Casa mia è il quinto album del complesso musicale italiano Equipe 84.
Il disco
Il disco, in realtà, esce con la denominazione "Nuova Equipe 84", l'anno precedente, infatti, il batterista del gruppo Alfio Cantarella era stato trovato in possesso di qualche grammo di hashish, ed era stato arrestato: la RAI decise quindi di escludere il gruppo dai suoi programmi. C'era però in ballo la sigla televisiva del programma "Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie" (la canzone omonima scritta da Vito Pallavicini e Paolo Conte), e la Ricordi riuscì ad ottenere un accordo, per cui Alfio non apparì più in televisione, e il gruppo cambiò il nome, così il 45 giri venne inciso con Mike Shepstone dei Rokes alla batteria, e mentre nell'estate 1970 Franco Ceccarelli abbandonò il gruppo (e tentò con Ricky Gianco di formare una nuova versione dell'Equipe 84 che durò pochissimo e non incise dischi). Vandelli e Sogliani decisero di farsi aiutare in sala d'incisione per l'incisione del progettato LP ID dal tastierista dei Dik Dik Mario Totaro, dal cantante Donatello alla chitarra e dal batterista de I Quelli (diventati in quel periodo "Krel") Franz Di Cioccio; il disco era fortemente influenzato dal genere progressive, ma un po' per il boicottaggio operato dalla rai, un po' per il mutamento di genere, passò inosservato (diventando una vera e propria rarità discografica). Vandelli tenta di darsi alla carriera solista, pubblicando l'album L'altra faccia di Maurizio Vandelli, decide poi con Sogliani di proseguire con il gruppo come "Nuova Equipe 84". Con Franz Di Cioccio alla batteria e Dario Baldan Bembo alle tastiere, al Festival di Sanremo nel 1971 la nuova formazione si classificò terza in coppia con Lucio Dalla cantando la sua canzone 4 marzo 1943, subito dopo venne pubblicato l'album Casa mia, con la canzone omonima che quello stesso anno partecipò ad Un disco per l'estate e riscosse un buon successo. L'album, in realtà, raccoglieva i due brani incisi con Mike Shepstone, una canzone con Alfio Cantarella (Cominciava così, retrò di Tutta mia la città, del 1969), tutti brani quindi antecedenti all'LP ID, le canzoni pubblicate su 45 giri con la nuova formazione, ed alcuni inediti.
Le canzoni
Da citare tra i brani lo strumentale "Buffa" (dedicato a quella che all'epoca era la moglie di Vandelli, cioè Patrizia Buffa), "Quel giorno" (bel testo sulla prostituzione scritto da Paola Pallottino, che il gruppo conobbe grazie a Dalla), "Devo andare" (scritto dal tastierista dei Dik Dik Mario Totaro e cantato da Sogliani), l'acustica "Io ero là", "Nessuno" (cantata da Franz Di Cioccio e "Paranoia", una canzone che, musicalmente, strizza l'occhio al rock d'oltreoceano, staccandosi dallo stile classico dell'Equipe. L'orchestra è arrangiata da Natale Massara, mentre la produzione è curata dallo stesso Vandelli, la copertina è invece opera di Caesar Monti, pseudonimo di Cesare Montalbetti (fratello di Pietruccio dei Dik Dik), e raffigura una fotografia in bianco e nero con quattro finestre, a ognuna delle quali si affaccia un membro dell'Equipe. Il disco, molto lungo per gli standard dell'epoca, è stato ristampato in CD nel 2001 senza aggiunte di bonus tracks.
Formazione
Maurizio Vandelli: voce solista, chitarra Victor Sogliani: voce, chitarra, basso Dario Baldan Bembo: tastiere, cori Franz Di Cioccio: batteria, tranne in "Devo andare", in "Cominciava così" e in "Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie"; voce solista in "Nessuno" Mike Shepstone: batteria in "Devo andare" e in "Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie" Alfio Cantarella: batteria in "Cominciava così"
Tracce
LATO A
Casa mia (musica di Roberto Soffici; testo di Luigi Albertelli) - 4'01" Devo andare (musica di Maurizio Vandelli e Mario Totaro; testo di Maurizio Vandelli) - 4'27" Cominciava così (musica di Maurizio Vandelli e Detto Mariano; testo di Maurizio Vandelli) - 3'57" 4 marzo 1943 (musica di Lucio Dalla; testo di Paola Pallottino) - 3'41" Il sapone, la pistola, la chitarra e altre meraviglie (musica di Paolo Conte; testo di Vito Pallavicini) - 4'23" Buffa (musica di Maurizio Vandelli) - 4'25"
LATO B
Paranoia (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 7'01" Io ero là (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 5'02" Quel giorno (musica di Remigio Ducros, Massimo Catalano e Daniela Casa; testo di Paola Pallottino) - 4'26" Nessuno (musica di Dario Baldan Bembo; testo di Maurizio Vandelli) - 3'02" 2000 km (musica di Dario Baldan Bembo; testo di Maurizio Vandelli) - 3'45" Diciamolo ancora (testo e musica di Maurizio Vandelli) - 5'09"
Si tratta dello stesso brano. Il primo è della Equipe 84 (per l'esattezza Nuova Equipe 84) ed è stato inciso nel 1971. La voce solista è quella di Franz Di Cioccio, che successivamente farà parte della gloriosa Premiata Forneria Marconi. Il brano è di Vandelli-Baldan Bembo ed è tratto dall'album "Casa mia". Mia Martini ha inciso tre anni dopo lo stesso brano con testo e titolo diversi. Tra gli autori di "Un'età" oltre ai due già citati c'è anche Maurizio Piccoli. tratto dall'album "E' proprio come vivere" del 1974.
Dr. Jekyll e Mr. Hyde è il sesto album del gruppo musicale italiano Equipe 84.
Il disco
Dopo le vicissitudini dei tre anni precedenti, con l'arresto di Cantarella e i cambi di formazione, l'Equipe 84, boicottata in maniera palese dalla Dischi Ricordi, decise di cambiare casa discografica, passando alla Ariston Records di Alfredo Rossi. Il cambio di etichetta coincide con uno stabilizzarsi della formazione, grazie al ritorno di Cantarella, mentre Dario Baldan Bembo viene sostituito da Thomas Gagliardone alle tastiere, Baldan Bembo vuole iniziare la carriera solista, ma scrive per il vecchio gruppo la musica di un nuovo successo, "Diario", su testo di Vandelli, canzone con le tipiche melodie del tastierista, che riporta il gruppo in hit parade (sul retro Senza senso, brano più sperimentale). Dopo questo 45 giri, pubblicato nella primavera 1973, viene pubblicato dopo l'estate un secondo singolo, Clinica fior di loto, questa canzone, molto particolare, racconta la storia di un uomo che si risveglia in una clinica psichiatrica e lentamente inizia a ricordare il motivo per cui si trova rinchiuso, e cioè l'uccisione della moglie e del suo amante. Il canto è diviso tra Vandelli (il ricoverato) e un coro femminile (la dottoressa), e la canzone riscuote un buon successo radiofonico, anche grazie al retro, Meglio, una bella canzone che descrive le vicende di un padre separato.
Le canzoni
Le quattro canzoni del 45 giri sono inserite nell'album, intitolato Dr.Jekyll e Mr. Hyde, la canzone Clinica fior di loto, però, nel 33 giri è intitolata Clinica fior di loto Spa. L'album segna un ritorno deciso verso la canzone, dopo gli esperimenti dei dischi precedenti, soprattutto nelle canzoni del lato A, le uniche eccezioni sono presenti sul lato B, con Dr. Jekill, un pezzo strumentale con influssi jazz, dove Gagliardone mette in evidenza la sua abilità di tastierista e si mette anche in evidenza il sax, suonato da Hugo Heredia, collegato come una suite al brano seguente, La domenica di mr. Hide, mentre Signor J. è un brano recitato da Victor Sogliani, con una base di tastiere. "Senza senso" è un'altra canzone interessante, che inizia con alcune percussioni e un coro di sottofondo, mentre la voce femminile di Donatella Bardi canta le parole del titolo, nel finale un bell'assolo di chitarra, opera di Alberto Camerini. Il titolo dell'album deriva, appunto, da questa divisione stilistica tra i due lati del disco. Tra gli altri musicisti ospiti, da ricordare Paolo Siani (componente dei Nuova Idea), che entrerà poi nel gruppo come batterista dal 1976 al 1977. La produzione del disco è curata dallo stesso Vandelli, la copertina è suddivisa in quattro parti, e raffigura ognuno dei quattro membri del gruppo in ognuna di esse. Il disco è stato ristampato in CD nel 2004.
Tracce
Clinica Fior di Loto SpA (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 5'05" L'uomo di stracci (musica di Gianluigi Guarnieri; testo di Maurizio Vandelli) - 2'42" Primavera (musica di Damiano Dattoli; testo di Maurizio Vandelli e Alberto Salerno) - 4'15" Meglio (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 3'27" Diario (musica di Dario Baldan Bembo; testo di Maurizio Vandelli) - 3'50" Signor J (musica di Maurizio Vandelli) - 2'15" Sigaretta e via (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 2'30" Dr. Jekyll (musica e testo di Maurizio Vandelli) - 2'58" La domenica di Mr. Hyde (testo e musica di Maurizio Vandelli) - 4'50" Senza senso (testo e musica di Maurizio Vandelli) - 3'10"
Sacrificio è il settimo album del complesso musicale italiano Equipe 84.
Il disco
L'album, Sacrificio del 1974, ha di nuovo dei buoni passaggi strumentali, anche se le influenze fondamentali sono sempre di pop melodico. Il gruppo è assistito in questo album dal batterista Paolo Siani della Nuova Idea.
Tracce
... E Lucifero disse Sacrificio (Gli Dei) La montagna sacra Porte chiuse Un cavallo... un amore Mercante senza fiori Se c'è Risvegliarsi un mattino L'attore Dicono...
Curiosità
All'interno della copertina dell'Album Sacrificio, è stata inserita una litografia acquarellata realizzata nel 1974 dal Pittore bergamasco Gianluigi Verdi in edizione numerata e firmata in originale dall'artista stesso.
Video ... E Lucifero disse
Video
Sacrificio (Gli Dei)
Video
La montagna sacra
Da Musica&Memoria
Sono stati sicuramente il complesso italiano più noto e di maggiore successo dell'era beat e nel periodo immediatamente successivo, iniziarono come gli altri a proporre cover tradotte (dei Beach Boys, Papà e mammà, dei Rolling Stones, Quel che ti ho dato, e altre). Il nome ben scelto, assieme alla immagine stravagante del gruppo (uno riccio, Vandelli, uno altissimo, lo scomparso bassista Victor Sogliani, uno basso, il batterista Alfio Cantarella, uno bello, il secondo chitarrista Franco Ceccarelli) consentirono al gruppo di farsi riconoscere da subito. Alcune traduzioni azzeccate e tempestive arrivate con il periodo Ricordi (Bang Bang di Cher, You Were In My Mind, Io ho in mente te, il successo internazionale di Barry McGuire e dei We Five), la vittoria al Cantagiro del 1966, tribuna di lancio TV per il nascente fenomeno dei complessi, fecero dei quattro il complesso italiano più popolare e più ricordato, nonché quello con i risultati migliori e più costanti in termini di vendite. Il nome, secondo la versione ufficiale, derivava dalla somma dell'età dei quattro (al momento della formazione, ovviamente), in realtà all'epoca il totale faceva 85 anni, e secondo una testimonianza di Vandelli il numero venne cambiato in 84 in assonanza al noto brandy Stock 84, che faceva allora una pressante pubblicità televisiva su Carosello. Addirittura Vandelli ha raccontato che la loro speranza era strappare un contratto pubblicitario dai produttori del brandy; probabilmente è uno scherzo, brandy, Carosello e TV erano quanto di più lontano dal mondo giovanile beat e capellone nel quale l'Equipe 84 era calata. Dopo la fase delle cover Vandelli, con ottimo fiuto musicale, legò le sorti del gruppo ai nascenti autori della musica italiana, in particolare Mogol e Battisti, ma anche Guccini e Paolo Conte. Con la partecipazione, peraltro fortunata (3° posto) al Festival di Sanremo del 1971, in coppia con Lucio Dalla, con il noto e bellissimo brano 4 marzo 1943, si chiuse sostanzialmente la carriera del gruppo, superato dalla nuova invasione rock e progressive, sul versante della musica influenzata dagli esempi stranieri e, sul fronte interno, dai cantautori, rimanendo attivo sino ad oggi il solo Vandelli.
Un amore vale l'altro è l'ottavo e ultimo album del complesso musicale italiano Equipe 84.
Il disco
L'album è interpretato vocalmente da Victor Sogliani e da Franco Ceccarelli. L'ultima canzone è registrata dal vivo in teatro, le altre sono registrate da studio. Le canzoni sono scritte da Sogliani, Ullu, Piram e Benvenuto e il disco è prodotto da Marco Sabiu. Le musiche, per la maggior parte, sono eseguite alle tastiere. Il disco è l'ultimo ricordo del bassista dell'Equipe 84, che morirà il 9 ottobre 1995.
Tracce
La lunga linea retta (G.Ullu, M.Piram) 5:30 Uomo comune (G.Ullu, M.Piram) 4:25 Rosa (G.Ullu, V.Sogliani, R.Benvenuto) 4:47 Cara vecchia 500 (G.Ullu) 4:36 Echi (G.Ullu, V.Sogliani) 5:17 Umile grande idea (G.Ullu) 5:03 Un amore vale l'altro (G.Ullu) 5:15 Umile grande...jazz (G.Ullu) 5:06
La Nuova Equipe 84: da sinistra a destra, Franz Di Cioccio, Dario Baldan Bembo, Maurizio Vandelli e Victor Sogliani