“S.O.S.” di GATTO PANCERI, è il nono album del cantautore lombardo composto da undici brani pop-rock, da lui scritti e musicati. Il disco, prodotto da Danilo Ballo (artefice del successo di “Beat Regeneration” dei Pooh), propone tracce che parlano di temi sociali, amore, memoria, ricordi, valori personali e professionali. Accanto ad “S.O.S”, brano che da il titolo all’album e che pone l’accento sul bisogno di aiuto e di ascolto dell’intera società moderna, canzoni come “Questa è Marta”, “Sesso e amore”, “Di te”, “Troppo tutto”, “Sempre di settembre”, trattano il tema dell’amore, filo conduttore dell’intera produzione di Gatto Panceri. I viaggi intimistici del cantautore, riassunti in “Dimenticare” e “Sono nato oggi” si accostano al racconto del mondo privato e degli affetti più cari di Gatto raccontati dolcemente in “Madre mia”, “Super” e “Nomi sui miei dischi”, brano tributo alle figure che hanno musicalmente formato l’artista. Nel 2009 è prevista anche l’uscita del primo libro di Gatto Panceri, scritto tra il 2007 e il 2008, dal titolo “VITA DA GATTO”.
L'estate se ne và si tornerà in città nei primi giorni di settembre la prima pioggia già scende nell'anima è una sfocata magia di ombre setttembre quanti amori finiscono a settembre quanti fiori sfioriscono a settembre e i dolori negli occhi non si riesce a nasconderli quanti amori finiscono a settembre siamo soli nel vuoto che ci prende su nei cieli han smesso di volare le rondini settembre passerà l'inverno giungerà nei primi giorni di novembre natale arriverà e l'anno cambierà e si ricomincerà a fiorire in aprile ma gli amori finiscono a settembre quello è il mese per fare dei bilanci e le somme purtroppo molte volte non quadrano quanti amori finiscono a settembre specie i miei sempre di settembre e rimane nel cuore qualche scena drammatica nostalgica uhuuuu uhuuuu uhuuuu questa canzone mia che maledetta sia se fra noi due finirà io spero almeno non sia in un giorno di settembre quanti amori finiscono a settembre quanti fiori sfioriscono a settembre su nei cieli han smesso di volare le rondini uhuuuu uhuuuu sempre di settembre uhuuuu uhuuuu sempre di settembre.
Sono Nato Oggi Sono nato oggi e non sò chi sono che nome porto ho deciso esisto sono il presente non ho più niente da rimpiangere sono un uomo senza senza più passato senza appartenenza e nessuna sudditanza sono un uomo nato e ricominciare punto e a capo perchè sarebbe giusto così ma mi fregano i ricordi ma mi fregano i ricordi sono preda dei ricordi e magari è troppo tardi per darmi un'altra identità per cancellare le tracce di me ho cambiato casa indirizzo via non mi potrà scovare nessuna indagine sono un uomo senza senza più una storia senza provenienza guardo dietro e non mi trovo sono un uomo nuovo ma mi fregano i ricordi ma mi fregano i ricordi ooooh maledetti quei ricordi che mi ritornano alla mente amori frutto di illusioni e mortificazioni dentro me tu non sai chi sono tu non sai chi ero nè quanto valgo e del tuo perdono non mi importa niente sono un uomo senza senza più ferite e dirò che è seta anche quando sono ortiche e quell'uomo che ricordi non c'è più e non è tardi per ritrovare dignità io vivo il mio presente come sè fossi nato oggi si,io sono nato oggi.
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Madre Mia La vita mia sò quanto vale sò quanto è costata a te la tratterò bene perchè è tutto ciò che chiedi a me non mi è mancato mai mio padre non sò chi è e un bimbo è di chi lo alleva e son cresciuto grande e forte lo stesso io ringrazio Dio che non c'è niente che mi piega La vita mia ma che mistero fatalità casualità ringrazio te o madre mia e chi con Maria mi battezzò. Ragazza madre nel 60 la macchia fù profonda e tu la lavi ancora però dovresti essere fiera di come mi hai voluto poi per me sei fonte acqua pura la vita mia non è un errore per sbaglio tu non dirlo più ringrazio te o madre mia e chi con Maria mi battezzò ringrazio te o madre mia per sempre io io t'amerò. ohhhhhh
I brani inseriti nell'album affrontano i problemi più quotidiani e di estrema attualità per tutti, povertà e corruzione in primis, senza tuttavia trascurare l’amore in tutte le sue sfaccettature, uno dei temi preferiti di Gatto. Panceri il 12 aprile 2013 ha ritirato a San Benedetto del Tronto un premio per la sua creatività durante la serata finale del 18° Festival dell’Adriatico Premio Alex Baroni. Un altro importante riconoscimento lo attenderà a fine agosto, questa volta a Napoli: dove gli sarà consegnato il Premio intitolato a Massimo Troisi, anche questo dedicato alla carriera ricca di successi del cantautore brianzolo....
Il singolo ‘Vieni a vivere’ precede l’uscita dell' album, l’undicesimo della carriera. Il brano è corredato di un bel video che ha molto soddisfatto sia Panceri sia i suoi inossidabili fan.
fonte:nadirpress.net
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Vieni a vivere
Intervista a Gatto Panceri
E’ tornato sulla scena musicale il cantautore, brianzolo doc, Gatto Panceri. E’ tornato lanciando una canzone esortazione dal titolo “Vieni a vivere”. Il nuovo brano ripropone un artista pieno di energia e di voglia di reagire alla crisi che sta attraversando il nostro paese. Una canzone fresca, positiva e piena di vitalità.
E in occasione dell’uscita del nuovo singolo ci è sembrato giusto incontrarlo per parlarne assieme a lui.
Siamo così abituati a correre persino a rincorrerci per una intervista che ad un certo punto ci rendiamo conto che la vita, troppe volte, è quella rincorsa buona solo a sopravviverla e non a viverla sopra ?
Tutto diventa così frenetico, travolgente che non c’è più tempo per fare altro, per vivere e trovare una soluzione e nuovo coraggio per affrontare il proprio tempo continuando ad essere autentici. Mettendo da parte il superfluo proiettandosi verso l’essenziale.
Al primo ascolto del brano “Vieni a Vivere” si ha la sensazione che dietro ci sia stato un grande lavoro, una presa di consapevolezza che è partita da lontano e si è trasformata in una nuova luce.
Sono felice che dalle note della mia canzone traspaia quella luce di cui parli ed io penso come “solarità”. La voglia era e resta quella di trasmettere segnali positivi, solari appunto. Nulla però avviene senza un motivo e, a volte, è necessario guardarsi indietro per trarre da ciò che è stato gli insegnamenti più utili alle esigenze di interpretazione del presente. Un viaggio a ritroso non è mai semplice ma nemmeno impossibile.
Comunque una voglia di andare oltre come l’amore (l’amore va oltre) sapendo che “c’è (molto) da fare”?
Nulla viene per caso e tutto si trasforma. Un tempo ero molto attento alla metrica. I miei arrangiamenti erano molto serrati, molto intensi. Il desiderio di oggi è quello di tornare ad essere ancor più semplice, appunto autentico e di fare in modo che al centro di tutto non ci sia io, l’autore, quanto piuttosto il concetto, le immagini che i miei testi riescono a raccontare.
Il verbo “vivere” è un verbo importante. La sensazione però è quella che gli Italiani abbiano problemi seri con i verbi. Vedi pure il caso del verbo giocare. Per altre culture la musica è gioco. Per noi non sempre. Pensi ci sia di mezzo un problema culturale ?
Sì, in effetti, il problema è culturale ed è un vero peccato. C’è in giro molta sfiducia che tende a sottovalutare il valore della canzone. Unisce le persone ed è importante che non perda la capacità di emozionare, di legarsi “naturalmente” agli affetti e alle esperienze della vita di ciascuno. Diventa quindi una opportunità mancata quando è artefatta e perde nella radice l’istintività che le è propria. Questo non significa che debba essere buttata lì solo per il gusto di farla. Il nuovo disco mi ha richiesto due anni di lavorazione molto intensi. A muovermi la voglia di comunicare ciò che è stata per me una occasione di evoluzione importante.
Quindi se dovessimo raccontare il nuovo Gatto Panceri attraverso un concetto ben delineato potremmo dire che il suo approccio alla musica è decisamente Battistiano?
E’ l’approccio di una persona semplice che non fa questo mestiere per ricercare il successo oltre ogni limite e a costo della propria dignità ma per vivere, la vita attraverso le canzoni sperando che ad essere focalizzato da chi le ascolta non sia tanto l’autore quanto piuttosto le emozioni che il testo ambisce a comunicare. Il mio approccio alla musica e alla vita è quello di un uomo che dedica intere giornate (almeno 8 ore al giorno) alla ricerca. Mi piace spaziare nei testi e quindi nelle tematiche.
La musica è anche una opportunità per continuare a generare sogni nel cassetto come quello per la scrittura e per chi è abituato a “lottare” ogni giorno con le regole ferree della metrica un libro può rappresentare un momento di libertà espressiva sublime ?
Il mio rapporto con i libri è speciale, amo leggerne molti e questa mia passione ad un certo punto mi ha spinto al bisogno di lavorare alla stesura di una autobiografia per me importante che non ho timore di definire molto sincera. Ho impiegato 3 anni per scriverla. Una opportunità per lavorare sul passato alla luce di emozioni forti. Io figlio di una ragazza madre e di un padre fuggitivo ancor prima della mia nascita oggi protagonista di un rinnovamento che vivo sulla mia pelle sotto la piena luce dei riflettori di un nuovo tempo. Per il momento resterà chiusa ancora nel cassetto nell’attesa che possa arrivare l’editore in grado di valorizzarla nella maniera corretta nel pieno rispetto delle motivazioni che mi hanno spinto a scriverla.
Dopo la pubblicazione del singolo “vieni a vivere” avvenuta a fine maggio è arrivato il tempo di pubblicare il video clip del brano. Già dai primi frames si nota un grande lavoro ma soprattutto la voglia di comunicare emozioni speciali. Una impresa che ti ha richiesto molta attenzione?
Otto giorni di girato, tre registi, sei giorni di montaggio e diverse location per far arrivare parole ed emozioni. E’ stato interamente autoprodotto perché bisogna credere nei progetti tenuto conto che, se ci pensi, oggi il 90% della musica la ascoltiamo su youtube guardando le immagini. Magari meglio autoprodursi un video piuttosto che entrare nei meandri dei low budget e dell’oscuramento da crisi economica.
Per il momento hai pubblicato solo un singolo. Puoi anticiparci news sull’uscita dell’album?
L’album uscirà quando sentirò che sarà arrivato il momento giusto perché, oggi, a causa della diffusa precarietà c’è molta confusione e poca attenzione nei riguardi della musica. Anche se per me è stato significativo il concerto che ho tenuto a Monza recentemente davanti a 15 mila persone. Una occasione per presentare il mio nuovo brano insieme al mio repertorio e registrare così il calore della gente. Quel calore che da sempre continua a motivarmi.
Vieni a vivere resterà l’unico video-clip?
No. C’è la voglia di realizzare un nuovo video anche per il secondo singolo che uscirà in concomitanza dell’uscita dell’album che avverrà comunque non prima del 1 settembre.