GIORGIO FALETTI

biografia ,discografia, film, news, foto...

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    Niente-di-vero-tranne-gli-occhi


    Niente di vero tranne gli occhi



    Niente di vero tranne gli occhi è la seconda prova narrativa - dopo Io uccido - di Giorgio Faletti, cantautore, cabarettista e giallista.
    In un noir dallo stile hollywoodiano con effetti speciali ed elaborati piani sequenza mirati a mantenere la suspense, Faletti ha inserito gli eroi di Schulz, dal timido Linus alla petulante Lucy, dal megalomane Snoopy al disadattato Pigpen. La storia è ambientata a New York, con una breve parentesi in una Roma da cartolina vista con gli occhi di un turista yankee. Il punto focale su cui si impernia l'azione è un'operazione di trapianto della cornea effettuata in una clinica oculistica (e il titolo, sotto questo aspetto, è già eloquente).
    In questo suo romanzo, Faletti dimostra di essere appassionato del fumetto d'autore e del cinema di Hollywood. Come nel precedente Io uccido, lo stile della sua scrittura sembra opera di una traduzione volutamente un po' trasandata e molte delle sue frasi potrebbero essere inserite in un fumetto o servire come spunto per un disegno di Manara o di Toppi. Si nota in questo libro come abbia affinato le sue abilità di scrittore e come le descrizioni siano più scorrevoli

    da Wikipedia
    foto: topnegozi.it


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    Fuori da un evidente destino


    Fuori da un evidente destino è il terzo romanzo - dopo Io uccido e Niente di vero tranne gli occhi - di Giorgio Faletti.


    Trama

    Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell'immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l'adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Si trova quindi a fronteggiare un essere maligno risvegliato dal passato per poter compiere l'antica maledizione.


    da Wikipedia


    Edited by tomiva57 - 5/7/2014, 14:04
     
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  2. tomiva57
     
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    arton707


    Io sono Dio




    Io sono Dio è il quarto romanzo di Giorgio Faletti.
    La presentazione è avvenuta il 16 maggio 2009. È pubblicato dalla casa editrice Baldini Castoldi Dalai.


    Trama

    Il libro narra la storia di un uomo sopravvissuto alla guerra del Vietnam, riportando però delle gravissime ustioni sul viso e su tutta la superficie del corpo a causa di un attacco aereo con il napalm. Tornato in patria, viene visto con curiosità e a volte con disgusto dalla gente che lo circonda per le sue ustioni e decide così di vendicarsi. Si dedica negli anni immediatamente successivi al suo rientro all'edilizia facendosi assumere da alcune società per la costruzioni di alcuni edifici, è proprio con quegli edifici che inizierà a tramare la sua vendetta contro il mondo che lo circonda piazzando delle cariche esplosive unite al napalm e collegando le cariche ad un telecomando a frequenze radio per farle esplodere non appena lui lo avesse voluto. Alla sua morte degli altri finiranno il lavoro da lui iniziato causando disordini e paura nella città. Solo l'investigatrice Vivien Light del 13º distretto di Manhattan, insieme ad un reporter con un passato discutibile, Russel Wade, riusciranno ad unire gli infiniti pezzi di questo puzzle fermando così quest'onda assassina che ha colpito la città.




    appunti_di_un_venditore_di_donne_di_giorgio_faletti


    Appunti di un venditore di donne




    Appunti di un venditore di donne è il quinto romanzo di Giorgio Faletti ed è composto da 24 capitoli, più un prologo, un epilogo e un capitolino intitolato "ringraziamento"
    Uscito il 9 novembre 2010, è pubblicato dalla casa editrice Baldini Castoldi Dalai.


    da Wikipedia
    foto:sololibri.net
    & sulromanzo.it


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    Giorgio Faletti: "Nudo e crudo... a teatro"
    L'attore e scrittore si racconta e ricorda commosso Zuzzurro


    di ANDREA CONTI





    Giorgio Faletti coniuga i due suoi grandi amori in un unico spettacolo "Nudo e crudo". Il teatro e la musica si intrecciano lungo aneddoti, ricordi di vita e anche riflessioni importanti. Faletti debutta il 26 ottobre al Teatro Atlantic di Borgaro Torinese poi riprese a marzo
    a Bologna (2),
    Verona (3)
    e Roma (9).
    "Mi metterò a nudo con strumenti musicali essenziali", dice a Tgcom24. Poi ricorda l'amico Zuzzurro: "E' andata via una parte di me".


    Come nasce lo show "Nudo e crudo"?


    L'estate scorsa ho portato in scena 'Da quando a ora' con musicisti e una orchestra, questa volta ho deciso di presentarmi totalmente a nudo, spoglio di scenografia e con musica essenziale con un pianista, un batterista e un chitarrista.

    Una vera e propria rivoluzione?

    Direi di sì. Questa è una dimensione molto più vicina al mio modo di far spettacolo. Voglio divertirmi e far divertire il pubblico che potrà ascoltare queste mie canzoni... Ovviamente canterò ma non garantisco sul risultato (ride, ndr).

    Si parlerà anche della tua vita?

    Certamente, ci saranno momenti in cui snocciolerò aneddoti sulla mia vita passata. Ma il filo conduttore sarà anche qualche riflessione su quello che mi è accaduto legato a qualche motivo musicale. In fondo anche involontariamente, alcuni episodi della nostra vita sono contrassegnati dalle canzoni.

    Cosa stai preparando per i prossimi mesi?

    Lo spettacolo teatrale di una giovane artista e nel frattempo si sta cominciando a delineare un nuovo romanzo.

    E' scomparso Zuzzurro, avete iniziato assieme a "Drive In"...

    Con lui se ne va un pezzo di me e della mia vita. Abbiamo iniziato a 'Drive In' ma anche anni prima, da ragazzini in cerca di fortuna, nel cabaret milanese. Ognuno di noi cercava di ritagliarsi un suo spazio. Andrea (il vero nome di Zuzzurro, ndr) fa parte della mia vita e andando in cielo spero possano esserci tanti applausi ad accoglierlo.

    fonte:tgcom24.it

    Edited by tomiva57 - 5/7/2014, 14:42
     
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    tre-atti-due-tempi-giorgio-faletti


    Tre atti e due tempi



    Tre atti e due tempi è un romanzo del 2011 dello scrittore italiano Giorgio Faletti, pubblicato da Einaudi Editore.


    Trama

    La storia narra di un ex galeotto, di nome Silvano Masoero, ma da tutti chiamato Silver, che lavora come magazziniere in una squadra di calcio di Serie B, e di suo figlio Roberto, soprannominato il Grinta, il bomber della squadra, che sta per commettere gli stessi errori del padre.


    da Wikipedia
    foto: socialpost.info





    Crimini - Einaudi - 2005



    Niccolò Ammaniti insegue, alle costole di un chirurgo plastico dalle strane abitudini, Il mio tesoro, in una scatenata, demenziale caccia per le strade di Roma. Andrea Camilleri mette in scena una storia d'amore finita troppo presto, e con Troppe coincidenze. Massimo Carlotto ci fa sentire quanto lontano può portare, nel cuore di un poliziotto, la Morte di un confidente. Nel sottobosco milanese di Sandrone Dazieri comici e assassini in gara cercano tutti L'ultima battuta. Diego De Silva ci porta a Napoli: chi nasconde nel Covo di Teresa? e Giancarlo De Cataldo dipinge una favola nera, con italiani pessimi ed extracomunitari inconsueti intorno al Bambino rapito dalla Befana.
    Un brivido molto lungo percorre la schiena, quando scopriamo chi è davvero il misterioso Ospite d'onore di Giorgio Faletti. Forse non farà carriera il commissario Curreli ostinandosi a cercare Quello che manca, di Marcello Fois. E forse era meglio non avere sentito Il terzo sparo, per la bella poliziotta complessata presa nell'intrigo di Carlo Lucarelli. Ma cosí è la vita. Anzi, il noir.

    Da questa antologia è nata l'omonima fortunata serie televisiva.



    da: einaudi.it


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    Giallo uovo

    Faletti ,Altieri,Macchiavelli,

    15 Racconti

    La ricetta per un ottimo racconto giallo? Una trama robusta, dei personaggi dal gusto deciso, una cottura a fuoco lento e costante. E poi non dimenticatevi di aggiungere suspense a volontà, un pizzico di soprannaturale, sparatorie a piacere. Quindi portatevelo a tavola: naturalmente, servendolo bene "al sangue".....

    15 chef d'eccezione per 15 inediti piatti d'autore: ecco Giallo Uovo, l'antologia realizzata dal Club degli Editori con il meglio del giallo italiano DOC.

    E ancora: 15 scrittori si mettono ai fornelli. Il risultato? Una raccolta con tutto il gusto del miglior giallo all'italiana. Ne uccide più la gola della spada, sentenzia il proverbio. E se a imbandirci tali manicaretti sono proprio i più celebri autori italiani di gialli, possiamo star certi che non mancheranno gustosissime sorprese. L'imprevedibile Tullio Avoledo incentra il suo racconto su un boccone prelibato conteso da raffinati intenditori, mentre per Loriano Macchiavelli l'ispirazione arriva da un passato contadino tormentato dalla violenza e dalla fame. Ma troviamo anche chi, come Giuseppe Pederiali, narra del duello "in punta di forchetta" tra due gastronomi senza scrupoli, mentre Danila Comastri Montanari ci porta alla corte di Francia per imbardirci una sequela di portate veramente "regali". E che dire del Killer di Giorgio Faletti, d'animo sentimentale e con il debole del peperoncino? Oppure della pittoresca cena "d'avanguardia" che Giulio Leoni ambienta nella provincia laziale in epoca fascista?



    Gli autori:

    Giorgio Faletti con La ricetta della mamma;
    Alan D. Altieri con Black-Cuda;
    Loriano Macchiavelli con Al men in bisaca, pulent e saraca;
    Emiliano Gucci con Dolce o salato?;
    Gianni Biondillo con L'angelo;
    Leonardo Gori con Una grossa frittata;
    Barbara Garlaschelli con Matilde;
    Giacomo Gardumi con Iperestesia olfattiva;
    Danila Comastri Montanari con La bocca del re;
    Giulio Leoni con Cena elettrica e dinamismo di sensazioni, con fuga futurista;
    Tullio Avoledo con La ballata del sale malato;
    Ben Pastor con Panis angelicus;
    Giuseppe Pederiali con Quel ristorantino alla Barona;
    Marco Vichi con Il Bisticcio;
    Giorgio Baietti con La penultima cena.


    fonte:ebay.it



    Edited by gheagabry - 23/10/2014, 19:30
     
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    faletti


    La ragazza che guardava l’acqua



    Giorgio Faletti

    Una tenera favola scritta da Faletti per la collana “Corti di Carta” in uscita con il Corriere della Sera.

    In un lago vive un essere misterioso, che ci descrive la sua esistenza, vissuta nella solitudine di una caverna subacquea. Il protagonista spia gli esseri umani ma se ne tiene lontano, invidia i colori sgargianti del mondo esterno ma si rifugia nelle profondità buie del lago. Percepisce le sensazioni degli esseri umani che irradiano i loro sentimenti ma capisce che mostrarsi a loro metterebbe in pericolo la sua vita.

    Un giorno tutto questo cambia con l’arrivo al lago di una ragazza dai capelli rossi. Il misterioso abitante del lago sente che la ragazza è diversa dagli altri umani e ne rimane incantato fino al punto di rischiare la propria incolumità al fine di osservare il più possibile la visitatrice, fino a quando un evento improvviso lo metterà nelle condizioni di rischiare il tutto per tutto per salvare la sua amica…


    fonte: librairie.wordpress.com



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    POCHI INUTILI NASCONDIGLI



    Baldini Castoldi Dalai editore 2008

    Sette racconti, sette storie, sette viaggi verso non si sa dove.
    Intorno a ognuno di noi, dentro a ognuno di noi, c’è sempre una parte oscura, un lato in ombra che la luce della ragione ha timore di illuminare per paura di ritrovarsi sconfitta. E in questa zona buia e fantastica si muovono i personaggi di questa antologia, uomini e donne che si trasformano in vittime o carnefici quando si trovano all’improvviso di fronte a un mondo sconosciuto, a un nuovo volto nello specchio, a quella cupa forma di angoscia che solo l’incomprensibile può trasformare in orrore.

    fonte: giorgiofaletti.it

    Edited by tomiva57 - 6/7/2014, 16:00
     
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    La nuove ricette del cuore



    a cura di Carla Sacchi Ferrero

    Brevi storie, con foto allegata, che raccontano un momento nella vita di chi racconta collegandolo a una ricetta, un piatto amato, un cibo che ha la capacità di suscitare ricordi.


    Il libro si apre con la ricetta e il ricordo dell'infanzia in Algeria, proustianamente risorto di Khaled Fouad Allam, algerino e docente da anni in Italia (attualmente a Trieste e a Urbino), quando è seduto in un caffè torinese, un caffè marocchino dove si serve il tè alla menta con un dolce tipicamente arabo, il msemmem.
    Ed ecco la ricetta del cuscus dolce, che si chiama seffa, un cuscus "condito" con la frutta, piatto estivo e davvero bellissimo, che pochi in Italia (dove ormai il cuscus è un piatto notissimo) conoscono.


    Saltando qua e là tra ricordi e ricette, tra scrittori e attori, eccoci a Parma e nella casa parentale di Alberto Bevilacqua, allevato da zie e nonna durante le frequenti assenze della mamma, spesso ricoverata perché vittima di depressioni acute. Tra tante diverse personalità (la nonna aveva avuto dieci figli di cui sei femmine) e occupazioni femminili lo scrittore però ricorda che c'era un giorno speciale: il giorno dello stracotto. Le cinque zie raccolte in cucina, come "chirurghi che dovessero operare su un corpo umano", la scelta del pezzo da cucinare, il controllo dei tempi di cottura, la disposizione delle verdure di contorno... Riti assolti con grande serietà e competenza, ricordi dolcissimi di calore familiare.



    Un sindaco, e che sindaco!, ci fornisce una ricetta che lui identifica con il Natale, gli agnolotti. Si sta parlando di Sergio Chiamparino, sindaco di Torino, votato per il secondo mandato in modo quasi plebiscitario, che ricorda il compito di assistente privilegiato di sua nonna nella preparazione degli agnolotti, rito a cui aveva partecipato sempre con grande passione e orgoglio. Ci viene ofrnita anche la ricetta precisa e la modalità di preparazione. Ancora oggi, quando la moglie del vicesindaco, ottima cuoca a sua detta, gli prepara gli agnolotti con la stessa ricetta della nonna (particolare perché contiene anche del risotto) sa di toccargli il cuore.


    Per rimanere in Piemonte e per godere di altri sapori della sua prestigiosa tradizione, eccoci a leggere alcuni ricordi (tutti con il titolo di un alimento, semola, latte, scorza di limone...) dell'astigiano Giorgio Faletti. Il primo è un ricordo di fuoco (Semola) o meglio di fiammiferi. Seguono poi quello di una Latteria, luogo di ritrovo e di conversazione, di collettività insomma, memoria di mottarelli e di coppe del nonno... Il primo amore, sempre a sette anni, per Lidia che, nei sogni, lo vede diventare Nembo Kid salvatore della bimba in difficoltà e tutto al profumo di Polvere di cioccolato. La casa dove è nato, vicina a quella della nonna, profuma della magica Torta Nera, la specialità della nonna appunto e di un ingrediente magico, la Scorza di limone. Segue ricetta della torta.



    Segnaliamo un ultimo ricordo e un'ultima ricetta. A parlarne è Paolo Giordano, giovane fisico, vera sorpresa letteraria che con La solitudine dei numeri primi, suo primo romanzo, ha sbaragliato le classifiche per mesi e ha vinto lo Strega. Un piatto che è una specie di segreto di famiglia e che era il padre, nelle rare occasioni in cui si dedicava alla cucina, a preparare: la friciùla. Ed è proprio la loro preparazione, la sorpresa che rappresentava quando veniva portata in tavola, i ritorni dal piacentino (le origini materni sono di quella zona) con la macchina piena di salumi che chiamano a gran voce la friciùla e la semplicità assoluta della ricetta: farina, acqua, olio, sale + salumi assortiti e dieci minuti non di più "a prendersela comoda"...



    Non è un piatto particolare, né regionale, ma la preparazione dell'Insalata di Lidia Ravera insieme a sua sorella Mara, quando erano bambine, era principalmente un momento di confidenze, autoscienza adolescenziale, momento di ribellione alle elaborate ricette della cucina piemontese. Passano gli anni, la malattia che, con sgomento, la sorella aveva scoperto alla nascita di sua figlia e che sembrava debellata, impietosa ricompare. Lidia sempre più spesso parte da Roma per raggiungere la casa di Mara e là, prepara la loro insalata. Mara è sempre più provata dal male: "Mi mancheranno le tue insalate", dice a Lidia che sta per partire per Roma. È il 3 o 4 dicembre, morirà il 10 di quello stesso mese


    Ed eccoci ora a consigliarvi la lettura di questo libro, è un modo interessante e inusuale per conoscere da vicino personalità note solo per le loro opere. Ricordi dolci, nostalgici, dolorosi, teneri... e poi è un piacere sperimentare queste ricette, quasi sempre molto semplici e rapide.

    Le nuove ricette del cuore, a cura di Carla Sacchi Ferrero
    159 pag., 10 € - Blu Edizioni
    ISBN 978-88-7904-062-4

    Comprando questo libro aiuti la Fondazione Banco Alimentare

    Nelle pagine di Wuz: L'appetito vien leggendo


    Di Grazia Casagrande
    fonte: wuz.it


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    Porco il mondo che ciò sotto i piedi

    di Giorgio Faletti edito da Zelig, 1995

    Vito Catozzo, il «vigilante», sprezzante del pericolo, dalla virilità leggendaria sempre in lotta con il mondo che lo prende regolarmente a schiaffi, torna in libreria, raccontandoci i paradossi del suo quotidiano. Nove capitoli pieni di eccentricità linguistiche, frammenti di diario scritti in prima persona, come può scrivere uno come Vito, illetterato, ignaro della punteggiatura e con una sintassi bizzarra.



    Da+quando+a+ora

    Da Quando a ora

    2012 - Stile libero Extra


    Un libro autobiografico in cui l'autore di Io uccido si mette a nudo. Con ironia e candore. Con umorismo e tenerezza.

    Due Cd musicali incisi per la prima volta.
    In Quando Faletti interpreta le sue canzoni già portate al successo da altri.
    In Ora propone dodici canzoni del tutto inedite.



    Edited by tomiva57 - 6/7/2014, 17:27
     
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    “SORPRENDENTEMENTE II STEP”


    19 dicembre 2013 - 22 dicembre 2013

    Iori casa d’aste, Via Pietro Cella 9 – Piacenza



    "Faccio lo stesso mestiere di Hemingway e Picasso senza prendermi sul serio"


    “Bulimico e appassionato”. Così si è definito e così appare Giorgio Faletti: comico, autore, cantante, attore, scrittore e, ora, anche pittore. Presente nel pomeriggio alla casa d’aste Iori di via Pietro Cella per presentare il suo ultimo sforzo creativo: “Sorprendentemente”, la personale di pittura curata da Tiziana Leopizzi, in arrivo niente meno che dalla galleria Berrino nel Principato di Monaco, ha sorpreso tutti per le sue opere, naturalmente, ma non meno per la sua disponibilità.
    E così si è intrattenuto con cordialità a parlare dei suoi quadri: “In questo campo sono sorpreso, perché non avevo nessun tipo di studio o tecnica alle spalle. Però sono provvisto di una sostanziale faccia tosta - ha detto ai nostri microfoni -. In passato ho già corso dei rischi, dicendo, per esempio, che Hemingway ed io facciamo lo stesso lavoro. Ora azzardare che io e Picasso facciamo lo stesso mestiere è un po’ presuntuoso. Ma bisogna non prendersi troppo sul serio e affrontare le sfide con passione e quel briciolo di inventiva che caratterizza noi italiani”.
    Ma come si diventa pittori, passando da una forma artistica ad un’altra ricevendo sempre complimenti? “Non essendo proprietario di nessuna tecnica, me le invento. Nel 99% dei casi, andando fuori dalle regole, sei un criminale. Nell’1% la fai franca. Spero di averla fatta franca”.
    Ma l’aspetto più interessante, che Faletti ha spiegato, riguarda forse l’approccio alle varie forme di comunicazione che finora ha scelto: “Per ora erano legate ad un tempo di fruizione. La canzone ha un tempo di ascolto, un film un tempo di visione e il libro un tempo di lettura. Un quadro invece è un flash. Come ho scritto sul mio sito: un libro è il tempo, il quadro il lampo. E poi presenta un coinvolgimento fisico con l’opera, ci si sporca, ci si macchia. Alla fine, comunque, cerco sempre di attorniarmi di persone preparate, armandomi di senso critico”.
    Bulimico, come si è detto e appassionato. E così Giorgio Faletti è già al lavoro su altri campi. Con la concittadina Chiara Burati, ha detto di avere in cantiere uno spettacolo teatrale che debutterà ad Asti teatro il prossimo anno: “Ho scritto testi, musica e farò anche la regia. Può darsi che capisca che nel teatro non sono in grado. Però la sento come cosa mia e sono fiducioso”. Poi un altro spettacolo teatrale tratto dall’ultimo romanzo “Da quando ora”, che però si intitolerà “Nudo e crudo” e ha assicurato che “da fine febbraio a tutto marzo mi impegnerà in scena. Ma è un divertissement”.
    E poi sono iniziate le ricerche per un nuovo romanzo: “A primavera, i primi di aprile, mi chiudo in casa all’Isola d’Elba e come sempre comincio”.
    Giorgio Faletti, comunque, artista o “truffatore” che la fa sempre franca, come aveva scherzato, non ha mancato di commentare anche la realtà italiana che lo circonda e dalla quale trae ispirazione: “L’istinto sarebbe di scappare. Però resto a chiedermi perché, davanti a una incredibile fame d’Italia presente all’estero - perchè il mondo vuole mangiare, bere e vestire italiano, senza contare le donne - sfruttiamo così poco queste opportunità. Forse dipende da tutti noi. Mi chiedono cosa c’è che non va? Credo qualche ingranaggio, pieno di sabbia, che dobbiamo provare a svecchiare. Lasciando fare le cose a qualcuno di giovane”. Sugli adolescenti di oggi, però, Faletti non è tenero facendo notare un aspetto insolito: “La disoccupazione giovanile è elevatissima anche perché c’è più gente che studia rispetto al passato. Quindi con meno lavoro ma studiando di più aumentano i disoccupati. Forse tanti commenti vanno rivisti alla luce di questo dato”.
    Infine la politica e i politici, bersaglio in questo periodo di ogni invettiva. E non è mancata la sua, in “punta di penna”, in linea con la vena di scrittore: “La gente si è resa conto che la classe politica non funziona. Ma io in politica non potrei mai entrare, perché sono refrattario ai compromessi, alla diplomazia. Che sono le doti più importanti per un politico. Cerchiamo di migliorare la situazione, iniziando dallo scegliere davvero chi ci rappresenta e poi che a queste persone valga davvero la pena dare una tale responsabilità”.


    Gianmarco Aimi
    fonte: piacenza24.eu
     
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    00160261_b
    foto:wuz.it


    Giorgio Faletti è morto a Torino a 63 anni


    Lo scrittore, attore e musicista aveva scoperto pochi mesi fa di avere un tumore ai polmoni: i funerali si svolgeranno martedì 8 luglio ad Asti, lunedì sarà aperta la camera ardente



    17:09 - Giorgio Faletti è morto a 63 anni all'Ospedale Molinette di Torino. Pochi mesi fa aveva scoperto di essere malato ai polmoni ed era appena rientrato da Los Angeles dove era in cura in un centro specializzato contro i tumori. Personaggio televisivo, scrittore, autore di best seller come "Io Uccido", era nato ad Asti il 25 novembre 1950. I funerali martedì 8 luglio alle 15 nella Collegiata di San Secondo ad Asti. Lunedì sarà aperta la camera ardente.

    Personaggio poliedrico, artista dai tanti volti, Faletti ha conosciuto il successo in vari ambiti artistici: dalla tv per tutti, alla scrittura, alla musica come cantante e autore, fino al cinema impegnato.

    Cabarettista di fama in tv, ha fatto ridere il grande pubblico a "Drive in", e poi quello della prima serata del sabato in un "Fantastico" (era il 1990) con Pippo Baudo, Marisa Laurito e Jovanotti. Intanto, laureato in Giurisprudenza, coltiva anche la passione per la musica pubblicando nel 1988 pubblica il primo mini-album "Colletti bianchi", colonna sonora del telefilm omonimo che lo vede fra i protagonisti.

    Nel 1991 suo secondo disco, "Disperato ma non serio", che contiene tra le altre canzoni, "Ulula", uno dei brani più trasmessi in radio nell'estate 1991. Sempre quell'anno scrive per Mina, "Traditore", e la include in "Caterpillar", ma poi sarà anche autore di brani per Milva, Fiordaliso, e Branduardi.
    Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone "Rumba di Tango", inserita poi nel suo terzo album "Condannato a ridere". A Sanremo torna nel 1994 e vince il premio della critica, classificandosi anche al secondo posto in assoluto, con "Signor Tenente", una canzone ispirata alla strage di Capaci e d'Amelio, che è rimasta nell'immaginario collettivo.

    Ma è nel 2002 che sorprende tutti, pubblico e critica, con il suo straordinario esordio da narratore con il primo thriller, "Io uccido", che vende oltre 4 milioni di copie. Nel 2004 raddoppia con il secondo romanzo "Niente di vero tranne gli occhi", che al momento ne ha vendute tre milioni e mezzo, per continuare poi la fortunata carriera di scrittore. E' stato anche attore impegnato, in "Baaria" di Tornatore e nel film "Il sorteggio" di Giacomo Campiotti oltre al film cult "Notte prima degli esami".

    L'amico: "Scherzava anche sulla malattia" - "Giorgio prendeva in giro tutto, anche il tumore. Ne parlavamo sempre a mo' di battuta". A raccontarlo è Massimo Cotto, uno degli amici che è stato con lui fino alla fine. "Ho passato la notte con lui, c'erano tutti gli amici più cari, la famiglia". "Negli ultimi giorni era molto debilitato, non era cosciente - racconta ancora l'amico -. Sembrava uno scherzo venuto male: due settimane fa pensava di aver vinto il cancro al polmone, ma poi la malattia ha avuto il sopravvento nel giro di poco".

    fonte:.tgcom24.mediaset.it/
     
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    L'ultimo saluto a Giorgio Faletti, camera ardente a Torino e Asti

    I funerali si terranno domani pomeriggio nella chiesa della Collegiata di San Secondo, ad Asti

    E' stata chiusa la camera ardente di Giorgio Faletti all'ospedale Molinette a Torino. All'uscita del feretro, diretto ad Asti dove, nel pomeriggio verrà aperta una nuova camera ardente, circa 150 persone gli hanno tributato un applauso spontaneo. Accanto alla salma dell'artista, a partire dalle 11, c'era anche la moglie Roberta, che ha preferito non parlare con i cronisti. La donna ha deposto alcune rose rosse accanto al feretro prima che venisse chiusa la bara.

    I funerali si terranno domani pomeriggio nella chiesa della Collegiata di San Secondo, sempre nella sua Asti, che ha proclamato il lutto cittadino. Il sindaco, Fabrizio Brignolo, ha precisato che per i funerali dell'artista e scrittore astigiano le bandiere in città saranno a mezz'asta su tutti gli edifici comunali. In tutti gli uffici del Comune si terrà un minuto di silenzio alle 15, ora d'inizio della cerimonia funebre

    La famiglia ha richiesto donazioni all'associazione per la ricerca sul cancro al posto dei fiori.

    fonte:ansa.it





    Copia%20di%20foto-1848-kWfB-U10301892611790U0-568x320@LaStampa.it
    Un mazzo di fiori e un bigliettino di addio lasciato all’ingresso della camera ardente



    Addio a Giorgio Faletti, il feretro
    lascia le Molinette fra gli applausi


    Alle 15 apre l’altra camera ardente ad Asti, al Teatro Alfieri. A Torino, dalle 7 di stamattina, l’omaggio allo scrittore morto venerdì è stato ininterrotto



    EMANUELA MINUCCI


    Ha lasciato poco fa la camera ardente delle Molinette, fra gli applausi, il feretro di Giorgio Faletti, lo scrittore e cantante stroncato venerdì scorso in ospedale da un tumore. Per tutta la mattina è stato un viavai di lettori e ammiratori che gli hanno reso omaggio. Alle 11 è giunta anche la moglie Roberta: per alcuni minuti ha chiesto di restare sola con il marito.
    Sono stati molti a recarsi alle Molinette. Gente comune che per prima, da stamattina alle 7, ha voluto dargli l’ultimo commosso saluto. Sono arrivati gli amici di una vita, i compagni di scuola, anticipando i vip che oggi e domattina lo saluteranno nella sua Asti, al Teatro Alfieri, dove alle 15 apre l’altra camera ardente. «Un amico, un buono: Giorgio era una persona buona, non lo rimpiangeremo mai abbastanza», dice un’amica di Torino. Pochissimi i fiori, nel rispetto della richiesta della famiglia dell’artista che ha pregato di non inviare fiori ma, piuttosto, di fare donazioni all’Aicr. C’e’ solo un mazzo di fiori, un tralcio di margherite bianche accompagnate da un tenero bigliettino di una sua lettrice: «Non importa quanto dura il viaggio, ma i panorami che hai visto».

    fonte: lastampa.it

     
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  9. tomiva57
     
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    foto:amazon.it


    La piuma

    editore: Baldini & Castoldi (collana Romanzi e racconti)



    Giorgio Faletti si accomiata dai suoi lettori con la sua opera più bella, originale e dolente. Una favola morale, che accompagna il lettore attraverso le piccole, meschine, ignoranti bassezze degli uomini, sino a comprendere, attraverso il più innocente e semplice degli sguardi, il senso profondo delle cose. Del loro ruolo. E della fine. Seguiamo una piuma mentre traccia il suo invisibile sanscrito nel cielo, la vediamo posarsi sul tavolo dove il Re e il Generale tracciano i piani per la battaglia per la conquista di Mezzo Mondo, noncuranti di chi poi dovrà combatterla; ascoltiamo insieme a lei i tentativi del Curato di intercedere a favore dei contadini con il Cardinale privo di fede; attratti da una dissonante melodia volteggiamo dentro al Teatro, per assistere allo spettacolo meraviglioso e crudele della Ballerina dal cuore spezzato: il nostro volo ci porterà a conoscere altri, sventurati personaggi finché la piuma non incontrerà lo sguardo dell'unico che saprà capire quello che nessuno prima aveva compreso.


    L’aria si fa leggera ed arriva volando una piuma ma bianca da dire che c’era e non c’era da sembrare una falce di luna.
    L’aria si fa leggera quando ancor più leggera è la piuma e mentre nel cielo non sembra sia vera rende vera ogni cosa e nessuna.


    Giorgio Faletti

    recensione:
    A quasi un anno dalla scomparsa dello straordinario e poliedrico artista, arriva in libreria La piuma, l’opera inedita di Giorgio Faletti, ultimo dono fatto ai suoi lettori.
    A spiegarne la genesi sua moglie, Roberta Bellesini Faletti che racconta l’estro creativo che ha caratterizzato l’intera esistenza dello scrittore.
    Nella testa di Giorgio, scrive, c’era un mondo che ruotava attorno alle sue passioni e i suoi sogni. Non era possibile scindere un progetto artistico dall’altro perché tutto si compenetrava fino a che il genio creativo non metteva ogni cosa nell’ordine giusto.
    Così è stato anche per questa sua ultima favola pensata per gli adulti, nata a poco a poco e calata in un mondo rarefatto e delicato dove personaggi con ambizioni terrene si incrociano con altri per cui la condizione umana è invece sinonimo di prigione. Si tratta di una delicata allegoria della vita in cui agisce un variegato microcosmo umano.
    I lettori di Faletti, abituati a killer, misteri e piste da seguire, si troveranno di fronte ad un cambio totale di registro e leggeranno la storia di una piuma che, fuori dal cassetto in cui si trovava, è libera di inseguire il vento e insinuarsi ovunque. Scriverà Faletti: «Anche il peso lieve di una piuma scende se c’è un soffio d’aria che se la riprende per follia di vento può salire su ma poi torna giù».
    A dare più forza alle parole le stupende illustrazioni di Paolo Fresu, amico caro dello scrittore con cui ha condiviso sogni e timori.
    Non ci resta altro che immergerci in questa atmosfera e ascoltare l’ultimo, grande insegnamento di Giorgio.

    fonte:http://www.ibs.it/code/9788868528560/faletti-giorgio/piuma.html
     
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  10. gheagabry
     
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    Marco Masini commuove il pubblico del Teatro Ariston con la canzone 'Signor Tenente' dell'amico scomparso, Giorgio Faletti. Nel 1992 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo in coppia con Orietta Berti con la canzone Rumba di Tango, inserita poi nel suo terzo album Condannato a ridere.

    A Sanremo torna nel 1994 e vince il premio della critica, classificandosi anche al secondo posto in assoluto, con Signor Tenente, una canzone ispirata alla strage di Capaci e d'Amelio, che e' rimasta nell'immaginario collettivo.

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