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Massimialiano vince Masterchef di Israele:
è italiano il re dei fornelli a Tel Aviv
Massimiliano De Matteo, vincitore di Masterchef Israele (Facebook)TEL AVIV - È italiano il re dei fornelli di Tel Aviv. Il cuoco Massimiliano De Matteo ha vinto la finale di Masterchef di Israele.
L'abruzzese, che da pochi mesi vive a Tel Aviv, ha prevalso nella finale di ieri su altri due concorrenti israeliani. Ad applaudire De Matteo, tra il pubblico, anche la madre arrivata dall'Italia. Masterchef è una delle trasmissioni più seguite della tv israeliana.
De Matteo ha vinto la finale proponendo una zuppa di cipolle con bottoni di formaggio e zafferano. Un piatto, ha detto, «servito in un ristorante di Romito, grande chef abruzzese. Io non l'ho mai mangiato prima, l'ho rifatto, e il mio è voluto essere un omaggio di un abruzzese come me ad un altro abruzzese»(Mercoledì 2 Settembre 2015, 12:24)
http://www.leggo.it/SPETTACOLI/TELEVISIONE...e/1544913.shtml
FONTE:
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web. -
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Davide Oldani, l'inflessibile cuoco
stellato della televisione, è 'cotto' delle sue donne!
(Fonte: Nuovo). -
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Benedetta Parodi a Blogo: "Nessun 'mostrino'
a Junior Bake Off e a Natale tutti a 'Casa Caressa'..."Di Giorgia Iovane @gjoja
Anticipazioni, progetti e novità: Benedetta Parodi racconta la sua stagione tv, tra set, ricette e famiglia.
Benedetta Parodi sembra non fermarsi mai e si prepara a una stagione no-stop per Real Time. L'Autunno la vede alle prese con Bake Off Italia 3 - al via stasera venerdì 4 settembre alle 21.10 - e subito dopo con Junior Bake Off, prima di tornare in Primavera con una versione game di Molto Bene!, di mettere mano a un progetto ancora top secret e di accogliere tutti a casa sua per uno speciale natalizio che si ispira a Ricette in Famiglia, in uscita il 17 settembre per Rizzoli. E mentre chiacchiera con noi al telefono si sente tutta l'impazienza e l'emozione per l'arrivo della prima copia del suo libro, che la immortala in copertina circondata dai suoi figli. La cucina è famiglia a casa Caressa/Parodi.
Benedetta, siamo ormai alla terza edizione e il 3, si sa, è il numero perfetto. Possiamo aspettarci la 'perfezione' da questa nuova stagione di Bake Off?
Beh, posso dire che la formula di Bake Off diventa sempre più perfetta. Dopo tre anni siamo riusciti a capire quali sono i veri punti di forza del programma, a potenziarli, a fare dei casting sempre più accattivanti. Si cerca di renderlo ogni anno più ricco, di aggiungere sempre qualcosa di nuovo. Sono certa che sarà una bella edizione.
Tra le novità di quest'anno ci sono le esterne...
Sì, è vero. Ce ne sarà solo una, a dire la verità, ma stupirà anche i concorrenti, non solo il pubblico. L'abbiamo realizzata in Germania, al Castello di Monfort, un luogo davvero magico..
... e mi verrebbe da dire in linea con l'ambientazione fiabesca scelta sia per i promo che per la location. A proposito, perché avete lasciato Villa Arconati?
Non so se ci siano ragioni produttive o se sia stata solo la voglia di cambiare dopo due anni. Di certo il tendone è sempre più grande e devo dire che il parco di Villa Annoni, dove abbiamo girato, è ancora più vasto e, se possibile, più bello di quello di Villa Arconati. E poi ricchissimo di animali, che spero cfacciano vedere nel montaggio. Un bellissimo posto, pieno di scoiattoli e dove giravano liberi qualcosa come otto pavoni, splendidi... a dire il vero, il primo giorno pensavi fossero stupendi, poi dal secondo già 'non ne potevi più' perché con il loro verso stranissimo interrompevano le registrazioni. Ma è stato divertente! Chissà se monteranno una clip con il backstage della stagione: sarebbe carino, magari da pubblicare sul sito web...
Altre novità?
Cambia un po' anche la struttura della puntata: non solo le due prove canoniche, ovvero quella creativa e quella tecnica, ma ci sarà qualche prova in più, qualche ostacolo diverso da superare, anche prove di coppia. E poi ci sarà parecchio salato e come sapete a me fa piacere visto che in fondo lo preferisco al dolce. Devo dire che questa volta per me ci sono state molte più tentazioni...
Dopo il Boss delle Torte Buddy Valastro nella finale della seconda stagione ci aspettiamo altri ospiti in questa stagione: qualche nome?
Nessun nome, solo sorprese. Ma posso dirvi che non ci sarà la mia famiglia...
Ah no? Eppure, considerato il libro in uscita, mi sarei aspettata una puntatina di marito e figli nel tendone di Bake Off...
Sai, no... E ti spiego anche il perché: Bake Off non è un programma 'tutto mio', solo mio, ma è un programma corale. Quando invece ho un programma tutto mio allora, prima o poi, la famiglia ce la 'infilo', perché fa talmente parte di me da non poterne farne a meno. In compenso, però, ci sarà un mio speciale di Natale con tutta la famiglia proprio in linea col mio ultimo libro.
Beh, allora vedremo la famiglia Caressa/Parodi in tv in ambientazione natalizia, un po' come gli speciali Gordon Ramsay. Con un libro di famiglia in uscita, del resto, una strenna tv ci sta bene...
Guarda sto proprio aspettando la prima copia e devo dire che sono particolarmente ansiosa perché in questo libro c'è davvero tutta la mia famiglia, non solo in copertina, ma anche dentro ho messo molte foto di vita familiare, non solo in cucina, ma anche in salone per l'aperitivo, con mio marito, i ragazzi... ho voluto mettere molte foto di noi per indicare che questo è un libro di ricette davvero da fare in casa non da chef, ma da famiglia normale. Certo, poi le foto sono state scattate in campagna, sono un po' patinate, ma in fondo è pur sempre un progetto editoriale. Ma sono ricette di casa e ci ho messo la mia casa, anche per divertirmi un po'.
Mi sembra di capire che il libro per te ricopre (come era un tempo, in fondo) il valore di strumento di condivisione 'social', come un diario di affetti e di momenti da condividere...
Beh sì, è vero... Sai, i social sono una cosa molto immediata, colgono l'attimo. Io invece quando vivo l'attimo non ho voglia neanche di fotografarlo, lo vivo e basta. Vedo molte persone che davanti a un tramonto stanno sempre lì col telefono o che seguono la recita dei figli sullo schermo, registrandola... Io invece le cose me le godo e preferisco magari poi ricordarmele, scriverle e riviverle così. E' una cosa forse un po' meno social, meno 'cotto e mangiato'.
A proposito di programmi in striscia, tornerà Molto Bene?
Sì, o almeno io spero di riuscire a mantenere lo stesso titolo, perché mi piace e ci sono molto affezionata. C'è l'ipotesi di un cambio nome perché sarà un'altra cosa rispetto alle precedenti due edizioni: quest'anno infatti sarà un game. Io cucinerò sempre, farò sempre tutorial, ma abbiamo creato qualcosa di diverso anche per attirare di più l'attenzione, per attirare di più l'attenzione rispetto a un qualsiasi altro programma di cucina. Iniziamo a registrare tra poco e andrà in onda nel 2016.
E poi....
.... e poi c'è un altro progetto in ballo sempre con Real Time che per il momento è ancora 'in ballo' e di cui, per questo, preferisco ancora non parlare, ma che mi piacerebbe molto...
Torniamo però a Bake Off Italia 3, visto che stasera si comincia. Quest'anno i concorrenti sono stati presentati con ampio anticipo...
Intanto mi è piaciuto molto il fatto che i concorrenti siano stati presentati molto prima: si rischia, altrimenti, che i primi eliminati non li ricordi più nessuno. Real Time, del resto, ha un pubblico di grandi affezionati e così i telespettatori hanno modo di familiarizzare con tutti e 16. Questo è molto bello secondo me, perché ci permette di iniziare subito alla grande.
Dicci la verità, hai un preferito? E chi ci consiglieresti di seguire con maggior attenzione?
Tra tutti mi hanno colpito soprattutto il più giovane, Matteo, con i suoi 17 anni, carino, una ventata di aria fresca, un vero amore... Mi sembrava di vedere i miei nipoti o in generale i ragazzi, con il loro modo di fare un po' 'strafottente' (e sorride). E poi mi piaceva molto il più 'agée', Luciano, settantenne che ha perso la moglie qualche anno fa dopo tantissimi anni di matrimonio e ha trovato nella pasticceria una nuova vita, gli ha ridato felicità. E anche questo mi è piaciuto molto, forse proprio per quella tenerezza che i signori di una certa età portano con sé...'
... e in fondo con Bake Off vengono fuori le storie dei concorrenti oltre alle loro ricette, che alla fine sono una 'cartina al tornasole' di come ciascun protagonista affronta non solo la cucina, ma la sua vita. In questo il casting vario si conferma un ingrediente fondamentale...
Beh, lì c'è anche un po' il mio ruolo: non essendo in giuria, quello è poi il mio 'compito' ... mettere in luce quel che hanno dentro, raccontarli e 'presentarli'.
Torniamo al talent: dopo Madalina e Roberta, il Miglior Pasticciere Amatoriale d'Italia sarà un uomo?
Chissà! Speriamo... (sorride)
Ma qual è la marcia in più delle donne 'ai forni'?
Forse in questi due casi di vittoria la determinazione: Madalina e Roberta sono state due concorrenti molto determinate, molto più capaci degli uomini di gestire la tensione e l'organizzazione. L'anno scorso, per esempio, Federico, arrivato in finale con Roberta, era veramente molto bravo e fin dall'inizio io ero convinta che avrebbe vinto lui. E invece alla fine hanno prevalso la costanza e la determinazione di Roberta e soprattutto la freddezza nel momento più importante, quello in cui davvero ti stai giocando tutto. Federico, che nelle precedenti puntate era stato un 'killer', nelle ultime prove si è perso. Non riuscivamo a crederlo neanche noi... In cucina forse le ragazze sono più determinate.
Io però guardo già alla finale: dopo il balletto di Knam e l'ospitata di Buddy Valastro che sorpresa uscirà dalla torta?
Beh, ovviamente non ve lo dico... vabbè, diciamo che quest'anno sarà Clelia a stupirvi!
E poi dopo Natale tocca ai bambini conquistare Bake Off: mi incuriosisce molto...
La prima edizione l'abbiamo già registrata, è già finita e sappiamo, ovviamente, chi ha vinto (sorride). Real Time ha dei tempi di lavorazione abbastanza lunghi, quindi le cose si fanno con largo anticipo. Devo dire che però ci ho pensato un po' prima di decidere se farlo o no...
Perché?
Beh, un conto è portare i propri figli in tv, far vivere comunque loro la propria realtà, costruirla come un gioco... a me, però, i bambini che fanno i grandi non mi piacciono molto. Ma devo dire che i casting sono stati fatti molto bene: abbiamo di fronte dei 'bambini', non dei 'piccoli chef' che studiano come battere l'avversario. Junior Bake Off Italia: al via i casting su Real Time
Giudici e conduzione della versione "per bambini" saranno confermati?
E il fatto di fare dolci rende tutto più infantile rispetto a un ragazzino che prepara spaghetti con le vongole: un bambino che si cimenta con una torta mi sembra più 'normale'. Insomma, è davvero un programma di bambini, non di 'mostrini'. Era un aspetto fondamentale, sennò non mi ci sarei trovata a mio agio".
Quindi non c'erano genitori agguerriti?
Beh, i genitori noi non li abbiamo proprio visti. Accompagnavano i ragazzi, ma erano in un'altra stanza. E' una scelta precisa. E' anche un modo per lasciarli liberi di esprimersi senza cercare sempre lo sguardo o l'approvazione dei genitori. E anche i giudici sono stati molto, molto, molto bravi. Ernst e Clelia sono stati molto carini. Sono riusciti a cambiare registro rimanendo credibili.
In attesa di vederli all'opera con i bambini, da stasera rivedremo il 'magnifico' trio alle prese con gli 'adulti' in Bake Off Italia 3. Ad maiora.(venerdì 4 settembre 2015)
http://www.tvblog.it/post/1170171/benedett...f-italia-junior
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Suor Florinda Ruiz a Masterchef Messico:
dopo Suor Cristina un’altra religiosa nei talentdi Zelia Pastore
La suora partecipa al cooking show per vincere il premio in denaro e ripianare i debiti della sua congregazione
Mentre da noi in Italia una piccola religiosa di Comiso, Suor Cristina, ha vinto the Voice, in Messico una religiosa più agèe si trova tra i 4 semifinalisti del talent show culinario più famoso del mondo: stiamo parlando di Suor Florinda Ruiz, meglio conosciuta come “Sor Flor”, che nell’edizione Messicana di Masterchef sta sbaragliando la concorrenza a colpi di piatti e sughi tanto da essersi conquistata un posto in semifinale.
E così mentre in America arriva Christina Tosi, la chef donna in giuria al posto di Joe Bastianich, in messico c’è Suor Flo. Sessantotto anni ed un sorriso contagioso, Suor Florinda, la cuoca del seminario di Puebla, si è sottoposta alle selezioni per entrare nel cast di Masterchef per vincere il primo premio di un milione di pesos. I soldi vorrebbe impiegarli per estinguere i debiti della sua congregazione, le Sorelle della Passione di Cristo e di Nostra Signora dei Dolori: il denaro è stato impegnato dalle religiose nella costruzione di una scuola.
“Fin da bambina ho imparato a cucinare: per me l’amore che ho per Dio è paragonabile all’amore che ho per la cucina.Credo di poter vincere perché ho grande fiducia nei miei piatti”, ha dichiarato la la suora, come riporta il sito Tvnotas.(11 ottobre 2015)
http://tvzap.kataweb.it/news/137084/suor-f...osa-nei-talent/Video
(© di Ventaneando)
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web,www.vocationnetwork.org,www.youtube.com. -
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Antonella Clerici, il suo primo ristorante
sta per aprire domenica 25 ottobre....
Antonella sta per inaugurare in Campania il suo primo ristorante, 'Casa Clerici'[...] Antonella Clerici sta per inaugurare il suo primo ristorante ed è una vera stacanovista: regina della tv, mamma, ora diventa anche ristoratrice.
La conduttrice di "Ti lascio una canzone" e "La prova del cuoco" insomma ha deciso di mettere a disposizione delle persone l'esperienza maturata dietro i fornelli televisivi e aprire un locale, dove, assicura, si potrà mangiare bene e spendere poco.
"Casa Clerici", questo il nome del ristorante di Antonella Clerici, inaugurerà domenica 25 ottobre nel Centro Commerciale Campania a Marcianise: "Il locale nasce a mia immagine e somiglianza - ha dichiarato la conduttrice a Oggi - non è come quelli di tanti colleghi che però rimangono dietro le quinte o ci vanno ogni tanto a mangiare. Qui sarà come entrare in casa mia, Casa Clerici appunto, assaggiando i piatti che piacciono a me e che io so cucinare. Mai avrei voluto un locale fighetto, dove mangi ostriche e champagne. Quella non sono io. Da me troverete paste fresche fatte in mille modi, i miei risotti, il mio insuperabile vitel tonné, la milanese, ovviamente le tagliatelle di nonna Pina. I personali cavalli di battaglia, insomma. Niente di dietetico. E tutto per uno scontrino medio di 15 euro".
Antonella ha raccontato che Maelle, 6 anni, è golosa come lei e che le ha trasmesso un rapporto sano con il cibo. Ma riprende la figlia quando mangia troppe schifezze e le dice di non esagerare a tavola. L'importante è che conviva in modo tranquillo con i piaceri della tavola.
La Clerici ha anche pubblicato su Instagram una foto dell'erede. Maelle è cresciuta tantissimo. La bimba, nata dalla relazione con Eddie Martens, è davvero alta. Capelli lunghi e ricci, indossa una felpa grigia, dei jeans e delle sneaker all'ultima moda mentre si lascia fotografare dalla sua famosa mamma.
scritto da Francesca Romana Domenici il 21/10/2015
Continua a leggere: www.gossip.it/news/antonella-cleric...l#ixzz3pDTW75Iv
Meaelle, 6 anni, cresce a visto d'occhio, è davvero alta per una bimba della sua età
FONTE:
© www.gossip.it/news/antonella-clerici-ristorante-news.html. -
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Benedetta Parodi: 'Adoro la tv, ma
mi diverto molto di più a cucinare con i miei figli'
(Fonte: Nuovo TV). -
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YouTube: Antonella Clerici
apre suo ristorante a Marcianise"Casa Clerici" si trova all'interno del Centro commerciale Campania di Marcianise (Caserta)
ROMA – Antonella Clerici apre il suo primo ristorante, Casa Clerici, in un centro commerciale in Campania. La conduttrice de La Prova del Cuoco ha detto: “Questo ristorante è proprio come la mia casa, con i miei vestiti, i miei colori. Ho cercato di creare un ambiente unico, dove tutto quello che si vede può essere anche acquistato. Questo è un format nuovo, possiamo dire che un format anglosassone con il cuore italiano. Da donna del nord ho scelto Caserta perché volevo investire qui, per dare una spinta al nostro sud Italia che amo tanto”. Così la popolare conduttrice Antonella Clerici all’inaugurazione di Casa Clerici, aperto all’interno del Centro commerciale Campania di Marcianise (Caserta). “Ho scelto di aprire il mio primo ristorante in un centro commerciale perché il nostro è un pubblico popolare, famigliare, e i nostri prezzi sono accessibili a tutti”, conclude Clerici. - See more at: http://www.blitzquotidiano.it/video/youtub...h.A367lodz.dpuf
(Pubblicato il 26 ottobre 2015 08:58 | Ultimo aggiornamento: 26 ottobre 2015 08:59)
(Foto Lapresse)
FONTE:
© http://www.blitzquotidiano.it/video/youtub...ianise-2306921/,
web,http://www.quotidiano.net/. -
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Sonia Peronaci lascia Giallo Zafferano
di Redazione Vanity Food
Dopo 9 anni in cui ha lo portato al successo, il volto e l'ispiratrice del sito di ricette più famoso annuncia l'abbandono. «Ho altri progetti», ma come faranno senza di lei a giallozafferano.it? Basta la community?
Tra pochi giorni le ricette e i consigli di Sonia Peronaci si potrenno trovare su una nuovo sito (www.soniaperonaci.it) e presto tornerà con un progetto di food, ma la notizia è che la fondatrice di Giallo Zafferano, il sito da 6 milioni di utenti unici al mese (dati giugno 2014), lo lascia.
Dopo averlo fondato su spinta del compagno Francesco Lopes, che nel 2006 la convince a mettere "on line" la sua passione per il cibo e la sua capacità, e dopo averlo portato in 9 anni ad essere il più importante punto di riferimento per qualsiasi ricetta si voglia preparare, si dedicherà ad altro. Ma cosa succederà a Giallo Zafferano senza di lei? Nonostante il successo in numeri sia arrivato con l'incontro tra il sito e il gruppo Banzai nel 2009, è Sonia l'ingrediente di qualità e il volto del sito. Dal comunicato stampa a seguito dell'annuncio rilasciato da Banzai, società quotata in borsa dal febbraio 2015, sembra capire che si affideranno alla community, ricchissima, agli chef e ai professionisti che negli anni si sono raccolti intonro al sito - senza quindi una figura di riferimento. Ma basterà?
Sonia Peronaci commenta: «È stata un’esperienza bellissima che mi ha fatto crescere sia professionalmente che umanamente e che mi ha permesso di collaborare con persone speciali con le quali ho condiviso momenti bellissimi e superato quelli meno facili. Ora però è giunto il momento di pensare a un cambiamento della mia vita lavorativa. Giallo Zafferano in questi anni è cresciuto, diventato adulto e può continuare a dare soddisfazioni anche senza il mio apporto, mentre io posso pensare a nuove stimolanti sfide da vincere».
Per sapere di cosa parli nello specifico (forse di nuovo tv?), bisogna ancora aspettare, per ora commentano solo che i nuovi progetti «vedranno a breve Sonia nuovamente protagonista e punto di riferimento nel mondo del cooking». Fan - in cucina e fuori - aspettate.(27.10.2015)
http://www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...lo-zafferano-(1)
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Il più grande pasticcere,
il 27 ottobre al via la seconda edizionedi Redazione Tvzap
Da martedì alle 21.15 su Rai2 torna il talent culinario, stavolta senza la conduzione di Caterina Balivo
Il più grande pasticcere torna su Rai2, da martedì 27 ottobre alle 21.15, per una seconda edizione sempre più avvincente del programma prodotto dalla Toro Media: sei puntate, 30 candidati per 10 posti nella nuova Accademia, un solo Grande Pasticcere.
I tre grandi maestri dell’alta pasticceria Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini, sono sempre più severi e sono pronti a selezionare chi meriti di entrare a far parte dell’élite dei Pastry Chef. Iginio Massari, eccellenza della pasticceria italiana, maestro dei maestri, sarà giudice assoluto delle prove in esterna. Il coooking talent show sui dolci “è stato il primo vero factual realizzato in maniera definita su una televisione generalista. Lo scorso anno – ricorda Angelo Teodoli, direttore di Rai2 – lo abbiamo accompagnato, un po’ come si fa quando si cambia radicalmente linguaggio in una rete generalista, con la conduzione di Caterina Balivo, che sarà anche ospite di una puntata del programma. Adesso facciamo ancora un passo avanti perché quest’anno ci sarà l’assenza totale della conduzione, i conduttori saranno i maestri pasticceri”. Per questo con Il più grande pasticcere Rai2 punta “a un passo avanti anche negli ascolti, che l’anno scorso erano stati soddisfacenti con il 6,8 per cento di share e un milione e settecentomila ascoltatori e un’età media di cinquant’anni, in linea con gli obiettivi di Rai2″.
Durante la prima puntata 30 candidati si cimenteranno in prove ad eliminazione diretta per conquistare i 10 posti all’interno della nuova Accademia de Il più grande pasticcere. I 10 giovani professionisti della pasticceria che superano la prima puntata nelle puntate successive dovranno affrontare:
- una prima prova in Accademia giudicati da Luigi Biasetto, Leonardo Di Carlo e Roberto Rinaldini. Gli aspiranti pasticceri sono chiamati a preparare un dolce seguendo un tema scelto dai giudici entro un tempo prestabilito. Al termine, dopo l’assaggio, vengono decretati i peggiori che andranno a disputare la prova eliminatoria di fine puntata.
- una prova in esterna giudicati da Iginio Massari. I concorrenti che hanno superato la prima prova divisi in squadre o in coppie, sotto l’occhio vigile del Maestro dei Maestri, dovranno realizzare un dessert o un buffet di dolci. Ogni volta in una location diversa e suggestiva del nostro paese cercheranno di trovare la formula vincente tra tradizione e creatività. Quelli che saranno ritenuti da Massari i peggiori andranno anch’essi a disputare la prova eliminatoria di fine puntata.
- una prova eliminatoria, in cui i pasticceri peggiori della prima prova e della prova in esterna tornati in Accademia si sfidano in una gara di abilità a tempo. Lo scopo è essere riammessi nel gruppo, il rischio da evitare è l’eliminazione definitiva.(22 ottobre 2015)
http://tvzap.kataweb.it/news/140823/il-piu...conda-edizione/
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web,urbanpost.it. -
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Phlippe Léveillé: uno stellato a Pechino Express
di Anna Mazzotti
Una vita di viaggi e di sfide quella del vulcanico chef, dalle due stelle del ristorante bresciano Miramonti l'altro a quella nuova del suo locale a Hong Kong. Ed ora l'adventure-game di Rai2 e un libro autobiografico in uscita dedicato alla sua passione: il burro
È una cucina della sensazione quella dello stellato Philippe Léveillé. «La sensazione che prova chi cuoce un ingrediente», scrive nel suo libro in uscita La mia vita al burro (Giunti Editore), «poterlo toccare, poterlo assaggiare, sarà sempre più ricca e profonda di chi cucina nell’acqua un sacchetto sottovuoto o utilizza una cottura a bassa temperatura». Ma anche una cucina della succulenza, quella scoperta da ragazzo durante i pranzi domenicali, che per lui consiste in un «sottile equilibrio di generosità ed eleganza, di garbo e splendore, di magnificenza e finezza». Philippe Levéillé, chef del Miramonti l'altro, bretone e, da anni, anche bresciano, fonde nella sua cucina il meglio di due tradizioni forti e ricche di sapori, in un incredibile connubio di ardimento e di delicatezza difficili da dimenticare, per gusto e, appunto, per personalità. E a lui la personalità e la forza certo non mancano, emanano dai suoi gesti, dal suo sguardo, dall'esuberanza che ricorda la sua terra natale forgiata dal vento e dal mare in tempesta.
La sua vita di avventure, personali e culinarie, ora Léveillé l'ha raccontata in un libro, un racconto coinvolgente (pochissime ricette) che un po' ricorda le gesta letterarie fantastiche di Pantagruel: la sua infanzia, i viaggi in Paesi lontani (Somalia, Etiopia,Yemen e Sud America) in questo caso non immaginari.Tralaltro anche lui, come il prode e gaudente personaggio di Rabelais, è figlio di un "gigante": sua padre Jean sfiorava il metro e novanta e, se pur paraplegico a causa di un incidente, era diventato un imprenditore di successo commerciando in ostriche e andando per mare con i suoi marinai. «Le ostriche rappresentano il mio primo rapporto consapevole, di testa, con il cibo», scrive infatti lo chef, «Prima ancora, però, sono la ciotola del burro e il vaso del sale grosso a nutrire il mio fisico e il mio inconscio, quella parte di ogni uomo che si forma sulla scorta dei primi odori, colori, gusti che ci accolgono nella vita». Il burro, eccolo il co-protagonista del libro. Ma, come racconta lo chef scrittore, «metterlo in frigo sarebbe un sacrilegio. Si copre la ciotola del burro con un panno e la si lascia sul tavolo. Al limite, se d’estate fa molto caldo, si porta in cantina, ma in frigo jamais!». A Concesio, Brescia, Léveillé si ferma e ottiene la consacrazione delle 2 stelle Michelin al Miramonti l’altro e poi, recentemente, a Hong Kong, con il ristorante L’altro, premiato da una stella pochi mesi dopo l'apertura.
Come mai ha deciso di scrivere un libro e con questo titolo?
«Ho sempre detto che non l'avrei mai fatto. Invece poi ho cambiato idea e ho deciso di partire dal burro, visto che in molti lo criticano, sostenendo che fa male, mentre io continuo a difenderlo. Sono cresciuto con il burro e lo utilizzo parecchio in cucina».
È un racconto molto personale, non il solito libro di ricette... «Sì, racconto la mia vita. Quello che più mi ha stupito è che non sapevo di potermi emozionare così tanto. Io non ho la lacrima facile, non fa parte della mia natura, ma spesso mi è capitato di dover interrompere la scrittura perché diventava troppo coinvolgente. È stato come aprire tanti cassetti rimasti chiusi a chiave per anni, come vedere un film a ritroso».
Ha fatto fatica ad abituarsi a vivere in provincia di Brescia, dopo anni di avventure in Africa, in Martinica, Brasile, dopo un naufragio nel Mar dei Sargassi?
«Sono arrivato al Miramonti l'altro nel 1994, sono ormai 21 anni. L'impatto non è stato facile, arrivavo da Rio de Janeiro dove avevo lavorato su uno yacht. Ho pensato di ripartire subito, ma in poche ore ho conosciuto persone così geniali da decidere di rimanere. Sono camaleontico. Cerco di trovare il bello in ogni posto dove mi trovo, e per me c'è sempre».
Dei vari personaggi che ha incontrato quale l'ha colpita di più? Forse non Angelina Jolie, visto che non l'ha riconosciuta…
«Però ho riconosciuto subito suo marito, Brad Pitt. Lei ha detto, sorridendo, che nella sua carriera non le era mai successo. La persona che più mi ha colpito comunque è stata Luigi Veronelli, anche solo a nominarlo ancora mi emoziono. Per quello che è stato, per quello che ha fatto, per il rapporto che abbiamo avuio. Elegante, gentile, il miglior critico gastronomico che l'Italia abbia mai avuto».
Nel libro scrive che il suo dna è unto di burro: il burro è l’icona costante e onnipresente della mia infanzia. La sua è una battaglia.
«La mia non è solo una scelta del gusto, la mia tesi sul piano scientifico è supportata anche dal mio amico medico e nutrizionista Mauro Defendente Febbrari. Chi non ama il burro è un po' come chi vuole il prosciutto magro... Ma piuttosto non mangiarlo. Oppure come chi critica il capretto perché sa troppo di capretto...ma è quando non sa di capretto che c'è qualcosa che non va... Ormai accade spesso che sia il prodotto buono ad essere considerato quello sbagliato».
Di burro ce n'è molto anche nel suo famoso Risotto ai funghi e formaggio dolce di montagna: un piatto che funziona sempre?
«È il risotto che ho imparato a fare da Mary Muffolini Piscini, grande chef con cui ho lavorato per anni al Miramonti l'altro. Non uscirà mai dalla carta e c'è in ogni stagione, estate e inverno. È in menu anche nel ristorante L'altro, a Hong Kong, ed è uno dei piatti più richiesti. È strano: i cinesi non amano molto il formaggio e questo piatto, più che un risotto, pare quasi una fonduta condita con il riso. È un risotto italiano fatto da uno chef francese nel ristorante di un grattacielo a Hong Kong... Eppure funziona».
Un piatto che ama particolarmente?
«Io adoro il piccione, cotto in ogni modo, lo mangerei anche crudo, a tartare.
Il pubblico la conosce per averla vista come giudice ospite di MasterChef e per aver partecipato a The Chef – Talento e passione in cucina. Ed ora a Pechino express. Com'è stata questa avventura?
«Una grande esperienza con un compagno fantastico, Ciccio Sultano. Quando mi hanno proposto di partecipare mi hanno anche chiesto di scegliere un compagno: Ciccio non lo conoscevo di persona, avevo visto solo le sue mani in un libro di fotografie. Mi avevano colpito: mani forti, di cui ti puoi fidare. Gli ho telefonato e gli ho chiesto di pensarci, ma già dopo venti minuti mi ha richiamato per accettare. È stata una scelta perfetta, ora siamo amici».
«È stato anche come rivivere le avventure di quando era ragazzo?
«Sì, anche se con maggior sicurezza di allora: nel mio naufragio avevo rischiato davvero di morire. Però pure stavolta ho messo alla prova me stesso: per esempio salire a 6200 metri, a piedi, con della paglia sulla testa, mentre continuavo a chiedermi: "Chi me l'ha fatto fare?". Questo è il modo migliore di viaggiare, ma senza il programma tv non ci sarei riuscito: trovarmi senza soldi, bussare alle porte per chiedere da mangiare o da dormire... Beh, ti ritrovi a essere molto umile. È una trasmissione realistica, se non riesci a procurarti cibo e alloggio ti devi arrangiare da solo».
C'è qualcosa che riesce a irritarla? Le critiche?
«No, le posso pure accettare, certo se vengono fatte da gente competente e se sono costuttive. Mi irrita invece se un cliente mi dice che è intollerante al lattosio. Se non ti piace il burro o se non puoi mangiarlo, allora, cosa sei venuto a fare da me?» [...](21.09.2015)
http://www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...ilippe-leveille
IL LIBRO
La mia vita al burro, Giunti Editore, collana Romanzi culinari . 192 pp, 16 euro. L'avventurosa autobiografia di un cuoco bretone che cucina italiano a Brescia e a Hong Kong. E ha un ingrediente che lo accompagna dall’infanzia: il burro.
GLI STELLATI
Philippe Leveillé e Franco “Ciccio” Sultano, 40 anni, chef del ristorante Il Duomo a Ragusa Ibla, due Stelle Michelin, sono entrati nel cast di Pechino Express copme la coppia degli stellati.
(Foto di Roger Lo Guarro)
FONTE:
© http://www.vanityfair.it/vanityfood/foodst...ilippe-leveille. -
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Antonella Clerici divorzia da Prova del cuoco?
(Fonte: Nuovo TV). -
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La ricetta del cuore di Antonella Clerici
(Fonte: Nuovo). -
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MasterChef Italia 5, su SkyUno dal 17 dicembre 2015
Di Giorgia Iovane @gjoja
La quinta edizione di MasterChef Italia al via giovedì 17 dicembre, giusto in tempo per Natale.
MasterChef Italia rinnova la sua tradizione e torna su SkyUno subito prima di Natale: la prima puntata della quinta edizione di MasterChef Italia infatti, andrà in onda giovedì 17 dicembre 2015, giusto in tempo per scaldare i fornelli in vista dei cenoni della Vigilia di Natale e di Capodanno, che faranno da cornice alla seconda e terza puntata.
La vera novità di MasterChef Italia 5, però, è lo chef Antonino Cannavacciuolo, che si aggiunge alla corte di Cracco, Bastianich e Barbieri sull'onda lunga del successo delle tre edizioni del suo Cucine da Incubo Italia, andato in onda su Fox Life. Per lo chef di Vico Equense trapiantato sul Lago d'Orta una nuova avventura da vivere e un 'nuovo' (mica tanto) pubblico da conquistare. Per presentarlo ai telespettatori, SkyUno ha preparato uno speciale Cannavacciuolo – Il Cuore in cucina, in onda il 6 novembre alle 17.05: lo chef si racconta all’interno del suo quartier generale, il Ristorante Hotel Villa Crespi a Orta San Giulio, nel novarese, tra ricordi d’infanzia, battute di pesca e aneddoti sulla sua gavetta.
In fondo questa quinta stagione si gioca tutta, o quasi, sul suo ingresso in giuria: basta dare un'occhiata al teaser in cui si vede la 'collaudata' triplice di MasterChef andare a prendere in elicottero la new entry, 'sfottendola' anche un po' per la mancanza di un eliporto degno nel suo ristorante.
Se per Cannavacciuolo si aprono le cucine di MasterChef, si chiude forse la speranza di rivederlo a Cucine da Incubo, soprattutto dopo il suo (discutibile) spot sui mutui. Ma questa è un'altra storia: ora bisogna aspettare un mese in attesa della nuova stagione di MC(mercoledì 4 novembre 2015)
http://www.tvblog.it/post/1204092/masterch...7-dicembre-2015
FONTE:
© http://www.tvblog.it/post/1204092/masterch...7-dicembre-2015. -
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Gli chef più ricchi del mondo
di Redazione Food
The Richest ha reso nota la classifica aggiornata degli chef più ricchi del mondo. Il primo in lista? Ha un patrimonio da magnate (e lo conosciamo tutti)
Il più «povero» tra loro ha un patrimonio di sei milioni di dollari. A quanto ammonta il conto in banca del più ricco non ve lo diciamo ancora per non rovinarvi l'appetito, e la sopresa (trovate tutto nella gallery), ma è una cifra davvero stratosferica.
Quel che è certo è che nella classifica dei 12 chef più ricchi del mondo stilata da The Richest quasi nessuno è davvero ai fornelli. Perché loro ormai non sono cuochi, sono brand: sfornano best seller, hanno linee di prodotti da cucina, catene di ristoranti, sono personaggi televisivi e qualcuno ha persino il proprio canale.
E poi no, in questa lista non ci sono né Carlo Cracco né Antonino Cannavacciuolo: i 12 chef più ricchi del pianeta sono tutti stranieri, soprattutto americani, ma tanti tra loro sono davvero molto noti al pubblico italiano.(16.11.2015)
http://www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...ondo-classifica
ANTHONY BOURDAIN
Diventato famoso con Kitchen Confidential, il libro che per la prima volta ha svelato il dietro le quinte e gli orrori delle cucine, oggi è una star protagonista di numerosi show televisivi. In Italia possiamo vederlo su LaEffe, dove va in onda con Cucine Segrete.
Patrimonio stimato: 6 milioni di dollari.
ANA QUINCOCES
Origini cubane, è conosciuta come la chef più hot di Miami. Cresciuta in cucina con sua madre, a renderla famosa è stata un libro: Cuban Chick can cook. Ora continua a dedicarsi alla scrittura, sfornando un best seller dopo l'altro.
Patrimonio stimato: 8 milioni di dollari.
NIGELLA LAWSON
Tra i più ricchi, è la più poliedrica: giornalista, blogger, scrittrice di libri bestseller, critica enogastronomica e star televisiva. Ha persino una linea di cucina che ha chiamato Living Kitchen.
Patrimonio stimato: 15 milioni di dollari.
PAULA DEEN
Poco conosciuta qui in Italia, ma Paula Deen è una delle chef più famose d'America. Il suo Lady and Sons, a Savannah, in Georgia, è uno dei ristoranti più amati degli Stati Uniti. Ed è solo dei successi di questa cuoca che è anche una star televisiva e che ha appena inaugurato un canale tutto suo.
Patrimonio stimato: 16 milioni di dollari.
MARIO BATALI
Figlio di un italoamericano, ha ristoranti in tutto il mondo, molti dei quali aperti con Joe Bastianich. Ma il suo successo è anzitutto merito di Po, a New York, il primo a ricevere 4 stelle del New York Times in quarant'anni. Da lì è iniziata la scalata verso la tv, specie nei talent show culinari, e la scrittura.
Patrimonio stimato: 25 milioni di dollari.
INA GARTEN
Il suo primo lavoro è stato alla Casa Bianca, dove lavorava su un progetto di energia nucleare. Poi ha mollato tutto per comprare un emporio alimentare negli Hamptons e da lì ha cominciato ad appassionarsi di cucina: il suo primo ricettario è stato il più venduto dell'anno ed è stato l'inizio del successo, prima di approdare in tv.
Patrimonio stimato: 44 milioni di dollari
EMERIL LAGASSE
Negli Usa tutti lo conoscono per i suoi programmi Emeril's Live e Emeril's Essence, e per essere stato giudice in Bravo's Top Chef. Ma prima della tv, ha fatto parecchia gavetta. A consacrarlo, infatti, è stato il suo ruolo da executive chef al Commander's Palace di New Orleans.
Patrimonio stimato: 50 milioni di dollari.
RACHEL RAY
Potremmo paragonarla a Benedetta Parodi, perché il segreto del successo di questa chef è sempre stato la rapidità e la semplicità delle ricette, da preparare al massimo in 30 minuti. Un'intuizione che le è già valsa, insieme alla gloria, 3 Emmy Award.
Patrimonio stimato: 75milioni di dollari
WOLFGANG PUCK
Lui è il cuoco ufficiale della cena degli Oscar, e possiede un impero tra ristoranti gourmet, società di catering e bistrot. Spesso in tv, vanta anche qualche piccola partecipazione in alcuni film.
Patrimonio stimato: 75 milioni di dollari.
GORDON RAMSEY
Scozzese purosangue, oggi è uno chef cosmopolita con ristoranti in ogni angolo del mondo dove tutti ma proprio tutti lo conoscono per i suoi programmi televisi. Se esistono celebrity chef, è anche perché Gordon ha dato il buon esempio.
Patrimonio stimato: 175 milioni di dollari
PAUL BOCUSE
Un'istituzione dell'alta cucina mondiale, e ambasciatore della cucina francese, il suo ristorante a Collonges-au-Mont-d'Or (Lione) è l'unico che nella Michelin sia riuscito a tenere tre stelle (il massimo) per cinquant'anni consecutivi. Ma ha tanti altri ristoranti nel mondo.
Patrimonio stimato: 185milioni di dollari
JAMIE OLIVER
Il più giovane (è del 1975), e il più ricco. A quanto pare le sue campagne per il cibo sano fruttano, eccome: da lì è partito il suo impero, che include programmi televisivi, libri, riviste.
Patrimonio stimato: 400 milioni di dollari.
FONTE:
© http://www.vanityfair.it/vanityfood/food-n...ondo-classifica. -
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Junior Bake Off Italia: 10 piccoli
concorrenti in gara per Buddy Valastro!da Gigi_ DAquino
Dal 27 novembre Bake Off Italia lascia spazio alla prima edizione dedicata ai più piccini: 10 concorrenti dagli 8 ai 12 anni ed un grande premio portato sotto il tendone d Villa Annoni da Buddy Valastro. Anticipazioni su melty.it.
Loro sono i più giovani di casa, che preparano dolci manicaretti per le loro famiglie in totale autonomia e con tanta creatività. Di chi stiamo parlando? Ma ovviamente dei dieci piccoli pasticceri che si metteranno alla prova con divertimento e tanta dolcezza! Parte su Real Time la prima edizione di "Junior Bake Off Italia": i piccoli concorrenti provenienti da tutta Italia e di età compresa tra gli 8 e i 12 anni, entreranno nel mitico tendone di Villa Annoni per prendere parte all'inedita gara formato extra-small del talent sulla pasticceria più famoso della televisione italiana. Chiara, Roberta, Giulia, Isabella, Matteo, Davide, Gianluca, Riccardo: chi di loro si aggiudicherà il titolo di Miglior Piccolo Pasticcere d’Italia? A guidarli saranno - come di consueto - i due giudici Ernst Knam e Clelia D’Onofrio e "mamma" Benedetta Parodi.
In un luogo magico e immerso nella natura come la settecentesca dimora storica Villa Annoni di Cuggiono (MI) allestita con giocattoli e decori natalizi, i piccoli concorrenti si cimenteranno nella preparazione di soffici pan di spagna, morbide creme, gustose panne montate e raffinate decorazioni. Ogni settimana due di loro dovranno abbandonare il grande gioco della pasticceria e uno sarà proclamato il migliore della puntata. E il Miglior Piccolo Pasticcere d'Italia scriverà un suo libro di ricette? Ovviamente no. Solo durante la finale, scopriremo chi si aggiudicherà il titolo di campione e il premio messo in palio da Buddy Valastro, il Boss delle Torte in persona.
Crediti foto/video: Real Time(Aggiornato il 23/nov/2015 20:04:39)
http://www.melty.it/junior-bake-off-italia...o-a181499.html[
FONTE:
© http://www.melty.it/junior-bake-off-italia...ro-a181499.html,
web,www.tvblog.it.