bimbi ed animali..una lunga amicizia

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    BAMBINI E CANI: la compagnia giusta per stare in salute

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    neonati che convivono con un cane hanno meno possibilità di ammalarsi – 30%, questa la percentuale in più che avrebbero i neonati che vivono con un cane in casa di non ammalarsi. A rivelare questo potere miracoloso degli amici a quattro zampe è stato uno studio condotto dalla Kuopio University Hospital e pubblicato sulla rivista scientifica Pediatrics.Del resto che il rafforzamento del sistema immunitario è direttamente proporzionale al pericolo di contagio a cui si viene esposti era cosa già nota: “durante il primo anno di vita, – spiega il ricercatore in pediatria Eija Bergroth - i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono indurre una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia. È plausibile ipotizzare inoltre che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino. Si tratta di una ipotesi lanciata spesso anche da altri studi nel corso degli anni. E’ necessario però prendere i risultati come interessanti ma non conclusivi, spiegano molti pediatri. Questo perché non è ancora stato rilevato cosa succeda effettivamente nel sistema immunitario”.Un bell’amico peloso è dunque il miglior supporto per i primi mesi di vita del nostro bambino: naturalmente non si deve esagerare ma almeno il baby sitter perfetto sembra che lo abbiamo già trovato.

     
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    I Bambini che crescono con un cane o un gatto sono più sani


    Uno studio finlandese attesta che i bambini che crescono assieme agli animali domestici hanno basse probabilità di ammalarsi


    24442-1-300x225Secondo uno studio svolto dai ricercatori della Kuopio University Hospital in Finlandia e pubblicato sulla rivista “Pediatrics”, i bambini che convivono in casa con un cane o un gatto si ammalano meno frequentemente dei bambini che, contrariamente, non posseggono un animale domestico.

    Esaminando i dati dello studio infatti, emerge che i coinquilini a quattro zampe, essendo un veicolo per i microbi, aiuterebbero a rafforzare le difese immunitarie dei piccoli durante l’età dello sviluppo.

    Lo studio, realizzato dai ricercatori finlandesi, consisteva nel monitorare la salute di circa 400 bambini, nati tra settembre del 2002 e maggio del 2005, attraverso un diario compilato dai genitori degli stessi, a partire dalla loro nona settimana di vita.

    Le annotazioni includevano le varie malattie contratte dal bambino, gli antibiotici utilizzati durante le cure, eventuali sviluppi di otiti e/o patologie legate all’apparato respiratorio.

    baby+dog2-300x199Al compimento del primo anno d’età del bambino, i genitori erano chiamati a compilare un questionario per valutare lo stato di salute dei piccoli.

    Dall’elaborazione dei dati raccolti è stato evidenziato che i bambini, il cui nucleo familiare includeva un animale domestico, presentano il 44% di probabilità in meno di contrarre infezioni all’orecchio e il 29% di probabilità in meno di assumere degli antibiotici.

    Da tali dati, si evince che il contatto con gli animali incrementerebbe le difese immunitarie dei neonati, stimolandolo alla lotta contro le infezioni. Inoltre, secondo gli studiosi, se l’animale domestico trascorre maggior tempo fuori casa, il rischio di contrarre malattie da parte dei bambini diminuirebbe ulteriormente.

     
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    Come spiegare ad un bambino la morte del suo animale

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    Crescono, giocano, si coccolano e trascorrono molti momenti insieme proprio come due veri amici: il rapporto tra bambini e animali domestici è unico e crea molte gioie. Ma quando l'amato pet si ammala e muore può essere un vero trauma per i piccoli di casa

    Sono sempre di più i pet lovers che convivono con cani, gatti e conigli: single, coppie, ma anche famiglie dove i piccoli di casa nascono e crescono con dei compagni di gioco e di coccole pelose.
    Se da un lato questo rapporto tra infanti e cuccioli è uno dei legami più belli e dolci che si possano creare, nel momento in cui la bestiola si ammala e muore può generare una grande sofferenza.
    Ovviamente anche gli adulti non sono esclusi dal dispiacere che assale quando si perde il proprio amico a quattro zampe, ma i grandi hanno una capacità di elaborazione del lutto più strutturata rispetto ai piccoli e per questo motivo è importante spiegare al bambino la morte del suo animale.
    In che modo? Vediamo insieme come comportarsi.
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    La verità sempre!
    Molti genitori, totalmente in buona fede, pensano che nascondere brutti avvenimenti come catastrofi o malattie preservi i propri figli dalla sofferenza e li faccia essere più sereni.
    Raccontare bugie o celare la realtà, però, non fa diventare adulti meno ansiosi, ma semplicemente crea un mondo illusorio e quando i piccoli cresceranno si troveranno in difficoltà ad affrontare la realtà.
    Pertanto il consiglio è spiegare sempre ad un bambino la morte del suo animale, usando parole semplici ma vere.
    “Non tornerà più?”, “non si sveglierà?”, inutile rimandare la sofferenza, meglio parlarne, rispondere in modo preciso alla domanda, piangere insieme, solo così è possibile elaborare e ripartire.
    É sbagliato invece illudere il bambino che il proprio cucciolo tornerà, servirebbe solo ad aumentare la sua tristezza.
    Meglio invece che il piccolo pianga, si arrabbi, esprima le sue emozioni, perché in questo modo riuscirà poi ad accettare la realtà.

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    Favole e cerimonie
    I bambini incominciano a capire il concetto di morte come situazione ineluttabile intorno ai 7 anni ciò non vuol dire che prima non la comprendono, ma per loro il concetto di "sempre" è difficile da concepire.
    In ogni caso, se l'animale è anziano o malato è importante spiegare al vostro bimbo cosa sta succedendo; in questo caso lo si prepara piano piano al fatto che un domani il vostro amato amico non ci sarà più.
    Se è necessario un intervento di eutanasia evitare di far assistere il piccolo, mentre se il ragazzino è adolescente gli si può permettere di andare tutti insieme dal veterinario.
    Prima di questo momento è importante lasciare il bambino con il suo amico a quattro zampe, così da poterlo salutare, accarezzare e coccolare prima dell'addio.
    Un suggerimento è anche quello di fare una piccola cerimonia per l'animale che non c'è più, chiedere al bimbo di fare un disegno che rappresenti l'animale e ricordare i bei momenti insieme.
    Quando il bambino è molto triste e piange, può essere molto utile raccontargli la favola del “Ponte dell'arcobaleno” di tradizione indiana: questa storia narra che cani e gatti, quando muoiono si ritrovano sul ponte dell'arcobaleno, un posto con dei prati immensi dove gli animali possono correre, mangiare e giocare insieme.


    www.amando.it

     
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18 replies since 14/3/2011, 17:01   4667 views
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