IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 2° ... NUMERO 178 ...

Domenica 16 Ottobre 2011

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    BUONGIORNO GIORNO... 16 OTTOBRE 2011


    Edizione Giornale Anno 2° Numero 178


    RIFLESSIONI


    ... FINE DEL MONDO ...
    ...Scusate, torno su un argomento di cui ho parlato pochi giorni fa, ma ho trovato una strana assonanza tra quello contenuto in questo articolo e quello che la cronaca di ieri ha proposto. Nell’articolo si fa riferimento all’ennesima previsione sul calcolo della fine del mondo che stavolta un calcolo matematico farebbe cadere il 21 ottobre del 2011! Tra pochi giorni quindi … non ci resta che fare le cose per l’ultima volta e poi … già e poi? Scusate non riesco a prendere più sul serio queste continue profezie; sono ancora scosso da quella previsione del terremoto a Roma, previsto, annunciato e poi? Dopo i saluti e gli abbracci di commiato della notte precedente a dramma annunciato, si è rivelato come l’ennesima boutade, anch’essa fatta chissà per quale recondita ragione. Dicevo, ho trovato una tragica assonanza tra questa previsione e quanto accaduto ieri a Roma e in altre città del mondo. Violenza allo stato puro, il diritto di dimostrare democraticamente il dissenso tramutato in cieca violenza, per una manifestazione che voleva riportare l’attenzione sugli esseri umani, ed è finita tragicamente col far del male ad alcuni di essi. Da sempre in questo luogo ho cercato di tenere lontana la politica, facendo come oggi fatica a non esporre principi politici maturati in esperienze personali in prima linea, e oggi non farò eccezione. Concludo la mia riflessione col punto di contatto che ho trovato tra la notizia e la cronaca … entrambe, in un modo diverso parlano di una fine del mondo incombente, e , credetemi non so delle due quale fa più paura … Buon risveglio amici miei … Vi abbraccio fortissimo … Buon OTTOBRE a tutti….
    (Claudio)



    Secondo la lettura matematica della Bibbia il mondo finirà il 21 ottobre 2011.
    Harold Camping, ex ingegnere oggi reverendo, ha calcolato la fine del mondo secondo la Bibbia. Harold Camping, il capo del network Family Radio, ha annunciato la data della fine del mondo. L’89enne, che lo scorso giugno era stato ricoverato per un ictus, ha aggiunto che mentre la Terra sarà distrutta gli eletti saranno rapiti in cielo senza provare alcun dolore. IL CALCOLO DELL’APOCALISSE - L’ex ingegnere, trasformatosi in reverendo, afferma che la sua profezia si basi su una lettura matematica della Bibbia. La data della crocifissione di Gesù è fissata il primo aprile del 33 d.C. Moltiplicando per due volte tra loro i tre numeri sacri 5, 10 e 17 si ottiene 722.500. Per Camping, questi sono esattamente i giorni tra la morte di Gesù e la fine del mondo, e cadrebbero esattamente il 21 ottobre 2011. Camping ha confermato questa teoria in un messaggio audio diffuso di recente: “Possiamo essere certi che il mondo intero sarà distrutto il prossimo 21 ottobre”.


    ... Imagine ...
    Immagina non ci sia il Paradiso
    prova, è facile
    Nessun inferno sotto i piedi
    Sopra di noi solo il Cielo
    Immagina che la gente
    viva al presente...

    Immagina non ci siano paesi
    non è difficile
    Niente per cui uccidere e morire
    e nessuna religione
    Immagina che tutti
    vivano la loro vita in pace...


    Puoi dire che sono un sognatore
    ma non sono il solo
    Spero che ti unirai anche tu un giorno
    e che il mondo diventi uno

    Immagina un mondo senza possessi
    mi chiedo se ci riesci
    senza necessità di avidità o fame
    La fratellanza tra gli uomini
    Immagina tutta le gente
    condividere il mondo intero...

    Puoi dire che sono un sognatore
    ma non sono il solo
    Spero che ti unirai anche tu un giorno
    e che il mondo diventi uno

    (John Lennon)



    ATTUALITA’


    Al via il 'censimento' della materia oscura.
    Con il telescopio spaziale Hubble. Allo studio 25 ammassi di galassie. Anche nell'Universo è tempo di censimento. Il telescopio spaziale Hubble ha infatti iniziato la campagna di osservazione Clash (Cluster Lensing And Supernova survey with Hubble) che studierà 25 ammassi di galassie per costruire le mappe più dettagliate mai realizzate della materia oscura, ossia della materia misteriosa e invisibile che costituisce il 25% dell'universo. Le mappe potrebbero essere usate per verificare precedenti risultati che portano a ipotizzare che la materia oscura all'interno degli ammassi sia più densa di quanto previsto dagli attuali modelli. Ciò potrebbe significare che gli stessi ammassi si sono formati prima di quanto comunemente ritenuto. Uno dei primi bersagli della campagna di Hubble è' l'ammasso indicato dalla sigla MACS J1206.2-0847 (o MACS 1206): le galassie più distanti appaiono distorte proprio perchè la luce che emettono viene deformata dalla forza gravitazionale della materia oscura. Gli ammassi come MACS 1206 sono infatti laboratori ideali per lo studio degli effetti gravitazionali della materia oscura, perchè sono le strutture più' massicce nell'Universo ad essere tenute insieme dalla forza di gravità. Ammassi come questo agiscono come gigantesche lenti cosmiche, amplificando, distorcendo e piegando ogni luce che li attraversi, creando un effetto noto come lente gravitazionale. I dati raccolti con il 'censimento' di Hubble saranno completati da quelli del Very Large Telescope (Vlt) dell’Ossrvatorio Europeo Meridionale (Eso), che sta eseguendo osservazioni spettroscopiche per scoprire nuove informazioni sulle galassie dell'ammasso, come le distanze che le separano e la loro costituzione chimica.




    Boom 'orto in casa', lo ha 1 italiano su 4.

    Coldiretti: un milione i coltivatori professionali, molti i giovani. Con il boom degli orti in città arriva il 'personal trainer' della zolla per offrire assistenza a domicilio al numero crescente di italiani che coltivano ortaggi e frutta direttamente a casa. L'iniziativa è della Fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti. L'ortomania è ormai un fenomeno dilagante: nel 2011 un italiano su quattro si è dedicato all'orto, secondo l'indagine Ipr marketing. Ad essere coltivate - sottolinea Coldiretti - sono per lo più erbe aromatiche (73 per cento) e fiori (73 per cento) ma anche ortaggi e frutta (39 per cento). L'organizzazione agricola rileva inoltre come quasi un milione di italiani non si accontentano di coltivare l'orto in casa ma diventano dei veri coltivatori 'professionali' su appezzamenti di terreni, spesso ereditati, che hanno in media un ettaro di superficie. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell'orto, memori spesso di un passato vissuto in campagna, adesso la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Da qui l'irrompere di una nuova figura professionale, il "personal trainer" della zolla, cui è affidato il compito di offrire consulenza e tutoraggio a domicilio su tutto il territorio nazionale. In quattro fasi il tutor insegna a diventare orticoltori esperti ed aiuta nell'opera di preparazione, piantumazione, gestione e raccolta dei frutti. I costi per avere il personal trainer - secondo Coldiretti - sono accessibili a tutti. L"ortomanià, si pratica ormai, è il caso di dire, a tutto campo: dall'orto portatile in piccoli vasi in bioplastica che si trasportano facilmente da casa all'ufficio e viceversa, a quello verticale sulle pareti di casa e del terrazzo, a quello didattico per i più piccoli in agriturismo, ma anche l'orto urbano e l'estremismo del "guerrilla gardening", praticato da "guerriglieri" urbani che rilevano un pezzo di terra abbandonato, il più delle volte pubblico, per seminare e piantare ortaggi, alberi e fiori.



    Sicilia, trovato corallo che si illumina al tocco.
    Specie finora segnalata soltanto nell'Oceano Pacifico. Nel Mediterraneo esiste un corallo nero che si illumina al tocco, una specie che finora era stata segnalata soltanto nell'Oceano Pacifico, attorno ai 700 metri di profondità, lungo la costa californiana. La scoperta si deve all'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che nei giorni scorsi ha rinvenuto il raro corallo nelle acque di Capo San Vito, nella Sicilia occidentale, durante una campagna di ricerca a bordo di una nave oceanografica. Il corallo, chiamato Savalia lucifica, è stato trovato a una profondità di 270 metri da un robot sottomarino e si distingue da specie simili, come la Savalia savaglia, perché si illumina quando viene stimolato dal contatto fisico. La rarissima specie fa parte del gruppo degli zoantidei e non era mai stata segnalata prima nel Mar Mediterraneo. La scoperta è avvenuta nel corso di una campagna di ricerca finanziata dal ministero dell'Ambiente e mirata allo studio delle popolazioni profonde di corallo rosso nell'arcipelago delle Egadi. Alla campagna hanno partecipato i ricercatori dell'università Politecnica delle Marche, l'Università di Pisa, gli atenei di Napoli "Parthenope" e Bologna insieme ai ricercatori dell'Ispra.


    GOSSIPPANDO


    :serenade.gif: .ciao squadra.sono appena rientrata.ci siete?..un bacione....

    Gossippando

    Ilary Blasi, rifatta? "Non ci penso affatto"


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    Il seno, però, desta qualche sospetto...

    Ilary Blasi, mai rifatta. Ma a guardar bene...
    Irriverente, simpatica, bella e solare come, più del solito. Ilary Blasi a Le Iene diventa l'intervistata da una 'iena' storica, Giulio Golia.

    Non ha peli sulla lingua la conduttrice dello show di Italia 1, con i nuovi compagni d'avventura Luca Argentero ed Enrico Brignano.
    Su un'isola deserta, tra la Ventura, la Marcuzzi e la Chiabotto, porterebbe sicuramente SuperSimo. Vuole assolutamente condurre un reality. Su un libro e una partita in tv, preferisce sicuramente la lettura.
    Immancabile parlare del marito, Francesco Totti. Ancora deve capire perché stia con lei. "Francesco sarebbe geloso di natura, ma dopo 10 anni un rapporto si evolve. Non può mica essere quello dell’inizio. Ormai abbiamo i nostri spazi, le nostre vite", spiega Ilary, 30 anni. In televisione è sempre super sexy, ma a casa è spesso in piagiama e ciabatte: "Se sta ancora con me vuol dire che preferisce la donna in ciabatte", aggiunge ironica. Diventare mamma di Cristian, 6 anni, e Chanel, 4, da giovane le ha portato fortuna, anche se "è un lavoro difficile. Li ho avuti quasi attaccati, è stato un minestrone. Direi che si impara con gli anni".

    La svolta professionale è arrivata nel 2006: "Presentare Sanremo al fianco di Giorgio Panariello. È un treno che ti capita una volta nella vita: l’ho preso. Nessuno si aspettava niente da me ed ero serena. Ho cambiato pagina. Dopo sono arrivati il Festivalbar e le Iene". Da letterina a volto della tv di successo, la Blasi non è mai banale e ama pure gli uomini non banali. Sposata da sette anni, incrocia scaramaticamente le dita. Il segreto per tenersi stretto un marito? "Francesco lo lego, lo minaccio...". Non è una donna 'pelosa', ha qualche smagliatura, ma "il sedere invece tiene: faccio step, squat, pilates. Magari non è di marmo, ma resiste". Non sa stirare le camicie, ha un solo cellulare "da 29,90 euro", e vive meglio senza la tecnologia.

    Per i figli, momentaneamente si ferma a due. Categorica quando le si chiede se si è mai rifatta qualcosa: "No. Non ci penso affatto". Eppure il suo seno da questa estate sembra 'rinvigorito' e più di qualcuno ha avanzato l'ipotesi di un aiuto del chirurgo. Golia non è riuscito a controllare, chissà...



    ... CURIOSANDO E RACCONTANDO …


    L'uomo che scrisse questo libro, lo fece con l'alleanza del diavolo, e finì sul rogo per questo.
    (Pedro Ceniza)


    LA NONA PORTA



    Titolo originale The Ninth Gate
    Paese Francia, Spagna
    Anno 1999
    Durata 127 min
    Genere thriller
    Regia Roman Polanski
    Soggetto dal romanzo Il club Dumas
    Sceneggiatura John Brownjohn, Roman Polanski, Enrique Urbizu
    Produttore Roman Polański
    Fotografia Darius Khondji
    Montaggio Hervé de Luze
    Effetti speciali Gilbert Pieri, Jean-Louis Trinquier
    Musiche Wojciech Kilar
    Scenografia Dean Tavoularis
    Interpreti e personaggi
    Johnny Depp: Dean Corso
    Emmanuelle Seigner: la ragazza
    Lena Olin: Liana Telfer
    Frank Langella: Boris Balkan
    James Russo: Bernie
    Jack Taylor: Victor Fargas
    Jose Lopez Rodero: Pablo e Pedro Ceniza
    Allen Garfield: Witkin
    Barbara Jefford: baronessa Kessler
    Willy Holt: Andrew Telfer

    Premi

    European Film Awards 1999: miglior europeo in un film non europeo (Roman Polanski)



    L'enigma è finalmente risolto: viaggiare in silenzio per una strada lunga e tortuosa, affrontare le frecce della sfortuna, senza temere né cappio né fiamme, giocare la più grande delle partite e vincere, non astenendosi da alcuna spesa e sfidare le vicissitudini del fato, e ottenere alla fine la chiave che aprirà... la nona porta! (Balkan)


    TRAMA


    Boris Balkan, un editore e bibliofilo newyorkese, commissiona a Dean Corso, esperto di libri antichi, un'indagine su un testo esoterico rinascimentale presente nella propria collezione privata, Le nove porte del Regno delle Ombre, scritto e stampato nel 1666 da Aristide Torchia, un non meglio definito esoterista veneziano, processato e giustiziato sul rogo dalla Santa Inquisizione. Balkan è in possesso di uno dei tre soli esemplari superstiti ma è anche convinto che solo uno dei tre sia autentico. Promettendogli un lauto compenso, manda Corso in Europa presso i collezionisti in possesso delle altre due copie per scoprire identificare la copia autentica che gli permetterebbe di evocare Satana in persona, dal momento che le xilografie in esso presenti sarebbero un riadattamento operato da Torchia a partire da quelle contenute nell'Horrido Delomelanichon, un libro leggendario mai trovato e ritenuto opera di Lucifero stesso.
    La copia di Balkan era precedentemente appartenuta ad Andrew Telfer che si era suicidato (nella scena iniziale del film) poco dopo avergli venduto il libro. Prima di partire per la Spagna, Corso fa visita alla vedova Telfer (Lena Olin) la quale vorrebbe riavere il libro essendo stato originariamente comprato per lei. Corso rifiuta la proposta, ma la donna lo raggiunge al suo appartamento e, dopo averlo sedotto, lo colpisce e cerca il libro senza però trovarlo. Il socio in affari di Corso, Bernie, che aveva custodito il libro nel suo negozio, è rinvenuto assassinato e appeso per un piede a testa in giù come in una delle incisioni del libro.
    Corso raggiunge Toledo, in Spagna, e parla con i fratelli Ceniza, restauratori di libri, che gli mostrano come alcune delle incisioni siano firmate "LCF", riferimento a Lucifero. Corso prosegue per Sintra, in Portogallo, e incontra Victor Fargas, la cui copia del libro differisce leggermente, proprio nelle incisioni, da quella in possesso di Balkan. Mentre Corso lascia la villa di Fargas, la guardia del corpo della Telfer tenta invano di ucciderlo, ma interviene in suo soccorso una misteriosa ragazza che Corso aveva già incontrato in altre situazioni. La mattina dopo Corso è svegliato nuovamente dalla ragazza e insieme tornano alla villa di Fargas per scoprire che il proprietario è stato assassinato e il libro bruciato, ma privo delle incisioni.
    Corso si sposta quindi a Parigi per incontrare la baronessa Kessler (Barbara Jefford) e studiare la sua copia delle Nove Porte. Anche qui trova differenze nelle incisioni, ma prima di andare via viene colpito alla testa. Al suo risveglio la lussuosa dimora della baronessa è in fiamme e la stessa proprietaria è stata strangolata. Anche in questo caso la copia delle Nove Porte è andata distrutta, tranne le incisioni. Corso capisce che le tre copie erano tutte autentiche e che ognuna conteneva incisioni firmate "LCF". Tornato all'hotel, scopre che la sua copia delle Nove Porte è stata portata via dalla Telfer e, accompagnato ancora una volta dalla misteriosa ragazza, insegue la vedova fino ad una grande villa fuori città. I due scoprono che la Telfer e altri adepti stanno per celebrare un rituale. Durante la celebrazione irrompe improvvisamente Balkan che, dopo aver affermato di aver compreso il segreto delle Nove Porte, uccide in una colluttazione la vedova Telfer.
    Balkan scappa verso un castello e, poco prima di effettuare il rituale di apertura della nona porta, viene interrotto da Corso. Tuttavia il bibliofilo immobilizza Corso e procede con il rituale: descrive il cammino delle nove porte e si dà fuoco, ma qualcosa non funziona e così muore carbonizzato. Corso esce dal castello in fiamme e viene fermato dalla misteriosa ragazza con cui si abbandona ad una notte di sesso.
    Il mattino seguente i due lasciano il castello ma, durante una sosta, la ragazza scompare dopo aver lasciato sul parabrezza dell'auto un messaggio con scritto "Fratelli Ceniza". Corso torna al negozio di Toledo, dove però i due non ci sono più. Mentre degli operai portano via gli ultimi oggetti del locale, da un armadio cade un foglio e Corso scopre che si tratta della vera nona porta, raffigurante la misteriosa ragazza da lui incontrata e il castello in fiamme.



    ...recensione.....


    Quella per il demonio sembra essere diventata una fissazione "saltuaria" del grande Roman Polanski che, a trent'anni di distanza dal bellissimo "Rosemary's baby", torna ad occuparsi di questo tema con l'altrettanto apprezzabile "La nona porta". Ispirato al romanzo "Il club Dumas" di Arturo Pérez-Reverte, questo film riesce perfettamente ad affascinare lo spettatore soprattutto grazie ad un magistrale utilizzo delle atmosfere, da sempre carta vincente delle pellicole del maestro, create grazie alle ambientazioni, alle scenografie, alle musiche e soprattutto alla fotografia davvero molto suggestive e molto attrattive. Il protagonista, infatti, per la sua ricerca sarà costretto a viaggiare in Europa passando per la Spagna, il Portogallo e la Francia. È così che allora il regista ci mostra dapprima delle case ultralussuose, appartenenti ai suoi datori di lavori o ai suoi acquirenti/venditori di libri rari, sempre ricche di biblioteche stratosferiche; per poi accompagnarci in librerie fatiscenti e sicuramente maleodoranti (è anche questa la capacità del regista, quella di esprimerci sensazioni che con la vista solitamente non si colgono), in cui sono sempre i numerosi e polverosi libri a farla da padrone (rimane impresso lo straordinario incipit in cui in uomo si impicca e poi l'attenzione si sposta sulla sua libreria e soprattutto sull'assenza di un determinato libro, dietro il quale si nasconde un "mondo").
    Ed è proprio il libro, l'importanza estrema del suo contenuto (e il fatto che in questo caso si tratti di un contenuto demoniaco è solo un "pretesto" per costruire sul concetto che si vuole trasmettere, un delizioso film di genere), nonché la forza che questo può assumere se mal interpretato o maneggiato dalle "menti" sbagliate, il vero e proprio protagonista assoluto de "La nona porta", nonché il suo pregnante e stimolante sottotesto. Un sottotesto rivestito di tutto punto, grazie all'abilità registica e narrativa di Polanski che si ispira ai grandi, facendoci sorridere e ammirare la qualità del suo lavoro.
    È impossibile non ricordarsi del mitico Philip Marlowe, osservando lo spirito beffardo e sarcastico dell'investigatore privato, qui interpretato da uno straordinario e ironico Johnny Depp, così come viene automatico pensare al geniale Hitchcock più volte omaggiato e richiamato in diverse situazioni. Prima su tutte il ricorso e l'attenzione minuziosa al particolare e agli oggetti, che acquistano così un'importanza decisiva nello scatenarsi degli eventi o un richiamo simpatico ma comunque significativo agli stessi. Qui abbiamo, al di là ovviamente del libro in primis, anche un paio di scarpe da ginnastica e un paio di occhiali.
    Merito del regista è anche quello di aver saputo mescolare abilmente (se si esclude forse l'eccessivamente grottesco e fantasioso finale) la narrazione puramente investigativa caratterizzata da influenze da thriller d'atmosfera, con il paranormale e il surreale, visti i ripetuti riferimenti alla possibilità di Lucifero come scrittore di alcune pagine del libro in questione (scritto guarda caso nel 1666, da cui l'altra chicca di far uscire il film nel 1999, con un continuo e minuzioso gioco di numeri significativi anche all'interno del racconto) e, soprattutto, la presenza di un personaggio molto singolare (interpretato dalla bellissima e ipnotica Emmanuelle Seigner), sorta di angelo/diavolo custode che aiuta più di una volta l'ignaro e un po' sprovveduto protagonista.
    Il tutto, comunque, mescolato ad un irresistibile umorismo, insito soprattutto nella qualità dei dialoghi che alleggerisce la lunga visione e la rende oltremodo più gradevole. Non rimane altro, dunque, che asserire di trovarci di fronte all'ennesimo ottimo lavoro di Roman Polanski che da sempre ha saputo maneggiare e manipolare il genere (dal noir, all'horror, al thriller, al drammatico, ecc...), rendendolo personalissimo e inconfondibile. Così come ha fatto con "La nona porta", film polanskiano fino al midollo, che risulta essere, quindi, un mix perfetto e caratteristico di tensione, curiosità, qualità del racconto, contenutismo e, perché no, leggero intrattenimento.
    ( A. Cavis)