ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry
     
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    IL GOJI



    Più comunemente dette bacche di goji, ve ne sono due specie: il Lycium barbarum (寧夏枸杞 Níngxià gǒuqǐ) e il Lycium chinense (枸杞 枸杞 gǒuqǐ), entrambe della famiglia delle Solanaceae (che include tra le altre la patata, il pomodoro, la melanzana, il tabacco, il peperoncino e la Belladonna).

    Da noi è arrivato da poco e in sordina, come spesso capita alle novità vegetali, cresce spontaneamente nelle valli dell'Himalaya, della Mongolia, del Tibet e nelle province cinesi dello Xinjiang e del Ningxia. Le proprietà del Goji sono conosciute da centinaia di anni. Il Goji (Lycium barbarum L.) è un arbusto sempreverde che cresce verticalmente, anche fino ai 3 metri di altezza. Ha foglie lanceolate verde brillanti o grigio-verdi. Autofertile, in primavera si veste d’innumerevoli fiori viola chiaro semplice dalla vita molto breve (uno o due giorni) con diversi pistilli bianchi pronunciati. Dal fiore si origina un piccolo frutto color rosso/arancio vivo, pendulo, simile alla ciliegia, ma con forma ovale, che raggiunge la piena maturazione alla fine dell’estate. Oltre che essere mangiati freschi, le bacche di goji si prestano a essere essiccate al sole e disidratandosi si trasformano in un prodotto molto simile all’uva passa, conservabile sicuramente fino alla successiva raccolta, senza perdere le proprietà in esse contenute. Hanno un sapore lieve di ciliegio secco con una sfumatura di agrume. I frutti se consumati ancora acerbi potrebbero essere tossici.

    Il nome “Goji” nasce nel 1973 da alcuni ricercatori dell’istituto botanico tibetano Tanaduk Research Institute, che pare l’abbiano coniato per primi, prendendo ispirazione dal nome d’origine con il quale veniva identificato questo arbusto nei dialetti himalayani : “gǒuqǐ”. L’inizio della diffusione del nome “Goji” è poi seguita a partire dalle prime esportazioni fatte delle bacche di Goji. Le quali furono spedite all’estero la prima volta nel 1977 a scopo commerciale.

    Chiamato “IL FRUTTO DELLA LONGEVITÀ”, il Goji è considerato un potente integratore naturale ..


    "La leggenda racconta che nel VII secolo d.C. sulle montagne dell’Himalaya, durante la dinastia Tang (circa 800 d.C.), attorno ad un pozzo in un tempio buddista vi erano delle piante le cui bacche mature non consumate, cadevano dentro. I Monaci che quotidianamente bevevano l’acqua del pozzo vivevano in ottima salute e molto a lungo…"

    .. note anche come bacche tibetane, possiedono delle proprietà quasi "miracolose" in virtù della sensazione di benessere che sono in grado di apportare a chi le consuma. Effetti benefici sono stati documentati negli ultimi decenni da studi scientifici a livello internazionali, le analisi compiute hanno dimostrato che le bacche di Goji sono particolarmente ricche di beta-carotene, vitamina C, B1 e B2 nonché di minerali, aminoacidi e sostanze dalle specifiche proprietà anti-invecchiamento e antiossidanti, che aiutano l'organismo a combattere con efficacia i radicali liberi.
     
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118 replies since 13/2/2011, 11:34   75790 views
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