Alberto Camerini (San Paolo del Brasile, 16 maggio 1951) è un cantautore, cantante, chitarrista e artista di teatro italiano.
Dalle sonorità in chiave punk dei primi anni ottanta, è considerato l'arlecchino del rock italiano per la gestualità che caratterizza le sue esibizioni dal vivo (che richiamano le movenze stilizzate della maschera bergamasca) e per la diretta citazione che ne ha fatto in uno dei suoi brani di maggior successo: Rock'n'Roll Robot, presentata al Festivalbar 1981 (nel testo ci sono numerosi riferimenti alle innovazioni tecnologiche derivanti dall'allora nascente informatica). Il tema di Arlecchino rifarà spesso capolino nel corpus artistico di Camerini (come ad esempio nel brano Serenella e nell'ampio monologo per il teatro Il Buffo alla Moda).
Biografia
Gli inizi come musicista
Nato in Brasile da genitori italiani, a undici anni rientra in Italia (come ha raccontato nella sua canzone autobiografica Alberto).
Dopo una prima band (i Sound), formata con Roberto Colombo al Liceo Beccaria di Milano, e la successiva Dreaming Bus Blues Band (Antonello Vitale alla batteria, Pepè Gagliardi all'armonica e Alberto Tenconi al basso) con un repertorio di blues psichedelico, Alberto Camerini forma Il Pacco di cui facevano parte Donatella Bardi, Eugenio Finardi, Walter Calloni, Lucio Fabbri, futuro violinista della Premiata Forneria Marconi, Ricky Belloni .
(successivamente con i New Trolls), Lucio Bardi (oggi con Francesco De Gregori), Pepè Gagliardi all'Hammond, Paolo Donnarumma al basso, ed Ezio Malgrati alla batteria; con questo gruppo suona al Festival di Re Nudo ed al Carta Vetrata, rock club di Bollate (noto per aver ospitato le prove di una Premiata Forneria Marconi ancora in embrione).
Contemporaneamente inizia l'attività di sessionman per la Dischi Ariston a Milano collaborando, sotto la direzione del maestro Guarnieri, con vari musicisti, il primo dei quali è Claudio Rocchi (nell'album Volo Magico n. 1, 1971), allora conduttore della trasmissione radiofonica Rai Per voi giovani / Pop Off. Segue Simon Luca nel disco Per proteggere l'Enorme Maria del 1971 e nel gruppo quasi omonimo (L'Enorme Maria), composto da Ricky Belloni, il bassista Massimo Villa, Eugenio Finardi, Paolo Donnarumma, Flaviano Cuffari, Donatella Bardi, Marco Ferradini e Fabio Treves. Sempre per la Ariston, come chitarrista, suona in album di Ornella Vanoni e di Gianni Magni dei Gufi; lavora con Gianni Farè e Franco Orlandini.
In quel periodo incontra nei corridoi della Ariston Donatella Rettore ed i genovesi Matia Bazar e partecipa all'album dell'Equipe 84 Dr. Jekyll e Mr. Hyde del 1973. Inoltre collabora con gli Stormy Six di Franco Fabbri e Massimo Villa (L'unità); ben presto diventa uno dei chitarristi più richiesti[senza fonte], anche fuori dal giro della Ariston e collabora con Anna Identici, che accompagna al Festival di Sanremo del 1972 (Era bello il mio ragazzo) ed in una lunga tournée italiana, in occasione della campagna elettorale del PCI in Puglia (40 concerti - comizi) ed in Umbria per il PSI, in occasione della campagna elettorale del senatore Enrico Manca.
Proprio durante questo tour in compagnia di Gigi Belloni (fratello di Ricky), Alberto apprende il ricco repertorio italiano dei canti di lotta della classe operaia e partigiana. Successivamente, grazie a Simon Luca, accompagna Fausto Leali a Sanremo nel 1973, e in una lunga tournée; nel 1974 suona con Patty Pravo (nel disco Mai una signora e in tour in Spagna) in compagnia di Roberto Colombo, Gigi Belloni, Flaviano Cuffari ed Alberto Mompellio.
Uscito dal gruppo di Patty Pravo, Alberto Camerini inizia la sua carriera solista cantando Bob Dylan nei folk club milanesi. Frequenta tra il '73 ed il '76 la redazione di Re Nudo di via Maroncelli, il festival di Re Nudo dell'Alpe del Viceré a Ballabio, il Festival di Re Nudo 1974 a Zerbo, quello dell'anno successivo tenutosi al parco Lambro, Parco Lambro 2, il Centro Santa Marta di Milano (a cui dedicherà una canzone del suo primo album) e Il Circolo La Comune di via Vetere, dove ascolta le prove degli Area. Nella libreria del circolo incontra Giovanni Mucciaccia e Jo Squillo (allora nei Kaos Rock). Entra in contatto con gli ambienti della sinistra extra-parlamentare universitaria milanese, dove vive l'esperienza della nascita delle prime radio private milanesi (Radio Milano Centrale - fondata da Mario Luzzatto Fegiz - e Canale 96).
Nel 1975 partecipa come chitarrista e produttore al primo album Cramps di Eugenio Finardi Non gettate alcun oggetto dai finestrini, in cui firma la musica del brano Afghanistan e la versione rock di Saluteremo il signor Padrone, canto popolare delle mondine. Partecipa al Festival di Re Nudo del Parco Lambro con un nastro di musica elettronica: lì conosce Ivan Cattaneo, Franco Battiato, Nanni Ricordi, Gianfranco Manfredi e Ricky Gianco.
DISCOGRAFIA...
Singoli
1976 - Pane quotidiano/In giro per le strade (Cramps) 1977 - Gelato metropolitano/Il diavolo in corpo (Cramps, CRSNP 1602) 1978 - Sciocka/Siamo tanti! 1980 - Sintonizzati con me/Voglio te 1980 - Serenella/Ska-tenati 1981 - Rock 'n' roll robot/Miele 1982 - Tanz bambolina/Maccheroni elettronici (CBS, 85782) 1982 - Questo amore/Telex 1983 - Computer capriccio/Italian kids 1984 - La bottega del caffè/Pizza break (CBS, 4166) 1986 - Va bene così/Angelo in blue jeans (strumentale)
Album.
1976 - Cenerentola e il pane quotidiano (Cramps, CRSLP 5301) 1977 - Gelato metropolitano (Cramps, CRSLP 5302) 1978 - Comici cosmetici (Cramps, 5205 303) 1980 - Alberto Camerini (CBS, 84554) 1981 - Rudy e Rita (CBS, 85177) 1982 - Rockmantico (CBS, 85785) 1986 - Angeli in blue jeans (CBS, 57010) 1995 - Dove l'arcobaleno arriva (Hi-Lite, HLCD 90017) 2001 - Cyberclown (316 Records) 2005 - Kids Wanna Rock (316 Records)
Cenerentola e il pane quotidiano è il primo album di Alberto Camerini, nel quale il cantautore italo-brasiliano, ormai già musicista affermato comincia a sperimentare le tematiche favolistiche e fantastiche che gli rimarranno care per tutta la carriera. La canzone più nota è sicuramente Pane quotidiano che è un inno goliardico alle ideologie "di costume" giocando sulla necessità di una buona cucina. In Tv Baby si denotano forti critiche al mondo televisivo che viene visto dai bambini come modello ideale. La traccia che chiude il disco, Cenerentola, è una favola rivisitata in chiave moderna con protagonista una Cenerentola lavoratrice sfruttata di giorno e donna di facili costumi di notte.
Tracce
1. La ballata dell'invasione degli extraterrestri 2. Maracatù F.C. 3. Pane quotidiano 4. Sicurezza 5. Droga (Aiutami dottore) 6. La straordinaria storia dell'invenzione della televisione (a colori) 7. TV baby (gli eroi della televisione) 8. S. Marta 9. Cenerentola
Alberto Camerini: Cenerentola e il pane quotidiano
Recensione di: Testaverde
Impietosamente bollato ancora oggi, per chi lo ricorda, come pazzo, schizzato, tossico, ma soprattutto come "quello che cantava Rock'n'roll Robot", Alberto Camerini non se l'è mai presa. Ha continuato a fare il suo lavoro, disco dopo disco, nel silenzio più assoluto, ma sempre precorrendo - del tutto inosservato - regolarmente i tempi. Il destino del predicatore nel deserto, di chi non ha mai avuto la ventura di trovare qualcuno disposto a offrirgli ascolto. Eppure, Camerini stava provando a regalare alla nostra musica il lasciapassare d'accesso verso qualcosa di epocale, proponendo con inventiva e bravura fuori dal comune ritmi e sonorità – il punk e lo ska prima di lui nel Belpaese non si sapeva neanche che roba fossero - che da noi si sarebbero imposti solo più tardi, accompagnati dai solenni squilli di tromba che la critica "di un certo livello" dedicherà poi a questo o quell'artista solo perché il suo nome e cognome suonava più straniero di un altro. Qualcuno magari cominciava ad averne già abbastanza di questi cantantucoli che, in tutti i modi, cercavano di apparire scomodi e il più possibile "diversi", infarcendo i loro testi di "roba" proibita: le lamette tagliavene della Rettore, il malcelato travestitismo di Renato Zero, le bollicine e il fegato spappolato di Vasco Rossi. E, in mezzo a loro proprio lui, Alberto Camerini, con la sua "Droga (aiutami dottore)", il suo "Pane quotidiano", le sue bizzarre filastrocche, la rivisitazione in chiave anfetaminica dei grandi classici della fiaba (Cenerentola in questo disco, il suo primo, e, qualche lp più avanti, Alice nel Paese delle Meraviglie che, guarda caso, fa rima con pastiglie), la polemica fanciullesca contro i simboli del progresso - "La straordinaria storia della televisione (a colori)" e, sempre per restare in tema e, soprattutto, senza volerci distaccare dall’album che recensiamo, la bellissima "Tv Baby".
Ma forse è proprio questa l’identificazione più azzeccata di Alberto Camerini: un bambino. Che, in quanto tale, è legittimato a parlare di tutto, tanto gli adulti non gli danno retta. Trattandolo, anzi, come una sorta di alieno - ascoltatevi, per averne riprova, "La ballata dell’invasione degli extraterrestri" -, semmai ridendo dell’evidente assurdità delle cose che dice, proprio perché è un bambino immaturo che un giorno crescerà.
Camerini, invece, era già grande allora, in quel 1976 di Cenerentola e il pane quotidiano: acido e cattivo quanto basta, e proprio per questo tremendamente incompreso. Uno con le sue idee in America sarebbe esploso al 100%. Anche in Italia, in verità, avrebbe potuto, magari scendendo a patti con il commerciale, come fece il suo amico Finardi Eugenio dopo quattro eccelsi dischi, uno più sfortunato dell’altro: ma Alberto non è caduto nella trappola. Di fronte all’alternativa, neanche certa, di avere qualche soldo in più, ma senz'altro meno dignità professionale, lui ha detto no, grazie. Ed ha preferito rimanere com'era. Un bambino immaturo che un giorno crescerà.
Video
Sicurezza
E se sono un po’ aggressivo, un po’ violento ed invadente e se parlo troppo forte e non ascolto mai la gente e se non me ne frega niente di chi sta vicino a me, e se mi arrabbio poi per niente e poi do la colpa a te e voglio sempre aver ragione e non lo riconosco mai, ma non cerco comprensione tanto so che non ne hai e mi domandi cosa cerchi e mi domandi cosa vuoi, forse cerco la certezza che invece non si può aver mai. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà. Se lei si vuole vedere bella, affascinante come una stella e vuole essere alla moda come una fotomodella e si veste con i fiori e si dipinge coi colori e poi disegna sul suo viso le linee false di un sorriso ma lei non cerca la bellezza, non vuole la serenità, lei vuole solo sicurezza, paura della libertà. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà. Lavori il giorno e poi la sera sei stanco non ne posso più e vuoi soltanto riposare e guardare la tv é che non riesci a fare niente, pensare un gioco anche per te ed immaginare il mondo come vorresti e come e’ ma tu non puoi cambiare niente, non puoi nessuna novità a te tutto così va bene tanto sai già che finirà col tuo stipendio assicurato, che qui niente cambierà nel tuo futuro programmato, paura della libertà. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà. Sicurezza, sicurezza, paura della libertà.
LA STRAORDINARIA STORIA DELL’INVENZIONE DELLA TELEVISIONE ( A COLORI)
Inizia tutto in un laboratorio, un arrivo dallo spazio nuovo e meraviglioso un apparecchio ipnotico, una luce elettronica, un tubo magico di vetro misterioso I primi traumi,choc, i primi bambini risucchiati, affascinati quasi come magnetizzati le signorine buonasera davano sorrisi, vecchi films, più che altro in grande quantità Spiava tutto al suo passaggio, entrava in ogni casa, in ogni cuore di ragazza senza amore 1951 un milione di apparecchi, io ero appena nato, il tempo della sensazione, la nuova invenzione era nata la televisione. Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione. Poi vengono anche gli anni della grande ambizione, il boom del benessere, la corsa alle illusioni, si vendono milioni di apparecchi, un'antenna trasparente nutre tutta la nazione L’Italia Sophia Loren si è moltiplicata sugli schermi, ogni città è conquistata, esplosioni di risate i varietà, show di lustrini , lo sport, pagliacci in grande quantità, i giochi in cui rischiavi tutto, io non avevo niente, il tempo della sensazione, la nuova emozione, era nata la televisione. Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione. [ – mi hanno portato dentro la macchina…dopo…quando sono arrivata…quando sono arrivata…è, insomma…e dopo che…mi hanno messa, mi hanno messa dentro un sacco e…con una specie di anestetico…dall’esterno…c’era anche l’acqua…pensavo… penso che…che stavano su una soffitta…però stavano su una tenda da campeggio.…..???…no, era verde!!.– Cosa gli hai detto a papà quando li hai visti, cosa gli hai detto? - Papà ha strillato, m'ha detto ANNA.......................!!!] Ma dopo 25 anni in bianco e nero di demagogie falsità a 2 dimensioni forse per avere un altro sogno da sognare o per avere un trucco in più su cui contare perché l’ hanno voluta loro, i padroni, per uscire dalla crisi vendendo altre televisioni, arriva finalmente anche il colore nell’immagine, a colori anche il sogno come la realtà, allora ero come Arlecchino, il tempo della sensazione, della fantastica emozione, della nuova invenzione del colore della televisione. Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione. quando tanti anni dopo si recuperò il tubo magico di vetro e le sue facoltà E quando più nessuno s’illudeva o si fermava, nessuno scivolava più su dubbi inutili e quando ognuno conquistò la comunicazione riuscì a liberarsi dalla suggestione allora la gente la sera rideva e ricordava il tempo in cui era facile abbagliarsi e non vedere più, allora la gente la sera rideva ricordando il tempo della grande sensazione, della fantastica euforia, della straordinaria storia dell’invenzione della televisione. Tutti volevano, tutti adoravano, tutti compravano, tutti credevano alla televisione
Gelato metropolitano è il secondo album di Alberto Camerini, prodotto da Ares Tavolazzi (ex bassista degli Area) e pubblicato nel 1977.
Disco
Il disco è preceduto dal secondo singolo di Alberto Camerini Gelato metropolitano, con il quale parteciperà al Premio Tenco e che nel lato b ha il brano Diavolo in corpo che non apparirà nell'album. I brani sono di stampo brasiliano, con ampio spazio per strumenti acustici e percussioni, per avvicinare il contenuto del disco alla resa nelle esibizioni dal vivo. Nel disco è contenuto il brano Bambulè, cantata con Donatella Bardi che viene indicata in copertina come Caramella.
Tracce
Alberto - 3:40 La (s)ballata delle amazzoni - 5:22 Ali Babà nella jungla - 4:59 Canzone della Bahia - 5:00 L'arrivo di Mao Tse Tung in Paradiso - 4:07 Bambulè - 4:55 Nembo Kid & Baby Lavatrice - 5:27 Gelato metropolitano - 3:22
Comici cosmetici è il terzo album di Alberto Camerini, prodotto da Shel Shapiro e pubblicato nel 1978.
Disco
Il disco è l’ultimo di Camerini con la Cramps, dato che il musicista passerà alla CBS dopo la chiusura della casa discografica. Il disco è organizzato come un concept album che racconta la storia di un clown chiamato Neurox. Lo stile musicale è vario, con contaminazioni punk (Divo divo, Poliziotto per favore) e folk (Siamo tanti, Rock show). Particolare successo ha avuto anche il brano Macondo, dedicato all’omonimo locale milanese,dove negli anni '70 era praticato il fumo libero.
Tracce
Rock Show (Io Per Te) - 3:50 Neurox - 4:15 Sciocka - 3:50 Divo Divo - 1:45 Comici Cosmetici - 6:15 Amore Che Felicità (Anna) - 3:08 Macondo - 4:51 Poliziotto Per Favore - 3:02 Siamo Tanti! - 2:51 Ho Bisogno Di Cercarti - 4:50
Macondo Come mai tu qui stasera? Certo che coraggio hai. Io cercavo movimento, tu forse ti scoraggerai. "Come stai?" " E tu?", " Che fai?" " E tu?", " Non sapevo dove andare. Sono solo, e tu?", "Dai, vieni su" "Ti prego non lasciarmi solo". Per dimenticare il verde prato che non c'è, per cercare amore, amore, amore insieme a te. E mi perdo tra la gente, i gatti, i clown i parlatori, i politici, i filosofi, i poeti, i giocatori. La lepre di marzo è vicina, qui c'è troppa confusione Elena ha un gran successo, ma parla senza agitazione "Cosa vuoi?" "Di più...", " Dai, vieni su" " Portami con te lontano" "Ma perché?" "Così" "Ma dai..." " Ma si...", a me sembrava una follia. Per dimenticare il verde prato che non c'è, per cercare amore, amore, amore insieme a te. E mi perdo fra la gente, gli sconvolti, i danzatori, le farfalle, il ristorante dei fumetti, i sognatori. Barbara ha gli occhi d'oro, Mario sta ridendo felice, le ragazze ridono tra loro, chi cerca amore non lo dice. "Come mai tu qui? Stasera si...", " Ti prego non lasciarmi solo..." "Come stai?" "E tu?", " Che fai tu qui?" " Non sapevo dove andare..." Per dimenticare il verde prato che non c'è, per cercare amore, amore, amore insieme a te. E mi perdo fra la gente, i maghi, i clown, gli scocciatori, e gli stracci del mercato, le stelline, i sognatori Per dimenticare il verde prato che non c'è........
Alberto Camerini è un album di Alberto Camerini pubblicato nel 1980.
Tracce
Stasera - 2:50 Voglio te - 3:15 Sintonizzati con me - 2:54 Valentino - 3:25 Lei lo sa già - 3:19 Elena - 3:05 Ska-tenati - 2:20 Balanzone - 2:46 Serenella - 2:58 Frittelle - 2:44 Limone e cannella - 3:51 Re di plastica - 3:06
Rudy e Rita è un album di Alberto Camerini pubblicato nel 1981.
Tracce
Rock'n'Roll Robot - 3:12 Bip Bip Rock - 3:21 Rock Rap - 2:00 Tiger Beat - 2:33 L'Astronauta - 3:29 Non Devi Piangere - 3:53 Johnny - 4:06 Morgana E Il Re - 3:06 Miele - 2:54 Pennarello E Melaverde - 3:58 Il Ristorante Di Ricciolina - 3:33 Pupazzo - 2:58 Rosabella - 3:02 Quando E' Carnevale - 2:10