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Lussy60.
parafrasi di Sgelo di D.Valeri e di Nevicata di Carducci
SGELO:
Case nel sole: una striscia di giallo,
di scialbo giallo, su prati innevati.
Alberi, dietro: alti pioppi sfumati
dentro un sottile pulviscolo d'oro.
Lucide chiazze di cupo viola
sui tetti bianchi: la neve si sfa.
Finestre aperte; bucato a festoni;
donne affacciate. E l'inverno che va.NEVICATA:
Lenta fiocca la neve pe ‘l cielo cinerëo: gridi,
suoni di vita più non salgono da la città,
non d’erbaiola il grido o corrente rumore di carro,
non d’amor la canzon ilare e di gioventù.
Da la torre di piazza roche per l’aëre le ore
Gemon, come sospir d’un mondo lungi dal dì.
Picchiano uccelli raminghi a’ vetri appannati: gli amici
Spiriti reduci son, guardano e chiamano a me.
In breve, o cari, in breve – tu càlmati, indomito cuore –
Giù al silenzio verrò, ne l’ombra riposerò.
Parafrasi:
Case Illuminate Dal sole: una scia di giallo
di chiaro giallo, sul terreno innevato.
Gli Alberi si intravedono dietro, Pioppi che sfumano alla luce del sole,
mentre cala il tramonto che illuminail paesaggio.
Il cielo comincia a imbrunire
sui tetti innevati: la neve comincia a scioglersi.
La gente riapre le finestre in segno che
è arrivata l'estate e l'invero è andato via.parafrasi
La neve cade lentamente attraverso il cielo grigio: Bologna non è più animata dalle quotidiana grida dei pedoni o dei negozianti ed appare silenziosa in conseguenza dello svanire dei suoni tipici della città. Non si sentono più per la strada le urla dell’erbaiola né è possibile udire il rumore del carro che corre nella via. L’animo dei cittadini non è più rallegrato da parole o gesta di amore ed affetto e la pace regna nel cortile dove non si alzano gli schiamazzi dei bambini che giocano felici. Dalla torre del palazzo comunale di piazza San Petronio, si diffonde nell’atmosfera la sensazione che i rintocchi delle ore determinino un allontanamento dalla dimensione del tempo e dalla luce del giorno: il mondo dei morti è ormai vicino...