Morto Little Tony, l'Elvis de noantri. Ucciso da tumore alle ossa
di Marco Molendini ilmessaggero.it
L’Elvis de Noantri è morto. Little Tony se n'è andato in silenzio, assieme al suo ciuffo di ragazzo per sempre. Settantadue anni consumati a tempo di rock e finiti in clinica, nel dolore spietato di una malattia senza scampo. Little Tony era in coma, colpito da un tumore alle ossa contro il quale il suo cuore matto stava lottando da mesi. La notizia era ormai di dominio pubblico nel mondo della musica, molti i colleghi che negli ultimi giorni tempestavano di telefonate la famiglia e gli amici di Little Tony per chiedere notizie, da Mina a Morandi, a Pippo Baudo.
L’AFFETTO.
Segno dell’affetto e della popolarità che circonda il cantante di successi che appartengono alla memoria collettiva, da Cuore matto (una sorta di sigla personale) a Riderà, a La spada nel cuore. Ma Tony non è stato solo un protagonista della nostra musica, è un personaggio legato al costume, un raro esempio di artista fedele al mito di Elvis Presley e del primo rock’n’roll. Una generazione, la sua, cresciuta negli anni Cinquanta, proprio mentre Rock around the clock e Jailhouse rock cambiavano la musica e in Italia dominava ancora la canzone ipermelodica. Little, nato a Tivoli da una famiglia di sanmarinesi, si era fatto le ossa assieme ai fratelli cantando nei matrimoni nei ristoranti dei Castelli, poi un giorno durante un contest al Teatro Smeraldo di Milano arrivò un impresario inglese che lo invitò a fare un tour Oltremanica. Per Little Tony and his brothers (così si chiamavano) fu successo che durò un paio d’anni. Quando tornò in Italia, insomma, si era già fatto le ossa e poteva affrontare la sfida su un terreno in cui il principale avversario era un altro fan di Elvis, Adriano Celentano.
LE RIVALITÀ. Le rivalità sono da sempre state il sale del music business italiano, ma nel loro caso la rivalità si trasformò in una sorta di momentanea alleanza e, nel 61, Little e il Molleggiato si trovarono fianco a fianco sul palco di Sanremo a cantare 24 mila baci. Arrivarono secondi e, anche se il successo fu in gran parte assorbito da Adriano, per Little cominciò la popolarità. Una popolarità fatta del suo personaggio fedele alla prima ora del rock, ma capace di una sottile vena melodica presente in tutti i suoi successi. Una popolarità duratura che è continuata fino ad oggi con un’impressionante serie di date e concerti e non solo in Italia. Qualche anno fa, proprio durante un tour in Canada, Tony fu vittima di un infarto.
E' morto Little Tony, mito degli anni '60: mondo della musica in lutto
da: gazzetta.it
Il cantante, malato da tempo, è morto in una clinica a Roma. Divideva con Bobby Solo la fama di Elvis italiano. Tra i suoi brani più famosi "Cuore Matto", "Riderà", "La spada nel cuore". Amante delle Ferrari, di cui era un collezionista, e tifoso della Roma per cui scrisse un brano per celebrare lo scudetto 1983
Mondo della musica in lutto. Si è spento lunedì sera a Roma Little Tony. Il cantante - che aveva 72 anni ed era originario di Tivoli (Roma) - era malato di tumore. Il decesso è avvenuto a Villa Margherita, dove era ricoverato da tre mesi. I funerali si svolgeranno giovedì al Divino Amore.
LA VITA — Little Tony, all'anagrafe Antonio Ciacci, era nato a Tivoli il 9 febbraio 1941. Da giovane ha iniziato a interessarsi di musica grazie a una passione di famiglia. Rientrato in Italia dall'Inghilterra, nel 1961 ha partecipato al Festival di Sanremo in coppia con Adriano Celentano, arrivando secondo grazie a "24 mila baci". Sempre nel 1961 ha inciso diverse canzoni per alcuni film. Il primo successo discografico è del 1962: "Il ragazzo col ciuffo". Nel 1962 partecipa al Cantagiro con il brano "So che mi ami ancora". Nel 1965 è semifinalista a Un disco per l'estate con "Viene la notte". Trionfo nel 1966 quando porta al Cantagiro "Riderà". La canzone non vincerà la manifestazione ma venderà oltre un milione di copie. L'anno dopo un altro grande successo: la sanremese "Cuore matto" arriva prima in classifica e rimane tra i primi posti per 12 settimane consecutive. Del '68 ancora al Festival di Sanremo con "Un uomo piange solo per amore". Nel 1974 è di nuovo a Sanremo con Cavalli e a Saint Vincent, semifinalista di Un disco per l'estate con Quando c'eri tu. Nel 1975 incide l'album Tony canta Elvis, in cui rende omaggio al suo maestro interpretandone vari classici. Nel 2003 partecipa di nuovo al Festival con "Non si cresce mai" in coppia con Bobby Solo. Proprio insieme a Bobby Solo a cui era legato da amicizia sincera e un pizzico di rivalità quando si entrava nel tema di chi fosse dei due l'Elvis italiano. Nel 2008 parteciperà di nuovo al Festival col brano "Non finisce qui". Personaggio dotato di grande simpatia non ha mai tradito il suo ciuffo e il suo passato, continuando a interpretare i suoi brani classici nelle trasmissioni che celebravano il mito degli anni 60'.
FERRARI
— Al di là della musica, Littlet Tony era un grande sportivo e soprattutto un grande appassionato di automobili, in particolare della Ferrari, di cui era un collezionista (tra le auto aveva una splendida Daytona) tanto da essere presidente del Ferrari Appia Antica club. Un amore vero, ricordato dallo stesso cantante in un'intervista di qualche anno fa proprio durante un raduno della Ferrari a cui si presentò con la sua '330 Gt': "Nel '62 avevo una Spider Alfa Romeo 2000. Un missile, per quei tempi. Un giorno, presi l' auto per andare a fare uno spettacolo a Radicofani. Non mi facevo sorpassare da nessuno, io. Mentre procedevo a tutto gas, qualcuno ebbe il coraggio di starmi dietro, a una manciata di metri. Non mollava, e un certo punto il guidatore ingranò la seconda e volò via, scomparendo in una nuvola di fumo. Un razzo, riuscii solo a scorgere il nome della vettura: Ferrari". Amava raccontare il suo incontro con Enzo Ferrari e infilava la tuta dei meccanici di maranello quando c'era da riparare qualcosa nel suo nutrito parco macchine.
LA ROMA — Aveva fatto parte della nazionale attori e cantanti e aveva preso parte a qualche Derby del Cuore. Il suo di cuore calcistico batteva per la Roma. Nel 1983, per celebrare lo scudetto giallorosso, scrisse interpretò un brano allegro, festoso e senza pretese se non quello di celebrare la Roma di Falcao con la canzone "Roma brasileira".
SALUTI — "Addio Cuore Matto". Così i Negramaro salutano su twitter il cantante Little Tony. Sempre su twitter Sabina Guzzanti scrive: "Forse per questo fa inverno a primavera"
Little Tony, i suoi successi discografici: ecco le canzoni più famose
Posted by Arianna Ascione da: musicfeed.altervista.org
Little Tony purtroppo ci ha lasciati poche ore fa. La sua carriera, iniziata alla fine degli anni Cinquanta (venne notato nel 1958 dell’impresario Jack Good allo Smeraldo di Milano, che lo convinse a lasciare l’Italia), conobbe il successo negli anni Sessanta.
Lo abbiamo sempre considerato un po’ il ‘nostro’ Elvis, e il rock’n'roll, sua grande passione, non l’ha mai abbandonato: agli inizi si dedicò all’incisione di numerosi singoli-cover di celebri brani americani (“Johnny B. Goode”, “Shake rattle and roll”), e nel 1976 e nel 1978 registrò ben due tributi al suo ispiratore (“Tony canta Elvis” e “Tribute to Elvis”).
Le sue canzoni più note sono strettamente legate a concorsi canori, come il Festival (nel 1961 partecipò a Sanremo con Adriano Celentano e “24 mila baci”. Altre famose sanremesi “Quando vedrai la mia ragazza”, “Un uomo piange solo per amore”, “Bada bambina”, “La spada nel cuore”), o il Cantagiro (“Se insieme ad un altro ti vedrò”, “Non aspetto nessuno”). Nel 1966 arriverà il brano “Riderà”, e l’anno dopo la sua hit più famosa, “Cuore Matto”. A Canzonissima, nel 1968, invece lancerà “Lacrime” e “La donna di picche”.
Tony nel 1969 fondò una sua etichetta, la Little Records: la prima pubblicazione fu “E diceva che amava me/Nostalgia”. Da ricordare in ambito musicale anche la sua partecipazione a diversi ‘musicarelli’, come “Riderà (Cuore matto)” o “Cuore matto… matto da legare” - sia come autore di canzoni che come attore -.
Nel 1981 Little Tony ha inciso “Profumo di mare”, la sigla di Love Boat. L’ultima sua partecipazione sanremese risale all’edizione 2008 con la canzone “Non finisce qui”, dopo un memorabile duetto con Bobby Solo nel Sanremo 2003 (“Non si cresce mai”).
Little Tony, l'addio di amici e fan a Roma: da Baudo a Bobby Solo per l'ultimo saluto Alemanno contestato al funerale. «Il Comune si attiverà per dedicargli una via»
ROMA - Folla di amici e fan al santuario del Divino Amore per dare l'addio al "Cuore matto", Little Tony, i cui funerali si sono tenuti questa mattina a Roma.
Per l'ultimo saluto al cantante, scomparso lunedì dopo una lunga malattia, icona del rock grazie a pezzi immortali come 24mila baci, Riderà, La spada nel cuore e proprio Cuore matto, si è radunato un gran numero di pezzi da novanta della musica e dello spettacolo italiani.
Da Bobby Solo a Mara Venier, da Al Bano, visibilmente commosso, a Pippo Baudo. Un applauso ha accolto l'ingresso del feretro nella chiesa, da parte delle centinaia di fan arrivate da ogni parte d'Italia. Fuori dal santuario, diverse auto d'epoca, ad omaggiare la grande passione di Little Tony per le quattro ruote.
Stracolma la chiesa, tanto piena da non riuscire a contenere tutti i presenti, molti dei quali hanno seguito la cerimonia da un megaschermo allestito all'esterno. A salutare Little tony anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Edoardo Vianello, Fiorello, Lorella Cuccarini, Rita Pavone. Anche al termine della cerimonia, la folla ha salutato con un lungo applauso il passaggio del feretro. Applauso che poi ha accompagnato, a ritmo, una delle canzoni più' famose di Little Tony, Cuore matto, ultimo saluto a uno dei protagonisti più celebri della musica italiana.
Successivamente, dal podio allestito all'esterno della chiesa, insieme agli amici di Little Tony, è intervenuto Alemanno: «Non è il momento di fare politica», ha esordito il sindaco, applaudito dai presenti, rivolto a un paio di persone che lo contestavano.
«Sento il dovere di portare le condoglianze a nome della città di Roma, ai familiari di Little Tony e a tutti i presenti; ha rappresentato sicuramente talento e capacità artistiche, ma anche un modo di essere e di vivere. Una persona semplice, diretta, solare, appassionata che ha rappresentato la faccia più pulita della nostra città». «Ha trasmesso l'idea di una musica tutta volta a sprigionare il sentimento - ha continuato Alemanno - da questo punto di vista è stato un maestro per tante generazioni, e Roma non lo può dimenticare. Grazie Tony - ha concluso Alemanno - sei stato una persona eccezionale per tutti noi, grazie». Appena ci sarà una richiesta per dedicargli una via, ha aggiunto poi il sindaco rispondendo ai giornalisti, «il Comune si attiverà per farlo». Ad accompagnare la partenza della bara del cantante una fila di Ferrari con su scritto «Ciao Tony».
da: ilmessaggero.it (foto Daniele Stanisci - Toiati)
CUORE MATTO RIDERA' PERDONALA LA DONNA DI PICCHE UN UOMO PIANGE SOLO PER AMORE QUANDO VEDRAI LA MIA RAGAZZA BADA BAMBINA VIENE LA NOTTE STASERA MI PENTO MULINO A VENTO 24 MILA BACI T'AMO E T'AMERO'
CAT.N. DURIUM START - LP 40.043
Gli anni d'oro
Tracce:
1 24.000 baci 2:25 2 Bada bambina 2:52 3 Quando vedrai la mia ragazza 3:28 4 Un uomo piange solo per amore 3:16 5 T'amo e t'amerò 3:00 6 Capelli biondi 2:36 7 La mano del Signore 4:00 8 Cuore matto 2:59 9 La spada nel cuore 3:59 10 Riderà 3:02 11 Lacrime 3:01 12 La fine di agosto 3:16 13 Cavalli bianchi 4:02 14 Prega prega 2:58 15 Il ragazzo col ciuffo 1:57 16 La donna di picche 2:28
Video La mano del Signore
Gli anni d'oro, Vol. 2 (Rock n' Roll)
Tracce:
01. Tutti frutti 1:35 02. Johnny B.Good 2:28 03. Lucille 1:50 04. Blue Suede Shoes 1:23 05. Shakin' All Over 3:24 06. Whola Lotta Shakin' Goin On 1:56 07. Summertime Blues 3:57 08. Suspicious Minds 3:40 09. Be Bop a Lula 2:47 10. Shake Rattle and Roll 1:42 11. Roll Over Beethoven 1:44 12. Return to Sender 1:57 13. Rip It Up 1:31 14. Don't Be Cruel 2:12 15. Baby I Want to Make Love With You 2:57 16. Polk Salad Annie 4:32
01. E' impossibile 2:54 02. A fool such as i 2:43 03. Mai piu soli 4:05 04. Such a night 2:57 05. Mai poi mai 3:20 06. Gentle on my mind 3:14 07. Torna a surriento (feat. Operapop) 2:54 08. Early morning rain 2:55 09. Cambio 3:32 10. I need your love tonight 2:11 11. La folle corsa 3:37 12. Make the world go away 3:06 13. I nodi del pallone3:56 14. Too good 2:44
5 marines per 100 ragazze è un film del 1962, diretto dal regista Mario Mattoli.
Trama
Durante un'esercitazione un gruppo di marines viene trasportato da un sommergibile alle spalle dei nemici. Per un errore di calcolo, gli uomini giungono in un collegio femminile, dove si nascondono, vengono poi scoperti dalle ragazze, che li costringono a partecipare sotto ricatto ad una loro rivista.
Interpreti e personaggi
Virna Lisi: Grazia Mario Carotenuto: Ammiraglio Michigan Hélène Chanel: Elena Little Tony: Tony Collina Sergio Raimondi: Robert Paul Wynter: Sam Raffaella Carrà: Mirella Vittorio Congia: Charlie Daniela Calvino: Aurora Vicky Ludovici: Silvia Lilia Neyung: Savaki Pietro De Vico: attendente del generale Carla Calò: una professoressa Santo Versace: Red Elsa Vazzoler: una professoressa Edith Peters delle Peters Sisters: cuoca Franco Franchi: factotum Ciccio Ingrassia: factotum Bice Valori: direttrice del Collegio Raimondo Vianello: generale Patterson Ugo Tognazzi: sergente Imparato Piero Gerlini: sommergibilista che vince la bussola a Red