IVAN GRAZIANI

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  1. tomiva57
     
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    Ivan-Graziani-Ballata-Per-4-Stagioni-1976-Front-Cover-30554



    Ballata per quattro stagioni



    Da Wikipedia



    Ballata per 4 stagioni è un album di Ivan Graziani pubblicato nel 1976.

    Il disco

    L'album, il primo di Graziani per la Numero Uno, l'etichetta di Mogol e Lucio Battisti, fu registrato allo studio Fonoroma di Milano; il tecnico del suono è Piero Bravin.
    Le canzoni sono tutte scritte da Ivan Graziani (tranne Donna della terra, la cui musica è scritta da Graziani con Claudio Maioli), ed arrangiate dal cantautore insieme con il produttore del disco, Claudio Pascoli; l'unico brano già conosciuto è Il campo della fiera, che era stato già inciso nel 1973 in una versione acustica per l'album La città che io vorrei.
    Tutte le canzoni sono edite dalle edizioni musicali Universale, tranne Il campo della fiera e Il mio cerchio azzurro, edite dalle edizioni musicali Freedom Italiana.
    La copertina del disco è stata realizzata da Caesar Monti e Francesco Logoluso.
    Dall'album fu tratto il 45 giri Ballata per quattro stagioni/E sei così bella.
    L'album è stato ristampato in CD nel 1997 dalla BMG Ricordi (numero di catalogo 74321460162)


    Tracce

    LATO A

    Ballata per 4 stagioni - 4:00
    Dimmi ci credi tu? - 3:42
    Il mio cerchio azzurro - 3:34
    I giorni di novembre - 2:27
    Donna della terra - 4:05

    LATO B

    Il campo della fiera - 3:14
    La pazza sul fiume - 3:09
    Come - 3:34
    Trench - 4:05
    E sei così bella - 4:06





    Video

    Ballata per 4 stagioni



    "Primavera che sbocci fra i fiori e i colori
    ed annulli nei raggi di un sole insicuro
    l'umidore muschioso attaccato a quel muro
    e le bocche gelate dei portoni di ferro
    E cantando nel vento, più tiepida rendi
    la pioggia d'aprile che accende di verde
    le persiane e i cortili rende simili a laghi
    a specchi di latta fra barattoli e stracci.
    E l'amore tu porti innocente e distratto
    come un magico frutto
    Ballata, ballata per quattro stagioni
    ormai morte da tempo
    E avanti all'estate che ti prende alle spalle
    e non dà tempo per dire "Accidenti che caldo!"
    che già ti rigiri nel tuo letto bollente
    fra le lenzuola bagnate dai tuoi mille pensieri
    E ben venga l'estate, col sole che picchia
    a martello negli occhi e fa un cielo più basso
    di un deserto di pietre dove ronzano mosche
    in tondo senza alcuna ragione
    E nascosti nell'erba mi hai dato l'amore
    e il tuo primo dolore
    Ballata, ballata per quattro stagioni
    ormai morte da tempo
    E avanti all'autunno, così tenero e sfatto
    come un volto di donna che ha dato ormai tutto
    senza chiedere nulla, soltanto il bisogno
    di esistere ancora nei sogni di un uomo
    Ormai il nostro amore è come un bimbo malato
    che non ha più respiro, non può esser guarito
    singhiozza nel vento di un grigio novembre
    che affonda pian piano in paludi di nebbia
    E un ricordo soltanto anche se breve
    i tuoi seni bianchi come la neve
    Ballata, ballata per quattro stagioni
    ormai morte da tempo
    E avanti all'inverno con le mandorle e i frutti
    mangiati nell'ombra di una stanza proibita
    fra l'odore dolciastro dei fichi seccati
    e le paste di crema ormai tutte assaggiate
    Mentre di là nella sala si gioca alle carte
    coi volti infuocati ed i nasi paonazzi
    e le bocche allargate a masticare canditi
    e gli occhi annacquati dal vino bevuto
    Ed io ucciso di noia sto a contare le ore
    pensa un po' che Natale
    Ballata, ballata per quattro stagioni
    ormai morte da tempo
    Ballata, ballata per quattro stagioni
    ormai morte da tempo"