GIGLIOLA CINQUETTI..

Biografia.Discografia. news..Foto...Ecc...

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  1. tomiva57
     
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    Video

    Un poco di zucchero


    (da "Mary Poppins")
    Amurri - Pertitas - Sherman - Sherman

    In tutto ciò che devi far
    il lato bello puoi trovar
    e se lo trovi - hop! - il gioco va
    ed ogni compito divien
    più semplice e seren
    dovrai capir
    che il trucco è tutto qui:
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    la pillola va giù
    la pillola va giù
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    tutto brillerà di più!
    Il pettirosso il nido fa
    e un po'di pace mai non ha
    perchè dovrà scappar di qua e di là
    ma nonostante il suo daffar
    non smette mai di cinguettar
    lui sa che allor
    più lieve è il suo lavor
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    la pillola va giù
    la pillola va giù
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    tutto brillerà di più!
    E quando vola avanti e indietro
    un'ape intenta al suo lavor
    non smette mai un istante di ronzar
    perchè ogni tanto può sostar
    un po'di miele ad assaggiar
    e allor trovar
    ch'è dolce lavorar
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    la pillola va giù
    la pillola va giù
    Basta un poco di zucchero
    e la pillola va giù
    tutto brillerà di più!





    Marciam, marciam


    (da "Biancaneve e i sette nani")
    Rastelli - Panzeri - Devilli - Morey - Churchill

    Marciam marciam
    cantando lavoriam
    e intanto col piccone il ritmo noi battiam
    Hey ho, hey ho, hey ho, a forza di picchiar
    cantando anche il diamante
    noi si saprà spezzar
    Marciam marciam
    andiamo a lavorar
    e intanto col piccone il ritmo noi battiam
    Hey ho, hey ho, hey ho, a forza di picchiar
    cantando anche il diamante
    noi si saprà spezzar
    Hey ho, hey ho, hey ho, a forza di picchiar
    cantando anche il diamante
    noi si saprà spezzar








    Video


    Carissimo Pinocchio

    Carissimo Pinocchio
    amico dei giorni più lieti
    di tutti i miei segreti
    che confidavo a te.
    Carissimo Pinocchio
    ricordi quand'ero bambina?
    Nel bianco mio lettino
    ti guardai, ti sfogliai, ti sognai.
    Dove sei? Ti vorrei veder
    del tuo mondo vorrei saper
    forse babbo Geppetto è con te.
    Dov'è il gatto che t'ingannò,
    il buon grillo che ti parlò
    e la fata turchina dov'è?
    Carissimo Pinocchio
    amico dei giorni più lieti
    con tutti i miei segreti
    resti ancor nel mio cuor
    come allor.
    Carissimo Pinocchio
    ricordi quand'ero bambina?
    Dove sei? Ti vorrei veder
    del tuo mondo vorrei saper
    forse babbo Geppetto è con te.
    Dov'è il gatto che t'ingannò,
    il buon grillo che ti parlò
    e la fata turchina dov'è?
    Carissimo Pinocchio
    amico dei giorni più lieti
    con tutti i miei segreti
    resti ancor nel mio cuor
    come allor.
    Carissimo Pinocchio
    ricordi quand'ero bambina?
    Con tutti i miei segreti
    resti ancor nel mio cuor
    come allor.



    Edited by gheagabry1 - 16/11/2023, 13:52
     
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  2. tomiva57
     
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    L'italiano - feat. Robert Cheavalier

    Pour apprendre l'italiano
    quel boulot piccolina
    votre langue me désarme
    je ne m'en sors pas!
    Un momento piano piano
    caro signor Chevalier
    je suis venue de Milano
    pour vous l'enseigner:
    L'italiano, l'italiano
    ça ne parle que d'amour et de soleil
    l'italiano, l'italiano
    c'est un cri de joie qui monte dans le ciel!
    No, non è difficile parlare l'italiano.
    Cara bambina je veux bien...
    Non vi tormentate ma ditemi buongiorno.
    Alors là j'y perds mon latin!
    Si vous croyez qu'c'est facile
    de prononcer buongiorno
    avec l'accent de Bell'ville
    c'est pas de gâteau!
    Avec un peu de routine
    vous verrez qu'un beau matin
    vous chanterez Valentine
    en napolitain!
    L'italiano, l'italiano
    ça ne parle que d'amour et de soleil
    l'italiano, l'italiano
    c'est un cri de joie qui monte dans le ciel!
    No, non è difficile parlare l'italiano.
    Bambina je crois que ça vient...
    No, non è difficile parlare l'italiano.
    Cette fois ça y est je le tiens!
    L'italiano, l'italiano
    ça ne parle que d'amour et de soleil
    l'italiano, l'italiano
    c'est un cri de joie qui monte dans le ciel!



    Sull'acqua

    Non importa che sia il mare
    non importa che sia un fiume
    ma sull'acqua con te
    e sull'acqua scivolare
    piano piano, mentre il cuore
    si addormenta galleggiando
    come un fiore sull'acqua
    sull'acqua...
    Guardo il cielo quante stelle
    e la luna a poco a poco
    qui sull'acqua con te
    stupefatta si discioglie
    e dilaga dolcemente sulle braccia
    le tue braccia, le tue braccia
    le tue braccia che mi chiamano
    le tue braccia che si chiudono
    come l'acqua su di me
    e mi portano nel fondo
    di un azzurro senza fine
    senza fine, senza fine...
    Non importa che sia il mare
    non importa che sia un fiume
    ma sull'acqua con te
    e sull'acqua scivolare
    piano piano, mentre il cuore
    si addormenta galleggiando
    come un fiore sull'acqua
    sull'acqua...
    Stupefatta si discioglie
    e dilaga dolcemente sulle braccia
    le tue braccia, le tue braccia
    le tue braccia che mi chiamano
    le tue braccia che si chiudono
    come l'acqua su di me
    e mi portano nel fondo
    di un azzurro senza fine
    senza fine, senza fine...
    Non importa che sia il mare
    non importa che sia un fiume
    ma sull'acqua con te
    e sull'acqua scivolare
    piano piano, mentre il cuore
    si addormenta galleggiando
    come un fiore sull'acqua
    sull'acqua...
    sull'acqua...
    sull'acqua...
    sull'acqua...


    Ho bisogno di vederti
    (Ramsete - Ciampi)

    Ho bisogno di vederti
    di restare insieme a te
    di abbracciarti e di sentire
    le tue mani tra le mie mani.
    Io ti penso sempre
    sempre, più di sempre
    io non voglio altro
    ho bisogno di vederti
    di parlarti, di sentirti
    sempre qui vicino a me
    di guardarti e di dirti
    quello che sei per me.
    Io ti penso sempre
    sempre, più di sempre
    io non voglio altro
    non c'è niente senza di te.
    sempre, più di sempre
    io ti voglio bene
    non c'è niente senza di te
    Ho bisogno di vederti
    di sentire la tua voce
    di abbracciarti e di averti
    sempre vicino a me.





    Grazie amore

    Grazie, amore
    soltanto grazie posso dire
    per tutto quello che mi dai
    per tutto il bene che mi vuoi.
    Grazie ancora
    perchè fai bella la mia vita
    perchè non sciupi i sogni miei
    e sei così come tu sei.
    Ora che amo te
    nasce il tempo da vivere
    non l'avevo detto mai
    prendi pure tutto il mio bene
    tutto il mio bene, se lo vuoi.
    Grazie ,amore
    soltanto grazie posso dire
    ma so che ormai finchè vivrò
    tu sarai tutto quel che avrò.
    Ora che amo te
    nasce il tempo da vivere
    non l'avevo detto mai
    prendi pure tutto il mio bene
    tutto il mio bene, se lo vuoi.
    Grazie, amore
    soltanto grazie posso dire
    ma so che ormai finchè vivrò
    tu sarai tutto quel che avrò.






    Romantico blues

    Oramai non dormo più
    Quando è notte vado camminando
    Da quando, da quando c'è lui.
    Io mi chiedo se son viva
    Oppure sto sognando
    Sognando, sognando di lui.
    Nel silenzio della notte
    Una voce mi dirà:
    "l'amore è un romantico blues."
    Un blues che fa morire il mio cuore
    Di giorno lo voglio scordar
    Di notte penso a lui.
    Io l'amo anche quando non c'è
    Quel blues che fa morire il mio cuore
    Io l'amo ogni giorno di più
    Perchè oramai non dormo più.
    Tu mi dici che verrà,
    Che mi amerà, ma quando?
    Tu lo vedi solo tu,
    Con gli occhi tuoi soltanto
    Ma non sai nemmeno tu,
    Nemmeno tu cos'è.
    Nel silenzio della notte
    Una voce mi dirà:
    "l'amore è un romantico blues."
    Un blues che fa morire il mio cuore
    Di notte penso a lui.
    Io l'amo anche quando non c'è
    Quel blues che fa morire il mio cuore
    Io l'amo ogni giorno di più
    E dopo lui non amerò mai più




    Quando m'innamoro

    Dicono che non so trovare un fiore
    e che non ho mai niente da regalare
    dicono che c'è un chiodo dentro il mio cuore
    e che per questo non può palpitare
    ma il mio ragazzo sa che non è vero
    il mio ragazzo sa che quando
    quando m'innamoro
    io do tutto il bene
    a chi è innamorato di me
    e non c'è nessuno
    che mi può cambiare
    che mi può staccare da lui.
    E'dall'amore che nasce la vita
    e la mia vita io la dò all'amore
    a chi mi dice: "Vivi un altro giorno."
    io gli rispondo che, che quando
    quando m'innamoro
    io do tutto il bene
    a chi è innamorato di me
    e non c'è nessuno
    che mi può cambiare
    che mi può staccare da lui
    quando m'innamoro
    io do tutto il bene
    a chi è innamorato di me
    e non c'è nessuno
    che mi può cambiare
    che mi può staccare da lui



    Volano le rondini

    Io da bambina giocavo con te
    perchè tra gli altri valevi di più
    e se piangendo venivo da te
    allora tu mi dicevi così
    Guarda guarda guarda Volano le rondini
    libere nel cielo sono come te
    Vola col pensiero ma non farti prendere
    dopo nella vita tutto cambierà
    Forse tu non lo sai
    che gli anni più belli son quelli che hai
    La primavera è tornata quaggiù
    ma le mie ali non volano più
    Da quando so la tristezza cos'è
    vorrei sentire ancora da te
    Guarda guarda guarda Volano le rondini
    libere nel cielo sono come te
    Vola col pensiero ma non farti prendere
    dopo nella vita tutto cambierà
    Forse tu non lo sai
    che gli anni più belli son quelli che hai
    Guarda guarda guarda Volano le rondini
    libere nel cielo sono come te
    Guarda guarda guarda Volano le rondini
    Guarda guarda guarda Volano lassù








    Tanto Pe' Cantà


    Pe' fa la vita meno amara, me so' comprato sta chitara;
    e quanno er sole scenne e more mi sento un core cantatore.
    La voce è poca ma intonata, nun serve a' fa' na serenata,
    ma solamente a fa in maniera de famme un sogno a prima sera...
    Tanto pe' canta perchè me sento un friccico ner core,
    tanto pe' sogna perchè ner petto me ce naschi un fiore.
    Fiore de lillà, che marriporti verso er primo amore,
    che sospirava le canzone mie e m'arrintontoniva de bugie.
    Canzone belle e appassionate che Roma mia m'aricordate,
    cantate sulu pe' dispetto ma 'cco na smania dentro ar petto;
    io non ve canto a voce piena, ma tutta l'anima è serena,
    ma quanno er cielo se scolora de me nessuna se 'nnammora.
    Tanto pe' canta perchè me sento un friccico ner core,
    tanto pe' sogna perchè ner petto me ce naschi un fiore.
    (2x)
    Fiore de lillà, che marriporti verso er primo amore,
    che sospirava le canzone mie e m'arrintontoniva de bugie.









    TEQUILA



    (Rio - Locatelli)

    Tequila ardente e fiera
    regina della tribù
    Tequila bellezza altera
    mi piaci, ma sei tabù.
    M'invita la bocca accesa
    lo sguardo che getti a me
    ma inganni di dolce attesa
    l'amore che chiedo a te.
    Gitana bruna
    dagli occhi ardenti
    tu hai tormentato il mio cuor.
    Tequila
    La luna ti può baciare,
    il vento ti può stordir,
    il sole ti può scaldare
    ma nulla ti sanno dir.
    Gitana bruna
    dagli occhi ardenti
    tu hai tormentato il mio cuor.
    Tequila
    La luna ti può baciare,
    il vento ti può stordir,
    il sole ti può scaldare
    ma nulla ti sanno dir.
    La luna, il vento, il sole
    nulla ti sanno dir
    nulla ti sanno dir
    Tequila





    BEGIN THE BEGUINE


    (Porter - Devilli)

    Quando si fa la beguine
    pare di udir la dolce canzone
    che nello splendor di un ciel tropicale
    mi fece sognar tra le acacie e i fior.
    Mirando con te le stelle d'or
    vicina sul mar l'orchestra suonava
    di canne un frusciar mi accarezzava
    quando si fa la beguine
    quando si fa la beguine
    quando si fa la beguine
    .





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    Edited by gheagabry1 - 16/11/2023, 13:53
     
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  3. tomiva57
     
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    Una donna distante

    Se tenti di cucirmi addosso
    i pomeriggi,

    adesso che sono più lunghi,

    adesso che hai parole pronte

    per tuffarti giù...
    vorrei serenamente
    dirti
che ho bisogno
    di quei silenzi di collina...

    Ma i tuoi pensieri è 
un'autostrada,
    e io non posso più!!
    Però non devi dire
    che hai capito

    se non hai capito
    ancora molto.

    Passa un volo di rondini

    e sai che volerei...
    Io ti ho regalato
    la mia assenza

    e qualche volta
    ti ho pensato
    sottovoce,

    sotto un cielo
    di polvere

    te ne sei accorto, mai?
    Perchè io sono
    una donna distante.

    Scusami,
    ma io
    sono una donna distante.

    Perchè io
    sono una donna distante.

    Scusami
    ma io
    sono troppo distante!!!


    Il capo indiano disse:
    "Usciamo!"

    E tutte in coro sfilarono
    le canzonette...

    Scusate
    ma la mia

    ha bisogno di tranquillità.
    Però
    non devi dire che hai capito

    se non hai capito ancora molto!

    Passa un volo di rondini,

    e sai che volerei...


    Perchè io
    sono una donna distante.

    Scusami
    ma io
    sono una donna distante.

    Perchè io
    sono una donna distante...

    Scusami
    ma io
    sono troppo distante!!!






    Un paese vuol dire

    Un paese vuol dire non essere soli
    avere gli amici, del vino, un caffè.
    Io vengo dalla città
    conoscevo le strade
    dalle buche rimaste
    dalle case sparite
    dalle cose sepolte
    che appartengono a me.

    Al di là delle gialle colline c'è il mare
    un mare di stoppie, non cessano mai.
    Il mare non voglio più
    ne ho visto abbastanza
    preferisco una tampa
    e bere il silenzio
    quel grande silenzio
    che è la vostra virtù.

    E in silenzio girare per quelle colline
    le rocce deserte, la sterilità
    lavoro non serve più
    non serve sfiancarsi
    e le mani tenerle
    dietro la schiena
    e non fare più niente
    pensando al futuro.

    La sola freschezza è rimasta il respiro
    la grande fatica è arrivare quassù
    ci venni una volta quassù
    e quassù son rimasta
    a rifarmi le forze
    a trovarmi compagni
    a cercarmi una terra
    a trovarmi un paese
    un paese vuol dire non essere soli...




    La canzone UN PAESE VUOL DIRE * (del LP "Pensieri di Donna" 1978) è basata su una poesia di Cesare Pavese, e contiene frammenti di "La luna y la hoguera" e "Trabajar cansada" pubblicati in una collezione di Giulio Einaudi Editori.




     
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  4. tomiva57
     
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    Boreale

    No
    io non vivo qua, sola
    ma, se potessi io
    so
    so che me ne andrei
    via da questo
    gioco disonesto.
    No, io non vivo qua
    sola
    ma la mia mente già
    vola.

    Tu
    bianchi fiori d'aprile avrai da me
    se mi respirerai
    in quest'aria di neve.
    Tu
    come l'argine al fiume tu sarai
    in questo poco sole
    in questo poco amore
    in questo troppo vento che ci porta via
    come nuvole.
    Solo gli occhi, solo gli occhi
    al mio cielo consumato
    solo gli occhi, solo gi occhi
    e tu amore mio dov'eri
    quando il sole se n'è andato via?

    Tu, bianchi fiori d'aprile avrai da me
    se mi raggiungerai
    con il passo più lieve.
    Tu
    come luce al cammino tu sarai
    in questo poco sole
    in questo poco amore
    in questo troppo vento che ci porta via
    come nuvole
    ora.

    Nuvola bella
    nuvola vola
    nuvola bella
    nuvola sola









    TI PARLERO'D'AMOR
    (Bracchi - Martinelli)

    Ti parlerò d'amor
    e sfoglierò una rosa
    sulla tua bocca ansiosa
    che non conosco ancor.
    Ti parlerò d'amor
    con voce sospirosa
    non c'è più dolce cosa
    per far felice il cuor.
    Dammi i tuoi folli baci
    stringiti forte a me
    chiudi i tuoi begli occhi, amor, e taci
    voglio sognar con te.

    Ti parlerò d'amor
    e sfoglierò una rosa
    non c'è più dolce cosa
    per far felice il cuor.
    Ti parlerò d'amor
    con voce sospirosa
    non c'è più dolce cosa
    per far felice il cuor.

    Dammi i tuoi folli baci
    stringiti forte a me
    chiudi i tuoi begli occhi, amor, e taci
    voglio sognar con te.

    Ti parlerò d'amor
    e sfoglierò una rosa
    non c'è più dolce cosa
    per far felice il cuor.

     
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  5. tomiva57
     
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    " Viale D'Autunno "

    Non potrò lasciarti più, mai più, mai più
    perchè nel mio destino ci sei tu.

    Non ci lasceremo mai, lo sai, lo sai,
    Se pure lo vorrai, non potrai mai più.

    Tutta una vita di dolcezze,
    di tenerezze, non può svanir.

    I lunghi baci e le carezze,
    le dolce ebbrezze, non san mentir.

    Lasciam parlare il cuor
    che vive in ansietà,
    che trema di timor,
    che vuole questo amor,
    o ne morrà.

    Non potrò lasciarti più, mai più, mai più
    La gioia ed il dolore sei tu.

    Tutta una vita di dolcezze,
    di tenerezze, non può svanir.
    I lunghi baci e le carezze,
    le dolci ebbrezze, non san mentir

    Lasciam parlare il cuor
    che vive in ansietà,
    che trema di timor,
    che vuole questo amor,
    o ne morrà.

    Non potrò lasciarti più, mai più, mai più.
    La gioia ed il dolore sei tu









    immmagini varie













    Prima del temporale
    (Ruggeri - Schiavone)
    Questo fiume silenzioso
    che mi porta più lontano
    non sarà percorso invano
    se tu partirai con me.
    Se la notte si avvicina
    mi potrai trovare sveglia
    sulla luce che ti abbaglia
    io ci metterò un foulard.

    Ci sarò
    quando vorrai chiamarmi io verrò
    e per addormentare te
    io ti potrò cantare
    quello che vorrai sentire.
    Ci sarò
    prima del temporale io verrò
    per ripararti sulla via
    io ti potrò coprire
    ed aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.

    Mentre passano stagioni
    che trascinano ricordi
    non è detto che sia tardi
    se non guardi che ora è.
    Tra i percorsi accidentati
    che ci possono cambiare
    c'è una foto da guardare
    quelle facce siamo noi.

    Ci sarò
    dentro alla nostra stanza ti dirò
    tutte le favole che so
    ma le farò cambiare
    inventando un lieto fine.
    Ci sarò
    prima del temporale porterò
    questo soprabito che ho
    e ci nasconderemo
    ad aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.

    Ci sarò
    prima del temporale riuscirò
    a rimanere qui con te
    e resterò in silenzio
    ad aspettare il sole che verrà.
    Non avremo freddo più.
    Non avremo freddo più.

     
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  6. tomiva57
     
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    "Ti Dico Addio"

    (Gigliola Cinquetti)

    Io ti dico addio, per non dirti ti amo

    e ti lascio libero di vivere

    le immagini che vuoi

    ma ti dico addio perchè so che ti amo

    e il pensiero andrebbe
anche oltre la realtà.


    Soltanto gli occhi piangono

    ma l'anima si unisce
ai giorni dell'amore.

    Soltanto gli occhi piangono

    ma il resto come posso
dividerlo da te?

    Non si può, non si può...


    Io ti dico addio, per non dirti ti amo.

    Soltanto gli occhi piangono

    ma l'anima si unisce
ai giorni dell'amore.

    Soltanto gli occhi piangono

    ma il resto come posso
dividerlo da te?

    Non si può, non si può,
non si può






    LA VITA È DURA
    (Giorgio Faletti)

    Sai come succede, si fa di ogni erba un fascio
    per cui ci si può pure sbagliare
    per l'amor di Dio, niente che ti fa morire
    però quando succede fa male
    ma adesso chi si muove più
    da questo porto sicuro?
    Ma adesso chi si arrende più?
    Adesso che ci sei tu
    da questa parte del muro.

    La vita è dura, la vita è dura
    la vita è dura per tutti
    la vita è dura, la vita è dura
    è piena di farabutti
    ma adesso che sei qui dormi sereno
    adesso che sei qui...

    Sai come succede, si va poi ci si torna
    per cui diventa triste aspettare
    poi per distrazione si gira un momento
    la testa e non lo vedi passare
    ma adesso chi ci pensa più
    a qualche amore futuro?
    Adesso chi ci gioca più?
    Adesso che ci sei tu
    che sei un terno sicuro.

    La vita è dura, la vita è dura
    la vita è dura per tutti
    la vita è dura, la vita è dura
    è piena di farabutti
    ma adesso che sei qui dormi sereno
    adesso che sei qui...

    La vita è dura, la vita è dura
    la vita è dura per tutti
    la vita è dura, la vita è dura
    è piena di farabutti
    ma adesso che sei qui dormi sereno
    per merito mio, per merito mio
    ce n'è uno in meno.

     
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  7. tomiva57
     
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    Odor di maggio








    Ti parlerò d'amor





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    Gigliola Cinquetti
    Quando classe e raffinatezza non hanno età



    Nata a Cerro Veronese il 20 dicembre 1947, Gigliola Cinquetti vince il Concorso di Voci Nuove di Castrocaro con due delicatissimi brani "Sull'acqua" e "Le strade di notte" di Giorgio Gaber, a soli 16 anni.

    Nel 1964 trionfa al XIV Festival di Sanremo con l'ormai celeberrimo brano che le resterà addosso per sempre: "Non ho l'età". Il 21 marzo a Copenaghen conquista con lo stesso brano, anche l'Eurofestival.

    L'anno successivo a Napoli (Canzonissima 1964), porta in finalissima ben due brani "Non ho l'età" che conquista il secondo posto e "Anema e core" (quarta). Nel 1966 in coppia con Domenico Modugno bissa il successo a Sanremo. Il brano è uno dei più belli interpretati da Gigliola "Dio, come ti amo".

    Al Disco per l'Estate 1967 ottiene un clamoroso successo, seconda con "La rosa nera".
    Con "Alle porte del sole" trionfa a Canzonissima 1973. All'Eurofestival, una vittoria sfuggita per 6 punti, è seconda con "Si" e a settembre vince la "Gondola d'oro" per aver venduto, nell'anno, il maggior numero di dischi con l'LP "Stasera ballo liscio".

    Dopo un'assenza di 12 anni ritorna a Sanremo nel 1985 e conquista il terzo posto con "Chiamalo amore".

    Le presenze al Festival saranno ben 12. Oltre alle già citate: "Ho bisogno di vederti" (1965) - "Sera" (di Roberto Vecchioni, 1968) - "La pioggia" (un successo mondiale, 1969) - "Romantico blues" (1970) - "Rose nel buio" (1971) - "Gira l'amore (Caro Bebè)" (1972) - "Mistero" (di Claudio Mattone, 1973) - "Ciao" (1989) - "Giovane vecchio cuore" (di Giorgio Faletti, 1995).

    Nel corso della sua carriera Gigliola Cinquetti ha partecipato alle più grandi manifestazioni musicali che dagli anni '60 si sono svolte in Italia. Oltre all'Eurofestival ed a Sanremo ricordiamo "Canzonissima", "Il Disco per l'Estate", la "Mostra Internazionale di Musica Leggera di Venezia", il "Canteuropa", il "Festivalbar", "Premiatissima" e "Una Rotonda sul mare".

    Dal 1964 Gigliola Cinquetti è stata inoltre protagonista e primadonna di varietà televisivi di grande successo: "Jonny 7" (1964) , "Io, Gigliola" (1966), "Senza Rete" (nelle edizioni del 1969, 1972, 1974), "Arancia e limone" (1970), "Ma l'amore sì" (1970), "Vino, whisky e chewing gum" (1974), "Compagnia stabile della canzone" (1975), "L'amico della notte" (1977). Un grande ritorno nell'edizione 1982/83 di "Portobello" e il suo "Concerto a Verona" (1989 per festeggiare i 25 anni di carriera).

    Non molti sanno che Gigliola Cinquetti è anche autrice di molte canzoni, alcune delle quali ha anche inciso. E' il caso di "Un momento fa" e "Lasciarsi d'inverno" composte insieme al maestro Enrico Simonetti, "Gli sfrattati" e "Serenade pour deux amours" incisa e pubblicata solo per il mercato giapponese. Altri brani sono chiusi in un cassetto: si conoscono alcuni titoli di questi inediti "I cavalli della giostra" e "La superbia".

    Altro percorso artistico seguito da Gigliola è quello della conduzione di programmi televisivi. L'eleganza, lo stile e la classe hanno sempre contraddistinto questo suo ruolo fin dal primo programma pomeridiano del 1981 "Io sabato". Ha presentato più edizioni del "Concorso voci nuove di Castrocaro" nel corso dei quali ha "battezzato" personaggi come Eros Ramazzotti e Zucchero, per giungere alla grande conduzione dell'"Eufofestival" nel 1991. Da questo successo uno ancora più grande: "Festa di compleanno" per TMC, dall'ottobre del 1991 al marzo del 1992, "La festa della mamma" (1994), "C'era una volta il Festival di Napoli" e "Napoli prima e dopo" nel 1995 per giungere a "Vivendo Parlando" su SAT2000 (quattro edizioni dal 1998 al 2002) e a "Di che sogno sei" su RAISAT EXTRA (aprile/luglio 2004).

    Anche la radio ha dato a Gigliola grandi soddisfazioni, a cominciare da "Gran varietà", programma domenicale del 1967. Nel 1969 è la protagonista, assieme a Paolo Villaggio, di "La bella e la bestia" e nel 1970 di "Gigliola lustrissima circola con la gente". Negli anni '70 è la volta di "Andata e ritorno". "Gigliola, Gigliola" la impegnerà per tre anni consecutivi (1985-1987); un altro grande successo è la sua partecipazione del 1994 a "Tornando a casa", sigla "Sotto le stelle del jazz" di Paolo Conte, uno dei pezzi più belli del doppio CD "Live in Tokyo" .

    Dopo alcune partecipazioni a film musicali, nel 1966 Gigliola Cinquetti è protagonista di "Dio, come ti amo" (oggi film cult del genere, in Brasile è stato proiettato per 30 anni nella stessa sala cinematografica) e subito dopo di "Testa di rapa". Questo film ottiene un prestigioso riconoscimento, vince il Leone d'argento al Festival del Cinema di Venezia nella sezione ragazzi, ma un'incomprensibile censura ne vieta la proiezione.

    Più recentemente è stata nel cast del film di Pupi Avati "I Cavalieri che fecero l'impresa". In TV nel 1968 interpreta il ruolo di Zanze nella riduzione televisiva de "Le mie prigioni", ed è Dorina in "Addio giovinezza". Un ruolo drammatico nel 1971, "Il Bivio", ed un'altra bella prova la fornisce in una delle fiction di maggior successo della TV "Commesse" (1999), non dimenticando la bellissima esperienza teatrale in "L'uomo che inventò la televisione" assieme a Pippo Baudo e Lello Arena.

    Diplomata al Liceo Artistico di Verona (conseguì persino l'abilitazione all'insegnamento) Gigliola ha sempre amato la pittura e l'Arte. Ha anche realizzato alcune copertine di suoi dischi come "La Bohème" e "Mistero". Nel 1973 inizia una collaborazione con lo scrittore di favole per bambini Umbertino di Caprio ed illustra per lui il libro "Il pescastelle". Tale collaborazione ne produrrà, nel 1976, un secondo: "Inchiostrino".

    Nel 1981, dopo una lunga assenza dalle scene a seguito del matrimonio con il giornalista Luciano Teodori e la nascita del primo figlio Giovanni, Gigliola ritorna in TV in un ruolo completamente nuovo per lei, quello della giornalista televisiva nel programma di Federico Fazzuoli "Linea verde". Scrive per diversi giornali e nel 1996 RAI International le affida un programma estivo in cinque puntate dal titolo "Donne - Viaggio nella storia delle donne italiane". Nel 1998 SAT 2000 propone a Gigliola di condurre un talk-show quotidiano dal titolo "Vivendo Parlando" che avrà ben quattro edizioni. Con il giornale "L'Arena" instaura una collaborazione che dura cinque anni con la rubrica fissa "Pensieri al video" che compare ogni mercoledì sulle pagine dedicate alla cultura. Nel 2004 ha condotto "Di che sogno sei" su RAISAT EXTRA (aprile/luglio 2004), un magazine di attualità del quale è stata anche ideatrice.

    "Non ho l'età", dopo la vittoria a Sanremo, diventerà una bandiera, un inno per le mamme, le nonne, i papà d'Italia e di mezzo mondo grazie anche alla vittoria dell'Eurofestival. E' l'inizio di un clamoroso successo internazionale. Dalla Francia all'Argentina, dalla Spagna al Brasile, Messico, Colombia, dalla Germania al Canada e ancora l'Australia e il Giappone, tourneès trionfali, con le televisioni e le radio di tutto il mondo a contendersela. Un trionfo anche all'Olympia di Parigi, il tempio della musica leggera internazionale. Con Maurice Chevalier incide persino un disco"Lezione di Italiano (L'italiano)", e questo duetto rimane nella memoria per il clamore che suscitò.

    Milioni i dischi venduti da Gigliola in tutto il mondo. "Non ho l'età" sarà tradotta in diverse lingue, sempre interpretata da lei e conquisterà le classifiche di mezzo mondo. Sarà, insieme a "Volare" e qualche altra, la canzone italiana (interpretata da un artista italiano) più conosciuta e più venduta nel mondo. Dal 1964 ad oggi, sono circa 120 i paesi in cui sono stati pubblicati i dischi di Gigliola e 8 le lingue in cui ha cantato le sue canzoni. Altri successi mondiali tradotti in diverse lingue sono "La pioggia", "Alle porte del sole", "Dio come ti amo", "Gira l'amore" "Romantico blues". Molti successi sono stati incisi solo per i mercati internazionali: "Quando m'innamoro", "Le colline sono in fiore", "Zum Zum Zum".

    Il quasi secondo trionfo all'Eurofestival del 1974 in Inghilterra è l'inizio di un altro clamoroso ritorno al successo discografico internazionale. E avvenimento eccezionale, Gigliola riconquista il mercato anglosassone. Con "Go" versione di "Sì", Gigliola vola alto nella Hit Parade inglese, e in quelle di mezzo mondo. I trionfi giapponesi non si contano. La sua prima tournnèe risale al 1965 e vi tornerà parecchie volte sino al 1993 con una serie di concerti trionfali. Insieme al Giappone è forse la Francia il paese in cui Gigliola Cinquetti ha conquistato una popolarità immensa tanto da ottenere successi grandissimi con brani incisi solo per il mercato transalpino.

    Gigliola coglie un altro grande successo internazionale in Messico quando incide, nel 1968, con il famoso trio dei Los Panchos, l'ormai celebre "Gigliola Cinquetti e il trio los panchos in Messico" e sempre nello stesso anno, in Argentina, con la sua incisione dell'LP "Rosa d'amore", vince il primo premio del VII Festival Internazionale del Mar della Plata per le cantanti femminili. Bellissimo l'LP "Boniour Paris" che contiene pezzi straordinari interpretati da Gigliola con classe infinita e con la sensibilità tanto vicina ai grandi interpreti della canzone francese, come "Chanson pour l'Auvergnat" di Brassens, "Les feuilles mortes" di Prevert, "Ne me quitte pas" di Jacques Brel e la meravigliosa "Avec le temps" di Léo Ferré.

    E i paesi dell'Est Europeo? Anche lì Gigliola è molto conosciuta e parecchi sono i dischi pubblicati: dalla Russia, dove viene pubblicato persino l'LP "Pensieri di donna", alla Romania, dalla Polonia alla Jugoslavia, ma anche la Grecia (grande successo la sua versione greca de "La pioggia"), e Israele.

    Testo originale a cura di Vincenzo Vizzari


    Aforismi di Gigliola Cinquetti
    «La medicina è un tema universale. Io ho scoperto in prima persona quanto sia importante prendersi cura di sé, rimettere a fuoco se stessi, la malattia è come una sfocatura. Un buon medico permette di ritrovarsi, di parlare con se stessi e con il proprio corpo.»

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