Manifesto è il sesto album discografico di Raf, pubblicato dall'etichetta discografica Warner Music nel 1995.
I brani vennero scritti durante un soggiorno del cantautore in Corsica. Oltre alla versione tradizionale ne uscì un'altra composta da due CD: il primo in formato audio classico, mentre il secondo racchiudeva contenuti multimediali.
Nel disco compaiono musicisti del calibro di Tony Levin al basso e Neil Conti alla batteria. La canzone Prima che sia giorno vanta la collaborazione del bassista italo-inglese Pino Palladino. È anche l'album che segna l'inizio del sodalizio con il suo attuale co-produttore Simone Papi.
Tracce
CD audio
Sei la più bella del mondo - 04:44 (Raf) Dentro ai tuoi occhi - 04:52 (Cheope - Raf) Io e te - 04:42 (Raf) Manifesto - 04:41 (Cheope - Raf) È quasi l'alba - 04:10 (Cheope - Raf) Il suono c'è - 04:04 (Cheope - Raf) Meteo - 04:21 (Cheope - Raf) Prima che sia giorno - 05:16 (Cheope - Raf) Interagendo - 05:07 (Raf)
A volte sai c’e’ qualcuno che mi chiede ancora di te ed io non trovo mai le parole per rispondere proprio mai come in questa notte che mi perdo in giro per le strade perché non voglio addormentarmi un’altra volta senza di te e' quasi l'alba ormai dove sei cammino e cerco il coraggio di star solo e non pensare a te mentre lontano, il sole piano piano va su. e mi fa male sai pensarti con un?altro e non averti qui con me fa paura una vita che ci prende sempre tutto e non ci salva ma ad ogni passo il mondo intorno a me ritorna a vivere e forse un giorno, un giorno o l'altro succederà anche a me ma non di notte, mai di notte perché tu è a quest'ora che mi manchi di più e' quasi l'alba ormai dove sei cammino e cerco il coraggio di star solo e non pensare a te mentre lontano, il sole piano piano va su
Video
Il suono c'è
Il suono c’è Stammi dietro che Tutto il resto poi verrà da sé Il suono c’è Viene meglio se Lascio dentro La rabbia che io sento Ma, ma, ma, ma, no Non mi accontento Mai perché Voglio un suono che vada a tempo Col mio movimento In un mondo In un mondo spento Io sto cercando un punto di riferimento Il suono è la libertà È il cuore della musica Scorre dentro te Inarrestabile Ora lo sento Che non si ferma più Il suono c’è non mi importa se stereo o mono Basta che sia buono E se sbaglio scuse non ce n’è Perché sono quello che io suono Ma ci vuole un forte sentimento Per un suono che non mi stanca mai E resta indipendente Dal coro che si sente Perché il suono è un diritto di ogni uomo Il suono è la libertà È il cuore della musica Scorre dentro te Inarrestabile Ora lo sento Che non si ferma più Che non si ferma più
Ma dimmi se c’è un posto per me In questa storia che Mi dice così poco di te Se guardo nel tuo sguardo Indecifrabile E io non so io non so mai Cosa pensi dove vai Su quale atlante Sei un’incognita Eternamente instabile Ma indispensabile Io non so non lo so come andrà a finire con te Certo previsioni troppo buone qui non ce n’è Ma non riesco più a dividere Questo punto di domanda da me Fino a che io non so come andrà a finire con te E a volte io mi chiedo se Potrei fare a meno di te Sto per farlo ma precipito ancora nel tuo sguardo Senza difendermi E tutto il mondo annega con te Dentro a un vortice che Cancella i dubbi e i perché Perché non sempre tutto è logico È come un meteo Io non lo so, non lo so come andrà a finire con te Certo previsioni troppo buone qui non ce n’è Ma non riesco più a dividere Questo punto di domanda da me Fino a che io non so come andrà a finire con te E ora che piove È strano perché è cominciato così All’improvviso Va be’ ma tanto lo so che prima o poi Tornerà il sole E intanto questo tempo ti assomiglia sempre di più Ma non riesco più a dividere questo punto di domanda da me fino a che io non so come andrà a finire con te fino a che io non so come andrà a finire con te
Video
Prima che sia giorno
Passo e chiudo Fino a domani non rispondo di me E mia abbandono alla notte più lunga che c’è Non ci sto più Non ci sto più Sempre di più Ogni giorno di più Non ci sto più Ogni ora di più Ogni minuto di più mi sento il mondo addosso Voglio vivere Voglio vivere Senza regole Voglio vivere Senza regole voglio vivere Voglio vivere Io non so Questa vita a cosa serva Se non c’è una notte dove il cuore non si ferma Vado in cielo e torno Prima che sia giorno Non penso a niente Neanche a te Neanche se Non mi vuoi più Questa notte è per me La più lunga che c’è È la più lunga che c’è e vivo fino in fondo Io non so se faccio bene oppure sbaglio Ma però il mio cuore ne ha bisogno adesso Vado in cielo e torno Prima che sia giorno
La prova è l'ottavo album discografico di Raf ed arrivò a tre anni di distanza dal precedente Manifesto e a due dalla raccolta Collezione temporanea. È composto da brani di chiara attitudine rock, dovuta questa alla contributo di Giacomo Castellano, tra cui si inseriscono brani più intimisti come Jamas dedicata al Che Guevara. Singoli estratti dall'album sono, nell'ordine, Vita, storie e pensieri di un alieno, La danza della pioggia e Little girl, quest'ultimo dedicato a sua figlia e scelto come singolo per l'estate del 1999. Al contrario di altri lavori dell'artista, questo album non riscosse grande successo di vendite. Dopo l'uscita del disco il cantautore intraprese un tour invernale nei più rinomati live club d'Italia, tornando anche ad esibirsi presso lo storico Tenax di Firenze, da lui molto frequentato durante il periodo con i Cafè Caracas. I testi dell'album affrontano tematiche molto forti, soprattutto la title-track e nel brano Che giorno è.
Tracklist
Vita, storie e pensieri di un alieno - 04:51 (Raf) Lava - 04:28 (Raf) Little girl - 04:04 (Raf) Che giorno è - 03:22 (Raf) Jamas - 04:36 (Raf) La danza della pioggia - 05:32 (Raf) Il primo uomo - 04:03 (Raf) Tra le mie domande e il mare - 04:25 (Raf) La prova - 03:32 (Raf)
Sono lava, terra esplosa Vomitando cenere Sono un fiume, senza sponde Guardami, sono quello che vuoi Prendo forma, sto bruciando Per sembrare come te Prendo pioggia sulla faccia Lacrime che diventano cristalli nella roccia Sono lava che sia accende Sono lava incandescente Diventerò qualsiasi cosa che vorrai che vorrai Sono lava, fuoco e luce Nella notte dove sei Sono un urlo che non tace Prendimi sono quello che vuoi Sono lava mare rosso Che ti scava cerca un posto Dentro di te per ogni volta che vorrai che vorrai Io sono lava che si accende Sono lava incandescente Diventerò qualsiasi cosa che vorrai, che vorrai Adesso o mai se tu vuoi, se vorrai Sono lava terra esplosa Amami, amami ora o mai
Iperbole è il nono album discografico di Raf, pubblicato dall'etichetta discografica Warner Music nel 2001. Dopo lo sperimentale La prova Raf torna in grande stile con un lavoro che mantiente l'attitudine rock in alcuni episodi (R4), ma che poi ritorna in maniera più netta sul pop italiano con canzoni piene di grande romanticismo come Nei silenzi, terzo singolo estratto dopo Via, e la meravigliosa title-track dedicata al figlio Samuele nato durante la lavorazione del disco. Il brano Troppo sensibile è scritto a quattro mani con il collega ed amico Max Gazzè. All'interno del CD è presente anche una traccia multimediale, che dà la possibilità di scaricare da internet materiale sull'interprete.
Un'iperbole di stelle scia giù dal cielo degno di una straordinaria notte di un giorno qualunque mentre dormi accanto a me io sto bene al punto che non ho più pensieri e i desideri li ho gia' regalati a te ma il cielo induce a fare sogni e profezie porsi le domande a cui rispondere non sai e nessun sogno mai potra' svelare suoi misteri e incognite dormi piccolo tesoro dormi che una stella veglierà e chissà domani come sarai chissà se ancora ci crederai in un futuro da difendere se anche tu non avrai certezze guardando il cielo iperbole di stelle la notte di un giorno qualunque qualunque qualunque non fermarti alle apparenze guarda sempre nel profondo una stella a volte è solamente luce ormai ed il mondo siamo noi dovremmo noi decidere di noi ma ognuno perso in un frenetico presente cerca una sua meta e chissà domani come sarai chissà se ancora ci crederai in un futuro da difendere se anche tu non avrai certezze guardando il cielo iperbole di stelle la notte di un giorno qualunque oh baby ohbaby se anche tu non avrai certezze quardando il cielo iperbole di stelle la notte di un giorno qualunque qualunque Qualunque
L'ironia del destino vuole che, io sia ancora qui a pensare a te, nella mia mente flash ripetuti, attimi vissuti con te. E' passato tanto tempo ma, tutto é talmente nitido, cosÏ chiaro e limpido che sembra ieri ... Ieri, avrei voluto leggere i tuoi pensieri, scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare, diventare ogni volta l'uomo ideale, ma quel giorno che mai mi scorderò mi hai detto: "Non so più se ti amo o no ... Domani partirò, sarà più facile dimenticare ... Dimenticare ... ... E adesso che farai? " Risposi: " Io ... non so", Quel tuo sguardo poi, lo interpretai, come un addio, senza chiedere perché, da te mi allontanai, ma ignoravo che in fondo non sarebbe mai finita. Teso, ero a pezzi ma un sorriso in superficie nascondeva i segni d'ogni cicatrice nessun dettaglio che nel rivederti potesse svelare quanto c'ero stato male, quattro anni scivolati in fretta e tu mi piaci come sempre... forse anche di più, mi hai detto: "so che é un controsenso ma l'amore non é razionalità...non lo si può capire..." ed ore a parlare, poi abbiam fatto l'amore... ed é stato come morire... prima di partire. Potrò mai dimenticare... dimenticare... L'infinito sai cos'é? ... L'irraggiungibile fine o meta Che... rincorrerai per tutta la tua vita, "Ma adesso che farai?... adesso io ... non so... " infiniti noi so solo che non potrà mai finire mai ovunque tu sarai, ovunque io sarò non smetteremo mai se questo é amore ... é amore INFINITO
Ouch è il titolo di un album del 2004 di Raf. Arriva a tre anni di distanza dal pluripremiato Iperbole, e viene anticipato dal singolo In tutti i miei giorni. Gli altri due singoli estratti saranno Superstiti e Aria da niente. È un disco molto sperimentale e vario come si nota in brani del calibro de Il senso delle cose, Mi fermo qui e la title-track. Il brano Estate in città porta la firma della coppia Kaballà - Mario Venuti.
Tracce
In tutti i miei giorni - 04:47 (Raf) Superstiti - 03:21 (Raf - Papi - Pinelli) Milioni di cose che non ti ho detto - 03:46 (Raf) Il senso delle cose - 04:15 (Raf - Gatti - Baldi) Estate in città - 04:06 (Kaballà - Venuti) Il prestigiatore - 04:50 (Raf - Tettoni - Filardo) Aria da niente - 04:37 (Raf - Martelloni - Baldi) Nessuno - 05:17 (Raf - Grillo - Baldi) Ouch - 03:46 (Raf - Max Nardari) Mi fermo qui - 04:36 (Raf - Grillo - Baldi) In tutti i miei giorni (revolutionized) - 04:38 (Raf)