I Neri Per Caso stavano veramente simpatici a tutti, nessuno lo può negare. Ragazzi acqua e sapone, sempre sorridenti, ottimi talenti vocali e una bella affinità di gruppo, tanto da essere considerati dalle mamme i fidanzati ideali per le loro figlie. Tuttavia, dopo il grande successo di Sanremo negli anni novanta, sono scomparsi, o quasi. Hanno sempre tenuto in vita la band e la loro carriera, sfornando qualche album all'occorrenza, tanto per non essere dichiarati l’ennesimo prodotto pop italiano che scompare dopo un po’ di successo. Qualcuno, i soliti maligni, potrebbe obiettare che forse è meglio chiudere la carriera quando si è sulla cresta dell’onda, piuttosto che procurarsi il decesso artistico attraverso una lenta agonia.
Ma i ragazzi di Salerno sono troppo simpatici per essere dimenticati così facilmente, e poi il genere ‘a cappella’ con il quale si esibiscono non passa mai di moda.
Andiamo con ordine e facciamo un po’ di biografia. I membri del gruppo sono i fratelli Ciro e Diego Caravano e i fratelli Gonzalo e Mimì Caravano, cugini tra loro, e Mario Crescenzo e Massimo de Divitiis. Sei ragazzi d’oro, sempre stando ai commenti delle mamme. Inizialmente la band si si chiamava ‘Creacson‘, un nome impronunciabile composto dalle iniziali dei cognomi Crescenzo e Caravano, più ‘son‘, le iniziali del cognome di un altro amico o parente che faceva parte del gruppo e che poi fu sostituito da Massimo ancora prima della nascita ufficiale dei ‘Neri per Caso’. I Crecason si esibivano a Salerno e poco oltre, tranne – pare – un’unica esibizione nella fredda Bolzano. Grazie a una delle più classiche botte di fortuna, una sera Claudio Mattone, uno dei più famosi parolieri e compositori italiani, assiste a una loro performance e vedendoli tutti vestiti di nero, con jeans neri e maglia nera chiede loro se si vestano sempre così. Alla risposta ‘no, è stato un caso‘, Mattone decide di farli chiamare ‘Neri per Caso, di fatto determinandone la loro fortuna. Con buona pace del vecchio nome ‘Creacson’, con il quale avrebbero potuto suonare solo del post punk. Ottengono la partecipazione a Sanremo Giovani 1994 con il brano ‘Donne’ di Zucchero, qualificandosi per la sezione ‘Nuove Proposte’ del Festival di Sanremo 1995, che vincono a mani basse con la canzone ‘Le ragazze’, facendo fuori gente del calibro di Marina Rei, Carmen Consoli o Mikimix (che poi diventerà Caparezza).
Il loro primo disco, ‘Le ragazze’ contiene cover di noti brani italiani e due canzoni inedite, raggiungendo il traguardo di 6 dischi di platino. È del 1996 il loro secondo disco, ‘Strumenti’, nel quale la voce si integra con strumenti acustici ed elettronici, oltre che percussioni, tentando di uscire dal vicolo cieco delle produzioni ‘a cappella’. Con il brano ‘Mai più sola’, il gruppo si ripresenta al festival di Sanremo, raggiungendo la quinta posizione fra i Big. Da quel momento in poi i Neri Per Caso cominciano a brancolare un po’ nel buio, stretti nella morsa del genere musicale e delle difficoltà a inventarsi qualcosa di nuovo. Il loro terzo disco ‘…And so this is Christmas’ esce nel 1996 poco prima di Natale e contiene cover di famose canzoni natalizie, tra cui ‘Quando’, canzone da loro interpretata nel lungometraggio animato della Disney, ‘Il gobbo di Notre Dame’. Esce l’anno dopo un altro disco omonimo, ma lascia pochissime tracce.
Una curiosità: nel 1999 tengono concerti anche in Asia e America Latina, dove pare abbiano lasciato moltissimi fan. Dal 2000 e 2007 i ragazzi di Salerno si barcamenano fra Greatest Hits e collaborazioni varie, sempre nel mondo dei cartoni animati. Nel 2008 la tiepida carriera dei Neri Per Caso s’impenna di nuovo: esce ‘Angoli Diversi’, album che vanta la partecipazione di undici importanti nomi della musica italiana, come Mango, Lucio Dalla, Luca Carboni, Samuele Bersani, i Pooh, Claudio Baglioni e Gino Paoli, oltre che naturalmente Mario Biondi che incide con loro il singolo ‘What a Fool Believes’.
Nel 2010 la band ci riprova con i duetti: esce ‘Donne’, cantato con sole artiste donne, tra le quali le grandi dive della canzone come Loredana Bertè, Ornella Vanoni, Mietta, nonché Mia Martini in un duetto postumo, e le giovani cantanti del momento come Dolcenera, Giusy Ferreri, Noemi e Alessandra Amoroso.
Qual è la morale della favola che possiamo ricavare dalla carriera dei Neri Per Caso? Finché continuerà a piacere la musica a cappella, ci sarà speranza per loro.
I Neri per caso, 20 è il nuovo album per i vent'anni di carriera.
I Neri per caso tornano a ottobre con 20, il nuovo album. Nel gruppo è entrato Moris Pradella al posto di Diego Caravano
I Neri per caso, gruppo nato nel 1990, spopolavano nel 1995 al Festival di Sanremo con Le ragazze. Ora stanno tornando! A cinque anni dall'uscita dell'ultima fatica, l'album Donne, hanno rilasciato un'intervista esclusiva al Sorrisi.com per lanciare il loro nuovo album di prossima uscita, 20, con cui festeggiare vent'anni di carriera discografica:
"Uscirà tra la fine di settembre e i primi di ottobre per la Elios Recording, stiamo facendo gli ultimi lavori di missaggio ed editing. Faremo soprattutto cover. La loro trasposizione a cappella è quella che ci ha resi più noti, del resto. Ma avremo anche un paio di inediti: uno l’ha scritto il nostro produttore, Nello Manvati, e l’altro è di Matteo Saggese e Peppe Servillo degli Avion Travel. Saggese vive da vent’anni a Londra ed è l’uomo che ha composto Di sole e d’azzurro di Giorgia e Diamante di Zucchero, per fare due titoli". Tra le cover ci saranno Englishman in New York di Sting, Caravan of Love degli Housemartins, Human Nature di Michael Jackson, Michelle dei Beatles e Come away with me di Norah Jones, pezzo utilizzato anche per uno spot sociale realizzato poco tempo fa per CoorDown, un'associazione benefica per persone affette dalla sindrome di Down.
Oggi i Neri per Caso hanno leggermente modificato la loro formazione originaria, visto che è uscito dal gruppo Diego Caravano, che ha preferito dedicarsi al lavoro di insegnante di coro e pianoforte. Al suo posto è arrivato Moris Pradella, un ragazzo di Mantova originario dell'Eritrea. Siccome ha firmato altri contratti in parallelo, ogni tanto viene sostituito da Daniele Blaquier di The Voice.
Del resto del gruppo Ciro si dedica agli arrangiamenti, Massimo e Gonzalo seguono le relazioni con il pubblico e gli impresari, Mario cura l'intrattenimento sul palco. Oggi è Sony a curare loro distribuzione, dopo che sono passati attraverso la Emi e la Easy Records. Ma i tempi d'oro sono impareggiabili:
"Le ragazze fece 700 mila copie, cifre oggi impensabili. Già nel 2008, quando in piena crisi vendemmo 50 mila copie con Angoli diversi, fu un successo paragonabile agli inizi".
Però il gruppo funziona ancora live nei concerti:
"Ci invitano ai festival a cappella, anche in Germania. Facciamo tour in Asia, Sudamerica ed Est Europa. Piazze, locali...".
Per il resto il gruppo si dice orgoglioso di fare poca tv e di selezionare le ospitate, prediligendo programmi come Quelli che il calcio e Crozza nel paese delle meraviglie.