NADA

biografia, discografia, new, foto, ecc...

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. tomiva57
     
    .

    User deleted


    disc_2282



    Luna in piena


    Da Wikipedia


    Luna in piena è un album di Nada, pubblicato in occasione della partecipazione della cantante al Festival di Sanremo 2007. La track list comprende 10 brani inediti, tra cui i due singoli Luna in piena e Pioggia d'estate. Il disco vince il Premio di miglior album indipendente dell'anno al Meeting Etichette Indipendenti.


    Tracce

    Luna in piena
    Pioggia d'estate
    Distese
    Il sole è grosso
    L'attaccapanni
    La verità
    Questo giorno
    Combinazioni
    Tutto a posto
    Niente più




    148157-nada-389x300





    recensioni:


    Quel “deun deun deun” onomatopeico che irrompe su Luna in piena come un folle emissario del caos rimarrà a lungo nella memoria degli spettatori di Sanremo, sia di quelli che hanno apprezzato la coerenza della cantante nel portare in riviera una canzone che nulla concedeva alla platea nazional-popolare sia di quelli per i quali quella dissonanza faceva del brano una schifezza e basta (ahimé esistono, e tengono anche blog).
    Nada, insomma, ha ribadito sul palco più popolare d’Italia che ormai il suo percorso musicale l’ha portata altrove, verso un rock post-anni ’90 con un pizzico di Italia nelle melodie: non a caso ha chiamato non solo Cristina Donà per la serata dei duetti, ma anche il suo chitarrista Lorenzo Corti ad arrangiare un disco che, meno “educato” nel suono rispetto a Dove sei sei (il suo precedente Festival, 1999), meno vario di L’amore è fortissimo…, ammorbidisce di poco le informali chitarre Parish-iane del precedente Tutto l’amore che mi manca e di niente il mood dominante dei suoi dischi da quando ne è diventata autrice, ovvero una rabbia innocente mescolata a disincanto sornione.
    Già, perché se certe cose del mondo continuano a farti schifo le irrequietezze non passano con l’età, così come una certa innocenza trova sempre la forza di tornare a sperare e combattere anche dopo le delusioni, che tutt’al più lasciano tracce di consapevolezza amara e insieme sorridente in un vocione già basso ai tempi dell’esordio nel ’69: si sentono infatti i 30 e oltre anni che dividono il timbro con cui nel ’73 cantava la ciampiana La passeggiata da quello odierno della splendida Pioggia d’estate che ne riprende l’atmosfera. E per non sbagliarsi, Tutto a posto ribadisce senza mezzi termini che l’autrice non è pacificata affatto: “a posto un cazzo”, se è una risposta al Bob Marley di No Woman No Cry, è poco elegante ma di indubbia chiarezza.
    Così, dopo una title-track che sta convertendo i perplessi, troviamo tra riferimenti ed influenze padroneggiati con mano salda, la pigrizia fricchettona di Distese, gli ammiccamenti blues de Il sole è grosso, il lo-fi de L’attaccapanni e gli echi della floydiana Money in La verità, mentre Combinazioni (tra Reed e CSI) chiude il cerchio riprendendo quel “deun deun” già riarmonizzato sul finale del brano sanremese. L’insolita incursione nello stile-Pravo di Niente più chiude un disco che conferma la piena salute di una musa che ormai fa come le pare, a Sanremo o nell’indie.



    Giulio Pasquali
    sentireascoltare.com




    nada


    Luna In Piena



    Di GustavoTanz
    debaser.it




    Nel mondo musicale femminile Nada Malanima è una persona dotata di un carisma molto particolare. Una che ti sembra priva di cuore in certe liriche ma che in realtà il cuore ce l'ha. Una che ha saputo e sa tuttora vivere senza cadere nella peggior forma di trash.

    Io sinceramente suddividerei in tre fasi la sua carriera: dalle canzoni semplici ("Ma Che Freddo Fa") è passata in seguito a sperimentazioni mai banali ma piene di anima ("Ho Scoperto Che Esisto Anch'Io", lavoro con i testi scritti da Piero Ciampi, o i dimenticati -ingiustamente- esperimenti elettronici di "Noi Non Cresceremo Mai" e "Baci Rossi"), fino alla maturazione definitiva, che già si intravedeva con "Dove Sei Sei" del 1999, e che si è completata con luscita del suo capolavoro, "L'Amore E' Fortissimo e Il Corpo No". Un disco sincero, duro, pesante. Analogo discorso per il degno successore "Tutto L'Amore Che Mi Manca" del 2004. Senza contare poi la collaborazione con Massimo Zamboni nel cd "Sorella Sconfitta" e nel live "L'Apertura".
    2007: è l'anno di questo "Luna In Piena", ultimo capitolo di questa nuova trilogia (per come la vedo io) dell'ex pulcino di Gabbro, oggi rockettara odierna, sotto la RadioFandango.
    Perché anche Nada è una rocker. E, fino a prova contraria, ora è più rocker lei piuttosto che Ligabue, o Vasco Rossi, o la Nannini (tutti e tre ormai smunti, dissolti, pur avendo fatto delle cose molto valide anni fa).
    E' una base quasi elettronica, quasi da discoteca, ad introdurre l'ottima titletrack, presentata a Sanremo. Ma quella base inganna, ed a confermarlo sono quelle chitarre e quegli archi che arriveranno in seguito.
    Ma è solo l'inizio, prima di essere catapultati in una dimensione quasi lo-fi, con la coinvolgente ballata "Pioggia D'Estate".

    "E vola questo mondo vola intorno
    E sanguinano gli occhi nel rimpianto
    E vola questo mondo vola basso
    E sanguinano gli occhi per il vento"


    Dalle tracce successive si respirerà un'aria particolare. Un'aria con un pizzico d'Appennino reggiano, visto che ad assistere la Malanima in questo lavoro sono Simone Filippi e Luca Rossi degli Ustmamò.

    Lei però è capace anche di essere in altre canzoni quella stessa "luna in piena" sotto forma umana, vista la sua capacità di osservare le "Distese" (sotto il dobro suonato egregiamente da un personaggio da scoprire come Cesare Basile), o di confrontarsi con "Il Sole Grosso", il suo opposto ("E se rimane un po' di neve / Si scioglierà in queste vene / E tutti i nodi al pettine verranno").

    E la nostra si trova anche sul punto di affrontare l'incapacità di riuscire a comunicare con gli altri ("L'Attaccapanni"), fino a sintetizzare sotto forma di blues i motivi di una separazione in "La Verità" ("Non mi devi odiare / Perché ti lascio andare"). Per poi calmarsi quando ai suoi occhi appare una bella giornata ("Questo Giorno"). Ma il tutto dura poco. E a testimoniare ciò sono le "Combinazioni" con cui avrà a che fare. La conclusione: non è "Tutto A Posto" ("Maledetta, è una guerra persa / Tra le ossa in questo stato mi trascino disarmata"). Ne consegue una certa pazzia ("Coccodrilli nelle chiese, forza d'urto prepotenza / Luna piena s'incatena a una finestra poi si svena").

    Si guarda intorno e si rende conto che certe cose sono difficili da recuperare ("Niente Più"), pur sperando di risolverle in ogni modo.

    Ma ai nostri occhi questa luna, questa Nada in meditazione (vedesi la copertina), è davvero in piena. Lucente e capace di mantenere la sua forma. Come al solito. Senza avere per forza la voglia di fare un altro capolavoro, senza pretendere di saper ballare per forza il tango o il valzer. Basta essere sinceri con sé stessi e davanti agli altri. Poi magari un altro capolavoro uscirà fuori sul serio prima o poi, ma in questo caso il risultato è soltanto molto ma molto buono.

    Da ascoltare.

    nada+m



    foto web