All in - L'ultima follia di Enrico Ruggeri è un album triplo del cantautore italiano Enrico Ruggeri, pubblicato nel 2009
Disco
L'album è un cofanetto con tre dischi, ciascuno dedicato ad uno specifico progetto, che avrebbero potuto essere pubblicati anche separatamente, a pochi mesi di distanza l'uno dall'altro, ma che l'artista, data l'attuale situazione del mercato discografico, ha preferito accorpare in un unico album.
CD1 World show
Il primo CD, intitolato World show, è il rifacimento integrale di Rock show, precedente album di Enrico Ruggeri, pubblicato nel 2008, in cui ciascun brano è stato riproposto in una nuova veste e ricantato con la collaborazione di cantanti italiani ed internazionali, in alcuni casi traducendo o riadattando parte del testo originario nella lingua dell'ospite coinvolto. Oltre ad alcuni noti cantanti italiani (Gennaro Cosmo Parlato, Davide Van De Sfroos e Andrea Mirò) e a due collaboratori storici di Ruggeri (Luigi Schiavone e Dario Gay), l'album vede la partecipazione di due artisti italiani (Alberto "Napo" Napolitano e il quartetto Klez Gang) e di quattro artisti internazionali (Jocelyn Mayor francese, Siloé De Izan spagnola, Ima canadese e Nicole Verstappen) non ancora noti al grande pubblico e conosciuti dal cantante attraverso la rete Internet ed in particolare tramite il sito di social network MySpace.
Il disco si apre con un inedito, Ripartire da zero, un brano cantato dal solo Ruggeri che avrebbe dovuto anch'esso far parte del precedente album Rock show ma che alla fine era stato escluso. Il disco si chiude con Il giorno del blackout, brano molto discusso del precedente album, per il quale il cantante fu anche criticato dal mondo di Internet , in cui l'artista ipotizza un mondo nel quale ad un certo punto Internet scompare. Nella coda finale del brano interviene, come ospite d'eccezione, Pico, figlio primogenito di Enrico Ruggeri, al suo debutto discografico con un rap da lui scritto in cui sviluppa ulteriormente il tema alla base de Il giorno del blackout: l'incomunicabilità e la freddezza dei rapporti nati e mantenuti esclusivamente attraverso il computer senza un contatto fisico diretto.
CD2 Incontri
Il secondo CD, intitolato Incontri, è un album di cover in cui il cantautore presenta una raccolta di brani, da lui molto amati ed apprezzati, di altri cantanti, sia italiani che stranieri. Le canzoni, interpretate ed eseguite durante la partecipazione a concerti di altri artisti, sono state tutte registrate dal vivo, alcune con l'accompagnamento di un'orchestra sinfonica. Unica eccezione alla filosofia di questo secondo disco è la prima traccia, Incontri (Dimmi quand'è). Il brano inedito composto da Francesco Vitaloni, vede la collaborazione di Ruggeri nella stesura del testo e, a differenza degli altri, è stato registrata in studio. Questa versione è il completamento e la stesura definitiva di un precedente brano, pensato fin dall'inizio per diventare una canzone, la cui composizione fu interrotta dopo che la parte musicale fu scelta per diventare il jingle di un noto spot pubblicitario per l'Amaro Averna.
CD3 Volata finale
Il terzo CD, intitolato Volata finale, è la colonna sonora inedita realizzata da Ruggeri per East West East - Volata finale, film del regista albanese Gjergj Xhuvani. Il disco contiene tutte le musiche realizzate per il film, comprese alcune parti che non furono inserite nel montaggio definitivo. I brani, in parte realizzati assieme ad Andrea Mirò e a Luigi Schiavone, sono tutti strumentali tranne la prima traccia, Volata finale, una canzone con musica e testo scritti da Ruggeri, cantata dallo stesso artista. La canzone è riproposta, inoltre, in chiusura al disco, col titolo Fluturimi i fundit, in una versione bilingue in duetto con l'artista albanese Elsa Lila, cantata da entrambi in parte in italiano e in parte in albanese. La terza traccia del disco, In corsa, è la versione solo strumentale della canzone Volata finale mentre molti degli altri brani strumentali vedono la riproposizione di un medesimo tema musicale ma suonato ed arrangiato in modi diversi.
Copertina
La copertina del disco, realizzata da Alessandro Gerini rifacendosi agli stilemi dei film polizieschi degli anni settanta, ritrae Enrico Ruggeri alla guida di un'auto con alle spalle, seduto sul sedile posteriore, un malvivente dal volto coperto che gli punta una pistola alla tempia. L'immagine si propone di rappresentare e condensare la vita di Enrico Ruggeri in una singola foto: un'esistenza vissuta al massimo della velocità facendo a volte scelte coraggiose e inaspettate ma sempre sotto l'occhio attento di un pubblico affezionato ma che non risparmia le critiche.
Titolo
Il titolo dell'album fa riferimento ad un termine del gioco del poker, all-in, usato quando un giocatore decide di puntare in un solo colpo tutto ciò che possiede, sperando di riuscire a vincere il massimo ma rischiando nel contempo di rovinarsi perdendo tutto. La scelta di questo titolo, come spiega lo stesso artista nel libretto che accompagna l'album, gli è stata suggerita, inconsapevolmente, dall'amico Fabio Caressa che, nel regalargli il suo libro sul poker, scrisse nella dedica: « A Enrico, che ha vissuto tutta la vita All In » una frase ritenuta da Ruggeri un grande complimento perché descrive perfettamente il suo percorso di vita sia umano che professionale. Il concetto alla base dell'all-in è la perfetta sintesi di questo album, un triplo cd, non antologico, che racchiude tre progetti diversi e particolari. Il disco è quindi un azzardo dal punto di vista commerciale ed è inoltre l'occasione per un nuovo debutto e una nuova sfida per Enrico Ruggeri, che per la prima volta si cimenta nella composizione di una colonna sonora.
Volata finale - 3:26 Intro - 2:39 In corsa - 2:20 Il comitato centrale - 2:20 Amore coniugale - 1:19 La prima pedalata - 1:02 Il sogno - 1:38 Arrivederci o addio? - 1:17 Trieste - 2:00 Allo specchio - 1:03 Nella hall - 1:29 Triste pranzo in albergo - 1:10 L'alba - 2:23 Il giorno - 2:29 Il tramonto - 2:29 Camminata a Trieste - 1:45 Lo sguardo verso casa - 1:30 Triste internazionale - 0:51 Triste inno nazionale - 0:39 Attraverso la Jugoslavia - 0:58 La frontiera di casa - 1:40 Fluturimi i fundit (con Elsa Lila) - 3:33
Il regalo di Natale è un album di Enrico Ruggeri nel quale sono presentati riarrangiamenti di classici brani natalizi, in chiave Rock, ed alcuni inediti.
Tracce . White Christmas . Stella (Non siamo soli nell'universo) [Inedito] . Winter Wonderland . C'era una volta il natale [Inedito] . Peace in our time . Regalo di Natale [Inedito] . Jingle Bells . Il centro luminoso [Inedito] . While shepherds watched their Flocks . Il natale dei ricordi [Inedito] . Have yourself a little merry Christmas . Piccola lettera di Natale [Inedito]
La ruota è un album di Enrico Ruggeri, pubblicato il 19 febbraio 2010 dall'etichetta discografica Universal.
Il disco
Comprende solo inediti tra cui il brano La notte delle fate, presentato dal cantante al Festival di Sanremo 2010; è il primo disco, dopo 24 anni, nella cui copertina Ruggeri compare con i classici occhiali scuri.
Tracce
La ruota – 0:45 (Enrico Ruggeri) La notte delle fate – 3:41 (Enrico Ruggeri) Vivi – 3:33 (Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone) L'attore – 3:49 (Enrico Ruggeri, Andrea Mirò) Il mio onore – 4:22 (Enrico Ruggeri) La ragazza del treno – 4:02 (Enrico Ruggeri) Io conosco il rock 'n' roll – 4:19 (Enrico Ruggeri) Padri e figli – 4:33 (Enrico Ruggeri, Fabrizio Palermo) La mia religione – 3:55 (Enrico Ruggeri, Luigi Schiavone) L'ordine naturale – 4:11 (Enrico Ruggeri) Old Girlfriends – 3:28 (Enrico Ruggeri) Vorrei – 2:52 (Enrico Ruggeri)
La parte che ho dovuto imparare non è quello che sento e gli abiti che devo portare sono di un altro tempo ecco una nuova persona che sta nel mio corpo e ha la mia faccia e ciò che di me stesso rimane non posso certo portarlo qui sarò un uomo giusto poi sarò un re assassino in cerca di redenzione un eretico mi lascerò morire d'amore e la sera dopo rinascerò perché sembri vera la mia finzione e nel pubblico qualcuno applaude il mio dolore ...e non mi ricordo della mia vita e muovo con il corpo le mani nel linguaggio dei gesti e visito paesi lontani la foto sui manifesti sento una voce salire capisco che esce da questa bocca e ciò che del mio cuore rimane non posso certo portarlo qui io sarò l'amante che tradirà sarò il desiderio perduto e spinto oltre il limite umanità e disperazione poi sarò la vittima e la follia assassino in cerca di un nuovo complice e sparirò nel punto in cui faranno luce ...ma non mi ricordo della mia vita la storia che dovrò raccontare ha lo stesso finale ma ciò che del mio cuore rimane non posso certo portarlo qui io sarò l'amante che tradirà sarò il desiderio perduto e spinto oltre il limite mi lascerò morire d'amore e la sera dopo rinascerò perché sembri vera la mia finzione e nel pubblico qualcuno applaude il mio dolore ...e non mi ricordo della mia vita
La ragazza del treno Turisti in jeans seduti ai tavoli sotto le luci al neon che illuminano gli angoli dove la polvere è una sabbia di clessidra che misura il tempo le scale mobili e i giornali e i venditori stagionali osservano e intervengono e l'orologio digitale che si muove come avesse un senso ma la ragazza col biglietto in mano guarda molto più lontano come fosse già partita fuma e corre incontro alla sua vita amore aspettami basta un minuto e vengo via sto arrivando aspettami soltanto un attimo per piangere lo vedi che ci siamo ancora poco e stiamo insieme e tra le case che si inseguono e le panchine coi bambini che salutano vedeva il sole dietro a gli alberi passare riflettendo il vetro ma la ragazza con lo sguardo assente corre fuori dal presente come fosse già arrivita e fosse cominciata un'altra vita amore aspettami che sono già venuta via sto arrivando aspettami non devi più vedermi piangere lo vedi che ci siamo ancora poco e stiamoinsieme e la ragazza con il suo sorriso corre incontro al paradiso come fosse quello vero e passa dentro al vento col pensiero amore aspettami che sono già scappata via sto arrivando aspettami soltanto un attimo per piangere lo vedi che ci siamo ancora poco e stiamo insieme amore aspettami.
Padri e figli Le foto si sono ingiallite sarà il troppo poco guardarle dovrebbero prendere aria se vuoi conservarle seduto su quella poltrona con gli abiti ormai così larghi che lì la mia mano affondava volendo abbracciarti ricordo le brevi parole che hai ripetuto più volte e io non volevo ascoltare e parlavo più forte non potevo capire non avrai tempo per me quando il tuo sguardo andrà in contro alla vita quì non c'è posto per me nella tua corsa infinita per prenderti il mondo e il mondo ti aspetta la scena è cambiata veloce e mi hanno cambiato di ruolo e guardo i miei figli dormire e parlo da solo seduto su un'altra portona ripeto le stesse parole qualcuno le consumerà voleranno da sole non avrai tempo per me quando il tuo sguardo andrà in contro alla vita quì non c'è posto per me nella tua corsa infinita per prenderti il mondo e il mondo ti aspetta altri ricordi verranno si rincorreranno stagioni e dopo di noi canteranno le stesse canzoni non avrai tempo per me quando il tuo sguardo andrà in contro alla vita quì non c'è posto per me nella tua corsa infinita per prenderti il mondo e il mondo ti aspetta.
E molto lentamente e misteriosamente passano dentro di noi e inevitabilmente immersi nel presente li confrontiamo sono i nostri amori persi e lasciano dei solchi sulla mano e quotidianamente impercettibilmente ci trasformiamo dai margini del niente meravigliosamente resuscitiamo e i nostri amori tornano dal mare fino all'acqua che beviamo old girlfriends old girlfriends old girlfriends forse teneramente ma dolorosamente restano ancora con noi e provvisoriamente ma frettolosamente li accantoniamo sono i nostri amori incatenati in fondo e mai vissuti invano magari inconsciamente e maliziosamente li immaginiamo ma inesorabilmente nel fondo della mente li nascondiamo e i nostri amori tornano nel mare e sorridendo salutiamo old girlfriends old girlfriends old girlfriends old girlfriends old girlfriends old girlfriends.
Video
Vorrei Potrebbe essere a casa oppure in un albergo Magari in ospedale o fuori da un locale Ma quando farò il viaggio per non ritornare più Vorrei guardarti ancora Sarà improvvisamente o dopo lunga attesa Avrò un sorriso stanco o un cenno di sorpresa Sarà molto difficile alzare gli occhi su Vorrei almeno che fossi tu Vorrei sentirti ancora E dopo le stagioni consumate istante dopo istante Lungo quel passato che era il mio presente Il tempo passerà trascinandomi via Sarò accondiscendente oppure disperato Col fiato per urlare oppure senza fiato E affronterò l'istante di quell'esperienza in più Vorrei almeno che ci fossi tu Vorrei averti ancora
“Un disco che mi rende orgoglioso. Un gesto di amicizia e ammirazione e tanti incontri che mi hanno arricchito umanamente e artisticamente. In genere questo tipo di tributo viene riservato ai musicisti... post mortem! Sono felice di essere anche questa volta in controtendenza e spero di rimanere in questa condizione il più a lungo possibile”. Con queste parole condite da un pizzico d'ironia, Enrico Ruggeri ha presentato il suo nuovo album “Le canzoni ai testimoni”. Un disco che è una sorta di celebrazione alla carriera del cantautore milanese, dai Decibel fino agli ultimi lavori, coprendo oltre trent'anni di lavoro. Ad accompagnare Ruggeri in questo viaggio ci sono numerosi esponenti della musica italiana, rappresentanti della scena indie-rock, ma non solo. Ecco allora “Polvere” con i Fluon di Andy (Bluvertigo), “Pernod” con Dente, “Tenax” con i Serpenti, “Eroi solitari” con gli Africa Unite, “Quello che le donne non dicono” con L'Aura, “Il mare d'inverno” con Boosta dei Subsonica, “Tanti auguri” con i Linea 77, “Quando sogno non ho età” con la compagna Andrea Mirò, “Contessa” con i Marta Sui Tubi, “Prima del temporale” con The Fire, “Punk (prima di te)” con i Vanilla Sky, “Rien ne va plus” con Diego Mancino, “Mistero” con Rezophonic e “Il lavaggio del cervello” con Bugo.
Tracce:
“Polvere” (con la partecipazione di Fluon) “Pernod” (con la partecipazione di Dente) “Tenax” (con la partecipazione di Serpenti) “Eroi solitari” (con la partecipazione di Africa Unite) “Il mare d'inverno” (con la partecipazione di Boosta) “Tanti auguri” (con la partecipazione di Linea 77) “Quando sogno non ho età” (con la partecipazione di Andrea Mirò) “Contessa” (con la partecipazione di Marta Sui Tubi) “Prima del temporale” (con la partecipazione di The Fire) “Punk (prima di te)” (con la partecipazione di Vanilla Sky) “Rien ne va plus” (con la partecipazione di Diego Mancino) “Il lavaggio del cervello” (con la partecipazione di Bugo)
da: rockol.it
Enrico Ruggeri su Facebook: l'album "Le canzoni ai testimoni" è un flop. Perchè?
Pubblicato da Alberto Graziola
Enrico Ruggeri non fa mistero (gioco di parole obbligatorio…) della sua delusione sui dati di vendita del’album “Le canzoni ai testimoni”. In un periodo di grandi successi e cantanti che ribadiscono il proprio successo mediatico, ecco la confessione del cantante attraverso le pagine di Facebook. Un commento “al contrario”:
“Tutti i cantanti sono soliti snocciolare cifre quasi sempre gonfiate sulle loro vendite. Io invece voglio essere sincero: il mio nuovo cd non sta andando bene. Tutti mi fanno i complimenti, tutti dicono di averlo ascoltato, ma le vendite sono molto più basse della mia media. Mi sembra strano proprio in un momento in cui grazie a facebook e twitter ho instaurato un rapporto continuativo e cordiale con decine di migliaia di persone. Non posso pensare che tutti questi miei amici vogliano solo interagire con me senza aver voglia di sentirmi cantare. E non voglio pensare che tutte queste persone lo abbiano scaricato illegalmente. Cosa pensate in proposito?”
Le risposte dei fan non tardano ad arrivare e sono tra le più svariate. C’è chi parla di crisi economica in Italia:
“io credo che non dipenda dal CD, che può piacere o non piacere, ma occorre considerare che viviamo in un periodo di forte crisi economica e che tanti, purtroppo, pur volendo non possono acquistarlo”
chi non sapeva nemmeno del suo nuovo lavoro e ne critica la realizzazione:
“1) non sapevo fosse nemmeno uscito un tuo album (ripensare la promozione). 2) non ci sono pezzi nuovi. 3) strategicamente fare uscire una collezione dopo natale non mi sembra una gran mossa.”
Infine, chi anche analizza il rapporto Fan su Facebook e le vendite effettive degli album:
“a parte il download illegale e la crisi (che hanno un peso non indifferente), l’equazione 20.000 “mi piace” = 20.000 cd venduti è comunque sbagliata. Tu non sei più conosciuto solo come cantante e l’esposizione mediatica può far salire in modo esponenziale i propri fans sui social, senza che ci sia poi un riscontro reale. Ti faccio un esempio eclatante: io sono da anni fan di Niccolò Fabi, su fb eravamo qualche migliaio, dopo la tragedia che l’ha colpito ora siamo più di 120.000. Molte di queste persone penso non conoscano nemmeno il titolo di una sua canzone…”