TIRAMOLLA

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  1. gheagabry
     
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    « Come ho potuto dimenticarmi che sono il figlio della gomma e della colla? »


    TIRAMOLLA



    Tiramolla nasce nel 1952 dalla fantasia creativa di Roberto Renzi, allora ventinovenne ma già sceneggiatore conosciuto, e dalla straordinaria matita e dal pennello del ventitreenne Giorgio Rebuffi.
    La storia di Tiramolla....Essendo caduto da piccolo in un grande contenitore di caucciù, Tiramolla ha acquisito la capacità unica di potersi allungare a suo piacimento, anche per svariati chilometri. Corpo esile estendibile, viso ovale, gambe lunghissime, un cilindro sempre in testa e papillon, fanno di Tiramolla un super eroe carismatico.


    Il 15 luglio del 1953 viene realizzata la prima testata indipendente da Cucciolo, in una veste grafica all'avanguardia per i tempi: Tiramolla. Al disegnatore Rebuffi si affianca Umberto Manfrin nel ruolo di sceneggiatore: verranno inseriti nuovi personaggi, primo fra tutti il maggiordomo Saetta, a seguire il cagnolino Ullaò e l' Ammiraglio, il nipote Caucciù in possesso delle medesime qualità elastiche dello zio e altri personaggi di ispirazione satirica, quali il Ragionier Rossi (da molti considerato un simbolo della pedanteria italiana) e l'Avvocato del Diavolo (ispirato al celebre Perry Mason). Da non dimenticare infine Pugacioff, lupo irascibile, prepotente e con un marcato accento russo (si narra che abbia attraversato tutta la steppa a piedi). Dopo un buon successo iniziale, le vendite, dopo la morte dell'editore Caregaro, diminuirono progressivamente fino al completo ritiro dal mercato alla fine degli anni Ottanta.

    "Quant’è strano e quant’è familiare il mondo di Tiramolla, il celebre protagonista del fumetto umoristico italiano nato improvvisamente, come vedremo, nel 1952. Nel mondo di Tiramolla un personaggio può affermare: “Mai e poi mai rinuncerò alla pastasciutta!”, anche se all’interno di una tipica villetta all’americana (dove s’immaginerebbe, piuttosto, un pasto a base di hamburger o quantomeno di spaghetti con le polpette); una villetta come quella che in un’altra avventura Tiramolla cerca tramite italianissime inserzioni pubblicitarie. Nel mondo di Tiramolla gli scambi in moneta avvengono in lire, in dollari e, più di recente, in euro. Nel mondo di Tiramolla l’insegna di un negozio è “Barber Shot” (proprio così: Shot), benché un cartello dall’altra parte della stessa vignetta (a p. 223) indichi semplicemente (e italianamente): “Coso”.
    In questo mondo è un continuo districarsi, uno spassoso zigzagare tra i meandri dell’immaginario fumettistico americano e quello dell’Italia che si tira su le maniche per attrezzarsi a vivere la modernità. D’altra parte tutti gli artisti della Alpe, la casa editrice di Tiramolla, sono stati anche autori di personaggi disneyani. Questa contaminazione è chiarissima fin dalla prima storia di Tiramolla che apre questo volume, scritta da Roberto Renzi, di cui sono protagonisti Cucciolo e Beppe, una coppia creata nel 1940 da Giuseppe Caregaro e Rino Anzi come cani antropomorfi: qui li vediamo dopo la trasformazione che li ha resi del tutto umani, o quasi. Due tipi diversi, contrari nel fisico e nel carattere: come Topolino e Pippo, ma anche come Stanlio e Ollio, o Sussi e Biribissi, i personaggi di Collodi Nipote."
    (Repubblica.it)



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    TIRAMOLLA e GEPPO – (Dal 1952 / 1955)

    Tiramolla

    Tiramolla

    Tiramolla è un personaggio dei fumetti ideato nel 1952 da Roberto Renzi e apparso per la prima volta l’8 agosto del 1952 sul mensile Cucciolo delle Edizioni Alpe. I primi disegni furono di Giorgio Rebuffi. Il nome della rivista era riferito all’omonimo personaggio, che, insieme a Beppe rappresentava il principale amico di Tiramolla.

    La storia di Tiramolla

    Essendo caduto da piccolo in un grande contenitore di caucciù, Tiramolla ha acquisito la capacità unica di potersi allungare a suo piacimento, anche per svariati chilometri. Corpo esile estendibile, viso ovale, gambe lunghissime, un cilindro sempre in testa e papillon, fanno di Tiramolla un super eroe carismatico.

    Le Prime riviste degli anni ’50

    tiramolla-1

    Il 15 luglio del 1953 viene realizzata la prima testata indipendente da Cucciolo, in una veste grafica all’avanguardia per i tempi: Tiramolla. Al disegnatore Rebuffi si affianca Umberto Manfrin nel ruolo di sceneggiatore: verranno inseriti nuovi personaggi, primo fra tutti il maggiordomo Saetta, a seguire il cagnolino Ullaò e l’ Ammiraglio, il nipoteCaucciù in possesso delle medesime qualità elastiche dello zio e altri personaggi di ispirazione satirica, quali il Ragionier Rossi (da molti considerato un simbolo della pedanteria italiana) e l’Avvocato del Diavolo (ispirato al celebre Perry Mason). Da non dimenticare infine Pugacioff, lupo irascibile, prepotente e con un marcato accento russo (si narra che abbia attraversato tutta la steppa a piedi). Dopo un buon successo iniziale, le vendite, dopo la morte dell’editore Caregaro, diminuirono progressivamente fino al completo ritiro dal mercato alla fine degli anni Ottanta.

    Alcuni di questi albi furono esportati anche in Grecia.

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    Il revival degli anni Novanta


    Pochissimo dopo, nell’agosto 1990, venne reintrodotta la testata, ma edita da un’altra casa editrice, la Vallardi. Il fumetto aveva un’uscita settimanale (ma l’indicazione degli anni di edizione riprendeva quella degli albi del passato) e includeva numerose rubriche, giochi e news per ragazzi (su ispirazione del consolidato Topolino italiano), ma il tentativo di rendere i personaggi più “moderni” non rese quanto sperato. Nonostante i numerosi collaboratori d’eccezione già affermati nel campo dell’editoria fumettistica, la buona campagna pubblicitaria, Tiramolla scomparve dalla scena editoriale italiana a metà 1993.

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    Il rilancio del personaggio fu anche accompagnato dalla produzione di una serie a cartoni animati: Tiramolla Adventures.

    Geppo

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    Il Personaggio Geppo nasce nel 1955. Egli è un diavoletto con tanto di corna e alucce nere sulla schiena, caratterizzato, però, da un carattere assolutamente diverso dagli abituali standard infermali: Geppo, infatti, è un sentimentale, il classico “buon diavolo” che, volente o nolente, non riesce mai a portare a termine gli incarichi commissionatigli da Satana. Troppo pasticcione ed ingenuo per far male a qualcuno. Naturalmente la convivenza con gli altri diavoli è quantomeno problematica, e la “sospensione dai diritti diabolici” una consuetudine alla quale si è ormai abituato. A complicare la situazione ci si mettono anche il gatto Caligola, sempre a caccia di topi, e il diavoletto tentatore che, sotto le spoglie di un serpente con la tuba, si diverte a mettergli il bastone tra le ruote. Le sue avventure mantengono inalterata la simpatia e l’ironia anche a distanza di tanti anni, e rileggere le sue avventure permette di assaporare un poco di storia del fumetto italiano.

    Trottolino

    Geppo, il diavolo buono, diventa il protagonista di una serie di albi a fumetti portato al successo dalle Edizioni Bianconi per quasi 40 anni, che ha visto i natali dalla matita di Giulio Chierchini che lo disegnò verso la metà degli anni cinquanta in una sola ed unica storia per la rivista Trottolino.

    Il personaggio viene ripreso da Giovan Battista Carpi e disegnato in una decina di storie per il mensile Volpetto.

    Con l’arrivo di Pier Luigi Sangalli alle Edizioni Bianconi, Geppo passa nelle sue mani per la realizzazione di storie destinate al mensile Soldino e, a partire dal 1961, su una pubblicazione tutta sua. Sangalli, che ne era già lo sceneggiatore, cura la trasformazione grafica del personaggio disegnandolo per 7 anni consecutivi.

    Dal 1968 Geppo passa a Sandro Dossi, che lo disegna con nuovi particolari morfologici, con sceneggiature sue e di Alberico Motta fino agli anni ’90, apportando ulteriori modifiche alla grafica dei personaggi. Ancora Sangalli è sceneggiatore e disegnatore di nuove storie a partire dal 1996.

    geppo

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    Geppo116

    Geppo-Inferno-2000



     
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1 replies since 3/7/2011, 09:14   739 views
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