Tu sai che mai mai mai mai più ti lascerò Dimmi cosa c'è. Ti vedo un po' delusa quando sei con me non essere gelosa Se mi vuoi credere ancora saprò donare a te l'amore che cerchi da me Dimmi cosa c'è. Non essere gelosa Amo solo te, perciò ti chiedo scusa. Può capitare in amore, ma so che mai mai mai mai più ti lascerò. Forse ho sbagliato... Perdonami! Piange il mio cuore per te Uoh Uoh Uoh
Dimmi cosa c'è. Non essere gelosa Amo solo te, perciò ti chiedo scusa. Può capitare in amore, ma so che mai mai mai mai più ti lascerò. Forse ho sbagliato... Perdonami! Piange il mio cuore per te Uoh Uoh Uoh
Dimmi cosa c'è. Non essere gelosa Amo solo te, perciò ti chiedo scusa. Può capitare in amore, ma so che mai mai mai mai più ti lascerò. Uah la la la la la Uah la la la la la Uah la la la la la Uah la la la la la
Che farei, senza la mia azzurra malattia che farei, senza questa immensa fantasia non potrei certo vedere le finestre piangere di pioggia nella sera e non potrei di certo mai sapere di che colore è un'ora e non potrei di certo immaginare che l'aria che ti tocca non respira e non potrei di certo mai vedere l'acqua, vivere felice insieme al fuoco che farei, senza la mia azzurra malattia senza un'infinita Fantasia Io posso per un'ora volare nell'eternità del cielo e per ogni minuto di quell'ora io vivo come in una eternità io posso arrampicarmi sopra i rami scaldare i pettirossi con le mani pregare il Dio degli alberi per far che io veda nascere un lillà Con la mia, grande, immensa, azzurra malattia per i campi vedo andar la mia tristezza di neve e solitudine vestita e posso far bagnare il corpo mia come se fosse il mondo L'Europa è la mia testa e pensa l'America è il mio petto che respira le braccia l'Asia e l'Africa e le mie gambe l'Artico e l'Australia che farei, senza la mia azzurra malattia E posso dare al mondo anche il mio cuore, perchè possano scrivere su di esso una parola: AMORE.
Cronaca
Me ne andavo nel buio da solo, perché t’avevo detto addio mi sorpresi a parlare d’amore, d’amor col cuore mio ad un tratto sentii che i miei occhi, eran pieni di lacrime perché se interrogavo il mio cuore, lui non rispondeva e moriva per te
Mi fermai sotto un triste lampione, piangendo di disperazione la mia vita passò in quel momento, fu come una canzone poche note felici e ridenti con l'ultima più disperata la tua voce, veniva dal vento, danzava nell'aria e cantava per me la canzone di tutta una
vita, non era finita e diceva così:
Se, parli al cuore e il cuore non ti risponde No, non vuol dire che, che non ti sente se il cuore non risponde, è perché piange se piange il cuore sai, che piange per amore
Poi scomparve il tuo canto in un volo, rimase il vuoto e un uomo solo ed allora sentii che l'amore, tornava nel mio cuore corsi a casa felice e sperando, la mia ragazza ci trovai l'abbracciai forte perdutamente, baciando il suo volto e piangendo con lei con amore dolcissimamente, la vita, io dissi, la dedico a te
Sapessi come è bello amore ad occhi aperti immaginare ma tutto ciò che vede la mia mente a te non dice niente Ed io ti voglio far capire che tu volendo puoi volare che non esiste tempo ne distanza chiuso in questa stanza Cammino piano lungo il mare mi vedo e sono un pescatore un vecchio là sull'isola di Creta con la faccia quieta Ed ogni ruga che ho sul viso è nata quasi d'improvviso da un'esperienza senza fondo o una città del mondo Immaginare che non c'è il rumore della fretta che alberi e fiori al loro sonno strappa e riprovare ancora e mille volte il batticuore del primo istante in cui t'ho detto amore E scendere nel mare senza alcun respiratore provare quale effetto fa morire poter tornare indietro, solamente per un po' per rivederti quando morirò Immaginarsi giallo o negro sentirsi un brasiliano allegro un minatore con due occhi grigi o un ricco di Parigi Io posso darti poco e niente dei beni intesi dalla gente avrò ben poche cose di valore ma nel petto ho un cuore Scuotendo la tua testa ed arruffandomi pianino così come si fa con un bambino resti a guardarmi incredula ma molto dolcemente con occhi grandi e sempre sorridente E dopo poco riprendendo il gioco delle carte con le tue amiche quasi fosse un arte tu dici:' che carino e quanto l'amo il mio ragazzo non ci badate è solo un poco pazzo....'
Certo dentro di me, un mondo magico c'è per trent'anni l'ho cantato e certo ancora lo farò chi mi è stato accanto fino ad oggi sa che non lo tradirò
Voglio portare su questo battello nel giorno di festa per me tutti quei volti che ho visto sfilare dal palco e sognare con me ragazzi italiani un po' illusi, confusi, ribelli agli schemi oramai con quella voglia di vivere insieme e inventarsi un po' eroi
Chissà se buoni eravate, o se belli, se brutti, se in gamba o anche se se ci credevate e se i vostri capelli più lunghi eran solo un clichet se la nuova frontiera vi aveva convinti, appagati o delusi o anche se se ha lasciato risposte più chiare a quei vostri perché
Sono certo per noi, quell'alba nuova verrà basta credere in quel sogno e prima o poi si avvererà su lamiere arrugginite spunteranno fiori di lillà
Chissà se di più amavate i Beatles oppure amavate gli Stones e non m'importa sapere se figli dei fiori eravate o se no chissà che speranze avevate e i sogni che più cullavate per voi bello è stato esserci insieme a far nascere un mondo per noi
La vita è un sogno che passa attraverso i fantastici sogni che fai tra le canzoni bandiere del tempo inseguito e raggiunto giammai e se il destino che è baro vi ha dato le spalle, mi auguro poi che anche le mie canzoni abbian fatto sentir meno soli anche voi
Ritorna da me
Ritorna da me t'aspetto ogni dì con l'ansia che mai non muta Soltanto con te ancora così la vita sarà più lieta Son ritornate al mio balcone anche le rondini e la speranza m'accarezza l'anima Ritorna da me ritorna mio amor e non te ne andar più via Son ritornate al mio balcone anche le rondini e la speranza m'accarezza l'anima Ritorna da me t'aspetto ogni di con l'ansia che mai non muta Soltanto con te ancora così la vita sarà più lieta. Ritorna anche tu ritorna mio amor e non te ne andar più via
Ho cominciato a camminare sulla strada volendo rivoluzionare la moda per il successo che io, desideravo di più avrei venduto pure il nome di Gesù Immaginavo fosse fatto quel successo solo di sogni, di magìa, bellezza e sesso ma sulla strada scoprii che c'era molto di più pian piano quindi tutto apparve meno blu E così, vivendo i camerini e le camere d'albergo dove qualche volta provo, sgomento Imparai rapidamente, i segreti del mestiere e a donare le emozioni, più vere Tra, feste sacre paesane e bandiere rosse al vento per cantare un po' di sentimento Tra, bancarelle e processioni ho lasciato tante mie... canzoni Alcune zingare mi lessero la mano e poi mi dissero : “Che grande e bel destino dovrai restare però, attento al lupo perché se mai ti azzanna fa un boccone anche di te.” Ma nessun lupo m'ha azzannato per fortuna soltanto qualche grosso figlio di puttana non solo al lupo perciò, dovrai restare attento tu perché gli umani certo azzannano di più Dai e dai, notti bianche a chiacchierare, mentre l'auto ti trasporta verso il sole giù dai monti, al mare E, sotto gli occhi c'hai gli specchi, dove l'anima in tempesta si rispecchia e devi ancora far festa E, che non ci si può fermare, per nessuna cosa al mondo che lo show deve continuare E, ti dici che a mollare ti verrebbero le rughe... nell'anima Io non credevo che il demonio del successo per farmi catturare un poco di se stesso preteso avrebbe da me, un prezzo enorme per sé un prezzo troppo alto pure per un re Ma grazie a questo ho visto un fiore quando cresce e ho visto il punto in cui l'arcobaleno nasce e ho visto piangere di gioia ed altrettanto di dolore e ho visto il mondo più che di un esploratore Pagherò, con paure e con sudore, qualche amico al creatore ingiustizie e tradimenti, rimpianti Sì, con vistosi tatuaggi, che mi marcano la pelle per ogni attimo vissuto, ribelle Ma, Giulio Cesare diceva, prima di una gran battaglia quando il cuore ti diventa di paglia: 'Se, noi non ci ritroveremo, alla fine del duello ricordatevi che è stato...bello.'
: “L’amore”, Don Backy lancia in TV il 2 ottobre 1965 durante lo special “Adriano Clan n. 2 ”, diretto dal già allora professore dell’Università Cattolica di Milano Gianfranco Bettetini. Il brano vende molto tra autunno ed inverno e viene anche bissato, per conto di una collana della RI-FI all’insegna di strani singoli dal diametro di 10 cm (anziché i consueti 17), dall’ex – giocatore lariano di golf Memo Remigi. Ecco poi la prima delle cover che compongono questo microsolco di grande formato (ce ne sono ben sette, come vedremo): si tratta di “Io che giro il mondo”, cioè quella “I think I’m gonna like it here” che Elvis Presley aveva interpretato nel ’63 in occasione di uno dei numerosi film che allora egli girava, ovvero “L’idolo di Acapulco” (t.o. “Fun in Acapulco”). La versione di Don Backy esce nella tarda primavera del 1964, abbinata a “Mama che caldo !”, ed ottiene una confortante eco nei juke – boxes della penisola durante le vacanze. Segue “Ho rimasto”, che non è affatto cantata in dialetto ravennate ma è la conseguenza di una strana scommessa nata sul finire del ’63 all’interno del Clan: una nuotata nella piscina dell’Idroscalo tra Aldo ed Adriano, con una penitenza per il perdente, costituita dall’incisione di una canzone nuova contenente un errore grammaticale di quelli da triplo segno blu e da bocciatura immediata. La sfida di bracciate viene vinta da Celentano, per cui a Don Backy non resta che cantare in italiano “What do you want to make those eyes at me for ?” facendola per l’occasione intitolare “ (Ancora una volta) Ho rimasto solo”. Di questo episodio realmente accaduto (malgrado l’alone di leggenda che da sempre lo contraddistingue) viene fatta una ricostruzione televisiva nel primo “Adriano Clan”, messo in onda il 25 aprile 1964 per la regia di Eros Macchi. Terza cover consecutiva è “Amico”, il brano che nell’estate del 1963 aveva imposto definitivamente sul mercato Don Backy: è la versione nostrana di “Keep away from other girls” di Burt Bacharach. Segue la struggente “Cara”, lento d’obbligo nelle feste in casa dell’inverno 1964 – ’65, mentre chiude il lato 1 “Voglio dormire”, brano che nel febbraio 1964 rientrò nel quadro di un’iniziativa del Clan, “Tris + 1”, un 45 EP che conteneva due brani di Celentano, “Ciao ragazzi” e “Chi ce l’ha con me”, uno di Gino Santercole (“Sono un fallito”, cioè la già nota “Busted ” di Ray Charles) e appunto “Voglio dormire”, inciso negli studi RCA di Roma con un’ospite fornita alla chetichella dai gentili concessionari delle maestranze tecniche: Anna Maria Ramenghi (quella de “Il segreto”, de “Il bene e il male” e de “Il ragazzo del mio palazzo”). Sua è la voce della ragazza “disturbatrice telefonica”.
Voltando il disco e ri – poggiando il pick – up sul vinile, inondano la stanza le note di “Ma con chi”, opera del solito trio di autori del Clan, cioè Luciano Beretta, Micky Del Prete e Celentano (Adriano o Alessandro ? Mistero…), mentre un sound alla Phil Spector costituisce la base di una composizione del giovane Randy Newman, tradotta in italiano da Mogol (“In una stanza senza sole”). Ecco poi finalmente un’altra prova del Don Backy cantautore, qui con l’accompagnamento del suo complesso (gli sfortunati “Fuggiaschi”): si tratta di “ Proprio lei ”, che di lì a poco anche Celentano stesso inciderà, ma non pubblicherà. Tale lacca del “Molleggiato “ rimarrà inedita per diciotto anni, fino cioè al 1983, quando uscirà in un’antologia di successi pubblicata all’interno della collana economica “ MusicA – MMI (Music Made in Italy) “, curata da un giovane Franco Zanetti con l’intento di far conoscere gli artisti italiani della storia della CGD anche all’estero (e per l’occasione Zanetti cura personalmente, pure traducendole in inglese, le presentazioni del retro –copertina).
Torniamo a Don Backy ed al suo LP, che giunge alla conclusione con un altro trittico di indovinate cover. Si comincia con “Mister Tamburino”, italianizzazione di “Mr. Tambourine man”: ormai Bob Dylan e i Byrds stanno conquistando pure i nostri giovani “ impegnati ”, che non sono ancora molti. Forse Don Backy intende solo rendere a questo personaggio statunitense, figlio della beat – generation nel vero senso della parola, il giusto tributo, senza curarsi di quelle implicazioni sociologiche, ancora di là da venire, che presto risulteranno inevitabili ogni qualvolta il discorso cadrà su Robert Zimmerman dal Minnesota, armato di chitarra ed armonica. Si torna poi ad omaggiare Elvis con “La fortuna”, che è quella “Fame and fortune” con cui nel 1960 Presley, reduce dal servizio militare in Germania, riprese il dialogo con i suoi tantissimi fans sparsi per il globo. Si chiude in bellezza con un altro gioiello della storia del rock’n roll, “Memphis, Tennessee “ di Chuck Berry, da qualche tempo rilanciata con successo da un italo – americano, Henry John Ramistella, in arte Johnny Rivers ed incisa pure da Elvis Presley nel suo album “Elvis for everyone “ (ovvero “Elvis ‘65”). In italiano la canzone s’intitola “Una ragazza facile” (che viene tempo dopo riproposta nella nostra lingua da Paul Anka e che la RAI subito censura parzialmente, imponendo la sostituzione dell’aggettivo “facile” con “semplice “ per favorirne la messa in onda), con cui Don Backy, accompagnato sempre dai Fuggiaschi, saluta gli ascoltatori, dando presto loro appuntamento con altre incisioni, non meno entusiasmanti di quelle qui presentate. Tutto questo fino all’autunno del 1967: poi giunge la non indolore svolta, a tutti ben nota.
da;Cesare Borrometi -blogsprt.com
L'AMORE DI DON BACKY (1965)
01 L'amore (Detto Mariano-Don Backy) 02 Io Che Giro Il Mondo (Beretta-Blair-Robertson) 03 Ho Rimasto (Mc Carthy-Johnson-Monaco-Mogol-Don Backy) 04 Amico (Hillard-Bacharach-Mogol-Don Backy) 05 Cara (Detto Mariano-Beretta-Don Backy) 06 Voglio Dormire (Detto Mariano-Don Backy) 07 Ma Con Chi (Celentano-Beretta-Del Prete) 08 In Una Stanza Senza Sole (Mogol-Newman) 09 Proprio Lei (Fuggiasco-Don Backy) 10 Mister Tamburino (Mogol-Bob Dylan) 11 La Fortuna (Beretta-Don Backy-Wise-Weisman) 12 Una Ragazza Facile (Chuck Berry-Mogol)
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Amico
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Cara
Quando grigio il ciel piangerà so che non sarai più con me... E' passato un anno...ci pensi?! come il tuo amore è già finito.
Alza il tuo bicchiere per me pur se brinderai con un altro e ricorda che proprio un anno fa questo lo facevi con me!
Sei stata tu, solo tu, la più cara e resterai la più cara per me, per me, per me!
Alza il tuo bicchiere per me pur se brinderai con un altro e ricorda che proprio un anno fa, cara lo facevi con me.
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voglio dormire
Voglio dormir fammi ancora riposar non telefonarmi più ora ho sonno da morir
Voglio dormir e ti giuro lo farò anche se tu insisterai io con te non uscirò
In fin dei conti noi siamo già usciti perciò ti prego non chiamarmi mai più, tanto presto così
Voglio dormir non insistere di più se m'arrabbio va a finir che non mi alzerò mai più
Casa Bianca, I got a woman, Mi meraviglio, Bum Bum Bum, La tua voce, In una casa senza sole, Poesia, Ritorna da me, Canzone, Solo me ne vo', Quando un uomo non sa amare, L'egoista.
Un lavoro straordinario. E il primo Lp contenente 12 brani nuovi, uscito in Italia. Un primato. Una storia damore che si sviluppa nell'arco dei dodici mesi dellanno.
Tracce:
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre.