I NOMADI

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    I Nomadi cantano Guccini - 1973


    Tracce:

    Per Fare Un Uomo 2:50
    Noi 1:56
    Giorno D'estate 3:24
    Dio E Morto 2:43
    Il Disgelo 2:19
    Un Figlio Dei Fiori 3:05
    Ophelia 3:18
    E Giorno Ancora 1:55
    Per Quando E Tardi 3:00
    Per Quando Noi Non Ci Saremo 1:40
    Canzone Per Un Amica 2:58
    Noi Non Ci Saremo 2:37







    Per Fare Un Uomo





    Noi





    Giorno D'estate



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:47
     
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    Dio E Morto





    Il Disgelo





    Un Figlio Dei Fiori



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:58
     
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    GRAZIE
     
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    Ophelia





    E' Giorno Ancora





    Per Quando è Tardi



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 16:27
     
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    Per Quando Noi Non Ci Saremo




    Canzone Per Un Amica





    Noi Non Ci Saremo



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 17:02
     
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    I Nomadi interpretano Guccini


    Da Wikipedia
    foto qpratools.com


    I Nomadi interpretano Guccini è il quarto album della band italiana i Nomadi del 1974.

    I sei brani presenti su questo disco sono stati tratti da due album di Francesco Guccini: Asia, L'isola non trovata e La collina si trovano su "L'isola non trovata", del 1970, mentre Il vecchio e il bambino, Piccola città e Canzone della bambina portoghese fanno parte di "Radici", del 1972.

    Formazione

    * Augusto Daolio: Voce, Sintetizzatore
    * Beppe Carletti: Tastiere
    * Umbi Maggi: Basso elettrico, Basso acustico
    * Chris Dennis: Chitarre, Mellotron, Arp
    * Gian Paolo Lancellotti: Batteria, Percussioni

    Canzoni

    Lato A

    Asia (7' 20")
    Il vecchio e il bambino (5' 35")
    Piccola città (7' 02")

    Lato B

    Canzone della bambina portoghese (6' 50")
    L'isola non trovata (5' 53")
    La collina (5' 00")






    Asia



    Il vecchio e il bambino




    Piccola città



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 16:24
     
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    Canzone della bambina portoghese





    L'isola non trovata




    La collina





    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:59
     
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    Tutto a posto - 1974

    Tracce :

    Il Confine 3:35
    Voglio Ridere 4:30
    Isola Ideale 3:57
    Suoni 2:58
    Crescerai 3:17
    Tutto A Posto 3:28
    Uno Sbaglio 2:52
    Mamma Giustizia 4:16






    Il Confine





    Voglio Ridere


    Voglio ridere
    quando piangerai
    e ti dirai pensandomi:
    aveva si ragione lui
    e capirai perché.
    Voglio ridere
    quando piangerai
    e non saprai nascondere
    quel po' di me
    e troverai
    nei gesti tuoi e in te
    Ma pian piano ti sorprenderai
    vedendo che col tempo hai dato
    sempre più ragione a me
    e sarai come volevo anche se
    sarò molto lontano da te...
    Voglio ridere
    quando piangerai
    e morirai pensandomi
    anche se mai lo ammetterai
    ti mancherò di più.
    Ma pian piano ti sorprenderai
    vedendo che col tempo hai dato
    sempre più ragione a me
    e sarai come volevo anche se
    sarò molto lontano da te...







    Isola Ideale



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:20
     
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    Suoni




    Crescerai





    Tutto A Posto



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:18
     
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    Uno Sbaglio


    Io con lei, uno sbaglio
    Solo in questo letto dormirò
    Senza lei, forse è meglio
    Da mangiare ho e da vestirmi ho
    E tante donne avrò
    Per passare le notti mie
    Più vero sarò
    Anche se qualche volta
    Ripenserò ancora un poco a lei, a lei
    A lei come un'eco ormai.
    Io con lei, senza orgoglio
    Alla fine anch'io le ho detto no
    Io con lei, uno sbaglio
    Tanto io lo so
    Che insieme ad un altro poi
    Lei si consolerà
    La conosco da tempo ormai
    Io so che donna è lei
    Però io la vorrei dolcemente
    La stringerei e la perdonerei
    Anche se di celeste lei niente ha
    E so la verità
    Per lei, per lei questo io farei
    Per lei, questo io farei






    Mamma Giustizia



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:17
     
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  11. tomiva57
     
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    Gordon


    Da Wikipedia

    Gordon è il quinto album pubblicato dai Nomadi, nel 1975.


    Tracce:

    1. Sorprese (3' 29")
    2. Gordon (4' 19")
    3. Ritornerei (3' 23")
    4. Come mai (3' 30")
    5. Vittima dei sogni (5' 00")
    6. Immagini (3' 25")
    7. Senza discutere (3' 20")
    8. E vorrei che fosse (5' 22")
    9. Il destino (5' 23")
    10. Fatti miei (2' 59")


    L'album fu ritenuto dalla critica del tempo "psichedelico".
    Fu il primo album dei Nomadi a non contenere cover, se si esclude il fatto che la linea vocale di Gordon è molto simile a quella di Avalanche, canzone di Leonard Cohen contenuta in Songs of Love and Hate.
    La canzone Gordon è ispirata al fumetto degli anni '30 Flash Gordon.
    La canzone Ritornerei è reperibile su Stereo 8 in un diverso arrangiamento e con il titolo Sulla strada.
    Le vignette rappresentate in copertina sembrano essere ispirate ai brani contenuti nell'album.






    nomadi_gente_come_noi_1261917839





    Sorprese





    Gordon

    Ritorna al tuo pianeta Mongo
    torna al tuo sole Gordon
    non vagare per universi bui
    di una falsa coscienza
    non andare nel freddo
    di un niente che speranza
    più non ha.
    Hai staccato il tuo segnale
    che ti legava alla Terra
    ti sei levato dalla rotta
    dell'astronave guida
    credi di poter andare da solo
    nel vero al di là.
    Per i pazzi non c'è più pace
    e tu sei pazzo Gordon
    dentro il freddo non c'è vita
    e tu sei morto Mongo
    un fantasma opalescente
    maledetto nel ricordo della sua gente



    Ritornerei


    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    a al cane schiacciato sotto il camion
    dalla signora che ride sempre
    sotto un sole dall'oriente.
    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    per poi fermarmi tra i campi
    addormentarmi quando voglio
    sulla paglia che profuma
    vorrei andare e non vorrei
    ma se non vado è per lei
    peccato solo perché così
    io qua sicuro mi fermerei.
    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    dove aspettano gli amici
    per ricordare giorni felici
    e folli corse al sole
    e rivedrei
    sulla strada che mi chiama
    dipinte sul viso di chi mi ama
    la fretta e l'ansia di raccontare
    cose ancora da scoprire
    e di un posto conoscerei
    dove la vita riscoprirei
    ma io non posso lasciare lei
    vorrei andare e non vorrei.
    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    a al cane schiacciato sotto il camion
    dalla signora che ride sempre
    sotto un sole dall'oriente.
    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    per poi fermarmi tra i campi
    addormentarmi quando voglio
    sulla paglia che profuma
    vorrei andare e non vorrei
    ma se non vado è per lei
    peccato solo perché così
    io qua sicuro mi fermerei.
    Ritornerei
    sulla strada che mi chiama
    dove aspettano gli amici
    per ricordare giorni felici
    e folli corse al sole
    e rivedrei
    sulla strada che mi chiama
    dipinte sul viso di chi mi ama
    la fretta e l'ansia di raccontare
    cose ancora da scoprire
    e di un posto conoscerei
    dove la vita riscoprirei
    ma io non posso lasciare lei
    vorrei andare e non vorrei.




    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 15:02
     
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  12. tomiva57
     
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    Come mai


    Come mai
    l'uomo quando cresce
    torna piccolo?
    Forse perché crede
    di essere grande.
    come mai parlando
    Tra amici
    si fanno affari
    perché si crede
    di imbrogliare
    meglio,
    dì come mai fingi
    di esser chi non sei.
    Come mai dire
    mi piace non basta a spiegare?
    Dì come mai
    ci vuole sempre un
    perché morale
    non tradir te stesso
    fa ciò che più ti piace.





    Vittima dei sogni

    Sai che strana originale sei
    questa mattina che follia
    ti sei svegliata proprio male.
    Ma che cos'hai
    hai fatto forse un sogno strano
    fantasmi bianchi sul cuscino
    un leone nel giardino.
    Ma che cos'hai
    sono da te
    cortese, pieno d'amore
    e ti accarezzo
    ma guarda un pò
    mi trovo qua
    seduto e poi sorpreso
    e mi accarezzi, ma guarda un pò.
    Sai
    che strana originale sei
    ma ancor più buffo sono io
    che sopporto ancora
    le tue manie.
    Ma che cos'hai
    io un giorno o l'altro
    mi stancherò
    il tuo bersaglio non sarò
    la vittima dei sogni tuoi
    se ne andrà vedrai
    se ne andrà vedrai.







    Immagini



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 14:57
     
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  13. tomiva57
     
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    Senza discutere





    E vorrei che fosse

    Un aquilone su nel cielo
    vola come volo io
    ogni giorno al bar per lei
    per vivere, come arriva
    si guarda in giro e
    non mi vede
    sorride a tutti e
    non mi sente
    chiudo gli occhi per sognare
    e la realtà
    vorrei che fosse
    mi alzo e vado verso lei
    "e scusa sai
    posso sedermi insieme a te
    ti pagherò da bere se
    parlerai un pò con me"
    lei mi dice "Andiamo vieni
    facciamo un giro
    dai vieni, su vieni"
    e l'aquilone su nel cielo
    cade come cado io
    nella realtà vive il timore
    che si accorga di me
    ma come ogni giorno
    viene sera
    non la vedrò fino a domani
    chiudo gli occhi per sognare
    e la realtà vorrei che fosse
    è sera
    e andiamo verso casa
    "ascolta senti
    posso vederti anche domani?"
    e ogni giorno che tu vuoi
    verrai un pò con me
    io ti dico
    andiamo vieni
    è tardi ormai
    dai vieni, su vieni, vieni, vieni .
    .



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 14:49
     
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  14. tomiva57
     
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    Il destino





    Fatti miei

    Queste mie scarpe rotte
    le storie i miei guai
    fuori dalla tua porta
    le ho messe oramai
    e mentre bevo il vino
    mi accorgo che tu
    il tuo vestito strano
    non l'hai già più su
    fra i tuoi capelli lunghi
    la mia mano va
    sento il profumo forte
    dell'infedeltà
    e la tua bocca rossa
    non dice poesie
    anche se ha conosciuto
    le malinconie
    quello che mi dai
    quello che ti do
    è davvero poco lo so
    ma non chiederai
    non mi chiederai
    e non ho mai nient'altro mai
    il passato mio sono fatti miei
    ora il mio presente tu sei
    non m'importa più
    quel che siamo noi
    e c'è un grido
    negli occhi tuoi
    tutto il resto son fatti miei
    metto le scarpe rotto
    ripenso ai miei guai
    fuori dalla mia porta
    di lei mi scordai
    con la tua bocca rossa
    però resterai
    nella mia mente stanca e
    nei fatti miei, e son fatti miei
    e son fatti miei ...








    nomadi



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 14:41
     
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    Noi ci saremo


    Da Wikipedia



    Noi ci saremo è il sesto album del gruppo musicale italiano Nomadi.

    L'album, il cui titolo fa da parodia alla loro celebre canzone Noi non ci saremo, è diviso in due parti. La prima, La foresta, si occupa della società, nei suoi aspetti di cui mai nessuno aveva cantato; la seconda, L'albero, analizza invece le sfaccettature della personalità di ogni uomo.

    L'album presenta canzoni "arrabbiate", con cui i Nomadi esprimevano il loro disprezzo nei confronti della musica italiana dell'epoca, fatta solo di canzonette destinate ad essere presto dimenticate. Anche la copertina, volutamente scialba con il titolo dattiloscritto e lo sfondo bianco, era un mezzo di critica verso le copertine degli album degli altri autori italiani, colorate e fantasiose, come viene descritto nel libro-biografia Il suono delle idee, pubblicato nel 1993.

    Formazione

    * Augusto Daolio: Voce
    * Beppe Carletti: Tastiere
    * Umberto Maggi: Basso
    * Chris Dennis: Chitarra e Violino
    * Paolo Lancellotti: Batteria

    Canzoni

    1. Riverisco (La foresta) - 1:46
    2. La città - 3:46
    3. La morale - 2:32
    4. Il fiore nero - 3:00
    5. Balla Piero (La ballata) - 2:52
    6. La storia - 3:58
    7. Riverisco (L'albero) - 1:47
    8. I miei anni (Il bilancio) - 3:42
    9. Il paese (Il valore) - 4:00
    10. La voglia di posare (La crisi) - 3:06
    11. La devianza - 3:04
    12. Vorrei parlare (La realtà) - 3:57







    Il fiore nero

    Così quando il sole muore
    fiore perdi il tuo colore
    le qualità che ti hanno reso vero
    ma chi lo dice che il fiore è nero.
    Come un popolo sotto l'oppressione
    come un asino sotto il bastone
    come un bimbo sotto l'educazione
    come uno schiavo sotto il padrone.
    Così quando il sole muore
    fiore perdi il tuo colore
    le qualità che ti hanno reso vero
    ma chi lo dice che il fiore è nero.
    Come il corpo sotto la morale
    come il lavoro sotto il capitale
    come il diverso sotto l'uguale
    come l'imprevisto sotto il normale.
    Così quando il sole muore
    fiore perdi il tuo colore
    le qualità che ti hanno reso vero
    ma chi lo dice che il fiore è nero.
    Come Dio sotto la religione
    come l'amore sotto la convenzione
    come la realtà sotto l'illusione
    come un mattone sotto la distruzione.
    Così quando il sole muore
    fiore perdi il tuo colore
    le qualità che ti hanno reso vero
    ma chi lo dice che il fiore è nero









    La Storia


    E' già successo un'altra volta
    che grandi uomini si sa
    costruirono una città
    senza interrogare il sole.
    E pagarono cantanti
    per cantare a voce piena
    siamo la più gran città
    dell'intera umanità.
    Siamo la più gran città
    dell'intera umanità
    siamo la più gran città
    soltanto il sole è ancora qua.
    E pagarono le donne
    per fare figli a volontà
    e pagarono i più furbi
    per trasformare la realtà
    Siamo la più gran città
    dell'intera umanità
    siamo la più gran città
    soltanto il sole è ancora qua.
    Ma sulle case vuote
    l'erba cresce già
    e soffia il vento
    forse chissà
    un nuovo vento
    forse sarà.



    Edited by tomiva57 - 21/2/2014, 14:26
     
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