ALBERI DI NATALE

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Musuem Cromwell, Londra




Atene




Beirut




Castello Windsor, Inghilterra




Gerusalemme




Parigi, Eliseo




Roma

Albero di Natale a Petralia Sottana è stato realizzato interamente all'uncinetto
Foto di Ivan Fontò.

Secondo in molti l'albero di Natale nasce, almeno se ne consideriamo la sua accezione moderna, a Tallinn, in Estonia nel 1441, fu eretto un grande abete nella piazza del Municipio, Raekoja Plats, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell'anima gemella. Secondo una leggenda uno scapolo nella metà del ‘400 si trovava nella piazza centrale di Tallinn a ballare con una ragazza sotto un abete a cui poi diedero fuoco, come tradizione, ed è da qui che iniziarono ad addobbare gli alberi di Natale a dicembre con lucine e candele.



La tradizione fu poi ripresa dalla Germania del XVI secolo. Ingeborg Weber-Kellermann (professoressa di etnologia a Marburgo) ha identificato, fra i primi riferimenti storici alla tradizione, una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta. La storia dell'albero di Natale: dall'Estonia del '400 alle case di tutto il Mondo
Precedentemente a questa prima apparizione "ufficiale" dell'albero di Natale si può però trovare anche un gioco religioso medioevale celebrato proprio in Germania il 24 dicembre, il "gioco di Adamo e di Eva" (Adam und Eva Spiele), in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli dell'abbondanza per ricreare l'immagine del Paradiso. Successivamente gli alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché questi ultimi avevano una profonda valenza "magica" per il popolo.



Sempre in Germania, l'abete era anche il posto in cui venivano posati i bambini portati dalla cicogna. L'usanza, originariamente intesa come legata alla vita pubblica, entrò nelle case nel XVII secolo ed agli inizi del secolo successivo era già pratica comune in tutte le città della Renania. L'uso di candele per addobbare i rami dell'albero è attestato già nel XVIII secolo.
La tradizione rimase tipica delle regioni a nord del Reno, mentre era meno diffusa nelle regioni germaniche più a sud, dove i cattolici lo consideravano un uso protestante. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione negli anni successivi. A Vienna l'albero di Natale apparve nel 1816, per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans.

La sua diffusione definitiva venne dalla Gran Bretagna. A metà del XIX secolo, il principe Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha, marito della regina Vittoria, date le sue origini germaniche volle introdurre nelle proprie residenze l'uso a lui familiare dell'albero di Natale; la novità si estese presto come una moda in tutto il Regno Unito, e da lì a tutto il mondo anglosassone.



In Francia, invece, il primo albero di Natale fu addobbato nel 1840 dalla duchessa d’Orleans.
In Italia la prima ad addobbare un albero di Natale fu la regina Margherita nella seconda metà dell'Ottocento al Quirinale.



La città di Riga è fra quelle che si proclamano sedi del primo albero di Natale della storia, vi si trova una placca commemorativa scritta in otto lingue, secondo cui il "primo albero di capodanno" fu addobbato nella città nel 1510.“

ALBERI NATALE 2020 - MILANO

foto di Andrea Cherchi

ALBERI ABITO

ALBERI DAL PICCOLO MONDO

Le Galeries Lafayette celebrano il simbolo più universale del Natale: l'albero, che da quasi 50 anni troneggia imponente sotto la Cupola dell'edificio storico sito in Boulevard Haussmann. I leggendari grandi magazzini perseguono così la propria storia e si riconnettono con la letteratura, 80 anni dopo gli scritti di Colette, invitando la scrittrice Claire Castillon a immaginare una nuova fiaba: Planète Sapin.

Illustrato da Florent Chavouet, Planète Sapin racconta la storia di Nordmann, un abitante di Elato, il pianeta degli abeti selvatici, inviato sulla terra per aiutare Annie, il cui papà ha deciso di non festeggiare il Natale. Riuscirà Nordmann a salvare il Natale di Annie?

Simbolo iconico, universale ed emblematico del Natale, il Grand Sapin diventa il protagonista della fiaba di Natale. Ogni 30 minuti, le luci si spengono per lasciare il posto a un'animazione sonora e luminosa dove gli alberi, come per magia, prendono vita.

L'aeroporto di Vilnius, nel 2019 ha confiscato così tanti oggetti proibiti nel corso degli anni, che hanno deciso di usarli per creare un albero di Natale unico.

L'albero di Natale, composto da forbici, proiettili, accendini e persino coltelli da formaggio, non solo ha un bell'aspetto, ma ha anche uno scopo educativo, ricordando ai passeggeri gli oggetti che dovrebbero lasciare a casa durante il viaggio.

2022 Alberi di Natale,
Vilnius Lituania




L'installazione albero di Natale/torta di compleanno è la fusione di eleganza ed estetica invernale. Alto 25 metri e largo 22, l'albero irradia il fascino delle vacanze con dieci chilometri di ghirlande e ornamenti illuminati di ispirazione barocca. La sua forma rispecchia i capolavori gastronomici di Vilnius: i tre strati bianchi sono decorati con lampadari luminosi e decorativi, mentre l'interno nasconde una gemma dorata: un albero composto da 6.000 rami di abete, ornamenti dorati, ghirlande scintillanti e un cappello ardente.



“Non c'è compleanno senza torta, è una tradizione che risale ai tempi degli antichi romani. La gente credeva che le candele simboleggiassero la luce della vita e che il loro fumo portasse in cielo i desideri delle persone. E l'interno della torta nascondeva una sorpresa - una moneta o un anello - che avrebbe portato fortuna per un anno a chi l'avesse trovata. Ci auguriamo che la torta di compleanno di Vilnius e la sorpresa al suo interno sollevino anche lo spirito dei visitatori e rendano realtà i loro desideri più profondi”, ha commentato Dominykas Koncevičius, il creatore dell'installazione dell'albero di Natale.

Vilnius Lituania

Albero di Natale 2019






Albero di Natale 2020

Vilnius Lituania

2021