CAVALLI, ASINI ..EQUINI

il più nobile fre gli animali

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    IL CAVALLO IL PIU’ NOBILE TRA GLI ANIMALI


    Racconti e leggende

    Una leggenda greca racconta che Nettuno, re
    degli oceani, un giorno conficcò il suo tridente
    nella terra e ne scaturirono i
    cavalli.

    I beduini del deserto,
    invece, raccontano che
    un giorno Allah soffiò su
    una manciata di vento
    del Sud e così creò il
    cavallo.

    Un’altra leggenda
    beduina racconta che
    Maometto lasciò cento
    giumente per tre giorni
    senza bere.
    Ordinò poi di liberarle e solo
    cinque, al suono della tromba, si
    staccarono dal gruppo, si
    dissetarono e, per prime,
    tornarono da Maometto.
    Tutti i bellissimi purosangue
    arabi discendono da quelle
    cinque giumente.

    Cosa dice lo studioso
    Molti, molti anni fa, prima che sulla terra
    comparisse l’uomo, viveva il cavallo primitivo o
    Eohippus che non era più grosso di un cane di
    media taglia.
    L’Eohippus viveva nelle foreste, si nutriva di
    foglie tenere e, poiché
    aveva il piede con le dita
    separate, riusciva a
    spostarsi sui terreni
    umidi senza
    sprofondare.
    Col passare dei
    millenni il cavallo
    primitivo subì dei
    cambiamenti fino ad
    arrivare all’Equus
    caballus, il progenitore
    dei cavalli di oggi.

    Com’è nato il cavallo?
    L’uomo, in un primo tempo, cacciò il cavallo per procurarsi la carne, poi lo allevò per avere la carne dei
    puledri, il latte delle cavalle e le pelli.
    Vivendo a contatto con l’animale cominciò a utilizzarlo per il traino dei carri leggeri con persone a
    bordo e solo dopo a montarlo.
    Nell’antichità i cavalli furono impiegati nei trasporti, nelle gare sportive e non furono mai impiegati nei
    lavori agricoli o umili.
    Purtroppo già dall’antichità il cavallo cominciò a subire l‘esperienza della guerra a fianco dell’uomo.
    Più di mille anni fa la cavalleria divenne molto importante: il cavallo e il cavaliere erano bardati e i
    cavalieri si esercitavano continuamente in guerre vere o nel gioco della guerra.
    Nei lavori agricoli è stato impiegato per un tempo molto breve, mentre per un tempo molto più lungo
    ha facilitato le comunicazioni fra gli uomini.
    Oggi, trattori, automobili, aeroplani hanno sostituito il cavallo che collabora con l’uomo in attività
    ricreative e sportive e nella cura di persone in difficoltà (ippoterapia).



    Storia di parole:
    CABALLUS (latino)
    CAVAL-LO (italiano)
    -cata
    -catura
    -leresco
    HIPPOS (greco)
    IPPO (italiano)
    -logia
    -dromo
    -terapia
    EQU-US (latino)
    -ino
    -estre
    -itazione
    orecchie
    muso
    narici
    spalla
    zoccolo
    nodello
    addome
    garretto
    groppa
    dorso
    garrese
    criniera

    Il grande compagno dell’uomo
    Fattorie didattiche il Cavallo
    Si contano molte razze di cavalli e si
    possono formare 4 gruppi:
    cavallo da tiro:
    è più grosso e più robusto degli
    altri.
    È stato sostituito dal trattore.
    cavallo da sella:
    è addestrato per essere montato
    nei centri di equitazione.
    È un vero amico di adulti e
    bambini, tutti possono fare una
    passeggiata, divertirsi con un
    salto o un volteggio.
    cavallo da corsa:
    è il veloce purosangue.
    È il meraviglioso cavallo delle grandi gare sportive di galoppo e di trotto.
    pony:
    è un cavallo di piccola statura.
    È agile e mantiene un ottimo equilibrio.

    Alimenti
    secchi:
    avena,
    orzo,
    segale,
    frumento,
    mais (solo in
    mancanza di
    avena),
    carrube,
    crusca.
    verdi:
    fieno,
    paglia,
    mela,
    carota,
    erba verde.
    Alimentazione
    Alla nascita il piccolo è ben sviluppato e comincia a succhiare quasi subito il latte materno.
    Dopo brevissimo tempo il puledro è in grado di seguire la madre in tutte le andature.
    Il cavallo che salta e corre spende molte energie.
    Chi ospita o alleva deve conoscere bene i bisogni di ciascun animale e preparare una quantità di
    cibo sufficiente e una composizione di alimenti adatta.
    L’ animale beve dai 20 ai 30 litri di acqua al giorno e i principali componenti del suo pasto sono:

    Cosa osservare?
    Le andature naturali
    Passo:
    andatura più lenta
    (6 km/h), che offre
    maggiore stabilità.
    Il cavallo muove le
    estremità una per
    volta in 4 tempi.
    Trotto:
    la velocità varia (12-15 km/h).
    È un’andatura saltata in 2 tempi.
    Galoppo:
    la velocità media è di circa 20 km/h ma un
    cavallo da corsa può raggiungere i 60 km/h.
    È un’andatura in 3 tempi.
    Tre cavalli scattarono insieme da uno stesso punto di partenza. Uno scelse di procedere al trotto,
    uno al galoppo e il terzo al passo…

    Il colore
    del mantello
    sauro
    peli, crini,
    zoccoli rosso-biondo.
    Può essere chiaro,
    bronzino, dorato,
    vinoso, ciliegia, scuro.
    baio
    peli rossi, estremità
    e crini neri.
    Può essere chiaro,
    scuro, bruno, ciliegia,
    dorato, focato.
    grigio
    peli neri e bianchi
    mescolati fra loro
    su pelle nera.

    … e il pedicure
    L’estremità di ogni arto del cavallo è avvolta da
    un’unghia dura e spessa detta zoccolo.
    Il maniscalco toglie il ferro vecchio, taglia e lima
    l’unghia. Fissa con i chiodi un ferro nuovo per
    proteggere il piede e migliorare la presa sul
    terreno.
    Il ferro di cavallo porta fortuna.

    Il governo della mano
    Il cavallo deve essere pulito
    quotidianamente.
    Gli arti, il muso e le parti delicate vanno
    spazzolate con attenzione; collo, dorso,
    groppa e costato possono essere
    massaggiati dalla striglia e dalla brusca;
    i piedi vanno puliti prima e dopo il
    lavoro.
    Lo zoccolo deve essere ingrassato; la
    coda deve essere lavata e la criniera
    deve essere sfoltita.
    Il panno serve per la pulizia finale.

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    il cavallo e uno di pochi l'animali che vive in tutti continenti,ha la capacitta fisiche e mentali ad adattarsi nella natura e nella vita umana..

    image il cavallo tante volte ha salvato o si e sacrificato x il suo padrone..una curiosità..il cavallo e geloso di suo padrone..e x questo diventa dispettoso verso altri animali e umani..aaahhhaa
     
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  3. ringo47
     
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    Ciao Lussy, il cavallo è l'animale che amo di più in assoluto e questo lo saprai bene pe aver postatro e parlato spesso di lui mettendolo anche nel mio avatar. Mi ha sempre affascinato di questo animale il suo portamento fiero, la sua forza associata alla sua leggerezza nell'andatura e nella sua postura che è un'armonia nella sua fisicità. Mi ha sempre affascinato fin da piccolissimo per via del fatto che mio padre ne possedeva un paio e spesse volte, di nascosto del genitore, vi montavo sopra tanto che sono caduto spesse volte rompedomi due volte il braccio.
    Starei per ore a palarlare di esso comunque comunque ti posto quello in comproprietà con mio nipote


     
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    grazie
     
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  5. ZIALAILA
     
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    Cavalli famosi

    Ronzinante, il cavallo di Don Chisciotte della Mancia

    Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca

    Bucefalo, cavallo di Alessandro Magno

    Incitatus, cavallo di Caligola

    Asturcone, cavallo di Giulio Cesare

    Marengo, cavallo di Napoleone

    Copenhagen, cavallo del Duca di Wellington

    Marsala, cavallo di Giuseppe Garibaldi

    Ribot (Newmarket, 27 febbraio 1952 - ivi, 17 aprile 1972) è stato un cavallo purosangue inglese, campione di galoppo

    Varenne è un cavallo trottatore italiano nato il 19 maggio del 1995 presso l'allevamento di Zenzalino a Copparo in provincia di Ferrara

    Edited by ZIALAILA - 4/6/2010, 23:40
     
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  6. ZIALAILA
     
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    Bucefalo: è' il nome del mitico cavallo d’Alessandro Magno. Aveva paura della propria ombra e non accettava di essere cavalcato da alcuno, eccetto il suo padrone. Indomabile e dotato di una velocità strabiliante, fu ucciso durante una battaglia. Si dice che Alessandro avesse edificato una città intorno alla sua tomba per rendergli onori eterni. Bucefalo è il simbolo della fedeltà verso un solo padrone

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    Alessandro sul suo cavallo Bucefalo ( Museo Nazionale di Napoli )


    PEGASO IL CAVALLO ALATO


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    Secondo la leggenda greca, Pegaso era figlio di Medusa
    il cavallo volò in cielo e fu donato ad Atena
    Atena aiutò Bellerofonte a catturare e domare il cavallo alato. Inviato dal re della Licia a combattere la Chimera, l'eroe riuscì, grazie all'aiuto dell'animale, a vincerla e ucciderla. Dopo numerose imprese, in cui uscì sempre vincitore, inorgoglito da tanti trionfi, Bellerofonte perse la testa e tentò con il cavallo alato di raggiungere la dimora degli dei. Zeus (Giove), allora, per punire la sua temerarietà. inviò un tafano a pungere Pegaso, e il cavallo, imbizzarritosi, lo precipitò nel vuoto. Pegaso continuò la sua ascesa finchè, giunto in cielo, fu mutato in costellazione.
     
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  7. gheagabry
     
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    "...tempo fà, nella mia città, nel giardino di boboli, hanno fatto una rappresentazione equestre. quel giardino è troppo bello, e con i cavalli che sfilavano lo era ancora di più! per una come me, che và a cavallo da ormai 8 e più anni, quella sera è stata l'apoteosi del cavallo, c'erano cavalli di tutte le razze, dagli arabi, ai cavalli da tiro. dagli stalloni, agli inglesi. Ogni cavallo eseguiva gli ordini impartiti dal fantino con una grazia mai visti. hanno fatto dressege: io sapevo cos'era, perchè me ne avevano parlato molto e qualche volta avevo visto delle rappresentazioni in tv, ma visto dal vivo è spettacolare! per chi se ne intende di cavalli è una gioia. ti accorgi che ogni minimo movimento del fantino, induce il cavallo a fare un determinato passo, e l'insieme di tutte le mosse è una danza armoniosa di cavallo e cavaliere. diventano un tuttuno. c'era un arabo bianco che era a dir poco meravilioso! elegante, leggero, fiero e anche un pò altezzoso."

    (dal web)



    Cavallo Lipizzano






    La terra di origine del Lipizzano è Lipizza, località vicina a Trieste (oggi in Slovenia) italiana fino alla seconda guerra mondiale e prima ancora austriaca.Le origini risalgono alla metà del XVI secolo.Per iniziativa dell'Arciduca Carlo di Stiria terzogenito dell’Imperatore Ferdinando I° d’Austria. Ad influenzare la scelta della zona di Lipizza contribuì la buona qualità dei cavalli che popolavano il Carso e l’Aquileiese ed il suo clima favorevole, oltre alla vicinanza a zone
    di grande tradizione allevatoriale per la produzione di ottimi cavalli.


    fonte:www.agraria.org

    Cavallo anglo arabo sardo







    Razza di cavalli originaria della Sardegna. Dalla dominazione saracena, stalloni arabi sono stati incrociati con giumente sarde di statura più ridotta. All'inizio del XVI secolo sono stati utilizzati per incroci stalloni andalusi. Nel corso del Novecento, grazie all'immissione del Purosangue Inglese, si è arrivati al tipo attuale, ben diverso da quello del passato e che stà ottenendo risultati eccellenti nel salto (adatto anche alle corse).

    Cavallo da sella e tiro leggero; portamento nobile.

    Caratteristiche morfologiche.

    Tipo: dolicomorfo.
    Mantelli principali: baio, sauro.
    Altezza al garrese: 160 cm circa.
    Peso: 450 - 550 kg.
    Carattere vivace e nevrile; resistente e testardo.
     
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  8. ZIALAILA
     
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    Le andature principali del cavallo sono 3 :

    Passo

    Trotto

    Galoppo


    Il passo è l'andatura più lenta del cavallo (raggiunge una velocità che varia da 5 a 7 km/h). Questo tipo di andatura viene definito simmetrico perché l'appoggio delle due zampe anteriori avviene secondo intervalli di tempo regolari, e basculato perché il cavallo compie un movimento in verticale con il collo per darsi la spinta necessaria a portarsi avanti anche con il resto del corpo. Il cavallo poggia gli arti uno per volta, uno dopo l’altro, pertanto si riconoscono quattro tempi: anteriore destro, posteriore sinistro, anteriore sinistro e posteriore destro. A seconda della lunghezza del passo, distinguiamo un passo raccolto, un passo medio (in cui lo zoccolo posteriore del cavallo dovrebbe poggiare sull'orma appena lasciata dallo zoccolo anteriore) e un passo allungato.


    Il trotto. È un'andatura saltata in due tempi per bipedi diagonali in questa successione: posteriore destro con l'anteriore sinistro (diagonale sinistro), posteriore sinistro con l'anteriore destro (diagonale destro). A questa andatura il cavallo raggiunge una velocità che varia dai 10 ai 55 km/h nelle corse al trotto. Nel trotto battuto il cavaliere si distacca dalla sella alzando e abbassando ritmicamente il bacino. Nel trotto seduto (detto anche trotto di scuola) invece si rimane seduti in sella avanzando e retrocedendo con il bacino.


    Il galoppo è l'andatura naturale più veloce e si svolge in quattro tempi ma vi sono variazioni relative alla velocità da ottenere. Con l'anteriore destro che guida l'azione, la sequenza è: posteriore sinistro, posteriore destro, anteriore sinistro e anteriore destro, seguiti da un tempo di sospensione. La gamba che "guida" l'azione viene distesa fino alla linea immaginaria tracciabile dalla punta del muso al terreno che alla massima estensione può essere superata. Un Purosangue al galoppo può raggiungere, anche se solo per pochi minuti, i 70 km/h.


    image il galoppo


     
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  9. gheagabry
     
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    Cavallo Haflinger.






    Originario di Hafling (nome italiano Avelengo) paese vicino a Merano. Denominato anche Haflinger o Cavallo di Hafling o Pony Avelignese. Razza molto antica, anche se ufficialmente nasce nel 1874 con le caratteristiche attuali, dall'accoppiamento di una
    cavalla indigena con lo stallone El Bedavi (forse berbero). In passato veniva molto usato per i lavori in agricoltura e sebbene ancora oggi sia utilizzato per questi scopi lo si apprezza molto per l'equitazione agrituristica e in molte discipline sportive. Cavallo da sella.Nel 1971 viene costituita l'Associazione Nazionale Allevatori Cavalli di Razza Haflinger -Italia alla quale è stato ufficialmente affidata la gestione del Libro Genealogico a partire dal 1977. Oggi l'Haflinger è diffuso in tutta l'Italia risultando la Razza Italiana con la maggiore consistenza numerica.
     
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  10. gheagabry
     
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    Quarab Purosangue Arabo x Quarter Horse.





    Luogo di origine: Stati Uniti d’America.
    Attitudini: Sella.

    Le prime documentazioni ufficiali su un Quarab risalgono al 1953 quando, negli Stati Uniti d’America “Indraff”, uno stallone arabo, e “Cotton Girl”, una Quarter Horse, generarono la puledra “Indy Sue”. Indy Sue, registrata come Quarter Horse, vinse numerose gare di performance, includendo Western Pleasure, Reining e Hunter Under Saddle, e distinguendosi anche nei circuiti della National Cutting Horse Association. Per le sue qualità “all around” nel 1960 conquistò il suo posto nel“Performance Register of Merit”.
    Nel tempo, sempre più numerosi amanti delle razze Quarter Horse e Araba hanno colto nel Quarab una perfetta combinazione fra la solidità e l’equilibro psichico dei Quarter e la resistenza e l’intelligenza degli Arabi. Il riconoscimento e consolidamento del Quarab come razza a se stante è stato quindi il naturale passaggio successivo.
    Il “United Quarab Registry“ è stato il primo registro ufficiale
    fondato nel 1989 per promuovere l’incrocio fra i cavalli Arabi e i Quarter Horse. Nel 1991 è stato aggiunto il “Painted Quarab
    Index” per includere i mantelli overo e tobiano tipici della razza Paint Horse. Nel 1999 è stato creato lo “Stud Book”, ovvero l’Albo di Razza, che è tenuto dalla International Quarab Horse Association con sede in Minnesota.


    fonte:www.agraria.org
     
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    furia..cavallo del west..
    lo ricordate'..



     
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  12. ZIALAILA
     
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    L' ippoterapia (dal gr. Huppos = cavallo e therapeia = cura), meglio detta terapia con il mezzo del cavallo (abbreviato TMC) è l’insieme di tecniche mediche che utilizzano il cavallo per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano.

    Da questo punto di vista è da distinguersi dalle semplici pratiche ludiche che coinvolgano il cavallo senza il controllo di personale medico specificamente preparato.




    Benefici effetti correlabili all’uso del cavallo furono intuiti in epoche remote e la prescrizione dell' equitazione a scopo terapeutico si riscontra già nell’opera di Ippocrate di Coo (460-370 a.C.).
    In Italia, l' ippoterapia è stata introdotta, in modo coerente e metodologicamente corretto, da Daniela Nicolas-Citterio negli scorsi anni ’70.
    Questa studiosa francese ha fornito un notevole impulso alla diffusione e al corretto uso del cavallo in medicina, anche attraverso la benemerita Associazione Nazionale Italiana per la Riabilitazione Equestre.

    L' ippoterapia consiste nella induzione di miglioramenti funzionali psichici e motori attraverso l’attento uso dei numerosi stimoli che si realizzano nel corso della interazione uomo-cavallo. Si avvale di soggetti equini adatti allo scopo (cavalli malati, zoppi, rigidi, di taglia insufficiente o eccessiva, troppo nevrili o troppo indolenti, troppo giovani o troppo anziani, non soltanto risultano poco utili ma possono essere contro-producenti). È necessaria una specifica selleria mentre per il paziente non è previsto un particolare abbigliamento, proprio perché si tratta di sedute di terapia e non di concorsi di equitazione.

    Si distinguono quattro fasi fondamentali:

    "Maternage": Può essere considerata una fase preliminare del paziente che, insieme al terapista, comincia il suo approccio al cavallo;

    Ippoterapia propriamente detta: Consiste nella somministrazione degli esercizi terapeutici al soggetto malato che non si occupa direttamente dei movimenti e degli altri stimoli provenienti dal cavallo ma a questi risponde automaticamente; Questa fase è tanto più efficace quanto più attenta è la scelta e la progressione degli esercizi somministrati dalla equipe medica.

    Riabilitazione equestre: È una fase avanzata della cura. In essa il paziente controlla direttamente il cavallo attraverso le proprie azioni;

    Re-inserimento sociale: Punto di arrivo ottimale di tutto il programma terapeutico, il re-inserimento sociale può essere realizzato attraverso il mezzo del cavallo in quella parte dei pazienti che abbiano superato i deficit psico-motori originari che erano di ostacolo alla piena affermazione della persona.

    A chi è rivolta In termini moderni, l' ippoterapia trova la sua indicazione, oltre che nelle patologie classiche della paralisi cerebrale infantile, dell’autismo o della sindrome di Down, anche nelle patologie acquisite in conseguenza di traumi correlati alla infortunistica stradale e del lavoro.

    Affinché questo metodo di cura risulti efficace e la sua somministrazione sia corretta sotto tutti gli aspetti medici, tecnici e normativi, l' ippoterapia dev' essere esercitata da una equipe integrata da personale specificamente qualificato e tecnicamente preparato. Per lo stesso motivo, il luogo destinato a questo tipo di cura necessita di una sufficiente disponibilità di spazi chiusi (maneggio coperto, sala per visite mediche, uffici, sala riunioni, servizi igienici, scuderia, selleria) e di spazi aperti (campo recintato, tondino
     
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  13. gheagabry
     
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    Poni Falabella

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    Originario dell'Argentina. E' il più piccolo pony al mondo:è stato selezionato nel Ranch Recreo de Roca (vicino a Buenos Aires) di proprietà della famiglia Falabella, partendo da pony Shetland e operando la selezione utilizzando i soggetti più piccoli.
    L'International Falabella Miniature Horse Society (I.F.M.H.S), sorta nel 1986 con lo scopo di preservare l'autenticità e le qualità di questa rarissima razza di cavalli, tiene il Registro dei Falabella con pedigree, discendenti diretti da quelli importati per primi in Inghilterra nel 1977.
    Questo pony sta acquisendo consensi crescenti, anche fuori dai confini argentini, come animale "da compagnia". Categoria da sella e tiro leggero.
    Carattere tranquillo, intelligente, affidabile.


    fonte:www.agraria.org

     
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  14. gheagabry
     
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    HORSES

    Un’anima. Quattro zoccoli. Una criniera. Una coda. Cavalli. Amici dell’uomo da millenni. Mai schiavi davvero. Sempre lontani, un poco selvatici. Diversi dai cani, un po’ simili ai gatti, uguali a nessuno. Viviamo con loro. Alcuni per loro. Altri di loro. Non ho mai pensato a una vita lontana dai cavalli il loro odore è l’odore della vita per me. Lo scivolare della mia mano sulla loro schiena lucida, sporca di fango o bagnata di pioggia è un emozione, un dono, un brivido ogni giorno cavalli occhi lucidi profondi come canyon. Groppe. Muscolose. Piene di un’energia che non si può scrivere. Un fiato dolce d’erba, saporito di fieno. Una voce che fa nitrito. Gambe di tendini, di forza, di veloce fuga. Per chi come me inizia il sogno alla mattina quando, il morbido naso è nel fieno. Per chi il muoversi dei cavalli nel mondo rappresenta un magico attraversare una vita altrimenti scevra di poesia. Per tutti quelli che si fermano un attimo la sera ad ascoltare il suono sublime dei chicchi di biada che scivolano tra i denti d’avorio. Nel mezzo di sospiri e sguardi. Per noi tutti questa grande passione diviene una catarsi, un orizzonte, una meta.


    Andrea Mischianti
     
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  15. gheagabry
     
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    Nel montare un cavallo,

    noi prendiamo a prestito la libertà.



    "Helen Thomson"






    Essere amati da un cavallo,

    o da qualsiasi altro animale,

    dovrebbe riempirci di timore reverenziale:

    perchè non ce lo siamo meritati.



    "Marion C. Garretty"








    E perchè dedicare un'intera vita ai cavalli??vi chiederete voi..
    Forse perchè da sempre i cavalli hanno accompagnato i
    tre grandi desideri dell'uomo: cacciare, viaggiare e combattere..
    Forse perchè sono belli..
    Forse perchè profumano di Fieno menta e peperoni dolci..
    Forse perchè hanno allo stesso tempo lo sguardo languido di una ragazza innamorata e
    furente di un rivoltoso..
    Forse perchè dedicare la vita ai cavalli è sempre stato il mio desiderio..
    Forse perchè questo è il mio destino e non saprei fare altro..


    Carrano
     
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