ALBERI - CONIFERE, LATIFOGLIE..

..nei boschi, nella giungla insomma proprio tutti

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  1. gheagabry
     
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    Le CONIFERE



    Conifera è un nome greco che significa letteralmente “portatrice di coni”. Il cono è la forma di molti frutti delle conifere, ossia le pigne. Le conifere sono piante prevalentemente delle zone montane, come i pini, con aghi invece di foglie (per resistere anche ai climi rigidi) e sono sempreverdi, ciò significa che non perdono mai le foglie, nemmeno d’inverno: questo le rende piante particolari, che colorano anche le stagioni solitamente più tristi e neutre.Le conifere sono alberi antichi, come dimostrano i fossili che risalgono circa a 280 milioni di anni fa. Si tratta di piante che caratterizzano i nostri paesaggi praticamente da sempre e che quindi in qualche modo fanno parte del nostro DNA. Le conifere comprendono una vasta gamma di specie diverse (50 generi e circa 550 specie), ed alcune possono anche presentare caratteristiche differenti dalla maggior parte (come i ginepri e i tassi che producono bacche invece di pigne, o il pino marittimo e il cipresso che sono adatte a climi marittimi invece che montani). Ma, oltre al fatto di essere quasi tutte sempreverdi, c’è una caratteristica che accomuna ogni specie: la rusticità o versatilità.
    Tutte le conifere attuali sono piante legnose e molte sono alberi, la maggioranza dei quali ha un tronco singolo con rami laterali. La misura delle conifere mature può variare da meno di un metro a oltre 100 metri. Gli esseri viventi più alti, più grossi, più massicci e antichi sono conifere. Il più alto è una sequoia della California (Sequoia sempervirens) alta 112,34 metri. Il più grosso è una sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum), con un volume di 1486,9 metri cubici. Il più massiccio, con il tronco più largo in assoluto, è un Taxodium mucronatum con un diametro del tronco di 11,42 metri. Il più vecchio è un Pinus longaeva che ha 4700 anni.



    Il genere Pinus, che da nome alla famiglia pinacee conta oggi un’ottantina di specie e riveste una grande importanza non solo come entità botanica ma anche dal punto di vista economico per il legname, la pasta da cellulosa, i sottoprodotti (trementina,acqua ragia,ecc…)
    La preziosa ambra è resina fossile di antichissime conifere, che spesso racchiude testimonianze di una vita risalente a milioni e milioni di anni fa.
    Le prime piante con semi sono apparse sulla terra circa 300milioni di anni fa. Erano piante così ben adattate a vivere sulla terra ferma che, durante il lunghissimo arco di tempo intercorso, sono rimaste quasi immutate.
    Queste piante sono le conifere, che da sole coprono circa un terzo delle aree a foresta del globo. Vivono ove altre piante non resisterebbero, sulle più alte catene montuose, nelle zone artiche, ai limiti dei deserti.
    Le conifere attuali,dalle tipiche foglie aghiformi,contano pini,abeti rossi e bianchi,larici,cipressi, tassi, ginkgo.
    Nel genere Pinus le foglie aghiformi, sono sottili e coriacee così da ridurre l’evaporazione e resistere negli ambienti aridi e freddi. Sono riunite in mazzetti di due ( pini bini), di tre ( pini trini) o cinque unità ( pini quini ), avvolti alla base da una guaina scarlosa.
    Le infiorescenze maschili e femminili sono poco appariscenti: amenti globosi, rosei o rossastri, le prime;amenti cilindrici giallini,le seconde. I granuli di polline sono uniti di due minuscole sacche di gas che, riscaldato dal sole si dilata e trasforma il granulo in una sorta di “ mongolfiera “ in miniatura.



    Tutte le specie di pini appartengono al gruppo degli alberi definiti cosmici. La loro presenza è documentata in ogni epoca. Nel periodo dell’ antica Grecia il Pino era consacrato a Rea, la Grande Madre. Successivamente si è affermato il mito di Attis, il pino sacro, che moriva e resuscitava. La mitologia greca intorno al Pino ha creato un simbolismo complesso legato ad alcune caratteristiche dell'aspetto e della vita di questa pianta: se da un lato veniva considerato come simbolo di morte, (questo perché una volta tagliato non è più in grado di ricrescere) dall’altro era visto come simbolo di immortalità (questo grazie alla sua capacità di vivere anche in ambienti sfavorevoli).
    Durante i primi secoli del Cristianesimo il pino è annoverato tra le piante sacre. Si pensi che in Giappone tutt’oggi il pino evoca il senso dell'immortalità, per questo è utilizzato nella costruzione dei templi shintoisti e degli strumenti rituali.
    Simbolo di potenza vitale, fecondità e segno di buon augurio, fino a qualche decennio fa compariva nella cerimonia nuziale, quale augurio di continuità dell'amore coniugale e di prosperità del genere umano.


    Come tutte le conifere il pino essendo sempreverde simboleggia l’immortalità. Gli aghi di questa pianta, essendo a coppie, rappresentano la fertilità e la felicità coniugale. Ci racconta il poeta Virgilio che erano di legno di pino le fiaccole per le nozze. Nelle leggende greche, oltre ad avere il significato di eternità, appare come albero sacrificale, l’albero del supplizio iniziatico. Anche in oriente il pino simboleggia l'immortalità. Per questo motivo in Giappone si usa il legno di pino per costruire templi e strumenti legati alle celebrazioni religiose. Anche in Giappone, come nella Roma antica, il pino è presente nei riti nuziali: era usanza fino a pochi anni fa che gli sposi bevessero del tè davanti ad un alberello di pino, simbolo dell'amore eterno, come sempreverdi sono i suoi aghi.
    In Cina il pino fa parte dell'insieme dei simboli che ricordano la longevità.




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