Naturale è un album della cantautrice italiana Grazia Di Michele, pubblicato nel 2001 dalla Edel Music e dalla Compagnia Nuove Indye e prodotto da Lucio Fabbri e Filippo De Laura. Con quest'album Grazia Di Michele ritorna alla discografia dopo ben 6 anni di assenza. L'interruzione del contratto con la Sony e il trasferimento a Roma determinano un cambiamento che trapela anche nei temi e nei suoni dell'album: innanzitutto un'etichetta indipendente (fatto nuovo per l'artista), e poi un nuovo produttore (Filippo De Laura) che è etnomusicologo e introduce nuovi suoni. Il risultato è un album arioso in cui prevalgono atmosfere simili all'album di maggior successo di Grazia Di Michele (Le ragazze di Gauguin), ma con contenuti rinnovati: il dramma della separazione nel rapporto madre-figlio ("A mio figlio"), la fugacità dell'amore ("Tutto passa" e "Batticuore", cantata in duetto con Luca Madonia), la difficoltà nel muoversi nel mondo dello show business ("Tutta colpa dell'inciso")
Tracce
Tutta colpa dell'inciso 3:46 Desidero desiderare 4:07 Amore di passaggio 3:14 Chi ama 3:52 A mio figlio 4:11 Disamorato 4:10 Bufera di rose 3:40 Il tempio 3:21 Tutto passa 4:23 Batticuore 4:24
c h i a m a l a v i t a è un calembour, che può essere letto in quattro modi: chi ama la vita, chiama la vita, chiamala vita e persino chi à malavita e arma i bambini. "Chiamalavita" è il progetto di uno spettacolo teatrale e di un CD dedicati all'UNICEF, ideato, messo in scena e prodotto da Maria Rosaria Omaggio, basato su testi e canzoni di Italo Calvino, per denunciare lo sfruttamento dei bambini soldato. È un melologo articolato su musica e canzoni, interpretato da Maria Rosaria Omaggio con Grazia Di Michele e tre Maestri polistrumentisti. Parla della guerra, della formazione e del disinganno. E chi meglio di Italo Calvino ha offerto parole di saggezza al riguardo? Così il piccolo Pin, che ruba la pistola al tedesco, de Il sentiero dei nidi di ragno diventa il trait d’union, una figura costantemente ricorrente. Altri spunti a sostegno della struttura di questo recital in concerto sono testualmente tratti da opere, dove gioco, sentimento e letteratura della memoria si intrecciano nell’abilità di scrittura di Calvino: Il cavaliere inesistente, La memoria del mondo, L’entrata in guerra e Se una notte d’inverno un viaggiatore. L’andatura e la fiaba Il cavallo guerriero sono di Maria Rosaria Omaggio. La costruzione del testo rispetta lo stile di Calvino: sembra uscire da un tema, ma un forte filo conduttore riconduce alla guerra e alla circolarità del tempo. Le canzoni scelte e recuperate dalla Omaggio, a sottolineare il tema della pace, sono quelle scritte tra il 1958 ed il 1961 proprio da un inedito Calvino, del quale nel 2010 ricorre il venticinquennale dalla sua scomparsa, e musicate da Sergio Liberovici: Dove vola l’avvoltoio, Oltre il ponte, Canzone triste e Il padrone del mondo. Maria Rosaria Omaggio ha integrato al testo toccanti canzoni di Grazia Di Michele, arrangiate per lo spettacolo: Chi ama, Pane e ciliegie, Cose senza nome, Angeli e Preghiera. La recitazione è sempre scandita su musica, anche con tre temi strumentali di Andrea Pelusi e suoni onomatopeici voluti dalla regia. Dedicare questa iniziativa al grande impegno dell’UNICEF, che ha concesso la proiezione di documenti filmati e alcune foto toccanti, è il contributo concreto a ciò che dichiara la Omaggio come Goodwill Ambassador UNICEF: "I bambini sono gli adulti di domani e aiutarli significa costruire davvero un mondo migliore". Lo spettacolo, portato con grande successo nei teatri di tutta Italia nel 2004 e nel 2005, è stato presentato al Palazzo dell'ONU a New York nel novembre 2005: per la prima e unica volta dalla sua istituzione l'auditorium dell'ONU ha ospitato uno spettacolo musicale. A introdurre le due artiste italiane è stato Ishmael Beah, autore di “Memorie di un soldato bambino” Il tour è ripreso nel 2010. Le musiche sono eseguite rigorosamente dal vivo da Grazia Di Michele, Andrea Pelusi, Filippo De Laura, Livio Matrone. Il promo montato dalla Omaggio è su
Il CD, ideato e prodotto da Maria Rosaria Omaggio con Angelaria associazione culturale, è stato editato da RaiTrade: i ricavati della sua vendita sono stati devoluti all'UNICEF. I primi fondi raccolti sono già stati impiegati nella costruzione di 10 fogne e 10 pozzi di acqua potabile in Iraq per salvare oltre 2300 bambini dalla disidratazione.
Tracce
1. Chi ama (G. Di Michele - F. Lelli), ed. Look studio/Anagrumba/GDM snc, Milano e da Se una notte d’inverno un viaggiatore di I. Calvino 2. Pane e Ciliegie (G. Di Michele), ed. GDM snc, Milano e da Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino 3. Dove vola l'avvoltoio? (I. Calvino - S. Liberovici), ed. CEDI-Torino/ Elytra-Reggio Emilia. 4. Sogni da Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino su sottofondo musicale di G. Di Michele 5. Canzone triste (I. Calvino - S. Liberovici), ed. CEDI-Torino. 6. Angeli (M. Luberti - G. Di Michele), ed. BLUE TEAM MUSIC srl e da Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino 30” 7. Preghiera (J. Di Michele - G. Di Michele), ed. BLUE TEAM MUSIC srl/ GDM snc, Milano e da Se una notte d’inverno un viaggiatore di I. Calvino 8. Oriente-Occidente da Il cavaliere inesistente di I. Calvino su sottofondo musicale di F. De Laura e L. Matrone 9. L'angelo da Il cavaliere inesistente di I. Calvino su sottofondo musicale di A. Pelusi 10.Cose senza nome (J. Di Michele - G. Di Michele), ed. GDM snc, Milano e L’andatura di M. R. Omaggio 11.Oltre il ponte (I. Calvino - S. Liberovici), ed. CEDI-Torino/ Elytra-Reggio Emilia e da L’entrata in guerra di I. Calvino 12.Il cavallo guerriero da C’era una volta, c’è sempre e ci sarà ancora di M. R. Omaggio su sottofondo musicale La ballata del mondo salvato di A.Pelusi 13.Il padrone del mondo (I. Calvino - S. Liberovici) e da La memoria del mondo, Il sentiero dei nidi di ragno di I. Calvino
da Wikipedia
c h i a m a l a v i t a
“I bambini che hanno visto la guerra sono l’unica speranza di pace”
Giovanni Paolo II
“Ci sono giorni in cui ogni cosa che vedo mi sembra carica di significati: messaggi che mi sarebbe difficile comunicare ad altri, definire, tradurre in parole, ma che appunto perciò mi si presentano come decisivi. Sono annunci o presagi che riguardano me e il mondo insieme: e di me non gli avvenimenti esteriori dell’esistenza ma ciò che accade dentro, nel fondo; e del mondo non qualche fatto particolare ma il modo d’essere generale di tutto. Comprenderete dunque la mia difficoltà a parlarne, se non per accenni.”
(Da “SE UNA NOTTE D’INVERNO UN VIAGGIATORE” di I.CALVINO)
Così inizia lo spettacolo e il CD c h i a m a l a v i t a di Maria Rosaria Omaggio con Grazia Di Michele.
Il progetto nasce dall’esigenza profonda di comunicare una speranza: salviamo i bambini dalla guerra! Chi ha incontrato lo sguardo di un bambino, che vive in luoghi di guerra o è addirittura armato, non può restare inerte. Il tema, totalmente articolato su musica e canzoni, è svolto utilizzando opere di Italo Calvino. Il bambino “simbolo” è proprio Pin de “Il sentiero dei nidi di ragno”, che ruba la pistola all’ufficiale tedesco amante della sorella, perché <<uno che ha una pistola vera può tutto, è come un uomo grande. Può far fare tutto quello che vuole alle donne e agli uomini minacciando d'ucciderli.>> I brani sono testualmente tratti da: Il sentiero dei nidi di ragno, Il cavaliere inesistente, L’entrata in guerra, La memoria del mondo, Se una notte d’inverno un viaggiatore. Le canzoni scelte, a sottolineare il tema della pace, sono quelle scritte proprio da un inedito Calvino paroliere, che aderì al gruppo dei "Cantacronache" con Liberovici e Amodei. La pubblicazione è volta anche a diffondere questa produzione di paroliere poco o affatto conosciuta di uno dei più grandi autori italiani del ‘900, del quale ricorre nel 2005 il ventennale dalla scomparsa.
Il CD contiene, infatti, le canzoni scritte da Italo Calvino, tra il 1958 ed il 1961, con la musica di Sergio Liberovici: “Dove vola l’avvoltoio”, “Oltre il ponte”, “Canzone triste” e “Il padrone del mondo”. Maria Rosaria Omaggio ha selezionato inoltre brani poetici di e con Grazia Di Michele, perfettamente in tema con il recitato all’interno: “Chi ama”, “Pane e ciliegie”, “Cose senza nome”, “Angeli” e “Preghiera”.
La realizzazione di questo CD è stata curata dall’Associazione culturale Angelaria per l’UNICEF, con il sostegno dell’I.M.A.I.E., Istituto che tutela i diritti degli Artisti Interpreti Esecutori e pubblicato da Rai Trade. Sarà distribuito nel mese di aprile da Delta Music e Radio Coop anche abbinato a un libro di Italo Calvino.
Un vivo ringraziamento va alla S.I.A.E., ad Andrea e Caterina Liberovici per il recupero delle canzoni e soprattutto alla signora Esther Calvino, che ha autorizzato la lettura dei brani, tratti da opere di Italo Calvino, tutte edite da Arnoldo Mondadori Editore, Milano. La cifra raccolta dall’UNICEF, con le prime rappresentazioni, ha già permesso di salvare 2250 bambini dalla disidratazione con la costruzione di 10 pozzi e 10 fogne in Iraq.
« Il giorno che impareremo a respirare sciogliendo questi lacci stretti sopra il cuore e mano nella mano scopriremo insieme che non avremo più bisogno di parole Cammineremo sulle acque »
(da Cammineremo sulle acque)
Respiro è un album della cantautrice italiana Grazia Di Michele pubblicato nel 2006 da Rai Trade.
Grazia Di Michele pubblica Respiro il 20 gennaio 2006, presentandolo alla Feltrinelli di Milano. Il singolo promo che ne anticipa l'uscita, Habi, suscita delle polemiche per il tema affrontato: Habi è il nome di una ragazza Kamikaze che ha deciso di farsi esplodere nel maggio del 2003 in un centro commerciale di Afula, in Galilea e di cui l'artista non ha potuto fare a meno di raccontare la storia, essendone rimasta estremamente colpita. Il brano rock delinea il ritratto vivido della donna che, a dispetto della sua giovane età, decide di sacrificare la sua vita e quella di altre persone senza alcuna "certezza che potrà avere un altro mondo in cambio dei suoi sogni e della sua bellezza". Di Habi è anche stato realizzato un video musicale in cui compare la cantautrice, che imbraccia la chitarra, insieme ad alcuni componenti della sua band.
Brani
L'album si apre con il brano shock Habi. Nella seconda traccia, che porta il titolo Cammineremo sulle acque, l'autrice affronta il tema della morte; Tuttavia, come usando una litote, parla della morte attraverso l'evocazione e la celebrazione del suo contrario, della vita: il coraggio e la tenacia nell'aggrapparvisi, la speranza, la presenza di una "piccola fiamma " che "dà vita all'oscurità" attenuano la tragicità della morte, che si risolve nella prospettiva di un futuro in cui ogni mistero sarà svelato e tutto diventerà chiaro. La terza traccia, Le donne d'autunno, è la versione rielaborata, sia negli arrangiamenti che nel testo, della canzone omonima di Bungaro. Questo brano ricorda Le ragazze di Gauguin per le sonorità e le atmosfere che entrambe creano nonché per il suggestivo ritratto di donna che viene delineato. Il quarto brano, L'ultimo no, descrive la disposizione dell'animo innanzi all'amore: se da un lato si comprende che questo condurrà inevitabilmente ad un fallimento, dall'altro non si può fare a meno di cedervi e di lasciar tacere ogni negazione. La storia di Irene è una ballata folk in cui la Di Michele inserisce molto della sua esperienza biografica: è raccontata la storia di una ragazza che viene stregata dalla bellezza della musica e che decide che questa costituirà la sua vita; l'ostilità dei familiari, il riferimento ad una "chitarra bianco-madreperla", la finale scelta di vivere di musica, fanno comprendere che dietro ad Irene si celi la stessa Grazia. Grazia scrive la sesta canzone, Emanuele, per suo figlio e manifesta tutto l'amore che nutre verso di lui, descrivendo gli episodi più semplici ma più importanti ed apprezzabili della vita quotidiana. A seguire Come mi penserai, un brano in cui parla del suo rapporto con la fede, avvertito dalla cantautrice come un sentimento inafferrabile. La fede può subire degli squilibri, può essere messa in discussione dai dubbi che derivano dalle negative esperienze in cui ci si imbatte nella vita, ma non si esclude che si possa rinsaldare nell’animo. L'ottava traccia, Volubile, è una canzone che la Di Michele esegue in duetto con Pietra Montecorvino: l’instabilità, l’incostanza, la frivolezza dell’amore vengono espresse dall’unione di una voce delicata come quella di Grazia ad una ruvida, sporca come quella di Pietra. Il nono brano è Un po’ di verità, che parla di un amore passionale che lascia dietro di sé solo “rituali inutili”, “gusci vuoti di parole”. La decima traccia, La coscienza, sembra ricordare Cliché che la Di Michele aveva pubblicato nel 1978 nell’omonimo album; infatti viene operata una sorta di critica nei confronti di un uomo che sembra essere quello della vita ma che in realtà dà tutti segni da far sospettare il contrario. L’album si chiude con Amore di passaggio, già edito in Naturale, del 2001; si parla dell’amore occasionale, quello di una sera, che non ha nome, ma che lascia molte emozioni nel cuore, come un raggio dentro il nostro animo.
Messaggio
All’interno dell’album si legge un messaggio della cantautrice: "Deve essere un retaggio scolastico quello che ci fa usare in modo distinto i verbi “ispirare” e “inspirare”. Deve essere la paura di mescolare qualcosa di spirituale, l’ispirazione che ha a che fare con l’anima, con qualcosa di naturale e biologico, il portare l’aria dentro di noi. Ricercando nel lessico scopro che i due verbi in realtà possono essere usati entrambi con lo stesso significato, con riferimento sia alla sfera spirituale che a quella biologica. Significati paralleli ha anche il verbo spirare, che usiamo parlando delle brezze, dei venti, come dell’anima che ci abbandona al termine della vita. E suggestive sono tutte le metafore intorno al soffio, al vento, al respiro… Chi scrive canzoni queste cose le sa da sempre, perché cogliere le emozioni, raccontare i sentimenti, ascoltare i silenzi dell’anima non è un esercizio intellettuale ma un atto naturale e necessario, proprio come lo è il respirare. L’essenza delle cose, del resto, non si spiega ma si coglie nell’aria. L’anima di cui parliamo non vola lontano dal mondo ma lo respira, lo assorbe avidamente e lo rimette in circolo in un gioco incessante, misterioso e vitale."
Tracce
Habi 3'20 Cammineremo sulle acque 3'21 Le donne d'autunno 3'53 L'ultimo no 3'31 La storia di Irene 3'55 Emanuele 3'00 Come mi penserai 4'10 Volubile 4'31 Un po' di verità 4'02 La coscienza 3'42 Amore di passaggio 3'13
da Wikipedia foto: tradebit.com
Video
Habi Mi chiamo Habi ho diciotto anni nessuna nostalgia del mio futuro ho un collo fragile ma non m'inganni l'ultima foto con le spalle al muro ho masticato a lungo pane e olio per diventare una bomba che cammina sopra una terra impura e seminare morte con la vita batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento mi chiamo Habi non ho domande e né paure in questa mia certezza che potrò avere un altro mondo in cambio dei miei sogni e della mia bellezza lanciando questo cuore tra la gente lasciando tracce dentro la memoria di chi non prega come me ed offende la sua vita cieca e senza gloria ma... batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento mi chiamo Habi e ho una famiglia che sarà fiera di questo dolore e che non piangerà per una figlia come si fa quando qualcuno muore al primo sole di questo mattino mi chiuderò la porta e sulla strada andrò decisa incontro al mio destino per fede per rabbia per fede nella rabbia per fede per rabbia per fede nella rabbia per fede per rabbia per fede nella rabbia batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento batte il tempo contro il tempo numeri contro battiti e non li sento mi chiamo Habi ho diciotto anni
Emanuele Dedicata a suo figlio...testimonianza dell'amore e della dolcezza che quest artista racchiude nel suo cuore! Ti guardo mentre navighi, nascosto dai tuoi riccioli, ventimila leghe sotto i mari. Assorto nei tuoi traffici e i calcoli matematici, la penna in bocca e gli occhi nel blu. Non c'è niente di te che io ami di più Non c'è niente di te che io ami di più Plani sulle pozzanghere parando un tiro impossibile una su mille capita. E il sole si fa prendere e chiudere nelle pagine che scrivi e leggi soltanto tu Non c'è niente di te che io ami di più Non c'è niente di te che io ami di più Quegli occhi tuoi bellissimi fari spalancatissimi troppe domande brillano. Ciondoli per non cedere e hai sogni senza nuvole in quel pigiama che non sta su. Non c'è niente di te che io ami di più Non c'è niente di te che io ami di più Non c'è niente che ami di più Non c'è niente che ami di più
Video
Volubile
Video
Un po' di verità
Se tu l'avessi visto ballare ad occhi chiusi in quella notte insonne con me E se tu l'avessi visto assorto nei colori di un giorno nuovo senza di me Non mi chiederesti mai dove sei? Non mi chiederesti... Se tu mi avessi vista felice e disperata e dolce come non sono mai attendere per giorni ferma su questa sedia con la pazienza che tu non sai Non mi crederesti mai non mi crederesti... L'amore che nascondo in una lacrima di cui non sai che un pò di verità L'amore che richiudo in una scatola e si libera L'amore che si spoglia e sveglia insieme a noi senza vergogna e senza dignità che spezza il pane e lascia solo briciole e due isole E tu che vuoi sapere... Se tu l'avessi visto fiero delle sue guerre irrompere nei miei giorni bui posare la sua croce un pò sulle mie spalle per riposare negli occhi miei Non perdoneresti mai Non perdoneresti... L'amore che non crede più ai miracoli che guarda aventi con filosofia e la saggezza triste di chi più non ha cuore e anima L'amore con i suoi rituali inutili ed i suoi gusci vuoti, parole e Dio lo sai io quanto vorrei crederci crederti... e tu che vuoi sapere... Se tu mi avessi vista stretta alle sue ginocchia pregarlo di non andare via Non mi cercheresti più Non mi cercare più L'amore che nascondo in una lacrima di cui non sai che un pò di verità non mi cercare più non mi cercare più non mi cercare più non mi cercare...
Ha creato un vero e proprio polverone la decisione di Grazia Di Michele di assegnare all’allieva (cantante) di ‘Amici’, Deborah Iurato, una maglia nera, adducendo come motivazione la fisicità della ragazza.
Sulla pagina ufficiale facebook del programma, per la precisione, si legge: “La motivazione è stata che quando ascolta la sua voce sente una bella voce, seppure con delle forti riserve. Quando, oltre a sentirla, la vede anche cantare vede una ragazza non alta, sicuramente robusta, con una fisicità non troppo bella. Questo la distrae e le impedisce di continuare ad ascoltarla”.
Una scelta che ha sollevato tantissime polemiche, tanto che Elisa D’Ospina – modella internazionale curvy – ha inviato un fax alla redazione di ‘Amici’, dichiarandosi “allibita dal messaggio che Grazia Di Michele questa settimana sta facendo passare”.
La risposta della cantante e insegnante è arrivata sempre attraverso facebook: “Internet è un bellissimo strumento ma a volte la necessità di sintesi crea dei fraintendimenti. – scrive la Di Michele - Ho ben presente la piaga sociale dovuta ai disturbi alimentari di cui molte ragazze soffrono per rincorrere modelli fisici stereotipati. Nel caso di Deborah il mio ruolo da insegnante mi mette nelle condizioni di parlare di lei solo ed unicamente come cantante. In un periodo dove la musica non solo si sente ma si vede, discuto la sua fisicità solo ed unicamente in relazione alle sue esibizioni, e al suo modo a mio parere goffo di camminare mentre canta e tiene il palco”.
Una risposta che non ha soddisfatto i telespettatori, che sui social continuano a protestare e a chiedere addirittura il licenziamento dell’insegnante.
di Grazia Cicciotti - LOLnews fonte: funweek.it
Le più belle canzoni di Grazia Di Michele
Le più belle canzoni di Grazia Di Michele è una raccolta della cantautrice italiana Grazia Di Michele, pubblicata nel 2006 dalla Warner Music Italia e che raccoglie i successi della produzione musicale fino all'anno di pubblicazione.
Brani
Le ragazze di Gauguin, pubblicato nell'omonimo album nel 1986, vincitore della Vela d'argento. Gli Amori Diversi, giunto al terzo posto al Festival di Sanremo nell'edizione del 1993, dove fu cantato in duetto con Rossana Casale. Le donne e la vita pubblicato nell'album L'amore è un pericolo (1988) e inserito in Raccolta (1990) Dove si incontrano i venti, pubblicata nell'album Confini nel 1993. Io e mio padre, presentato al Festival di Sanremo 1990 e inserito come inedito nell'album Raccolta, dello stesso anno. Mama, scritta insieme alla sorella Joanna e dedicata alla madre, pubblicata nell'album Le ragazze di Gauguin (1986) e in Raccolta (1990); il video musicale del brano è stato diretto dal regista Gabriele Salvatores. Bahia, pubblicato nel 1983 in Ragiona col cuore, e nel 1990 in Raccolta, è d'ispirazione brasiliana, con citazioni in lingua portoghese Storia di una polena, cantato al Festivalbar e pubblicato nel 1990 in Raccolta, Occhi di donne, pubblicato in Confini nel 1993 e comprendente un video musicale. Sha la la lanciato come singolo nel 1987 per ripromuovere l'album Le ragazze di Gauguin ad un anno dalla sua pubblicazione. Fu utilizzato presso il Festivalbar Ne è stato realizzato un video musicale diretto da Salvatores e girato a Verona, fu portata al Festivalbar dell'87 dove riscosse notevole successo. Solo i pazzi sanno amare, cantato al Festivalbar e pubblicato nel 1988 nell'album L'amore è un pericolo Se io fossi un uomo, presentato al Festival di Sanremo 1991 e pubblicato nell'album Grazia Di Michele. Del brano esiste anche una versione cantata in inglese e italiano con Randy Crawford, che la portò in classifica anche all'estero, nonché un video in cui compaiono le due artiste in sala di registrazione.
Tracce
Le ragazze di Gauguin 4'09 Gli amori diversi, con Rossana Casale 3'35 Le donne e la vita 3'45 Dove si incontrano i venti 3'53 Io e mio padre 3'46 Mama 3'31 Bahia 3'33 Storia di una polena 3'50 Occhi di donne 4'05 Sha la la 3'45 Solo i pazzi sanno amare 3'40 Se io fossi un uomo 3'27
Video
Le ragazze di Gauguin
Video Gli amori diversi - feat. Rossana Casale Sono gli amori insensati a dare un senso alla vita a questa musica fragile tra le tue dita a queste dolci oscenità in una notte che ci somiglia a questo cercare rime e rubarle tra le tue ciglia tra le tue ciglia Sono gli amori insondabili a rivelarci la vita questo cercarsi per sempre questa sorpresa infinita... le tue lame di verità e il manto gelido d'inverno che ti porti sulle spalle e che ti fa scappare da un sogno così bello Sono gli amori diversi quelli che restano dentro e che vorresti cullare sentirli cantare e fermarli nel tempo sono gli amori più intensi quelli che restano dentro e non riesci a scordare e che fanno più male gli amori come te Sono gli amori improvvisi ad indicarci la strada in quella buia tempesta di desiderio e di attesa a farci brillare gli occhi di quella luce così vera e a sussurrare parole al fuoco dell'intesa al fuoco dell'intesa Sono gli amori diversi quelli che restano dentro e che vorresti cullare sentirli cantare e fermarli nel tempo sono gli amori più intensi quelli che restano dentro e non riesci a scordare e che fanno più male gli amori come te.
<<l'amore va in scena illeso e regale il pubblico è muto affannato nel cuore un attimo prima di chiamare il suo nome in una perla di pianto tutto il dolore del mondo dentro la luce di un sorriso la vera forma del sole>>
(da "L'amore va in scena")
Passaggi segreti è un album di Grazia Di Michele, pubblicato nel 2009 dall'etichetta discografica Rai Trade.
CD Promo
La pubblicazione dell'album è anticipata dall'uscita del singolo Il mare in una stanza, dal nome della title-track. Il brano, di influenza jazz, scritto e musicato dalla cantautrice romana, rimanda al titolo della canzone di Gino Paoli, Il cielo in una stanza. In questo caso è affrontato in chiave autobiografica ed ironica il tema della vita di coppia, fatta di incomprensioni, disastri familiari della quotidianità, ma comunque contraddistinta dall'amore e dalla complicità. la canzone viene presentata in numerose trasmissioni RAI. L'album è anche promosso dal video musicale L'ultimo dolore, pubblicato in rete, che consiste in una lucida ed efficace analisi del dramma dell'immigrazione clandestina.
Brani
La prima traccia dell'album, Anja del settimo cielo, brano scritto interamente dalla cantautrice e accompagnato da un video musicale, racconta la crudeltà della guerra vista attraverso gli occhi di una bambina. Il brano è candidato al Premio Amnesty International Italia 2010. La seconda traccia, composta a quattro mani con T. Bungaro e cantata in duetto con Massimo Ranieri, è intitolata L'amore va in scena, e parla dell'amore come fosse un grande attore, capace di affabulare, stravolgere, stupire. Ancora con Bungaro è stata scritta Il diritto di amare, la struggente storia di una madre in carcere separata dall'affetto della figlia. La canzone consta anche del video musicale, girato nel carcere di massima sicurezza di Ivrea. Dalla collaborazione con la sorella Johanna, nasce L'autunno perfetto, un brano di atmosfera in versione acustica che tratta con poesia il tema dell'amore. Tutti i brani risentono di sperimentazioni musicali che, unite allo spessore dei testi e alle tematiche affrontate, fanno sì che la critica consideri Passaggi Segreti uno dei migliori album pubblicati dall'artista.
Messaggio
All'interno dell'album si legge un messaggio dell'artista:
<<i passaggi segreti non servono per nascondere le cose ma per rivelarle. Si trovano tra le mura di un castello o nel diario di un viaggiatore, ma anche nel profondo dell'animo dove si custodiscono i ricordi, si filtrano i dolori e l'amore. I passaggi segreti - quelli scavati nella pietra o nel fitto di un bosco come quelli che esistono dentro di noi - non sono la strada più comoda da percorrere, ma quella provvidenziale e decisiva quando qualcosa deve essere svelata, quando vogliamo portare alla luce una verità. Le canzoni sono un passaggio segreto, il luogo dove transitano le emozioni, i turbamenti e i sogni, e dove - magari nel silenzio e con un po' di travaglio - si cercano le parole per riviverli e raccontarli. Sono il modo di reagire a un'emozione, a un'esperienza, ad una immagine intensa che si è espressa in noi, quel luogo solitario e misterioso che riesce, a volte, a trasportare l'emozione da un cuore ad un altro>>.
Tracce
Anja del settimo cielo 3'03 L'amore va in scena (con la partecipazione di Massimo Ranieri) 3'54 Fino all'ultima carezza 3'43 L'ultimo dolore 3'50 Il diritto di amare 3'51 L'autunno perfetto 3'18 Il mare in una stanza 3'28 Allo sbaraglio 3'28 Il vento 3'47 Caterina 3'36 Il resto è vita 3'34 Da qui 1'58 Fino all'ultima carezza (vocal version) 3'40
L'amore va in scena - feat. Massimo Ranieri L'amore va in scena e si recita la vita in queste quattro pareti sulla Terra __ L'amore va in scena __ e si dimentica la vita ma si piange davvero Passa come un piacere - resta come un dolore - Tu mai tu mai tu mai mi scorderai Tu mai __ L'amore va in scena __ e fa cadere il vestito __ Una confessione __ annulla in un canto __ la finzione del tempo E al di fuori di me non c'è mare __ Al di fuori di me non c'è pace Tu mai tu mai tu mai mi scorderai - Oh dolce amore Oh dolce spina - da te fui punta al cuore __ da te fui punta al cuore e piano uccisa - Tu mai tu mai tu mai mi scorderai - __ Oh Tu mai - tu mai tu mai - mi scorderai __ L'amore va in scena __ illeso e regale __ Il pubblico è muto __ affannato nel cuore __ un attimo prima __ di chiamare il suo nome E in una perla di pianto tutto il dolore del mondo dentro la luce di un sorriso la vera forma del Sole - Oh dolce amore Oh dolce spina - Da te fui punta al cuore __ Da te fui punta al cuore e piano uccisa - Tu mai tu mai tu mai mi scorderai - Tu mai - tu mai tu mai - __ Tu mai - Oh dolce amore Oh dolce vita - da te fui punta al cuore __ da te fui punta al cuore e piano uccisa - Tu mai tu mai tu mai mi scorderai - Tu mai - tu mai tu mai mi scorderai - E si viene alla luce __ e si rinasce e si rinasce - ancora - e non si vede nell'anima - la propria architettura - L'ossessione romantica e l'invenzione dei poeti - E tu mai tu mai tu mai mi scorderai.
L'ultimo dolore L'ultimo dolore sotto una luna stanca di guardare scese sulla sabbia fredda, nudo in fondo al cuore. L'ultimo dolore un giorno camminando in processione fu travolto calpestato e riportato al mare. L'ultimo dolore lo sguardo perso dentro una stazione ricercato per un torto avuto e da pagare. Scrivere pagine di una vita che non conta fragili e sterili le parole volano per chi non ha mai perduto la sua terra e la sua identità per chi non ha attraversato mai deserti d'acqua e aridità per chi non sa per chi non sa L'ultimo dolore sotto la rete buia di un cortile sanguinante e disperato striscia ma non muore L'ultimo dolore prezioso un tempo come il vino e il sale ha due mani tese come margherite al sole Scrivere di anime che non hanno nome e storia aride e inutili passano le immagini per chi non ha mai tradito i suoi sogni e la sua dignità per chi non ha mai pagato per un viaggio che non finirà per chi non sa per chi non sa...
“Giverny” album di inediti di Grazia di Michele del 2012 distribuito dalla Edel
Il disco è stato realizzato insieme a trio jazz composto da Paolo Di Sabatino al pianoforte, Marco Siniscalco al basso e Glauco Di Sabatino alla batteria e vede la partecipazione dell’Orchestra Sinfonica Abruzzese dell’Aquila e di altri artisti, quali Giovanni Imparato alle percussioni, Fabrizio Mandolini al sax e Davide Cavuti alla fisarmonica.
Il disco prende il titolo dal paese omonimo della Normandia, località in cui il pittore Claude Monet - che ha ispirato l’intero album - si ritirò durante la guerra e dove realizzò dipinti paesaggistici: “Questo mio lavoro vuole un po’ somigliare a quelle tele perché nasce anch’esso da un’osservazione del mondo silenziosa e attenta, e dalla voglia di raccontarne qualche scorcio con pennellate rapide, intense e colorate”, ha raccontato la cantautrice. Il disco, il quattordicesimo della cantante che ha esordito nel ’78 con “Cliché”, è anticipato dal primo singolo estratto “Pettini e pettinini”.
fonte: rockol.it
Tracce:
Giverny 03.57 La luna balla il tango 04.35 Pettini e pettinini 04.26 Dove mi perdo 05.03 Passo a due 03.55 L’amore non detto 04.01 Passando 03.06 L’arte dell’incontro 03.43 Il tuo ritorno 03.23 L’amore che non passa 03.11 Carnevale 03.32 Laura 03.53
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Giverny
La notte chiama e non mi fa dormire il mio giardino d'acqua in riva al fiume che muta con la luce e le stagioni le sue ninfee d'Oriente e i suoi colori E penso a ogni riflesso che ho fermato tra le foglie di malva e se ho perduto in un passaggio d'aria il movimento di un iris che si piega contro il vento acqua e luce, luce e cielo cielo e acqua dentro il cielo acqua e luce e ancora cielo e luce dentro il cielo E mentre fuori il mondo si scolora e la follìa si accende, io cerco amore il senso e la bellezza delle cose nel salice che piange sulle rose E dentro il mio giardino mi addormento è questa tela bianca il mio tormento è l' azalea perfetta che si chiude nel cerchio della luna in riva al fiume acqua e luce, luce e cielo cielo e acqua dentro il cielo acqua e luce e ancora cielo e luce dentro il cielo acqua e luce, luce e cielo cielo e acqua dentro il cielo acqua e luce e ancora cielo luce e acqua
A giorni verrai A mettere la tua mano nei miei capelli Come se tutto questo freddo Non mi avesse gelato A giorni verrai A mettere il tuo silenzio fra le mie mani Come se questa incertezza Non mi avesse spezzato Verrai a dirmi di te Delle tue nuove idee E a mettere la tua paura Fra le mie gambe A giorni verrai A dirmi di prenderti nudo e senza pensieri Come se questa pazzia Fosse solo un'idea mia Fosse solo un'idea mia