IL NATALE....esplode la magia

festa, tradizioni e usanze...decoupage

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  1. gheagabry
     
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    Adornate i saloni con rami di agrifoglio. Questa è la stagione per essere allegri. Ora indossiamo i nostri abiti vivaci, cantiamo allegramente il vecchio canto natalizio. Guardate davanti a noi il ceppo di Yule che brucia vivacemente. Suonate l'arpa ed unitevi al coro. Seguitemi con ritmo allegro mentre narro del tesoro di Yule. L'anno vecchio sta quasi per finire, salute quello nuovo: voi giovinetti e fanciulle! Cantiamo allegramente noncuranti del vento e del tempo.


    Solstizio d'inverno...YULE LOG


    Yule
    Una delle più antiche e significative usanze legate al Solstizio di’Inverno è lo YULE LOG (o CLOG), ovvero il ceppo di Yule, un grande tronco decorato con nastri e edere e bacche che, fin dai tempi più remoti, nei territori del nord, veniva condotto cerimoniosamente sui bracieri e nei camini.. per ardere e portare luce, vita e calore nelle case, per dodici giorni: i dodici giorni destinati ai riti e alle cerimonie solstiziali, e in seguito, natalizie.


    Nella notte più lunga dell’anno (o in seguito, alla vigilia di Natale), questo grande tronco, spesso di quercia, veniva acceso con un frammento di carbone ricavato dal tronco del solstizio precedente. Per giorni i membri maschi della famiglia cercavano la pianta adatta. Non tutte andavano bene: dovevano essere piante cadute da tempo, secche, adatte alla combustione, ma al tempo stesso, non dovevano ‘ospitare’ animali o essere divenute tane... poichè, fino al secolo scorso, intralciare i percorsi di Madre Natura era saggiamente considerato assai sciocco e poco propizio.Questa splendida usanza, sebbene di origine germanica, si diffuse velocemente anche nelle aree celtiche.

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    Nel suo meraviglioso saggio “Il tempo dei Celti”, Kondratiev ci ricorda come in Scozia tale ceppo venisse scolpito in forma di donna: la Cailleach Nollag, ovvero la Megera di Natale (Yeel Carline ovvero "the Christmas Old Wife") . Ma cosa simboleggiava? Il suo lento bruciare segnava l’evoluzione ciclica della Dea, la sconfitta del suo aspetto sterile e minaccioso di dama dell’inverno, la promessa della primavera futura: al solstizio d’inverno ella aveva ormai i giorni contati... Nella sfera cristiana invece, che gradatamente si sovrappose alle usanze pagane più antiche, il fuoco del ceppo serviva simbolicamente a scaldare il Bambin Gesù fino all’Epifania. Ciò che preme sottolineare qui però è il legame tra il solstizio, il fuoco e la buona sorte. Come ci insegna Frazer, i due solstizi erano le due grandi svolte solari che catturavano l’attenzione dell’essere umano, doveva quindi apparire assai logico accendere dei fuochi particolari in questi due momenti. La tradizione dello Yule Log persistette vivacemente fino all’epoca vittoriana, e ancora oggi non è scomparsa del tutto dalle campagne. Sebbene il suo ricordo sia assai più vivo in Inghilterra che in altre zone. l’uso di questo fuoco rituale era diffusissimo: “Nelle valli di Sieg e di Lahn il ceppo di Natale era costituito da un pesante blocco di quercia (...) e seppur esposto al fuoco, spesso non bastava un anno a ridurlo in cenere. Quando, l’anno successivo, lo si sostituiva con un blocco nuovo, i resti venivano ridotti in polvere da spargere nelle dodici notti precedenti l’Epifania sui campi, per propiziare i raccolti futuri”. Non solo, in alcune zone della Francia un pezzo del ciocco veniva montato sull’aratro, credendo che servisse a far meglio germogliare i semi.
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    In Vestfalia invece il ciocco veniva appena bruciacchiato, e poi riposto con cura. Ogni volta che scoppiava un temporale, lo si faceva bruciare un po’, poichè si credeva che mai un fulmine si sarebbe abbattuto su una casa nella quale ardeva un così sacro fuoco. Anche in Provenza si pensava che il ceppo proteggesse dai fulmini e pezzetti carbonizzati del ciocco venivano nascosti sotto i letti, per difendere dai geloni, dai fulimini e dalle malattie invernali. Il legame tra il ciocco e i fulmini è semplice da spiegare: esso era spesso di legno di quercia e nella memoria ancestrale doveva essere rimasta la consapevolezza che la quercia era legata al Dio delle Folgori.

Dalla Russia alla Scandinavia, dalla Serbia all’Inghilterra, dal Galles all’Italia, ovunque troviamo tracce del tronco di Natale. Perfino nella nostra toscana, in Val di Chiana, ci sono ricordi legati all’Ave Maria del Ceppo, una canzoncina intonata dai bimbi nei giorni di dicembre.
    La tradizione celtica bretone ci suggerisce invece un rituale assai più semplice da eseguire (non tutti oggi hanno un camino abbastanza grande da ospitare un ceppo per 12 giorni...): Il Ramo dei Desideri. Nove giorni prima del Solstizio (a Santa Lucia quindi) è usanza cercare un ramo, dipingerlo se si vuole, e posizionarlo all’entrata della propria casa: chiunque entri in casa se vorrà potrà scrivere un proprio desiderio su di un pezzetto di carta che verrà poi legato al ramo con un nastrino. Il giorno del solstizio il ramo verrà bruciato insieme ai desideri: per un rametto può bastare un caminetto o una stufa, o un piccolo falò all’aperto. Il fumo porterà al cielo i nostri desideri, li libererà nell’aria, liberi di salire verso l’infinito. 
La luce è il fulcro della tradizione dello YULE LOG: ‘fare il giorno di notte’ ovvero portare luce e calore nel core rigido e gelido dell’inverno.
    (ilfiloincantato)


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    Edited by gheagabry1 - 20/10/2019, 15:44
     
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    Edited by Lussy60 - 11/10/2013, 23:35
     
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    Edited by gheagabry - 11/10/2013, 23:38
     
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  7. gheagabry
     
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    La luce guardò in basso e vide le tenebre:
    "Là voglio andare" disse la luce.
    La pace guardò in basso e vide la guerra:
    "Là voglio andare" disse la pace.
    L'amore guardò in basso e vide l'odio:
    "Laggiù voglio andare" disse l'amore
    così apparve la luce e inondò la terra,
    così apparve la pace e offrì riposo,
    così apparve l'amore e portò la vita.
    "E il verbo si fece carne e dimorò in mezzo a noi"



    dal web




    Il Natale muove una bacchetta magica sul mondo ed ecco,
    tutto è più dolce e più bello



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  8. gheagabry
     
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    NATALE A PARIGI


    Non resta che coprirsi al meglio, indossando un caldo cappotto e prepararsi a visitare Parigi per Natale. Immaginatevi tra i mercatini di Boulevard Saint Germain e Place Saint-Sulpice, sorseggiando l'ottimo 'vin chaud' e gustando una miriade di piatti locali e dolciumi tradizionali.
    Il Natale a Parigi è vissuto con grande festività, dai residenti e dai turisti che ad ogni occasione invadono la capitale francese, anche solo per un fine settimana. Durante l'Avvento, viali e piazze, negozi e gallerie commerciali, fanno il pieno di luci e colori, diventando sfondo ideale per una vacanza romantica o un incantevole soggiorno per l'intera famiglia con bambini a seguito. Père Noël, il Babbo Natale francese, si prepara ad incantare i più piccoli attraverso la lunga lista dei desideri, mentre gli adulti preparano l'itinerario giornaliero tra mercatini, musei e ristoranti. Percorsi che fanno subito notare quanto la capitale francese possa ancora oggi offrire un giusto mix di tradizioni, antiche e nuove. Un Natale a Parigi resta dopo tutto ancora oggi un evento religioso, con presepi, messe di mezzanotte ed incontri in famiglia e tra amici.
    Un tempo, i bambini usavano mettere le proprie scarpe accanto al fuoco del caminetto, così che Babbo Natale potesse lasciare loro i giocattoli. Usanza questa presente ancora oggi, le uniche cose diverse sono giusto scarpe e camino. I presepi sono sempre stati una parte importante nelle celebrazioni, così come è ancora molto sentita la partecipazione popolare alla messa di mezzanotte, alla vigilia di Natale.
    Nel decidere dove andare e cosa visitare a Parigi durante il periodo di Natale, optate per la miriade di bancarelle presenti ad ogni piazza e angolo della città, oppure per i grandi magazzini, le cui illuminazioni sono sempre di grande effetto visivo. In effetti, le luci di Natale sono una delle principali attrazioni della città nei mesi di novembre e dicembre. I posti migliori di visita a proposito si trovano lungo i celebri Champs-Elysées, le Rue Montorgueil e Rue Mouffetard, in Place Vendome, nelle vetrine dei grandi magazzini (tra cui il ben noto Galeries Lafayette) e, non ultima, la storica cattedrale di Notre Dame. Ed è proprio qui che si ha modo di ammirare il gigantesco albero Natale. Non perdetevi inoltre la messa di mezzanotte all'interno della cattedrale, anche se non siete persone religiose, diventerà un'esperienza unica, tra canti e tradizione. Partecipare ad un servizio in una delle tante belle chiese di Parigi può essere un modo diverso per trascorrere la vigilia di Natale.
    Sono le luci dei Marché de Noël (mercatini di Natale) ad attirare maggiormente il visitatore, grande o piccolo che sia. La loro abbondanza a Parigi è incredibile, tutti arricchiti di bancarelle in legno, luci e dolciumi, artigianato locale, spezie dagli intensi profumi, bevande calde, miele e marmellate, cioccolati, liquori e piatti tipici (la lista è interminabile), Alcuni dei mercati più popolari sono situati presso la chiesa di Saint-Sulpice, sulla Place Saint-Germain-des-Pres, sotto il grande arco nel moderno quartiere di La Defense e sugli Champs-Elysées, Rue Jean de la Fontain, In genere, la loro apertura va dal mese da metà novembre fino alla fine dell'anno.
    Un giro tra una bancarella e l'altra, tra i tavoli di caratteristici bistrot e ristoranti (o per i più fortunati tra amici e parenti) e avrete modo di scoprire la tipica gastronomia natalizia di Parigi: durante il Reveillon, vigilia di Natale, la tradizione vuole le famiglie riunite a cena sorseggiando da prima un aperitivo o un bicchiere di champagne o un Kir Royale, a cui si accompagna il tipico foie gras. In realtà il modo migliore per mangiare il foie gras è con un vino molto più dolce, il Sauterne (per chi non lo avesse mai provato, il contrasto di sapori è una vera sorpresa per il palato). Seguono salmone affumicato, ostriche, o lumache. Il piatto principale oggigiorno varia notevolmente, anche se probabilmente quello più tradizionale continua ad essere il cappone, servito con uva passa o ripieno di castagno. Altri piatti principali sono l'oca, l'agnello, o anche filetti di manzo o di maiale. Il dolce tradizionale di Natale è il 'buche de Noel': una sottile torta di pan di spagna, dalla forma cilindrica (ricorda un grosso tronco d'albero) e ricoperta di glassa al cioccolato e zucchero velato (a raffigurare la neve) e poi smerigliata a formare la tipica sembianza.
    Se siete fortunati abbastanza di trovarvi a Parigi nel corso del mese di dicembre, fermatevi presso i mercatini con in vendita prodotti alimentari natalizi già pronti al consumo, o presso alcuni negozi di generi alimentari per verificare quanto saporita può diventare la vostra vacanza. Da Hediard è possibile trovare una buona selezione, se invece vi fermate presso Monoprix (ex INNOS) in Rue du Depart (Metro: Montparnasse), troverete una miriade di foie gras a prezzi accessibili.
    Tra le altre tradizione di Parigi troviamo anche la temporanea apertura delle piste di pattinaggio su ghiaccio. La loro posizione può variare di anno in anno, anche se quelle principali sono sempre nei luoghi di maggiore frequenza turistica: vicino al Municipio Hotel de Ville e vicino a Montparnasse
    (informagiovani-italia.com)



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    LA LEGGENDA DELLLE PALLINE DI NATALE



    Un artista di strada molto povero si trova a Betlemme nei giorni seguenti alla nascita del Bambino Gesù. Voleva andare a salutarlo ma non aveva nemmeno un dono da portargli.
    Dopo qualche esitazione decise di recarsi alla grotta e di andarlo a trovare.Gli venne in mente un'idea: fece quello che gli riusciva meglio, il giocoliere, e fece ridere i piccolo bambino.Da quel giorno per ricordarci delle risate di Gesù Bambino si appendono delle palline colorate all'albero di Natale.



    ....una favola.....



    Finalmente è arrivato il mio momento?
    Sono emozionata!!! Mamma… guardami come brillo, ho un abito dai colori sgargianti, la prigionia non mi ha resa meno bella.
    - Mamma, perché non mi rispondi!!!! Mamma, Mamma…
    Una voce lontana rispose:
    Figlia mia, son qui dall’alto ti sento, sei bella lo so, i tuoi colori somigliano a quelli di una stella. -Mamma ma dove sei io non ti vedo! Che importa vedersi mi senti?
    - Si ti sento, ma…vorrei anche vederti e esserti vicina.
    Mi vedrai e saremo vicine, fa che quella mano ti scelga così potrai raggiungermi.
    La pallina di Natale si mise in bella mostra, voleva raggiungere la sua mamma che già faceva parte dell’albero di Natale su in punta, era la stella più bella, ma per le palline la vita era dura, non tutte sarebbero arrivate alla meta ambita.
    La mano prese ad aprire lo scatolo, la pallina di Natale, incominciò a sorridere del più grande sorriso che aveva nel cuore, dicendo:
    Mano, mano, io voglio andare dalla mamma, non importa che non sia la più bella, ti prego fammi stare vicino a lei.
    Ma la mano non poteva ascoltare la voce di una piccola pallina d’argento, e continuava a selezionare palline, senza neppure sfiorarla.
    Ogni discesa della mano, faceva palpitare il cuore della povera pallina, e quando l’albero fu completamente adorno la pallina si rese conto di non esser stata scelta.
    Le lacrime cominciarono a scendere copiose, i singhiozzi della piccola pallina delusa riecheggiarono per tutto lo scatolo, le altre palline cercarono di consolarla, ma la piccola era davvero inconsolabile.
    La madre dall’alto dell’albero si accese di una luce strana, e quando la mano guardò l’albero, provando un senso di insoddisfazione disse:
    Cara ma l’albero quest’anno mi sembra strano, non mi da emozione, tu cosa ne pensi?
    Tesoro lo trovo elegante, hai fatto bene a scegliere di farlo dorato, molto richiama la meravigliosa stella che hai messo in punta.
    Si, ma c’è qualcosa che non va….
    L’uomo proprietario della mano, prese a guardare l’albero con maggiore attenzione, non riuscendo a capire da cosa nascesse questa sua insoddisfazione.
    - Papà? Disse il piccolo Marco di appena cinque anni.
    Quest’albero è sbagliato! -Cosa? Si girò il papà incuriosito.
    - Cosa dici Marcolino perché sarebbe sbagliato?
    Papà c’è una pallina d’argento che piange, perché non è stata messa sull’albero.
    Marco ma che dici le palline non piangono, le palline d’argento le useremo l’anno prossimo. - Anche la stella piange. Aggiunse Marco. L’uomo guardò negli occhi il piccolo, e preso da una grande tenerezza disse: Amore completalo tu l’albero.
    Marco riaprì lo scatolo, e con fare trionfante prendendo una precisa pallina disse:
    - Questa papà, va vicino alla stella.
    Il papà prese la piccola pallina d’argento posizionandola proprio sotto la stella, così come Marco aveva suggerito, riaccese il tutto, è albero prese a riflettere di una luce straordinaria. L’uomo guardò la moglie come folgorato.
    Ma com’è possibile vedi anche tu quello che vedo io, l’albero brilla di una luce nuova.
    Quella sera non fu necessario accendere la televisione per far scorrere il tempo, la piccola famigliola si strinse sul divano ad ammirare il loro meraviglioso albero e nel silenzio della contemplazione una piccola voce disse. Mamma, ti amo.
    (Cleonice Parisi)



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  9. gheagabry
     
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    NATALE A DUBLINO



    Le luci di Natale a Dublino vengono accese nel mese di novembre, con una cerimonia che vede il primo cittadino sindaco della città dare il via ad oltre 100.000 lampadine: sono quelle (strettamente a basso consumo energetico) dell'albero di Natale di O'Connell Street, alto ben oltre 15 metri. La via è il principale sentiero della città (e uno dei più grandi della nazione), in precedenza conosciuta come Sackville Street. La si identifica anche per le sue statue importanti: tra cui quella di Charles Stewart Parnell (il re senza corona d'Irlanda), Daniel O'Connell, colui che guidò il movimento cattolico all'emancipazione, il grande obelisco Spire of Dublin (An Túr Solais) alto 120 metri. Un tempo era qui presente anche una stravagante grande scultura, quella di Anna Livia (personaggio della novella di James Joyce La veglia di Finnegan) raffigurata all'interno di una vasca da bagno con tanto di bollicine, a rappresentare il fiume Liffey che bagna la stessa Dublino.
    Il 'Big Switch On', come viene chiamato dagli abitanti locali, dà il via alle celebrazioni del Natale irlandese, tra canti natalizi, bancarelle, piste di pattinaggio sul ghiaccio e così via. Ancora una volta le strade lastricate di Smithfield si riempiranno di pattinatori con il Smithfield Ice Rink, che nella stagione delle feste si completa di un vero e proprio igloo di ghiaccio, con all'interno un piccolo mercatino di Natale: pensate, trovarvi in pratica con soffitto e paretti di ghiaccio intorno a voi, ad assaporare un tipico piatto caldo irlandese.
    Il Natale è il momento magico dell'anno per i bambini, quindi perché non portare i vostri piccoli al centro di Dublino per il Family Day? L'8 dicembre la giornata inizia con l'apertura del presepe degli animali alla Mansion House. A partire dalle 12.00 in South King Street ci saranno intrattenimento e divertimento con tanto di renne, pittura del viso, gonfiare palloncini, clown e molto altro ancora. I negozi di Grafton Street avranno tutti l'insegna indicante il "Family Day", entrateci per le occasioni e le offerte speciali. Alla fine della giornata, dirigetevi verso Georges Dock, dove ci sarà una sorpresa speciale per tutti!
    Il Messiah di Handel è tradizionalmente associato al Natale in tutto il mondo. Recatevi presso la cattedrale di St.Patrick per assistere al concerto (i proventi andranno a sostegno Cancer Centre Institute). Il concerto di canti natalizi si svolgerà nel castello di Malahide il 10 dicembre. I monumenti di Dublino si arricchiscono di nuovo significato, nell'antica cattedrale di Christchurch, per esempio, si ammira uno dei più bei presepi della stagione, fatto dagli artigiani del posto.
    Natale a Temple Bar inizia con la Drogheda Brass Band che intrattiene le folle con vecchi brani natalizi di questo famoso quartiere culturale di Dublino. Qui i visitatori troveranno anche il famoso storico Mercatino di Natale con eventi programmati ogni Sabato fino al 20 dicembre. Gli eventi comprendono anche alcune progettazioni artistiche con designer irlandesi e alcuni artigiani che preparano sotto gli occhi dei visitatori souvenir e oggetti da regalo. Non tralasciate l'Old Temple Bar Food Market, il mercatino conosciuto in particolare per i prodotti agricoli locali, sempre genuini e di prima raccolta biologica. Il giro del quartiere non è completo senza aver dato almeno un'occhiata al Temple Bar Book Market, dove trovare un'ottima collezione di libri, dai classici di Natale alle nuove uscite.
    Il 6 dicembre e fino al 20, la Farmleigh House nel parco di Phoenix, apre le porte ai visitatori per l'annuale mercatino di Natale gastronomico: l'antico palazzo viene addobbato in stile tradizionale edwardiano, tra mercati alimentari, cantastorie per i bambini, addobbi floreali, nel più puro spirito di festa. Il 6 dicembre a Dublino viene anche celebrata la giornata 'monumenti aperti', approfittatene per visitare gratuitamente il Museo Nazionale d'Irlanda, per assistere anche ad una serie di mostre a tema natalizio e attività per bambini.
    Uno dei mercati di Natale più grandi di Dublino è il Mercatino di Natale delle Docklands che apre al pubblico 12 al 23 dicembre. Circa un centinaio di bancarelle in legno propongono ai visitatori una serie di regali di Natale: creativi dai gioielli artigianali, oggetti in vetro, giocattoli in legno. I visitatori più piccoli hanno inoltre la possibilità di creare i propri doni attraverso un laboratorio d'arte e artigianato. Nella più classica celebrazione del Natale
    (informagiovani-italia.com/natale-dublino)


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    A chi ama dormire ma si sveglia sempre di buon umore…

    A chi saluta ancora con un bacio,
    a chi lavora molto e si diverte di più,
    a chi va in fretta in auto ma non suona ai semafori,
    a chi arriva in ritardo ma non cerca scuse,
    a chi spegne la tele per fare due chiacchiere,
    a chi è felice il doppio quando fa la metà,
    a chi si alza presto per aiutare un amico,
    a chi ha l’entusiasmo di un bambino
    e i pensieri di un uomo,
    a chi vede nero solo quando è buio,
    a chi non aspetta il Natale per essere migliore…
    Buon Natale!

     
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    Edited by gheagabry - 11/10/2013, 23:52
     
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    IL MAGO DI NATALE

    Gianni Rodari



    S'io fossi il mago di Natale
    farei spuntare un albero di Natale
    in ogni casa, in ogni appartamento
    dalle piastrelle del pavimento,
    ma non l'alberello finto,
    di plastica, dipinto
    che vendono adesso all'Upim:
    un vero abete, un pino di montagna,
    con un po' di vento vero
    impigliato tra i rami,
    che mandi profumo di resina
    in tutte le camere,
    e sui rami i magici frutti: regali per tutti.

    Poi con la mia bacchetta me ne andrei
    a fare magie
    per tutte le vie
    In via Nazionale
    farei crescere un albero di Natale
    carico di bambole
    d'ogni qualità,
    che chiudono gli occhi
    e chiamano papà,
    camminano da sole,
    ballano il rock an'roll
    e fanno le capriole.
    Chi le vuole, le prende:
    gratis, s'intende.

    In piazza San Cosimato
    faccio crescere l'albero
    del cioccolato;
    in via del Tritone
    l'albero del panettone
    in viale Buozzi
    l'albero dei maritozzi,
    e in largo di Santa Susanna
    quello dei maritozzi con la panna.

    Continuiamo la passeggiata?
    La magia è appena cominciata:
    dobbiamo scegliere il posto
    all'albero dei trenini:
    va bene piazza Mazzini?
    Quello degli aeroplani
    lo faccio in via dei Campani.

    Ogni strada avrà un albero speciale
    e il giorno di Natale
    i bimbi faranno
    il giro di Roma
    a prendersi quel che vorranno.

    Per ogni giocattolo
    colto dal suo ramo
    ne spunterà un altro
    dello stesso modello
    o anche più bello.

    Per i grandi invece ci sarà
    magari in via Condotti
    l'albero delle scarpe e dei cappotti.

    Tutto questo farei se fossi un mago.
    Però non lo sono
    che posso fare?

    Non ho che auguri da regalare:
    di auguri ne ho tanti,
    scegliete quelli che volete,
    prendeteli tutti quanti.

    albero



    Edited by gheagabry1 - 20/10/2019, 15:31
     
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