Avevo paura di lasciarmi andare di essere pienamente fiduciosa dei giorni a venire avevo paura che mi avresti lasciato dormire da sola che non avrei più avuto modo di vivere la notte avevo paura che avresti sempre e solo preferito i tuoi amici avevo paura di perderti completamente fatto e stordito per un altro di ascoltare le tue grida avevo paura che mi colpissi del resto, non sarebbe stata la prima volta, e che scappassi come il peggiore dei codardi avevo troppa paura di te... avevo paura di sentirmi dire ancora una volta di quanto fossi capricciosa, la più viziata di comprendere i tuoi momenti isterici, dannatamente isterici ero così stanca di lasciarmi legare, di soddisfare ogni tua fantasia erotica, ogni tua fantasia paura di dover essere, unicamente, ciò che avessi immaginato diventassi la donna di casa che cammina carponi, che obbedisce ai tuoi comandi avevi tu troppa paura di non sentirti l'uomo di casa avevi troppa paura di me.
L'incantevole abitudine è il quinto album di Marina Rei pubblicato nel 2002, lanciato in estate dal primo singolo Il giorno della mia festa e scritto e prodotto a quattro mani con Daniele Sinigallia. Il sound viene addolcito rispetto al precedente Inaspettatamente, assumendo sonorità maggiormente acustiche vicine ad un'atmosfera folk statunitense. È il primo ed unico album pubblicato con l'etichetta BMG. Il brano La parte migliore di me è stato incluso nella colonna sonora del film Ricordati di me di Gabriele Muccino.
Tracce
Verrà il tempo - 3:29 La parte migliore di me - 4:23 Il giorno della mia festa - 3:20 Sguardi - 4:08 Lasciati guardare - 4:15 Gli angeli - 4:26 Così lontani - 3:55 Qualcuno con cui restare - 4:00 Lo stato della coscienza - 4:00 L'incantevole abitudine - 4:14
Colpisci è il sesto album di Marina Rei pubblicato nel 2005 dalla casa discografica indipendente OPM 2000. Il disco comprende il singolo Fammi entrare, con cui Marina ha preso parte al Festival di Sanremo nel 2005, oltre a collaborazioni con Cristiano Godano dei Marlene Kuntz nel brano Colpisci e con Francesco Di Bella dei 24 Grana nel brano in napoletano Song'je. L'intero album è dedicato al figlio Nico.
Tracce
Sono come tutto - 3:10 Colpisci - 3:25 Le stelle - 3:29 Song'je - 3:38 Fammi entrare - 3:20 Continui - 3:44 Ora che mi guardi da lontano - 4:40 Nico raccontami tutto - 4:25 Esisto io - 4:04 Sapienza - 3:39
da Wikipedia foto: marinarei.net
Video
Sono come tutto
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Colpisci
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Le stelle
Guardo di fronte a me Le parole allontanarsi rapide Sto naufragando nei ricordi Li vedo trascinati via dal vento E mi domando Che cosa non mi lascia indifferente Sono le stelle dall'alto A controllare il mondo Così distanti afferrano i pensieri E li tengono sospesi in volo Guardo le luci Che si illuminano un po alla volta
Musa è il settimo album di Marina Rei, pubblicato nel 2009, prodotto dalla On The Road Music e distribuito dalla Universal. Il disco contiene i singoli Musa e Sorrido, oltre a vantare la presenza di Carmen Consoli alla chitarra nel brano Un volo senza fine. Donna che parla in fretta è tratta da Fast Speaking Woman, poema di Anne Waldman, tradotto ed adattato in italiano dalla stessa Marina, mentre Il mare verticale è una cover di Paolo Benvegnù. Tra i bambini che cantano i cori di Regina Reginella appare il figlio Nico.
Tracce
Musa - 3:48 Ci sarebbe ancora gloria - 3:32 Sorrido - 3:33 Donna che parla in fretta - 3:47 Il mare verticale - 5:09 La tua sposa - 3:20 Buona vita a te - 4:01 Il rovescio della cura - 3:49 Due mondi lontani - 3:28 Un volo senza fine - 2:38 Regina Reginella - 2:32
Buona vita a te Buona vita a te, che non mi ascolti più. Buona vita a te, che ho deposto le armi. Buona vita a te, che adesso hai tra le mani il cuore di un'illusa. Buona vita a te, che erano i miei denti a dare un senso alla tua vita. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira, che prima o poi arriva. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira... Buona vita a te, Principe senza regno e senza meta. Buona vita a te, credevo fossi un angelo caduto sul pianeta. Buona vita a te, che nascondi per bene la tua gentilezza, in questa vita che riscriverei d'accapo in cambio di una tua carezza. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira, che prima o poi arriva. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira che prima o poi arriva. Buona vita a te, che camminavo a piedi nudi per attirare la tua attenzione. Buona vita a te, che giorno dopo giorno è diventata una maledizione, questa vita che, mi hai strappato di dosso e appeso con un chiodo al muro. Buona vita a te, a te, a te, che come te non ho voluto mai nessuno..nessuno. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira, che prima o poi arriva. Gira gira gira gira gira, gira il mondo. Gira gira gira gira gira che prima o poi arriva.
La conseguenza naturale dell'errore è l'ottavo album in studio di Marina Rei, pubblicato il 18 settembre 2012 dall'etichetta Perenne, di proprietà della stessa Rei, e distribuito da Universal. L'album è stato anticipato dalla pubblicazione di due singoli: E mi parli di te, all'inizio dell'estate, e L'errore, una settimana prima dell'uscita del lavoro completo. L'album contiene sette brani inediti ed una rivisitazione di Che male c'è arrangiata dal maestro Ennio Morricone. Vanta numerose collaborazioni artistiche: oltre alla Morricone Orchesta, hanno collaborato Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori (testo e voce in E mi parli di te), Paolo Benvegnù (testo e voce in I fiori infranti) che aveva già collaborato con la Rei, Andrea Appino degli Zen Circus (testo de L'errore), Bud Spencer Blues Explosion (in Mani Sporche), Riccardo Sinigallia (testo e voce in Che male c'è), l'attore Valerio Mastandrea (testo di Che male c'è) e Cristina Donà (in Il modo mio).
Tracce
L'errore - 3:47 E mi parli di te feat Pierpaolo Capovilla - 3:29 Qui è dentro - 6:16 Nei fiori infranti - 3:40 Che male c'è - 5:21 Il modo mio - 4:27 Mani sporche - 3:13 Che male c'è (Morricone Orchestra) - 5:42
E mi parli di te degli anni che passano e non ritornano mai mi racconti le tue spacconate e le piccole glorie mi sembri Dylan Thomas una vecchia rockstar sorridente infelice che non dice mai mai niente della sua solitudine te la leggo negli occhi gli stessi occhi che a volte piangono non sanno neanche perchè e si vedono anche le ferite dell'amore e la voglia di sparire e di non tornare più e le donne che ti guardano e ti vorrebbero si vedono le bugie cosi tante bugie e mi parli di te degli anni che passano e non ritornano mai ma non dici mai niente della tua solitudine te la leggo negli occhi gli stessi occhi che a volte piangono non sanno neanche perchè e si vedono anche le ferite dell'amore e la malinconia di una vita vissuta senza malinconie tanto per viverla e la voglia di sparire e di non tornare più il tuo amore che ti vuole bene e che ancora crede in te e mi parli di te mi parli sempre soltanto e solamente di te ti sei mai chiesto perchè te lo dico in confidenza ti sei mai chiesto perchè io non ti amo più?