlo in forno.
    Per raffreddare velocemente il vino (in sei minuti), mettere nel secchiello del ghiaccio una manciata di sale.
    Per sbucciare i pomodori bisogna incidere una croce col coltello, immergerli per qualche secondo nell’acqua bollente, poi metterli subito in acqua e ghiaccio.
    Per insaporire le zuppe bisogna unire durante la cottura del croste del parmigiano. Inoltre, una noce di burro a fine cottura le rende più corpose.
    Se vi avanzano delle erbe aromatiche non buttatele, ma tritatele, aggiungeteci del burro e conservatele surgelate in freezer. Vanno servite sempre a fine cottura. Eventualmente, si possono utilizzare le erbe aromatiche per dare vita ad un olio aromatico: immergerle nell’olio extravergine di oliva e lasciar macerare.
    Per capire se l’uovo è fresco, basta immergerlo in acqua fredda: se viene a galla non mangiatelo. Invece, per pelare un uovo sodo, basta aggiungere al momento della cottura dell’aceto all’acqua. Ancora, per preparare delle ottime uova all’occhio di bue, bisogna cuocerle con dell’olio d’oliva, aggiungere un filo d’acqua e coprirle.
    Se dovete far maturare della frutta acerba, inseritela in un sacchetto di carta per velocizzarne la maturazione.
    Per infarinare la carne in maniera uniforme meglio aiutarsi con un sacchetto di plastica: inserire la farina all’interno e scuotere.
    Per montare la panna velocemente serve che essa sia a temperatura ambiente. Non lavorarla troppo altrimenti risulta gommosa: è montata bene quando resta attaccata alla frusta.
    Quando si frigge il pesce, la pelle va sempre rivolta verso il basso.
    Non gettare nella spazzatura l’incarto del burro: può essere utilizzato per imburrare stampi per le torte.
    Uno spaghetto che infilza la torta vi dirà se essa è cotta oppure no: è il momento di toglierla dal forno se, quando togliete lo spaghetto, non restano residui.
    Cuocere le patate in acqua fredda e solo dopo portare ad ebollizione l’acqua.
    Per capire se una bistecca è al sangue, premerla con un dito: deve avere la morbidezza del palmo di una mano.

    (03.07.13)


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    Fonte:www.veraclasse.it,www.radiotimes.com,www.hodder.co.uk,www.dailymail.co.uk,www.webtvwire.com,www.tempi.it,web
     
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    I segreti di Gordon Ramsay


    Piatti preferiti, trucchi per non sbagliare ai fornelli, sapori del mondo da non perdere. E una ricetta esclusiva, spiegata dal re di Cucine da Incubo



    «Mi piacerebbe fare il giudice a Masterchef. Ma qui non amate le parolacce. E io da contratto ne posso dire un paio alla settimana».

    L’occasione per incontrare Gordon Ramsay, lo chef più irriverente (e affascinante) delle cucine del piccolo schermo è una coking class al Forte Village di Santa Margherita di Pula in Sardegna, dove si trova uno degli unici due ristoranti italiani dello sexy chef del programma tv Cucine da Incubo (l'altro è il Contrada, nell'antico borgo medievale di Castel Monastero, vicino a Siena). E dove, un paio di volte all’anno, insegna a pochi fortunati alcuni imperdibili piatti dei suoi ristoranti londinesi (leggi la ricetta che Gordon Ramsay ha preparato in esclusiva).

    Mentre tira la pasta e marina gli scampi, Gordon mette in chiaro la prima regola di un vero gourmet. E di uno chef stellato: rimanere in forma. «Non è una buona pubblicità per un cuoco mostrarsi in pubblico appesantito». Una decina di anni fa il nostro era in sovrappeso di una dozzina di libbre, a salvarlo oggi non è solo la passione per le maratone, ma una buona nuotata mattutina: «ho un fisico decisamente scozzese: per indossare un abito elegante devo metterne insieme due. Ma nuoto come un fottuto delfino!». Quando piscine e mare non sono a disposizione, c’è sempre un buon modo per fare moto: «scappo dai critici che vogliono scrivere su di me».

    La sua tenuta classica è quella televisiva: giacca da cuoco bianca d’ordinanza in cucina, t-shirt grigia lontano dai fornelli. Sufficientemente aderente per mettere in mostra i bicipiti e confermare la sua fama di chef di gran fascino. Fama che in Italia deve condividere con l’altro cattivissimo della cucina in tv, Carlo Cracco: «lui sì che, come me, sa che niente è più sexy di una donna che cucina. Possibilmente nuda», scherza Ramsay, riferendosi alla recente copertina di un magazine italiano in cui Cracco posa con una modella svestita. «Tra sesso e cucina non ho dubbi. Sono un egoista. Scelgo entrambi.

    La filosofia della sua arte, in cucina, è chiara: sana e sensuale. A patto che i prodotti siano sempre di qualità. «La pasta ad esempio… io amo la pasta! Ma se poteste vedere come la cucinava mia madre quand’ero piccolo. Era a forma di piccole lettere, orribile, con un sugo già pronto, insapore». Già da bambino il suo giudizio era implacabile: «Componevo con le letterine la frase: “cara mamma, questa roba fa schifo”».

    Immerso nella bellezza del mare e dei sapori sardi, però, il discorso torna presto all’eccellenze. Nel suo ristorante al Forte il pesce è per lo più locale. I menu sono declinati a seconda della stagionalità e dell’offerta del pescato a chilometro zero. A chiedergli cosa non debba mai mancare nella sua cucina, non ha esitazioni: «Il tonno. Un altro chef in Italia direbbe certo la pasta. Ma per me che sia carpaccio, a fette o in altro modo non importa. Basta che sia tonno». E se il suo piatto forte sardo è il polipo («stufato con pomodoro e aglio. Quando vengo qui esco io stesso in barca a pescarlo») altro discorso, per uno chef show-man di fama internazionale come lui, è la questione cucina nel mondo.

    «Ieri ero a fare a caccia di salmoni selvatici in un ghiacciaio, qualche giorno fa cucinavo cibo di strada a Singapore». Cucina e viaggio si fondono, nel mondo di Gordon Ramsay. Che dopo aver portato la cultura del buono sulle tavole di mezzo mondo, ricorda ai fan in partenza che un itinerario porta alla scoperta anche di nuovi sapori, oltre che di un Paese. La sua top five? «In Cambogia, tre anni fa, ho scoperto un insuperabile brodo di pollo, che può essere anche di pesce o di verdure. Speziato, delicato, profumato. Imperdibile. In Vietnam non si può mancare di assaggiare il maiale, anche in pancetta. Nulla a che vedere con l’uso che si fa in Italia o in Francia. Fragrante, molto saporito, completamente diverso. E poi Singapore: mai assaggiati i noodle con quella cremina di pesce, o quelle salsine dense e corpose? De-li-zio-si».

    Ama l’Asia e dai suoi programmi tv lo si capisce chiaramente, ma un paio di piatti d’omaggio alle sue radici non mancano. Salmone in primis. «In Islanda le sue carni rosate e compatte si marinano e poi si uniscono a radici di rapa e sale. Particolarissimo. E poi guai a chi non s'è mai fatto tentare dal fish and chips inglese. Attenzione alla panatura, che deve essere ottima e avvolgere il pesce perfettamente. Indispensabile per un buon fish and chips».

    Non resta che aspettarlo, in diretta, sugli schermi nostrani. «Devo imparare meglio l’italiano. Con il francese vado forte, da ragazzo ho usato un metodo che consiglio a tutti, una fidanzata francese. Terribile. Costava molto, parlava sempre a voce alta ed era pelosa. Insomma, perfetta. Quando si hanno 22 anni».



    Cristina Piotti
    da:corriere.it
     
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    Morrissey batte Gordon Ramsay,
    10mila sterline di risarcimento


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    Steven Patrick Morrissey


    Diecimila sterline per la PETA, direttamente – o quasi – dalle tasche del cuoco tv più famoso, Gordon Ramsay. Il tramite è altrettanto noto ed è il cantante inglese Steven Patrick Morrissey, per tutti Morrissey o, più semplicemente, Moz, ex leader degli Smiths.


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    I soldi in questione sono quelli di un risarcimento che un tribunale britannico ha decretato a danno di Channel 4, emittente che utilizzò senza alcun permesso uno dei brani più celebri degli Smiths, “Please, please, please let me get what I want” per gli spot dello show natalizio di chef Ramsay. Un fatto che ovviamente non andò giù al cantante, non solo per una questione di diritti sulla canzone. Morrissey è da decenni vegano (l’LP “Meat is murder” è del 1985!) e non accettò tanto di buon grado il fatto che la sua voce facesse da colonna sonora di un cooking show a base di arrosti e altri piatti per lui tabù.



    Sembra anche che, commentando la sentenza, il vecchio Moz abbia commentato in maniera poco politically corect: “Ramsay si chiuderà la testa nel forno a microonde quando scoprirà cosa farò dei soldi che mi sono stati riconosciuti come risarcimento: li donerò tutti alla PETA ( forse la più nota associazione animalista del mondo) per la campagna di lotta alla produzione di paté de foie gras. Le modalità di produzione di questo prodotto sono talmente crudeli che chiunque abbia un minimo di etica anche nell’ultimo osso del proprio corpo dovrebbe esserne contrario”. E chissà cosa avrà pensato, leggendo queste parole, il solitamente pacato Gordon…

    (24 luglio 2013 )


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    Fonte:www.kataweb.it,www.leggilo.net,www.funweek.it,lepapirus.blogspot.com,luckyshoppingdemo.myblog.it,www.youtube.com,kissmyshades,web

    Edited by gheagabry1 - 7/2/2023, 01:44
     
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    Gordon Ramsay indagato per frode?
    Lui si difende: Tutta spazzatura



    Secondo quanto afferma il Daily Mail, lo chef Gordon Ramsay, sarebbe indagato per frode.


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    Una “talpa” avrebbe fatto avere al fisco, un documento che prova la colpevolezza. Si tratterebbe di una fattura non pagata, a 7 cifre, risalente al 2010. La fattura era scritta da Trevor James, che si occupava delle finanze dello chef, salvo poi essere licenziato dallo stesso Gordon i primi di quest’anno. Nella lettera diffusa, ci sarebbero anche indicazioni sulle modalità tramite le quali, sono stati nascosti i conti agli ispettori della HMRC (Servizio per la riscossione e le dogane di Sua Maestà).

    Le finanze di Ramsay, furono indagate in principio nel 2005 ,ma in quel caso lo chef ne uscì pulito accettando di pagare alcune tasse arretrate. Ora la HMRC, ha avviato una nuova inchiesta, dopo che gli è stato riferito che James, potrebbe aver ingannato gli esattori durante la prima indagine. Ovviamente lo chef non è rimasto a guardare. Ramsay ha negato ogni illecito e si è affidato ai consulenti di una delle più grandi aziende in questo campo, la Deloitte. Ben 5 partner senior, si stanno occupando di setacciare i documenti, incluse 30.000 e-mail, per salvare la reputazione dello chef. L’indagine dovrebbe avere solo conseguenze civili, però in caso di accusa di grave evasione fiscale, la pena potrebbe includere la reclusione.

    La figura di Trevor James. L’uomo ha lasciato l’incarico di direttore finanziario a maggio. Secondo quanto riportato dal Daily Mail, delle fonti vicine allo chef hanno affermato che la sua posizione era ormai “insostenibile”. James sarebbe stato invitato a firmare una clausola che gli impediva di parlare dell’accaduto.

    Sul contenuto della lettere, le dichiarazioni divergono. Il portavoce di Ramsay, sostiene di aver personalmente consegnato il rapporto agli esattori fiscali, subito dopo essere venuto a conoscenza della sua esistenza, mentre Gordon non ne conosceva il contenuto. Una fonte raggiunta dal Daily Mail, invece, ha dichiarato che Gordon era consapevole del contenuto di quella lettera e aveva ignorato i consigli di coloro che gli suggerivano di rivolgersi alle autorità.

    Quando lo chef è stato avvicinato e gli è stato chiesto un commento a proposito di questo documento, ha dichiarato:

    “Non era diretto a me! Non era un documento, era una lettera. Già, non era nemmeno una mail. Dovrete chiedermi scusa! Tutta spazzatura!”

    (14 agosto 2013)


    ristoranti-di-gordon-ramsay-in-italia-e-nel-mondo




    Fonte:news2424.altervista.org,Visto,www.blowoutcards.com,it.ibtimes.com,www.qoop.it,web
     
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    Ramsay: “Potrei partecipare
    a Master Chef Italia, magari con Carlo Cracco”


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    di Daniela Seclì


    Gordon Ramsay si racconta a D.Repubblica. Svela il segreto per diventare come lui e il piatto ideale da cucinare per chi si ama. Progetti futuri? Partecipare a Master Chef Italia, insieme al collega Carlo Cracco.


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    Gordon Ramsay, il cuoco più famoso del piccolo schermo, si è confessato a D.Repubblica. Si trovava in Sardegna, dove è presente uno dei suoi ristoranti. Ramsay, che ricoprirà un piccolo ruolo in “Chef”, il nuovo film con Bradley Cooper, adora il cibo italiano e di conseguenza anche la tradizione culinaria del nostro Paese. Ciò che apprezza particolarmente è il fatto che utilizzi ingredienti semplici e genuini che permettono di “mangiare bene restando in forma”, ed ha aggiunto:

    “E sappiamo bene che restare in forma permette di vivere a lungo… e quindi di fare l’amore più a lungo”

    Lo chef più promettente del momento, secondo Gordon? E’ una donna. Clare Smith che dopo aver seguito il consiglio di Ramsay di “farsi le ossa nei migliori ristoranti europei”, ora è Chef Patron presso il Gordon Ramsay at Royal Hospital Road, a Londra. Il requisito indispensabile per diventare come lui è perseguire la perfezione.

    Ricordo che da ragazzo, per imparare a fare il ripieno dei ravioli, passai settimane impastando il purè avanzato al ristorante la sera prima. Non potevo certo permettermi i costosi ripieni a base di pesce! Ma alla fine imparai a togliere perfettamente tutta l’aria dall’interno del raviolo senza romperlo: è una tecnica che ho affinato passando intere settimane a esercitarmi in modo maniacale.

    Perfezione, dunque, ma sempre accompagnata dalla passione. Infatti lo chef dice di odiare i giovani che gli chiedono quanto guadagna.

    Questo non è un lavoro che si deve fare per guadagnare. Richiede passione e dedizione, ispirazione. Amore.

    Gordon Ramsay, riconosce un grande merito ai vari programmi di cucina che negli ultimi anni hanno invaso la tv. Questi format sono in grado di far comprendere che non occorre spendere un capitale per cucinare un piatto prelibato ma, spesso e volentieri, pochi e semplici ingredienti riescono a raggiungere lo scopo. Lo chef consiglia anche un piatto da cucinare per chi si ama:

    La pasta fatta a mano è un atto d’amore. Per fare la mia uso ben 6 uova intere e poi la stendo fino a farla diventare un foglio finissimo. Se ami davvero una persona preparerai in poco tempo una pasta friabile, deliziosa.

    E dei progetti futuri rivela:

    Chissà. Potrei partecipare a un’edizione di master chef Italia… magari con Cracco…

    (10 luglio 2013 19:28)


    1_copy

    tumblr_lrus0wCsa61qckfsio1_500



    Fonte:tv.fanpage.it,www.tumblr.com,www.davidemaggio.it,www.thebluefish.com,web
     
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    Gli animalisti contro Gordon Ramsay


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    @ Ian Derry


    La Peta protesta contro l’uso
    di fois gras nelle cucine dello chef



    Gordon Ramsay finisce nel mirino della Peta. L’organizzazione a sostegno dei diritti degli animali ha infatti in programma un blitz, nella giornata di domani, davanti al ristorante di New York del cuoco, insignito da 13 stelle Michelin.

    La protesta degli animalisti è contro l’utilizzo del fois gras all’interno del menu del locale dello chef di “Hell’s Kitchen”. Gli attivisti ricordano che per ottenere il prodotto le oche e le anatre vengono fatte ingrassare tramite alimentazione forzata.

    E non è la prima volta che Ramsey ha avuto a che fare con la Peta: poco tempo fa Patrick Morrissey, ex leader degli Smiths, si era visto riconoscere dal tribunale britannico un risarcimento di 10mila sterline (circa 11700 euro) ai danni di Channel 4. Il canale televisivo aveva infatti utilizzato, senza chiederne il permesso, il famoso brano “Please, please, please let me get what I want” per gli spot dello show natalizio di chef Ramsay. Una mancanza che non è piaciuta al cantante che è vegano da tempo. Ammontare che il cantante ha poi destinato proprio alla Peta perché lo utilizzasse nella battaglia contro il foie gras.

    (La zampa - 19/08/2013)



    Fonte:www.lastampa.it,@ Ian Derry,www.dailymail.co.uk,web
     
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    Gordon Ramsay, spese folli e furti a Las Vegas



    Il muro di fuoco del suo ristorante
    in Nevada costa 500mila dollari all'anno



    La città del peccato costa cara anche ad uno chef di fama mondiale come Gordon Ramsay. Il ristorante “Burgr” di Las Vegas del cuoco pluristellato è infatti preda di continui e costosi furti di posate, con perdite mensili di migliaia di dollari. Questa poco piacevole iniziativa degli avventori del locale ha fatto accendere la lampadina di Ramsay, intenzionato ad aprire in Nevada un negozio incentrato sulla vendita di forchette e coltelli.

    Non finiscono qui i problemi con i conti del ristorante nello stato nordamericano del conduttore di “Hell's Kitchen”. L'installazione e la manutenzione di un muro del fuoco sulle pareti del locale costerebbe a mister “Cucine da incubo” la cifra record di 500mila dollari all'anno.



    Fonte:tv.lospettacolo.it,www.ironman.com,web
     
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    Gordon Ramsay apre un ristorante a Londra


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    di Federico De Cesare Viola


    A settembre aprirà un locale di cucina mediterranea, nel quartiere londinese di Southwark, insieme all'amico David Beckham, ormai pensionato di lusso. Ancora con lo spice boy ex Psg e con il tycoon americano Steve Wynn è in cantiere un nuovo progetto a Las Vegas. Le stelle Michelin sono meno di un tempo (nove) ma i ristoranti sempre tanti (ventisette), tra Parigi, Doha e Los Angeles, senza contare gli adattamenti dei suoi format che occupano i palinsesti dei principali network del pianeta.



    L'impero Gordon Ramsay non conosce crisi. E così la sua liaison con l'Italia. Da qualche anno il re scozzese della food television è responsabile del ristorante Contrada di Castel Monastero, in Toscana, e del Gordon Ramsay di Forte Village a Santa Margherita di Pula, dove propone piatti come la pasta mista di Gragnano con zuppa di mare e vellutata di ceci. Lo incontriamo in Sardegna. Qui ogni estate trascorre qualche giorno di relax e di brevi impegni: pesca in barca («Ieri ho preso un polpo e l'ho cucinato semplicemente con olio, aglio e pomodoro: non c'è niente di meglio!»), si concede per una consueta lezione di cucina con le mogli dei danarosi ospiti del resort, si esibisce con il signature dish dell'estate: tortelli con crudo di scampi e caviale, realizzati con una manualità da autentica "sfoglina".

    Ironico, ruffiano quanto basta, più cordiale che iroso, irresistibile equilibrista tra puntuali «fucking», risposte da copione e perle politicallly incorrect («la vita è troppo breve per passarla con i vegetariani»). Il ristorante Ramsay in Sardegna attira come il miele i clienti internazionali, secondo le strategie vincenti del direttore generale di Forte Village Lorenzo Giannuzzi, che continua a investire su contenuti alti e testimonial celebri, dallo sport alla gastronomia. «Questo – conferma lo chef – è uno dei miei ristoranti del cuore, un set meraviglioso con la sabbia sotto i piedi. Un locale di successo deve avere "consistency", innanzitutto. Non serve puntare alle stelle, bisogna dare attenzione ai clienti e cercare di mantenere uno standard di qualità il più alto possibile. E poi lavorare con ingredienti di qualità, sempre».
    Non gli dispiacerebbe condurre la versione nostrana di "Hell's kitchen" (il format che più di ogni altro l'ha reso una star e che partirà in autunno anche da noi con giudice Carlo Cracco) se parlasse un italiano migliore: «Il problema è anche che dico troppe parolacce e non va bene per la vostra televisione però sto pensando a un programma in Italia insieme a Lidia e Joe Bastianich».

    Sulla spettacolarizzazione della cucina ha però qualcosa da dire: «I giovani chef vogliono solo lavorare in televisione, bruciare le tappe, ma se non sai davvero fare le cose non sopravvivi. La mentalità e le motivazioni sono sbagliate. Non bisogna chiedersi quanti soldi si guadagna ma imparare il mestiere con passione e saperlo trasmettere. Io stesso ho fatto molta gavetta. L'aspetto positivo è che possiamo ispirare un grande pubblico: negli Stati Uniti tanta gente ha riscoperto il valore intrinseco e l'emozione di cucinare. Anche i bambini devono capire l'importanza di un'alimentazione corretta. Il cibo di qualità non deve essere per forza costoso». Benessere e stagionalità sono i mantra del Ramsay-pensiero.
    E curiosità, che lui alimenta con scorribande tra India, Cambogia e Islanda alla scoperta del cibo di strada. «Anche l'Inghilterra riserva sorprese, non è più solo fish and chips. Ve ne accorgerete al nuovo Union Street Cafe (il progetto con Beckham, ndr), dove serviremo molti ingredienti locali e di stagione». Ai funghi porcini ci pensa Mr. Ramsay in persona. Va spesso (a suo dire) a fare la spesa a Covent Garden a bordo della sua nuova Ferrari F12. Le multe e i punti persi per eccesso di velocità? Non sono un problema, quando si ha a disposizione una brigata numerosa su cui dirottarle. Inconvenienti e privilegi di un cuoco scozzese, calciatore mancato, divenuto star.

    (20 agosto 2013)




    Fonte:www.luxury24.ilsole24ore.com,www.ilfattoquotidiano.it,background-pictures.feedio.net,web
     
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    Il ristorante di Gordon Ramsay e David Beckham:
    avventura finita prima ancora di iniziare


    david-beckham-gordon-ramsay_650x447

    Foto Getty Images


    di Federica Gemma


    Nome suggestivo: Union Street Cafè. Proprietari famosissimi: Gordon Ramsay e il calciatore David Beckam. Il ristorante avrebbe dovuto aprire il 16 settembre, ma oggi arriva la notizia che David Beckham ha mandato all’aria tutto, incurante delle 2500 prenotazioni già ricevute.


    david-beckham-ristorante-gordon-ramsey


    I tabloid inglesi riportano il commento di un amico comune alle due star:

    “Possono essere i migliori amici, ma sono anche uomini d’affari molto astuti, volevano cose diverse.”

    E pensare che solo l’altro giorno, agli Us Open, il principale torneo di tennis di New York, il bel David commentava garrulo ”Avere un ristorante sarà eccitante.“

    Niente da fare, ci hanno ripensato. Anche se non escludono collaborazioni future (forse una catena di Pie&Mash, una sorta di pasticcio e purè, piatto molto popolare in Inghilterra) il connubio tanto atteso non ci sarà, chi pregustava la possibilità di vedere il cuoco ai fornelli e il calciatore in sala, anche solo per l’inaugurazione, dovrà aspettare.

    Rammarico per Victoria Beckham, anche se le possibilità di riutilizzare l’abito acquistato per il vernissage non le mancheranno.
    [The Mirror]

    (11 settembre 2013 ore 13:11)





    Fonte:
    ©www.dissapore.com,sport.legginotizie.com,www.style.it,www.huffingtonpost.it,web
     
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    Le Ferrari di Gordon Ramsay


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    F12 Berlinetta blu

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    Ferrari F12 Berlinetta in pista

    gordon-ramsay-ferrari

    gordon-ramsay-ferrari-458-italia-a-fiorano

    Ferrari 458 Italia a Fiorano

    gordon-ramsay-ferrari-458-italia-nera

    Ferrari 458 Italia nera

    gordon-ramsay-ferrari-458-italia

    Ferrari 458 Italia

    gordon-ramsay-ferrari-550-maranello

    Ferrari 550 Maranello

    gordon-ramsay-ferrari-612-scaglietti

    Ferrari 612 Scaglietti

    gordon-ramsay-ferrari-f430

    Ferrari F430

    gordon-ramsay-tutte-le-sue-ferrari

    Tutte le Ferrari di Gordon Ramsay


    Lo chef inglese
    nel corso degli anni ne
    ha collezionato 15
    esemplari.


    25946219_gordon-ramsay-indagato-per-frode-0


    E' uno dei più grandi chef al mondo e ama trattarsi bene, non solo a tavola. Gordon Ramsay può vantare una collezione di tutto rispetto se si guarda alle 15 Ferrari possedute. L'ultima è una F12 Berlinetta blu, che va a far compagnia alle altre rosse di Maranello. Appassionato dotato di un buon piede, tanto da primeggiare nella classifica dei tempi di Top Gear, ha certo gioco facile nel collezionare supercar se si guarda ai suoi recenti guadagni, stimati nel 2012 in 38 milioni di dollari (circa 30 milioni di euro; ndr). Ventitrè ristoranti sparsi per tutto il mondo, una fama amplificata dai programmi televisivi, fanno del 45enne scozzese un personaggio. Quale sarà la prossima Ferrari da mettere in garage?



    Fonte:www.allaguida.it,www.invidia.it,web
     
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    Gordon Ramsay vs cuochi
    di strada a Singapore: sconfitta per lo chef TV


    Gordon-Ramsay-Singapore


    di Paola Zagami


    Sonora sconfitta per
    il popolare chef inglese Gordon Ramsay.
    Il volto simbolo di cooking show quali MasterChef USA, Hell’s kitchen e Cucine da Incubo non ha riscosso i consensi della gente comune in una sfida con alcuni cuochi di strada tenutasi domenica mattina.


    Gordon-Ramsay-Hawker-Heroes-640x267


    Messo alla prova su tre piatti della tradizione locale ha totalizzato un punteggio di due ad uno, regalando la vittoria ai ben più sconosciuti ma pur sempre abili avversari autoctoni.

    Il match culinario con il cuoco britannico non sembrava alla porta di molti. Infatti, il popolare volto di Real Time annovera numerosi ristoranti in Europa e negli USA con tanto di famigerate stelle Michelin a decretarne la qualità eccelsa. Capace di infuriarsi con gli aspiranti cuochi da selezionare o, ancor peggio, con i gestori delle famose ‘cucine da incubo’ di ristoranti in cerca di riscatto, il celebre chef ha accolto con grande autoironia lo smacco al cospetto dei meno blasonati colleghi. Grazie alla loro esperienza nella cucina locale ha avuto modo di imparare e riprodurre piatti tipici quali chili a base di granchio, un piatto a base di riso e la zuppa locale. Se con la prima pietanza si è guadagnato il favore della maggioranza dei circa mille votanti, gli altri due piatti hanno sancito la superiorità dei cuochi di strada dalla lunga esperienza.
    Poco male per Gordon Ramsay, un personaggio televisivo dalla fama internazionale a partire dal quale si sono affermati con successo molti talent show culinari. Nell’ormai rodatissimo genere del cooking show tradizionale guadagna sempre più terreno il sotto-genere dedicato alla cucina di strada. In particolare in Italia, terra di pietanze on the road tanto appetitose quanto variegate, si segnalano due programmi di recentissima nascita come Street Food Heroes su Italia 2 e Unti e Bisunti su DMax. Il primo si potrebbe definire come un vero e proprio casting itinerante per decretare i migliori cuochi di strada del Belpaese. Più scanzonato è invece lo show di DMax con lo Chef Rubio, un tatuatissimo cuoco pronto a destreggiarsi con i cibi da strada italiani più consoni ad avventori con stomaci di ferro.

    (lun 08/07/2013)



    Gordon-Ramsay-prepara-street-food-a-Singapore-640x427



    Fonte:televisione.nanopress.it,www.scattidigusto.it,web
     
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    Gordon Ramsay: “Ho messo
    una telecamera nascosta nella stanza di mia figlia”


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    di Simona Saviano


    Dura la vita per i cuochi giudicati Gordon Ramsay, e anche quella di sua figlia Megan. Lo chef più cattivo della tv ha recentemente confessato di aver piazzato una telecamera nascosta nella stanza da letto della 15 enne.



    Dura la vita per i cuochi, o aspiranti tali, giudicati dallo chef più cattivo della tv, Gordon Ramsay, recentemente sconvolto dalla morte di un ex concorrente di Masterchef. E dura sembra anche la vita di sua figlia, Megan: la ragazza ha 15 anni e dalle parole del suo celebre papà pare proprio che non goda di una totale libertà. A far notizia è stata un’intervista in tv dello chef scozzese, con l’adolescente seduta in studio che con ammirazione ha seguito l’intera chiacchierata con il conduttore Jonathan Ross, che ha dichiarato di aver piazzato una telecamera nascosta nella sua camera da letto, così da poterla controllare meglio. Nello specifico l’idea è balenata nella mente del “diabolico” cuoco durante un periodo di esami, Ramsay con una Go Pro camera ha voluto controllare se Megan stesse studiando e ripetendo come avrebbe dovuto. Il tutto grazie all’aiuto di una persona “speciale”, il fratellino 13 enne Jack. Gordon ha così affermato:

    Megan ha 15 anni ed è qui con il suo fidanzato in studio. Recentemente hanno trascorso un sacco di tempo chiusi in stanza. Ma stavano ripetendo. Nonostante le ripetizioni e il tempo trascorso insieme i risultati non sono stati eccellenti. Allora sono stato un po’ cattivello recentemente: ho regalato a mio figlio Jack una Go-Pro, di quelle con le telecamere segrete. Gli ho detto: “Senti, qui ci sono 20 sterline, vai e controlla tua sorella. Vai nella sua stanza e metti una telecamera nascosta sopra l’armadio”. Quindi Megan, parliamo un po’ di come hai ripetuto in questi giorni.

    Il 46 enne Ramsay non ha approfondito la questione ma sembra che sua figlia Megan avrà qualcosa di cui discutere. Gordon e sua moglie Tana, 38 anni, hanno quattro figli: i gemelli Jack e Holly, Matilda 11 enne e la 15 enne Megan.

    (18 ottobre 2013 14:19)


    jpg

    La famiglia al completo qualche anno fa
    …Megan Jane, Jack Scott, Holly Anna e Matilde Elisabetta…



    Fonte:tv.fanpage.it,gordonramsaysbollocks.tumblr.com,www.celebritybabyscoop.com,quimamme.leiweb.it,web
     
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118 replies since 4/9/2012, 11:02   23359 views
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