L'amore sia con te è un album di Marco Masini del 1996. Raccoglie alcuni dei brani più amati dal pubblico a partire dagli esordi dell'artista. È arricchita dal brano inedito che dà il titolo all'album e dalla canzone Meglio solo, un vecchio brano del 1989 inciso nel lato B del 45 giri di Disperato.
Scimmie, pubblicato il 13 novembre 1998, è un album del cantante italiano Marco Masini. Questo lavoro discografico è un ripercorrere a ritroso l'evoluzione dell'umanità, comprende 10 canzoni dai climi più rock e testi emozionali che donano a "Scimmie" la forza e la maestosità di un concept album. Con questo album Masini voleva riprendere la musica degli anni settanta che tanto aveva amato; quanto mai positivo il parere della critica, non lo è stato altrettanto quello del pubblico che decretò il fallimento commerciale di un album non capito.
Tracce
Scimmie - (03:53) Falso - (02:40) Profondo porpora - (04:08) Il posto delle fragole - (04:26) Lungomare - (03:56) Ali di cera - (04:54) Togliti la voglia - (04:22) Il fiore - (03:26) Fino a tutta la vita che c'è - (04:13) Fuorigioco - (04:01)
Ali di cera Com'è difficile è come guardare in faccia il sole dover ammettere che hanno ragione tutti e due si volta pagina e la tua vita non ha più la scritta "Fragile" quel nido che dava protezione sarebbe facile odiarli per non pensarci più ma non è giusto così dai bisogna vivere...sei tutto quello che hai una rondine che volerà verso un cielo nuovo sei la ferità che parla con te ma non vuole piangere.Sarà un elettroshock scoprirli a indossare un altro amore ma sarà tenero vederli tornare a sorridere e allora è giusto così dai lasciali vivere...sei tutto che hai una nuvola che pioverà sopra un mondo arido sei quella sfida più grande di te che ormai non puoi respingere sei un oceano di libertà in questo immenso vuoto e se ti accusano anche d'ingratitudine non prenderti le colpe che non hai non prenderti le colpe che non hai!Tutto quello che sei è un'immagine che naviga intorno a un sole nuovo vai le tue ali di cera vedrai che non si scioglieranno mai!
Raccontami di te, pubblicato nel 2000, è un album del cantante italiano Marco Masini.
Tracce
Raccontami di te (4.07) Protagonista (6.02) Parlo di noi (4.16) Abbracciami (4.42) C'è qualcosa di più (5.38) A 200 all'ora (2.38) Ancora vita è (4.37) Il giorno di Natale (4.31) Non ti fidare di me (4.46) Se potessi rinascere (4.09) 10 anni (5.22)
Dopo tanti fallimenti sono fiero di me stesso, dei pensieri più violenti che traboccano dal cesso, della mia colpa cristiana forse sono un parassita, ma non faccio la puttana sulla strada della vita. Meglio un giorno da leone che un generico ingranaggio, meglio essere aquilone che un patetico pagliaccio, potrei fare il terrorista, un mercenario strapagato, basta sia il protagonista di quest'attimo presente senza fiato. Dopo troppi sentimenti odio tutte le persone, i vicini e anche i parenti, i barboni alla stazione, soprattutto certi topi con i titoli di borsa, che hanno cuori come lupi ed il culo in una morsa. Meno male il mio interesse per il mondo è relativo, non mi riempio di compresse e per mantenermi vivo metto il tempo in una busta cancellando il prima e il dopo, perché da protagonista è da anni che ormai vivo senza scopo. Me ne frego se sono egoista, ma di notte ho paura di me, meglio essere un protagonista che un fallito fantasma di sé. Dopo tanta sofferenza ho trovato la mia pace, nella vera indifferenza di un Nirvana in controluce, è un cadere a capofitto, scomparire finalmente da quest'incubo rifritto della sfiga del perdente. Non si muore nella vita quasi mai al momento giusto, ma non vorrei farla finita prima di provarci gusto, forse sono un apprendista, ma lo ammetto mentre scopo, come il falco più idealista, il mio cuore vola in alto senza scopo. E me ne frego di quanto mi costa, ma ho un bagaglio di sogni con me, meglio essere un protagonista che inseguire una gioia che non c'è. Me ne frego dei vostri miliardi, e dello schifo di questa realtà, ma sull'albero dei miei ricordi cresce ancora il bisogno di me, della mia identità. Chiuso qui fra quattro mura ricompongo la mia vita, correggendo la stesura della sua commedia vuota, per riuscire a dire basta ed amare prima o dopo, perché da protagonista morirei senza un scopo, morirei senza un scopo.
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Parlo di noi
Parlo di noi, immagini senza età, ingenui spettatori di questo ridicolo varietà. Parlo di noi, comparse di Cinecittà, ognuno ha i suoi debiti e paga le rate della sua dignità. Parlo di noi, sotto i riflettori indifferenti delle stelle, rinchiusi in uno stadio come animali impazziti, di un secolo di guerre, di noi che per non vivere vere emozioni ad ogni angolo compriamo false illusioni e andiamo a letto per non sentire un dolore che non vuole passare. Parlo di noi, che ogni giorno corriamo per raggiungere impossibili mete, treni solitari, che mille lettere scriviamo, sui settimanali, sulle code delle comete, di noi che bestemmiando preghiamo, senza riuscire mai ad essere eroi di questa piccola storia infinita che chiamiamo ancora vita, parlo di noi, parlo di noi. Di noi, che affoghiamo nell'alba di un'altra allegria, nessuno qui si offenda, io parlo di noi, grandi assenti di questa lotteria, destinati a un esodo senza intervallo, a rimpiangere un amore finito sul più bello, noi che dai nostri padri e dai loro partiti siamo stati traditi. Parlo di noi, che dentro al cuore lottiamo per non essere quello che siamo, fragili spighe di grano sotto la falce del vento, papaveri rossi pieni di sentimento, di noi che in fondo all'odio ci amiamo e siamo ormai, nostro malgrado, gli eroi di questa piccola storia infinita che chiamiamo ancora vita, parlo di noi, parlo di noi.
Oltre lo schema di una vita programmata al rovescio, dentro la scena di un'incancellabile abitudine, nel mazzo di carte che dorme in un bar, sognando di vincere, nel tempo di questa città, dov'è tardi e bisogna andar via,c'è qualcosa di più irrazionale, che mi fa ricordare di me quando supero i giorni sbagliando corsia e non riesco a seguire il playback. C'è qualcosa di più che mi sale [C'è qualcosa di più!] fino all'ultima volta con te. E dietro la luna, che rincorre e abbaia un cane in un giardino, nella fortuna di chi ha vinto una battaglia inutile, negli occhi di un vecchio che guarda al di là, sognando di vivere, nell'ultima corsa di un tram, dove un angelo si butta via,c'è qualcosa di più immateriale, che mi taglia il respiro a metà, quando chiedo perché da una fotografia e non recito in questa realtà. C'è qualcosa di più che fa male, [C'è qualcosa di più!] quando resto da solo con me, quella goccia nel mare dell'anima mia, che stasera non vuole accettare di perdere te,che mi manchi, che mi lasci a incollare i frammenti dei dubbi che hai, nei momenti più deserti quando il sole va giù, c'è qualcosa di più! E se anche come due sassi affondiamo nel blu, c'è qualcosa al di là di noi stessi, qualcosa di più, qualcosa di più, qualcosa di più!
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A 200 all'ora
Mi sento libero soltanto quando corro in macchina, contro qualunque regola, dietro a un miraggio che nell'anima si appiccica, come alle Reebok il chewing-gum, la strada diventata un lungo fiume alcolico, le gambe come canne di bambù, la notte scorre ingenua come una pellicola, ma in questo film non ci sei tu. Andrò, andrò più forte di me, a 200 all'ora e ancora di più. Ma all'improvviso freno vomitando rabbia e musica, nel flash di quell'infanzia mia, perchè la vita dura il tempo di un fiammifero eppure adesso hai voglia di buttarla via, la corsa senza senso in gara col pericolo ha fatto un'altra vittima, lo so, avessi almeno più coraggio per raggiungermi, ma senza uccidermi però. Sarò, sarò, sarò debole, ma non ho paura di scegliere che vivrò, vivrò, sarà facile, a 200 all'ora, ma solo qui dentro di me!
Uscita di sicurezza è un album del cantante italiano Marco Masini, pubblicato nel 2001. Per realizzare il disco l'interprete riprende la collaborazione col produttore-autore di canzoni Giancarlo Bigazzi, che era stata interrotta con l'album antologia L'amore sia con te e verrà nuovamente interrotta. La musica dell'album è rockeggiante, in uno stile nettamente diverso dai precedenti. Nei testi torna il tema della rabbia, già presente nell'ultimo lavoro con Bigazzi, e ripreso come filo di un discorso mai interrotto. La canzone E chi se ne frega è una cover di Nothing Else Matters dei Metallica.
Tracce
La danza della ragione (4:35) Errori (3:47) Lasciaminonmilasciare (4:58) Il bellissimo mestiere (4:33) Vai male a scuola (4:32) E chi se ne frega (4:00) La clessidra (4:28) Trappole (3:53) Vivere liberamente (3:56) Figlio della polvere (4:05) Ci vediamo (4:14) Sant'Elena (3:17) L'ultima birra (3:18) Il gusto di esistere (4:55)
Vai male a scuola, a me puoi dirlo senza vergognarti, io ti capisco, cuginetta sola, che mangi poco e dormi ad occhi aperti perché vai male a scuola, vai male a scuola. Vai male a scuola e credi di non essere all'altezza, ma, in questo mondo che non ci consola, soffriamo tutti d'inadeguatezza e andiamo male a scuola, andiamo male a scuola. Vai male a scuola ma vanno molto peggio i professori che hanno un concetto vecchio di cultura, perché non sanno leggere sui muri e ringhiano... "Vai male a scuola, vai male a scuola!" Andiamo tutti male a scuola quando sbagliamo verbi e sentimenti, la libertà è una grande museruola, un panico di iene sorridenti. E gomme appiccicate ad una suola in questa corsa troppo americana, ognuno preso nella sua tagliola, insieme santi e figli di pu*tana che vanno male a scuola, che vanno male a scuola. Vai male a scuola, l'amore è ancora un apparecchio ai denti, lo metti solo quando sei da sola e stringi i tuoi ginocchi e ti addormenti. E sogni che vai male a scuola, vai male a scuola. Ma è una parola essere un pappagallo di memoria, sul trespolo palloso della scuola che è sempre più in ritardo della storia. E vai male a scuola, e vai male a scuola. Ma abbiamo tutti un sogno, una moviola, e ninnananne contadine a fuoco lento, di quando il mondo non andava a Coca Cola, non era così stupido e violento. I bachi, i bachi di una grande mela, ecco cosa ci fanno diventare, avvelenando il cielo e l'anfora del mare, che ci vuoi fare? È il mondo che va male... a scuola, va male a scuola, va male! Vai male a scuola e non ti accorgi che la vita è bella, finché respiri e il cuore batte ancora, che te ne frega se vai male a scuola? Sì, sì, vai male a scuola, vai male a scuola! vai male a scuola! Vai male a scuola, che te ne frega se vai male a scuola?
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E chi se ne frega
Lo so che il tempo lo sa che siamo nascosti qua, in fuga dalla realtà, e chi se ne frega. L'iguana dei passi tuoi, il tuo inguine di viva orchidea, dove annegano gli occhi miei e il tempo si ambigua. Io da qui non mi muovo più, abbracciato a una croce, tu, mentre il sole riallaga il blu, e chi se ne frega. Voglio quello che vuoi tu, voglio il tempo che non ho e l'avrò! Il tempo ai cani e la polizia, sbaranzia e dietrologia, fa che insegua la nostra scia, e chi se ne frega. Io da qui non mi muovo più, neanche se te ne andassi tu, su quest'erba che guarda in su e sembra che prega. Voglio quello che tu vuoi, voglio quello che vorrai, voglio vivere di più, voglio il tempo che non ho ..e l'avrò, sì! Lo so che il tempo lo sa che siamo nascosti qua e se vuoi ci raggiungerà, ma chi se ne frega!