IL GIORNALE DELL'ISOLA FELICE ... ANNO 2° CINQUANTUNESIMO NUMERO ...

Sabato 11 Giugno 2011

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    13,795

    Status
    Offline


    BUONGIORNO GIORNO ... 11 GIUGNO 2011


    Edizione Giornale Anno 2° Numero 51


    RIFLESSIONI


    ... IL MARE E I RICORDI ...
    …Le ciabatte in borsa, il telo, la maschera ... in una stanza un ragazzo mette il costume, è la prima volta della stagione; pelle bianca e, davanti allo specchio, tira la pancia dentro facendo un bel respiro trattenendo il fiato. Una improvvisata sfilata davanti allo specchio per vedere l’effetto che avrebbe fatto al mondo mostrandosi in costume. L’appuntamento alle 7,00 di mattina con gli amici; l’autobus e poi la metropolitana e … finalmente il mare. Che emozione, quel viaggio tra risate e scherzi, un viaggio che vola via sulle ali dell’impazienza di arrivare finalmente alla meta. I primi passi su quel terreno instabile, la sabbia che insinuante si infila tra le dita; è fredda per l’ora, e il brivido per quella tiepida carezza sale lungo la schiena mentre i polmoni si riempiono di quell’aria salmastra e leggera. La prima cosa, la corsa alla battigia per prendere l’avanposto, la postazione di fronte alla magica distesa d’acqua. I teli distesi e, quelli che non hanno problemi di bilancia, tolgono gli abiti restando in costume; gli altri invece con vari escamotage cercano di passare inosservati mentre tolgono gli indumenti. Imbarazzi impercettibili che durano un attimo perché quel mare, quella spiaggia chiedono solo di essere abbracciati e di guidarli verso momenti di totale gioia. Così la giornata trascorre spensiertata tra tuffi in mare, scherzi e giochi … il rituale dell’entrata in acqua tra i freddolosi che bagnano pian piano il loro corpo evitando spruzzi e bagni improvvisi, e invece i più disinibiti che provano tuffi improbabili che sollevano acqua in grande quantità. Le corse sfrenate per raggiungere la doccia quando il sole cocente aveva reso la sabbia più calda dei carboni ardenti; scene buffe con i piedi che cercano ristoro, nelle pause della corsa, scavando alla ricerca della sabbia più fresca. All’imbrunire poi, quando la spiaggia si spopolava dalle famiglie, le ciabatte infilate nella sabbia a ricordare la porta di un campo di calcio, e quelle partite fatte fino allo sfinimento accompagnati dalla forza della gioia che sgorga dal cuore. Poi il viaggio di ritorno, con la maglia che “pizzicava” sulle spalle per il sole preso e le gote arrossite; sfiniti dalla giornata che aveva assorbito ogni singola stilla di energia, gli occhi arrossati si chiudevano per da riposo a quel corpo e quel cuore elettrizzati da una giornata indimenticabile. Sono alla finestra della mia casa e, ascolto dei ragazzi che prendono accordi per l’indomani, per andare al mare … ricordi come lampi nel cielo illuminano la mia mente ed il mio cuore e … mi sciolgo al pensiero di quelle giornate lontane nel passato ma vicine per sempre nel mio cuore ... Buona giornata … Vi abbraccio fortissimo … .
    (Claudio)



    IL MARE NEI RICORDI

    La sabbia fine del mare
    fra le dita bagnate,
    sapore di sale,
    che punge le narici
    nel sentore dell’acqua amica.

    Voglia di nuotare,
    entrando nell’onda,
    per uscirne poi,
    ed ancora respirare
    quel sapore di mare.

    Nostalgia dei tramonti,
    incendiati dal sole calante,
    i gabbiani che volano,
    anime di marinai
    scomparsi nei flutti.

    Leggende e racconti,
    misteri sommersi
    e mai rivelati,
    destinati a rimanere
    nei silenzi di sempre.

    Tutto questo ed altro,
    il mare nei ricordi
    fin da bambino,
    con i suoi castelli di sabbia,
    destinati a disfarsi
    nei sogni di una vita.


    Cesare Borroni



    ATTUALITA’


    Boom di gemelli, in 25 anni triplicate le gravidanze.
    Tra le cause l'aumento dell'età delle mamme e la procreazione artificiale. MILANO - E' 'boom' di gemelli in Italia: negli ultimi 25 anni le gravidanze gemellari sono triplicate, e oggi riguardano circa il 3% di tutte le nascite. Purtroppo, è alto anche il rischio di malattie croniche, anche perché in quasi un caso su due i nati sono pre-termine, legate anche alle tecniche di fecondazione artificiale. E' una sintesi dei dati diffusi da Giovanni Corsello, ordinario di pediatria all'Università di Palermo, durante il congresso della Società italiana di pediatria (Sip) che si chiude oggi a Milano. I motivi di questo 'boom', spiega l'esperto "sono l'aumento dell'età media materna, che favorisce l'impianto in utero di due embrioni, e l'utilizzo delle tecniche di procreazione assistita per le coppie infertili". Quelle gemellari "sono gravidanze a rischio": la probabilità di una nascita pre-termine è di 5-10 volte più elevata rispetto a un parto non gemellare, mentre la mortalità è da 3 a 4 volte superiore, e il tasso di malformazioni è 4 volte più alto rispetto ai parti singoli. Secondo gli esperti i gemelli non sono tutti uguali: i monozigoti, quelli identici, rischiano il quadruplo in mortalità e malformazioni a confronto dei gemelli eterozigoti, che sono il frutto di due embrioni distinti". "Per queste nascite - commenta Corsello - è necessario un controllo stretto prima del parto, e un monitoraggio serrato a lungo termine serrato dopo, per verificare soprattutto nei prematuri i parametri vitali e la presenza di eventuali malformazioni o danni che potrebbero manifestarsi più avanti". Per i nati con tecniche di riproduzione assistita, infine, c'é un rischio in più: quello che modifica il modo in cui viene utilizzato il Dna delle cellule. In particolare la tecnica 'Icsi', usata per trattare l'infertilità maschile, è quella che induce maggiori alterazioni: quattro volte di più rispetto alle gravidanze naturali. Le conseguenze sono anomalie, a volte lievi a volte più importanti, della sintesi di proteine, ormoni, enzimi e recettori, tutte sostanze indispensabili per le normali funzioni dell'organismo, per la sua crescita e il suo sviluppo.





    Rosita, prima mucca con latte 'umano'.
    Nata in Argentina: e' il doppio di un bovino normale. ROMA - In Argentina è nata la prima mucca al mondo in grado di produrre latte materno grazie ad alcuni geni umani inseriti nel proprio Dna. L'annuncio è stato dato dal National Institute of Agrobusiness Technology, secondo cui il latte 'potenziato' contiene due sostanze protettive contro le infezioni che non si trovano in quello prodotto naturalmente dall'animale. "La mucca clonata si chiama Rosita - si legge nel comunicato del laboratorio argentino - è nata il 6 aprile con un parto cesareo dovuto al fatto che alla nascita pesava 45 chilogrammi, il doppio di un bovino normale, e quando sarà adulta produrrà latte simile a quello materno umano". Gli scienziati argentini hanno inserito nel Dna della mucca i geni che producono la lattoferrina, una proteina che rinforza il sistema immunitario, e il lisozima, un'altra sostanza antibatterica. Anche se i ricercatori dell'università di San Martin affermano che questo é il primo caso del genere al mondo, in realtà anche dalla Cina è venuto un annuncio simile pochi giorni fa: gli scienziati della Chinàs Agricultural university di Pechino hanno affermato di avere un'intera mandria di 300 mucche transgeniche che già producono un latte simile a quello umano di cui si stanno testando le caratteristiche.





    Balotelli, tolti 10 punti patente.
    Contestati alta velocita' e vetri oscurati. MILANO -Era a bordo di un'auto con i vetri oscurati e procedeva a forte velocità: per questo motivo la notte scorsa il calciatore Mario Balotelli, ex interista ora al Manchester City, è stato sanzionato dalla polizia a Milano con una multa di 380 euro e il taglio di 10 punti della patente. La Mercedes S65Amg su cui viaggiava, che risulta intestata a una società bresciana, è stata fermata alle 3.30 in via Lunigiana, zona Stazione Centrale, da una pattuglia che aveva notato l'auto procedere a velocità sostenuta. L'attaccante della Nazionale, da solo a bordo, ha mostrato la patente inglese ma risulta in possesso anche di quella italiana. A SuperMario gli agenti hanno contestato l'eccesso di velocità, il mancato aggiornamento del libretto dell'auto per la presenza dei vetri oscurati posteriori e di quelli dei finestrini anteriori, questi ultimi non consentiti. Essendo neopatentato per il calciatore è scattato il raddoppio della decurtazione dei punti (5+5) oltre alla multa.





    GOSSIPPANDO


    Gossippando

    Leonardo Di Caprio e Blake Lively. Due star a spasso per Verona


    image

    VERONA — Una foto-ricordo in Arena, una passeggiata nei dintorni di piazza Erbe e perfino una capatina in chiesa. Un pomeriggio romantico in giro per la città, visitando i monumenti come una coppia di turisti qualunque. Ma loro sono Mister Titanic e la sua Gossip Girl, ossia la superstar di Hollywood Leonardo Di Caprio e la sua nuova fidanzata (e protagonista del telefilm per teenager più in voga del momento) Blake Lively. Sono stati paparazzati venerdì scorso a spasso per Verona, e gira voce che Di Caprio ne abbia approfittato per comprare un appartamento da sogno in piazza Bra. Un attico con terrazzo e vista sull’Arena per il quale sarebbe disposto a sborsare quattro milioni di euro. Si vedrà se il bel Leonardo vorrà davvero prendere casa in una delle zone più affollate di turisti della città, con il rischio di venire preso d’assalto da folle di fan non appena si azzarda a varcare la soglia di casa. Per ora, mentre il sindaco Flavio Tosi già spera di consegnargli la cittadinanza onoraria, alle sue ammiratrici veronesi non resta che incrociare le dita e ingannare l’attesa godendosi le foto della star inginocchiata dinanzi alla fidanzata che gli scatta una foto-ricordo dentro l’Arena. Oppure, mentre (con l’aria piuttosto annoiata) siede sui banchi del Duomo accanto all’inseparabile Lively che immortala il tempio con il telefonino. Nelle immagini, subito riprese dai siti internet americani specializzati in gossip, si vede un Di Caprio in jeans e maglietta viola, con il berretto da baseball calato sulla fronte per non farsi riconoscere. La sua «Giulietta», invece, in sandali e vestitino a pois. Sembrano affascinati da Verona, che è stata solo l’ultima tappa di un tour che nelle ultime settimane li ha portati a visitare alcune delle più belle città europee, a cominciare da Monaco e Venezia. Un soggiorno molto breve, visto che appena due giorni dopo sono stati avvistati a Disneyland in compagnia di alcuni amici. E chissà se la prossima volta che rivedremo Di Caprio e Blake Lively in città, sarà in occasione del loro trasloco in piazza Bra. Non resta che attendere.



    ... WEEK END A …


    « Solo i gigli reggono la luna, i fiotti, il castello ed il leone »


    BORDEAUX



    Bordeaux oltre a essere una città bellissima, è la capitale della regione di uno dei vini più famosi al mondo...Situata sul fiume Garonna, all'inizio dell'estuario della Gironda, la città è un importante porto fin da prima che l'impero romano si espandesse in queste zone e per secoli è rimasta e rimane tuttora un nodo economico cruciale per la Francia. Oggi i segni del suo passato e delle guerre sono in parte stati cancellati dal tempo, ma il suo centro del XVIII secolo resta ancora uno dei più belli di tutta l'Europa, dichiarato dall'Patrimonio dall'Umanità dall'Unesco. La città che si affaccia sul fiume presenta una serie ininterrotta di facciate in stile classico, un tempo costruite per mascherare le retrostanti catapecchie medievali. Il suo splendore è arricchito dall'Esplanade des Quinconces, dal Grand Théatre e dalla Place du Bourse...Bordeaux è il più antico porto commerciale di Francia dopo Marsiglia.

    Il Quartiere di Saint Pierre. Proprio nel cuore di Bordeaux, il quartiere di St. Pierre è il centro storico della città. Esso è costituito di belle stradine. Saint Pierre è la capitale culinaria di Bordeaux, con un gran numero di ristoranti per soddisfare ogni gusto e tasca, qualcosa per buongustai e golosi. Place du Parlement è sede di alcune meraviglie architettoniche ed una fontana ornamentale. Inoltre, nella zona è l'Eglise Saint-Pierre, costruita nei secoli XV e XVI sul sito della ex porto gallo-romano.
    Il quartiere Chartrons. Questo quartiere molto attraente, situato sulle sponde della Garonna, fu il luogo dove per secoli, mercanti e uomini d'affari spalla a spalla con i marinai e operai commerciavano il vino Bordeaux. Il suo nome deriva dal convento Certosino, costruito qui nel XV secolo. Con il declino degli scambi sul fiume, il quartiere si svuotò, diventando una tranquilla zona residenziale con negozi di antiquariato. Una parte del quartiere è oggi conosciuto come il "villaggio degli antiquari". Da non perdere Musee des Chartrons, in uno splendido palazzo municipale del XVIII secolo dove è stato allestito il museo dei commercianti di vino, per cercare di capire questo affascinante mondo con lo stoccaggio, l'imbottigliamento, l'imballaggio e la movimentazione e la logistica dei vini. Vicino alla rive della Garonna in questa zona si trova anche il magnifico Centro di Arte Contemporanea.
    Il Grand Thèatre progettato dall'architetto Victor Luis nel XVIII secolo, il teatro è una delle costruzioni classiche più belle del paese. L'auditorium è famoso per la sua straordinaria acustica. Lo spettacolare scalone fu più tardi imitato dal Garnier per l'Operà di Parigi. Questo imponente edificio lungo 88 metri, di stile neoclassico. Il Grand Thèatre, nel 1871, divenne il luogo di riunione dell'Assemblea Nazionale, in esilio a Parigi. Fu qui che Victor Hugo lanciò l'idea di creare gli Stati Uniti d'Europa.
    La Basilica di St.Michel per cui ci vollero 200 anni per costruirla e che fu cominciata nel 1350. L'edificio è a tre navate e vanta la bella statua di Sant'Orsola con penitenti, in una delle cappelle laterali. Il campanile, costruito tra il 1472 e il 1492, è il più alto nel sud della Francia con i suoi 114 metri.
    La Cattedrale di St-André. La navata di questa gigantesca chiesa fu iniziata nell'11th secolo e modificata 200 anni più tardi. Il coro gotico e i transetti furono aggiunti nel XIV e XV e secolo. Le belle sculture medievali della Porte Royale includono scene dell'antico testamento.
    Il Quartiere di Saint Eloi. Punto focale di questo quartiere è la Grosse Cloche, torre campanaria del XV dell'ex municipio medievale, proprio accanto al Eglise Saint-Eloi. La Grosse Cloche è ancora adesso il simbolo della città, riportata anche nel suo stemma. L'orologio della torre del 1759, sostituì quello precedente del 1567. La torre campanaria è una sorta di crocevia per tutti i quartieri medievali della città, infatti collega Saint Michel, Saint Victoire e il quartiere di Saint Pierre.



    ....la storia....


    Precise fonti storiche testimoniano la fondazione di Bordeaux nel lontano III secolo a.c. da parte dei Bituriges Vivisques una tribù gallica della regione di Bourges. I romani arrivarono nella zona e stabilendo un fiorente ‘Emporium’ per gli scambi commerciali con il resto dell’impero, riuscendo così a controllare l’intera regione. Nel III secolo d.c. la cittadina si sviluppa ulteriormente tanto da diventare il centro amministrativo dell’Aquitania. Nei secoli successivi la zona venne invasa dalla ferocia dei barbari, Vandali e Visigoti ma anche dai Franchi nel 498. Bordeaux non conobbe pace alle invasione esterne, che continuò con i Normanni nel X secolo i quali perpetuarono un funesto saccheggio all’interno delle sue mura. Finalmente il periodo di pace soggiunse con il matrimonio di Alienor D’Aquitaine e Enrico II Plantageneta del regno Inglese, nel 1154. Da allora la città fu sotto il controllo degli inglesi (che chiamarono la regione Aquitania, Guyenne) per un periodo di ben tre secoli nei quali Bordeaux riscopre gli antichi gloriosi giorni di sviluppo economico (in particolare grazie alla produzione vinicola) e urbanistico. La città raggiunge il proprio apogeo durante il regno di Edoardo di Woodstock ma nel 1453 il controllo inglese nella regione si affievolisce e Bordeaux diventa di fatto capitale di uno stato indipendente. Dopo la guerra dei 100 anni, con la battaglia di Castillon, Bordeaux viene restituita al Regno di Francia. Il commercio del vino con l’Inghilterra termina e la città perde parte della proprio primato economico. Il popolo di Bordeaux non nutre sentimenti di stima a favore del regno francese tanto che come atto di persuasione il Re Luigi XVI fu costretto a conferire a Bordeaux lo status definitivo di città sovrana nel regno francese dotandola di un proprio parlamento. In questo spirito di libertà Bordeaux si giova di un secondo boom economico, sempre con il commercio del vino ma anche con lo sviluppo delle attività di tipo coloniale e con il commercio del pastello di Garonna. L’attività mercantile, grazie al porto, si sviluppa ulteriormente nel XVII secolo e XVIII secolo tanto da costituire la maggiore fonte di scambio tra la Francia e le Americhe. In questo periodo inoltre la cittadina si sviluppa da un punto di vista urbanistico e architettonico con la costruzione dei vari archi di trionfo come la Porte d'Aquitaine (Porta d'Aquitania), Piazza della Vittoria, la Porte Dijaux (Piazza Gambetta/Rue Porte Dijaux), la Porte de la Monnaie (Porta della Moneta) (Quai de la Monnaie) o ancora la Porte de Bourgogne (Porta di Borgogna) (Place Bir-Hakeim), il Jardin Public (Giardino Pubblico), e la famosa Place de la Bourse in stile Versailles, diventando una delle città più belle d’Europa.
    (informagiovani.com)



    "Lo specchio d'acqua di Bordeaux non è un monumento tanto piatto come sembra. Avvolge i passanti che si trovano sui moli nelle sue ondate di nebbia, e li assorbe nei suoi pensieri. È il posto ideale per mettere i piedi tra le nuvole, guardando le facciate neoclassiche degli edifici del porto della Luna."
    (Chloé Balaresque)


    ........ lo stemma .......


    Lo stemma della città è: « Di rosso, alla Grossa Campana aperta, traforata e rivestita di sabbia e cimata da un leopardo d'oro; al mare d'azzurro caricato d'una mezzaluna d'argento; al capo di Francia antico. ». Nella antica arme della Città di Bordeaux, i Fiori di giglio rappresentano le armi dei re di Francia; il leopardo richiama le armi della provincia di Guyenne di cui Bordeaux era la capitale; il Castello riproduce le torri dell'antico municipio di cui rimane oggi la Grossa Campana; la Mezzaluna raffigura la curva descritta dalla Garonna davanti alla città: il porto così configurato era ed è tuttora chiamato le Port de la Lune, "porto della luna"; le acque del fiume bagnano le torri del municipio.
    Le mezzelune intrecciate che sono le piccole armi o la cifra di Bordeaux hanno come origine la mezzaluna simbolica che figura da sola nelle armi della città. Furono anche le cifre di Diane de Poitiers. Non le si trova prima della metà del XVII secolo. Nel XVIII secolo le si trova frequentemente ad esempio sul frontone della fontana Saint Projet (Santo Progetto) (1736). Oggigiorno figurano un po' dovunque e marcano discretamente tutto quello che è proprietà della città. Come corona, Bordeaux ha una corona murale a sette merli (città di primo ordine) d'oro. Come supporti: due antilopi bianche avendo come colletto una corona in fiori di gigli in oro ed incatenata dai medesimi.
    E il suo motto è:
    LILIA SOLA REGVNT LVNAM, VNDAS, CASTRA, LEONEM
    « Solo i gigli reggono la luna, i fiotti, il castello ed il leone »
    .


    "Piena estate nei pressi di un'opaca Gironda lievemente increspata: sebbene questo non sia forse il volto più affascinante dell'Aquitania, rimane comunque quello più vicino all'aspetto primitivo della regione, quando l'Oceano ricopriva l'intero bacino aquitano. Anche le imponenti pareti gessose tra Blaye e Bourg sulla riva settentrionale della Gironda sono la testimonianza dell'antico fondo marino, così come i depositi ghiaiosi nel Medòc e quelli sabbiosi tra la Dordogna e la Garonna... "
    (dal web)



    (Gabry)



    RUBRICHE



    (Mela)



    L’ISOLA NELLO SPORT


    NOTIZIE CURIOSE NELLO SPORT

    Perché a chi perde il Sei Nazioni viene assegnato il Cucchiaio di legno?
    Il Sei Nazioni è il più importante torneo internazionale di rugby a 15 dell'emisfero settentrionale. Nacque nel 1883 con il nome di Home Championship e veniva inizialmente disputato dalle quattro nazionali britanniche (Galles, Inghilterra, Irlanda e Scozia). Nel 1910, con l'aggiunta della Francia, divenne il Cinque Nazioni. Poi dal 2000...

    Chi è Steven Bradbury?
    Steven Bradbury è un ex pattinatore australiano, nato nel 1973, diventato campione olimpico nei 1000 metri short track nel 2002. Fin qui nulla di strano, ma la storia che ha portato Bradbury alla conquista dell'oro è davvero sorprendente. Dopo un avvio di carriera promettente contraddistinto dalla conquista di una medaglia...

    Quale velocità raggiunge un paracadutista in caduta libera?
    Un paracadutista in caduta libera che mantiene la classica posizione orizzontale, con le braccia e le gambe leggermente divaricate, raggiunge la velocità limite di circa 180 km/h. Oltre non accelera in quanto la forza di resistenza offerta dall'aria supera la forza di gravità che lo attira verso il suolo. E' possibile però assumere posizioni...

    Qual è stato il giocatore più basso dell'NBA?
    Il più basso giocatore della storia dell'NBA è stato Tyrone Curtis Bogues, meglio conosciuto come Muggsy Bogues. Guardia di ruolo, nonostante i suoi 158 cm Bogues partecipò a ben 14 stagioni del massimo campionato americano. Giocò con quattro team diversi, ottenendo i risultati migliori con i Charlotte Hornets. Curiosamente, nel 1987, anno del suo esordio...

    Perché non si può pattinare sui ghiacci dell'Antartide?
    Nonostante l'immensa distesa di ghiaccio che ricopre il Polo Sud sia per larghi tratti liscia e ben levigata, una persona che volesse provare ad utilizzare dei pattini per muoversi più velocemente rimarrebbe molto delusa dal risultato. Infatti, il principio fisico che consente ai pattini di scivolare sul ghiaccio, consiste nello scioglimento...

    Quale disciplina sportiva esiste nella variante 'Ironman'?
    La disciplina sportiva in questione è il triathlon, cioè una gara che si articola su tre prove svolte in immediata successione: nuoto, ciclismo e corsa. Mentre le tre specialità rimangono costanti, le distanze da percorrere variano a seconda della categoria: supersprint, sprint, olimpico, doppio olimpico, lungo e super lungo o Ironman...

    Quando una vettura a sei ruote partecipò al campionato di Formula 1?
    La Tyrrell, storica scuderia inglese, partecipò ai campionati mondiali di Formula 1 del 1976 e del 1977, con una vettura più unica che rara, la P34, che aveva 6 ruote anziché 4. Il prototipo nacque dall'idea del progettista Derek Gardner, che pensò a 4 ruote anteriori, più piccole delle 2 tradizionali, per ridurre la sezione frontale e garantire...

    Quanto può essere pagata una palla da baseball?
    Nel 1998 il giocatore di baseball Mark McGwire stabilì il nuovo record di home run (fuoricampo) in un'unica stagione di Major League. Nel corso della stagione McGwire ne totalizzò ben 70, battendo il precedente record di Roger Maris che ne aveva realizzati 61 nel 1961. La palla di quel settantesimo home run venne acquistata all'asta dall'autore...

    Quale impresa realizzò Bob Beamon?
    Ai Giochi Olimpici di Città del Messico nel 1968, un atleta americano, Bob Beamon fu protagonista di uno dei più grandi momenti sportivi del XX secolo. Fino a quel momento il record mondiale di salto in lungo apparteneva a Ralph Boston, con una lunghezza di 8,35 metri. Il 18 ottobre 1968 Bob Beamon saltò un meraviglioso 8,90 metri...

    Chi fu il primo tennista a realizzare un Grande Slam?
    Il primo tennista della storia a realizzare un Grande Slam, cioè a vincere nello stessa anno i quattro tornei principali (Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e U.S. Open), fu lo statunitense Don Budge nel 1938. Dopo di lui ci riuscì soltanto un altro uomo, Rod Laver, da molti ritenuto il più grande tennista...

    Perché la maglia della Juventus è bianconera?
    La Juventus fu fondata nel 1897 da un gruppo di studenti torinesi e nel 1900 prese parte al suo primo campionato nazionale. Per l'occasione venne utilizzata una divisa con maglia rosa e cravattino (o papillon) nero. Fino al 1903 vennero usate le stesse maglie che però, a furia di sporcarsi e venir lavate, finirono per diventare bianche...




    (Gina)



    PAROLE IN MUSICA


    Parole in Musica


    image




    Sono le tue parole quelle che mi fanno più male
    mi feriscono in volo oh ooh
    sono i discorsi di sempre
    tanto fiato per niente
    io vorrei solo amarti e abbracciarti
    nel silenzio di questa notte

    (M.Di Cataldo)



    BIOGRAFIE IMPROBABILI


    « Beep Beep! »


    WILE COYOTE e BEEP BEEP




    PROVERBI E AFORISMI


    "Ognuno ha un paese nell'anima. È il luogo dove siamo stati più tempo. È il paese dove abbiamo trascorso l'infanzia, dove abbiamo giocato, dove abbiamo imparato la vita."
    (Romano Battaglia)




    MUSICA


    Andrea Mingardi

    image



    Andrea Mingardi (Bologna, 1º agosto 1940) è un cantautore italiano.


    Biografia


    Mingardi nasce a Bologna nel 1940 da padre bolognese e madre siciliana. La sua carriera ha inizio come cantante di rock'n'roll: già alla fine del 1959 è il leader dei "Golden Rock Boys", che si esibiscono a Modena e che hanno, tra i loro brani, il rock blues "Rosa rosae rock'n'roll" (canzone che, come si capisce dal titolo, parla delle difficoltà della scuola, e in particolar modo del latino...). Il gruppo è costituito, oltre che da Mingardi (che canta e suona la batteria), dal bassista Beppe Federici, dal pianista Antonio Corsello e da Paolo Guarnera alla voce e al sax, che presto lascia il gruppo per entrare nei "Gatti", dove suonano Francesco Guccini e Victor Sogliani. Debutta con il primo 45 giri, Lentement dans la nuit/Si je pouvais, nel 1962; nello stesso anno entra come cantante nella Rheno Jazz Gang (gruppo dove al clarinetto suona il futuro regista Pupi Avati), con cui incide il secondo disco sul lato B della versione di Ballata di una tromba, successo di Nini Rosso. Passa poi a comporre canzoni in dialetto bolognese dal contenuto ironico e divertente, a volte al limite del demenziale, ma con influenze musicali decisamente funky e blues. Ad esempio, una delle sue canzoni più note al pubblico bolognese, A iò vest un marzian parla di un extraterrestre che torna sulla terra da un pianeta ipercivilizzato per respirare un po' di aria buona e piangere mangiando cipolla. Nel 1976 ottiene un discreto successo di vendite con la canzone Datemi della musica (anni dopo riproposta da Mina). Pus nel 1978 si iscrive appieno nel genere demenziale («Il papank e la mamank vanno in giro a dir che sono stank di avere un figlio punk che senz'altro una rotella gli mank.»). Nel 1984 partecipa alle varie tappe del Festival Bar compreso la finale all'Arena di Verona con il brano "Un boa nella canoa" prodotto dalla Cruisin' Records. Nel 1991 vince con la canzone Caruso la trasmissione Sapore di mare. Debutterà al Festival di Sanremo nel 1992 con Con un amico vicino, in compagnia di Alessandro Bono. Seguono una serie di partecipazioni: nel 1993 con Sogno, nel 1994 con Amare amare, nel 1998 con Canto per te e nel 2004 con È la musica (insieme con The Blues Brothers Band). Nel 2006 il duetto con Mina nella canzone Mogol e Battisti (contenuta nell'album Bau di Mina) segna l'inizio della collaborazione come autore per la grande cantante italiana (sua anche "Amiche Mai" per il duetto Mina - Ornella Vanoni). È fra i fondatori della Nazionale cantanti e dal 2006 ne è vicepresidente. Nel giugno 2009 è eletto al Consiglio comunale di Bologna nella lista del Partito Democratico. Nel luglio dello stesso anno è tra i promotori del movimento Comunisti - Sinistra Popolare


    (falcon581—Raffaele)


    (Lussy)



    ... CONOSCIAMO ...


    In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove.
    Sono una quota sperimentale che va alla deriva.
    Dietro di loro la traccia aperta si richiude.
    (da "Il peso della farfalla", Erri De Luca)


    IL CAMOSCIO



    Animale timido e frugale, il camoscio assomiglia molto alla nostra capra domestica, soprattutto per quanto riguarda le proporzioni: la lunghezza infatti varia dai 110 ai 135 cm, l'altezza oscilla tra i 70 e gli 80cm per un peso che, a seconda dell'esemplare e della stagione si aggira mediamente dai 25 ai 45kg. Infatti, nei mesi invernali, il peso raggiunge il suo massimo a causa del grande accumulo di grasso con cui i camosci si preparano ad affrontare l'inverno; mentre, nel periodo degli amore, i maschi possono arrivare a perdere fino ad un terzo del loro peso corporeo a causa delle lotte per la conquista delle femmine.
    Una particolarità è costituita dalle corna che, di colore nero ebano, a differenza dei Cervidi, sono permanenti e sono portate con fierezza da entrambe i sessi. Sono lunghe, in media dai 20 ai 26cm e, per la loro caratteristica di permanenza, si arricchiscono di solchi anulari da cui si può ricavare, con particolare attendibilità, l'età dell'animale.
    Ad eccezione delle zampe scure e della striscia chiara sul dorso che restano praticamente invariate nel corso delle stagioni, il mantello del camoscio subisce notevoli variazioni di colore in prossimità delle mute primaverili ed autunnali divenendo fulvo e più sbiadito durante l'estate e quasi nero in inverno.
    Altra caratteristica particolare dei camosci sono gli zoccoli che gli permettono di potersi muovere agilmente tra i pericolosi pendii. Questi infatti sono bidattili e si compongono in due parti principali distinte per durezza e funzione: il bordo e la muraglia esterna, che sono più dure ed affilate, consentono al camoscio di poter sfruttare i piccoli appigli delle rocce; mentre la parte più interna, che potremo definire quasi come un polpastrello, è più morbida e favorisce l'attrito sulla roccia nonchè una migliore stabilità. Tra le dita si allarga poi una membrana interdigitale che permette al camoscio di poter sfruttare una superficie di appoggio più ampia.
    Altre piccole particolarità dei camosci riguardano i polmoni ed il cuore. Proprio per la sua propensione ad abitare le grandi alture dove l'aria è maggiormente rarefatta, infatti, i polmoni sono generalmente molto sviluppati ed il cuore, dotato di spesse pareti muscolari, garantisce una frequenza cardiaca di circa 200 battiti al minuto. Questa ultima caratteristica è particolarmente utile poiché permette al camoscio di poter risalire i ripidi e lunghi pendii delle montagne senza dover ricorrere e sforzi eccessivi.
    Il camoscio ha i sensi molto sviluppati, soprattutto udito, vista e olfatto. Quando una femmina deve richiamare il piccolo o il maschio nel periodo degli amori, emettono un belato (una sorta di fischio in realtà). Inoltre, nel maschio le ghiandole retrocornali si gonfiano e secernono un liquido scuro dall’odore molto forte con il quale marcano il territorio.



    ....miti e leggende...


    Nelle alpi slovene, interessante è la leggenda degli abitanti della Valle dell’Isonzo: Zlatorog, che in sloveno significa “Corno d’oro”, fu un misterioso camoscio con il pelo bianco dalle corna d’oro, che vagava sulle balze del Triglav in compagnia di una Dama Bianca. Narra la leggenda che il prezioso camoscio avesse un tesoro nascosto. A quei tempi uomini e camosci vivevano in pace. Un giorno un cacciatore salì sui monti per uccidere Zlatorog e prendere le sue corna d’oro come trofeo per donarle a una bella donna veneziana di cui era innamorato. L’avido cacciatore tese un agguato al camoscio e lo ferì, in uno scatto d'ira Zlatorog annientò l'avido cacciatore, sparì sul Triglav e nascose in qualche anfratto tra le montagne del Triglav il tesoro che custodiva e poi scomparì per sempre. La fiaba racconta che il mitico camoscio bianco quando fu ferito, una goccia di sangue cadde a terra e si trasformò in un fiore delicato, la Potentilla nitida, che tuttora d’estate tinge di rosso pallido la montagna. Questo fiore è un simbolo delle Alpi Giulie e, dopo aver distrutto il proprio paradiso alpino, spari per sempre. Il suo tesoro‚ rimasto nascosto nelle montagne.



    Questa leggenda dimenticata narra di un'isola incastonata
    tra alte vette e un'ampia vallata.
    Un luogo tanto sorprendente che forse esiste veramente.
    Oltre non stiamo ad aspettare la storia andiamo a raccontare...


    Nel piccolo paese di Macugnaga, sorto in età medievale alle pendici del Monte Rosa, si tramanda, di generazione in generazione, di un luogo mitico racchiuso tra i ghiacci del Belvedere e delle Loccie, oltre la barriera del Corno Bianco. Al di là dell'altissimo muro vi sono pareti e costoni di roccia, canali e cascate di ghiaccio, superati i quali si trova la verdissima isola dei camosci. Si tratta di un luogo incantato dove vivono splendidi animali in piena armonia: non vi sono,infatti, né prede né predatori. Molti sono gli audaci alpinisti che hanno tentato, nel corso dei secoli, di raggiungere l'isola, ma anche i più fortunati che riuscivano ad arrivare nelle vicinanze venivano ricacciati indietro da fumate di polvere di ghiaccio capaci di impedire alla vista di vedere alcun che.
    Questo verde giardino tra i ghiacci del Rosa è l'asilo incantato degli animali della montagna che trovano rifugio dalla caccia spietata dell'uomo. Camosci e stambecchi scorrazzano in branchi tra le ripide coste della vallata alla ricerca delle ghiotte barbe dei licheni che pendono dalle cortecce dei larici e dei cembri. Quando un animale selvatico si sente vecchio e stanco, e ha già veduto quanto doveva vedere e vissuto ciò che doveva vivere, intraprende il viaggio verso questo paradiso terrestre, dove può vivere per sempre.
    Esiste, però, qualche privilegiato a cui è stato fatto dono di ammirare le bellezze e lo splendore racchiusi nella felice isola. Ogni ventuno anni viene concesso a un cacciatore (su ventuno che si avventurano tra i freddi ghiacci) di trovare, guidato da un giovane camoscio, la landa incantata. Una volta giunto, vi può rimanere soltanto ventuno giorni, al termine dei quali, in modo misterioso, si ritrova nuovamente tra ghiacci inospitali. In questo breve periodo, però, al cacciatore è concesso di accedere ai segreti più profondi della natura, di comprendere il linguaggio degli animali e di vedere cose che sempre sfuggirono al suo occhio acutissimo. Tornato al villaggio, l'uomo, pervaso da un'insolita malinconia, racconta ai suoi compagni l'incredibile esperienza, con l'unico risultato di passare per un sognatore e di conservare per tutta la vita il desiderio inesaudibile di ritrovare la leggendaria isola dei camosci.
    (Mariano Salvatore)



    "Su le dentate scintillanti vette
    salta il camoscio, tuona la valanga
    da' ghiacci immani rotolando per le
    selve croscianti :
    ma da i silenzi de l'effuso azzurro
    esce nel sole l'aquila, e distende
    in tarde ruote digradanti il nero
    volo solenne.
    Salve, Piemonte!......"
    (Carducci)




    LA TAVERNA DELL’ISOLA


    GALATRONA, PETROLO, TOSCANA



    Denominazione:
    Toscana Indicazione Geografica Tipica

    Prima annata di vendemmia:
    1994

    Uvaggio:
    100% Merlot

    Vendemmia:
    il Galatrona è ottenuto da uve Merlot in purezza, provenienti dai vigneti dei primi anni ’90. La
    resa per pianta è stata notevolmente contenuta (max 500 g per ceppo), permettendo la concentrazione di
    tutti i componenti nobili dell’uva, fondamentale per le caratteristiche di grande struttura, eleganza, equilibrio
    e persistenza che si vogliono raggiungere con questo vino.

    Vinificazione:
    la macerazione delle bucce si è prolungata per circa 14 giorni. I rimontaggi sono stati eseguiti
    con estrema cura e frequenza elevata per consentire alle bucce un’estrazione completa. La fermentazione
    malolattica si è svolta in barriques, con avvio rapido e decorso regolare.

    Invecchiamento:
    dopo la fermentazione malolattica il vino è rimasto in barriques di rovere francese nuove
    per un periodo di 18 mesi. Durante questa fase il vino è stato lasciato per i primi 6 mesi sulle feccie fini,
    facendo particolarmente attenzione all’evoluzione. Questo processo ha permesso di raggiungere una
    maggiore complessità. In seguito all’imbottigliamento il vino ha iniziato il suo consueto periodo di
    affinamento di 6 mesi.

    Grado alcolico:
    14.35 % vol.

    Acidità totale:
    5.21 g/l


    (Antonio - Ispa)



    Giugno
    Ed ecco viene giugno
    con la falce In pugno,
    e miete tutto il grano,
    al fiorir del melograno.
    Poi, con un bel sorriso,
    ti dona un fiordaliso.
    E, con un bel brillare,
    ti manda ai monti e al mare





    LA SERA SULLL’ISOLA


    Quattro chiacchiere in allegria


    Parliamo spesso della nostra Isola Felice dscrivendola come una grande famiglia, come il luogo di ritrovo sereno di tanti amici. Allora volevamo rendere noto a tutti che tutte le sere, dopo le 20,30 ci riuniamo in questo luogo per trascorrere in serenità e divertimento le nostre serate. Approfittiamo allora del nostro giornale per informanre tutti dell’argomento con cui ci divertiremo la sera.. vi aspettiamo tutti tutti tutti e, se avete argomenti da proporre per la sera, mandate un mp a Lussy ...

    STASERA PARLEREMO DI ...



    ... Un bacio perche'...



    image



    (La redazione)



    GIORNALI E RICORDI ......


    Iniziamo oggi una rubrica nuova ... pagine di giornale dal passato, come immagini, diapositive che fermano per un attimo il tempo e ci proiettano in quelle atmosfere, nelle dinamiche di quei giorni, di quei tempi ... un tuffo nel passato, vissuto attraverso le pagine e i racconti di giornali di quell'epoca ...

    (La redazione)


    LA DOMENICA DEL CORRIERE




    La Domenica del Corriere, nato come inserto domenicale del Corriere della Sera, nel 1899, era recapitato in omaggio agli abbonati del quotidiano ma anche venduto separatamente in edicola al prezzo iniziale di 20 centesimi...
    Fortemente voluto e potenziato dal direttore del Corriere Luigi Albertini, si avvaleva per le sue copertine di un giovane disegnatore, Achille Beltrame, a cui era affidato in ogni numero il compito di rendere con la sua tavola il fatto più interessante della settimana...A differenza dei quotidiani dell'epoca, la Domenica del Corriere dava ampio spazio alle fotografie e ai disegni, e questo fu uno dei motivi del suo successo...Nel corso degli anni Venti e Trenta, la Domenica del Corriere divenne uno dei principali strumenti d'informazione di buona parte della popolazione italiana alfabetizzata. Sulle pagine della Domenica del Corriere trovavano una vetrina popolare anche le grandi firme del Corriere, da Luigi Barzini ad Indro Montanelli...Nel corso degli anni Cinquanta e Sessanta, l'avvento della televisione portò la testata ad una graduale ma inarrestabile crisi sino alla definitiva chiusura nel 1989...Oggi le copie del settimanale, con le copertine di Achille Beltrame prima e di Walter Molino poi, sono ricercate da migliaia di collezionisti che fanno della Domenica del Corriere il settimanale in assoluto più collezionato in Italia.



    Data di pubblicazione: 28/01/1962 | numero: 4 | anno: 1962
    <p align="center">Data di pubblicazione: 04/02/1962 | numero: 5 | anno: 1962

    image

    Autore: Walter Molino
    Argomento: Personaggi
    Soggetto: Musica
    Luoghi: Italia - Liguria


    Didascalia: Un festival polemico. Anche quest'anno le acque della popolare rassegna canora di Sanremo sono rimaste agitate fino all'ultimo. Molte stelle della canzone (Mina, Dallara, Bindi ecc.) hanno disertato il palcoscenico del Casinò e sono presenti soltanto come spettatori; ma alcuni "vecchi,, leoni come Modugno, Tajoli, Bruni, Milva, Dorelli eccetera, sono fra i protagonisti del Festival. Ecco come il pittore Walter Molino ha immaginato una sequenza della manifestazione.


     
    Top
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Quelli di sempre
    Posts
    9,662

    Status
    Offline
    image A TUTTI...


    Ciao Claudio....Gabry.....Mela....

    Ciao Gina....Lussy.....Raffaele....

    Ciao a tutti gli amici che seguiranno....
    :4kkncxl.gif: :4kkncxl.gif:
     
    Top
    .
  3. tomiva57
     
    .

    User deleted


    buongiorno isola
    ciao a tutti
    ciao Giuly


    image


     
    Top
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline



    ciao..e buon sabato a tutti..un abbraccio...

     
    Top
    .
  5. tappi
     
    .

    User deleted


    Buon sabato a tutti!!!!
     
    Top
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Quelli di sempre
    Posts
    8,509
    Location
    Roma

    Status
    Offline
    Felice Sabato a tutti!
     
    Top
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    ciao..amici..buon pomeriggio a tutti... :36_1_47.gif:

    I tormenti di Cassano
    Dimagrire per... Allegri


    image

    MILANO, 11 giugno 2011 - Antonio Cassano è inquieto. "Non lo so ma non ha mai chiesto di andare via". La risposta, asciutta, è di Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan uso alla concretezza, ed è datata più o meno tre settimane fa. A scudetto archiviato e mercato iniziato l’interrogativo si ripropone, come puntualmente capita dopo ogni partita della nazionale. Perché a ogni partita della nazionale salgono i sussurri: Cassano non è contento, Allegri lo fa giocare poco, Cassano ha paura di perdere il posto in nazionale. Stavolta agli amici a Coverciano avrebbe detto: "Se la Fiorentina chiama, vado subito". Ma la Fiorentina non può permettersi un ingaggio ricco quanto quello di Cassano (circa tre milioni).

    FIDUCIA — E l’interrogativo rimane: riuscirà Cassano a mantenere il posto in nazionale? Prandelli, che lo incoraggia sempre, è stato chiaro: chi non gioca nel club non giocherà neppure in nazionale. Si va verso l’anno dell’Europeo e il c.t. privilegia lo stato di forma che soltanto chi gioca spesso può avere. Oltretutto Prandelli sembra capace di rivitalizzare Cassano, mentre secondo alcuni il metodo Allegri lo deprimerebbe. Su questo anche l’allenatore del Milan nei giorni scorsi è stato chiaro: "Cassano ha fatto cose importanti anche se veniva da un periodo di inattività molto lungo. E’ stato bravo anche se può dare molto di più, e resterà certamente con noi". Forse non sono parole affettuose, ma sono parole di stima. Come quelle spese da Galliani qualche tempo fa: "Cassano ha tutto quello che serve per convincere Allegri a farlo giocare di più". Come dire, sbrigatevela fra di voi.


    Cassano con Prandelli: il c.t. azzurro l'ha rilanciato. LaPresse
    IMPEGNO — Cassano è felice? Il suo manager avvocato Bozzo ripete sempre che il suo assistito è soddisfatto al Milan, Galliani assicura che il Milan è soddisfatto di Cassano. Resta uno snodo importante, anzi fondamentale: l’allenatore. Che vuole gente che corre, e soprattutto accetta la condizione di precariato permanente così frequente al Milan. Nella testa di Allegri, i titolari intoccabili sono pochissimi, gli altri si alternano in funzione delle esigenze tattiche della partita e dello stato di forma dei singoli. Il sistema abbozzato un anno fa è questo e Allegri lo perfezionerà nel prossimo anno: gioca chi sta meglio, gli altri, famosi o no, nazionali o no, stanno in panchina. Se Cassano sarà in grado di accettare il sistema senza deprimersi, non ci sarà alcun problema. Allegri si aspetta di ritrovarlo in forma, asciutto e determinato, dopo una stagione vissuta a metà con il Milan e un’estate di riposo. Nella sua testa, i complimenti del c.t. devono essere una vitamina, non un motivo di inquietudine. Il Milan non ha dubbi sul valore di Cassano. Il resto si vedrà dal 12 luglio, data del raduno, in poi.

     
    Top
    .
  8. arca1959
     
    .

    User deleted


    Ciaoooo Lussyyyyy... :2010081110324520100722111500201 buon poimeriggio.....buon pomeriggio a tutti amici!!!


    image

     
    Top
    .
  9.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    :emoticons-al-lavoro-06.gif: .ciao..arca.bentornato......... :4kkncxl.gif: :2010081110324520100722111500201


     
    Top
    .
  10. tomiva57
     
    .

    User deleted


    ciao a tutti

     
    Top
    .
  11. tappi
     
    .

    User deleted


    BUONA SERATA A TUTTI
     
    Top
    .
  12.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    ... Un bacio perche'..

    image

    Un
    bacino
    al
    mattino,
    e come trovare
    le chiavi
    sotto
    lo
    zerbino.



    ciao..amici...tanti baci a tutti.......perche'?... :QUADRELLI125.gif: .beh..perche' vi voglio bene....
    buona serata...
     
    Top
    .
  13. tappi
     
    .

    User deleted


    BACIO ANCHE A TE LUSSY...PERCHE' ANCHE NOI TI VOGLIAMO BENE
     
    Top
    .
  14. arca1959
     
    .

    User deleted


    Ciaooo Lussy.... un bacio anche a te:2010081110324520100722111500201 ti voglio bene anche io!!
    Ciaooo Silvana....un bacio.....buona serata a tutti!!!

    image

     
    Top
    .
  15.  
    .
    Avatar

    Millennium Member

    Group
    Administrator
    Posts
    112,793
    Location
    Milano

    Status
    Offline

    image

    DA....Giulietta & Romeo

    Lungo archi
    sottili
    esili
    arcobaleni,
    attraversati
    da una
    effimera luce.
    Gesti chiari,
    assoluti,
    decisi.
    Luce sospesa
    a ciglia
    innumerevoli
    e fini
    Gioia sospesa
    al bacio
    illuminato
    e
    breve



    ciao..Arca..ciao silvana........grazie..v.v.b...
    sapete..questo argomento..mi piace proprio...ahahaha

     
    Top
    .
38 replies since 10/6/2011, 23:38   1724 views
  Share  
.