I Litfiba sono un gruppo musicale di rock italiano formatosi a Firenze nel 1980. Il nome nasce dall'indirizzo telex della storica sala prove utilizzata dalla band sin dagli esordi, situata nella fiorentina via de' Bardi al civico 32: "L" (prefisso telex), "IT" (Italia), "FI" (Firenze), "BA" (via de' Bardi). La nascita del gruppo si deve a Federico "Ghigo" Renzulli (chitarrista e oggi detentore del marchio) che, tramite annuncio su di una rivista locale, incontra quattro ragazzi, come lui cultori del genere punk (all'epoca in fase di iniziale declino), dell' hard rock (di matrice '70), ma soprattutto della new wave.
Il loro suono anni '80 è una personale chiave di lettura della new wave e, nei primissimi anni, anche delle avanguardie teatral-musicali: creano una vera e propria "wave rock mediterranea" capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone.
Negli anni '90 i Litfiba si propongono prima con un grintoso e selvaggio rock latineggiante, successivamente con un talentuoso pop-rock riscuotendo ampio successo.
Nel 1999 la storica e valida voce di Piero Pelù si allontana della band per una carriera solista.
Dopo tale colpo di scena, la band riparte con le sonorità rock che vennero momentaneamente accantonate con l'album "Infinito" e reclutando due nuovi cantanti: Gianluigi Cavallo (dal 1999 al 2006) e Filippo Margheri (dal 2008 al 2009). La band si scioglie nel 2009. Hanno venduto oltre 5 milioni di copie di cui 3 nei soli anni '90
Nel dicembre 2009 viene annunciata la reunion tra Ghigo Renzulli e lo storico cantante Piero Pelù tramite un comunicato sul sito ufficiale del gruppo. Già stabilite quattro date live per il 2010: il 13 aprile a Milano, il 16 aprile a Firenze, il 19 aprile a Roma e il 21 aprile ad Acireale.
Biografia
Fase 1 (1980-1989): la band a cinque e la trilogia del potere
La band originaria è formata da cinque elementi: Ghigo Renzulli alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria e Piero Pelù alla voce. Il gruppo è in questo periodo influenzato fortemente dal punk e dalla nascente new wave, generi molto in voga in quel periodo nel panorama musicale europeo e di cui Firenze fu una piccola capitale italiana grazie a band come Diaframma, Pankow, Neon e per l'appunto gli stessi Litfiba. L'esordio vero e proprio è avvenuto il giorno 6 dicembre 1980, alla Rokkoteca Brighton (che è in realtà un'appendice della casa del popolo di Settignano, vicino Firenze). La band successivamente incide il primo EP contenente cinque pezzi intitolato Guerra nel 1982. Calamai, intanto, lascia il posto a Renzo Franchi. A Guerra seguirà, l'anno successivo, un 45 giri, Luna/La Preda, derivante dalla vittoria del "2° festival rock italiano". I successivi lavori del gruppo sono molteplici. I più importanti sono l'Eneide di Krypton (1983), raccolta di brani strumentali scritti per uno spettacolo teatrale, e l'EP Yassassin la cui title-track è una cover di David Bowie. In questo periodo, la band comincia anche a farsi conoscere ed apprezzare soprattutto fuori dall'Italia.
La "trilogia del potere"
Unitisi all'etichetta IRA i cinque (con l'arrivo di Luca de Benedictis, detto Ringo de Palma, alla batteria, già con Pelù nei Mugnions) partecipano alla compilation della stessa (Catalogue Issue) con due brani inediti ("Versante Est" ed "Onda Araba") per poi finalmente pubblicare il primo vero LP, Desaparecido, che li propone al grande pubblico e li fa uscire dall'underground. L'album viene accolto benissimo dagli ambienti più attenti al rock e la band diviene presto un oggetto di culto per molti appassionati che non mancano di accorrere ai concerti dove si scatena una grande energia vitale anche grazie al carisma di Pelù, frontman istrionico che unisce un gusto per la teatralità a una selvaggia attitudine punk. Ma tutta la band è una macchina perfetta, con il pulsante basso di Maroccolo, i colori delle tastiere di Aiazzi, le scosse elettriche di Renzulli e il preciso drumming di Ringo De Palma.
Desaparecido sarà seguito da Transea (EP del 1986) e dal secondo album, il più ambizioso: 17 Re, registrato in soli tre mesi e da molti ritenuto il migliore album della band. Con questo disco i Litfiba danno una scossa a tutto il panorama italiano e fanno sperare persino in un'alternativa europea, latina, allo strapotere anglosassone nella musica alternativa dell'epoca. Anche questo disco contiene atmosfere estremamente varie, passando dalle amate sonorità dark alle suggestioni etniche, a brani più cupi e introspettivi. Le canzoni che lo compongono sono insomma molto eterogenee. Ne rimane esclusa una, proprio "17 re" la cui esistenza è comprovata seppure sia non solo inedita, ma anche introvabile. Dal tour successivo sarà tratto il live 12-05-87 Aprite i Vostri Occhi, il loro primo disco dal vivo, registrato al Tenax di Firenze.
L'album successivo, Litfiba 3, nel 1988, viene annunciato come il capitolo conclusivo della "trilogia del potere", un'ideale saga ispirata dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo, e del quale concettualmente fanno parte anche "Desaparecido" e "17 Re". Meno sognante dei precedenti, ma ugualmente suggestivo, è l'ultimo lavoro ove prevalgono le influenze dark e wave che continueranno comunque ad affiorare timidamente nel sound della band. Rinunciando a forme di promozione classiche, come quella televisiva, i Litfiba riescono a raggiungere livelli di popolarità impensabili per un gruppo rock italiano e Pirata, realizzato dal vivo e in studio nel 1989, li consacra definitivamente. La formazione subisce poi un decisivo mutamento. Gianni Maroccolo lascia la band, attratto dalle sue passioni per la produzione artistica. Ringo de Palma, purtroppo, si allontana a tempo indeterminato per problemi di salute. La sua tragica scomparsa avverrà nel '90.
Fase 2 (1990-1999): Ghigo e Piero, la "tetralogia degli elementi"
Ghigo e Piero divengono i leader della band, a loro ed Aiazzi si uniscono Roberto Terzani al basso, Daniele Trambusti alla batteria e Candelo Cabezas alle percussioni. Dal Pirata Tour '90 la band trae una VHS dal vivo.
Pelù e Renzulli si mettono quindi a lavorare sul materiale del nuovo disco che esce nel 1990: El Diablo. Anche in questo caso, dal trionfale tour (che vede come secondo chitarrista Federico Poggipollini), verrà tratta una videocassetta: El Diablo Tour. Il nuovo album celebra idealmente l'elemento Fuoco e segna una evoluzione stilistica della band, i cui arrangiamenti tendono sempre più verso il rock. Con questo disco i Litfiba si aprono ad un maggiore consenso di pubblico, non solo italiano, riscuotendo ampio successo. La title-track è tuttora uno degli anthem rock per antonomasia, mentre "Il volo" è dedicata alla tragedia del batterista Ringo De Palma e "Proibito" diventa un inno all'antiproibizionismo.
Sogno ribelle (1992) è la prova di questo nuovo corso: è un'antologia di brani del periodo precedente riveduti e corretti in una veste più rock. In essa sono inclusi anche pezzi live e l'inedito "Linea d'ombra". Ne seguirà anche la versione vhs: una raccolta di videoclip, qualche live già edito e una lunga ed inedita intervista atte a documentare il nuovo stile dei Litfiba.
L'anno successivo, con Franco Caforio alla batteria al posto di Trambusti, esce l'album più rock e "duro" del gruppo, Terremoto. Il disco raggiunge la seconda posizione della classifica FIMI. È un lavoro pregno di rock massiccio, talora ai confini del metal, ispirato dalle vicende politiche e sociali che sconvolsero il panorama italiano in quei mesi. Dedicato all'elemento Terra, prevede liriche che trattano il tema della mafia e della televisione, del fascino perverso del denaro, dei mutamenti politici e sociali in corso in Italia e ancora dell'antimilitarismo. Al relativo tour non prenderà parte Poggipollini.
Passati dalla CGD alla EMI (con varie traversie giuridiche che porteranno all'uscita di numerose compilation non autorizzate) i Litfiba pubblicano Colpo di coda, testimonianza live del "Terremoto tour", un doppio album con due inediti ("A Denti Stretti" e "Africa") e nella prima edizione anche il booklet fotografico, realizzato da Alex Maioli, "Novantanovefoto".
Nel 1995 i Litfiba cambiano nuovamente organico: il basso passa da Terzani (che rientrerà nel tour successivo alla seconda chitarra) a Daniele Bagni, e la band dà vita al terzo LP della Tetralogia degli elementi: come El Diablo celebrava il Fuoco e Terremoto la Terra, Spirito tratta l'Aria. Prodotto dai Litfiba stessi con la collaborazione di Rick Parashar, il produttore divenuto celebre per "Ten" dei Pearl Jam. Il disco intraprende una strada diversa dai più recenti lavori, con canzoni più solari, fantasiose e positive. "Spirito" diventa un singolo di grande successo, così come in precedenza era stato "Lo Spettacolo" e come sarà per la tzigana "Lacio Drom", tre autentiche hit del combo toscano.
Il gruppo poi pubblica Lacio drom una VHS contenente filmati del dietro le quinte dello "Spirito tour", unita a un cd con i singoli di "Spirito" remixati e varie testimonianze di brani dal vivo. Una chicca l'intervista di Pelù al Venerabile Maestro della Loggia massonica P2 Licio Gelli, uno dei personaggi più controversi della storia italiana, che il cantante ha sfrontatamente "pizzicato" nella sua villa di Arezzo.
L'elemento mancante, l'Acqua, è il centro tematico e sonoro di Mondi sommersi, l'album dell'ulteriore trionfo della band (oltre 700.000 copie in breve tempo), che vede l'uscita dalla band di Aiazzi, mentre Terzani svolge qui il doppio ruolo di tastierista e secondo chitarrista. La più grande tournée della band dà vita a due testimonianze: una VHS il cui ricavato va alle popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche ed un doppio cd, entrambi usciti come Croce e delizia, dedicato alla memoria del percussionista Candelo Cabezas anch'egli prematuramente scomparso.
L'ultimo capitolo della storia dei Litfiba con Pelù come vocalist è Infinito (album dedicato all'elemento mancante, il Tempo, ma criticato da molti per il suono molto leggero e per le linee vocali del cantante, giudicate dai fan della prima ora troppo suadenti). Nonostante tutto riesce ad attirare il pubblico e a vendere 900.000 copie, di gran successo sarà anche la relativa tournée con il tutto esaurito nei palazzetti. Al termine del tour Piero Pelù decide di abbandonare il sentiero Litfiba dedicandosi a quello solista con le sue scelte musicali. L'ultimo concerto del cantante con i Litfiba è al "Monza Rock Festival 1999". Nel suo turbolento addio Pelù porta con sé nella sua nuova avventura da solista tutti i componenti degli ultimi anni: Bagni, Terzani e Caforio.
Fase 3 (2000-2006): La rifondazione con la voce di Cabo e il ritorno di Aiazzi
Ghigo Renzulli rimane dunque titolare del marchio Litfiba, che del resto gli appartiene sin dal 1983, essendo il suo pseudonimo alla SIAE. Il chitarrista decide di ricominciare il cammino immediatamente, bruciando le tappe con una band del tutto rinnovata e ringiovanita: dopo le indiscrezioni che avrebbero voluto dietro al microfono l'ex Timoria Francesco Renga, ben presto viene annunciato il nuovo vocalist: è il parmense Gianluigi Cavallo, detto "Cabo", sconosciuto al grande pubblico; basso e batteria vanno invece alla sezione ritmica dei Malfunk: Gianluca Venier e Ugo Nativi.
La band fa quindi uscire agli inizi del 2000 l'album Elettromacumba che supera le 150.000 copie vendute. Il sound è decisamente più rock degli ultimi lavori. Accanto ai singoli (la title track, la ruvida "Spia" e la ballata "Il Giardino della Follia") si segnalano anche brani più ricercati come "Dal tramonto all'alba" e "Profumo". Costretti a confrontarsi con un pubblico disorientato nel vedere una band priva di quello che era stato l'uomo da copertina per quasi vent'anni, i Litfiba si imbarcano nell'"Elettrotour", con Mauro Sabbione alle tastiere (collaborò ad "El Diablo") che li riporta a dimenticare i palasport e quindi a suonare in piazze e locali come agli esordi. Il periodo successivo al tour vede l'innovativa idea del Live on Line: 15 brani (tratti dal recente tour) vengono messi sul web tramite il portale Lycos in modo che chiunque li possa scaricare e ascoltare liberamente, andandosi a creare un vero e proprio CD completo di copertina ufficiale.
Il gruppo, che nonostante le difficoltà mantiene un importante zoccolo duro di fan, si mette poi a lavorare sul nuovo album, con un ennesimo cambio tra i membri: Ugo Nativi lascia il posto alla batteria di Gianmarco Colzi, ex Rock Galileo. Il nuovo lavoro esce verso la fine del 2001. E' Insidia (2001), che vende circa 50.000 copie. Questo disco presenta toni più oscuri, testi con una forte connotazione simbolica, utilizzo copioso dell'elettronica e chitarre aggressive. Poco supportato dal mondo discografico, fra i fan è considerato senz'ombra di dubbio il migliore disco post-separazione, all'altezza di alcune produzioni degli anni '90. La band trascorre l'anno successivo in un tour al termine del quale viene contattata per realizzare la colonna sonora per l'Italia del videogioco "Tomb raider 6 - The Angel of Darkness": nasce così il singolo "Larasong". In occasione della realizzazione del brano si riavvicina alla band lo storico tastierista Antonio Aiazzi, che permarrà nella formazione toscana nei due anni di concerti che seguiranno: nel "Lara Tour" ('03) e nello "04 Tour" la cui ultima data è stata scelta per girare il dvd "Cento giorni verso est", realizzato dal fanclub della band. Sembra la possibile svolta per una band che, seppur lontana dai fasti del passato, pare aver trovato la sua identità.
Ma l'illusione non dura molto. Nel 2003 la band pubblica The Platinum Collection, un triplo cd contenente i maggiori successi incisi fra il 1994 e il 2001. Fanno parte di tale best of anche 7 tracce live inedite tratte dal "Lara tour". Per il nuovo disco si dovrà attendere appena il 2005, quando la band pubblica Essere o sembrare, meno ispirato del precedente, forse per le nuove tensioni artistiche che, ancora una volta nella sua storia, la formazione deve affrontare. La breve tournée seguita, seppur contraddistinta dalla solita professionalità, si chiude in sordina a causa di divergenze di vedute sul piano gestionale e musicale. La fine di questo ciclo vitale del gruppo non tarda infatti ad arrivare. Gianluigi Cavallo, Antonio Aiazzi, Gianluca Venier e Gianmarco Colzi lasciano la band seppure - a quanto trapelato - in maniera sostanzialmente amichevole.
Fase 4 (2007-2009): Il rientro di Terzani e il nuovo cantante Filippo Margheri
Nell'estate del 2008 viene ufficializzato il ritorno in attività della band che, oltre a Renzulli, propone al basso il rientrante Roberto Terzani, polistrumentista della formazione per tutti gli anni 90. Alla voce debutta invece Filippo Margheri, giovane cantante toscano proveniente da un gruppo underground fiorentino: i Miir. Completa la line-up alla batteria il giovane turnista Pino Fidanza, ex Scaramouche.
I Litfiba scelgono la rete per ripresentarsi pubblicando il videoclip dell'inedito "Effetti Collaterali". Il lento svelarsi prosegue con il Five on line, un ep diffuso solo in formato digitale composto da 5 pezzi registrati in presa diretta in sala prove: tre inediti ("Sepolto vivo", "Effetti collaterali 1.1" e "Terra di nessuno") e due da repertorio ("Animale di zona" e "Luce che trema"). Successivamente vengono pubblicate altre due canzoni in streaming: "La rabbia in testa" e "Sepolto Vivo 1.1", nelle quali ricompaiono anche le tastiere, per l'occasione suonate da Lorenzo Tirinnanzi. I Litfiba si ripropongono dal vivo nel settembre 2009 suonando in due occasioni: ad Aosta e Modena, dove tutto sommato incontrano un discreto successo di pubblico e di critica. Ma si tratta pur sempre di due sole date rispetto all'annunciata tourneè estiva.
Fase 5 (2009-) Reunion dei Litfiba
L'11 dicembre 2009 viene ufficializzata la reunion dei Litfiba, col ritorno di Pelù alla voce. La spinta a tornare artisticamente insieme la rivelano loro stessi: «La voglia di salire su palco insieme e fare concerti - annunciano dopo dieci anni di separazione - è inarrestabile. Le band rock del mondo hanno attualmente un grande seguito e stanno conquistando milioni di fan alla ricerca di un suono post-punk e metropolitano che è stato la spina dorsale dei Litfiba e del loro percorso artistico. La contemporaneità di questo linguaggio ha permesso un nuovo confronto fra noi due, che ha scatenato la voglia di risuonare insieme».
Completano la line-up il tastierista Federico Sagona, detto Sago, che aveva già collaborato negli ultimi anni con Pelù da solista, il bassista Daniele Bagni (rientrato nella band dopo dieci anni), mentre alla batteria rimane arruolato Pino Fidanza.
Dopo aver conquistato il pubblico dei palasport con concerti tutti sold out a Milano, Firenze, Roma ed Acireale, i Litfiba hanno deciso di intraprendere un tour estivo (Litfiba Summer Tour).
Il 1 giugno 2010 esce Stato libero di Litfiba, un doppio live registrato durante i concerti di aprile contenente anche due brani inediti: Sole Nero e Barcollo.
* 1982 - Guerra (EP) * 1983 - Luna/La preda (45 giri) * 1983 - Eneide di Krypton * 1984 - Yassassin (EP) * 1985 - Desaparecido * 1986 - Transea (EP) * 1986 - 17 Re * 1987 - 12-5-87 Aprite i vostri occhi * 1988 - Litfiba 3 * 1989 - Pirata * 1990 - El Diablo * 1992 - Sogno ribelle * 1993 - Terremoto * 1994 - Colpo di coda * 1995 - Spirito * 1995 - Lacio Drom * 1997 - Mondi sommersi * 1998 - Croce e delizia * 1999 - Infinito * 2000 - Elettromacumba * 2001 - Live on Line * 2001 - Insidia * 2003 - The Platinum Collection * 2005 - Essere o sembrare * 2009 - Five on line (EP) * 2010 - Stato libero di Litfiba
Singoli
* 1985 - Istanbul / Tziganata (45 giri) * 1986 - Tango / Apapaia (45 giri) * 1988 - Paname / La preda (live) (45 giri) * 1988 - X (45 giri) * 1989 - Cangaçeiro (EP) * 1990 - Tex '90 (45 giri) * 1990 - El diablo (EP) * 1991 - Gioconda / Il volo (45 giri) * 1991 - Proibito (EP) * 1992 - Linea d'ombra (cd singolo) * 1992 - Bambino (cd singolo) * 1993 - Maudit (cd singolo) * 1993 - Prima guardia (cd singolo) * 1993 - Sotto il vulcano (cd singolo) * 1994 - A denti stretti (cd singolo) * 1994 - Africa (cd singolo) * 1995 - Lo spettacolo (cd singolo) * 1995 - No frontiere (cd singolo) * 1995 - Spirito (cd singolo) * 1995 - Lacio drom (cd singolo) * 1996 - Lo spettacolo remix (cd singolo) * 1997 - Ritmo 2# (Cd singolo) * 1997 - Regina di cuori (cd singolo) * 1997 - Goccia a goccia (cd singolo) * 1997 - Reina de corazones (cd singolo per il mercato spagnolo) * 1999 - Il mio corpo che cambia (cd singolo) * 1999 - Mascherina (cd singolo) * 1999 - Vivere il mio tempo (cd singolo) * 2000 - Elettromacumba (cd singolo) * 2000 - Il giardino della follia (cd singolo) * 2000 - Spia (cd singolo) * 2001 - La stanza dell'oro (cd singolo) * 2002 - Mr. Hyde (cd singolo) * 2003 - Larasong (cd singolo) * 2005 - Giorni di vento (cd singolo) * 2008 - Effetti collaterali (webclip) * 2009 - La rabbia in testa (singolo) * 2009 - Sepolto vivo 2.0 (singolo) * 2010 - Sole nero
Discografia non ufficiale
* 1984 - Live in Berlin (Live in MC) * 1994 - Re del Silenzio * 1995 - Urlo * 1997 - Viva Litfiba * 1998 - Viva Litfiba 2 * 1999 - Viva Litfiba Live * 2005 - Le più belle canzoni * 2005 - '99 Live (live inedito prodotto da Piero Pelù) * 2007 - Antologia * 2008 - Litfiba: I Grandi Successi * 2010 - Tutto Litfiba. Eroi nel vento 1984-1993
Videografia ufficiale
* 1990 - Pirata Tour '90 * 1991 - El Diablo Tour * 1992 - Sogno Ribelle * 1995 - Lacio Drom (Buon Viaggio) (allegato all'omonimo album live) * 1998 - Croce e Delizia * 2005 - Cento Giorni verso Est... - 04. Live Tour 2004
E' passato un anno e mezzo da quando si annunciava il ritorno all'attività comune di Piero Pelù e Ghigo Renzulli, anime di quei Litfiba che tanto hanno inciso sulla storia del rock italiano degli ultimi venticinque anni. Il doppio disco live ed il conseguente tour sono stati accolti benissimo da un popolo di fan che evidentemente sentiva la mancanza di un punto di riferimento così forte.
La voglia di ascoltare qualcosa di nuovo dalla rediviva band però era stata soddisfatta da due soli singoli (“Sole nero” e “Barcollo”), quindi è ancora vivissima l'attesa di verificare sull'ampiezza di un album quel che i Litfiba possono dire oggi, dedicandosi totalmente al presente. In questo senso appare già una rincorsa all'exploit il conto alla rovescia per il nuovo disco di inediti la cui pubblicazione è annunciata per il prossimo gennaio.
A stemperare (o, se volete, aumentare) la curiosità è “Squalo”, singolo-anteprima diffuso in questi giorni e già molto presente nelle varie programmazioni. La canzone convince sicuramente sul piano puramente musicale, grazie ad un tessuto acidissimo che si fa potente e spigoloso come ai bei tempi e ai sapienti contributi della chitarra di Renzulli; il cantato di Pelù è naturalmente riconoscibile all'istante, ottimamente modulato e sicuro. Gli unici gigioneggiamenti forse esasperati sono sul titolo, distorto in mille modi e fortissimo leit-motiv di un testo che onestamente lascia qualche perplessità se confrontato ad altri proposti dai Litfiba.
Da segnalare che, così come per i due inediti del disco precedente, anche per il nuovo album si è ricorsi al mixaggio di Tim Palmer nel contesto di una produzione firmata Pelù/Renzulli avente per covo degli studios americani. “Squalo” è un pezzo carico di grinta ed abbastanza in linea con quanto ci si aspettava dal primo singolo, non un brano che entrerà nella lista degli immancabili della band ma comunque un buon zuccherino in attesa del disco completo.
Nel frattempo i Litfiba preparano tre date che saranno anteprima di un prossimo tour: ai primi di marzo infatti Roma e Milano saranno sede di questi primi assaggi, dopo aver lasciato la precedenza alla tanto cara Firenze.
Ai concerti di Milano seguiranno live in altre città
Alle quattro date previste (di cui tre sold out) a Milano di “Trilogia 1983-1989”, tour celebrativo della cosiddetta “Trilogia del potere”, seguiranno live in tutta Italia.
Agli appuntamenti del 30 e 31 gennaio e 24 e 25 marzo i Litfiba hanno infatti aggiunto altre tappe: 4 aprile a Bologna (Estragon), 6 aprile a Padova (Gran Teatro Geox), 10 aprile a Fontaneto d’Agogna, in provincia di Novara (Phenomenon), 13 aprile a Cortemaggiore in provincia di Piacenza (Fillmore), 17 aprile a Napoli (Casa della Musica) e 20 aprile a Roma (Atlantico Live).
Durante lo spettacolo Piero Pelù e Ghigo Renzulli, insieme ai componenti storici della band Gianni Maroccolo (basso) e Antonio Aiazzi (tastiere), oltre alla new entry Luca Martelli (batteria), daranno nuova vita ai brani che fanno parte di dischi quali “Desaparecido” (1985), “17 Re” (1986), “Litfiba3” (1988) e “Pirata” (1989).
Eneide di Krypton è il primo album in studio della rockband italiana Litfiba, pubblicato dalla Suono Records nell'ottobre del 1983. L'album è stato composto appositamente dal gruppo per fungere da colonna sonora allo spettacolo teatrale dell'Eneide di Virgilio, messo in scena dalla compagnia teatrale dei fiorentini Krypton.
Il disco
Quasi interamente strumentale, venne ideato e composto dalla band su commissione dei Krypton, al fine di utilizzare le canzoni del disco non solo come supporto sonoro, ma anche come parte integrante per il loro spettacolo di rappresentazione dell'Eneide virgiliana. La storia dell'opera, infatti, veniva eseguita facendo largo uso nelle scene di laser verdi e tappeti rullanti; proprio su uno di questi, durante lo show, interveniva Piero Pelù a recitare alcuni versi e cantare le canzoni. L'LP presenta diversi episodi sonori, alcuni collegati tra loro e spesso ripetuti, quasi interamente costruiti dalle tastiere di Antonio Aiazzi e dal basso di Gianni Maroccolo. Tutte le canzoni sono strumentali, eccetto Il racconto di Enea, in cui Pelù recita alcuni versi dell'Eneide. La prima edizione di quest'opera uscì nel 1983, poi venne ristampata illegalmente, ovvero senza il consenso dei Litfiba, dalla Suono Records in MC, Picture Disc e CD nel 1990. Tuttavia, al giorno d'oggi, l'edizione in CD è praticamente introvabile, in quanto rimossa dal mercato quasi subito.
Tracce
La tempesta – 2:10 (Litfiba) Approdo sulle coste della Libia – 16:25 (Litfiba) Il racconto di Enea – 5:30 (Litfiba) L'incontro d'amore – 7:15 (Litfiba) La battaglia – 6:17 (Litfiba) Il canto dei latini – 2:26 (Litfiba)
Tenendo conto che Eneide di Krypton è un disco in gran parte strumentale e mai edito ufficialmente in formato CD, si può anche trarre la conclusione che Desaparecido sia in realtà il primo vero album in studio del gruppo.
Il disco
È il primo disco della cosiddetta "trilogia del potere", il cui tema portante è il rifiuto alla violenza e al totalitarismo. Il suono unisce le influenze new wave con un gusto per la melodia tipicamente mediterranea, caratteristica questa fortemente ricercata dalla band all'epoca. I complessi testi hanno spesso una componente onirica e lisergica, e sono caratterizzati dall'utilizzo della metafora. Alcune tra le canzoni dell'album rimarranno pezzi fondamentali del repertorio dal vivo del gruppo; tra questi in particolare si segnalano Eroi nel vento, brano di apertura diventato un inno dal fortissimo impatto emotivo, Istanbul e Lulù & Marlene (dedicata a Louise Brooks). Degna di nota anche la title-track, Desaparecido, contaminata dalla musica tipica dei mariachi e dal flamenco, e Pioggia di luce, senza dubbio il pezzo più raffinato e complesso dell'album.
Critica
« Molti sono da tempo abituati a reputare la nuova musica italiana come un fenomeno derivato, come un'imitazione sterile ed improduttiva di schemi sonori nati e sviluppatisi all'estero. I Litfiba sono qui per dimostrare come anche in Italia esistano realtà moderne, in grado di sposare l'innato gusto mediterraneo per la melodia, con la potenza espressiva di certo rock elegante e raffinato. Cosmopoliti ed affascinanti, i Litfiba affermano prepotentemente la propria unicità, spazzando via ingiusti pregiudizi; se un giorno prenderà piede una "nuova musica italiana per il mondo", questo album dovrà inevitabilmente esserne considerato l'imprescindibile punto d'avvio. » (Federico Guglielmi[senza fonte])
Tracce
Eroi nel vento – 3:45 (Litfiba) La preda (Nuova Versione) [2] – 2:50 (Litfiba) Lulù & Marlene – 4:41 (Litfiba) Istanbul – 5:42 (Litfiba) Tziganata – 2:55 (Litfiba) Pioggia di luce – 4:29 (Litfiba) Desaparecido – 3:23 (Litfiba) Guerra (Nuova Versione) [3] – 5:30 (Litfiba)
17 re è il terzo album in studio della rockband italiana Litfiba, pubblicato dalla I.R.A. Records nel dicembre del 1986. Sicuramente tra i dischi più riusciti della storia della musica rock italiana, ancora oggi è da molti considerato il capolavoro stilistico dei Litfiba. Fa parte, con il precedente Desaparecido (1985) e il successivo Litfiba 3 (1988), della cosiddetta "trilogia del potere".
Il disco
Inizialmente pubblicato come album doppio (in Francia uscì come album singolo), 17 Re si contraddistingue per la presenza di quattro facciate e sedici brani, tutte composizioni originali della band fiorentina formata da Antonio Aiazzi, Ringo De Palma, Gianni Maroccolo, Piero Pelù e Federico Renzulli. Gli arrangiamenti di tutte le canzoni presenti nell'album sono stati curati dai Litfiba con l'aiuto di Francesco Magnelli con suoni ed effettistiche molto varie sulla base dei contenuti delle canzoni, tutti elementi che fanno di 17 Re non solo un album new wave ma anche post-punk, psichedelico e rock. Le sessioni di registrazione delle canzoni in studio avvennero nell' estate\autunno 1986 a Firenze, i brani erano stati precedentemente rodati dal gruppo nei concerti dal vivo. Il disco prende il titolo da quella che doveva essere la title-track, 17 re appunto, che però non è stata poi pubblicata perché ritenuta dagli stessi Litfiba poco convincente e musicalmente non all'altezza della altre canzoni dell'album. Tuttavia, il testo di questa canzone è stato in parte stampato all'interno della copertina dell'album. L'album è presente nella classifica dei 100 dischi italiani più belli di sempre secondo Rolling Stone Italia alla posizione numero 86.
Copertina
La copertina presenta un cuore sacro cinto di spine attorniato da colore graffiato. L'immagine è stata realizzata dal manager Alberto Pirelli passando della trielina su un'immagine sacra, come bozza per mostrare il progetto per la copertina: il cuore di Cristo, re dei re, per simboleggiare i 17 re. Sebbene siano stati effettuati vari tentativi, alla fine venne scelto il primo abbozzo come copertina ufficiale. I crediti sono posizionati in alto, scritti in futura col nome del gruppo in nero e il titolo in color oro.
Tracce
Resta – 2:55 (Litfiba) Re del silenzio – 4:07 (Litfiba) Café, Mexcal e Rosita – 3:14 (Litfiba) Vendetta – 5:34 (Litfiba) Pierrot e la luna [3] – 4:00 (Litfiba) Tango – 4:36 (Litfiba) Come un Dio – 5:15 (Litfiba) Febbre – 3:49 (Litfiba) Apapaia – 5:01 (Litfiba) Univers – 5:19 (Litfiba) Sulla Terra – 4:19 (Litfiba) Ballata – 3:54 (Litfiba) Gira nel mio cerchio – 3:37 (Litfiba) Cane – 2:51 (Litfiba) Oro nero – 3:45 (Litfiba) Ferito – 4:26 (Litfiba)
Come Giuda scappo via Spezzo le catene Ho tradito il mio Amico Voci inseguono Nel buio la mia pelle Il vento se le porta via Non sembra vero La saggezza e` una pazzia E impedisce di vedere Ogni uomo spera di comandare Bestie in guerra Sulla Terra, sulla Terra Bestie in guerra Sulla Terra, sulla Terra La saggezza e` una pazzia E impedisce di vedere Ogni uomo spera Di comandare Vive per questo Ed uccide anche per meno No, io non lo voglio piu` Continuo a andare Giuda scappa via Giuda corre via Ahi, ahiahiahi! Bestie in guerra Sulla Terra, sulla Terra Un altro cuore che non batte piu` Ahi, ahiahiahi! Un altro cuore che non batte più
Litfiba 3 è il quarto album in studio della rockband italiana Litfiba, pubblicato dalla I.R.A. Records nella primavera del 1988. È l'album che chiude la cosiddetta "trilogia del potere", di cui fanno parte anche i precedenti Desaparecido (1985) e 17 re (1986).
Il disco
Si tratta del disco più politico del gruppo, e questa intenzione era particolarmente evidente in quello che doveva essere il titolo iniziale, scartato poco prima della pubblicazione, ovvero "Prigionieri". Un altro chiaro riferimento è la scelta della foto di copertina, in cui è ritratto Willie Jasper Darden, un nero giustiziato sulla sedia elettrica in Florida il 15 marzo 1988, nonostante i forti dubbi sulla sua colpevolezza, espressi anche da alcuni membri della giuria; ed al tema della pena di morte è dedicata anche la terza traccia dell'album, Louisiana. Ma i bersagli sono ben più numerosi: tra questi Giovanni Paolo II per la sua controversa visita all'allora dittatore cileno Pinochet ("E dittatura e religione / fanno l'orgia sul balcone" recita Santiago, traccia d'apertura dell'album), ma anche le istituzioni per il controllo della devianza psichica (Ci sei solo tu) o il genocidio dei nativi americani (Tex). In generale, sia nelle liriche che nella musica, si registra un'evoluzione per il gruppo, che sembra orientarsi verso una comunicazione più diretta ed immediata, tralasciando in parte la componente new wave, che aveva caratterizzato i precedenti lavori, a favore di un hard rock più diretto e aggressivo. Litfiba 3 è il primo album dei Litfiba del quale esiste l'edizione originale su CD (le edizioni CD degli album precedenti sono ristampe realizzate in tempi successivi). Secondo quanto riportato dalla biografia "A denti stretti", realizzata dal giornalista Federico Guglielmi nel 2000, dovrebbe essere il primo album italiano realizzato interamente in digitale.
Tracce
Santiago – 3:40 (Litfiba) Amigo – 3:23 (Litfiba) Louisiana – 5:36 (Litfiba) Ci sei solo tu – 4:59 (Litfiba) Paname – 4:58 (Litfiba) Cuore di vetro – 4:57 (Litfiba) Tex – 3:36 (Litfiba) Peste – 5:32 (Litfiba) Corri – 3:47 (Litfiba) Bambino – 5:16 (Litfiba)