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ringo47.
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MAGIA DEL TRAMONTO
Bevo il tramonto stasera - una tazza
di tè colma di bellezza e poesia.
Le torri si trasformano in palazzi
di sogno, i falansteri delle nuvole
ospitano i voli delle illusioni,
li albergano in stanze di porpora.
Davanti al riquadro della finestra,
vestito d'oro dall'ultima luce,
io sono il re di queste lande magiche.
dal webTramonto
Oggi alla fine del giorno
il tramonto posò le sue perle
sui fini e nerì capelli della sera
ed io le ho nascoste
come una collana senza filo
dentro il cuore.
Nel silenzio il cigno dorme .
sulla riva destra del fiume
e questo tramonto
attraverso il cielo luminoso di stelle
è venuto a toccare
la mia umile fronte:
sopra queste acque tacite e calme
ha iniziato la traversata tra astri e stelle:
ha steso
il suo manto d'oro
sulla soglia della notte
che dorme tranquilla:
e infine lungo le vie dell'arsa,
sopra il carro di un nero destriero
s'allontanerà facendo scintille:
ha lasciato soltanto un tocco
sulla fronte di un poeta.
Nel tuo infinito mai s'era visto
un tramonto così,
né più ritornerà.
Rabindranath TagoreL'ultimo tramonto
" Una barca arenata sulla sabbia . Chissà da quanto tempo era lì, abbandonata in balia delle onde. Mentre l’alta marea la premeva verso le dune della spiaggia dorata, la risacca la trainava via con sé, nelle acque sanguigne di un tramonto estivo.
La vita sembrava finisse là, come quella del pescatore che aveva lasciato le reti intrecciate nell’umida rena.
Il sole si tuffava nel rossastro orizzonte. E io seguivo le impronte che si gettavano in acqua.
Disegnavo parole, cancellate dal mare. I miei desideri. I desideri di tornare l’estate dopo su quella stessa spiaggia, di vedere ancora lo stesso tramonto.
Nella spuma bianca svanivano i miei sogni. Rapiti dall’oceano, si disperdevano nell’impetuosità dei flutti che correvano lontano, ad altre rive e ad altre sponde, dove altri uomini giacevano in attesa che nell’orizzonte si materializzassero le proprie speranze.
Ero uno di loro. Appoggiato alla barca aspettavo che il sole scomparisse. La sua luce intensa mi conquistava, e col bagliore di uno sfondo incandescente, nella mia mente emergevano ricordi che credevo d’aver perduto.
Un gemito trasalì mentre fissavo i riflessi del sole veleggiare sulla cresta delle onde. Ritrovavo, lì dove il cielo si mescolava al mare, il mio sorriso: l’espressione magica di quand’ero bambino.
La fine di quell’estate fu la peggiore. Il giorno si arrendeva al buio, tra un cielo limpido e un mare piatto, ma il freddo mi invadeva. Provavo una sensazione logorante. La sensazione di aver perso qualcosa, che non avrei riavuto più.
Mi gettai in acqua, e nuotai verso il largo, cercando di riprendere ciò che mi era stato sottratto. Ma l’immensità del mare mi separava dal senso di compiutezza che avrei voluto provare. Rimasi, fermo, nella corrente che mi trainava verso la riva, come una forza contrapposta mi allontanava dal tesoro che mi aveva strappato.
Quando il sole s’immerse, non se ne vide più che un fazzoletto di fuoco. Steso sulla riva guardavo le nuvole purpuree sfilare sopra di me. Alzai la testa. Guardai il tramonto. Me ne andai, con la consapevolezza che non avrei mai rivissuto quell’emozione un’altra volta. "
Dal webBUONGIORNO GIORNO ... 20 MARZO 2011
RIFLESSIONI
IL VECCHIO SAGGIO....
Ho incontrato un vecchio saggio seduto sulle sponde del garande fiume
capelli bianchi una lunga barba e il viso scolpito dalle rughe
mi ha raccontato il suo passato di lui e i suoi trascorsi....disse...
Il primo giorno è nato l'uomo poi tutto il resto intorno
una lunga strada tutto quello che ci han dato colui che disse fu chi ha creato
Ho ascoltato il vecchio saggio che raccontava cio' che era stato .....disse....
vedi ragazzo io vivevo qui avevo una casa con un solo letto
laggiu in fondo dove finisce il cielo avevo un tempo un gran campo di grano
con il sudore l'avevo bagnato ed il suo raccolto mi ha sempre sfamato
colui che disse fu chi ha creato un universo dove non vi era guerra
l'hanno chiamato pianeta terra dall'alto qualcuno ci ha guardato
ma ci hanno detto non commettere peccato dieci regole le abbiamo anche imparate
sulla pietra scritte ma mai praticate
Ho conosciuto un vecchio saggio seduto sulle sponde del grande fiume....ascolta....
ci sono albe sempre piu' luminose ..i tramonti seguono lo sbocciar delle rose
le notti di luna lasciano il giorno che viene, qui dove sono seduto da tempo
ti giuro ragazzo non sono contento
Ho guardato il viso del vecchio saggio ..scosse la testa come un presagio....disse....
ora il buio è sceso sul pianeta terra ...tanti nemici è scoppiata la guerra
se ti guardi in faccia uomo no non ti darai il perdono
colui che disse fu chi ha creato un uomo vero non un soldato
il primo giorno fu una cosa bella .. non è giusto che lo rovini la guerra
Ho conosciuto un vecchio saggio mi raccontava tante situazioni.....ascolta....
io so ben parlare e le mie mani dimostrano cio che ti dico
ragazzo io ho vissuto il tempo passato ho imparato tanto perchè ho ascoltato
il vecchio mi disse guardati intorno spazi infiniti i confini del mondo
io ho portato il tempo fin qua ti lascio il mio scettro e la libertà
fai che non l'opprima la guerra o quello che chiamano civiltà
Ho conosciuto un vecchio saggio raccontava la vita che aveva vissuto
tanti momenti che non ho conosciuto il suo lungo passato mi ha regalato
qualcosa di nuovo oggi ho imparato
è stato bello vecchio... averti ascoltato.........
(Randagio gatto)
Edited by ringo47 - 12/6/2012, 19:17.