Il dado è il terzo album di Daniele Silvestri, pubblicato il 21 maggio 1996 dalla BMG Ricordi. È un doppio CD, venduto al prezzo intero di uno. I due supporti sono intitolati "lato A" e "lato B", rifacendosi a un LP in vinile, ma anche (per la tipologia dei brani contenuti) ai vecchi 45 giri. Fanno parte della colonna sonora del film Cuori al verde (1996) di Giuseppe Piccioni le quattro brevi tracce strumentali denominate Tempo, insieme a Ferrament. Silvestri, pur non scalando (ancora) le classifiche dei dischi più venduti, ottiene numerosi consensi di pubblico e critica. Sempre più ricco l'universo compositivo dei suoi brani, sempre più indirizzati verso l'omaggio alle rock band storiche. Si susseguono filosofie, ricordi, viaggi, momenti comici, storie di vita, e momenti poetici intensi. L'idea comune del "dado", simbolo dell'aleatorietà, della sorte che muove i fili della nostra esistenza, racchiude giocoforza tutti i temi trattati, e li relativizza in una esistenza che, per quanti sforzi si faccia, resta comunque legata a un combinarsi di eventi difficile da prevedere. Daniele mostra anche le proprie abilità nello scrivere in inglese e in francese, a volte mescolando idioma con idioma.
Tracce
Lato A (disco nero)
Intro - 1:00 Seguimi - 5:28 Hold me - 3:57 Cohiba - 5:17 Sogno-b - 4:07 Un giorno lontano - 4:37 Me fece mele a chepa - 4:29 Via col vento - 3:35 Samantha - 4:03 La bomba - 3:11 Il dado - 4:29
Lato B (disco rosso)
Tempo 1 / Ready - 1:55 Strade di Francia - 5:16 Ma ville qui meurt / Tempo 2 - 2:33 Banalità - 3:43 Ferrament / Tempo 3 - 4:27 Lasciami andare / Tempo 4 - 4:41 Pino (fratello di Paolo) - 4:32 Aiutami (voce: Laura Arzilli dei Tiromancino) / Rappresaglia (ghost track con Max Gazzè) - 11:50
Sig. Dapatas è il quarto album di Daniele Silvestri, pubblicato nel 1999 dalla BMG Ricordi. L'album, scritto e arrangiato dallo stesso Silvestri, fa seguito alla sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo, dove presentò Aria. Il titolo dell'album è composto dalle lettere iniziali delle dieci canzoni, al punto che la lettura esatta del titolo dovrebbe essere letterale e non "signor dapatàs", pensando anche a una assonanza del presunto nome con Zapata.[senza fonte]
Tracce
Testi e musiche di Daniele Silvestri, salvo dove indicato.
Aria - 4:12 Pozzo dei desideri - 5:02 Tu non torni mai - 5:54 (musica: Enzo Miceli e Daniele Silvestri) Amore mio - 3:25 Insieme - 4:28 Giro in si - 4:28 Desaparecido - 3:46 Adesso basta - 4:45 (musica: Daniele Silvestri e Maurizio Filardo) Sto benissimo - 2:43 Sono io - 5:40 (musica: Daniele Silvestri e Enzo Miceli)
Video
Aria
Alle otto e un quarto di un mercoledì d'agosto sto finalmente abbandonando questo posto dopo trent'anni carcerato all'Asinara che vuoi che siano poche ore in una bara. Ché in una bara in fondo non si sta poi male basta conoscersi e sapersi accontentare e in questo io, modestamente, sono sempre stato un grande perché per vivere a me non serve niente, solo... Aria... soltanto... aria. L'avevo detto: "prima o poi vi frego tutti!" quelli ridevano, pensavano scherzassi "da qui non esce mai nessuno in verticale" come se questo mi potesse scoraggiare e poi col tempo mi hanno visto consumarmi poco a poco ho perso i chili, ho perso i denti, somiglio a un topo ho rosicchiato tutti gli attimi di vita regalati e ho coltivato i miei dolcissimi progetti campati... In aria... nell'aria. E gli altri sempre a protestare, a vendicare qualche torto a me dicevano, schifati, "tu sei virtualmente morto! a te la bocca serve solamente a farti respirare" io pensavo: "e non è questo il trucco? inspirare, espirare", inspirare, espirare: questo posso fare e quando sono fortunato sento l'umido del mare io la morte la conosco, e se non mi ha battuto ancora è perché io, da una vita, vivo solo per un'ora... D'aria... un'ora d'aria. Respiro lento, aspetto il vento il mio momento arriverà... aria aria aria..
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Pozzo dei desideri
Io vendo promesse di ogni sorta qualcuna la mantengo di tutte le altre invece non mi importa io smisto monetine da gettare in fondo a un pozzo o da grattare sulla patina dorata di un concorso a premi multimiliardari diffidate dei falsari e non incolpate me se ci gettate dei danari non ho colpa se siete schiavi di una tombola stracolma di tesori che distribuisce a vanvera e vi coccola l'idea di impadronirvi della vincita vivere di rendita capita ogni domenica e se non hai mai vinto fino ad ora sei stato sfortunato, amico tenta ancora...... tenta ancora Io vendo scommesse sul futuro qualcuna vince molto di tutte le altre invece non mi curo e non ci sono meriti non c'è una gerarchia ma solo il cieco meccanismo di una... lotteria e non posso che adeguarmi non posso lamentarmi se usate queste mie monete al posto delle armi se tutti i vostri sogni li puntate in questo gioco io vendo un'illusione in più e non è poco una monetina a te una a te un'altra monetina pure a te così fanno 3 una monetina per questa serata che non può finire una per trovarti e l'altra per sparire una monetina a te una a te un'altra monetina pure a lei così fanno 6 una monetina per sapere che non ho sbagliato mondo fiumi di monete tutte in fondo al Pozzo dei desideri mille monete se indovini i miei pensieri pozzo dei desideri rivoglio indietro quelle che ti ho dato ieri Io sono imparziale e non mi impiccio se vinci prendi tutto se perdi in fondo è solo qualche spiccio il rischio è minimo la posta in gioco alta prendi una moneta, amico e gratta credici, provaci potresti fare tredici se cedi il turno adesso sei pazzo riflettici magari il tuo destino sta girando...... ora! ............ sei stato sfortunato, amico tenta ancora una monetina a te una a te un'altra monetina pure a te così fanno 3 una monetina per questa serata che non può finire una per trovarti e l'altra per sparire una monetina a te una a te un'altra monetina pure a lei così fanno 6 una monetina per poterti dare quello che mi hai chiesto una per un viaggio e ancora non è tutto una monetina per il Chiapas una per Filippo che è partito per Caracas milioni di monete per il sogno di una terra dopo il mare per chi malgrado tutto continua a navigare una monetina per la Cina una per il ponte sullo stretto di Messina sperando che il calore della terra siciliana possa sciogliere la nebbia fissa in Valpadana Pozzo dei desideri mille monete se indovini i miei pensieri pozzo delle illusioni ma non sarà che saremo tutti in po' coglioni pozzo io non ti credo io non mi fido quando il fondo non lo vedo pozzo dei desideri rivoglio indietro quello che ti ho dato ieri pozzo non mi convinci me li ripaghi tu i 2000 gratta e vinci queste monetine sono sudamericane guardate che colori e che forme strane e poi ce ne ho moltissime venute dal Giappone ci riesco a fare calcoli di estrema precisione ecco qui monete d'Africa, di lega poverissima perché li si discrimina perfino in numismatica monete e monetine di ogni parte del mondo tra queste c'è anche quella che stavate cercando una moneta almeno una una moneta per la mia sfortuna una moneta per cortesia una moneta e dopo vado via una moneta per continuare per tutto quello che non posso fare una moneta soltanto una una moneta contro la sfortuna
Tu come fai senza di noi come vivi, come ridi mi pensi mai, mi cercherai se ti scrivo mi risponderai come stai se era un sogno non svegliarmi mai Ieri un cervo bianco ha sorvolato la città sbandando per il vento si è fermato qua aveva grandi occhi come i tuoi, i tuoi, i tuoi e tu non torni mai e tu non torni mai e tu non torni Aspetterai chi consolerai quanto tempo ti concederai, dove stai Oggi un elefante viola ha scritto una poesia piangendo l'ha stracciata ed è scappato via aveva grandi occhi come i tuoi, i tuoi, i tuoi e tu non torni mai Pensami se puoi pensarmi scrivimi se vuoi parlarmi guardami se sai vedermi toccami se vuoi cercarmi
Potevi usare parole migliori potevi dire "non va così" io volevo regalarti solo accordi maggiori e invece hai scelto un giro di si si può o non si può amare senza rancori se lo puoi fare rispondimi Io sto qui... ancora e tengo aperta l'anima resto qui... da allora finché non volti pagina Dovevo offrirti grosse emozioni portarti fuori, sorprenderti stordirti col rumore di potenti motori e invece giro da sempre in sì Io sto qui... ancora e non ci voglio credere resto qui... da allora cercando di sorridere... ma... Il tuo viso il sorriso quello che ho condiviso con te e la casa e ogni cosa fare la spesa o ridere e non posso, io non ci riesco io non rinuncio io ti denuncio se mi lasci No, honey please, I'm just tryin' to breath why don't you stop taking care of me I've go a bad bad feeling 'bout you and me I want my life back, and my fantasy Si può o non si può amare a piccole dosi girare il mondo restando qui parlarsi piano piano e cancellare gli errori senza rischiare di perdersi Io sto qui ancora e tengo aperta l'anima resto qui da allora... Io sto qui sto qui
Quando ho riaperto gli occhi, il capitano era lì, aveva il corpo a pezzi e in petto un buco così. Lo salutai lo stesso come ogni volta con lui quello fu l'ultimo gesto del soldato che fui. Mi ero salvato per caso come per caso ero là nato nell'anno sbagliato nella sbagliata città. Mi ero salvato per caso come per caso ero là nato nell'anno sbagliato nella sbagliata città. Avevo addosso una giacca che non era la mia, appesa al collo una sacca piena di artiglieria. Gettai ogni cosa nel fiume e mi tuffai nell'oblio scappai da tutto il marciume e dallo sguardo di Dio. Ero partito per caso come per caso ero là dimenticai il mio passato e la mia identità. Ero partito per caso come per caso ero là dimenticai il mio passato e la mia identità. Soy desaparecido Ohi, mama guarda come rido Soy desaparecido Eeh mama guarda come rido Avevo un solo progetto non progettare mai più vissi in un modo perfetto perché non vissi più La lingua mia fu il silenzio che la mia voce morì non ci fu più alcun lamento né una risata si udì Mi ero fermato per caso come per caso restai se leggerai queste righe sarà per caso vedrai Mi ero fermato per caso come per caso restai se capirai queste righe non mi rimpiangere mai Soy desaparecido Ohi, mama! Guarda come rido Soy desaparecido Ohi, mama! Guarda come rido
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Adesso basta
I passicotto monafforene varese more ti che sa ponottire ivan a succe na rose poresse immale che nott'osso mottare partiremo vassatolle acconta rinappori e San Falliss a cosse manedi for otoppane i vacanomme a sappattò siny ciapporete però... Adesso basta! i voglio massime non oppore rike basta! 'ca visse morenis s'attacca ne basta! accossì ne passe 'mbori chi t'è basta coll'ammore però... però... adesso basta! è come l'ari de fottore nhnnàl i cossommare de ticciussu pa basta! connore in modes chista na basta! 'cause it's over the game is over I couldn't stand another hour I need a shower I'm not a coward it's over the game is over why don't you get it? you're fired oh, I'm so tired of saying it's over the game is over and it's a total disaster I'll say it faster: it's over, it's over, it's over should I go further? why don't you get it? this game is fuckin' over! I' quanne chiove faccio e' pirete perchè mi scatta tutto un fatto 'ntestinale poi sto male e quando viene 'o temporale faccio i botti cumme a festa e' San Gennaro ma l'ho pagato troppo caro e dico... Basta! cume l'ossore ti dà ammone iffah c9 n'attime n'accore E' ramallari I' so de le vandicciu pozzare però... però... adesso basta! e come l'ari che t'affore ne l'emmagra icco n'ommore sitte e puffa l'ammass i re t'ammore nu s'oppore nè che taste, coppa e cavallare dico... basta! i cossonnoyd eccù pussene vacca a lamottare nemmò chi s'ammocca i rassennò cunessettare dico basta! Adesso basta, basta, basta adesso basta, basta, basta adesso basta, basta, basta basta, basta, basta
La senti la voce da lontano che chiama piano che prova a ricordarti cosa siamo la forma delle cose che diciamo la forma e il ruolo che da sempre recitiamo quest'ARIA che ti passa sulla faccia l'odore della preda quello dell'uomo che la caccia la senti l'atmosfera sovraccarica arriverà la pioggia e non è l'unica minaccia la luce non serve la prospettiva non serve il suono Lo senti questo vago avvertimento lo sguardo che si posa, lento inerte al cambiamento della luce la vedi questa sagoma sottile in controluce e come scivola veloce sui tuoi fianchi lo vedi, lo senti questo respiro trattenuto tra i miei denti che come i sogni sono sempre più distanti Sono io sono io sono io sono io e non ci sono scelte, la logica è continuare perfino nello spazio più immobile, continuare continuo a muovermi continuiamo a muoverci e la distanza non cambia non cambia Riesci a vedere nei silenzi il motivo per cui danzi la collera che abitualmente scansi i fanali posteriori della macchina che ti stava davanti scomparsa nella nebbia e tu rallenti ancora non la senti la voce che ripete ciecamente "chiudere gli occhi non ha mai cambiato niente!" Essere insensibili agli ostacoli e continuare completamente insensibili agli ostacoli e continuare continuare continuare continuare continuare continuare continuare continuare ...
Unò-dué è il quinto album in studio di Daniele Silvestri. Fece seguito alla sua terza partecipazione al Festival di Sanremo, dove propose Salirò. A questo singolo seguirono Sempre di domenica e Il mio nemico. L'autostrada è dedicata al suo incontro con la sua compagna di allora Simona Cavallari, che prende parte anche in alcuni versi della canzone stessa. 1000 Euro al mese è il rifacimento, con l'aggiunta di strofe rap, di Mille lire al mese, incisa da Gilberto Mazzi nel 1938. L'introduzione della moneta unica europea ha reso plausibile l'accostamento con il sogno medio-borghese evocato nella canzone originaria, dove si desiderava uno stipendo quanto meno dignitoso, sebbene le 1000 Lire dell'epoca avessero un potere d'acquisto maggiore dei 1000 Euro di fine secolo. Di padre in figlio è dedicata al figlio di cui Daniele era in attesa durante la pubblicazione dell'album, con un omaggio anche a suo padre Alberto, scomparso pochi mesi prima, a cui sono dedicati alcuni versi in coda all'album, liberamente ispirati all'Ulisse dantesco.
Tracce
Salirò - 3'58" Il mio nemico - 4'10" L'autostrada - 4'34" Sempre di domenica - 4'00" Dipendenza - 4'10" Manifesto - 3'48" 1.000 Euro al mese - 4'23" Il colore del mondo - 4'10" Mi interessa - 5'09" La classifica - 4'33" Sabbia e sandali - 3'39" Unò-dué - 2'55" Di padre in figlio - 10'42"
1.000 Euro al mese Se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità è la solita vita la solita rincorsa a una corriera già partita perpetuo movimento sulla strada che all'andata così come al ritorno è sempre una salita dovrò dosare la fatica imparerò a parlare in questa lingua sconosciuta sognando di riuscire, un giorno, a fare ricevuta tra gente compiaciuta e che di me si fida e non è piccola la sfida querida disperso in questo angolo d'europa unita ti metto la valuta in una busta la spedirò per posta ma poi non basta mica se tu sapessi quanto costa la vita sapessi quant'è faticoso riuscire a tenerla pulita domani cercherò di nuovo casa, qualcosa prima o poi capiterà se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità è la solita vita è il solito miracolo che svolta la giornata l'evento microcosmico di minima portata una mancia ricevuta una cena regalata e con la dignità avanzata rimasta volevo vederti arrivare vestita di seta di festa magari fare quattro salti in pista te gusta ma forse è meglio se rimani là se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità una casettina di periferia una mogliettina giovane e carina tale e quale come te se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità se potessi avere 1.000 euro al mese senza esagerare sarei certo di trovare tutta la felicità
Il latitante è il sesto album in studio di Daniele Silvestri, pubblicato il 2 marzo 2007, a seguito della presentazione alla 57ª edizione del Festival di Sanremo del brano La Paranza (classificatosi quarto), primo estratto del disco. Prima era prima precede l'album, come sigla iniziale dello sceneggiato Padri e figli del 2005.
Tracce
Mi persi - 3:39 Faccia di velluto - 3:13 La paranza - 4:06 Il suo nome - 3:34 Sulle rive dell'Arrone - 5:12 Io fortunatamente - 4:18 Gino e l'alfetta - 4:07 A me ricordi il mare - 5:03 Ninetta nanna - 4:14 Che bella faccia - 2:27 Prima era prima - 2:33 Love is in the air - 3:57 Ancora importante - 11:12
Collaborazioni
Nell'album torna a collaborare Max Gazzè, che suona il basso acustico nei brani Faccia di velluto, Ninetta nanna, Che bella faccia e Il suo nome. Demo Morselli accompagna le note di Mi persi, con una tromba dai toni noir. Vincenzo Andrea "Il Bove" Leuzzi, cantante degli Otto Ohm, canta in A me ricordi il mare, Mauro Pagani partecipa a Love is in the air mentre l'ultimo brano Ancora importante presenta gli Inti-Illimani.
Video
Mi persi Invece di andarmene da qui piuttosto che lasciarti ancora la soddisfazione decisi di cambiare totalmente la mia posizione è solo che mi persi E ancora ieri consideravo che se tu non c'eri io.. però è un pensiero inutile ma sì ma sì lo so qual era il modo esatto per riavere tutto è solo che mi persi E poi chissà ognuno ha il suo piccolo razzo lanciato nel blu dello spazio con dentro frammenti di sé eh già Ma sì ma sì lo so che avrei dovuto prenderti e sfidare il mondo è solo che mi persi Ma sai che c'è che se ognuno ha il suo piccolo razzo io devo aver perso il contatto e adesso perdonami se mi è rimasta soltanto la parte peggiore di me.
Mi giro di qua, mi giro di là mi giro di su e non ricordo di essermi sentito spesso così clamorosamente giù magari vengo da te, dormo da te scusa michè è che qui c'è un mondo grigio, troppo grigio e io il grigio non lo posso più vedere Si può, si può, si può tentare di dimenticare un viso un bel sorriso, un episodio so di ossessionarti, scusa esco subito di casa ti raggiungo e ti racconto anzi giuro: non ti parlerò di lei Ma il suo nome nella notte si diffonde lentamente è il suo nome è quello veramente e si sente sempre più forte sempre più forte Che bella casa michè scusami se sono le 3 beh ma del resto a questo servono gli amici no? Che dici? Me lo fai un caffè? Ma adesso dimmi di te parliamo di te a me interessa solo di te di te Michè e se mi vedi vomitare non ti devi preoccupare Ma il suo nome nella notte si diffonde lentamente è il suo nome è quello veramente e si sente? e si sente? sempre più forte sempre più forte