L'albero delle fate (2007) è un album di Giuseppe Mango.
Tracce
Chissà se nevica (p.mango / p.mango - c.de bei) La saggezza e il pane (p.mango / p.mango - c.de bei) L'albero delle fate (p.mango) Dentro me ti scrivo (p.mango) Passo flamenco (p.mango) Seme di mandarino (p.mango / p.mango - c.de bei) E ti amo più di me (p.mango - c.de bei / p.mango c.de bei) Ai tuoi sogni (c.de bei) La fine delle poesie (p.mango / c.de bei) Sensazionale (p.mango / p.mango - c.de bei) Che difficile canzone sei (p.mango / p.mango - c.de bei) Sorprenderò l'immenso (p.mango)
Io disteso qui, tra le dita e Dio ringrazio il cielo e parlo di te. Quale nostalgia, quale ferrovia avvicina il mondo e parlo di te. E ti amo sai e ti amo sai, io ti amo più di me. Tu distesa qui tra le dita e me fai nido nudo e parlo di te. Cogli l'attimo sai di sabato, l'amore è in rosso e parlo di te e ti amo sai, e ti amo sai, io ti amo più di me e ti amo sai, e ti amo sai, io ti amo più di me. Ma l'amore non è bene senza labbra tue su me, terra sopra il cielo, che sia gloria quel che viene dall'amore che ho per te. Pioggia sei e bagnami soltanto tu. Sopracciglia mie, le carezze tue destino aperto e parlo di te e che vita avrà questa vita che sembra la tua schiena e parlo di te e ti amo sai, e ti amo sai, io ti amo più di me e ti amo sai, e ti amo sai, io ti amo più di me. Ma l'amore non è bene senza labbra tue su me, terra sopra il cielo, che sia gloria quel che viene dall'amore che ho per te. Pioggia sei e bagnami soltanto tu Pioggia sei e bagnami Pioggia sei e bagnami soltanto tu.
La terra degli aquiloni è il titolo del ventesimo album del cantautore italiano Giuseppe Mango, pubblicato il 24 maggio 2011 dall'etichetta discografica Sony BMG. Alla registrazione del disco hanno partecipato anche i due figli, Filippo e Angelina. Il singolo di lancio è stato La sposa. Il 16 settembre è stato pubblicato il secondo singolo "La terra degli aquiloni".
Tracce
CD (Columbia 88697919582 (Sony) / EAN 0886979195820)
La terra degli aquiloni (Mango) La sposa (Pasquale Panella / Mango) Dignitose arrendevolezze (Mango) Guarda l'Italia che bella (Mango) Dove ti perdo (Mango) Chiamo le cose (Pasquale Panella / Mango) Tutto tutto (Pasquale Panella / Mango) Volvér (Carlos Gardel) Il Pazzo (Mango) Starlight (G. Atlan / M. Hoffman) Il rifugio (Maurizio Fabrizio / Guido Morra)
La sposa Perchè l'amore è pensiero io ripenso a te anche tu lo fai quando pensi a me e' numeroso l'amore in una vita ma uno è solo e sai solo più forte e non lo dirai, non lo dirai a che pensi nei silenzi che fai pensi di noi la verità a niente dirai non ho niente dirai sinceramente io non ho niente se il sentimento è sentire io sento te come un canto che fa cantare me e cosa fai tu cosa fai di un'amore innamorato di te io non vorrei dire di più però canterei con la facilità dell'acqua in mare di te nel cuore l'amore forse è fortuna non ti guarda in faccia e non sa chi sei ma io lo so sei la sposa la sposa mia qualche che sia la vita la sposa mia quale che sia la vita la sposa mia quale che sia la vita
Eccomi come una montagna a costeggiare il mare eccoti come grattacielo già pronta a decollare eccomi punto di vista illusionista o pescatore eccoti dolce imbarazzo oppure farfalla o buonumore questo era ieri questo è già ieri eccomi punto d'orgoglio ricamo di cartone eccoti nei miei sogni affacciati al mio balcone a masturbare il vento eccomi come uno sposo a salutar gli amici eccoti vicino al cuore vena in cerca di pace dove ti perdo da lì si spaccano le nuvole facendo finta di sapere quant'è distante il giorno dalla notte e aggrappandoci alle canzoni quelle sì che la sanno lunga sui cuori infranti e le nostri prigioni quasi come fossimo assenti chiusi nel nostro presente incastonati dagli angeli imprevedibili gli angeli quelli che ti dicono le cose e poi e poi... non le mantengono ma ti vorrei come un bicchiere d'acqua vicino alla mia gola ad annusare le parole l'Europa e le emozioni e la vita che passa come un treno che passa fra te l'amore le delusioni e la nebbia dove ti perdo da lì si spaccano le nuvole facendo finta di sapere quant'è distante il giorno dalla notte e aggrappandoci alle canzoni quelle sì che la sanno lunga sui cuori infranti e le nostri prigioni quasi come fossimo assenti chiusi nel nostro presente incastonati dagli angeli imprevedibili gli angeli dove ti perdo da lì si spaccano le nuvole dove ti perdo da lì le stelle uccideranno il mondo da lì le stelle uccideranno il mondo
Mango presenta 'L'amore è invisibile': 'Un caleidoscopio di intenzioni musicali'
Sarà consegnato al mercato il prossimo 27 maggio il nuovo album in studio di Mango, "L'amore è invisibile". Il disco è il secondo capitolo del viaggio alla riscoperta dei classici della canzone d'autore che Mango ha intrapreso, nel 2012, con il precedente "Acchiappanuvole" e contiene dieci reinterpretazioni di classici italiani ed internazionali, in aggiunta di tre brani inediti tra cui "L'amore è invisibile": "Il disco prende il titolo proprio da questo brano, che riesce a racchiudere in sé l'intero significato di questo lavoro, una sorta di percorso senza punto d'arrivo", spiega Mango a Rockol, "L'amore è invisibile perché è una continua ricerca, non è qualcosa di stabile: è la ricerca di un'appartenenza, un concetto molto importante per capire questo mio ventunesimo album in studio. Ecco, se c'è un filo conduttore che lega tra loro queste tredici canzoni è proprio la necessità dell'appartenere a qualcosa, a tutto quello che ci circonda in un determinato momento. E' un tema interessante, che dal particolare si estende fino all'universale". A detta dello stesso cantautore, "L'amore invisibile" può essere definito come un "caleidoscopio di intenzioni musicali, un dipinto cubista nel quale si abbracciano De André, i Beatles, Pino Daniele, gli U2, Battisti"; il tema dell'abbraccio emerge già dalla copertina del disco, come ci fa notare proprio Mango: "Tra i tanti progetti che mi sono stati presentati dall'artista che ha curato il booklet del disco, ho voluto scegliere questo - che ritrae due persone nel momento in cui si abbracciano - perché mi apparteneva di più e perché mi ha trasmesso lo stesso senso di calore che mi hanno trasmesso le canzoni che ho voluto reinterpretare in questo disco".
"L'amore è invisibile" è prodotto dallo stesso Mango insieme a Rocco Petruzzi e Carlo De Bei, è stato registrato presso gli Isola Studios di Milano e missato presso gli Alari Park (Cernusco sul Naviglio, nella provincia milanese): "Non si tratta di un semplice album di cover", ci tiene a a sottolineare la voce di "Lei verrà", "ma di un vero e proprio album in studio di Mango. Mi sono approcciato a questi dieci brani cercando di coglierne il significato più profondo, il cuore; l'ho fatto svestendoli di tutto, con l'obiettivo di riuscire a rivivere la stessa emozione che hanno provato gli autori al momento della loro scrittura. Una volta colto il senso ultimo di ogni canzone, ho cominciato a rivestirla con abiti diversi rispetto a quelli originali: sono partito, insomma, da un'interpretazione soggettiva di ognuno di questi brani che poi si è tramutata in una reinterpretazione degli stessi. Sarebbe interessante poter far ascoltare agli autori di queste canzoni le mie reinterpretazioni, per scoprire cosa ne pensano del lavoro". Il rischio di apparire, agli occhi del pubblico, come un semplice disco di cover, tuttavia, è molto alto (vista anche la popolarità dei brani che compongono la tracklist de "L'amore è invisibile" - si va da "Amore che vieni, amore che vai" di Fabrizio De André a "One" degli U2, passando per "Fields of gold" di Sting e "Scrivimi" di Nino Buonocore) e Mango ne è consapevole, ma sembra non curarsene più di tanto: "E' vero, potrebbe succedere che il pubblico scambi questo album per un qualunque album di cover, ma non capisco perché dovrebbe farlo. So bene che il disco contiene brani già molto noti al pubblico, ma questi sono stati rivisitati in versioni totalmente inedite, nuove, quasi come se si trattasse di inediti".
Discorso a parte meritano i tre brani originali scritti da Mango, "L'amore è invisibile", "Ragazze delle canzoni" e "Fiore bel fiore". La prima, che apre l'ascolto del disco, è una canzone caratterizzata da un sound di ballata americana, con intrecci di pianoforte e chitarre e con un testo che tratta del "concetto d'amore e dell'anelito eterno dell'essere umano nei confronti del sentimento"; si tratta di un brano che, a livello anche visivo, avrebbe reso molto sul palco dell'Ariston di Sanremo (nei giorni precedenti a quello dell'annuncio dei Big del Festival, quest'anno, la partecipazione di Mango era data per certa): "La mia casa discografica, la Sony, mi aveva proposto di presentarmi in gara al Festival con un altro progetto che non ha nulla da condividere con 'L'amore è invisibile'", rivela il cantautore, "ma mi sono opposto e ho fatto del tutto per non partecipare alla kermesse. Il Festival di Sanremo, nel corso degli anni, si è trasformato (dal prodotto musicale che era) in un prodotto televisivo, è un gioco che serve a fare spettacolo, è falso".
Mango presenterà dal vivo i brani contenuti all'interno de "L'amore invisibile" attraverso un tour, in partenza alla fine di giugno, che porterà il cantautore a girare l'Italia fino alla fine di settembre: "Per i mesi invernali, invece, spero che si riesca ad organizzare un bel tour teatrale", dichiara al termine della chiacchierata Mango.
Il nuovo album del cantante lucano è un progetto originale. Tante cover ("non le chiamerei neanche cover, sono totalmente ricreate") e tre brani originali. "Pochi in Italia si mettono alla prova con un progetto internazionale"
Mettere insieme David Bowie e Pino Daniele, gli U2 e Nino Buonocore, Sting e Fabrizio De André. Mango punta davvero in alto con il suo nuovo album, "L'amore è invisibile", un progetto molto originale nel quale, accanto a tre sue nuove canzoni, si mette alla prova rileggendo, interpretando, riscrivendo alcune delle più belle canzoni del repertorio italiano, di quello rock e pop internazionale. Non un disco di cover, ma un disco di Mango, prodotto egregiamente da Mango stesso assieme a Rocco Petruzzi (tastiere e programmazione) e Carlo De Bei (chitarre).
Tutto questo arriva dopo un lungo periodo di sostanziale silenzio...
"Sì, l'ultimo concerto l'ho fatto il 19 dicembre del 2011, poi sono sparito completamente. Mi piaceva l'idea di buttarmi in questo progetto con passione, di infilarmi alla ricerca di sonorità particolari per realizzare alcuni brani, e trovare per ognuno una soluzione diversa. Alla fine avevo circa 50 pezzi sui quali lavorare e in più, in parallelo, scrivevo brani nuovi. Alla fine ho scelto un pugno di canzoni e ci ho messo vicino tre mie cose nuove che mi sembrava avessero lo stesso spirito".
Quindi due versanti insieme, la sua natura di autore e quella di interprete, mettendo insieme brani originali e cover?
"Non sono cover, non credo proprio. Fare una cover significa riproporre il brano con la stessa atmosfera, cambiando solo il cantante, io invece ho avuto un approccio diverso. Per cantare una canzone che non ho scritto devo scaricarla completamente da quello che cerca prima, spogliare il pezzo, vederlo nudo e poi rivestirlo, ricominciare a vedere la cosa da un altra angolazione. Ed è la cosa più difficile del mondo".
Il repertorio è particolarmente ampio, si passa da One degli U2 al De Andrè di Amore che vieni, amore che vai...
"Sì, e questa ampiezza ti permette di seguire l'onda, di raccontarti in maniera completa. E di muoverti nella musica con libertà. Scrivimi, ad esempio, la canzone di Buonocore, l'ho riascoltata per caso una mattina, alla radio, ne ho parlato con Rocco e Carlo e ci siamo detti che valeva la pena mettere in cantiere anche un brano così. Allo stesso modo abbiamo scartato molti altri pezzi, che ci sembravano bellissimi, ma quando siamo andati ad arrangiarli ci sono apparsi orribili. In pochi in Italia si mettono alla prova con un repertorio internazionale".
"Ho sempre cercato di muovermi al di là del provincialismo", prosegu Mango. "Io nasco come cantante, a sei, sette anni già mi divertivo con mio fratello più grande, Michele, che aveva una cover band di cui ero la mascotte. E cantavo Aretha Frankiln, gli Stones, Otis Redding, James Brown, i Led Zeppelin, tutto quello che era internazionale, italiano quasi niente, al massimo qualche brano di Battisti. E poi oggi un tuo disco quando esce su Internet è immediatamente in tutto il mondo, non solo in Italia, ti devi confrontare con la realtà internazionale, non si può fare finta che non sia così e guardare solo nel proprio piccolo orticello". E però magari ascoltando Mango che canta Heroes di Bowie, qualcuno commenterà: "ma come si è permesso?"
"Mi sono permesso eccome e penso pure di aver fatto bene. E non vedo perché non avrei dovuto. L'importante è affrontare le cose con passione, con idee. Penso di aver fatto delle cose originali e belle, ad esempio non ci sono altre versioni solo vocali di Fields of gold di Sting ed è stata una bella scommessa. A me questo interessa, fare delle cose che altri non fanno e io posso trovare interessanti. Crederci e provarci".
Adesso, dopo l'album si torna sulla strada?
"Partirò in tour alla fine di giugno, poi mi piacerebbe riprendere lo spettacolo in teatro, come tre anni fa, è stata una cosa meravigliosa, in trio, che mi ha dato tantissime soddisfazioni".
fonte: repubblica.it
La tracklist tra grandi classici e brani inediti
Paola Maria Farina
L’amore è invisibile si presenta, dunque, come un caleidoscopio di intenzioni musicali nel quale si incontrano De Andrè, i Beatles, Pino Daniele, gli U2 e Battisti, riletti in maniera personalissima e affiancati da tre nuovi autografi. Si parte con l’eponimo brano, una ballad d’amore, cui segue Una giornata uggiosa, rivisitata con inserti di elettronica e chitarre processate. MangoLa traccia nr. 3 è Amore che vieni, amore che vai di De Andrè, in cui la malinconia espressa dalla voce corposa di Mango si fonde con elementi quasi caraibici; arrivano, quindi, Fields Of Gold di Sting, in una versione quasi a sorpresa eseguita a cappella e Scrivimi, il singolo che in queste settimane anticpia il disco nelle radio. Non Potho Reposare è intonato in sardo insieme a Maria Giovanna Cherchi, raccontando l’amarezza di una lontananza. Ed ecco che arrivano anche i Beatles con Get Back, tra tamburi, chitarre elettriche e voci.
Il secondo inedito della tracklist è Ragazze delle canzoni, scritto a quattro mani con Pasquale Panella: brano poetico e sognante cui seguono L’immenso di Amedeo Minghi e Canzone di Don Backy, che acquista tratti rock. Fiore Bel Fiore è il terzo brano inedito, firmato da Panella- Mango, che accompagna all’omaggio a Pino Daniele con una versione psichedelica di A Me Me Piace ‘O Blues. In chiusura due brani stranieri: One degli U2 e Heroes di David Bowie (dalla versione orchestrale di Peter Gabriel).
Con questo nuovo disco Mango rende omaggio alla musica, regalando interpretazioni intense e sorprendenti di grandi classici italiani e stranieri, grazie a una voce cristallina, capace di offrire sempre nuovi colori ed emozioni. L’amore è invisibile è prodotto dallo stesso Mango assieme a Rocco Petruzzi (tastiere e programmazione) e Carlo De Bei (chitarre)
fonte:webl0g.net
Tracce:
L'amore è invisibile Una giornata uggiosa Amore che vieni, amore che vai Fields Of Gold Scrivimi Non Potho Reposare Get Back Ragazze delle canzoni L'immenso Canzone Fiore bel fiore A Me Me Piace ‘O Blues One Heroes
E' morto durante il concerto il cantante Mango. E' stato stroncato da un infarto al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera. Ad un certo punto l'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, si è accasciato per terra mentre cantava Oro, uno dei suoi più grandi successi. Immediatamente soccorso è stato trasportato in ospedale, dove però è già arrivato senza vita. I fan hanno subito lasciato il concerto per trasferirsi davanti all'ospedale.
A dare la notizia ufficiale della morte è stato il suo staff sulla sua pagina Facebook: "La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato... Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa Non moriremo mai, il senso è tutto qui. Ci uniamo al dolore della famiglia".
Mango comincia la sua carriera vera e propria nella musica nel 1975 quando si trasferisce a Roma per incidere l'album La mia ragazza è un gran caldo, che sarà pubblicato nel 1976. Patty Pravo e Mietta lo notano e inseriscono le sue canzoni nei loro album. Ma il successo arriva negli anni '80: vince nel 1985 il premio della critica al Festival di Sanremo con Il viaggio. Tornerà sullo stesso palco sette volte. fonte http://www.liberoquotidiano.it/news/spetta...--muore-il.html
Infarto durante il concerto, morto il cantante Mango
Pubblicato il 08 dicembre 2014
Il decesso a Policoro (Matera). Aveva compiuto 60 anni il 6 novembre. Mentre stava cantando la sua ultima canzone, ha detto al microfono: "Scusate, non mi sento bene". E poi si è accasciato
MATERA - Il cantante Giuseppe Mango è morto, stroncato da un infarto, durante il concerto che stava tenendo al Pala Ercole di Policoro, in provincia di Matera. L'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita.
La salma di Mango è nell'ospedale di Policoro, dove sono giunti anche i suoi parenti, non soltanto da Lagonegro (Potenza), dove l'artista era nato il 6 novembre 1954. Il malore ha colpito Mango mentre stava cantando Oro, uno dei suoi brani più famosi, che era diventato anche la colonna sonora di uno spot pubblicitario altrettanto noto al grande pubblico. "Scusate, non mi sento bene" ha detto al microfono prima di essere soccorso e portato nel retropalco.
A dare la notizia ufficiale della morte è stato il suo staff sulla sua pagina Facebook scrivendo: "La nostra rondine è volata via nel cielo sbagliato... Pino resterai sempre nel nostro cuore perché come cantavi qualche anno fa 'Non moriremo mai, il senso è tutto qui'. Ci uniamo al dolore della famiglia". Così, prafrasando la sua canzone di successo La rondine, ricordano il cantante.
Mango, addio alla voce di "Oro"
Il cantante Mango è morto, stroncato da un infarto, alla fine del concerto che stava tenendo a Policoro, in provincia di Matera. L'artista, che aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso, è stato soccorso e trasportato in ospedale, dove è giunto privo di vita.
Molti fan, dopo che Mango si è sentito male si sono trasferiti dalla sede del concerto all'ospedale; sui social network sono già molti i messaggi che ricordano il cantautore. Fra i molti suoi successi, anche il premio della critica ottenuto nel 1985 al Festival di Sanremo.
Mango muore dopo un concerto: l'omaggio dei fan su Twitter
Un grande abbraccio social per ricordare il cantautore di Lagonegro colpito da un infarto, durante un concerto che stava tenendo al 'Pala Ercole' di Policoro, in provincia di Matera.''Scusate, non sto bene'', avrebbe detto prima di allontanarsi dal palco. Poi, il decesso in ospedale. Mango aveva compiuto 60 anni il 6 novembre scorso
Giuseppe Mango, per gli amici 'Pino', nasce il 6 novembre del 1954 a Lagonegro, in provincia di Potenza. Nel 1975 va a Roma e incide per la RCA Italiana l'album La mia ragazza è un gran caldo, che sarà pubblicato nel 1976. Due brani attirano l'attenzione di Patty Pravo che decide di inserirli nel suo album Tanto. Anche Mia Martini è attratta dalle melodie di Mango e inserirà una sua canzone nell'album Che vuoi che sia... se t'ho aspettato tanto.
Il successo arriva negli anni Ottanta e viene consacrato con la partecipazione al Festival di Sanremo, dove nel 1985 vince il premio della critica con Il viaggio. Calcherà ancora molte volte il palco della città dei fiori, sette volte come cantante e due come compositore. E' proprio negli anni Ottanta che Mango si afferma anche fuori dai nosri confini: la sua capacità di usare la voce, carica di sfumature e capace di virtuosismi non fini se stessi, e la sua attenzione verso idee e sonorità internazionali gli permettono di creare una formula pop colta e di ampio respiro, lontana dagli stereotipi italiani e decisamente innovativa. Tra i successi di quella felice fase artistica vanno ricordati proprio Oro (realizzato in collaborazione con Mogol), Australia, la splendida Lei verrà, Odissea, Bella d'estate, Nella mia città, Come Monna Lisa, Mediterraneo, Dove vai, Giulietta.
La sua lunga carriera lo vede lavorare, tra gli altri, con Mogol, Lucio Dalla, Franco Battiato, Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. Dallo scorso 25 aprile era in radio Scrivimi, celebre brano di Nino Buonocore, anticipazione del nuovo album di cover uscito poi il 27 maggio dal titolo L'amore è invisibile (su etichetta Columbia Sony Music). Nel disco tre inediti e riletture di Sting, U2, De Andrè, Battisti, Minghi, Don Backy, Beatles, Bowie, Pino Daniele e una canzone della tradizione sarda.
In una intervista rilasciata a Repubblica nello scorso maggio, il musicista lucano, parlando del suo percorso artistico, aveva dichiarato: "Ho sempre cercato di muovermi al di là del provincialismo. Io nasco come cantante, a sei, sette anni già mi divertivo con mio fratello più grande, Michele, che aveva una cover band di cui ero la mascotte. E cantavo Aretha Frankiln, gli Stones, Otis Redding, James Brown, i Led Zeppelin, tutto quello che era internazionale, italiano quasi niente, al massimo qualche brano di Battisti. E poi oggi un tuo disco quando esce su Internet è immediatamente in tutto il mondo, non solo in Italia, ti devi confrontare con la realtà internazionale, non si può fare finta che non sia così e guardare solo nel proprio piccolo orticello".
Scrivimi quando il vento avrà spogliato gli alberi gli altri sono andati al cinema ma tu vuoi restare sola poca voglia di parlare allora Scrivimi servirà a sentirti meno fragile quando nella gente troverai solamente indifferenza non ti dimenticare mai di me E se non avrai da dire niente di particolare non ti devi preoccupare io saprò capire a me basta di sapere che mi pensi anche un minuto. perché io so accontentarmi anche di un semplice saluto ci vuole poco per sentirsi più vicini Scrivimi quando il cielo sembrerà più limpido le giornate ormai si allungano ma tu non aspettar la sera se hai voglia di cantare Scrivimi anche quando penserai che ti sei innamorata Tu non ti dimenticare mai di me E se non sai come dire se non trovi le parole non ti devi preoccupare io saprò capire a me basta di sapere che mi pensi anche un minuto perché io so accontentarmi anche di un semplice saluto ci vuole poco per sentirsi più vicini Scrivimi anche quando penserai. che ti sei innamorata Tu scrivimi