Le dimensioni del mio caos è il quarto album studio del cantautore italiano Caparezza, pubblicato l'11 aprile 2008 dalla EMI.
Il disco
Concepito come supporto musicale al suo primo libro intitolato Saghe mentali e pubblicato il 3 aprile per la Rizzoli, l'album vede come ospiti speciali noti doppiatori italiani di attori hollywoodiani come Michele Kalamera (Clint Eastwood), Pasquale Anselmo (Nicolas Cage), Dario Penne (Anthony Hopkins) e Christian Iansante negli ultimi secondi del brano Il circo delle pantegane, e vede anche la collaborazione di Cinzia Fiorato, telegiornalista del TG1 che apre e chiude l'ascolto. Al disco partecipa anche il gruppo musicale milanese Ministri con il pezzo Ulisse (You Listen). Caparezza definisce questo concept come un "fonoromanzo", neologismo che indica una sorta di "fotoromanzo sonoro": come filo comune c'è la storia di Ilaria, che a causa di un varco temporale si ritrova catapultata dal 1968 ad oggi. La storia prosegue con l'innamoramento di Caparezza nei confronti di Ilaria che, condizionata dalla società attuale, si rifiuta di tornare indietro trasformandosi da giovane hippie a ragazza dei giorni nostri che segue tutte le mode e le tendenze del momento, perdendo il suo spirito rivoluzionario, e finendo con lo sposarsi con Carneade, del "fronte dell'uomo qualcuno". Tale partito costruirà uno spazioporto, una grande opera assolutamente inutile il cui vero scopo è quello di far vincere le elezioni al fronte. Intanto Caparezza incontra il manovale Luigi Delle Bicocche, definito eroe moderno per la precarietà a cui sarebbero sottoposti i lavori come il suo. Giudicato ovviamente rivoluzionario dalla classe dirigente, Caparezza è arrestato e condannato ai lavori forzati. Intanto Carneade vince le elezioni con il 100% dei voti mentre Luigi delle Bicocche crea un secondo varco temporale che trasforma l'umanità in scimmie bonobo, le quali presentano uno stadio evolutivo più avanzato dell'uomo. Alcune intuizioni fantascientifiche si rifanno alla trama del film 2001 Odissea nello spazio. Questi i protagonisti come sono descritti nel libretto del CD: Caparezza, un artista pugliese che non fuma canne; Ilaria, una hippie sessantottina stregata da Jimi Hendrix; Luigi delle Bicocche, un muratore precario che demolirà il muro del tempo; Il bonobo, una scimmia giocosa e disinibita. Il lavoro, nello stile di Caparezza ormai riconosciuto dal grande pubblico, presenta tematiche sociali molto forti, quali le morti bianche, l'inquinamento ambientale, il revisionismo e negazionismo storico favorito dalla scarsa propensione allo studio e alla memoria, la massificazione delle comunicazioni nei confronti dei cittadini, la frenesia di apparire, la mercificazione del sesso. Sono presenti riferimenti, anche se indiretti, alla "casta" politica italiana e alle grandi opere da costruire in Italia (Ponte sullo Stretto di Messina, TAV) enfatizzando il fatto che siano infrastrutture dubbiamente terminabili e utili solo ai poteri forti. La copertina è stata realizzata da Michelangelo Rossino. Nella foto Luigi delle Bicocche è Beppe Fuso mentre Ilaria è Sara Fortin. Le foto nel libretto sono state scattate da Cesare Cicardini al Live Club di Trezzo sull'Adda. La grafica è stata curata da Stefano Ciannamea (Pulp Studio; ex membro del gruppo spalla di Caparezza che ora gestisce gli spazi web del cantante).
Caparezza ha dedicato il disco ai suoi genitori: Giovanni Salvemini e Franca Murolo.
Edizione speciale
Il 15 maggio 2009 è stata pubblicata un'edizione speciale dell'album contenente un DVD aggiuntivo intitolato Tour del caos. Il DVD contiene il concerto svoltosi a Milano il 7 marzo 2009 con l'aggiunta di tutti i videoclip estratti dall'album (ad esclusione di quello per Cacca nello spazio) e dell'apparizione del cantante al concerto del 1° maggio 2009.
Tracce
La rivoluzione del sessintutto – 4:59 Ulisse (You Listen) – 4:00 Non mettere le mani in tasca – 4:32 Pimpami la storia – 4:13 Ilaria condizionata – 3:43 La grande opera – 4:50 Vieni a ballare in Puglia (feat. Al Bano) – 3:59 Abiura di me – 4:10 Cacca nello spazio – 4:26 Il circo delle pantegane – 3:47 Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti – 3:56 Io diventerò qualcuno – 3:37 Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) – 4:06 Bonobo Power – 3:19
Special Edition bonus DVD (Tour del caos)
La mia parte intollerante (live) Pimpami la storia (live) Ulisse (You Listen) (live) Io diventerò qualcuno (live) Cacca nello spazio (live) Jodellavitanonhocapitouncazzo (live) Abiura di me (live) Non mettere le mani in tasca (live) Stango e sbronzo (live) Dalla parte del toro (live) Torna Catalessi (live) Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) (live) Vieni a ballare in Puglia (live) Ilaria condizionata (live) Vengo dalla Luna (live) La rivoluzione del sessintutto (live)
Tracce bonus
Eroe (storia di Luigi delle Bicocche) (videoclip) Vieni a ballare in Puglia (videoclip) Abiura di me (videoclip) Io diventerò qualcuno (videoclip) Caos al 1º maggio (live)
I brani
La rivoluzione del sessintutto
Caparezza emulando Jimi Hendrix durante l'Italia Wave Love Festival a Livorno, nel 2009
Caparezza ricorda i concerti italiani di Jimi Hendrix e fa un confronto tra la rivoluzione dell'Autunno caldo e la liberazione sessuale odierna che sfocia nella sessuofobia, che giustifica il calembour del titolo. Cita anche la groupie Cynthia Plaster Caster, divenuta famosa per avere fatto dei calchi dei genitali di Hendrix ed altri artisti. Al termine del brano, emula Hendrix compiendo l'atto di spaccare la chitarra sulle casse degli amplificatori: con questo pretesto narrativo, si crea un varco spazio-temporale attraverso la scarica elettrica generata, e l'incontro con Ilaria.
Ulisse (You Listen)
L'incontro tra Caparezza e Ilaria viene paragonato a quello tra Ulisse e le sirene. Ascoltare il richiamo delle sirene fa riferimento alla capacità di ascoltare la propria voce interiore; da qui l'assonanza tra le pronunce di Ulisse (all'inglese iullisses) con you listen ("tu ascolti"). La canzone parla del cantante assuefatto dal carattere di Ilaria.
Non mettere le mani in tasca
Caparezza è arrestato per avere delle tasche, simbolo della memoria storica; da qui la voce del potere che fa della menzogna e della manipolazione il proprio credo. Chiaro il riferimento alla Chiesa cattolica, accusata di oscurantismo.
Pimpami la storia
Dal gergo giovanile (dove pimpare sta per il verbo "modificare", "personalizzare"), qui parla uno studente sfaccendato che guarda a fatti e personaggi storici con uno sguardo che tende al parossismo e alla caricatura, facendo così il gioco del potere che vuole promuovere l'ignoranza presso le giovani generazioni. Un'altra traduzione forse più corretta dello slang inglese "to pimp", dedotta dal testo della canzone e in riferimento anche al programma televisivo di MTV Pimp My Ride, è "truccare". Ilaria condizionata
Caparezza descrive Ilaria e gioca sul doppio senso dell'"aria condizionata", sia perché è stata condizionata dalla società odierna, sia perché Ilaria - come l'aria - lo ha raffreddato, deluso dall'atteggiamento della ragazza di cui si era invaghito.
La grande opera
Caparezza durante l'esecuzione del brano La grande opera durante un concerto, nel 2008
Parla l'ideologo dello spazioporto pugliese, imponente opera spaziale creata soprattutto a scopi propagandistici. Caparezza fa riferimento alla Massoneria, alla Salerno-Reggio Calabria, al Ponte sullo Stretto di Messina, all'edilizia italiana, al Treno ad alta velocità in Valle di Susa e a Punta Perotti, opere che non sono mai più state ultimate.
Vieni a ballare in Puglia
Ballare sta per "morire": denunciando la piaga delle morti sul lavoro e altri problemi della sua regione, compiendo un atto di amore per la sua terra. La canzone, come precedentemente Fuori dal tunnel, è stata erroneamente interpretata, visto che molte persone considerano la traccia una lode verso la terra del cantante.
Abiura di me
Ispirandosi al mondo dei videogiochi, Caparezza dichiara il suo fermo proposito di voler passare sempre ad un "livello successivo", come uomo e come artista, anche a costo di rinnegare ("abiurare") un domani quello che era stato ieri (così come ha già fatto con il suo precedente personaggio, Mikimix).
Cacca nello spazio
Mentre Caparezza è condannato a spalare escrementi animali al circo, vengono inaugurati i viaggi per lo spazioporto, con una pletora di personaggi del jet set che si mettono in mostra: egli sembra volere avvisare eventuali extraterrestri dell'arrivo di questi individui da lui identificati come i veri escrementi del pianeta Terra.
Il circo delle pantegane
Descrizione simbolica in chiave esistenziale di un circo popolato da grossi topi, dove si trascina tristemente la vita.
Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti
Caparezza va controcorrente, rispetto ai più retrivi stereotipi, sull'identikit dell'uomo ideale.
Io diventerò qualcuno
Imitando le melodie dello Zecchino d'Oro, di cui viene imitata una voce infantile, contiene una citazione iniziale sul programma politico del Fronte dell'Uomo Qualunque di Guglielmo Giannini nell'immediato dopoguerra. Traendo spunto dal qualunquismo, Caparezza individua il qualcunismo, del Fronte dell'Uomo Qualcuno, basato su valori opposti quali ignoranza, egocentrismo ed esibizionismo.
Eroe (storia di Luigi delle Bicocche)
Sulla melodia di Per un pugno di dollari denuncia sociale dell'eroe-operaio, costretto a lavorare per la libertà e in condizioni estremamente precarie, che per portare lo stipendio a casa deve sopportare la fatica e il continuo cambiamento di lavoro.
Bonobo Power
Chiusura sulla scimmia bonobo, scevra da ogni sorta di convenzioni, incluse quelle di tipo religioso, sessuale, etnico, e quindi "l'evoluzione dell'uomo" moderno, avente pudore di fare cose da "scimmia".
da Wikipedia
Video
La rivoluzione del sessintutto "40 anni fa Jimi Hendrix portò la rivoluzione in Italia con una piccola serie di concerti. Era il 1968. Per celebrare questo anniversario indosserò una Stratocaster" 1968 groupies nelle band. Seni nudi su Electric Ladyland, Jimi Hendrix è gin seng. Dio si chiama Zappa Frank Vincent. A Chicago dalle Plaster Casper, posso farmi il calco delle parti basse. Dischi di carne dal master casse, mentre nei 2000 ciò che passa è Casper. Nei rave rasta e paste, dai ghettoblaster rap gangster, fuoco black block sul Blockbuster, siamo black panther o ghostbuster? War masters coi panzer, eroi ma coi Pampers. Le rivoluzioni sono scomparse, vedo in giro solo foto pornazze.
RIT: Quanti credono nel 68 e quanti vedono del sesso in tutto? 68? Eh.. Sesso in tutto? Eeeeeeeh!
Tu, in pratica, a scuola sei una chiavica, daresti fuoco all'istituto con la tanica ma da ieri ci torni volentieri, che miracoli che fa la supplente di matematica! Le tocchi la natica, lei miagola, ti fai le pippe sul teorema di Pitagora Scolari, sono coatti tali che il Pierino di Vitali è una figura aristocratica. Che fine ha fatto la protesta studentesca? Sodomizzata in una tresca da palestra! Il sessantotto è un interrogativo ma il numero successivo, ti resta nella testa! I fricchettoni vollero cambiare il mondo, quelli del mio mondo vogliono guardare i porno di edicole ridotte ed esporre più poppe delle flotte nel porto di Livorno. RIT. Nel 68 ti infanghi a Woodstock, nel 2008 ti infanga Woodcock. C'è un nuovo cartello al sexy shop: "Pagherete caro, pagherete tutto!!" Bella, nei locali giusti del centro, balli coi bell'imbusti del momento. Ti diranno di non prostituirti ma di andarci a letto previo equo pagamento. A 13 anni hai già un rapporto di sesso in una chat parental control con uno che ti offende molto e nemmeno vuoi che si metta il Norton! A Praga dilaga l'inverno, La piaga dell'uomo moderno è passare le notti con gli occhi sullo schermo per diventare adulto con un 'click' su confermo. RIT.
Video
Ulisse (You Listen) "Lei è identica a te, lei sa come prenderti" Lei scrive sui post it "Non mi interessa il gossip, chi legge quei giornali ha problemi mentali grossi". Trucida conduttrici da casi umani commossi. Tutti validi ossi nelle mani di orsi. Lei non è Pentotal non si addormenta ma di notte non civetta nella webcam. Non frequenta San Pietro nè la mecca. Per lei chi si crede Dio pecca di immodestia. E non avrà pietà di gatte morte fissate con l'età e solite solfe. Detesta il vip che fa il fotoreporter. Terrebbe le sue fans sotto revolver. Lei è sanguigna, senti che i denti digrigna. Cenerentola dà una sventola alla matrigna ma non le va la scarpetta, lei fa la scarpetta che se mette pancetta non frigna ed io, non sono Ulisse, io non so resisterle.
RIT: Lei è identica a me
Lei ha ragione, è un passo in prigione il passo dell'oca di Salsomaggiore. Se la corona si dà quando la dignità muore è meglio un costume da straccione. E' certa che la vicenda di Adamo ed Eva la offenda molto più delle sue pudende. Grida che andrebbe bandita dal catechismo. Fanno meno danni cento anni di erotismo. L'idea di fare carriera non la sfiora. Lei non aspira la coca all'hotel Flora. Nei festini dei democristiani se hai un malore tu vai in malora. Non va coi deputati, non fa la lolita, non ha il tenore di vita di tenori in vita. Mi invita a legami da sfida come Tenco e Dalidà, Radames ed Aida!
Ilaria condizionata Da dove arriva tutto questo freddo? Com'è che sento tutto questo freddo? Ilaria dalla vita vuole di più, almeno un'amica nella Tim Tribù. Scarica rane pazze e stupidi emù. Mette le sue tette su Badoo. Poi, la svolta, stavolta è cool, mette su Amon Duul e Tool. Ama le inchieste di Michael Moore. Tutte scaricate tout court da E-Mule. Poi diventa alternativa del caz. Ama il free jazz, grida "Si PACS!" Film di Truffaut, fumetti di Paz. Odia le modelle ma diventa una Bratz e adesso ha l'auricolare Bluetooth. Sta bene ma teme Robin Hood. Slow food, flut di brut. New look, photo book. Da dove arriva tutto questo freddo? Com'è che sento tutto questo freddo? RIT: Ilaria condizionata ha raffreddato la mia giornata. Ilaria dov'è Adesso dov'è? L'hanno vista al corteo con la maglia del Che. Urlava "No! Alla vostra mercé" mentre ingoiava cioccolata Nestlé. Con i capelli dritti al live dei Misfits. Con l'antiproiettile al live di Fifty. E' davvero influenzabile, credimi appena la vedi subito ne approfitti. Vive la spiritualità. Evangelica, dianetica, culto di Ra. Culto Jah, cambia culto di già? Dipende da cosa va in città. Lei non beve ma puzza di rum, lei non fuma se non i chilum. S'affida a Sai Baba, alla setta di Moon ma ha l'anima di un angioletto di Thun. RIT. Brrrr, Ilaria, quanto freddo hai nell'anima! Ilaria, uhhh. Sei gelida. Cosi gelida che nevica, sei, sei cadaverica, sei sei di facciata ghiacciata, sei cambiata Ilaria! Ilaria condizionata ha raffreddato la mia giornata. RIT.
Video La grande opera Una grande opera di importanza storica che questa nazione salverà. E per la grande opera tutti i sudditi in città grideranno viva Sua Maestà. Una grande opera, macchina economica che i massoni rifocillerà. È la grande opera, stupido chi sciopera, quante bastonate prenderà. Grandi opere che iniziano ma che non finiranno mai.
«O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra!»
Più che l'hobby dell'edilizia ho la lobby dell'edilizia, che infrange la legge come un bobby che ti sevizia. Assumo tutto ma la gente minimizza, perchè arrotolo cartine che non si chiamano Rizla. Edifico e scasso, va magra e non collasso. Lo stemma della crew è una squadra col compasso. Parliamo in codice, talmente in codice che a volte nemmeno tra noi ci capiamo un clacson. Palazzinari fieri, geometri, ingegneri e novizi iniziati con atti osceni: li si traveste da Val di Susa, e in una stanza chiusa se ne abusa penetrandoli coi treni. Non abbiamo premi per gare di salto in alto, ma premiamo per vincere le gare d'appalto. Siamo balene in un mare di tanto plancton. Noi quelli dritti, voi fritti come wanton. Nei cantieri se la cantano finché non gliela suoneremo.
Una grande opera di importanza storica che questa nazione salverà. Per la grande opera tutti i sudditi in città grideranno viva Sua Maestà. Una grande opera, macchina economica che i massoni rifocillerà. È la grande opera, stupido chi sciopera, quante bastonate prenderà.
Dall'oggi al domani noi loggia dei demani che intreccia legami da cui sbocciano denari. Capoccia e compari sloggiano i locali, abbiamo appoggi tali che non ci scocciano i legali. Non ci fotti, dacci dei corrotti ma sappi che non ci abbatti come a punta Perotti. Qui si punta a ponti da tremila metri e rotti, buoni come soffitti tenuti con i cerotti. Esclusiva la villa abusiva a riva, se ti fidi di sta casta non ti si castiga: il divino tomo dice che il condono arriva, noi bluffiamo solo se giochiamo la partita IVA. Viva la diga, iddio la benedica ma non tratterrebbe nemmeno la mia vescica. Noi devastiamo il fondale abusando della credulità popolare, tu non chiamare il CICAP. Uno spazioporto si farà, conquisteremo pure il cielo con...
Una grande opera (una grande opera) di importanza storica (ci conquisterà) che questa nazione salverà (e suonerà l'orchestra) per la grande opera (hip hip hurrà!) tutti i sudditi in città (in libertà) grideranno viva Sua Maestà (nessuno può stroncare) una grande opera (inarrestabile) macchina economica (larga di maniche) che i massoni rifocillerà (la fonte di ogni bene) è la grande opera (la nuova speme) stupido chi sciopera (non gli conviene) quante bastonate prenderà (che grande opera sarà!) «O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra! O-pe-ra!» Inarrestabile, larga di maniche, la grande opera, la nuova speme, inarrestopoli, la nuova stabile, hip hip hurrà.
Non sei un uomo se come un frate chiedi perdono. Non sei un uomo se a fare mazzate non sei buono. Non sei un uomo se tua moglie di te se ne fotte. Non sei uomo se.. se non la gonfi di botte. Non sei un uomo se non guidi le macchine grosse. Non sei un uomo se non tiri due ganci alle giostre. Non sei un uomo se hai paura di tornare in carcere. Non sei un uomo sei gay se ti metti a piangere. Non sei un uomo e farai una brutta fine. Non sei un uomo... se non hai la pancia sferica. Non sei un uomo senz'abito buono alla domenica. Non sei un uomo se di notte non vai al bordello. Non sei un uomo... se non ti tira il pisello. Non sei un uomo se ti arrendi e non mostri gli artigli. Non sei un uomo se non prendi a ceffoni i tuoi figli. Non sei un uomo se il rispetto che hai non ti basta. Lo sai cosa ti manca? Un ferro nella tasca. Non sei un uomo e farai una brutta fine.
RIT: Non ascoltare questi maldicenti. Non si va avanti con la forza ma con la forza degli argomenti. Non ascoltare questi mentecatti. Un vero uomo si dovrebbe alzare per lavare i piatti. Un vero uomo dovrebbe lavare i piatti.
Non sei un uomo se non hai lo stereo più potente. E poi si vede dalla foto che hai sulla patente. Non sei un uomo se perdi tempo a studiare i libri. Se sei un uomo.. meglio che inizi con gli scippi. Non sei un uomo se ti beccano la piantagione. Non sei un uomo se dalla prigione fai il mio nome. Non sei un uomo se mi fotti, che se me ne accorgo. Non sei un uomo vivo, tu sei un uomo morto. Non sei un uomo e farai una brutta fine. RIT.
Fratello sai cos'è una tasca? E' una vasca in cui si annaspa, in cui ogni peccato è programmato più del Pascal. Io te la perquisisco a mo' di casbah, ci trovo vizi e basta, sei nell'angolo più di Dizzee Rascal. Non è Letizia la tua tizia, non è Casta, lo deduco dall'Hatù nella tua sacca. Hai l'alito di grappa ma datti alla pappa come Gianburrasca. Brucerai all'inferno come d'inverno una frasca. In tasca metti la mano per etti d'afgano. Ma cosa sei, sei metallaro? Ma sentiti Al Bano! Mostri le zanne, ma mio caro, hai denti da Hamtaro. Con tutti i mezzi ti si fa a pezzi più del meccano. Sei portatore insano di tasche, ti conviene confessare che con le mani in tasca vuoi protestare. Un anno nella cella il posto dove stare, perchè adesso noi comandiamo dall'est all'ovest, amen.
RIT: Fratello tu non mettere le mani in tasca. Lo so che fai tu con le mani in tasca.
Era è uno stato regresso tentato dal sesso bendato, bombardato dal degrado più di Belgrado dalla NATO. Uno stato in crisi invaso da invasati invisi al Vaticano. Coppie di fatto che stroncavano i patti fatti al Laterano Mentecatti blateravano contro noi in ogni forum. C'era una sola soluzione come per il Gollum e bang bang bang bang! 4 colpi al quorum. Riposi in pace il referendum in saecula saeculorum. Scomunicammo in nome di Dio un libro di Dan Brown sul priorato di Sion dando l'avvio ad un'era di messa a morte da Crozza ad Andrea Rivera passando per Harry Potter e fu un brusìo di volantini sovversivi. Fummo costretti ad adottare metodi repressivi quindi fiato sul collo! C'è la galera per chi porta le tasche perchè nelle tasche non c'è controllo! RIT. Da quel momento chi porta una tasca o è un artista oppure un tossico o entrambi come Basquiat. Gente a cui basta fare il contrario come bastian per darsi più arie di quante ne abbia composte Bach Sebastian. Per questo sei stato arrestato, tu credi nella favola della libera tasca nel libero strato, Camillo Benso si è sbagliato, l'unica Libertas è quella che sta sullo scudo crociato. Ripetiamo: In nomine Libertatis vincula edificamus In nomine veritatis mendacia efferimus. RIT.
Video
Stango e sbronzo
Cameriere portami da bere ancora un bicchiere di francia corta Che ho da mettere alla porta un'altra storia andata storta Stavolta l'amata è morta sepolta e dannata Brindo a momenti piangenti come salici in calici d'annata mica con uva annacquata Bacco guida tu questo insano accaduto per mano di femmina Insisto già che il meteo ha previsto banchi di nebbia sulla mia retina qui si brinda e non si lesina anche se si da un immagine pessima di se stessi dopo l'ennesima sorsata assimiliata per te!Eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!Tanto è vero!! Che vedo gente che apprezza e gente che no perchè è avvezza a tirare di scherno nella rete di un teleschermo appeso alla parete come il padreterno in questo inferno ce chi tenta di riunire la famiglia e invece si mette in bellavista vestita da uno stilista nel programma in cui ci si accapiglia Garcon altra bottiglia che sta roba piglia d'acido ora! Vedo sulla mia epidermide vermi che non vedrei se fossi lucido politici che giocano agli attori ragazzi che per lavoro c'hanno i genitori...wee sono diventati tutti pazzi gli han convinti che saranno tutti imprenditoriEeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!EEEEEEEEEEEEEEEcccoo arriva l'orco cattivo giulivo e suadente un fiero menzoniero che sa dire solo ciò che vuole sentire la gente io non lo tocco il suo saio-jo sono un sorcio sordo pifferaio-jo altretutto non sono più sveglio e poi più tracanno coppe più mi inguaio-jo il vino fa brutti scherzi ma lo bevo per conto terzi e subisco è già mattina e la puntina è vicina alla fine del disco me ne infischio un altro fiasco e mi addormenterò tranquillo e al mio risveglio so che non vedrò ciò che ho veduto essendo brillo per te.Eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!Eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!eeeeeeeeeeeeeee ubriaca e la mia vista lalala eeeeeeeeeeeeeee ubriaco sono io!
Caparezza, Museica: la copertina è dell'artista Domenico Dell'Osso
Scritto da: Arianna Ascione fonte: artsblog.it
L'opera, un acrilico su tela, sarà esposta al pubblico dal 25 aprile presso Dell'Osso ArtGallery a Matera
L’unione tra musica e arte ha sempre dato ottimi risultati. L’ennesima prova è la copertina del nuovo album di Caparezza, “Museica” (in uscita il prossimo 22 aprile per Universal Music), realizzata da Domenico Dell’Osso, capostipite dei pop surrealisti italiani.
“Museica”, un acrilico su tela (100×100cm) realizzato in data 7 febbraio su disegno del 26 novembre 2013, sarà esposto al pubblico dal 25 aprile presso Dell’Osso ArtGallery a Matera (Piazza Vittorio Veneto 5).
Il dipinto nasce dall’incontro e confronto dei due artisti. Dell’Osso ha trasposto nella sua opera la spettacolarità del creato dove nulla può esistere senza il suo opposto, in perfetto equilibrio:
“Uno splendore che si può apprezzare pienamente abbandonando ogni vano tentativo di dominio e controllo sull’esistenza stessa e accettando il tutto come un perfetto, inspiegabile, grande mistero. Il senso della vita è la vita stessa. In quest’opera non sono importanti i singoli elementi quanto l’armonia tra gli stessi”
Nelle opere di Dell’Osso c’è una sottile inquietudine
“vagamente angosciosa, costantemente contraddetta da una gioia di vivere raffigurata da un’atmosfera di delizia dove tutto è sublime e leggero, e ogni peso viene annullato, ponendo così esseri e cose sullo stesso piano”
Tutto quel che può far paura all’uomo diviene innocuo. Il suo non vuole essere dunque un rapporto tragico, ma una visione reale dei limiti dell’essere umano
“limiti trasformati in gioco tramite l’accettazione del senso di realtà sorretta dall’ironia”
In questo contesto l’ironia diventa il legante fondamentale per rendere possibile la vita con le sue difficoltà
“dove anche la comprensione dell’inaspettato, a quel punto si dimostra componente vitale dello sviluppo armonico dell’essere”
Grazie all’ironia e alle forme, morbide e semplificate, dei suoi disegni e dipinti, Dell’Osso trasforma la realtà in una sorta di fumetto, per facilitare allo spettatore l’identificarsi con il soggetto, mettendosi in discussione, fino a comprendere come le paure quotidiane, se valutate da punti di vista differenti, diventano inesistenti. A volte insomma basta cambiare un pensiero per trasformare un mondo interiore. Di conseguenza la serenità si costruisce pensando in modo positivo.
L’artista - chi è Domenico Dell’Osso
Nato il 1° maggio del 1975, Dell’Osso vive e lavora fra Puglia, Basilicata e Lombardia, con laboratori a Matera e Milano, e ha iniziato a dipingere nel 1991, iniziando ad esporre le sue opere dal 1993. Nel 2003 Philippe Daverio (critico e storico dell’arte), Gino Di Maggio (direttore della fondazione MUDIMA), Giampaolo Paci, Nicola Dimitri, Massimo Minini, Dante Vecchiato, Enrico Astuti e Diego Strazzer, gli hanno assegnato il primo premio al concorso nazionale Zuanazzi e nel 2007 l’artista ha vinto il Premio Arte Mondadori.
Tra collettive e personali Dell’Osso ha effettuato più di 40 mostre. Articoli e recensioni su di lui si trovano sui più importanti giornali e riviste di settore e non, tra cui Flash Art, Arte Mondadori, Inside Art, NY Arts Magazine (New York), Artecontemporanea (Roma), Quadri e Sculture, Sole24ORE, Millionaire.
tracce:
1. Canzone all'entrata 2. Avrai ragione tu (ritratto) 3. Mica van Gogh 4. Non me lo posso permettere 5. Figli d’arte 6. Comunque Dada 7. Giotto beat 8. Cover 9. China Town 10. Canzone a metà 11. Teste di Modì 12. Argenti vive 13. Compro horror 14. Kitaro 15. Troppo politico 16. Sfogati 17. Fai da tela (feat. Diego Perrone) 18. E’ tardi (feat. Michael Franti) 19. Canzone all’uscita
I primi appuntamenti vedranno il cantante impegnato in eventi rigorosamente all’aperto, alcuni show saranno all’interno delle rassegne Sherwood Festival, Milano City Sound, Goa-Boa, Collisioni e Rock In Roma. Ecco di seguito i concerti confermati, nell’attesa che il calendario venga aggiornato nelle prossime settimane.
Le date dei concerti
13/06/2014 - 20:30 Arenile - Napoli 14/06/2014 - 21:00 Bari - 22/06/2014 - 21:00 Piazza Matteotti FC - Sogliano Al Rubicone 26/06/2014 - 22:00 Gru Village - Grugliasco 27/06/2014 - 20:30 Park Nord Stadio Euganeo - Padova 11/07/2014 - 21:00 Ippodromo San Siro - Milano 17/07/2014 - 21:00 Fiera della Musica - Azzano Decimo 19/07/2014 - 20:30 Goa Boa Festival - Genova 20/07/2014 - 21:00 Collisioni Festival - Novello 22/07/2014 - 21:30 Ippodromo Capannelle - Roma 16/08/2014 - 21:00 Parco Gondar - Gallipoli
Il sogno eretico è il quinto album studio del rapper italiano Caparezza, pubblicato il 1º marzo 2011 dalla Universal Music.
Anticipato il 28 gennaio dal singolo Goodbye Malinconia, il quale ha visto la partecipazione di Tony Hadley, Il sogno eretico ha debuttato alla seconda posizione della classifica italiana degli album e dopo quasi due mesi dalla sua uscita, è stato certificato disco d'oro per le oltre 30.000 copie vendute. Il 4 novembre 2011, il disco viene certificato anche disco di platino, superando quindi le 60.000 copie vendute
Tracce
Testi e musiche di Caparezza, eccetto dove indicato.
Nessun dorma – 0:25 (Beniamino Gigli) Tutti dormano – 2:03 Chi se ne frega della musica – 4:54 Il dito medio di Galileo – 6:02 Sono il tuo sogno eretico – 3:54 Cose che non capisco – 3:11 Goodbye Malinconia (feat. Tony Hadley) – 4:49 La marchetta di Popolino – 4:30 La fine di Gaia – 4:40 House Credibility – 4:02 Kevin Spacey – 3:43 Legalize the Premier (feat. Alborosie) – 4:23 Messa in moto – 4:49 Non siete Stato voi – 4:43 La ghigliottina – 5:06 Ti sorrido mentre affogo – 3:05 iTunes Bonus Track Version
Lottavo, capitolo – 3:01
I brani
Nessun dorma/Tutti dormano
I primi due brani sono antitetici. Il primo, tratto dalla romanza Nessun dorma, di Giacomo Puccini, invita metaforicamente i presenti a non dormire e prestare attenzione allo spettacolo. Secondo l'autore, infatti, «il disinteresse può essere una delle cause del declino di un paese»: «se accadono delle cose è perché probabilmente non c'è la dovuta attenzione» e questa «mancata attenzione spesso coincide col sopore. Nessun dorma è quindi un invito a «rimanere con gli occhi aperti» e a «mantenere sveglia la propria parte critica». Il secondo pezzo inizia con una sonora ronfata, che anticipa il terzo brano, Chi se ne frega della musica.
Chi se ne frega della musica
Il brano critica con ironia il mondo musicale italiano e le sue contraddizioni, a partire dall'interesse smodato per ciò che l'artista «fa di extramusicale», per «tutto il contorno». Il brano tratta anche del legame tra musica, internet e i fenomeni televisivi. L'autore ha affermato che «le classifiche di iTunes sono uguali a quelle della tv» e che nel web «le notizie alternative ci sono ma è difficile che qualcuno se le vada a cercare».
Il dito medio di Galileo
La canzone, prendendo ad esempio la vicenda di Galileo Galilei, si configura come un'aspra critica alla mancanza di senso critico e alla sottomissione ai dogmi religiosi, politici o sociali, atteggiamenti dei quali la Chiesa cattolica viene presa a simbolo. Caparezza ha affermato di aver scritto il brano «dopo aver scoperto che nel museo della Scienza di Firenze è realmente custodito il dito medio di Galileo, strappato al cadavere dello scienziato durante una riesumazione». Nel pezzo l'autore porta «in processione questa reliquia laica che, infilata nell'opportuno orifizio, trasforma gli uomini-pecora in uomini, e basta. È come se Galileo dicesse: "Mi avete confinato, mi avete costretto all'abiura, ed ora tiè!"». La chiusura del brano contiene un campionamento di un estratto di una lezione del professor Enrico Bellone sul pensiero di Galileo, la cui registrazione è stata pubblicata da La Repubblica e L'Espresso nella collana Beautiful Minds. In particolare, il frammento utilizzato parla dei rapporti tra Galileo e il Vaticano e delle accuse di eresia a suo carico.
Sono il tuo sogno eretico
Il brano si pone a difesa delle personalità rivoluzionarie che hanno cercato di manifestare la propria opinione, ma che sono state condannate come eretici dalla Chiesa. Si struttura in tre strofe, adottando rispettivamente le figure di Giovanna d'Arco, Girolamo Savonarola e Giordano Bruno.
Cose che non capisco
Secondo l'autore, Cose che non capisco è un «pezzo contro tutte le persone che nella vita mi hanno detto che mi faccio troppi problemi». Il brano critica in particolare la strumentalizzazione dell'informazione e una certa televisione. L'autore ha affermato: «Io amo la tv in realtà proprio per questo non amo la banalizzazione. Sono del '73, sono cresciuto con la tv. Ma non mi piace com'è diventata, la pochezza intellettuale, l'esibizione della vita privata, gli opinionisti a go go, le liti indotte a scopo Auditel e il fatto che non ci sia più la musica in tv». La chiusura del brano contiene un campionamento di un dialogo originale del film Sogni d'oro di e con Nanni Moretti.
Goodbye Malinconia
Cantato in collaborazione con Tony Hadley, il brano parla del contesto culturale, sociale e politico di Malincònia, metafora dell'Italia, paese da cui tutti se ne vanno, la cui «situazione è più grave di un basso tuba». L'obiettivo del brano è, secondo l'autore, quello di «fotografare un momento» e di prendere la «sensazione di malinconia», nata dall'esperienza vissuta a Londra parlando con gli emigrati italiani che «loro malgrado non sarebbero più tornati nella nazione dove non riuscivano a vivere», e di «trasferirla su un pezzo», per mezzo delle sequenze armoniche e di un cantato tipico degli anni ottanta.
La marchetta di Popolino
Il brano, definito dall'autore come «il pezzo più violento che abbia scritto da quando scrivo con consapevolezza», fa continui riferimenti ai personaggi di Topolino, quasi per antonomasia, per tracciare i lineamenti dell'attuale realtà sociale. Parla del "popolino", ovvero la parte di un popolo caratterizzata da rozzezza, volgarità e arretratezza culturale. Come affermato da Caparezza, l'idea del pezzo nasce dalla domanda: «non è che per caso alcune persone fanno in piccolo quello che i politici fanno in grande?». «Magari è già lì nella popolazione che viene inoculato il germe della malefatta», si è risposto il cantautore.
La fine di Gaia
Critica le varie teorie apocalittiche e teorie del complotto, quali la fine del mondo del 2012 (basata sul calendario maya), le scie chimiche, i rettiliani o le invasioni aliene.
House Credibility
Questo brano mette in discussione la sensazione di sicurezza che si ha della propria casa, dipingendola come luogo dove effettivamente possono verificarsi gravi incidenti.
Kevin Spacey
Caparezza introduce la canzone informando gli ascoltatori che dopo aver sentito il brano avrebbero avuto il motivo giusto per odiarlo, dopodiché, rappando, inizia a raccontare i finali di molti film famosi, parte dei quali hanno avuto Kevin Spacey o anche Bruce Willis nel cast di attori.
Legalize the Premier
La canzone è un reggae eseguito con Alborosie. Secondo Caparezza, il brano parla di un «seme che è stato inoculato nel sistema politico italiano», per cui chi raggiunge il vertice della scala politica sa che può «modificare le leggi a proprio piacimento, a proprio uso e consumo», ad esempio «per depenalizzare reati che lo riguardano». Questo atteggiamento, secondo il cantautore, «da quindici anni a questa parte ha fatto crescere una nuova generazione di politici che ora sanno che si può fare, spesso alla luce del sole». Il pezzo non è quindi dedicato esclusivamente a Silvio Berlusconi, ma anche a tutti i premier che verranno dopo, «perché una volta che hai asfaltato una strada ci possono passare tutti»
Messa in moto
Nel brano prende la parola Dio che, stanco di essere perseguitato dalle preghiere ripetitive e dai lamenti dei fedeli, fugge a bordo di una moto. Caparezza ha spiegato questo brano affermando: «chissà per quale motivo nel campo della religione si mette sempre in rilievo il dolore, non è che bisogna rapportarsi col proprio dio sempre fomentati da un dramma». «Se esistesse un dio, se fosse il dio di questa Terra, una terra selvaggia, dove la natura tutto è fuorché piagnona e frignona, è molto vivace, anche violenta, e molto d'impeto, una persona in grado di fare questo se dovesse esistere sicuramente potrebbe essere annoverata tra i rocker e non avrebbe nulla a che spartire con le canzoni della chiesa».
Non siete Stato voi
La canzone assume un tono serio e tragico e vuole essere un "manifesto di questo momento", condanna aspramente la classe dirigente, ipocrita, incapace di riconoscere le proprie colpe e di portare avanti il Paese. Come affermato dall'autore, si tratta di un brano "composto di pancia", uno sfogo nato dall'"indignazione fortissima e la rabbia" in cui "non c'è un filo di ironia" e nemmeno la tipica voce nasale per la quale il cantante è conosciuto. Tant'è che quest'ultimo lo ha definito un "pezzo di Michele Salvemini e non di Caparezza."
La ghigliottina
Il brano ribadisce la situazione socio-politica italiana: né la maggioranza né l'opposizione sono in grado di svolgere il proprio ruolo e le proteste del popolo non vengono ascoltate. Secondo l'autore, infatti, «c'è sempre chi tenta o di delegittimarle o di farle passare inosservate», chi accusa «tutti di essere condizionati da questa o quella parte politica», e quindi «dopo tutte queste manifestazioni non accade nulla». Vengono fatti molti riferimenti alla rivoluzione francese, come la ghigliottina, Danton, la «liberté».
Del brano è stato realizzato un videoclip ambientato in un museo immaginario nel quale compaiono numerosi quadri, tra i quali La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix, Napoleone a cavallo di Jacques-Louis David, Luigi XVI di Francia di Antoine François Callet e Il bacio di Francesco Hayez.
Ti sorrido mentre affogo
Il cantautore, stufo delle critiche ricevute ai suoi testi, dichiara che non gli interessa «essere capito» e che non vuole necessariamente «andare d'accordo», ma vuole soltanto essere così com'è e andare per la sua strada. Sono presenti i campionamenti della canzone Capito?! del gruppo Gatti di Vicolo Miracoli e del sonoro D'accordo?! detto da Wanna Marchi. La canzone è una lista di aforismi.