LA CUCINA IN TV ....

Il titolo esplica già il contenuto del testo, ma ce lo racconti dal tuo punto di vista?

“E’ proprio figo! (ride n.d.r.) L’ultimo è sempre il migliore, ma è normale perché si cerca sempre di migliorare. Il filo conduttore è il Mar Mediterraneo e oltre a 125 ricette a base di pesce, c’è tutto quello che si deve sapere sul come comprarlo, prepararlo alla cottura, conservarlo e abbinarlo al vino giusto. Troverete anche una preziosissima tabella dei pesci di stagione, realizzata con l’aiuto di diversi pescatori dislocati in tutta Italia”.

Rispetto alla versione “cotto e mangiato” queste sono ricette da grande chef?

“C’è un po’ di tutto all’interno del libro: dall’esperienza dei grandi cuochi che ho ospitato a Pianeta Mare, alle ricette suggerite da amici, quelle imparate sul campo dagli amici pescatori e quelle inventate o riadattate da me sullo stile italico. La cosa fondamentale però è che sono tutti piatti semplici da realizzare, quindi, anche in questa nuova avventura editoriale mi porto dietro l’influenza di Cotto e Mangiato”.

Quando si cucina per lavoro, a casa poi si cede il passo a qualcun altro?

“Nel mio caso assolutamente no. Amo cucinare e organizzare cene con gli amici, anche per testare nuove idee che poi porto in tv”.

In una televisione come quella italiana dove la cucina è ormai presente in tutti i programmi, ti lusinga essere la regina dei fornelli di Mediaset?

“E’ un mondo che mi piace, dove posso portare passione e professionalità. Sono anni che mi batto per una cucina sostenibile, che faccia bene anche all’ambiente e che rispecchi le tradizioni. Da sempre dico “no” ai surgelati e ad una cucina ricca e pesante. Bisogna utilizzare solo prodotti italiani e la qualità si sposa con la semplicità, non con prodotti costosi, magari fuori stagione o di provenienza straniera”.

Cosa guardi in televisione?

“Principalmente tg e programmi di informazione, ma anche documentari e film”.

Butti mai l’occhio alla concorrenza?

“Antonella Clerici mi piace, ogni tanto seguo La prova del cuoco. E’ inossidabile!”

Sei anche esperta di ecologia e comunicazione ambientale, oltre ad essere fondatrice e Presidente dell’Associazione ambientalista forPlanet Onlus. Ha radici antiche questo tuo coinvolgimento, vero?

“Fin da ragazzina ho militato in associazioni ambientaliste come Wwf, Amici della Terra e Legambiente e tutto nasce per il mio amore verso gli animali e di conseguenza anche per l’ambiente. Oggi leggo moltissimi libri di ecologia e spero prima o poi di portarla sul piccolo schermo con un programma tutto mio”.

Un recente sondaggio svolto sui principali social network ti ha eletta come il quinto modello femminile del 2013. Te lo aspettavi?

“Sono molto contenta perché è un “premio” che arriva dalle donne, si sa, noi di solito siamo molto critiche, quindi è un voto che vale doppio. E poi per una volta vince la bellezza, unita all’intelligenza e all’impegno”.

Ci regali una delle tue nuove ricette, ideale per l’estate?

“Vi propongo un primo, gli strozzapreti al pesce sciabola, che è un pesce cosiddetto povero, quindi meno conosciuto e più economico, ma non per questo privo di gusto. Bisogna solo saperlo cucinare! Oggi sta tornando “di moda”, ma si dovrebbe trovare ancora intorno ai 14 euro al chilo”.

L’appuntamento con La prova del cuoco, giunto al suo tredicesimo anno, sarà come anticipato da DM, segnato da un atteso ritorno, quello di Beppe Bigazzi. Il popolare giornalista e gastronomo, presente sin dalla prima edizione della trasmissione, venne allontanato dal programma il 15 febbraio 2010, in seguito ad alcune polemiche legate al racconto in diretta di un aneddoto sul gatto in cucina.

“Parto il 9 settembre con La prova del cuoco. Posso anticipare che ci sarà il ritorno di Beppe Bigazzi. Non sarà in trasmissione tutti i giorni, ma avrà i suoi spazi. Ne sono felice perché mi sono sempre battuta per un suo rientro. Penso che la sua, tre anni fa, sia stata una gaffe, una battuta mal riuscita, perché conosco bene il suo amore per gli animali. E poi ormai ha ottanta anni e tutto cade in prescrizione, è giusto dargli un’opportunità. Anche perché lui e Anna Moroni sono personaggi simbolo della trasmissione.”

In questo inizio di stagione la Clerici non avrà alcun impegno in prima serata. A gennaio salvo cambiamenti dovrebbe tornare in onda Ti lascio una canzone, il celebre e ormai collaudato show canoro con protagonisti i bambini. Nessuna nuova edizione invece per il momento per E’ stato solo un flirt e La terra dei cuochi, esperimenti più o meno riusciti delle scorse stagioni, che la conduttrice promuove con qualche riserva.

“Nessun appuntamento (in prima serata, ndDM) per quest’anno. Probabilmente nel 2014 con Ti lascio una canzone. D’altronde, in un anno e mezzo ho sperimentato due format nuovi: E’ stato solo un flirt e La terra dei cuochi. Il primo era un programma sentimentale preparato in soli tre mesi, che ha fatto il 19% di share. Lavorandoci, sono certa che potrebbe diventare un grande appuntamento. L’altro era un talent di cucina secondo me fatto benissimo, con idee forti, che aveva un solo limite, l’eccessiva durata. Non si può parlare per quasi tre ore di cucina e di cibo in prima serata. Dopo che uno ha cenato.”

Per rilanciare il format culinario la Clerici pensa ad un abbinamento con il più popolare e rodato La prova del cuoco, e non risparmi qualche critica ai tanti format importati dall’estero.

“Avrei un idea: legarlo a La prova del cuoco, facendo un talent per giovani chef, in modo da dare al pubblico il tempo di conoscerli e di affezionarsi. E poi fare tre puntate, le semifinali e la finale, in prima serata. Come succede ad Amici. Sto parlando comunque di due format originali, questo va sottolineato. E’ facile prendere un programma straniero già collaudato, adattarlo alla tv italiana e proporlo. Ma quando si scrive una trasmissione ex novo c’è bisogno di sperimentarla, testarla, aggiustarla. E ci vuole tempo. Ad esempio, The Voice mi è piaciuto moltissimo, ma era già strutturato. Quando inizi da zero è più difficile.”

Infine, un sogno nel cassetto, approdare in seconda serata con un talk show tutto al femminile.

“Certo! Una seconda serata in stile Harem di Catherine Spaak. Penso di avere l’età e la maturità giuste per farlo. Ho parlato pure con Catherine della possibilità di rimetterlo in piedi. Anche perché mai come adesso si parla di problemi delle donne. Per fortuna. E non è mai abbastanza.”

La squadra di "The Chef - Scelgo e Creo in cucina" è pronta a scendere in campo. A fine settembre, in prima serata su La5, 14 aspiranti cuochi diventeranno i protagonisti assoluti della sfida culinaria del nuovo talent di cucina nato dalla collaborazione tra Mediaset e Mondadori. La trasmissione sarà guidata da due grandi chef: Davide Oldani e Filippo La Mantia.
The Chef" è il primo talent di cucina che nasce e si sviluppa a partire dalla rete attraverso il sito www.thechef.mediaset.it (sempre aggiornato con news e videoricette), le piattaforme social Facebook (www.facebook.com/TheChefLa5) e Twitter (@TheChef_La5 hashtag #TheChef) e sulla community online del mensile Sale&Pepe. Per la prima volta infatti i concorrenti di un talent di cucina sono stati selezionati via Internet. Oldani con La Mantia e la collaborazione della food blogger Chiara Maci e Alessio Algherini hanno scelto i migliori. I concorrenti si sfideranno in squadre e poi individualmente, preparando due piatti, uno di loro invenzione e l'altro suggerito dal mensile Sale&Pepe. Alla fine delle 11 puntate del programma, uno solo si aggiudicherà il prestigioso titolo di "The Chef" e si aggiudicherà un posto nel ristorante di La Mantia di prossima apertura a Roma.

Non tutti sanno, ad esempio, che Davide Oldani è appassionato di design e ha tradotto i fondamenti della sua cucina POP in oggetti di design.

A riguardo ha dichiarato: "Il palato vuole una fetta importante, non c'è dubbio. Ma anche l'occhio vuole la sua parte e il resto dell'ospite - ovvero le sue mani, le sue braccia, le sue gambe ecc - vogliono sentire profumo di ospitalità insieme al menu che gli viene servito... L'armonia... la vedo come una somma di eleganza ed essenzialità, quindi niente di superfluo in tavola, niente foresta di bicchieri né giungla di posate: l'importante è che quello che c'è serva a qualcosa e non sia lì solo in bella mostra; e che l'ospite si senta comodo e non debba fare gimcane fra ammennicoli vari per raggiungere il cibo o per guardare negli occhi chi ha di fronte".

Dal canto suo, Filippo La Mantia ha sempre avuto un rapporto strettissimo con l'arte. In qualità di creatore - è stato un fotografo -, ma anche di musa: la sua vita avventurosa ha ispirato il film di Simona Izzo "Tutte le donne della mia vita" e, di recente, il suo rapporto con le materie prime siciliane ha ispirato l'artista-scenografa Erica Briani per un quadro della serie "Travestimenti d'Autore".
Il quadro è composto da quattro immagini.

La terza stagione di MasterChef Italia partirà su SkyUno il 19 dicembre (manca ancora l’ufficialità, ma sulla data sembra ci siano pochi dubbi) ma le riprese sono già terminate: come ricorderete abbiamo visto già alcuni scatti dei concorrenti (li trovate in gallery) e abbiamo visto le squadre Rossa e Blu impegnati nelle sfide esterne e alle prese con i fritti a Napoli e le anguille a Comacchio. Ma l’attesa per le nuove puntate è talmente alta che ogni occasione è buona per chiedere ai tre giudici - Joe Bastianich, Carlo Cracco e Bruno Barbieri - delle anticipazioni sulla nuova edizione: questa volta ci ha pensato La Stampa con un’intervista a Barbieri, che vedremo da marzo 2014 anche a Junior MasterChef Italia).

3 giudici, 3 edizioni: il 3 indica la perfezione, la completezza, la ‘trinità’ e così le aspettative sono volendo ancor maggiori, anche perché televisivamente le terze ‘edizioni’ possono anche essere ’sintomo’ di ‘dejà-vu’. Cosa aspettarci dai giudici, dunque?

“Saremo un po’ più severi decisi, autoritari ma senza esagerare. Anche noi tre finiremo per essere coinvolti in qualche sfida e ci sarà spazio anche per qualche risata”.

I tre giudici, quindi, ’scendono in campo’, coinvolti in qualche sfida: che la ‘Santa Alleanza’ tra i tre lasci spazio a un po’ di sana competizione? Sul fronte risate, qualche assaggio l’abbiamo già avuto: alcune storylines della scorsa edizione, come la soap Cracco & l’avvocato o le reazioni alle filastrocche di Agnese, hanno dimostrato che in cucina non c’è spazio solo per urla e ‘caz*iatoni’. Ma quest’anno la produzione vuole stupirci con ‘effetti speciali’:

“Per alcune esterne ci saranno anche degli effetti speciali come nei film americani”

rivela Barbieri al quotidiano di Torino. Dobbiamo aspettarci elicotteri alla ‘Mission Impossible’ o inseguimenti in stile ‘Fast & Furious’ per i tre giudici sempre più ’star’? Speriamo di no, perché preferiamo la ’scienza in cucina’ alla ‘fantascienza’ della produzione tv.

Ovviamente sto lavorando di fantasia, non potendo contare su qualche indizio più concreto da parte del giudice (”sennò quelli di Sky mi mettono in castigo“, dice Barbieri): dal quotidiano però, arriva, un’indicazione interessante, ovvero che la professionalità dei concorrenti di quest’anno è altissima. Staremo a vedere: ormai quel che ci interessa davvero è l’identità dei concorrenti di MasterChef Italia 3. La severità dei giudici l’assaggeremo nel corso della gara.

C’è un format nuovo in città, come al solito, targato Real Time. E’ “Junk Good”, ovvero quando il cibo spazzatura diventa buono. Si parte oggi, 26 agosto e andrà in onda ogni lunedì e venerdì solo sul sito ufficiale di Real Time, durerà per dieci episodi lampo di tre minuti, dove il cibo spazzatura diventerà una vera e propria esperienza salutare. Tutti i cibi più attraenti, vere e proprie tentazioni che, questa volta, verranno presentate e preparate con ingredienti equilibrati verso un alto valore nutrizionale ed un basso tasso calorico. I primi dieci Junk Good proposti sono: onion rings, crispy chicken, donuts, falafel con salsa di cetriolo e menta, plumcake con albicocche e nocciole, smoothies, veggie burger con salsa al curry e chips di verdure con ketchup fatto in casa.

La padrona di Casa è Giulia Sbernini che spiegherà ogni fase d’esecuzione della ricetta, dandovi anche qualche piccolo segreto sulle tecniche di cottura. Il suo stile di conduzione è fresco, nuovo, interessante, ed inoltre, lei è irresistibilmente simpatica. La stagione televisiva primaverile è alle porte, “Junk Good” punta ad essere una delle sorprese dei format di Real Time e, siamo certi, che dal web troverà subito spazio sul canale 31 del digitale terrestre e sui canali 124 e 125 su Sky. Almeno, ce lo auguriamo: in bocca al lupo, Giulia.

Niente più capelli biondi tutti pari, meglio una frangettona per un cambio di look che la renda diversa, anche se in tv ormai è una veterana che tutti amano. Antonella Clerici torna in tv con "La Prova del cuoco", show culinario arrivato alla quattordicesima edizione. Anto davanti ai flash ha presentato la trasmissione scegliendo una mise casual: i jeans con una giacca bianca abbinata a un top rosa. Nel programma, come già annunciato dalla conduttrice stessa, il ritorno di Beppe Bigazzi, in 'esilio' dal 2010. Si occuperà della storia della cucina delle trattorie italiane. Presenza fissa, Anna Moroni.

Ma come funziona la nuova avventura gastronomico televisiva? Al centro della scena, accanto ai due giudici Oldani e La Mantia, i «coach» Chiara Maci e Algherini che hanno selezionato i 14 concorrenti da 50 candidati a loro volta scelti dalla coppia di chef attraverso i video-casting fatti esclusivamente sul web.

Nella prima puntata si vedono, appunto, le selezioni dai 50 ai 14: solo loro parteciperanno infatti alla fase più avanzata del programma con un meccanismo a squadre, per poi arrivare solo in 6 alle semifinali e 4 alla finalissima. Il vincitore? Oltre ad aggiudicarsi il titolo di The Chef, avrà l'opportunità di entrare nello staff del nuovo ristorante di Filippo La Mantia e avrà una sua rubrica sul settimanale Donna Moderna.

Ai coach invece sarà affidato il compito di formare la squadra bianca e quella nera per dare vita al tema della sfida, ovvero una rivisitazione di una ricetta del mensile culinario Sale&Pepe.

«Abbiamo selezionato i partecipanti secondo la prova dei 5 sensi», spiega Chiara Maci «in pratica dovevano cimentarsi con tutta la loro sensibilità per svelare il loro lato gourmet. Per esempio poteva capitare che li bendassimo e chiedessimo loro di riconoscere un ingrediente solo col gusto o con il tatto».

I coach avranno il compito anche il compito di gestire la spesa con un budget assegnato. Una volta analizzata e commentata la spesa, gli chef daranno via al vero e proprio cooking time e i concorrenti si troveranno a preparare pietanze in studio e anche in esterna, spaziando dagli antipasti ai dolci, e passando anche per la selezione dei vini più adatti alle varie pietanze.

Ma Davide Oldani e Filippo La Mantia non si limiteranno a giudicare i piatti, e si metteranno loro stessi in gioco con consigli pratici e piccoli segreti e, in ogni puntata, eleggeranno: la squadra vincente che riceverà un premio in denaro da aggiungere al loro budget settimanale. «Più che un coconduttore mi sentivo un suo allievo«, scherza La Mantia parlando di Oldani «mi ha iniziato a nuovi scenari culinari, a nuovi sapori. E poi rosicavo perché tutte le donne della produzione impazzivano per lui. Compresa la sarta: basti guardare le nostre due divise. La sua? Impeccabile».

Più composto e laconico Oldani: «Ideare con gli autori questo programma mi ha fatto sentire a mio agio come quando creo la carta del giorno con i miei collaboratori. Il livello dei concorrenti? Vario: si va da chi ha una formazione tecnica a chi cucina per diletto.»

Entusiasta dei suoi «aspiranti chef», La Mantia: «I concorrenti mi sono proprio piaciuti: gente che non molla mai, sempre guidati da una sana competizione ma mai dura, sempre "morbida". In più hanno arricchito il programma con delle ricette di casa. E si deve sempre ricordare che un cibo appartiene a un ricordo e un ricordo appartiene a una tradizione».

Bendetta Parodi, anche in vacanza, non si ferma (almeno culinariamente), proprio mai: «Anche d'estate amo mettere in tavola tutta la famiglia: per questo, anche d'estate, ricette gustose ma veloci. come la pasta alla Norma: friggo le melanzane a cubetti, per renderle più facili da gestire nel piatto, al posto delle tradizionali rondelle, preparo un buon sugo di pomodoro, grattugio della ricotta salata et voilà il gioco è fatto».

La puntata è strutturata in tre fasi:
-SIGNATURE CAKE: i concorrenti propongono un dolce amato da amici e parenti che viene spesso realizzato a casa, una sorta di cavallo di battaglia.
-TECHINCAL CHALLENGE: i partecipanti devono comporre una ricetta che non conoscono che involve conoscenze tecniche; la difficoltà è data dalla mancanza di certi ingredienti nella lista, quindi dovranno dimostrare abilità nella preparazione e conoscenza degli strumenti.
-SHOWSTOPPER CHALLENGE: gli aspiranti chef devono realizzare una torta in grado dii stupire i giudici.

Secondo il format anglosassone le tre prove si svolgono nell’arco di due giorni, al termine dei quali i giudici decreteranno lo star baker della settimana (il migliore) e l’eliminato della puntata. Intanto la conduttrice si gode gli ultimi vacanti delle vacanze, trascorse tra Formentera, Riccione e il Monferrato.

Quali sono i piatti della sua estate?
«La bruschetta al pomodoro, oppure le vongole veraci condite con un po' di pomodoro fresco e servite con del pane tostato: una delizia».

Un ingrediente indispensabile nella sua cucina?
«L'olio d'oliva. Ci cucino tutto, anche i dolci come la pastafrolla e la merenda dei bambini: pane, olio e sale. Oppure ci preparo semplicemente una cotoletta leggera, senza usare l'uopo ma solo pan grattato, fettine di vitello e olio».Testimonial dell'olio Sagra, Benedetta racconta come sia fondamentale utilizzare correttamente i vari tipi di olio, a seconda delle cotture. «Olio d'oliva è perfetto per rosolare la carne. Per il pesce invece, sia crudo che cotto, data la delicatezza dei sapori, è meglio un olio extravergine d'oliva, così come per i sughi di verdure. Quello di arachidi? Perfetto per una frittura croccante».

L'estate è anche sinonimo di barbecue: ime si prepara una perfetta marinatura?
«Non so se questa sia perfetta, ma è davvero buona. Marinate le costolette in sciroppo d'acero, olio, uno spicchio d'aglio schiacciato: saranno irresistibili».

Dopo I menù di Benedetta, la rivedremo ai fornelli?
«Sì, stiamo studiando un nuovo fornat. Intanto mi dedicherò alle favole».

Prego?
«A dicembre uscirà la seconda parte della saga Le fate a metà. Dopo il Segreto di Arla, arriverà un'altra avventura. Il merito? Dei miei bambini, i miei primi fan».