ALBERI e ARBUSTI DA FRUTTO e a volte ....

PESCO, CILIEGIO,PERO, ALBICOCCO ECC

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  1. gheagabry
     
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    L' ALBERO DEL KIWI


    L’actinidia è stata definita “ la novità frutticola del XX secolo ”, perché nella storia dell’agricoltura, pochi sono gli esempi di piante esotiche, che hanno raggiunto in pochi anni una notorietà e un’espansione come questa specie.
    L'Actinidia è una pianta originaria di una vallata dello Yang-tze cinese dove vive spontanea; appartiene alla Famiglia delle Actinidiaceae, genere Actinidia, suddiviso in due sezioni: - Stellatae, che comprende l'Actinidia chinensis - Leiocarpae, comprendente l'Actinidia arguta. L' Actinidia chinensis è una specie più da mercato, mentre Actinidia arguta è ornamentale. La pianta è una liana rampicante a foglie caduche, di notevoli dimensioni, in grado di arrivare fino a 10 m di altezza. L'ancoraggio ai supporti, in natura costituiti da alberi o rupi, avviene attraverso il fusto stesso, che nella parte terminale si avvolge come un viticcio (alla maniera dei fagioli). Le foglie giovani sono a forma di cuore, appuntite, ed a maturità (quando inizia a fiorire) sono nettamente tondeggianti, spesso dorsalmente convesse. I giovani getti, i piccioli delle foglie e dei fiori sono ispidi e pelosi con peli bruni. I rami più vecchi sono dotati di una corteccia grigia ruvida e verrucosa, il tronco possiende una corteccia scabra e ruvida di colore marrone grigiastro mentre i rami giovani hanno consistenza erbacea.
    Il Kiwi è dioica e quindi vi sono piante maschio e piante femmina (che producono i frutti); molto raramente si sono rilevate piante ermafrodite. Il riconoscimento del sesso dei fiori non è agevole, dato che essi hanno una dioicità avanzata, ma non completa: nel fiore tanto maschile quanto femminile sono compresenti gli elementi dell'altro sesso ma in forma rudimentale e atrofica. Il sesso si può anche distinguere per il fatto che i fiori femminili sono distanziati tra di loro allo scopo di lasciare spazio allo sviluppo dei frutti e pertanto non sono raccolti a grappolo come quelli maschili. I frutti sono lunghe bacche ovali con buccia robusta coperta da peli; buccia e peli hanno consistenza suberosa con forti contenuti tannici.
    Il kiwi è sostanzialmente una vera e propria miniera alimentare per il suo elevato contenuto di vitamina C, elemento indispensabile alla vita e alla salute del corpo umano. Questa vitamina è un elemento indispensabile alla vita e alla salute del corpo umano, ma risulta molto delicata, in quanto si degrada facilmente col calore, la luce e all’aria. Per questo motivo, il kiwi è dotato di una robusta buccia esterna e di un intenso colore verde nella polpa, il cui pigmento, la clorofilla, è capace di proteggere l’integrità della vitamina C.

    ...la storia...


    La storia dell’actinidia nasce in Cina più di settecento anni fa nella valle del fiume Yang-Tse che ha dato al frutto il suo nome originario “Yangtao”. Il Gran Khan e altri Imperatori della Cina consideravano questo frutto una prelibatezza, apprezzandolo per il suo gusto delizioso, leggermente acidulo, e la sua polpa color verde smeraldo. Solo nel 1800 questa pianta varcò i confini cinesi ad opera di un collezionista della Società Britannica Reale di Orticoltura, il quale spedì in Inghilterra alcuni frutti e i loro semi. Questa pianta fu botanicamente descritta dal Lyndley nel 1836 e classificata, sotto il profilo tassonomico, da J.E. Planchon che la ascrisse al genere Actinidia, famiglia Actinidiaceae. Le prime piante di Actinidia furono coltivate nei dintorni di Londra nel 1847 da Robert Fortune per conto dell’Orto Botanico di Kew. Questa specie non entrò mai in produzioni commerciali, finché non venne di nuovo introdotta in Inghilterra da E. Wilson, direttamente dalla Cina, come frutti, i cui semi vennero propagati da un vivaio inglese e le piante di A. chinensis ottenute, vennero commercializzate nel resto d’ Europa nel 1903. In Nuova Zelanda, fatto curioso, fu introdotta nel 1904 da Isabel Fraser che, recatasi in Cina, nella zona di Ichang, per trovare la sorella missionaria, riportò in patria alcuni frutti. I semi di questi frutti furono affidati ad un bravo ed esperto vivaista, che riuscì a produrre delle piante che hanno rappresentato il materiale genetico di partenza di diverse varietà, oggi commercializzate in tutto il mondo. All’inizio, questa pianta, per il suo portamento rampicante, è stata coltivata come vite ornamentale e denominata “ Uva Spina Cinese”. Più tardi, negli anni Cinquanta lo studioso di orticoltura Wright, dopo lunghi e ripetuti studi sperimentali, riuscì ad ottenere la prima varietà commerciale. I Neozelandesi orgogliosi del loro nuovo “frutto”, nel 1959 lo battezzarono, per sua somiglianza, con il nome di kiwi, dal nome dell’uccello nazionale della Nuova Zelanda, uccello notturno, il quale possiede un corpo tozzo, non carenato, cattivo volatore, dal piumaggio di colore marrone come la buccia del frutto. I francesi hanno chiamato questo frutto “topo” per la somiglianza della forma ed il colore della buccia. La prima segnalazione della presenza di piante di Actinidia in Italia risale al 1934, nel catalogo “Allegra” di Catania. Agli inizi degli anni sessanta sono avvenute le prime esportazioni, dalla Nuova Zelanda verso gli Stati Uniti, e le prime coltivazioni di actinidia sono apparse in California agli inizi degli anni Settanta.
    (kiwilazio.wordpress.com)


    Il kiwi frutto si chiama kiwi perchè assomiglia al kiwi uccello! Secondo una leggenda Maori, il kiwi aveva in origine le ali come gli altri uccelli e come loro viveva tra le cime degli alberi dove arrivava la luce del sole. Un giorno Tanemahuta, dio della foresta, camminando tra gli alberi, si accorse che stavano morendo mangiati dagli insetti,e chiamò tutti gli uccelli della foresta affinché qualcuno di loro scendesse a vivere a terra per salvare gli alberi. Nessun uccello volle accettare di allontanarsi dal cielo, e tutti furono poi puniti diversamente per il loro egoismo. Il kiwi invece, unico uccello che accettò, consapevole che non avrebbe più potuto fare ritorno al cielo, fu premiato diventando l´uccello più amato e… il frutto più salutare tra tutti i frutti.
     
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118 replies since 13/2/2011, 11:34   75790 views
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