Sarò come mi vuoi con gli anni nei capelli così rossi come il tramonto così forti come il primo giorno. Capelli rossi così era scritto in quella lettera d'amore da accarezzare con incertezza da disegnare dentro un cuore solo per me solo per te. Sarò come mi vuoi seduta con le spalle al mondo cercando un respiro profondo che mi faccia vincere la vita. Capelli rossi così era scritto in quella lettera d'amore spedita a un indirizzo vecchio ma si è fermata nel tuo cuore la porterò sempre con me. Sarò come mi vuoi con gli anni nei capelli così rossi come il tramonto così forti come il primo giorno.
Sogno di ali Dormi angelo vero tra la porta e il cielo mille favole mille sogni d'oro mille aquile mille cuori in volo Dormi angelo vero tra la nebbia e il muro linea rossa linea della vita mai più lacrime e sangue fra le dita linea rossa linea della vita mai più lacrime e sangue fra le dita
Ho imparato a sognare
Ho imparato a sognare è un album di cover di Fiorella Mannoia, pubblicato il 27 novembre 2009. All'album è allegato anche un dvd
Il disco
L'album raccoglie 10 cover di celebri brani di cantautori e di band italiane tra cui: Lucio Battisti, Renato Zero, The Rokes, Tiziano Ferro, Cesare Cremonini, i Negramaro ed i Negrita. L'album include anche due bonus track, una nuova versione di Caffè nero bollente, primo successo di Fiorella Mannoia, e l'inedito duetto con Noemi, L'amore si odia. Il primo singolo estratto è L'amore si odia in duetto con Noemi. Il secondo singolo estratto è una cover:Ho imparato a sognare dei Negrita, che dà il titolo all'album. Il 28 maggio 2010, presso l'Arena di Verona, Fiorella Mannoia ritira un Wind Music Award per l'album Ho imparato a sognare, certificato disco di platino.
Tracce
Le tue parole fanno male (Cesare Cremonini) Ho imparato a sognare (Negrita) Cercami (Renato Zero) La paura non esiste (Tiziano Ferro) Estate (Negramaro) E penso a te (Lucio Battisti) Mimosa (Niccolò Fabi) La pioggia che va (The Rokes) C'è tempo (Ivano Fossati) Una giornata uggiosa (Lucio Battisti) Caffè nero bollente (bonus track) L'amore si odia (duetto con Noemi) (bonus track)
DVD
All'album è allegato un dvd in cui si racconta come è avvenuta la realizzazione dell'album. Oltre che a far vedere i momenti d'incisione, alcuni dei quali anche con Noemi, dei vari brani ci sono anche alcuni momenti che narrano i backstage dei videoclip realizzati quali L'amore si odia e Ho imparato a sognare. Nella parte riguardante la cover di Vasco Rossi Sally viene fatta vedere anche l'incisione insieme al quartetto d'archi che poi accompagnerà, insieme al resto della band, Fiorella Mannoia in tour.
Le tue parole fanno male, sono pungenti come spine, sono taglienti come lame affilate e messe in bocca alle bambine, possono far male, possono ferire, farmi ragionare sì. ma non capire, non capire! Le tue ragioni fanno male, come sei brava tu a colpire! Quante parole sai trovare, mentre io non so che dire... Le tue parole sono mine, le sento esplodere in cortile, al posto delle margherite, ora ci sono cariche esplosive! Due lunghe e romantiche vite divise... ...da queste rime. Le tue labbra stanno male, lo so, non hanno labbra da mangiare, oh ma la fame d'amore la si può curare, dannazione! Con le parole, sì, che fanno male, fanno sanguinare, ma non morire! Ah!Le tue parole sono mine, le sento esplodere in cortile, al posto delle margherite, ora ci sono cariche esplosive! Due lunghe e romantiche vite due lunghe e romantiche vite! Due lunghe e romantiche vite divise... ... dalle parole!
Cercami come quando e dove vuoi cercami è più facile che mai cercami non soltanto nel bisogno tu cercami con la volontà e l'impegno...reinventami! Se mi vuoi allora cercami di più tornerò solo se ritorni tu sono stato invadente eccessivo lo so il pagliaccio di sempre anche quello era amore però... Questa vita ci ha puniti già troppe quelle verità che ci son rimaste dentro... Oggi che fatica che si fa come è finta l'allegria quanto amaro disincanto... Io sono qui insultami,feriscimi sono così tu prendimi o cancellami... Adesso si tu mi dirai che uomo mai... ti aspetti. Io mi berrò l'insicurezza che mi dai l'anima mia farò tacere pure lei se mai vivrò di questa clandestinità per sempre... Fidati che hanno un peso gli anni miei fidati e sorprese non ne avrai sono quello che vedi io pretese non ho se davvero mi credi di cercarmi non smettere no... Questa vita ci ha puniti già l'insoddisfazione è qua ci ha raggiunti facilmente... così poco abili anche noi a non dubitare mai di una libertà indecente io sono qui ti servirò ti basterò non resterò una riserva, questo no... Dopo di che quale altra alternativa può...salvarci! Io resto qui mettendo a rischio i giorni miei scomodo si perché non so tacere mai... Adesso sai senza un movente non vivrei..comunque. Cercami...cercami...non smettere Fidati che hanno un peso gli anni miei fidati e sorprese non avrai sono quello che vedi io pretese non ho se davvero mi credi di cercarmi non smettere no... Questa vita ci ha puniti già l'insoddisfazione è qua ci ha raggiunti facilmente... così poco abili anche noi a non dubitare mai di una libertà indecente io sono qui ti servirò ti basterò non resterò una riserva, questo no...
Mimosa - feat. Niccolò Fabi Il silenzio imbarazzato di chi sa di non tornare la lasciò senza parole. Della porta che si chiuse non sentì neanche il rumore tanto forte era il suono del suo rancore. Per guardarsi nello specchio mise l'abito migliore perché fosse più elegante il suo dolore. Da quello che le ha sputato addosso perché non ha detto perché non ha fatto ora si sente soffocare. Quando si comincia a recriminare è il momento in cui si sta per sparire. Mimosa bella riposa che il sogno ti dona Così pensò al loro primo incontro alla magia di quell'incanto alla sua gioia elementare alle grida di piacere soffocate dal cuscino quando un gesto primitivo si fa divino e a quella esaltazione del presente di un amore che ancora non ti ha chiesto niente niente da sacrificare. poi del lasciarsi il solito rituale dove ogni uomo diventa così banale. Mimosa bella riposa che il sogno ti dona
Video E La pioggia che va
Video C'è tempo
Dicono che c'è un tempo per seminare e uno che hai voglia ad aspettare un tempo sognato che viene di notte e un altro di giorno teso come un lino a sventolare. C'è un tempo negato e uno segreto un tempo distante che è roba degli altri un momento che era meglio partire e quella volta che noi due era meglio parlarci. C'è un tempo perfetto per fare silenzio guardare il passaggio del sole d'estate e saper raccontare ai nostri bambini quando è l'ora muta delle fate. C'è un giorno che ci siamo perduti come smarrire un anello in un prato e c'era tutto un programma futuro che non abbiamo avverato. È tempo che sfugge, niente paura che prima o poi ci riprende perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo per questo mare infinito di gente. Dio, è proprio tanto che piove e da un anno non torno da mezz'ora sono qui arruffato dentro una sala d'aspetto di un tram che non viene non essere gelosa di me della mia vita non essere gelosa di me non essere mai gelosa di me. C'è un tempo d'aspetto come dicevo qualcosa di buono che verrà un attimo fotografato, dipinto, segnato e quello dopo perduto via senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata la sua fotografia. C'è un tempo bellissimo tutto sudato una stagione ribelle l'istante in cui scocca l'unica freccia che arriva alla volta celeste e trafigge le stelle è un giorno che tutta la gente si tende la mano è il medesimo istante per tutti che sarà benedetto, io credo da molto lontano è il tempo che è finalmente o quando ci si capisce un tempo in cui mi vedrai accanto a te nuovamente mano alla mano che buffi saremo se non ci avranno nemmeno avvisato. Dicono che c'è un tempo per seminare e uno più lungo per aspettare io dico che c'era un tempo sognato che bisognava sognare.
Una giornata uggiosa Sogno un cimitero di campagna e io là all'ombra di un ciliegio in fiore senza età per riposare un poco 2 o 300 anni giusto per capir di più e placar gli affanni Sogno al mio risveglio di trovarti accanto intatta con le stesse mutandine rosa non più bandiera di un vivissimo tormento ma solo l'ornamento di una bella sposa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno di abbracciare un amico vero che non voglia vendicarsi su di me di un suo momento amaro e gente giusta che rifiuti d'esser preda di facili entusiasmi e ideologie alla moda Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa Sogno il mio paese infine dignitoso e un fiume con i pesci vivi a un'ora dalla casa di non sognare la Nuovissima Zelanda Per fuggire via da te Brianza velenosa Ma che colore ha una giornata uggiosa ma che sapore ha una vita mal spesa
Sud è un album di Fiorella Mannoia pubblicato il 24 gennaio 2012 con distribuzione Sony Music e con etichetta Oyà. L'album debutta al secondo posto della classifica FIMI. È il primo album in cui Fiorella Mannoia appare come autrice. In particolare per i due brani Se solo mi guardassi e In viaggio scrive interamente il testo, oltre che per la traduzione di Vuelvo al Sur (Torno al sud).
Tracce
Quando l'angelo vola – 4:36 (Alessandro Pinnelli, Fiorella Mannoia, Alessandro Pitoni, Ruggero Brunetti, Saverio Capo) Io non ho paura – 3:29 (Cesare Chiodo, Bungaro, Antonio Iammarino) Se solo mi guardassi – 5:07 (Paolo Buonvino, Ivano Fossati, Fiorella Mannoia) Dal tuo sentire al mio pensare – 4:09 (Bungaro, Giuseppe Romanelli, Fiorella Mannoia) In viaggio – 4:02 (Cesare Chiodo, Bungaro, Fiorella Mannoia) Luce – 4:35 (Luca Barbarossa) Se il diluvio scende – 3:39 (Cesare Chiodo, Bungaro, Fiorella Mannoia, Saverio Grandi) Portami via – 3:49 (Carlo Di Francesco, Bungaro, Marco Ciappelli, Fiorella Mannoia) Non è un film (feat. Frankie HI-NRG MC) – 3:50 (Carlo Di Francesco, Francesco Di Cicco, Natty Fred, Frankie HI-NRG MC) Quanne vuò bene – 4:06 (Brunello Canessa, T. De Filippo, Andrea Zuppini) ConVivere – 3:15 (Max Calò, Bungaro, Marco Ciappelli, Fiorella Mannoia) Torno al Sud (Vuelvo al Sur) – 6:43 (Astor Piazzolla, Fernando Solanas) – Traduzione e adattamento del testo a cura di Fiorella Mannoia.
Fiorella Mannoia e l’Africa: “Sankara ha riacceso in me la passione per la politica”
Intervista e foto di Monica Ranieri
Storie di Sud, quel Sud “sempre depredato, sempre derubato, sempre saccheggiato e sempre abbandonato a se stesso”, ma Sud da conoscere e di cui, e in cui, non avere paura. Storie che hanno ispirato l’ultimo progetto artistico di Fiorella Mannoia e che l’hanno portata a conoscere meglio l’ Africa, attraverso una grande passione per la figura del presidente del Burkina Faso Thomas Sankara, e ad impegnarsi nel sostenere, come madrina e parte dell’organizzazione, l’ Undicesima Edizione del Festival Ottobre Africano, che dal 6 al 27 ottobre propone un ricco programma di eventi culturali tra Parma, Reggio Emilia, Milano e Roma. E proprio a Roma Fiorella Mannoia, dopo aver partecipato ieri alla conferenza stampa per la presentazione del Festival, tornerà lunedì 21 ottobre, quando, presso la Casa delle Letterature, parlerà di “Arte come mezzo di cambiamento sociale” insieme a Gabin Dabirè e Odile Sankara.
Se la conoscenza del Sud per Fiorella è partita dallo choc della lettura del libro di Primo Aprile “Terroni”, la vera rivelazione è giunta con la conoscenza della figura di Sankara: “il libro di Aprile mi ha scioccato, mi ha fatto riflettere sulla condizione del sud del mondo in generale, che stranamente condivide lo stesso destino, e i discorsi di Sankara, sapere di un uomo che si è spogliato di ogni avere, che riceveva i capi dei governi stranieri sotto gli alberi perché diceva che quella era la vera Africa e loro quello avrebbero dovuto vedere, sapere che quando è morto ha lasciato una chitarra, due bauli di libri e nient’altro questo ha riacceso in me la passione per la politica”.
Come nasce la tua partecipazione all’Ottobre africano?
Il mio avvicinamento all’Africa viene da questo mio progetto, un disco che si chiama “Sud”, in cui ho raccolto canzoni sul Sud in generale: quando ho deciso di fare questo disco ho chiamato Gabin Dabirè, un musicista africano che vive da quarant’anni nel nostro paese, l’ho contattato per confrontarmi con lui e sapere quali erano i musicisti che secondo lui avrei dovuto chiamare per aiutarmi in questo progetto. Dalle nostre “chiacchiere” è emersa la storia di Sankara, che non conoscevo. Quello è stato il mio primo avvicinamento e i racconti di Gabin hanno modificato la mia visione dell’Africa, anzi, mi hanno aperto le porte dell’Africa.
Quel era invece la visione che ne avevi prima?
La visione che ne hanno tutti, superficiale, non conoscevo niente dell’ Africa in realtà, della sua cultura, non conoscevo Thomas Sankara, conoscevo Nelson Mandela, ma perché è il personaggio più famoso, e notizie superficiali come sono superficiali le notizie che ci arrivano, se non quando sono pilotate. Conoscevo poco e attraverso il racconto di Gabin su Sankara, libri su di lui e ricerche, mi sono talmente appassionata a quest’uomo che ho cominciato a saperne di più sull’Africa in generale: se parti da Sankara, capisci, quando parla di debito, ad esempio, capisci e ti vai a domandare perché il debito, perché ha un debito, a chi lo deve pagare, alla Francia, perché? E allora da lì, dalla parola debito vengono un sacco di diramazioni. E cominci a capire, anche attraverso altre conoscenze. Sempre parlando di Sud, ma del Sudamerica, ho letto un libro straordinario, “Le vene aperte dell’ America Latina” di Eduardo Galeano, che è in questo momento credo il mio scrittore preferito vivente: anche lì si sono aperte le porte della verità, su quello che l’ Occidente ha fatto sia in America Latina che in Africa, l’Europa prima, gli Stati Uniti dopo. Poi quando entri in contatto con la verità i parametri cambiano e gli orizzonti si allargano e a quel punto conosci figure come Saro-Wiwa, assassinato insieme agli altri attivisti per aver contrastato le trivellazioni della Shell, la Shell ha anche patteggiato per cui in parte riconoscendosi responsabile di quelle morti. Poi sono andata in Africa, sono stata insignita dell’onorificenza del Cavaliere del Panafricanismo in Benin proprio per la mia divulgazione per la figura di Sankara, sono andata con Amref in Kenya, sto collaborando ancora con Amref, ormai sono legata a doppio filo.
Come hai vissuto il momento della premiazione in Benin?
Sono stata ad Ouidah, in Benin, purtroppo solo per due giorni, ma ci sarei andata anche se avessi avuto a disposizione solo 24 ore perché ci tenevo molto e ne sono rimasta emozionata. Credo sia stata l’onorificenza più bella che io abbia mai ricevuto perché sapere che quello che hai fatto in un altro paese per un uomo come Sankara è arrivato fino nel Benin dimostra che aveva proprio ragione lui quando diceva che le idee non si uccidono, passano di bocca in bocca e possono arrivare anche da una cantante italiana con i capelli rossi che parla di un presidente africano assassinato.
Come è nata poi la collaborazione con Cleophas Adrien Dioma?
Sempre tramite Gabin lo scorso anno è venuta in Italia la sorella di Sankara, Odile, alla quale hanno raccontato la mia passione, il mio impegno per la divulgazione di questa figura, e ci siamo incontrati in questa occasione. Da quella volta io e Odile siamo diventate amiche, ci chiamiamo sorelle, poi quest’anno è arrivata anche Blandine, l’altra sorella di Sankara, e ho conosciuto anche lei. E Cleo mi ha chiesto se volevo essere madrina di quest’ ottobre africano e mi ha proposto di provare a portarlo a Roma. Quest’anno siamo partiti tardi, però abbiamo gettato le basi, se dovesse arrivare qualche finanziamento il nostro progetto è quello di organizzare per l’anno prossimo almeno una tre giorni di conoscenza qui a Roma, a cui conto di invitare musicisti stranieri, anche l’Orchestra di Piazza Vittorio che è proprio l’esempio più eclatante di come le culture si possono integrare, e poi Gabin, musicisti e ballerini nostri e loro, mi piacerebbe che le due cose potessero unirsi. Mi piacerebbe anche organizzare qualcosa intorno al cibo, con chef africani e italiani di modo che le persone si sentano anche incuriosite nell’assaporare cucine provenienti da paesi che non conoscono, accendere la curiosità. La curiosità di sapere chi è l’ “altro” che ci sta intorno secondo me abbatte anche le paure.
La paura. In conferenza stampa hai parlato della strategia della paura che divide e del ruolo dell’artista nel cercare di andare oltre questa paura.
Credo che la paura sia indotta, avere paura non è un sentimento di cui vergognarsi, io lo capisco, ma è l’alimentare le paure che diventa criminale ed è questo che non perdono ad alcuni esponenti della Lega, perché questo si chiama terrorismo: si fa terrorismo anche con le parole, non solo con le armi, perché poi le parole si tramutano in armi come è successo a Firenze, come è successo ultimamente a Napoli. Le parole sono importanti e fanno male, per cui cavalcare la paura per fini elettorali, quello è criminale. Si approfitta di un momento in cui gli italiani sono preoccupati per il proprio futuro, ed è da capire e non li biasimo, ma non devono prendersela con gli stranieri quanto piuttosto con chi non è stato capace di tirare fuori questo paese dalla corruzione, perché è questo il nostro problema, questo non è un paese in crisi, è un paese corrotto. Allora anziché prendersela con lo straniero dovresti prendertela insieme allo straniero, andare a reclamare i propri diritti uniti, non divisi, perché tanto la società multietnica sarà il nostro futuro, è inutile mettersi di traverso, non porta a niente. Allora quando la gente mi rimprovera di pensare agli africani, e non agli italiani, rispondo che ho il dovere di trasmettere le mie idee, che sono idee di amore e di fratellanza, questo è il mio dovere, ed il dovere, credo, di politici, di sacerdoti, il dovere di tutti quelli che hanno a che fare con il pubblico. Il mio dovere è trasmettere pace. La paura nasce quando tu non capisci e non ti metti nei panni dell’altro, e non riesci a capire, anche a voler capire, il perché sono arrivati qui, perché stanno qui: ma stanno qui per i nostri telefonini, per le nostre scarpe, per il nostro petrolio, per la nostra acqua. Stanno qui per il nostro benessere, perché sono stati sfruttati a casa loro per portare benessere a noi e c’è gente che ancora sta sfruttando indisturbata sotto gli occhi di tutto il mondo, sono là a portargli via sementi e risorse, trivellando, inquinando. Indisturbati perché nessun governo pone un freno. Attraverso la comunicazione ufficiale tutte queste cose non emergono, te le devi andare a cercare. La cosa che può salvarci è la conoscenza, mentre l’ignoranza genera paura, diffidenza.
fonte: frontierenews.it
FIORELLA MANNOIA PUBBLICA LE TRACCE DI “A TE”, IL DISCO PER DALLA
Fiorella Mannoia ha pubblicato su Facebook la tracklist di “A te”, il disco tributo in onore di Lucio Dalla che uscirà a fine mese. Nell’album, che sarà pubblicato in formato CD e DVD, Fiorella rileggerà alcuni classici del cantautore bolognese: “Stella di mare”, “Se io fossi un angelo”, “Chissà se lo sai”, “La casa in riva al mare“, “Anna e Marco”, “Milano”, “Caruso”, “La sera dei miracoli”, “Cara”, “Felicità” e “Sulla rotta di Cristoforo Colombo”.
Dal tuo sentire al mio pensare Rimaniamo stretti che il tempo prima poi dovrà arrivare e andare per le strade e ritrovare quello sguardo che nella gente ci era familiare finché il buio non ha preso il sopravvento nel nostro cuore eppure c'è stato un tempo in cui le stelle si potevano vedere un tempo ingenuo in cui guardando l'orizzonte oltre il nero della notte si poteva ancora sognare di vedere la speranza volare e specchiarsi nei pozzi e non avere più sete Dal tuo amore al mio amore dal tuo sentire al mio pensare dal tuo cuore al mio cuore un millimetro appena o tutta una vita se è quello che vuoi Rimaniamo stretti che il tempo è ambiguo dovrà finire e andare tra la gente e ricordare che poi non è così difficile ascoltare perché siamo carne da accarezzare e progetti possibili da realizzare Dal tuo amore al mio amore dal mio sentire al tuo pensare dal tuo silenzio al mio rumore dal nostro potere di non farci del male Dal mio amore al tuo amore dal mio sentire al tuo pensare dal tuo cuore al mio cuore un millimetro appena o tutta una vita se è quello che vuoi Un millimetro appena o tutta una vita se è quello che vuoi...
Video
In viaggio
da robynson68: "In viaggio", in cui la cantautrice si rivolge idealmente ad una sua figlia: «Quando ho scritto "In viaggio" ho immaginato le parole che io stessa avrei detto ad una figlia (se ne avessi avuta una) in partenza verso il viaggio della vita», spiega l'artista. Sud è un omaggio in musica al Sud dell'Italia e del mondo, «troppo spesso depredato e abbadonato». Così Fiorella Mannoia descrive il suo nuovo album "Sud", un concept album tutto dedicato al meridione che esce oggi e contiene dodici brani inediti, a cui hanno collaborato diverse "guest star": Bungaro, autore delle musiche di diversi brani e anche di alcuni testi con la stessa Mannoia, Ivano Fossati, Luca Barbarossa e Frankie HiNRG. Poi c'è un omaggio a Napoli particolarissimo, su parole scritte da Titina De Filippo e cantate dalla Mannoia su invito della famiglia De Filippo
Domani partirai non ti posso accompagnare sarai sola nel viaggio io non posso venire il tempo sarà lungo e la tua strada incerta il calore del mio amore sarà la tua coperta ho temuto questo giorno è arrivato così in fretta e adesso devi andare la vita non aspetta guado le mie mani ora che siamo sole non ho altro da offrirti solo le mie parole Rivendica il diritto ad essere felice non dar retta alla gente non sa quello che dice e non aver paura ma non ti fidare se il gioco è troppo facile avrai qualcosa da pagare Ed io ti penserò in silenzio nelle notti d'estate, nell'ora del tramonto quando si oscusa il mondo l'ora muta delle fate e parlerò al mio cuore , più forte perchè tu lo possa sentire è questo il nostro accordo prima di partire prima di partire domani ... non ti voltare Ama la tua terra non la tradire non badare alle offese lasciali dire ricorda che l'umiltà apre tutte le porte e che la conoscenza ti renderà più forte Lo sai che l'onestà non è un concetto vecchio non vergognarti mai quando ti guardi nello specchio non invocare aiuto nelle notte di tempesta e non ti sottomettere tieni alta la testa AMA, LA TUA TERRA AMA, NON LA TRADIRE non frenare l'allegria non tenerla tra le dita ricorda che l'ironia ti salverà la vita ti salverà....... Ed io ti penserò in silenzio nelle notti d'estate, nell'ora del tramonto quella muta delle fate e parlerò al mio cuore perchè, domani partirai in silenzio ma in una notte di estate io ti verrò a cercare io ti verrò a parlare e griderò al mio cuore perchè....tu lo possa sentire si , lo possa sentire TU LO POSSA SENTIRE.........
Non c'è figlio che non sia mio figlio Ne ferita di cui non sento il dolore Non c'è terra che non sia la mia terra E non c'è vita che non meriti amore mi commuovono ancora i sorrisi e le stelle nelle notti d'estate i silenzi della gente che parte e tutte queste strade. Fa' che non sia soltanto mia questa illusione fa'che non sia una follia credere ancora nelle persone. Luce, luce dei miei occhi dove sei finita lascia che ti guardi dolce margherita prendi la tua strada e cerca le parole fa' che non si perda tutto questo amore, tutto questo amore. Non c'è voce che non sia la mia voce Nè ingiustizia di cui non porto l'offesa Non c'è pace che non sia la mia pace e non c'è guerra che non abbia una scusa. Non c'è figlio che non sia mio figlio nè speranza di cui non sento il calore non c'è rotta che non abbia una stella e non c'è amore che non invochi amore. Luce, luce dei miei occhi vestiti di seta lascia che ti guardi,dolce margherita. Prendi la tua strada e cerca le parole fa' che non si perda tutto questo amore. Luce, luce dei miei occhi dove sei finita lascia che ti guardi, dolce margherita prendi la tua strada e cerca le parole fa' che non si perda tutto questo amore, tutto questo amore.
...... Coltiveremo questa terra da mangiare Ed è questa promessa che ci legherà Per poi accorgerci davvero Di essere arrivati fino a qua Poi sarà il sole Sulla mia pelle A portar via le stelle E questa luce Spalanca gli occhi Non mi farà paura Questo è il momento Di non abbandonarsi proprio adesso E di lasciare un segno Oltre ogni cosa, per ogni uomo oltre ogni tempo Oltre ogni cosmico disegno E se il diluvio scende non ci bagnerà Coltiveremo questa terra da mangiare Ed è questa speranza che ci legherà Per poi accorgerci davvero Di essere arrivati fino a qua Per poi accorgerci davvero Di essere arrivati fino a qua Per poi accorgerci davvero Di essere arrivati fino a qua Fino a qua…
Stanotte volerò con tuoi occhi nascosta in ogni lacrima d'amore ricordi unici di sogni a perdere rubati insieme a te per questo canto Portami via vieni con me dove vuoi tu senza tornare più indietro perché la vita è adesso non piangere mai quello che è perso Se il tempo di una vita è una stagione catturerò quell'attimo per te e voleremo via da ogni nostalgia leggera è l'armonia di questo canto Portami via vieni con me dove vuoi tu senza tornare più indietro perché la vita è adesso non piangere più quello che è perso Senza tornare più...
MANNOIA: Non è un film quello che scorre in torno che vediamo ogni ogni giorno che giriamo distogliendo lo sguardo.Non è un film e non sono compoarse le persone disperse sospese e diverse tra noi e lo sfondo, e il resto del mondo che attraversa il confine ma il confine è rotondo si sposta man mano che muoviamo lo sguardo ci sembra lontano perchè siamo in ritardo, perenne, costante, ne basta un istante, a un passo dal centro è gia troppo distante, a un passo dal mare è gia troppo (battaglia ?), ad un passo da qui era tutta campagna. Oggi tutto è diverso una vita mai vista questo qui non è un film e non sei protagonista, puoi chiamare lo stop ma non sei il regista ti puoi credere al top ma sei in fondo alla lista
NATTY FRED:...
MANNOIA: questo non è un film e le nostre belle case non corrono il pericolo di essere invase, non è un armata aliena (mandata?) sulla terra, non sono extraterrestri che ci dichiaran guerra, son solamente uomini che varcano i confini, uomini con donne vecchi con bambini, poveri con poveri che scappan dalla fame gli uni sopra gli altri per intere settimane come in carri bestiame in un viaggio nel deserto rincorrono una via in balia dell'incerto per rimanere liberi costretti a farsi schiavi stipati nelle stive di disastronavi come i nostri avi contro i mostri e i draghi in un viaggio nell'inferno che prenoti e paghi sopravvivi o neghi questo il confine perchè non è un film non c'è lieto fine
INSIEME: scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
NATTY FRED:...
FRANKY HI-NRG: questo sembra un film di quelli terrificanti dalla trasilvania non arrivano vampiri ma badanti, da santo domingo non profughi o zombie, ma ragazze condannate a qualcuno che le trombi dalle filippine ... pure dal bangladesh dalla bielorussia solo carne da lap dance scappano per soddisfare vizi e sfizi nostri loro son le prede noi siamo i mostri loro la pietanza noi i commensali e se loro son gli avanzi noi siam peggio dei maiali pronti a divorare a sazietà pronti a lamentarci per la puzza per la ... umanità che ci occorre, ci soccorre, ci sosttenza questo non è un film ma vedrai che lo diventa tu stai attento e tienti pronto che al momento di girare i buoni vincon sempre, scegli da che parte stare.
NATTY FRED:...
INSIEME: scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
NATTY FREDDY:...
INSIEME: scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
NATTY FREDDY:
INSIEME: scegli da che parte stare, dalla parte di chi spinge, scegli da che parte stare, dalla parte del mare
Video ConVivere Buttiamo giù pareti senza difficoltà,lasciamo solo i vetri per una nuova verità da vivere..se resteremo umani saremo liberi e nel nostro domani impareremo a vivere e convivere. Guardami io chiedo quello che chiedi,parlami ed io ti comprenderò.. è possibile! Segui il vento che arriverà.. Mescolerò pensieri con vini e lacrime,i nostri desideri saranno mani libere per vivere. Guardami io chiedo quello che chiedi,parlami ed io ti comprenderò..non è difficile,segui il vento che arriverà! Guardami io chiedo quello che chiedi,parlami ed io ti comprenderò.. non è difficile segui il vento che arriverà! Guardami io chiedo quello che chiedi,parlami ed io ti comprenderò..non è difficile,segui il vento che arriverà!
Torno al sud come si torna sempre all'amore torno da te con desiderio e con timore porto il sud come un destino dentro al cuore sono del sud come il respiro del bandoneon sogno il sud immensa luna primo dolore io cerco il sud in ogni sguardo in ogni colore amo il sud con la sia gente la sua dignità sento il sud come il tuo corpo nell'intimità torno al sud come si torna sempre all'amore torno da te con desiderio e con timore amo il sud con la sua gente le sua dignità sento il sud come il tuo corpo nell'intimità ti amo sud ti amo sud ti amo sud
foto di Simone Cecchetti
Fiorella Mannoia: «Il mio atto d'amore per Lucio Dalla»
Il suo nuovo album A te, in uscita il 29 ottobre, è dedicato al cantautore bolognese scomparso un anno fa.
«Non so trovare un ricordo solo della nostra amicizia. Ce ne sono così tanti. Ho cantato con lui centinaia di volte, e altrettante ci siamo incontrati. E ogni volta è stata bella in modo diverso». Fiorella Mannoia canta Lucio Dalla. Lo fa in un album che già dal titolo, A te, vuole essere il più delicato degli omaggi, a un anno di distanza dalla morte di un amico che le ha fatto anche da mentore. Il disco, che è in uscita il 29 ottobre (ma che potete già ascoltare in parte in anteprima esclusiva su Deezer), è stato registrato in presa diretta, senza prove, nell'arco di due giorni. È nato d'un fiato, ispirato, come si fanno non solo tutti gli atti «necessari», di cui non si può fare a meno, ma anche quelli «d'amore».
Che uomo era Lucio Dalla?
«Senza dubbio un uomo particolare. Intelligente, colto, totalmente libero. Elegante, nonostante il suo abbigliamento eccentrico. Amava l'arte e la bellezza».
Che cosa ha regalato alla musica italiana?
«È stato un innovatore. Non aveva schemi, nemmeno nella costruzione delle sue canzoni: spaziava da un ritmo all'altro, con grande libertà, metteva la musica al servizio delle parole. Da lui ho imparato tanto. Il suo modo veloce di parlare, rincorrendo le parole, mi ha influenzata molto. Era un grandissimo cantante». Qual è la canzone dell'album a cui si sente più legata?
«Anna e Marco, perché mi ricorda le tante volte che l'ho cantata assieme a lui. E anche la grande emozione provata al Campovolo, quando ho duettato con Giuliano Sangiorgi al concerto Italia Loves Emilia. La scelgo per affetto, non perché sia la più bella. Nel mio cuore ce ne sono tante altre».
Nel dvd c'è una testimonianza di Marco Alemanno. Lo sente spesso?
«Sì. Averlo in studio è stato come avere un pezzo di Lucio con noi. È stato di enorme conforto. Ci ha regalato tanti aneddoti che solo lui poteva conoscere. Raccontava come sono nate le canzoni, perché e dove Lucio le ha scritte: Futura, davanti al Muro di Berlino, o La casa in riva al mare, alle Tremiti, che erano un carcere, immaginando un detenuto che pensa alla sua donna».
Nell'album ha scelto di duettare anche con Alessandra Amoroso. Com'è nata questa collaborazione?
«Avevo già avuto modo di farlo, e mi aveva colpito la sua eleganza, il suo modo aggraziato di cantare. L'eleganza è sinonimo di sottrazione: anche se hai la possibilità di arrivare a certe vette canore, lo puoi fare con parsimonia. Avevo voglia e bisogno di qualcuno che cantasse con me La sera dei miracoli, e ho pensato a lei. È arrivata, ha messo le cuffie e appena ha cominciato mi sono detta: "Avevo ragione". L'ho voluta anche per un senso di continuità con il lavoro di Lucio».
In che senso?
«Lucio non aveva nessun atteggiamento snobistico verso le nuove generazioni che vengono dai talent show. Non dimentichiamo la sua esperienza a Sanremo con Pierdavide Carone, il suo duetto con Marco Mengoni. La stessa cosa l'ho fatta io con Noemi, con Chiara, con Alessandra. Penso che Lucio sarebbe felice di sapere che ho chiamato a rendergli omaggio una giovane cantante. Spero che, attraverso di lei, le nuove generazioni, che conoscono poco il repertorio di Dalla, si avvicinino di più alla canzone d'autore. A loro, Lucio può dare tanto quanto ha dato a me».
Che cosa le ha dato?
«Ha contribuito a formarmi musicalmente. Era così serio quando si trattava di musica, e così leggero quando di trattava del suo essere artista. Era ironico, sapeva stare a contatto con la gente, e non si isolava come spesso fanno i grandi artisti. A Bologna, si fermava a parlare con tutti. Gli sono riconoscente, per tutto ciò ci ha lasciato. Che mi ha lasciato. Ecco, perché sentivo la necessità di incidere questo album: è riconoscenza, un omaggio, un atto d'amore».
A te è un album tributo a Lucio Dalla realizzato da Fiorella Mannoia. L'album è stato pubblicato il 29 ottobre 2013 per la Oyà/Sony Music. Il disco raggiunge il Disco d'oro per le 30.000 copie vendute.
Tracce
Le tracce da 1 a 11 sono state registrate in presa diretta nei giorni 9 e 10 settembre 2013 presso il Forum Village Roma.
Testi e musiche di Lucio Dalla, eccetto dove indicato.
Stella di mare – 4:32 Se io fossi un angelo – 4:31 (Lucio Dalla, Roberto Costa) Chissà se lo sai – 4:30 (Lucio Dalla, Ron) La casa in riva al mare – 4:12 (Sergio Bardotti, Gianfranco Baldazzi, Lucio Dalla) Anna e Marco – 3:53 Milano – 3:26 Caruso – 4:37 La sera dei miracoli (feat. Alessandra Amoroso) – 5:34 Cara – 5:25 Felicità (feat. Ron) – 5:52 Sulla rotta di Cristoforo Colombo – 4:16 Making of (video live) – 4:21