Autunno E di nuovo ritorna l'autunno che mi stringe tra le sue braccia come una madre che chiede perdono per i danni alla mia adolescenza E di nuovo mi divora l'autunno con i suoi colori pastello con il vento e l'aria che taglia così vicina ai miei umori di allora E io ascolto canzoni che mi fanno male e forse mi piacciono per quello e rifuggo il banale e la stupidità seguo solo il mio senso del bello sto in un vortice di vita e di noia e di tempo che corre e non posso a fermare mentre provo di guarire dalle mie insicurezze e da quelle paure. E di nuovo si affaccia l'autunno che rimbocca coperte e pensieri i vestiti che cambiano armadio e giornate ogni sera più corte E io scrivo canzoni che mi fanno male ma forse mi piacciono per quello e rifuggo il banale e la mediocrità seguo solo il mio senso del bello sto in un vortice di vita e di noia e di tempo che corre e non posso fermare mentre provo di guarire dalle mie insicurezze e da quelle paure. E di nuovo ritorna l'autunno...
Che cos'è che ti manca Che cos'è che vorresti e non c'è che cos'è che ti stanca Che cos'è che vorresti per te che cos'è quella smania che hai dentro che ti spinge a inseguire la felicità e com'è che poi lasci le cose molto spesso a metà che cos'è quella noia che cos'è quella malinconia e com'è che ci pensi ma però non sai mai andar via che cos'è quella cosa che hai dentro che ti spinge a cercare ancora la verità che ti porta a volere ogni volta più giustizia e onestà in cosa credi in cosa credi cosa ti aspetti se non ci credi resta come sei, fragile resta come sei, instabile resta come sei, semplice resta come sei, resta come sei, resta come sei che cos'è che pretendi da una vita che hai inventato da te e che cosa ti resta quando mai preso tutto quello che c'è perché in fondo cammini da solo inseguendo nient'altro che la libertà perché in fondo a te stesso ormai dici solo la verità in cosa credi, in cosa credi cosa ti aspetti se non ci credi resta come sei, fragile resta come sei, instabile resta come sei, semplice resta come sei resta come sei perchè infondo cammini da solo perchè infondo cammini da solo perchè infondo cammini da solo perchè infondo cammini cammini cammini...
Video
La mia canzone per te
Avrei voluto salutarti meglio sai che non sono bravo negli addii. Avrei potuto essere migliore ormai è tardi...... perdonami. Sai prima il tempo non passa mai poi d'improvviso non ce n'è più. Ed ogni gesto ha un altro peso ed ogni cosa un valore. Questa canzone è per te è un regalo piccolo......lo so. Tienla sul cuore con te quando sarò...... lontano. Avrei voluto insegnarti cose che ora da sola...... imparerai. Avrei voluto vederti crescere guardar sbocciare...... un fiore. Questa canzone è per te è un regalo piccolo......lo so. Tienla sul cuore con te quando sarò...... lontano. Avrei voluto vederti amare uno qualunque...... meglio di me. Avrei e voglio...... ti voglio dire tu non sai quanto...... mi mancherai. Questa canzone è per te è un regalo piccolo......lo so. Tienla sul cuore con te e non sarò mai...... lontano.
Diamanti e caramelle è il quattordicesimo album degli Stadio, pubblicato per la EMI Music, disponibile in supporto fisico e per il download digitale a partire dal 27 settembre 2011.
Il disco
L'album è anticipato dal singolo Gaetano e Giacinto pubblicato il 26 agosto 2011. In quest'album gli Stadio propongono brani pop rock, registrato nel 2011, è stato realizzato tra l'Italia e Los Angeles. Nell'album si rinnova la collaborazione con Noemi, cantante per la quale Gaetano Curreri ha composto la musica di Vuoto a perdere e che il gruppo ha già ospitato in alcune tappe del Diluvio universale tour. L'album inoltre è corredato di un booklet digitale.
Tracce
La promessa – 3:40 (Saverio Grandi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri) Diamanti e caramelle – 3:45 (Carlo Rizioli e Saverio Grandi – Carlo Rizioli e Gaetano Curreri) Ferma la felicità – 4:00 (Saverio Grandi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri) Inseparabili – 3:38 (Saverio Grandi e Carlo Rizioli – Saverio Grandi, Gaetano Curreri e Carlo Rizioli) Piuttosto che non averti mai incontrato – 3:53 (Saverio Grandi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri) Poi ti lascerò dormire – 3:36 (Saverio Grandi) Gaetano e Giacinto – 4:27 (Andrea Mingardi – Gaetano Curreri) Amore addio – 6:00 (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri e Andrea Fornili) Fammi sbagliare – 4:30 (Geo Novi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri) Onde d'inverno – 4:00 (Carlo Rizioli – Gaetano Curreri e Carlo Rizioli) Un passo dopo l'orizzonte – 3:58 (Alberto Pioppi – Andrea Fornili) La promessa – 3:40 (Saverio Grandi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri) – (duetto con Noemi) Piuttosto che non averti mai incontrato (Skinny Alternative) – 4:33 (Saverio Grandi – Saverio Grandi e Gaetano Curreri)
Come primavera sei per me dolce il mio regalo inaspettato se prima di te la parola amore non aveva più significato Come un'alba schiudi gli occhi miei e con i tuoi mi fai vedere il mondo quando non ci sei vivi nei pensieri io aspetto unicamente il nostro incontro E quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Io non ti deluderò lo sai voglio dirti che sarò capace di proteggerti e di difenderti se un giorno il buio insidierà la luce E quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente vorrei capissi quanto sei importante ti voglio adesso e sempre è questa la promessa che io faccio a te Dammi le tue mani prendi il mio respiro siamo cosa sola ormai dimmi che domani bruceremo il sole solo con la forza dell'amore Perché quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente vorrei sapessi quanto sei importante ti voglio adesso e sempre è questa la promessa che io faccio a te che io faccio a te.
Pensami ogni tanto quando la sera scende quando il mondo gira all'incontrario Pensami ogni tanto quando ti senti sola quando niente gira ed hai un po' paura Pensaci perché non c'è stato mai nessuno mai nessuno che ti amato più di me pensaci stanotte se ti arriva la mia voce io ti vedo da qui sorridere Cadono le stelle ma io cado di più cade il mondo intorno e mi tira giù, resto qui a pensarti e a maledire me che sprecato amore e cosi ho perso te, ho perso te Pensami ogni tanto quando sei così felice che la vita ti sembra solo bella pensami perché non c'è mai stata nessuna mai nessuna che mi ha dato più di te più di te... Cadono le stelle ma io cado di più cade il mondo intorno e mi tira giù, resto qui a pensarti e a maledire me che sprecato amore e così ho perso te, ho perso te Cadono le foglie e la vita va ogni giorno uguale e la felicità passa e va veloce domani chi lo sa ma tu stavolta fermala quando passerà di là... Passa e va veloce la felicità ma tu stavolta fermala ferma la felicità.
Ho consumato gli occhi su quella tua fotografia so che ti si può sfiorare.. mai afferrare in quest'angolo di paradiso sei così perfetta che ho paura di sfiorarti e sono pronto a perdere ma non a perderti e se l'amare è una colpa mi costituirò noi saremo sempre quella canzone quando mi avrai dimenticato io ti ricorderò E ti prendi il cuore capelli di medusa avvolgono i il mio viso stanco le parole sono lame e lacrime dal cielo siamo due bambini che giocano e poi si rincorrono tra ghiaia ed asfalto sull'erba di marzo noi mai così felici Ho maledetto i giorni... quando non arrivavi mai rinchiuso in un oblio che io non sentivo mio sfioro la curva il profilo dell'ombra sul muro non sono sicuro che sia tutto vero per giunta non posso chiamarti amore E mi invadi gli occhi sei fiume in piena e rompi gli argini e allora mi incanto, rallento un momento mi chiedo se domani sarà ancora uguale stretta sui miei polsi nel buio tanta luce può accecare ma un attimo ancora, risvegliami ancora e poi ti lascerò dormire e poi ti lascerò dormire e poi ti lascerò dormire.
Amore addio Tu sai che mai vorrei rinunciare a te ma è inevitabile doppi giochi no e lei ha occhi che chiedono amore lei ha parole che tu non sai più dire Amore addio io vado via cancello la fotografia perdonami se ancor non so assomigliare a te La calma piatta è un laccio che si stringe piano e l'abitudine un quotidiano veleno dimenticandomi ricorderai i nostri sguardi il giorno che ci incontrammo Amore addio io vado via porto con me quella fotografia tu con il velo, la sposa mia, begli occhi lucidi Amore addio mi mancherai ci troveremo perdendoci sorrideremo pensandoci mai rinnegandoci Amore addio io vado via ti lascio un po' di nostalgia perdonami se ancor non so dimenticare te amore addio mi mancherai ci troveremo perdendoci sorrideremo pensandoci mai rinnegandoci. Amore addio.
Frasi che rimangono ci dividono parole sai è difficile arrendersi sei di un altro, sei altro da me mi chiedi come sto lo sai, lo so c'è che sono qui, ti ascolto Fa male perdere e ho perso te Ora il giorno sa di niente e il niente è in me Fai di me quello che vuoi ma fammi andare fai di te quello che vuoi, fammi sbagliare sai io non ci credo più amore che non puoi amore che non vuoi più amore Eccomi in bilico tra un rimpianto e un ricordo e un altro vivere, inutile perché tutto sa di niente e niente è in me Fai di me quello che vuoi ma fammi andare fai di te quello che vuoi, non mi spiegare sai io non ci credo più amore che non puoi amore che non vuoi più amore Vai lontano via da qui, vai via da dentro vai lontano via da me, da quel che sento sai io non ci credo più amore che non puoi amore che non vuoi più amore Spalle a un muro stanco come me sul tuo viso la gioia che volevo tu mi passi accanto senza un se non c'è più via d'uscita adesso Sai io non ci credo più amore che non puoi amore che non vuoi più amore.
C'è tanto spazio intorno a me ci stanno abbracci a piovere e quel tuo bacio a spegnere tutti i discorsi miei che non ascolti mai Tu sei la tenda che aprirò sei tu la porta che userò per entrare in un'uscita lascio indietro un po' di me troverò tutto di te. Sei la clessidra che non girerò sei già tutto ma ti aggiungerò la certezza di un'età che non avrò mai più sei il traguardo che non taglierò sei già dopo quello che io so l'orizzonte che attraverserò con te, con te Il corpo è fiera vanità mentre il cuore arriva un po' più in là ci sono fiamme e nuvole mi trascini dentro te e non so resistere e allora dimmi cosa vuoi adesso dimmi come mai tu riesci ad essere per me tutto quello che vorrei sei già quello che farei Tu sei la pace che non firmerò sei già tutto ma ti aggiungerò l'innocenza di un'età che non avrò mai più sei l'evidenza che non negherò sempre oltre quello che io so l'orizzonte che attraverserò con te, con te Tu, l'aquilone a cui mi legherò sei già vento ma io soffierò come è bello il mondo visto da quassù con te. Io e te.
Video
La promessa – feat. Noemi
Come primavera sei per me dolce il mio regalo inaspettato se prima di te la parola amore non aveva più significato Come un'alba schiudi gli occhi miei e con i tuoi mi fai vedere il mondo quando non ci sei vivi nei pensieri io aspetto unicamente il nostro incontro E quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Io non ti deluderò lo sai voglio dirti che sarò capace di proteggerti e di difenderti se un giorno il buio insidierà la luce E quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente vorrei capissi quanto sei importante ti voglio adesso e sempre è questa la promessa che io faccio a te Dammi le tue mani prendi il mio respiro siamo cosa sola ormai dimmi che domani bruceremo il sole solo con la forza dell'amore Perché quando arrivi il cielo si apre in un secondo e dentro al tuo sorriso io mi perdo risplendo nel tuo sguardo ringrazio il cielo per averti accanto Ti prendi di me ogni cosa e non mi togli niente vorrei sapessi quanto sei importante ti voglio adesso e sempre è questa la promessa che io faccio a te che io faccio a te.
Gaetano Curreri (Vignola, 26 giugno 1952) è un cantante e tastierista italiano, leader del gruppo musicale Stadio. Voce e tastierista del gruppo, ha composto la parte musicale di quasi tutto il repertorio del complesso, per il quale nel corso del tempo si sono alternati parolieri diversi.
Carriera
La collaborazione con Vasco Rossi
La sua carriera ha avuto inizio nelle balere e nelle sale da ballo della provincia di Modena alla fine degli anni sessanta: fondamentale è stato l'incontro con Vasco Rossi, allora giovanissimo e sconosciuto, col quale ha iniziato un proficuo rapporto di collaborazione, partecipando alla fondazione di Punto Radio, una delle prime radio libere di Italia. Alla fine degli anni settanta questo sodalizio ha portato alla realizzazione dei primi due album di Rossi: ...Ma cosa vuoi che sia una canzone... (1978) e Non siamo mica gli americani (1979), entrambi suonati e soprattutto arrangiati da Curreri. L'amicizia e la collaborazione tra i due artisti ha avuto una fortunata prosecuzione negli anni successivi, portando alla nascita di alcune delle canzoni più celebri del repertorio di entrambi, oltre a brani di successo per altri interpreti. Tra le canzoni più famose ricordiamo Un senso, Buoni o cattivi, Rewind (interpretate da Rossi), Lo zaino, Bella più che mai, La faccia delle donne (repertorio Stadio). Ad esse si aggiungono ...E dimmi che non vuoi morire (per Patty Pravo, assieme a Roberto Ferri), La tua ragazza sempre, Prima di partire per un lungo viaggio e Stai ferma (per Irene Grandi), Benedetta passione (per Laura Pausini, assieme a Saverio Grandi), Cosa ne sai (per Anna Tatangelo), Vuoto a perdere (per Noemi, brano divenuto disco di platino e anche la colonna sonora di Femmine contro maschi di Fausto Brizzi).
La collaborazione con Noemi
Nel 2009 duetta con Noemi il brano degli Stadio Sorprendimi al Teatro Sociale di Como durante una serata in favore dell'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), la collaborazione continua con la presenza di lei in alcune tappe del Diluvio universale tour. Il 28 gennaio 2011 esce il singolo di Noemi Vuoto a perdere, colonna sonora anche di Femmine contro maschi; il singolo viene certificato disco di platino, vince il Premio Lunezia e il relativo videoclip conquista il Premio Roma Videoclip, inoltre il brano viene candidato ai Nastri d'argento 2011 come migliore canzone originale. Il 27 settembre 2011 viene pubblicato l'album degli Stadio Diamanti e caramelle in cui è incluso un duetto con Noemi nel brano La promessa; brano estratto come singolo il 4 maggio 2012. La cantante romana ha preso parte anche ad alcune tappe del Diamanti e caramelle tour. Nel 2012 Noemi ha preso parte al 62º Festival di Sanremo nella categoria Artisti e nella serata del 17 febbraio la cantante ha duettato con Gaetano Curreri nel brano sanremese Sono solo parole. Nella primavera dello stesso anno parte la seconda parte del RossoNoemi tour di Noemi a cui Gaetano Curreri prende parte in alcune tappe.
Le collaborazioni con altri artisti
Nel 1979, con il celebre tour Banana Republic di Lucio Dalla e Francesco De Gregori, ha avuto inizio l'apprendistato artistico di Curreri presso il gruppo del cantante bolognese guidato da Ricky Portera, di lì a poco trasformatosi negli Stadio. A fianco di Dalla, Curreri ha iniziato la stesura del repertorio per il gruppo, incoraggiando la crescita di artisti dell'area bolognese, come Luca Carboni, per il quale Curreri, assieme a Roberto Costa, ha prodotto il primo LP ...intanto Dustin Hoffman non sbaglia un film. Tre sono le canzoni scritte dall'artista per Dalla: Noi come voi (nell'album 1983), Il Duemila e il gatto e il re (in Dalla/Morandi). Nel 1981 esce la prima canzone del gruppo: Grande figlio di puttana. Nel 1990 arriva la brusca separazione da Dalla che porta gli Stadio a un passo dalla decisione di sciogliersi. Con l'aiuto di Vasco Rossi, gli Stadio si affrancano definitivamente da Dalla firmando nel 1991 un contratto con la EMI Italiana che porterà Curreri e i nuovi componenti degli Stadio (della vecchia guardia resterà solo il batterista Giovanni Pezzoli) a diversi album di buon successo commerciale e di critica. Alcune canzoni firmate da Curreri per gli Stadio (o per Vasco Rossi) sono state prestate al cinema, con il quale l'artista ha comunque sviluppato un rapporto personale collaborando alla colonna sonora di Stasera a casa di Alice di Carlo Verdone (assieme a Vasco Rossi) e di Quello che le ragazze non dicono di Carlo Vanzina (assieme a Fabio Liberatori). Nel 2001 ha cantato una canzone Ne odustajem (Non rinuncio a lei) con il cantante croato Gibonni. La canzone fa parte del album Mirakul. Nel 2008 partecipa alla serata dei duetti del Festival di Sanremo 2008 interpretando con Fabrizio Moro la canzone Eppure mi hai cambiato la vita, e ha curato, assieme a Frank Nemola, la colonna sonora del film AlbaKiara (regia di Stefano Salvati) con le canzoni di Vasco Rossi. Il 17 febbraio 2012 Gaetano Curreri duetta al festival di Sanremo ospite della cantante Noemi, nel brano Sono solo parole in gara.
Curiosità
Il 25 settembre 1997, durante un concerto a Padova, Gaetano Curreri ricordando la defunta lady Diana Spencer polemizzò sul fatto che la principessa venisse ricordata a volte per le sue virtù a volte indicata come una "puttana". Un giovane avvocato si inventò che la famiglia della defunta lo avesse incaricato di sporgere una querela miliardaria, ma poco dopo si scoprì che era stato tutto inventato; Gaetano non diede seguito alla cosa perdonando l'accusatore che si scoprì avesse fatto tutto per amore, e la vicenda non ebbe séguito. Nel 2003, nel corso di un concerto degli Stadio ad Acireale, Curreri è stato colpito da un ictus dal quale si è ristabilito completamente. A soccorrerlo è stato un dottore suo fan il quale, ascoltandolo mentre si esibiva, aveva notato delle strane variazioni al suo timbro, giudicandole come gravi sintomi: riuscendo ad avvisarlo per tempo, i soccorsi sono giunti tempestivamente al sopraggiungere del malore.
Giovanni Pezzoli
Da Wikipedia foto web
Giovanni Pezzoli (Bologna, 14 maggio 1952) è un batterista italiano. È noto per essere il batterista degli Stadio.
Carriera
Inizia a suonare la batteria a 13 anni su brani di Cream, Vanilla Fudge, Deep Purple, Led Zeppelin e Dik Dik. Nel 1970, all'età di 18 anni ha l'occasione di suonare in un tour con Lucio Dalla. Da questo momento inizia con Dalla una lunga collaborazione che lo porterà a suonare in tutti i suoi album fino al 1992. Nel 1977, negli studi Fonoprint di Bologna, conosce il cantautore Gaetano Curreri, col quale fonda gli Stadio, con Marco Nanni al basso, Ricky Portera alla chitarra e Fabio Liberatori alle tastiere.
Vi dico subito che io sono patito per l'informatica, di Internet, di tutto quello che significa comunicare e, da tempo, il responsabile di questo nuovo sito, del Forum e del FanClub....bella grana che mi sono preso eh!? :-)
Bolognese DOC, suono la batteria da quando avevo tredici anni, sono autodidatta - cioè ho una preparazione che definirei MOLTO CLASSICA, per intenderci AD ORECCHIO!!
Ho passato gli anni dell'adolescenza ascoltando la radio e davanti la TV, cercando di "star dietro" al ritmo delle canzoni che venivano trasmesse, "suonando" su una batteria ricavata da fustini mezzi vuoti di detersivo, ferri da calza come bacchette e un pedale costruito con il vecchio Mecano con molla di un bigodino di Mamma, facendo una tal confusione che mi sono ritrovato in tribunale con la mia prima denuncia per rumori molesti; ......ma si sa che il bigodino è terribilmente chiassoso!!
Finalmente è arrivata la mia prima vera batteria, ancora me la ricordo una Trixon Cortina Combi, blu (devo averla da qualche parte) ed è con "lei" che ho iniziato, entrando a far parte di un gruppo...di amici con i quali, per puro hobby (visto che tutti quanti più o meno si faceva finta di studiare), mi sono buttato nel mondo del rock (Cream - Vanilla Fudge - Deep Purple - Led Zeppelin - DikDik :o) ... A diciott'anni, per carnevale e quasi per scherzo, ho cominciato a suonare con Lucio Dalla, (che rimane un mio grandissimo amico e col quale ancora collaboro) al quale devo veramente tantissimo.. so solo io (e Gaetano) quanti mazzi di chiavi, con immancabile croce di San Domenico, mi sono arrivati addosso...Beh si lo ammetto ero un pò indisciplinato!! Mi ha fatto capire che la musica non è solo hobby..quella sarebbe stata la mia strada! Se volete, troverete qualcosa di più nel nostro libro 20 Anni..
Ma un giorno... :o( ho conosciuto Gaetano al mitico studio Fonoprint di Bologna, era con un "tal" Vasco Rossi alle prese col suo primo disco, ci siamo "piaciuti" e poco dopo mi sono ritrovato a suonare nel disco " Non siamo mica gli americani " ... poi sono arrivati i concerti suonati assieme ed il resto credo che lo conosciate già - sennò andatevi a leggere la stadiografia!!!
Cosa volete sapere? Ho fondato il gruppo con Gaetano, Marco Nanni, Ricky Portera e Fabio Liberatori e oggi mi ritrovo a suonare con Andrea e Roberto , non si può avere tutto dalla vita!? A parte gli scherzi, è stimolante avere a che fare con due "talentosi" come loro, veramente grandi musicisti e non solo .... Avrete notato soprattutto dal vivo la carica che abbiamo...
Il mio curriculum? Ho lavorato con tantissimi artisti: allora, in ordine di altezza (!?) Carboni, Conte, Ron, Zenobi, Fogli, Vecchioni, Guccini, Morandi, Patty Pravo, Taglia 42, Ramazzotti, Ana Belen, Victor Manuel ecc ecc ma ce ne sono tanti altri; ho lavorato a tutti i dischi di Lucio da venti anni a questa parte.
I miei preferiti di tutti i tempi? Toto, ...Totò e Peppino ma non ne sono sicuro?!
I miei idoli? "Ginger" Baker, Gary Chester "il guru" , "Pretty" Bernard Purdie (uno maestro dello shuffle), Steve Gadd e il grande Jeff Porcaro... A questi fracassoni ipertecnici "moderni" non riesco a starci dietro...troooppo bravi
Perchè ho scritto poche canzoni degli Stadio? Beh, dopo aver scritto "Grande figlio di puttana ", era difficile ripetermi! In futuro ci proverò ancora.
Il momento più difficile? Nel 1984, quando ho dovuto assentarmi per forza!!
La nostra più bella canzone? Domanda difficile, sicuramente queste ultime sono INCREDIBILMENTE BELLE (e non scherzo), ascoltare per credere e se vi capita comprate pure il CD..non ci offendiamo!!
La mia strumentazione? batteria Mapex Orion-Special Edition (costruita appositamente per me.. eccezionale) bacchette Vic Firth AS5B, piatti Paiste Signature, pedali DW e Mapex Falcon
Un appello, non mi chiedete più le bacchette dopo i concerti, sto andando in rovina! Io ve l'ho detto però voi provateci lo stesso...
@ Giovanni Pezzoli da: stadio.com
Roberto Drovandi
Sono Roberto Drovandi, il bassista del gruppo, diciamo anche il più alto di tutti - forse il primo alto, bassista della storia?! Sono riconoscibile dai bermuda che, ogni tanto, indosso in concerto per la gioia di tutti voi!! Basta con gli scherzi!
Sono con gli Stadio dal 1991, cioè da quando ho sostituito un bravissimo collega come Marco Nanni. E' stata una grossa sorpresa anche per me perchè ero proprio alla ricerca di nuove occasioni dopo aver lavorato per tanto tempo nel "giro bolognese" e loro mi cercavano! Sarei dovuto arrivare prima ma è stato il destino, meglio cosi!?
Ho iniziato a suonare il basso che avevo nove anni, grazie all'aiuto di mio fratello che me lo ha fatto trovare in un armadio e io che non sapevo nemmeno cosa fosse! Finora posso dire di avere suonato tutti i generi musicali, dall'heavy al jazz e questo mi ha aiutato ad integrarmi bene negli Stadio (dove ciò che conta è essere un vero musicista e basta!).
Ho suonato con tanti artisti, ancora adesso, ma ricordo benissimo i miei anni con Luca Carboni (anzi si può dire che siamo cresciuti insieme). Ho lavorato nei suoi primi album. Se ripenso ad uno dei primi concerti con Luca a Trieste: saremmo stati in trenta contando noi e i tecnici di palco!! Ma è il mestiere della musica e mi piace cosi. Ultimamente è nata una bella collaborazione ed amicizia con Max Pezzali degli 883: le sue e-mail sono dei veri...papiri!?
Ah, dimenticavo! Sono nato a Gattinara, da genitori lombardi, ma mi sento bolognese perchè ci siamo trasferiti qui che ero piccolissimo; dopo, all'età di sedici anni, ho iniziato a fare il musicista professionista. All'inizio ho provato a fare il tecnico nei vari "service" per i concerti e mi è servito tanto perchè negli Stadio mi occupo del rapporto con i tecnici che lavorano per noi, so com'è il loro lavoro, e so come prenderli senza farli ...zzare! Il loro ruolo nei nostri concerti è fondamentale, infatti facciamo spettacoli di musica e non saliamo sul palco con lustrini e ballerine!
Amo tantissimo gente come Quincy Jones e i Led Zeppelin.
Quando è stato il momento dell'entrata nel gruppo, cioè quando me lo hanno ufficializzato? Ora che ci penso, forse nemmeno me lo hanno detto: mi sono ritrovato a fare le foto per i dischi...
Come mi trovo con gli altri? BENISSIMO! Con Andrea c'è un amore incondizionato per la stessa musica e io amo tantissimo la chitarra; con Gaetano abbiamo in comune l'amore per Paul McCartney e con Giovanni va tutto bene, non amiamo la stessa musica da suonare, a volte, però è un grande amico, riesce a tirarti sempre su, è il nostro vero motore... Pensandoci, nei pochi momenti di lucidità riesce a fare anche discorsi seri!! Proprio con Giovanni mi occupo direttamente del nostro sito, se volte scrivermi...
La mia strumentazione? 1 basso Fender Jazz bass nero del 1965 (con meccanica Hipshot accordato a Re) 1 basso fender Precision Fiesta Red 1966 (solo in studio) 1 basso Fender Roscoe Beck V ( 5 corde) 1 basso fender Deluxe 4 corde fretlees (senza tasti) 1 basso acustico Guild 4 corde (solo in studio) 1 Stick Chapman
amplificatori 1 cassa SVT 1540 HE Ampeg, 1 cassa SVT-410HE (solo in studio), 2 testate SVT-CL
Pedali e Effetti 1 Moog Taurus II, che uso moltissimo dal vivo 1 Whammy Bass DigiTech Digital Sampler Delay DOD (solo in studio) 2 OC-2 octave
Corde e Plettri:
Per il 4 corde uso le "Fender Dynamaxx 1200" con scalatura 50/70/85/105 per il 5 corde uso le "Fender Dynamaxx 1205 L" con scalatura 45/65/80/105/128 per il basso acustico le Guild "Phosphor Bronze PBL7 400" con scalatura 45/65/80/98 per lo Stick bass le "Standard 10 string heavy Gauge" La penna che uso (ed é solo quella da diversi anni) è un pezzo di metallo triangolare.
@ Roberto Drovandi da:stadio.com
Andrea Fornili
Beh, sono nato a Reggio Emilia, dove ho cominciato a suonare la chitarra con i tanti gruppi nelle cantine del reggiano. Non mi ricordo quanti anni avevo quando ho iniziato ad arpeggiare una chitarra, credo che ne avrò avuti non più di un paio!! Sono arrivato negli Stadio quasi nove anni fa, loro cercavano me e io cercavo...loro, naturale no?! Loro volevano un chitarrista "a tempo pieno" ed io mi stavo stufando di fare il turnista per gli altri: sentivo il bisogno di esprimermi in altri modi perchè stavo rischiando di atrofizzare il braccio e le mani!!
Da professionista ho suonato con Eros Ramazzotti (fu bellissimo in tour in giro per l'Europa), Miguel Bosè e Francesco Baccini (non c'era sera nei concerti che non mi facesse ballare il tip-tap, la mia grande passione!). Con Gianni Togni ho lavorato al nuovo disco; ho collaborato con Franco Battiato, Anna Oxa, Riccardo Fogli (al quale ho scritto anche diverse canzoni) e continuo a divertirmi da matti ad andare al Festival di Sanremo a fare il chitarrista-guest star!
I miei modelli, o comunque i chitarristi che mi piacciono, sono: Ritchie Blackmore dei Deep Purple; Jimi Hendrix; Eddie Van Halen e Steve Lukather dei Toto.
Con Gaetano, Giovanni e Roberto va a GONFIE VELE!! Mi trovo benissimo a suonare con loro, con Gaetano ci divertiamo a scrivere canzoni, a fare colonne sonore per il Cinema e la TV.
Dicono tutti che un chitarrista è fondamentale nella storia di un gruppo! Dipende. Se è un gruppo "a cappella" NO!!??
Che penso dei chitarristi che mi hanno preceduti? Bè, questa me l'aspettavo! Per favore, un pò più originali!! Invece devo dire che mi piace scrivere tante canzoni per gli Stadio! Da piccolo ho amato la musica di Guccini e mai avrei immaginato che avrebbe scritto testi per le mie musiche! Lo stesso discorso vale per tutti gli altri!
Quanto sono importanti gli assoli di chitarra? I "soli" di chitarra sono la punta di un iceberg, sono quelli che si notano di più in un disco o in un concerto, lì ti metti veramente in mutande...O sei capace oppure lascia perdere! Dal vivo cambio sempre, non riesco a ripetermi!!! Mi piace troppo cercare nuove soluzioni...
Con gli Stadio ho imparato l'importanza della funzione di accompagnatore -però l'assolo rimane un momento fondamentale.
Quale canzone mi piace del gruppo? Le ultime sono SBALORDITIVE ! Eppoi le mie sono ECCEZIONALI (che modestia, eh!!).
La mia strumentazione live? chitarre Fender, Guild e Almansa
Stadio, comincio' con Dalla e Verdone Esce la raccolta '30 i nostri anni', gala a Bologna e Roma
Gli Stadio compiono trent'anni e festeggiano con un'orchestra, tre inediti aggiunti ad una raccolta di successi e due eventi dedicati al loro pubblico. L'album è quello intitolato '30 I nostri anni', in uscita martedì 30 e che contiene anche tre brani nuovi, scritti con la collaborazione di Luca Carboni, alle prese con 'Bella', e Fabrizio Moro che con Gaetano Curreri duetta su 'I nostri anni'. I festeggiamenti proseguiranno poi il 24 novembre all'Auditorium Conciliazione di Roma (biglietti già esauriti in prevendita) con lo 'Stadio Friendly Gala' che sarà replicato il 12 dicembre al Teatro Manzoni di Bologna.
Sul palco e in platea a 'festeggiarli', tra gli altri, Carlo Verdone, Gianni Morandi, Max Giusti, Luca Carboni, Ron, Noemi, Fabrizio Moro; alcuni membri della prima formazione degli Stadio, la signora Tina Montinaro (vedova del "caposcorta" del giudice Giovanni Falcone) e amici, campioni dello sport.
Nel nuovo capitolo discografico firmato dal gruppo emiliano, composto da un totale di tredici pezzi, ci sono molti dei successi scritti nel corso degli anni e risuonati per l'occasione con la Sanremo Festival Orchestra. "Per la scelta dei brani - racconta Curreri - ci siamo affidati al maestro Bruno Santori che ha scelto dal nostro repertorio i più orchestrabili". A tre decenni da quel 1982 che ha visto il gruppo debuttare con il primo album, per Curreri e soci è ora tempo di cominciare a tirare qualche bilancio.
"Quando gli Stadio erano il gruppo che accompagnava Lucio Dalla - ricorda sempre Curreri - ad un concerto nel fossato di Castel Sant'Angelo si presentò Carlo Verdone, allora alle prese con il film 'Borotalco'. Lui ci volle per la colonna sonora del film ed è così che le case discografiche ci hanno aperto le porte, mentre prima non c'era riuscito nemmeno Lucio". Proprio Lucio Dalla, nella carriera degli Stadio ha avuto un ruolo fondamentale, come ricorda la voce della band: "Una volta mi fece un processo davanti a vari colleghi per obbligarmi a cantare, anche se io ero contento di fare il tastierista. Mi ha obbligato anche a scrivere, minacciando di licenziarmi dalla band se non gli avessi portato una canzone in quindici giorni".
Quella canzone, la prima scritta da Curreri come autore, s'intitolò 'Chi te l'ha dettò. Nella scaletta della raccolta ci sono anche degli omaggi a Vasco Rossi, inserito nella lista di brani con tre canzoni che il rocker di Zocca ha scritto negli anni con Curreri: 'Acqua e sapone', 'Dimmi che non vuoi morire' e 'Bella piu' che maì. "Sono le canzoni più belle che abbiamo scritto assieme. La seconda delle tre - ricorda il cantante bolognese - è stata una sorta di rivincita dalle pessime posizioni raggiunte nella classifica di Sanremo (due volte ultimi), mentre 'Bella piu' che maì è stata una canzone di rinascita perché scritta quando il gruppo era molto vicino allo scioglimento". Il legame con Rossi, per Curreri è andato da sempre anche oltre la collaborazione professionale. "Vasco è un amico vero - ricorda - di quelli che quando hai bisogno ti danno di gomito e si mettono al lavoro. Per me lui è come il vento e siamo pronti a scrivere nuove canzoni". Gli Stadio partiranno poi per un tour teatrale all'inizio del prossimo anno.
30 I nostri anni è il terzo album dal vivo degli Stadio, pubblicato da EMI Italiana e Capitol Records (catalogo 0999 721556 2 2) il 30 ottobre 2012 per commemorare i 30 anni di attività del gruppo. Il 24 novembre 2012 all'Auditorium Conciliazione di Roma, il gruppo celebra ufficialmente il trentennale insieme ad amici, collaboratori del mondo della musica e dello spettacolo, personaggi sportivi, con la festa "STADIO Friendly Gala", evento pubblico (già esaurito alla prevendita) replicato il 12 dicembre al Teatro Manzoni di Bologna. Lo stesso giorno viene resa disponibile gratuitamente per il download un'applicazione contenente materiale di repertorio ed inedito, notizie, discografia, video, auguri e curiosità sulla festa. Il 20 gennaio 2013 inizia ufficialmente il nuovo I nostri 30 anni tour, che toccherà le principali città italiane.
Il disco
Contiene: 3 brani inediti, registrati allo studio Fonoprint di Bologna 10 canzoni dal vivo suonate dal gruppo con Fabrizio Foschini, Maurizio Piancastelli e l'accompagnamento della Sanremo Festival Orchestra diretta dal Maestro Bruno Santori, che ne ha curato gli arrangiamenti. Questi brani sono stati registrati al Teatro del Casinò di Sanremo e al Teatro Donizetti di Bergamo, in occasione della diretta radiofonica dei concerti organizzata da "Radio Italia Solo Musica Italiana".
L'album è corredato da un booklet digitale disponibile gratuitamente, come i medley Vorrei/Chi te l'ha detto/Acqua e sapone e Ballando al buio/Lo zaino/Guardami/Cortili lontani/Il segreto, solo per chi acquista on-line tutti i brani.
I brani
Inediti da studio
I nostri anni Singolo che anticipa l'album, collaborazione con Fabrizio Moro che duetta col gruppo e scrive il testo. Fabrizio Foschini cura l'arrangiamento e suona il piano. Bella Secondo singolo, vede i ritorni di due collaboratori storici del gruppo: Luca Carboni per il testo e Fabio Liberatori per musica e tastiere. L'arrangiamento è di Andrea Fornili. Dall'altra parte dell'età Nel testo è presente un ricordo dell'amico Lucio Dalla, "il Ragno", anche lui collaboratore del gruppo agli esordi. Arrangiamento di Andrea Fornili.
live
Le mie poesie per te NON presente su CD, disponibile solo per il download digitale.
Tracce
CD
I nostri anni (feat. Fabrizio Moro) – 4:14 (Fabrizio Moro – Fabrizio Foschini, Gaetano Curreri) – Inedito, da studio Bella – 4:25 (Luca Carboni – Fabio Liberatori) – Inedito, da studio Dall'altra parte dell'età – 4:15 (Alberto Pioppi, Gaetano Curreri – Andrea Fornili) – Inedito, da studio Ferma la felicità – 4:07 (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Sorprendimi – 4:21 (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Fine di un'estate – 4:19 (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) ... E mi alzo sui pedali – 4:48 (Giancarlo Bigazzi, Saverio Grandi, Gaetano Curreri – Marco Falagiani) medley – 10:27 Vorrei (Luca Carboni, Lucio Dalla – Fabio Liberatori) Chi te l'ha detto (riportato senza ? finale) (Lucio Dalla, Gianfranco Baldazzi – Gaetano Curreri) Acqua e sapone (Vasco Rossi, Gaetano Curreri) medley – 6:29 ...E dimmi che non vuoi morire (Vasco Rossi – Roberto Ferri, Gaetano Curreri) Bella più che mai (Vasco Rossi - Gaetano Curreri) Gaetano e Giacinto – 4:50 (Andrea Mingardi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Per la bandiera – 5:59 (Francesco Guccini, Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) medley – 15:14 Ballando al buio (Bettina Baldassari [5] – Bettina Baldassari, Gaetano Curreri) Lo zaino (Vasco Rossi - Gaetano Curreri) Guardami (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Cortili lontani (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Il segreto (Saverio Grandi – Saverio Grandi, Gaetano Curreri) Chiedi chi erano i Beatles – 6:06 (Norisso – Gaetano Curreri) Durata totale: 79:34
Solo download digitale
Le mie poesie per te – 5:15 (Giacomo Esposito, Saverio Grandi – Andrea Fornili)
I nostri anni - feat. Fabrizio Moro I nostri anni sono pillole per il raffreddore sono i segni sulla pelle di chi ha perso l’onore un susseguirsi di facce nate col bianco e nero che rimangono le stesse anche in multicolore sono le fotografie di chi ha visto la guerra la forza di un Paese che si alza da terra una musica muta composta da un’orchestra una stanza chiusa a chiave senza neanche una finestra sono tanti i bambini che cercano la mano una mente predisposta per andare lontano la voglia di cambiare che non trova la pace un mare in una diga,un uomo messo in croce sono i giorni dove il popolo non alza la voce sono tutte le paure che hai I nostri anni, le loro canzoni le teorie le contraddizioni Dove sarai ora che sei lontana da me amore mio grandissimo, amore grande quanto tutto quello che c'è I nostri anni sono un punto di domanda invecchiato il presente che va avanti ma mirando il passato la mancanza di fede da parte di un prete un quadro senza il suo autore appeso ad una parete sono i nostri ricordi belli brutti è lo stesso sono tutti il percorso che ci hanno concesso i nostri anni i nostri passi avanti i nostri sogni sempre troppo distanti Dove sarai ora che sei lontana da me amore mio grandissimo, amore grande quanto tutto quello che c'è Dove sarai ora che sei lontana da me amore mio grandissimo, amore grande come tutto quello che c'è Dove sarai ora che sei lontana da me amore mio grandissimo, amore grande quanto tutto quello che c'è Amore mio grandissimo Amore mio grandissimo Amore mio grandissimo
Bella Bella da ridere mi spettini, mi spalmi sui tuoi crackers Bella e infallibile, sai prendere la mira e fare bum colpito si, colpito e affondato colpito qui Bella da vincere io perdo sempre tutto quel che ho bella da credere, ma gli occhi dicono un'altra bugia colpito qui, colpito e affondato colpito siiii Non amare mai, fingi di non sentire altri che me non lasciarmi mai senza Te tutti i giorni così mille anni e lo sai tutto il tempo oppure oppure mai Bella da piangere come una lacrima mi fai cadere giù bella da uccidere per non farti fare male più colpito si, colpito e affondato colpito quiii Non amare mai fingi di non sentire altri che me non lasciarmi mai senza Te tutti i giorni così mille anni e lo sai tutto il tempo oppure non amare mai fingi di non sentire altri che me mille anni e lo sai tutto il tempo oppure oppure mai ridaridarida ridaridarida
Sono piene le mie stanze in questo albergo della vita in ognuna tante storie e una musica infinita le rivedo le mie notti con il cuore che gridava un per sempre che finiva e di schiena se ne andava Ecco qui la gente accesa e quella voglia di lottare tutti insieme nelle strade c'era un mondo da cambiare mi ricordo di un estate che incendiava il mio pudore e un inverno freddo e grigio proprio come quel dolore E adesso sono qui dall'altra parte dell'età con Te Dove sono le canzoni quelle che non ho cantato dove vanno i tanti amici anche il ragno se ne è andato c'era sempre un giorno ancora per capire un po' la vita prima del secondo tempo perché non è mai finita E cos'è che fa cambiare un vento e il soffio di un amore quando senti dopo il tuono solo il suono del suo cuore ogni volta una canzone arriva per ricominciare e ogni volta è una partenza con la voglia di arrivare E adesso sono qui dall'altra parte dell'età con Te Sono tanti i compleanni ma noi siamo nati ieri fabbricanti di emozioni artigiani di pensieri ci sarà un'altro viaggio un'altra notte per cantare ci sarà questa canzone e mille ancora da inventare Mi piace stare quo da questa parte dell'età con Voi