Anche oggi sono dove sei tu pensa adesso che, sono seduto fermo qui e non so neanche cosa fai, ma ti penso un poco e sono dove sei, dove sei e se parto sono dove sei, quando torno sono dove sei così lontano che, non so nemmeno se sei sveglia, forse a quest'ora dormi e, mentre sogni io sogno un poco e sono dove sei, dove sei perché è importante, ogni minuto e istante è meglio dirlo, e dirti che ora e per sempre, sono se sei senza non sarei niente, e niente farei non lo senti, che sono come te, e sono se ci sei, io sono dove sei anche adesso qui, mentre ascolti sono dove sei tu lasciami un tuo segno, qualcosa per poi rintracciarti un filo che mi porti a te, se ne avrai bisogno sarò dove sei, dove sei perché è importante, vicini e poi distanti io voglio dirlo, e dirti che ora e per sempre, sono se sei senza non sarei niente, e niente farei non lo senti, che sono come te, che sono come te che sono in una nota che passa, se sentirai di cantarla bisogno, per non perderla mai e lo senti, che sono come te, e sono se ci sei, io sono dove sei io sono dove sei.
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Noia
Venti passi fino a casa mia quadro di un altro grido muto e l'ombra lunga di me buio luce buio simmetria scala che sale in un imbuto interno casa e un saluto che non c'è e sei stata e sarai, tra le cose che sento mie il crudele appuntamento dei miei occhi dentro i miei noia questa noia cappio stretto sulla gola fredda sabbia che giù a fondo spinge poi mi stringe e aspetta che io muoia nella noia muro dentro mille mura mia compagna mia paura che mi abbraccia così forte che che non so neanche più se è amore o noia amore o noia in me un televisore in agonia sotto un soffitto avvoltoio che aspetta senza pietà voci nella mia segreteria ma imbavagliato e legato nel buio non posso muovermi ormai e sei stata e sarai, tra le cose che sento mie ma non so scacciarti via; via dai miei corridoi, via da questa inquietudine dentro il cuore è un animale conta i miei minuti adesso, ora noia questa noia mia prigione così buia ossessione senza via d'uscita, calamita che mi afferra e ingoia nella noia muro dentro mille mura mia compagna mia paura che mi stringe forte a sé e non so neanche più, se è amore o noia amore o noia in me.
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Stringimi
Quando capirai, che tutto non si può capire guarda intorno a te, ed io vicino a te sarò sarò un sorso in più, padre che parte e vuol restare sarò accanto a te, compagno dei pensieri tuoi forse mi dirai, che tutto non si riesce a dire pensa solo che, molto così già detto avrai sarai un bacio in più, sarai una notte in riva al mare sarai accanto a me, ai miei cento e mille desideri stringimi, stringimi di più e non saremo soli pensaci, pensaci anche tu che questa vita è un sogno sognala, sognala aiuta questa voglia grande che ho di stringerti, stringersi di più stringerti, stringersi di più parlami, parlami e così avremo frasi ancora guardami, guardami e così avremo occhi ancora e strade per cercarsi e spade per distruggersi e dopo amarsi ancora e stringersi di più stringersi, stringersi di più stringimi, stringimi di più e non ci perderemo e sotto il cielo di una notte blu, chissà che sogni avremo da incartare insieme da innaffiare come un seme questa voglia che ho di stringerti di più di stringersi di più stringimi, stringimi di più stringimi, stringimi di più.
Vallesi: «Mi dicevano: nascondi tua moglie» L'intervista esclusiva di Vanity Fair al cantante de «La forza della vita», che a settembre, dopo 13 anni di quasi silenzio, torna con l'album di inediti «Il viaggio dell'uomo»
Se avete vent’anni non sapete nemmeno chi sia, ma se ne avete qualcuno in più il quasi cinquantenne Paolo Vallesi vi dirà di sicuro qualcosa. Nei primi anni Novanta le sue canzoni si ascoltavano ovunque. Poi, dopo una terza volta al Festival nel ’96, il nulla. L’ultima volta che è stato avvistato, nel 2005, mangiava un occhio di bue (vero) in una prova estrema del reality La Talpa.
Che fine aveva fatto?
«Diciamo che sono arrivato al successo in modo repentino e inaspettato. Prima di andare a Sanremo facevo piano bar in un ristorante: quello che accadde dopo creò troppe aspettative in chi mi stava intorno, e qualche equivoco dentro di me». Si montò la testa?
«Certo. Avevo scelto di fare musica per tirare fuori quello che sentivo. Però, quando entri nel business, diventi una pedina. E io, che ho uno spirito ribelle, iniziai a fare di testa mia. Nel ’94 registrai Non mi tradire, un album molto diverso da tutto quello che avevo fatto fino ad allora. Non andò bene. E cominciai a fare cazzate».
E a livello personale com’è andata?
«A 38 anni mi sono separato dalla madre di mio figlio Francesco. Stavamo insieme da quando ne avevo 18, anche se mi imposero di nasconderla perché per fare breccia sul pubblico delle ragazzine era meglio far credere che fossi single. Dopo la separazione, senza mio figlio accanto, è stata dura».......
di Andrea Scarpa fonte: vanityfair.it 27 giugno 2012
Paolo Vallesi: "Torno come un uragano" Il cantautore presenta il disco live e anticipa il nuovo album di inediti in uscita a settembre
- "I Live You" è il nuovo album live di Paolo Vallesi, registrato a Cassino (FR) nel maggio 2012 durante una tappa del tour "E' bastato un momento", che contiene tutti i suoi grandi successi riproposti dal vivo. "Volevo riportare all'ascolto i miei brani più conosciuti così come li suono adesso, con la mia band e di fronte al mio pubblico", dice il cantautore a Tgcom24. A fine settembre esce un nuovo disco di inediti "Il Viaggio dell'uomo".
Come nasce il progetto di un cd live?
E' un modo di fare un punto della situazione per preparare l'uscita del nuovo album di inediti a fine settembre.
Quali sono le canzoni che i fan chiedono sempre ai tuoi concerti?
Sicuramente “La Forza Della Vita” e “Le Persone Inutili” sono le più conosciute insieme a “Non Mi Tradire”, “Grande”, “Le Amiche” e “Voglio Fare L'amore con Te”, ma i fan più 'intimi', quelli che mi hanno sempre seguito fin dall'inizio preferiscono “Piramidi Di Luna” e “Stringimi”.
"E' bastato un momento" è l'unico inedito della raccolta. Com'è stata l'esperienza sul set del video con Neri Marcoré?
Il fatto che Neri si sia amichevolmente prestato a partecipare alla realizzazione di questo video significa molto per me e testimonia la sua amicizia nei miei confronti oltre che la sua grande umiltà. La sua bravura non la scopro certo io... Però in cambio ho dovuto promettergli una quantità illimitata di assist che lui puntualmente sprecherà nelle nostre partita della Nazionale Cantanti.
Cosa dobbiamo aspettarci dal tuo nuovo cd di inediti "Il Viaggio dell'uomo"?
Dovrete aspettarvi tanta musica, 16 canzoni, un uragano di vita musicale che arriva tutta insieme come un fiume in piena, e come tale difficilmente arginabile o incasellabile in un unico genere, dal pop-rock alla musica da ascolto con alcune citazioni che prendono spunto dalla musica classica o dalla musica da film con delle partecipazioni veramente impensabili e, per me, molto preziose.
Ti piacerebbe tornare a Sanremo quest'anno?
Posso tranquillamente affermare che non vivo per quello, ma penso anche che farlo quest'anno rappresenterebbe per me una bella opportunità oltre che un piacevole ritorno sul palco che mi ha permesso di far diventare quella che è sempre stata la mia più grande passione una attività che oramai dura da 20 anni.
Paolo Vallesi, nuovo album: "Ho fatto cantare Ringhio Gattuso"
Sono passati tredici anni dall'ultimo album di Paolo Vallesi. Il cantautore fiorentino, ora, è tornato a lavoro per un nuovo disco di inediti. Ma cosa è successo durante questi lunghi anni? "Ho sempre continuato la mia attività al livello di produttore e live anche fuori dall'Italia - ha detto all'Adnkronos - ma non ho avuto la voglia e l'opportunità di fare un prodotto nuovo. Quando ho visto che c'era uno scollamento tra ciò che vedevo e ciò che volevo essere, ho preferito dedicarmi ad altro. Perché credo che questa cosa alla fine traspaia. Ho viaggiato tanto e incamerato tante emozioni, suonando ovunque per riacquisire quel rapporto che avevo con la musica quando ero piccolo: di amore incondizionato. Quando ho recuperato questo, ho ricominciato anche a scrivere".
Il nuovo lavoro di Paolo Vallesi uscirà a fine ottobre ed è stato anticipato dal singolo Il bello che c'è: "E' un album repentino, anche se esce a 10 anni dal mio ultimo disco di inediti. Essendo 12 canzoni, uno potrebbe pensare che ne ho scritta una all'anno, in realtà è il frutto di un lavoro estemporaneo, capitalizzato negli ultimi 6 mesi, quando ho trovato la chiave per farlo. Insomma la gestazione è stata lunga ma la realizzazione molto veloce".
L'album conterrà anche alcune collaborazioni "che ritengo belle, dal punto di vista artistico e sentimentale": Enrico Ruggeri ha scritto il brano Respirare, poi ci sarà un "featuring impossibile". Vallesi è riuscito a far cantare Ringhio Gattuso, l'ex centrocampista del Milan: "Ho fatto cantare con me Rino Gattuso. Credo che far cantare 'Ringhio', che è anche bravo, sia molto particolare. Questa è un tributo a un grande portiere della Fiorentina e del Milan Andrea Pazzagli".
Pazzagli è scomparso quattro anni fa e "oltre a essere un grande calciatore, Pazzagli aveva il pallino della composizione e poiché abitava vicino a casa mia, praticamente ogni mattina con un grande entusiasmo mi faceva ascoltare le canzoni che scriveva. Io gli davo qualche consiglio, tecnico, per portare a termine il suo lavoro [...] Pazzagli aveva scritto una canzone che si intitolava Il cantante e il calciatore. Il suo sogno era di cantarla insieme a me. Non ci siamo riusciti ma dopo la sua morte abbiamo voluto dare, anche con la famiglia, un senso a questo sogno che aveva. Mi è venuto in mente subito Gattuso perché lo conosceva e lui si è reso subito disponibile. Penso che questo nell'album sia un vero cameo".