ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry1
     
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    POUTERIA LUCUMA

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    Pouteria lucuma è un albero appartenente alla famiglia delle Sapotaceae, originaria delle valli andine peruviane. La maggior parte della coltivazione si concentra nelle zone di Lima, Ayacucho, La Libertad, Cajamarca y Huancavelica. Non si deve confondere con il Lucumo chileno (Pouteria splendens) originario delle valli andine cilene.

    La Pouteria lucuma presenta un fusto dritto e cilindrico, che raggiunge i 15 metri di altezza. L'albero preferisce temperature temperate, tra i 20 e i 22 C., non resiste ne alle gelate ne alle temperature molto alte, tollera bene terreno salino e alcalino. Il suo legno è leggero, di colore chiaro, di grana fine, resistente. La cima è di forma sferica, le sue foglie si concentrano all'apice dei rami giovani e sono di forma ellittica, con la base schiacciata. Sono lunghe da 12 a 25 cm, coriacee e di color verde scuro nella parte interna.
    I fiori sono singoli o in grappoli di due o tre, ascellati e di forma tubulare, piccoli, di colore giallo o verde con sepali pelosi, ermafroditi. Produce i frutti fino a 3000 m, ma le condizioni migliori sono a circa 500 m sul mare, che in condizioni favorevoli può produrre annualmente, a partire dal quarto o quinto anno, da 200 a 300 frutti.

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    Il frutto matura quasi nove mesi dopo la fertilizzazione dei fiori. E’ oblungo, simile ad un avocado, di solito con un apice conico arrotondato, ricoperto con una pelle delicata, di colore verde brillante nella maturazione, che cambia quando è maturo; è lungo circa 15 cm e pesa circa 200gr. Durante la maturazione è pieno di lattice, una volta pronto per il consumo la polpa è di colore giallo-arancio, inusualmente secca, con amido, e molto dolce. Contiene da due a cinque semi ovali e schiacciati, di colore marrone scuro, con un bordo biancastro a un lato.

    Si consuma molto maturo, alcuni giorni dopo la raccolta, nell'intervallo dovrebbe essere conservata avvolta in paglia. Per sapore e consistenza, può essere associato ad un incrocio fra lo sciroppo d’acero e la patata dolce. Se maturo, la parte interna, asciutta e farinosa è simile al tuorlo dell’uovo mentre la parte esterna ricorda l’albume, proprio queste caratteristiche, le han fatto guadagnare il nomignolo di “uovo frutta”. Si usa cotta in torte, paste e gelati, frullati, budini e altri modi. L'uso nei dolci risale al tempo precolombiano in Perù. Per l'alto contenuto di amido, la polpa si secca per la conservazione, dà una farina molto dolce e nutritiva.

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    La lucuma, vanta numerose proprietà medicinali, la polvere che si ricava dal frutto essiccato, viene definita l’“oro degli Inca”. E’ una polvere ricca di betacarotene, di vitamine B1, B2, B3 e B5,di sali minerali come potassio, ferro, calcio e fosforo, niacina, fibre e carboidrati. Gli studi condotti dall’ Università del New Jersey, hanno inoltre evidenziato nell’estratto di lucuma un potente effetto antiossidante e antinfiammatorio. La polvere di lucuma viene utilizzarla come dolcificante; ha un indice glicemico basso, è priva di glutine ed è ricca di fibre e carboidrati. La niacina di cui è ricca aiuta a tenere a bada i livelli di colesterolo e trigliceridi.

    Il legno è leggero ma compatto, e si utilizza per usi industriali e nelle costruzioni.

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    ..storia..

    L'albero, originario della Cordigliera centrale Andina del Sudamerica, da ricerche archeologiche, risulta coltivato nelle valli interne della Ande da parte dei popoli preincaici, il consumo del frutto e l'uso del legname sono molto documentati nelle rappresentazioni pittoriche dei nativi Amerindi. Le più antiche vengono datate all’VIII millennio a.C., nella regione chiamata Callejón de Huaylas in lingua Ancash. L’apice della sua coltivazione è evidente nell'epoca della cultura Moche, nel VII secolo d.C., la quale utilizzò tecniche di irrigazione e di coltivazione intensive per produrre quantità senza precedenti del frutto. Durante l'epoca pre-ispanica la Lucuma era uno dei principali ingredienti della dieta degli aborigeni delle valli, congiunta al mais, ai legumi e alla Guayaba, così come alla quina e alla kiwicha nelle zone più elevate. All'arrivo degli europei si coltivava nell'altopiano Andino e nel Sud dell'Ecuador. In Perù, veniva impiegata dagli Inca nelle celebrazioni sacre come simbolo di fertilità e creazione.

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    Il suo legno fu usato nella costruzione del Santuario di Pachacàmac, dove si trovò nel 1938 un tronco di singolari dimensioni, rappresentante una figura totemica. Gli Europei conobbero la Lucuma in Quito, nel 1531.

     
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