Irenegrandi.hits è un album raccolta della cantautrice italiana Irene Grandi, pubblicato l'11 maggio 2007 dall'etichetta discografica Atlantic.
Contenuti
Si tratta di un doppio album contenente 34 brani, tra cui due inediti, Bruci la città, estratto come singolo dal notevole successo radiofonico e di vendite, e La finestra. Sono inoltre presenti tre cover: Sono come tu mi vuoi di Mina, Estate di Bruno Martino ed È solo un sogno di Paolo Benvegnù. La prima è stata pubblicata come secondo singolo dopo Bruci la città, ottenendo la nona posizione della classifica italiana. Quattro canzoni sono state riarrangiate in chiave unplugged, Bum Bum, Cose da grandi, Oltre e Prima di partire per un lungo viaggio; inoltre è presente il remix de La tua ragazza sempre. Nella versione per il download digitale è presente un terzo brano inedito, Le tue parole.
Successo e diffusione
Uscito nei negozi l'11 maggio 2007, l'album ha raggiunto la quarta posizione della classifica italiana ufficiale degli album FIMI, rimanendo tra i cento album più venduti in Italia fino al marzo 2008. Nei mesi successivi l'album è riapparso più volte in tale classifica.
Tracce
CD 1
Un motivo maledetto Fuori T.V.B. Vai vai vai Dolcissimo amore In vacanza da una vita (2001 version) Bum Bum (You Make Me Feel) Like a Natural Woman Che vita è La tua ragazza sempre Eccezionale Sconvolto così Un bagno in mare Fai come me Verde rosso e blu Per fare l'amore
CD 2
Bruci la città (inedito 2007) La finestra (inedito 2007) Sono come tu mi vuoi (cover) Estate (cover) Bum Bum (riarrangiamento "Unplugged") Oltre (riarrangiamento "Unplugged") Cose da grandi (riarrangiamento "Unplugged") Prima di partire per un lungo viaggio (riarrangiamento "Unplugged") È solo un sogno (con Stefano Bollani) Io bucolico Se mi vuoi (con Pino Daniele) Uno in più (cover 2006) Buon compleanno Resist You Lasciala andare Pensami La tua ragazza sempre (Dub Vocal Remix)
La finestra Così ogni volta che basterà un rumore un colore un odore a farmi ricordare che vivere era tutto un altro affare Così ogni volta che mi imbarcherò in qualche avventura pensando di avere una chiave ma chi sa poi per quale serratura Cosi ogni volta che camminado sul ghiacci fragile dei miei pensieri io mi ritroverò planando come un gabbiano tra i ricordi di ieri Aprirò una finestra sul cielo e punterò il dito pensando l'universo non si ferma per un amore finito Aprirò una finestra sul cielo con gli occhi puntati giusto un pò più la dei miei sogni finiti naufragati nanana nananaaa nanana Così ogni volta che basterà una parola una frase o una battuta storta per volere lasciare il mondo fuori dalla porta Così ogni volta che... tu soprapensiero qualcuno si troverà il tuo nome appicicato tra le righe di un discorso mai finito Così ogni volta che respirando sul filo teso di un emozione io mi ritroverò tremando come una foglia di fine stagione Aprirò una finestra sul cielo e punterò il dito pensando l'universo non si ferma per un amore finito Aprirò una finestra sul cielo provando a guardare giusto un pò più la dei miei sogni finiti a naufragare nanana nananaaa nanana Così ogni volta che basterà un soffio Io aprirò una finestra sul cielo... Aprirò una finestra sul cielo provando a guardare giusto un pò più la dei miei sogni finiti a naufragare nanana nananaaa nanana Così ogni volta che
Canzoni per Natale è un album di cover della cantante italiana Irene Grandi, pubblicato il 28 novembre 2008 per l'etichetta discografica Atlantic.
Il disco
L'album ha debuttato nella classifica FIMI in decima posizione, raggiungendo nella seconda settimana dall'uscita il terzo posto. In seguito l'album si è spinto fino al 2º posto della classifica FIMI e, dopo un mese dall'uscita, ha raggiunto il disco di platino con oltre 105.000 copie vendute. Il singolo Bianco Natale invece ha raggiunto la nona posizione. Tra le cover, vi è Qualche stupido ti amo, lanciata nel 1967 da Sacha Distel e da Nico Fidenco in duetto con Fulvia, e che è la versione scritta da Giorgio Calabrese di Somethin' Stupid, interpretata originariamente da Frank e Nancy Sinatra, eseguita in duetto con Alessandro Gassman, alcune nuove versioni di Happy Xmas (War Is Over) di John Lennon e Yoko Ono, Oh Happy Day, la canzone tradizionale Silent Night, e cover di brani meno noti come O è Natale tutti i giorni, versione in italiano di More Than Words degli Extreme già realizzata da Luca Carboni, È Natale di Mina e Canzone per Natale di Morgan. Le tracce sono inframezzate da alcune "atmosfere" natalizie, inserite ad inizio o fine della traccia scritte dalla stessa Grandi insieme ad altri compositori. La versione digitale dell'album conteneva come bonus track anche una quattordicesima cover: Christmas Time degli Smashing Pumpkins.
Tracce
CD (Warner 505186514402 (Warner) [it] / EAN 5051865144021)
Bianco Natale – 4:00 (Irving Berlin, Filibello, E.Carrera) – (cover di White Christmas di Bing Crosby) O è Natale tutti i giorni – 5:32 (Gary Cherone, Nuno Bettencourt, Luca Carboni, Jovanotti) – (cover del riadattamento di More Than Words degli Extreme eseguito da Luca Carboni nel 1993) Qualche stupido "ti amo" – 3:25 (Carson Parks, G.Calabrese, E.Carrera) – (con Alessandro Gassman) (cover del brano Somethin' Stupid di Frank e Nancy Sinatra) Canzone per Natale – 3:17 (Marco Castoldi) – (originariamente interpretata da Morgan) Buon Natale a tutto il mondo – 4:00 (Domenico Modugno, Riccardo Pazzaglia) – (originariamente interpretata da Domenico Modugno) È Natale – 4:47 (Valentino Alfano, Massimiliano Pani) – (originariamente interpretata da Mina) Happy Xmas – 5:12 (John Lennon, Yoko Ono) – (originariamente interpretata da John Lennon e Yoko Ono) Wonderful Christmastime – 4:21 (Paul McCartney) – (originariamente interpretata da Paul McCartney) Let It Snow, Let It Snow, Let It Snow – 3:01 (Sammy Cahn, Jule Styne) – (originariamente interpretata da Vaughn Monroe) Oh Happy Day – 4:05 (Edwin Hawkins) – (originariamente interpretata dagli Edwin Hawkins Singers) Silent Night – 5:01 (Joseph Mohr – Franz Xaver Gruber) – (canto tradizionale natalizio) Wishing on a Star – 4:38 (Billie Rae Calvin) – (originariamente interpretata da Rose Royce)
Alle porte del sogno è un album di brani inediti della cantante italiana Irene Grandi, pubblicato il 19 febbraio 2010 dall'etichetta discografica Warner Music Italy.
L'album ha debuttato nella classifica italiana degli album stilata dalla FIMI alla posizione numero 24 e contiene il brano La cometa di Halley, scritta dalla Grandi insieme a Francesco Bianconi e pubblicata come primo singolo dall'album, che ha raggiunto la settima posizione della classifica italiana.
La canzone Stai ferma è stata scritta da Gaetano Curreri, leader degli Stadio.
Il secondo singolo estratto dall'album è la title track Alle porte del sogno, in rotazione radiofonica dal 30 aprile 2010.
Tracce
CD (Atlantic 505186584072 (Warner) / EAN 5051865840725)
La cometa di Halley – 3:53 Tutti più felici – 4:07 Alle porte del sogno – 3:44 Mi manca – 3:15 Strada sterrata – 3:46 Onde nere – 4:30 Greensburg – 5:04 L'amore che viene e che va – 3:17 Intendevi – 3:51 Ma – 4:17 Stai ferma – 4:27 Messaggera di Giove – 3:18 – (Bonus track iTunes)
Se non sai da che parte girarti, stai ferma se non sai dove sbattere le testa, stai ferma se non sai più dove andare, aspetta un momento migliore che alla fine, credo, passa tutto e ritorna anche l'amore Aspettando domani prometto a me stessa già sapendo che non manterrò Aspettando domani, e che il sonno arrivi, penso a quando m'innamoro Ogni giorno di un'idea di una canzone a quando soffro per amore o per un'altra ragione a quando la felicità dice sì e viene ad abitare qua Se non hai voglia di fare, sogna che le cose comunque dipendono anche da te se ti sembra che è troppo tardi almeno ricordati che non è mai stato troppo tardi per niente se lo vuoi te Ogni giorno di un'idea di una canzone a quando soffro per amore o per un'altra ragione a quando la felicità dice sì e viene ad abitare qua Penso a quando m'innamoro Ogni giorno di un'idea di una canzone a quando soffro per amore o per un'altra ragione a quando sogno di una notte o di una grande passione a quando la felicità di TI AMO e viene ad abitare qua
Irene Grandi & Stefano Bollani è un album di cover e di due inediti della cantante italiana Irene Grandi e del pianista jazz Stefano Bollani, pubblicato il 23 ottobre 2012 dalle etichette discografiche Carosello Records e 3esessanta. L'album debutta alla quinta posizione nella classifica italiana degli album.
Tracce
CD
Viva la pappa col pomodoro (Lina Wertmüller – Nino Rota) Ohlos nos ohlos (Occhi negli occhi) (Francisco Buarque de Hollanda, versione italiana di Stefano Bollani e Irene Grandi) Dream a little dream of me (Gus Kahn – Fabian Andre, Wilbur Schwandt) Costruire (Niccolò Fabi) Come non mi hai visto mai (Cristina Donà, Saverio Lanza) A me me piace 'o blues (Pino Daniele) For once in my life (Ron Miller – Orlando Murden) L'arpa della tua anima (Irene Grandi – Stefano Bollani) No Surprises (Radiohead) Roda viva (Francisco Buarque de Hollanda) La gente e me (Sergio Bardotti – Caetano Veloso) Medo de amar (Vinícius de Moraes) Se tu non torni (Bonus track iTunes)'
Da Wikipedia foto: static.ritalia.nohup.it - static.blogo.it
Irene Grandi & Stefano Bollani: 'Un disco tra amici, fatto di nascosto'
22 ott 2012 - Il timido applauso di rito, al termine di ogni conferenza stampa che si rispetti, lascia spazio stavolta a una piccola ovazione spontanea, a un apprezzamento sincero e divertito. Irene Grandi & Stefano Bollani, oggi a Milano per presentare l'album in duo che esce domani, 23 ottobre, nei negozi su etichetta Carosello, salutano i giornalisti con un'estemporanea e animata esecuzione di "La forma", una canzone rappata dei loro vent'anni che, raccontano, erano soliti eseguire quando, a Firenze, coltivavano sogni di gloria con un gruppo dall'identico nome in cui si faceva le ossa anche Marco Parente. "Ho fatto una ricerca in rete e su YouTube, ma niente. Nessuno l'ha messa su Internet. Eppure ai concerti circolava anche un demo, e avevamo fatto pure un video terribile", racconta divertito Bollani. "Credo che i nostri amici abbiano evitato per affetto nei nostri confronti".
Arriva da lì, da un'amicizia solida e ventennale, questo album di cover per voce e pianoforte (con incursioni di Bollani al Fender Rhodes, al canto e agli effetti) che getta nuova luce sul profilo artistico dei due protagonisti, abituati a frequentarsi sul palco o in studio di registrazione ma mai impegnati prima in un progetto così, a tu per tu. Prima di rispondere alle domande dei giornalisti hanno eseguito tre estratti dal disco, "For once in my life", "Olhos nos olhos/Occhi negli occhi" (con testo metà in portoghese, metà in italiano) e "Costruire": ovvero un classico Motown reso popolare da Stevie Wonder, una perla di Chico Buarque e un pezzo poco noto ma di pregio di Niccolò Fabi, tanto per tracciare alcuni punti di un'ampia mappa sonora che include molto Brasile (un altro Buarque, un Vinicius de Moraes, il Caetano Veloso tradotto da Sergio Bardotti per Ornella Vanoni di "La gente e me"), Cristina Donà (con un inedito cofirmato dal fiorentino Saverio Lanza) e il Pino Daniele di "A me me piace o' blues", i Radiohead di "No surprises" e persino una onirica rilettura di "Viva la pappa col pomodoro" firmata nel 1964 per Rita Pavone/Gian Burrasca da Nino Rota e Lina Wertmuller.
Lo hanno registrato lo scorso gennaio in appena dieci giorni, in un'atmosfera da "buona la prima" (o quasi), e, dice Bollani, "mi sono sorpreso che Irene si adattasse a quei ritmi jazz e non volesse restare in studio quattro o cinque mesi. Sono dieci anni che ne parliamo, di questo disco, e nei nostri computer è sempre rimasto aperto un file in cui infilare i pezzi che avremmo voluto incidere insieme. Inutile dire che quasi nessuno di quelli è finito sul disco, abbiamo scelto le esecuzioni che ci sono venute spontanee, bene al primo colpo. Quando le cose non venivano, non ci siamo accaniti e siamo passati ad altro. Ci siamo accorti, mentre lo facevamo, che il mondo non offre questa grande abbondanza di dischi per voce e pianoforte. Quella è una prerogativa del piano bar, quanto di più distante dalle nostre intenzioni".
Dà l'impressione di essersi divertito, e Irene Grandi è raggiante: "Ci siamo stupiti delle mille idee che ci venivano in studio. Questo è un disco di sfumature che mi ha permesso di riscoprire le mie tante voci, il timbro ironico e quello più profondo. Le cose più emozionanti, ci siamo accorti, venivano quando io cantavo sottovoce e Stefano suonava in modo più delicato. Non abbiamo pensato a quali risultati potremo raggiungere, solo a fare bella musica e al piacere di suonare insieme". Quanto alla scelta delle canzoni, avverte Bollani, "non è sempre andata come vi potreste immaginare. Non tutti i pezzi più pop sono stati suggeriti da Irene, non tutte le canzoni brasiliane o le scelte più bizzarre sono una mia proposta. 'Viva la pappa col pomodoro', per esempio, l'ha voluta lei, ed è sua anche l'idea di arrangiamento. Il pezzo dei Radiohead? La sua inclusione è il frutto di un ricatto che ho fatto a Irene: in cambio le ho fatto togliere un pezzo che aveva un'atmosfera simile". "A volte", ironizza, "le ho dato corda su certi brani, facendo finta di impegnarmici, di provarci per due o tre ore. Poi, quando era evidente che la cosa non funzionava, proponevo di soppiatto un pezzo di Veloso o di un altro dei miei brasiliani preferiti". Come "Roda viva" di Chico Buarque, "che alla fine è stata Irene a volere. L'abbiamo cantata in coppia strizzando l'occhio a Elis Regina e Tom Jobim quando interpretavano 'Águas de Março' ". "Mi è sempre piaciuta, la musica brasiliana", interviene la Grandi. "Veloso, Gilberto Gil, mentre conoscevo meno Chico Buarque a cui mi ha introdotto Stefano. Avevo ascoltato 'Ritratto in bianco e nero' di Jobim nella versione di Stefano ed Enrico Rava, volevo scriverci un testo senza sapere che esisteva già. Per entrare nel feeling e imparare la pronuncia portoghese ho lavorato con un chitarrista brasiliano. Io non mi sono mai sentita così mainstream, osare e rischiare mi è sempre piaciuto. E oggi la crisi del mercato discografico permette di sperimentare, di tentare strade nuove. Se gli artisti italiani hanno un difetto, è di non evolversi una volta che trovano una formula di successo".
Bollani conferma: "Questo disco è nato senza pressioni. Lo abbiamo fatto di nascosto, con l'idea che se fosse venuto male non lo avremmo tirato fuori dai cassetti neanche per farlo ascoltare ai nipotini. E' stato un nostro investimento, solo una volta completato lo abbiamo ceduto in licenza a una casa discografica. Ho sempre pensato che la voce di Irene avesse più possibilità di quanto lei stessa si desse o le venivano offerte. Per questo abbiamo voluto lavorare di cesello. Come ogni mio progetto, anche questo nasce da un'affinità: ci sono musicisti che ammiri ma con cui trovarsi una volta sola sul palco è sufficiente. E altri con cui si va oltre, perché fare musica insieme vuol dire condividere anche cene, viaggi, discussioni. Cose che posso affrontare solo con persone con cui mi sento bene". Ma perché solo ora? "Irene era sempre al Festival di Sanremo, in tour o a fare dischi, e io impegnato in altre cose. Lei mi faceva sentire le sue cose, e immancabilmente le dicevo: che peccato, col talento che hai...'Bum bum' e 'Bruci la città' non piacevano solo a me e a Pippo Baudo....Andare a Sanremo? Nessuno si è fatto avanti per proporcelo. E se lo facessero risponderei di no".
La Grandi sorride, e non ne sembra affatto preoccupata: "Sanremo non mi mancherà, sono entusiasta dell'energia e della gioia che scaturiscono da tutte le ore che passiamo insieme a provare. E spero che questa esperienza mi venga utile anche in futuro. Sto studiando la chitarra per tirar fuori qualcosa di mio, vorrei tornare a sonorità più acustiche. La musica pop di oggi, specie quella femminile, mi ha stufato: troppo aggressiva, troppo elettronica, troppo infarcita di suoni. Ho capito che se ha più spazio a disposizione la mia voce acquista nuovi colori, si valorizza. Certo, mi rendo conto di essermi infilata in una bella foresta". Anche Bollani coltiva progetti importanti ("il 5 dicembre compio quarant'anni, ho deciso di celebrarli rinunciando per un anno a radio e tv. A giugno 2013 sarò New York per incidere un disco per la ECM"), ma intanto incombe un tour di sedici date in partenza il 9 novembre da Assisi. Cosa faranno, oltre al disco, Grandi & Bollani non lo anticipano. "Sarà una cosa diversa", dice il pianista. "Il disco contiene il meglio, lì abbiamo curato tutti i dettagli, mentre dal vivo faremo anche altre cose: io avevo proposto 'La forma' come bis. La sfida", scherza, "è portare un concerto da club davanti a una platea da cinquantamila persone. Se farò il cantante, dopo l'esperimento di ''Roda viva'? No, per Amici e X Factor non mi sento ancora abbastanza giovane".
Chiudi gli occhi immagina una gioia molto probabilmente penseresti a una partenza ah si vivesse solo di inizi di eccitazioni da prima volta quando tutto ti sorprende e nulla ti appartiene ancora penseresti all'odore di un libro nuovo a quello di vernice fresca a un regalo da scartare al giorno prima della festa al 21 marzo al primo abbraccio a una matita intera la primavera alla paura del debutto al tremore dell'esordio ma tra la partenza e il traguardo nel mezzo c'è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire e costruire è potere e sapere rinunciare alla perfezione ma il finale è di certo più teatrale così di ogni storia ricordi solo la sua conclusione così come l'ultimo bicchiere l'ultima visione un tramonto solitario l'inchino e poi il sipario tra l'attesa e il suo compimento tra il primo tema e il testamento nel mezzo c'è tutto il resto e tutto il resto è giorno dopo giorno e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire e costruire è sapere e potere rinunciare alla perfezione ti stringo le mani rimani qui cadrà la neve a breve