Fuori target è il diciottesimo album di Drupi, pubblicato nel 2007. L'album, attualmente l'ultimo pubblicato dal cantante pavese, è stato interamente scritto da Drupi insieme alla moglie Dorina Dato con la quale duetta nel brano E finalmente canto. Fuori target è il modo con cui le radio italiane chiamano i brani poco radiofonici ed il titolo dell'album è la risposta ironica del cantante che, grazie alla propria casa discografica, si può permettere di produrre musica senza vincoli dettati da scadenze di mercato o da generi musicali ma solo per la bontà della musica stessa.
Tracce
Parla con me – 4:41 (Drupi-D. Dato) Lo voglio piccolo – 4:29 (Drupi-D. Dato) Ma io rinascerò – 4:29 (Drupi-D. Dato) Le mele che sforni – 3:39 (Drupi-D. Dato) E' per te che guarirò – 4:03 (Drupi-D. Dato) Tu mi dirai di si – 3:53 (Drupi-D. Dato) Piccola così – 4:03 (Drupi-D. Dato) Sia quel che sia – 3:52 (Drupi-D. Dato) DoriDo – 4:47 (Drupi-D. Dato) Imparerò – 4:06 (Drupi-D. Dato) E finalmente canto – 4:39 (Drupi-D. Dato)
Drupi: “La mia fortuna: essere pagato per divertirmi”
Scritto da Anna Maria Rengo 17 Novembre 2012
Sarà anche ‘Fuori target’ e esclamerà spesso ‘Ho sbagliato secolo’, ma resta un evergreen della musica leggera italiana. Uno che ha sempre scelto di cantare solo e soltanto le canzoni che più gli aggradano, che ha detto ‘no’ a tanti inviti a trasmissioni televisive pure eccellenti. E che dopo il suo ultimo album, datato 2007 (‘Fuori target’, appunto), si appresta a completare la sua ultima fatica: “Ancora il titolo non l’ho scelto, ma direi che ci orientiamo verso ‘Ho sbagliato secolo’. Conto di finirlo entro fine ottobre, novembre, poi per il debutto vedremo! Quanto al filo conduttore, le canzoni non si possono spiegare, ma solo ascoltare: i miei sono testi in libertà, senza alcun pregiudizio”.
Parliamo di e con Drupi, al secolo Giampiero Anelli, ospite d’eccezione al Casinò Perla di Nova Gorica , dove ha ammaliato la folta platea con la sua voce inconfondibile e con i tanti brani che hanno fatto la storia della musica leggera tricolore. “Mi capita spesso di esibirmi in un casinò, per esempio l’ho fatto di recente in Canada, e al Perla ci sono venuto più volte, questo per me è stato un ritorno. Mi diverte cantare in un casinò, perché ci trovo gente più disposta che altrove a divertirsi essa stessa, a passare un’ora in allegria!”.
Più volte in gara al Festival di Sanremo, Drupi non ha mai trovato il tempo per tentare la fortuna anche ai tavoli verdi e alle slot del casinò municipale: “Quelle del Festival sono giornate convulse, piene di prove, non c’è mai l’occasione per giocare. E poi onestamente devo ammettere che alla roulette e alle slot preferisco la scopa con gli amici. È un gioco davvero appassionante, che scatena un po’ la rissa…. C’è sempre qualcuno che accusa un altro di aver sbagliato a giocare e si finisce sempre per litigare un po’, ovviamente in amicizia”.
Non particolarmente portato per giochi diversi dalla scopa, Drupi ammette però: “Sono in debito con la fortuna, che mi ha aiutato molto nella vita”. È dunque questo il segreto del suo successo? “E chi lo sa? Certo è che se sapessi qual è il mio segreto lo brevetterei!”.