Parole sante zia Lucia non val la pena d'esser sua son gia` vent'anni che ormai stai aspettando ancora lui tu da domani dai retta a me compri un vestito e pensi a te un po' di trucco un parrucchiere ed ecco che sei ancora bella zia Lucia vuoi cambiar vita e andar via col portamento che tu hai volendo bene come sai credo che ogni uomo vero possa apprezzarti come me penso chiunque sia sincero stia bene insieme a te anzi mi piacerebbe sai aprirmi con te come vorrei io fin da bimbo amavo starti accanto e poi il desiderio in me e` cresciuto ma mi sono sempre trattenuto ora si puo` parlare forse un po' di noi parole sante zia Lucia ti piacerebbe esser mia che differenza fa l'eta` ognuno da` quello che ha danzar con te e` poesia mia dolcissima Lucia e questa storia un po' inventata e` solo mia e` solo mia danzar con te e` poesia mia dolcissima Lucia e questa storia un po' inventata e` solo mia e` solo mia solo mia e` solo mia
Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina, fra i capelli una goccia di brina ma che faccia rossa da bambina, mai un fumetto respirando, mentre mi sto innamorando. Lungo i viali silenziosi accanto a te, con quegli occhi allegri e accesi d'entusiasmo ragazzino, che ne dici ci mangiamo un panino, c'è un baretto proprio qui vicino, mentre il naso ti stai soffiando, io mi sto sempre più innamorando. Ed il pensiero va oltre quel giardino, vedo una casa e poi vedo un bimbo e noi. Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta sentendoti vicina, da che parte adesso siamo indovina, il futuro è nato stamattina, prima freno e poi discendo, scusa se ti sto abbracciando, scusa se ti sto abbracciando. Ed il pensiero va oltre quel giardino, vedo una casa e poi vedo un bimbo e noi. Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina, Mentre mi sto innamorando. Mentre mi sto innamorando. Mentre mi sto innamorando. Io mi sto sempre più innamorando
Sincerità è l'11° album in studio di Riccardo Cocciante. I testi sono di Etienne Roda Gil e dello stesso Cocciante, che ha curato anche le musiche; gli arrangiamenti di James Newton Howard.
Tracce
Sincerità Stesso treno Sulla tua pelle Via Sally Sulla terra io e lei Di notte Parole della vita Cercasi paradiso Bel tempo alla radio
Sulla terra io e lei Lei aveva un sorriso chiaro e sentimentale lei amava i fiori vivi e i cavalli in libertà la vita negli immensi campi arati e la sincerità Sulla terra io e lei eravamo amanti e stranieri io e lei noi due a piedi nudi cercando l'orizzonte io e le! eravamo il mare e la terra io e lei dimenticando il tempo ne ieri ne domani io e lei Sulla terra io e lei eravamo amanti e stranieri io e lei io e lei eravamo il mare e la terra io e lei dimenticando il tempo ne ieri ne domani io e lei sulla terra io e lei E la vita continua ne diversa ne uguale fra sorrisi, pianti e guerre senza mai una verità e noi, cercandoci ogni attimo fuori da ogni età
Il mare dei papaveri è il 12° album musicale del cantautore italiano Riccardo Cocciante, pubblicato in italiano, inglese, portoghese, francese e spagnolo. A luglio del 1986, le copie vendute dal disco sono oltre 250.000.
Tracce
Il disco è costituito da 10 tracce:
Lato A
Il mare dei papaveri – 3:37 (Mogol – Riccardo Cocciante) Tempo nuovo – 4:21 (Mogol – Riccardo Cocciante) Due – 3:24 (Jean-Loup Dabadie e Mogol – Riccardo Cocciante) Sabato rilassatamente – 3:12 (Mogol – Riccardo Cocciante) Questione di feeling – 4:40 (Mogol – Riccardo Cocciante) – duetto con Mina
Lato B
Al centro del silenzio – 3:19 (Jean-Loup Dabadie e Mogol – Riccardo Cocciante) Marilyn – 3:32 (Mogol – Riccardo Cocciante) Concerto nello spazio – 4:30 (Mogol – Riccardo Cocciante) La canzone dell'infinito – 3:21 (Jean-Loup Dabadie e Mogol – Riccardo Cocciante) Star – 3:13 (Mogol – Riccardo Cocciante)
Gli arrangiamenti sono a cura di Riccardo Cocciante e Paul Buckmaster
E nel tempo oltre il tempo noi saremo ancora noi nella gioia e nel dolore non affonderemo mai nel rispetto e con la fede di capirci sempre più cara la promessa ormai non serve più... Perché tu sarai te stessa e non dovrai mentire mai perché io sarò sincero e tu, so che tu mi capirai. Nel mio cuore tanta gente ma nel centro sempre tu cara, la promessa ormai non serva più... Ma per noi le catene mai, no, le catene mai. Vedrai, nello spazio aperto fino al cielo arriverà il concerto. E comunque anche lontani, un elastico tra noi più si tende e più ci attira non si spezza e tu lo sai che le anime annodate hanno le ali per il blu cara la promessa ormai non serve più... Ma per noi le catene mai, no, le catene mai. Vedrai, nello spazio aperto fino al cielo arriverà il concerto.
La grande avventura è un album di Riccardo Cocciante, pubblicato nel 1988.
Canzoni
Il mio nome è Riccardo Un desiderio di vita indicibile La canzone di Francesco Cuori di Gesù Canzone indiana Indocina Il vero amore Scene di primavera con mia madre Il funambolo La grande avventura
Il funambolo Questo tempo libera la poesia, passa un'ora e non è più la mia, ma rimane lì, immobile: quella corda tesa tra la realtà e la più strana fantasia, come i minuti e le perplessità tra le stesse quotidianità. Ma sarò lì, libero, più vicino al cielo volerò, non precipiterò. Tra l'azzurro e la città, la città vola via, vola sopra a quell'idea di equilibrio e simmetria. Dove il tempo svanirà c'è il funambolo che sa. Passa il tempo e il tempo dimmi che cos'è, se il presente tiene dentro sé ogni passato prossimo, come se noi fossimo già qui ancora immobili, così con quei ricordi indistruttibili, quei sentimenti indivisibili. Saremo lì, fragili e nasconderemo le armonie di certe poesie. Tra l'azzurro e la città, la città vola via, vola sopra a quell'idea di equilibrio e simmetria. Dove il tempo svanirà c'è il funambolo che sa. Questo tempo immobile che limita, sbriciola il futuro che verrà, ma abbiamo già un'anima che conduce verso l'allegria o la malinconia, come se spingessimo altalene in preda alla follia. Tra l'azzurro e un'idea, quell'idea vola via, vola sulle città tra equilibrio e simmetria. Quando il tempo fuggirà, il funambolo saprà non precipiterò tra l'azzurro e la città la città vola via vola sopra a quell'idea di equilibrio e simmetria dove il tempo svanirà c'è il funambolo che sa passa il tempo e il tempo dimmi che cos'è se il presente tiene dentro sè ogni passato prossimo come se non fossimo già qui ancora immobili, così con quei ricordi indistruttibili quei sentimenti indivisibili saremo lì, fragili e nasconderemo le armonie di certe poesie tra l'azzurro e le città la città vola via vola sopra a quell'idea di equilibrio e simmetria dove il tempo svanirà c'è il funambolo che sa questo tempo immobile che limita sbriciola il futuro che verrà ma abbiamo già un'anima che conduce verso l'allegria o la malinconia come se spingessimo altalene in preda alla follia tra l'azzurro e un'idea quell'idea vola via vola sulle città tra equilibrio e simmetria quando il tempo fuggirà il funambolo saprà il funambolo saprà.
Se stiamo insieme è un album del cantante italiano Riccardo Cocciante, conosciuto anche col nome Cocciante. Contiene la title track Se stiamo insieme, vincitrice del Festival di Sanremo '91.
Tracce
Energia Vivi la tua vita Se stiamo insieme Jimi suona Per tornare amici Prima gita scolastica nel mondo del jazz, del blues e del rock Sì, Maria Non si perde nessuno Il senso profondo degli uomini E mi arriva il mare (con Paola Turci)
Notre-Dame de Paris è uno spettacolo musicale scritto da Luc Plamondon e messo in musica da Riccardo Cocciante, tratto dall'omonimo romanzo di Victor Hugo; il libretto in italiano è di Pasquale Panella.
Storia dello spettacolo
I due autori, come da loro dichiarato, hanno scritto l'opera per il puro piacere di scrivere musica, senza pensare di realizzarla in forma scenica. A lavoro terminato, tuttavia, il risultato è di tale qualità da spingerli a trasformarlo uno spettacolo teatrale. Il 16 settembre 1998 l'opera debutta a Parigi con la regia di Gilles Maheu, il quale, seguendo i desideri degli autori, anziché sviluppare l'azione teatralmente come in un musical tradizionale, allestisce uno spettacolo in forma semiscenica, con scenografie e cantanti in costume, i quali tuttavia interagiscono solo parzialmente, interpretando i brani in forma quasi concertistica, alternandosi al corpo di ballo che esegue le coreografie separatamente. Il successo travolgente della produzione parigina spinge gli autori ad esportare lo spettacolo, realizzando edizioni locali in numerose nazioni. Dal debutto parigino al 2008 lo spettacolo è stato portato in scena in Francia, Corea del Sud, Belgio, Svizzera, Canada, Russia, Spagna, oltre che in Italia, Gran Bretagna e USA. La prima versione in lingua inglese, con i testi di Will Jennings, è stata presentata, ampiamente tagliata, nel 2000 a Las Vegas, cui è seguita una edizione integrale che ha debuttato a Londra il 23 maggio 2000, restando in scena per diciassette mesi nel West End con un certo successo di pubblico (sebbene molto inferiore rispetto all'edizione parigina). La versione italiana, frutto dell'impegno e della caparbietà di David Zard, debutta a Roma il 14 marzo 2002 con i testi italiani di Pasquale Panella, cui è seguita una lunga serie di repliche, più un tour passato anche per l'Arena di Verona (da dove è stata trasmessa una diretta nazionale dello spettacolo su Rai1). Attualmente è in tour in molte città italiane, con un cast rinnovato, per il decimo anniversario dell'opera. La produzione ha tuttavia comunicato che dopo la tappa conclusiva del tour, a settembre 2012 all'Arena di Verona, lo spettacolo, in scena quasi ininterrottamente da dieci anni, prenderà una pausa non inferiore a cinque anni. I brani Vivre, Le Temps des cathédrales, e Belle sono stati presentati come singoli in Francia, ottenendo un buon successo. Live for the One I Love, versione inglese di Vivre è stata incisa da Celine Dion.
Accoglienza
Accolto con un successo senza precedenti nel paese d'origine (è tuttora lo spettacolo musicale di maggior successo nella storia di Francia), Notre Dame de Paris ha suscitato la viva ammirazione di gran parte della critica francese, soprattutto per quanto riguarda i testi di Plamondon e le musiche di Cocciante. Anche la messinscena, nonostante qualche dissenso, è stata generalmente apprezzata per aver saputo innovare abilmente il tradizionale stile registico degli spettacoli musicali. Apprezzate nel complesso le interpretazioni dei cantanti, mentre i melomani hanno espresso il loro dissenso per l'uso di basi musicali preregistrate. L'edizione francese dello spettacolo è entrata nel Guinness dei Primati come il musical di maggior successo nel primo anno di rappresentazione (record precedentemente detenuto da Miss Saigon e attualmente da Wicked) e ha raggiunto nel corso degli anni un pubblico complessivo dichiarato di oltre quattro milioni di persone. Un analogo trionfo è stato tributato allo spettacolo in Italia, Gli organizzatori dichiarano quasi due milioni di spettatori in Italia.
In tutto il mondo l'opera si dichiara abbia raggiunto 15 milioni di spettatori.
I Atto
Il tempo delle cattedrali (Gringoire) I clandestini (Clopin) Intervento di Frollo (Frollo) Da dove vieni bella straniera (Febo) Zingara (Esmeralda) Esmeralda lo sai (Clopin ed Esmeralda) La fede di diamanti (Fiordaliso e Febo) La festa dei folli (Gringoire) Il Papa dei folli (Quasimodo) La strega (Frollo e Quasimodo) Il trovatello (Quasimodo) Le porte di Parigi (Gringoire) Un tentativo di sequestro (Febo ed Esmeralda) La Corte dei Miracoli (Clopin, Esmeralda e Gringoire) La parola Febo (Esmeralda e Gringoire) Bello come il sole (Esmeralda e Fiordaliso) Cuore in me (Febo) Ananke (Frollo e Gringoire) Da bere (Frollo e Quasimodo) Bella (Quasimodo, Frollo e Febo) La mia casa è la tua (Quasimodo ed Esmeralda) Ave Maria pagana (Esmeralda) Se guardassi dentro di me (Quasimodo) Mi distruggerai (Frollo) L'ombra (Febo e Frollo) Il Val d'Amore (Gringoire e Febo) La voluttà (Febo ed Esmeralda) Fatalità (Gringoire, Frollo, Quasimodo, Clopin e Fiordaliso)
II Atto
Parlami di Firenze (Frollo e Gringoire) Le campane (Quasimodo) Lei dov'è (Frollo, Gringoire e Clopin) Ali in gabbia, occhi selvaggi (Esmeralda e Quasimodo) Condannati (Clopin) Il processo (Frollo ed Esmeralda) La tortura (Frollo ed Esmeralda) Un prete innamorato (Frollo) Mio Febo (Esmeralda) Io ritorno a te (Febo) La cavalcatura (Fiordaliso) Visita di Frollo a Esmeralda (Frollo ed Esmeralda) Un mattino ballavi (Frollo ed Esmeralda) Liberi (Quasimodo, Clopin, Esmeralda, Gringoire) Luna (Gringoire) Ti lascio un fischietto (Quasimodo ed Esmeralda) Dio, ma quanto è ingiusto il mondo (Quasimodo) Vivere per amare (Esmeralda) L'attacco a Notre-Dame (Clopin, Frollo, Febo, Esmeralda e Gringoire) Deportati (Febo) Maestro e salvatore (Quasimodo e Frollo) Datela a me (Quasimodo) Balla mia Esmeralda (Quasimodo)
Cast italiano
Cast della prima edizione (2002)
Quasimodo: Giò Di Tonno, Fabrizio Voghera Esmeralda: Lola Ponce, Rosalia Misseri Gringoire: Matteo Setti, Heron Borelli Clopin: Marco Guerzoni, Christian Mini Frollo: Vittorio Matteucci, Fabrizio Voghera Febo: Graziano Galatone, Heron Borelli Fiordaliso: Claudia D'Ottavi, Chiara Di Bari Corpo di Ballo: Damiano Bisozzi, Jodie Blemings, Sarah Boulter, Karina Champoux, Darren Charles, Agesandro Dias Do Rego, Francesca Di Maio, Stacey Dore, Emma Gilbert, Kal Guglielmelli, Mirko Guido, Rachel Hoiles, Mauro Leonardi, Amy Mason, Emilio Milani, Antonio Orlando, Julie Perron, Elisa Petrolo. Acrobati: Paul Colborn, Simon Fee, Nick Lewis, Marco Sacco, Chris Turner, David Underwood, Gerald Zarcilla. Breakers: Daniel Rojas, Daniel Ruiz Martinez.
Cast attuale (Tour del decennale, 2011-2012)
Quasimodo: Angelo Del Vecchio, Lorenzo Campani Esmeralda: Alessandra Ferrari, Federica Callori Gringoire: Luca Marconi, Riccardo Maccaferri Clopin: Lorenzo Campani, Emanuele Bernardeschi Frollo: Marco Manca, Vincenzo Nizzardo Febo: Oscar Nini, Giacomo Salvietti Fiordaliso: Serena Rizzetto, Federica Callori Corpo di Ballo: Marianna Bombace, Nadia Buttignol, Luca Calzolaro, Marco Chiodo, Alessandra Cito, Vincenzo De Michele, Francesco Gammino, Giuliana Guttoriello, Sara Filippucci, Amy Mason, Danilo Monardi, Luca Peluso, Loredana Persichetti, Emanuele Pironti, Roberta Zegretti. Acrobati : Renato Gambardella, Marco Gerace, Francesco Greco, Pippo Lopez, Gerald Zarcilla. Breakers: Daniel Ruiz Martinez.
Luci e suoni
Non esisteva un Teatro abbastanza grande a Roma per poter far debuttare uno spettacolo delle proporzioni di Notre Dame de Paris e per questo motivo è stato costruito il Gran Teatro di Roma. Per la rappresentazione di Notre Dame de Paris al Gran Teatro di Roma sono occorsi 400 metri di struttura a traliccio per fissare le attrezzature scenotecniche e 150 teste mobili controllate da 2 diverse console interfacciate tra loro. Il sistema audio ha una potenza di circa 40.000 W Le musiche, in tutto il tour italiano, erano su base registrata ed i cori in play-back.
Giulietta e Romeo è un'opera popolare (per espressa dichiarazione dell'autore della musica non deve essere considerato un musical) con musiche di Riccardo Cocciante e testi di Pasquale Panella, tratto dal Romeo e Giulietta di William Shakespeare. La regia dello spettacolo è di Sergio Carrubba della Danny Rose di Parigi.
Caratteristiche
Lo spettacolo segna il ritorno di Cocciante al teatro musicale dopo il successo di Notre Dame De Paris e vede il musicista collaborare nuovamente con Panella (i cui testi in italiano saranno utilizzati anche per eventuali rappresentazioni all' estero). Un'anteprima dell'opera è stata presentata, dallo stesso Cocciante, il 16 settembre 2006 all'interno del Colosseo, mentre l' opera vera e propria ha debuttato il 1º giugno 2007 all'Arena di Verona, per poi dare il via ad una tournée italiana (Cocciante ha espresso il desiderio di realizzare una versione cinematografica dello spettacolo[senza fonte]). Lo spettacolo mantiene alcuni elementi caratteristici del lavoro precedente, prendendo le distanze dalla concezione tradizionale del musical tanto sotto il profilo drammatico-musicale che dal punto di vista dell'allestimento, realizzato in forma semiscenica (sebbene con una maggiore teatralità rispetto a Notre Dame de Paris) con canzoni e coreografie eseguite indipendentemente dai cantanti (quasi tutti tra i 15 e i 18 anni, che si alternano nei vari ruoli durante le varie serate) e dai ballerini e non da performer unici. Per l'allestimento dello spettacolo, il regista Sergio Carrubba ha unito esperienze e professionalità provenienti dai vari settori dello spettacolo (cinema, teatro, tv, ...) per creare una nuova forma di allestimento ed un nuovo tipo di spettacolo, il "Cinema dal vivo" (creato in collaborazione con Pasquale Mari, light designer dell'opera). Giulietta e Romeo per la prima volta al mondo[senza fonte] presenta scenografie dinamiche animate e tridimensionali realizzate dal gruppo creativo Maximage Experience by Danny Rose diretto da Paola Ciucci (direttrice artistica dello spettacolo). Le scenografie sono infatti proiettate in 3D sulla scena (disegnata dallo scenografo Daniele Spisa). La scenografia interagisce infatti in tempo reale con il cast sul palco:
« ...tutto cambia con lo schioccare di un dito o meglio, di un clic: è la “scenografia dinamica animata”, un capolavoro mai visto a teatro, una sorta di proiezione tridimensionale che rinasce a ogni scena, precisa e puntuale, capace di trasformare il palco seguendo le parole e i loro sentimenti. È la prima volta che la scenografia diventa davvero strumento del dramma e non solo luogo spesso distante e obbligato all’impersonalità, da complicatezze sceniche...Quando Romeo e Giulietta si dichiarano, i diecimila del pubblico trattengono il fiato, allora giganteschi anelli tridimensionali galleggiano nell’aria, pieni di luce e stelle, un balletto cosmico di una dolcezza che porta via i pensieri... »
(Il Giornale)
I costumi sono realizzati da Gabriella Pescucci, già premio Oscar per L'età dell'innocenza di Martin Scorsese, mentre il cubano Narciso Medina Favier è autore delle coreografie. In totale sono circa 400 le persone che hanno lavorato alla preparazione e alla produzione dell'opera popolare, tra cantanti, ballerini, musicisti, équipe di regia, di produzione e tecnici. 1 € per ogni biglietto dell'opera venduto nel mondo nei primi otto anni viene destinato all'AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro)[senza fonte].
Trama
L'opera popolare racconta la storia di due giovani veronesi, Giulietta e Romeo, il cui amore è fortemente contrastato da due famiglie, i Capuleti e i Montecchi. I due giovani vivranno intensamente il loro amore, che però alla fine si trasformerà in un dolore atroce. Differenze rispetto all'opera di Shakespeare; Mercuzio ha un ruolo fondamentale essendo un personaggio quasi onnisciente. Canta l'ouverture e guida l'incontro fra Romeo e Giulietta durante la festa a Casa Capuleti. Giulietta muore di crepacuore e non attraverso il pugnale come accade invece nella tragedia scritta da Shakespeare. Padre Capuleti è spesso in scena e rappresenta con Padre Montecchi l'odio fra le due famiglie. I personaggi delle madri non esistono. Tebaldo rasenta spesso la follia.
Cast
Romeo: Flavio Gismondi, Marco Vito, Daniele Carta Mantiglia Giulietta: Alessandra Ferrari, Tania Tuccinardi, Maria Francesca Bartolomucci, Denise Faro Mercuzio: Gian Marco Schiaretti, Francesco Capodacqua Benvolio: Angelo Del Vecchio, Damiano Borgi Tebaldo: Valerio Di Rocco, Gaetano Caruso Nutrice: Silvia Querci, Chiara Luppi Frate Lorenzo: Fabrizio Voghera, Luca Maggiore Padre Montecchi: Francesco Antimiani, Giuseppe Pellingra Padre Capuleti: Giuseppe Pellingra, Francesco Antimiani Principe Escalus: Alessandro Arcodia, Gaetano Caruso Clan Montecchi & Capuleti: Andrea Manganotto, Antonio Orler, Giacomo Salvietti, Nikolas Torselli, Alessio Spini, Luca Peluso, Valentina Beretta, Chantal Copello, Valentina Soncin, Scilla Zizifo, Damiano Bisozzi, Burim Cerloj (Rimi), Giovanni Fusco, Kal Guglielmelli
Brani
I Atto
Verona L'affronto Non l'odio, l'amore Io amo e non so Ragazze tra le stelle Stanotte ho fatto un sogno La regina della notte La festa siamo noi La festa della festa La festa siamo noi (segue) Ah... quell'amore La festa siamo noi (segue) C'è tutto sotto sotto Gli occhi negli occhi L'amore ha fatto l'amore La mano nella mano T'amo Il nome del nemico Chi sei? Io, Romeo Voglio vedere Giulietta Il tuo nome Notte più bella di tutte Giulietta esiste Tu sei Maledizione benedizione
II Atto
L'amore è fatto già Nei fiori Io vi benedico Mercuzio, Tebaldo, le spade Sono ferito Com'è leggera la vita Romeo, Tebaldo, le spade Morte di Tebaldo No, Verona, no Lontano da Verona Per rabbia e per errore La notizia a Giulietta Tu sei bandito Quel respiro, la vita Non è ancora giorno Morto il mio cuore Giulietta, io so quanto soffri Festa presto E se non mi svegliassi Festa presto (segue) Bambina mia Stanotte Il corpo di Giulietta Morte di Romeo Il cuore Perché
L'album
Giulietta e Romeo, Brani Scelti è uscito il 30 novembre e contiene 21 brani: Verona (Gian Marco Schiaretti) L'affronto (Valerio Di Rocco, Angelo Del Vecchio, Alessandro Arcodia) Io amo e non so (Marco Vito, Angelo Del Vecchio) La regina della notte (Francesco Capodacqua) La festa siamo noi (Maria Francesca Bartolomucci, Silvia Querci) Gli occhi negli occhi (Gian Marco Schiaretti) T'amo (Flavio Gismondi, Alessandra Ferrari) Il nome del nemico (Chiara Luppi) Chi sei (Alessandra Ferrari) Io, Romeo (Marco Vito) Tu sei (Marco Vito, Tania Tuccinardi) Io vi benedico (Luca Maggiore) Mercuzio, Tebaldo, le spade (Valerio Di Rocco, Francesco Capodacqua, Flavio Gismondi) Com'è leggera la vita (Gian Marco Schiaretti) Morte di Tebaldo (Valerio Di Rocco) Lontano da Verona (Marco Vito) Per rabbia e per errore (Damiano Borgi, Gaetano Caruso, Francesco Antimiani,Giuseppe Pellingra) Quel respiro, la vita (Fabrizio Voghera, Silvia Querci) Festa presto (Giuseppe Pellingra, Tania Tuccinardi, Chiara Luppi) Morte di Romeo (Flavio Gismondi) Il cuore (Tania Tuccinardi)
Dibattiti
Sin dai tempi di Notre Dame De Paris la definizione dell'Opera Popolare come genere teatrale è stato oggetto di accesi dibattiti tanto tra gli esperti di teatro musicale quanto tra gli stessi musicisti, puntualmente ripresentatesi in occasione di Giulietta e Romeo. Molti tendono a negare la separazione tra musical e opera popolare, considerando velleitarie le pretese di autonomia e diversità concettuale, imputando inoltre agli autori l'incapacità di definire nettamente i caratteri e i confini dl genere; accuse che Cocciante e i suoi sostenitori negano totalmente, sottolineando la diversa radice e la netta distinzione tra i due generi. In un'intervista rilasciata al Corriere della sera, il musicista ha riaffermato con determinazione questa tesi, portando a sostegno le differenze stilistiche e concettuali e imputando al musical un linguaggio anacronistico e inadeguato al pubblico contemporaneo. Le dichiarazioni dell'artista hanno contribuito ad alimentare la querelle circa la natura dell'Opera Popolare. Ha destato particolare scalpore l'affermazione secondo cui "I musical hanno un linguaggio polveroso, che non ha legami col presente. È musica di 50 anni fa. Che non interessa i giovani. Sono dei riciclaggi", che ha scatenato accese polemiche da parte dei sostenitori di questo genere musicale.