Mario Biondi: My Space, i social network e il nuovo disco “Sun”
di Francesca Binfarè da:datamanager.it
Nel 2006, agli albori di quello che sarebbe stato il successo che ha lanciato la sua carriera, Mario Biondi sbarcava su My Space. C’è ancora oggi, nella nuova versione targata Justin Timberlake. E’ stato uno dei primi artisti italiani ad aprire un profilo sull’oggi defunto Ping. Che rapporto ha avuto e ha tuttora con i social network? Glielo abbiamo chiesto «Provo grande affetto per la piattaforma My Space e se ritornasse in auge, nella rinnovata formula promossa da Justin Timberlake, sarei contento». Il grande successo di Mario Biondi risale al 2006, quando il brano “This is what you are” trascina al successo l’album “Handful of soul”. Da allora Mario Biondi ha pubblicato dischi e inanellato successi, cambiato etichette discografiche (passando dalle indipendenti alla major Sony), ha partecipato a un Festival di Sanremo come ospite big, ha interpretato brani per la colonna sonora nel rifacimento del grande classico Disney “Gli aristogatti” e ha doppiato un personaggio del film “Rapunzel”. Insomma, di acqua ne è passata sotto i ponti: arriviamo così al suo nuovo disco. Si intitola “Sun”, ed è un album ricco di collaborazioni: c’è l’artista statunitense Chaka Khan, il grande Al Jarreau, Omar, James Taylor, Leon Ware e Incognito. Un disco curatissimo di caldo soul, dal sound internazionale.
Data Manager: Un album che è una parata di grandi nomi…
Mario Biondi: Nomi da pelle d’oca. Indubbiamente mi sono tolto molti sfizi, collaborando con questi artisti. Mi sono emozionato ad andare a Los Angeles a casa di Al Jarreau a registrare. Ma anche con tutti gli altri.
Nella tracklist di “Sun” spicca una canzone, l’unica in italiano: è “La voglia, la pazzia, l’idea”. Come mai un solo brano nella nostra lingua?
In realtà ne ho scritto qualcuno in più, in italiano.
Quelli che avresti dovuto portare la Festival di Sanremo? Ci spieghi com’è andata?
Ero nel pieno della lavorazione di questo disco, non puoi presentare due pezzi raffazzonati per il Festival. Siccome, però, mi avevano proposto di andarci, io mi ero sentito lusingato e ho cercato di preparare bene due canzoni (ma ne ho anche una terza). Poi con la Sony ci siamo detti che “Sun” è un progetto che ha bisogno di molto tempo e cura, e tutto quello che riguarda Sanremo è andato sfumando.
Come ti sei trovato nelle vesti di ‘cantante italiano’ tu, abituato ai testi in inglese?
Finalmente ho fatto il ‘cantante italiano’ (ride, nda)! Sono molto contento di “La voglia, la pazzia, l’idea”, che è un brano molto intimo e personale. Il testo è nato, praticamente così com’è nel disco, nel 2001: l’ho scritto tornando da Lampedusa. Ero intenzionato a cambiare il titolo perché non volevo parafrasare la canzone di Ornella (Vanoni; la canzone è “La voglia la pazzia”, nda), ma facendolo avrei snaturato il brano. Così è rimasto com’era.
Nel 2006, praticamente agli albori di quello che sarebbe stato il grande lancio della tua carriera (con l’album “Handful of soul”), hai aperto una pagina su My Space.
Esatto. Curavo io la mia pagina e continuo a farlo: mi piace.
Com’è cambiato – se è cambiato - il tuo modo di usare o di relazionarti con questo social?
My Space è una piattaforma che purtroppo ha vissuto un lento declino, ed è arrivata quasi a essere un social in disuso… ma non ti nego che ci sono affettivamente piuttosto legato. Come ho detto, mi piace occuparmi della mia pagina, e sono ancora presente su My Space.
Come hai osservato, con l’impennata di utenze di Facebook e il boom di Twitter che è arrivato anche in Italia, My Space è finito in un cono d’ombra. Oggi sta cercando di rilanciarsi: è online la nuova versione della piattaforma, targata Justin Timberlake. Cosa ne pensi?
Devo osservare bene la nuova versione, sono stato impegnato con il disco. Forse mi ripeto, ma ancora una volta devo dire che provo grande affetto per la piattaforma My Space e se ritornasse in auge… sarei contento.
Tu, tra le altre cose, sei stato uno dei primi artisti italiani ad aprire un profilo su Ping (il social network di iTunes ormai chiuso, nda): sei molto attento alle novità del web. Cosa ti piace del mondo ‘social’?
I social network sono una finestra aperta, rappresentano uno spazio di incontro con persone di cui altrimenti non riusciresti nemmeno a conoscere l'esistenza: è una grande opportunità che mi piace utilizzare, anche se amo sempre il contatto diretto con i fan. Mario Biondi è anche su Facebook e You Tube.
Mario Biondi: "Che meraviglia stare sul palco con gli Earth Wind & Fire" Il cantante italiano ospite live della leggendaria band americana
di Gianni Poglio fonte: cultura.panorama.it
23 luglio 2013, una data che Mario Biondi non dimenticherà facilmente. Salire sul palco con gli Earth Wind & Fire vuol dire esibirsi una band che è storia. 'Sono arrivato in scena con le braccia alzate e i pugni stretti come Rocky Balboa dopo un combattimento vincente. Per me è stata una grande vittoria, un grande privlegio. Sono una band di persone squisite, dopo il souncheck si sono alzati e mi hanno applaudito' racconta il vocalist a Panorama.it. 'Una meraviglia. Ho cantato con loro a Milano After the love has gone (sotto, il video), un pezzo straordinario. Nel loro prossimo disco in uscita a settembre, Now then & forever, ho duettato con loro proprio su After the love has gone. Ero così eccitato all'idea di condividere il palco con loro che la notte del concerto prima non sono riuscito a chiudere occhio. In studio sono eccezionali, hanno feeling e passione da vendere. Non hanno l'ossessione della perfezione formale Sono umani e meravigliosamente bravi'.
La calda voce di Mario Biondi al "Lucca Winter Festival"
Appuntamento il 28 novembre al Teatro del Giglio
Un big della musica internazionale va ad impreziosire il cartellone del «Lucca Winter Festival». La nostra città è infatti una delle nuove «date» aggiunte all’intenso calendario di appuntamenti dal vivo che Mario Biondi (nella foto) terrà nei più prestigiosi teatri italiani a partire dal 24 novembre. Sarà sul palco del Teatro del Giglio il 28 novembre, qui Mario Biondi proporrà una scaletta composta dai suoi più grandi successi oltre che dai brani del suo ultimo album intitolato «Sun», disco d’oro in Italia, e già pubblicato in tutta Europa, Giappone e Stati Uniti d’America. Ad accompagnarlo sul palco ci sarà «The Italian Jazz Players».
Mario Biondi: Mario Christmas è l'album di canzoni di Natale 2013
Mario Biondi, Mario Christmas: sembra un gioco di parole e invece è il titolo del nuovo album, in uscita il 25 novembre 2013, che contiene dodici canzoni natalizie.
Sta per partire una delle guerre più importanti dell''industria musicale, ossia la scalata alle classifiche degli album di Natale 2013: è questo infatti il periodo più redditizio dell'anno.
Dopo Robbie Williams con "Swings Both Way" è arrivato il turno di Mario Biondi con "Mario Christmas", in uscita il prossimo 25 novembre. Il disco contiene 12 canzoni:
9 classici natalizi tra cui "Last Christmas", "Let it Snow", "Have yourself a Merry Little Christmas" 2 inediti intitolati "My Christmas Baby (The Sweetest Gift)" e "Dreaming Land"
1 duetto con gli Earth, Wind & Fire ("After The Love Has Gone" contenuto anche nell'ultimo album della band "Now, Then & Forever") Il brano che avrà il compito di anticipare il nuovo album sarà "My Christmas Baby (The Sweetest Gift)", in uscita il 22 novembre. Il singolo è uno dei due inediti contenuti in "Mario Christmas" e vede la straordinaria partecipazione del coro gospel Broadway Inspirational Voices e di Michael Baker alla batteria, già al lavoro con Whitney Houston, Aretha Franklin, Ray Charles e molti altri artisti internazionali.
Tracce:
Intro – Mario Wishes You a Merry Xmas Last Christmas Have Yourself a Merry Little Christmas Driving Home For Christmas My Christmas Baby (The Sweetest Gift) (brano inedito) Let It Snow This Christmas God Rest Ye Merry Gentlemen Dreaming Land (brano inedito) White Christmas Close To You After The Love Has Gone feat. Earth Wind and Fire
A Natale 2014 Mario Biondi con il nuovo album "A Very Special Mario Christmas" esce con un cofanetto Cd+Dvd. All’interno del cofanetto ci sono brani dell’ultimo album e tre inediti.
L’album non da meno al trascorso “Merry Christmas” che aveva raggiunto un grande successo, entrando subito in prima posizione per tutto Natale 2013. In quest'album Mario Biondi ha voluto regalare qualcosa di speciale a tutti i suoi fan, le immagini del concerto di Natale “Sun Tour”. L' album di Mario Biondi è stato registrato in Italia e a New York.
Tracce:
Intro 1. Mario Wish U A Merry Xmas 2. Santa Claus is Coming to Town 3. Please come Home for Christmas 4. Happy Xmas (War is over) 5. Last Christmas 6. Have Yourself a Merry Little Christmas 7. Driving Home for Christmas 8. My Christmas Baby (The Sweetest gift) 9. Let it Snow 10. This Christmas 11. God Rest Ye Merry Gentleman 12. Dreaming Land 13. White Christmas 14. Close to You 15. After the Love has Gone (Dave Pensado Mix) 16. Santa Claus Is Coming to Town (Moon Rocket Remix)
Dal 10 aprile Love is a temple, il singolo che anticipa Beyond, il nuovo album di inediti di Mario Biondi, uscito il 5 maggio.
Queste le date confermate del tour “Mario Biondi Live 2015” (prodotto e organizzato da F&P Group):
Il 5 maggio a Torino (Auditorium del Lingotto) Il 7 maggio a Sanremo, IM (Teatro Ariston) – nuova data L’8 maggio a Bergamo (Teatro Creberg) Il 10 maggio a Firenze (Teatro Verdi) Il 12 maggio a Milano (Teatro Degli Arcimboldi) Il 15 maggio a Mantova (Gran Teatro Palabam) Il 16 maggio a Cesena (Nuovo Teatro Carisport) Il 18 maggio a Bologna (Teatro Europauditorium) Il 20 maggio a Roma (Auditorium Parco Della Musica - Sala Santa Cecilia) Il 22 maggio a Bari (Teatro Team) Il 24 maggio a Palermo (Teatro Politeama) Il 25 maggio a Catania (Teatro Metropolitan)
Dopo i concerti in Italia, l’ormai consolidato successo internazionale di Mario Biondi porterà l’artista in tour anche in Europa e in Asia.
Queste le prime date confermate (Ponderosa Music and Art): il 27 maggio a Londra (Regno Unito), il 28 maggio a Vienna (Austria), il 30 maggio ad Amburgo (Germania), il 31 maggio a Zurigo (Svizzera), il 2 giugno ad Amsterdam (Olanda), il 6 giugno a Baku (Azerbaigian), l’8 giugno a Mosca (Russia), il 10 giugno a Bruxelles (Belgio) e l’11 giugno a Parigi (Francia).
Album di Mario Biondi del maggio 2015, esce a distanza di due anni dall'ultima raccolta del cantante.
Ho voluto intitolare il mio disco Beyond perché va al di là. Tanto per cominciare, sicuramente va al di là delle versioni classiche di quello che ho prodotto finora. Ma anche al di là delle mie stesse aspettative. Grazie alla collaborazione con Max Greco e Davide Florio, questo album esprime una potenzialità molto bella che ha stupito me per primo. Abbiamo osato un po' in questo progetto, c'è una visione più pop, più giovanile. I miei figli, ad esempio, adorano I choose you, la chiamano "la nostra canzone".
Beyond - Love is a temple, il primo singolo
Love is a Temple non l’avrei mai considerato come singolo, avrei scelto I choose you o You can't stop this love between us, se non Open up your eyes. Anche perché Love is a temple è un brano con un testo molto intimo e in genere non mi piace mostrare cose troppo personali. Invece c’è stata questa sorta di plebiscito da parte della Sony, quando mi sono visto dodici mani alzate per scegliere proprio questa canzone come singolo, mi sono convinto che evidentemente fosse la decisione giusta. Come dire: ubi maior mario cessat! Love is a temple nasce tre o quattro anni fa (come la maggior parte delle canzoni che sentirete nel disco). L’avevo scritta per una corista che lavora con me, Marina. Poi lei ha fatto altre cose e il brano è rimasto lì. Cominciando a compilare la wishlist per il mio nuovo album, mi è saltato fuori questo provino. Ho provato a canticchiarla e si sentiva subito che fosse mia. Per questo ho deciso di inserirla in Beyond.
Ho avuto la fortuna di collaborare con un imprenditore attento alle innovazioni. Questa cosa, ad esempio, si chiama "Realtà aumentata" e già dal nome mi aveva colpito molto. Ho proprio pensato: "Qualsiasi cosa sia, io la voglio". In pratica c'è un'app da scaricare, si chiama BLINKAR. Una volta fatto, si può accedere a contenuti extra come bakstage della produzione del disco o del tour con tutte le informazioni sulle date. Posso far caricare lì sopra in qualsiasi momento dei messaggi per i miei fan, senza passare dai social. Insomma, acquistando il disco si hanno molte chicche in più rispetto al semplice ascolto su Spotify, ora che ci penso. In generale, io amo la tecnologia: lo sviluppo degli ultimi anni è stato preponderante. Si sta evolvendo tutto a vista d’occhio. Altro che obsolescenza programmata, ormai qualsiasi cosa esca è già "vecchia"! Mi sta un po’ antipatico, ma questa è una cosa che dico da almeno dieci anni, il fatto che uno uno senza acquistare un brano o un album si possa permettere di infamarti sotto al disco in vendita su iTunes. Mi sembra una cosa cattiva, inutile. Voglio dire: quello è il mio negozio, non puoi scrivermi "stronzo" sulla vetrina con la bomboletta. Insomma, mi infastidiscono i classici "leoni da tastiera".
Il Tour
Durante il tour sentirete un excursus da Hand full of soul a Beyond passando per tutti i progetti fatti negli anni. Di Beyond facciamo un’apertura particolare con Open up your eyes. Sul palco con me ci saranno due ballerine inizialmente vestite da hostess. Lo spettacolo cresce parecchio rispetto ai miei precedenti live perché si passa da una visione jazz club a una visione che va davvero "oltre". Dal vivo dovrò rinunciare a brani come I choose you: ho mirato più che altro a una scelta precisa, non potevo certo mettere tutti i brani del disco. Non riesco nemmeno ad immaginare come faccia Claudio Baglioni: lui fa quattro ore di spettacolo, si porterà una flebo in camerino, non lo so.
Beyond in tre canzoni Where does the money go è una canzone che parla di soldi, sì, anche se io non ho un rapporto meraviglioso col denaro: sono la classica persona che va sempre in giro con cinque euro in tasca. Mi piace sognare di poter vivere di piccole cose. Poi, però, soprattutto con una famiglia grande come la mia (Mario Biondi ha sette figli, ndr) mi rendo conto di come il denaro abbia una valenza da cui non posso prescindere fino in fondo. Questo brano è una canzone molto sociale, rispecchia parecchio la società moderna: piace a tutti bere lo champagne e andare a mangiare giapponese ma poi i soldi van via. Avevo in mente quasi fin dall’inizio il ritmo raggae di questa canzone. la prima visione è stata un rag, la seconda un rock alla Red Hot Chili Peppers. Ma funzionava di più col rag, dava il giusto mood ironico, quanto basta per trattare un tema come il denaro.
All of my life è un brano dedicato a mia figlia, Mia. Lei si tranquillizza con le canzoni di Usher. Ha sette mesi e l'ho scoperto in un’occasione in cui piangeva a dirotto. Quando la mamma ha fatto partire un disco di Usher, ha smesso. Ho voluto fare una canzone per lei e, inevitabilmente, l'ho fatta proprio su quel genere lì. Le altre mie figlie hanno gusti musicali diversi: mi hanno portato a vedere Il Mondo di Patty, ad esempio. Sono riuscito a scampare Justin Bieber perché ci sono andate con le figlie di Albano, sotto la supervisione di Cristel Carrisi. Che poi il problema non è tanto Justin Bieber: sono andato a vedere anche Ed Sheeran e l'ho trovato bravissimo ma quello che mi infastidiva erano le ragazzine urlanti tra il pubblico: sono tutte tra i dodici e i sedici anni e strillano come aquile. Io non le vorrei quelle fan e comunque comicio ad essere un po’ anziano per poter suscitare tutto quel casino. Ma non si sa mai nella vita...
All I want is you: Dee Dee Bridgewater è l'autrice di questo brano. Io e lei ci conosciamo da cinque o sei anni e ci siamo trovati a cantare insieme a un paio di festival jazz. Poi l'ho incontrata a Milano ed è nato fin da subito un feeling naturale. Quindi le ho chiesto se volesse scrivere qualcosa per me. Lei ha accettato ma poi mi ha fatto aspettare, anzi mi ha fatto proprio "morire". Alla fine però è arrivata All I want is you che non è una semplice canzone d'amore: quel testo ha una proprietà linguistica davvero importante, è riuscita ad esprimersi con una poetica che suona.
Tracce:
Open up your eyes All of my life Love is a temple All I want is you I chose you You can’t stop this love between us Blind Come down Heart of Stone Fly Away Another kind of love Over the world Where does the money go
L'edizione speciale del disco d'oro "Beyond" sarà arricchita da 5 brani storici dei Commodores rivisitati.
Sarà disponibile da oggi, in tutti i negozi tradizionali e negli store digitali, “Beyond Special Edition”di Mario Biondi. L’edizione speciale del disco d’oro “Beyond” con in più 5 storici brani dei Commodores rivisitati, a coronamento di un 2015 di grandi successi per l’artista con 25 date all’estero e concerti in tutta Italia. Nel CD extra “Mario Biondi vs Commodores” ci saranno i brani dei Commodores reinterpretati “Three Times a Lady”, “Easy”, “Brick House”, “Lady (You Bring Me Up)” e “Nightshift”, primo singolo estratto e attualmente in radio. Mario Biondi si confronta cosi’ con la band funk/soul della Motown Records, interpretando con il suo timbro inconfondibile il sound di un gruppo che definisce “Beyond”, ovvero “oltre”.
L’album “Beyond” (Sony Music), entrato direttamente al numero 1 della classifica degli album piu’ venduti, contiene 13 straordinari brani che spaziano tra sonorità soul e funky, tra cui i singoli “Love Is A Temple” e “I Chose You”. Un album dal sound internazionale, nel quale lo stile di Mario Biondi si sperimenta in nuove sonorità. Una produzione curata nel minimo dettaglio con musicisti d’eccellenza tra i quali i Dap-Kings, gruppo musicale funk/soul di Brooklyn, band di Sharon Jones che ha suonato anche con Amy Winehouse e altri artisti internazionali. Tra gli autori dei brani Bernard Butler, ex chitarrista degli Suede, e D.D.Bridgewater.
Inoltre partirà il 28 novembre la terza parte del “Beyond Tour” (prodotto e organizzato da F&P Group) che porterà l’artista in concerto nei teatri di tutta Italia.
Queste le date confermate:
il 28 novembre al Pala Mazzola di Taranto, l’1 dicembre al Teatro delle Muse di Ancona, il 2 dicembre al Teatro Regio di Parma, il 7 dicembre al MART di Rovereto (TN), il 9 dicembre al Teatro Europauditorium di Bologna, il 10 dicembre al Teatro Galleria di Legnano (MI), il 12 dicembre al Teatro degli Arcimboldi di Milano, il 14 dicembre al Teatro Colosseo di Torino, il 16 dicembre al Parco Archeologico dell’Anfiteatro Romano di Santa Maria Capua Vetere (CE), il 17 dicembre al Teatro Verdi di Montecatini (PT), il 19 dicembre al Teatro Ponchielli di Cremona, il 21 dicembre al Teatro Rossetti di Trieste, il 22 dicembre al Teatro Pro Loco di Borgosesia (VC), il 23 dicembre al Teatro Carlo Felice di Genova, il 28 dicembre all’Obihall di Firenze, il 29 dicembre all’Auditorium Parco della Musica di Roma e il 30 dicembre al Pala Florio di Bari.