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ZIALAILA.
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IBRAHIM KODRA
Le opere di questo artista sono gioia e dolore. I suoi automi hanno un cuore semplice e i paesaggi sono avvolti da una serenità rilucente.
Artista in qualche modo anarchico e molto prolifico, aveva affascinato persino Carlo Bo e le sue opere (dalle sculture alle tele, dai totem agli uomini armati di mitra, dai pesci alle vedute di Positano, dove visse per lunghi periodi e di cui diventò cittadino onorario) sono oggi sparse in tutti i musei del mondo, dai Musei Vaticani alle collezioni private di Svizzera, Francia, Stati Uniti o Australia.
1918. Nasce a Ishmi,piccolo villaggio sulla collina di Likmetaj, in Albania
1938. Vince la borsa di studio messa a disposizione dalla Regina d' Albania per giovani artisti e viene in Italia. Su segnalazione del console a Tirana, Attoma Lorusso,il governo italiano gli concede una borsa di studio. Raggiunge Milano e si iscrive all' Accademia delle belle arti di Brera
1945. Fa parte del gruppo 'Oltre Guernica' ed espone in una famosa collettiva del gruppo in via Brera
1954. Espone con Picasso, Rouault, Dufy, Matisse, Modigliani ed altri artisti alla Mostra di disegno ed dell' incisione contemporanea di Chiavari (Genova).
Innumerevoli le collettive e le personali, tra cui. nel 1943 la Mostra dei giovani alla Permanente di Milano, nel 1953 la collettiva internazionale all'università di Parigi. Nel 1960 personale a Stoccarda, nel 1961 presso il museo di Ulm, nel 1969 presso la galleria Princess Hall di New York. Nel 1990 collettiva presso il Metropolitan Museum di Tokyo
Muore a Milano il 7 febbraio 2006, viene sepolto in Albania, nella sua terra d'origine, come espresso nelle sue ultime volontà
la vita di Kodra è stata una vita costellata di aneddoti che ne mettono in luce (al di là dell’innegabile valore artistico) la sua umanità, la sua generosità, la sua ingenuità.
Da quando nella Milano fascista era stato scelto, a nome di tutti i borsisti, per ringraziare Mussolini e lui, ignorante di italiano, aveva pronunciato un discorso in albanese tutto fatto solo di numeri..... A quando (uno dei cui vezzi sarà quello di cercare di nascondere fino all’ultimo la propria data di nascita), nella trattoria delle mitiche sorelle Pirovini di Brera, aveva barattato il suo lunghissimo conto con la promessa di convertirsi, lui musulmano, al cattolicesimo: cosa che sarebbe effettivamente successa negli ultimi anni della sua vita.
HANNO DETTO DI LUI :
" Anche la tua firma e' un ' opera d'arte " Picasso
" L'arte di Ibrahim Kodra e' un messaggio di pace " Papa Paolo VI
"Kodra l' anarchico, pittore senza maestri " Stefano Bucci
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