Siamo dei e ci muoviamo nello spazio profondo, corriamo dietro ai tuoni, ci pettiniamo, e aspettiamo la fine del mondo mentre tu, poveruomo, non sei niente di speciale devi anche lavorare e poi chiedere perdono Siamo dei, figli del sole invece tu chi sei, tuo padre è stato il dolore. Un momento, un momento, ho anchio qualche argomento ho un amico che è un campione di rock e riesce a ballare Per tre giorni e tre notti senza doversi fermare e unaltro che ha la voce da basso e con una mira che ti stacca la coda di un cane con un sasso, se lo tira e poi ho un grande amore un amore di ragazza che mi aspetta e se non torno esce pazza dal dolore poveretta ed ogni estate do il mio voto e vado al mare e resto nudo tutto il giorno fa molto bene abbronzarsi e puoi nuotare. se mi vedessi quando torno Ma cosa credi di fare, dove credi dandare non hai più aria per poter respirare. Non cè più nessuno che ti possa aiutare ed ogni giorno che vola via, scopri di avere una nuova malattia. Oh...! Brutto uccello ti ha mai detto nessuno che un dio dovrebbe essere più bello e poi non ho capito l'ultima riga non sarà che a stare sempre nello spazio hai imparato a portar sfiga. Oh ...! Su quale giornale scrivi? Noi non siamo ancora morti se possiamo guardarci in faccia vuol dire che siamo vivi. Noi siamo dei e la tua vita è un inferno o qualcosa di più atroce potresti vivere anche tu in eterno, se ti pentissi e se abbassassi un pò la voce. Oh...! Brutta specie di aereoplano ma non ti accorgi che stando in alto vedi il mondo da lontano e per che cosa mi dovrei pentire di giocare con la vita e di prenderla per la coda, tanto un giorno dovrà finire e poi, all'eterno ci ho già pensato è eterno anche un minuto, ogni bacio ricevuto dalla gente che ho amato.
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Futura
Chissà chissà domani su che cosa metteremo le mani se si potrà contare ancora le onde del mare e alzare la testa non esser così seria, rimani i russi, i russi gli americani no lacrime non fermarti fino a domani sarà stato forse un tuono non mi meraviglio è una notte di fuoco dove sono le tue mani nascerà e non avrà paura nostro figlio e chissà come sarà lui domani su quali strade camminerà cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani si muoverà e potrà volare nuoterà su una stella come sei bella e se è una femmina si chiamerà futura. Il suo nome detto questa notte mette già paura sarà diversa bella come una stella sarai tu in miniatura ma non fermarti voglio ancora baciarti chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro qui tutto il mondo sembra fatto di vetro e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio. Di più, muoviti più fretta di più, benedetta più su, nel silenzio tra le nuvole, più su che si arriva alla luna,si la luna ma non è bella come te questa luna è una sottana americana Allora su mettendoci di fianco,più su guida tu che sono stanco, più su in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su son sicuro che c'e' il sole ma che sole è un cappello di ghiaccio questo sole è una catena di ferro senza amore, amore, amore, amore. Lento lento adesso batte più lento ciao, come stai il tuo cuore lo sento i tuoi occhi così belli non li ho visti mai ma adesso non voltarti voglio ancora guardarti non girare la testa dove sono le tue mani aspettiamo che ritorni la luce di sentire una voce aspettiamo senza avere paura, domani
Telefonami tra vent'anni io adesso non so cosa dirti amore non so risponderti e non ho voglia di capirti Invece pensami tra vent'anni pensami io con la barba più bianca e una valigia in mano con la bici da corsa e gli occhiali da sole fermo in qualsiasi posto del mondo chi sa dove tra miliardi miliardi di persone a bocca aperta senza parole nel vedere una mongolfiera che si alza piano piano e cancella dalla memoria tutto quanto il passato anche linee della mano mentre dall'alto un suono come un suono prolungato il pensiero che è appena nato si avvicina e scende giù ah io sarei uno stronzo quello che guarda troppo la televisione ! beh qualche volta lo sono stato importante è avere in mano la situazione non ti preoccupare di tempo per cambiare ce n'è così ripensami tra vent'anni ripensami vestito da torero una torta in mano l'orecchio puntato verso il cielo verso quel suono lontano lontano ma ecco che si avvicina con un salto siamo nel duemila alle porte dell'universo importante è non arrivarci in fila ma tutti quanti in modo diverso ognuno con i suoi mezzi magari arrivando a pezzi su una vecchia bicicletta da corsa con gli occhiali da sole il cuore nella borsa impara il numero a memoria poi riscrivilo sulla pelle se telefoni tra vent'anni butta i numeri fra le stelle alle porte dell'universo un telefono suona ogni sera sotto un cielo di tutte le stelle di un'inquietante primavera
Quante sono le ore per arrivare a domani Madonna disperazione mentre esce dal portone si frega le mani. Quanti bei baci per coprire la tua pelle Madonna disperazione dopo le mani non fregarti anche le stelle. Quante notizie buttate dentro alla radio Madonna disperazione a mezzanotte entra ed esce dall'armadio. Quanta fame per una pizza, una birra e un panino Madonna disperazione senza farsi notare si siede al tavolo di un ragazzino. Una macchina butta canzoni per due occhi tondi come duecento lire Madonna disperazione gli occhi li ha chiusi ma fa finta di dormire. Quanto coraggio per sputare dai denti un buonasera Madonna disperazione gli occhi ha nella borsa e si sbuccia una pera. Quanta nostalgia a pensare a qualcuno che sta molto lontano Madonna disperazione ne approfitta e ti agguanta la mano. C'è molta poesia a stare zitti se non si ha niente da dire Madonna disperazione corre a disfare la piega del letto per andare a dormire e la notte, la notte è finita la notte è finita in un bicchiere di birra e diventa più scura Madonna disperazione fa si con la testa e fa finta di avere paura. Che disastro esser convinti di non credere più a niente c'è madonna disperazione che anche al buio ti vede e ti sente non avere niente da leggere non avere da sognare Madonna disperazione è di spalle e si comincia a pettinare. Quanto potresti pagare per non avere più la memoria e non vedere Madonna disperazione mentre si strucca e poi si spoglia. Ecco il giorno è finito il quadro diventa perfetto perché madonna disperazione ha capito e si infila nel letto
Ciao a te e a tuo figlio finocchio ciao a te e alla tua puzza di piedi ciao a te e a me... a me e a tutto quello che vedi. E ciao al tuo lavoro al tuo lavoro di tranviere ciao a te e a chi ti paga da bere ciao a te e a tuo figlio finocchio ciao a te e a me povero sciocco. Ciao al tuo berretto da mettere in testa alla tua pancia curioso al tuo millesimo sciopero e alla tua festa Ma quante cravatte e l'aumento del latte la gente che grida e un cane che piange, che piange e una corrida. Ciao a tutti quelli quelli che ti stanno attorno alle tue notti corte alle tue notti senza ritorno alla tua vecchia puzza di piedi ciao a te e a tutto quello che credi. Ciao alla stanchezza e all'abbassamento della vista alle tue vecchie bandiere e ai tuoi peli sulle mani ciao perchè ti fidi solo di te e al tuo domani in ginocchio cioa a te e a tuo figlio finocchio. Ciao vecchio amore mio ciao al tuo pugno chiuso tenero caprone col pelo sul cuore mai mai deluso Ciao bistecche tutti i giorni bistecche e gnocchi ciao a te... a te... e ai tuoi figli finocchi Io vado via, io vado via, io vado via dove c'è ancora un pò di posto per pensare due o tre persone e metterci insieme dove anche senza star bene ridendo, piangendo, parlando si può ricominciare
1983 è un album del cantautore italiano Lucio Dalla, pubblicato nel 1983. Ottiene un buon successo commerciale, sull'onda dei precedenti, con sonorità nuove e al passo con i tempi. È un periodo di rinnovamento dal punto di vista musicale per Dalla, e i risultati si riscontreranno effettivamente nel successivo Viaggi organizzati.
Tracce
1983 (5:56) Pecorella (5:04) L' altra parte del mondo (6:27) Camion (5:39) Noi come Voi (3:59) Stronzo (3:57) Solo (5:20)
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1983
Le dieci del mattino e mi scoppia la testa come se avessi bevuto una botte di vino o fossi stato alla mia festa apro la finestra è ancora buio butto un urlo per strada ma non risponde nessuno il mio cuore si è rotto come uno specchio si è rotto si è rotto quel bellissimo orologio ti ricordi come lo chiamavi tu Il silenzio continua sono almeno le sette apro la radio la tele le orecchie ma nessuno trasmette la stanza è piena di animali sembrano zanzare grosse come cani ma almeno i cani non sanno volare forse qualcuno mi sente qualche vecchio amico mi sente provo ad urlare così forte così forte almeno mi sentissi tu Che giorno è, che anno è, lunedì martedì ma che vita è da una foto di mia madre comincia a parlare dice "non ti ricordi tuo padre come ci sapeva fare?" erano gli anni della guerra tutti col culo per terra si mangiava coi cani ti ricordi a Bologna che festa quando arrivarono gli americani Eh, nel '43 la gente partiva, partiva e moriva e non sapeva il perché ma dopo due anni tutti quanti perfino i fascisti aspettavano gli americani come a Riccione aspettano i turisti e proprio te quella notte in piazza sulle spalle di tuo padre sembravi un re finiti i bombardamenti tutti a farsi i complimenti Erano tristi solo i morti e si mangiavano le mai non perché erano morti ma perché non si svegliavano domani ti ricordi quella bruna come era triste perché sapeva di non vedere i razzi sulla luna... luna I razzi sulla luna oggi è un fatto normale se ne vedono tanti piantati in fila che sembrano alberi di natale poi spostando il cannocchiale puoi dare un nome alle stelle puoi giocare con tutto o con niente puoi giocarti anche la pelle ma qualcosa ci manca e quel qualcosa ci stanca ci stanca avere tutte queste cose che ci mancano se non le abbiamo più incontri la gente e si annoia, la noia è una congiura ma poi vedi come vivono in fretta forse la noia è soltanto paura una paura che offende che ogni mattina ci prende la paura di essere ciccia da contare e che la vita non cambi più Che anno è, che giorno è, lunedì martedì ma che vita è dal cielo cade un giornale nessuna novità tutto sembra normale chi può dire quanto durerà gira ancora la terra? chissà si fermerà... da quale parte per la guerra scusi? giri un poco più in là... beh ci vediamo domani faccio due salti nel vento se mi sento domani torno qua, perché Ehi, '83, sei lì come uno specchio ci fai sentire diversi nessuno sa perché né meglio né peggio ma tutti quanti, perfino i più tristi aspettiamo di svegliarci insieme, E di guardarci di toccarci e di guardarci come non ci fossimo mai visti e proprio te questa notte in piazza sulle spalle di nessuno sarai un re niente bombardamenti...
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Pecorella
Dove ti nascondi, pecorella? Dimmi dove sei andata, su quale stella. E dimmi se i tuoi occhi che amo tanto hanno un giorno, almeno un giorno pianto. Sei andata via M'hai detto: voltati e sei andata via ed io come un cretino ho giocato fino in fondo mi son voltato e adesso sono solo al mondo. Cosi' provo a cercarti ma c'è soltanto una nuvola che può somigliarti. Però laggiù qualcosa si muove Porco Giuda è buio e poi tra un'ora piove. Milady, Milady ma se non ti muovi come pensi che io ti trovi? Confusa fra tante stelle, oppure chi lo sa dove sarai Magari in piedi, nascosta da qualche parte, Pecorella il mondo è troppo grande. Non lasciarmi solo qui, qui con me. E' straordinario, il mare visto dall'alto è un piatto, sembra un biliardo Le nuvole che passano veloci, com'è bello la sera al mare che si accendono le luci Ma.. Eh.. Che porca vita è mai questa, sempre col coltello nella schiena e un desiderio che si secca in gola e il cuore è un'altalena. Ma ecco che ti vedo, tu mi guardi, come guardi pecorella, come guardi! E com'è vero, che negli occhi c'è tutto e che ogni sguardo è un mistero. Vedo che anche tu ti commuovi, finalmente ti avvicini, dimmi cosa provi. In piedi, nuda rimani in piedi, pecorella ti vedessi nuda come sei bella è niente vicino a te, quella stella: brutta quella stella! Mi credi, è bello se tu mi guardi, adesso è troppo tardi. Dimmi è vero che domani partirai? E se parti, dimmi dove vai!
Marta aspettava che l'amico si calmasse o che siccome guidava almeno si fermasse... Sandra dall'altra parte del mondo viveva sola in mezzo ai grattacieli tutto un altro tipo di problemi viveva sola fino in fondo... Ciccio da Messina viveva gli anni sempre uguali o meglio viveva in naftalina andava in giro ogni tanto e d'estate mandava a casa qualche cartolina... Vogliam parlare per un attimo di quelli come Andrea che a 16 anni sanno tutto della vita la vivono in silenzio e in apnea e col sorriso sulle labbra in una piazza di Trastevere mi dice "aho' la vita è cominciata e già finita" ah allora io cosa posso fare se non star zitto anch'io oppure posso cantare io provare fino in fondo dire a tutti che siamo uguali tanti pezzi di un mondo che..... senza pietà cancella tutto e se ne va rimaniamo a bocca aperta lui ce la chiude e se ne va come un bambino gioca e si nasconde lo cerchiamo dappertutto lui chiude gli occhi e si nasconde passa vicino lo chiami non risponde lo trovi addormentato per la strada sdraiato sulle onde pio di colpo apre gli occhi ci frega ci confonde nell'incanto della notte... ooohhhhh ohhhhhh ohhhhh Marta e il suo amico navigavano ancora diecimila metri sopra al mare andavano a cercare qualcosa o qualcuno o solo un posto per ricominciare... Sandra si è alzata via da un amore andato male aveva già lasciato l'altra parte del mondo il suo aereo tra un'ora dovrebbe atterrare era decisa a tutto aveva ragione in fondo... Con due valige finalmente all'areoporto e passaporto nella mano Ciccio aveva capito che non era un deficiente era meglio partire, senza cartoline sparire andarsene lontano... Non ci sarebbe molto da dire dei 16 anni di Andrea senonchè sdraiato mentre guardava passare un aereoplano gli era venuta un'idea come un sospetto il mondo potesse cambiare fermarsi in una mano.... E che tranquillità guardarlo senza pietà giocarci come fanno a Napoli i bambini, in Sicilia in Libia, in Tunisia o dove il mondo non si è ancora fermato o dove se una volta s'è fermato gliel'han portato via o dove il mondo vede solo un pallone dargli un calcio farlo volar via così in alto che si vede la scia nell'incanto della notte
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Camion
Ci vuol coraggio a fidarsi di te per esempio toccarti il braccio guardarti e chiederti beh cosa c'è? oppure ci vuole un'altra faccia meglio la mia vecchia faccia che ho perso ma non sò dov'è è così strano che io abbia bisogno di te io tanto lontano tu così diversa da me ma se mi dai un attimo meglio se io mi prendo un attimo meglio se noi usciamo dal traffico ci allontaniamo ci fermiamo Come è distante, come è distante anche da te prendi quel camion, no quello, quello più grande che c'è ne servono altri cento per portar via quel che abbiamo dentro e che nessuno sa cos'è ma io ti amo posso dire che ti amo e tu ami me, forse ma le parole cadono tra le tante che diciamo guarda per terra quante ce n'è no quel che abbiamo dentro è più importante per questo non mi sento di dirti amore e che c'è amore in ogni momento La storia a questo punto si interrompe, si confonde le luci della città da lontano danno le onde prendimi la mano... È quasi l'alba è inutile che mi chiedi che ora è, ma non lo vedi io mi sento una talpa ho capito mi hai lasciato mi dispiace per te ecco, cosa avevo dentro ci sono arrivato, amante è solo chi ama non quello che è amato per questo son fortunato più di te, più di te...
Noi come voi aspettando che il sole smonti diciamo guarda che bei tramonti e tutte le sere. Noi come voi cercando qualcuno che incontri qualcuno che ci faccia piacere qualcosa di bello da vedere. In più a noi come voi mettiamo il caso se ci troviamo davanti qualcosa o qualcuno o addirittura un sorriso. Cosa possiamo noi come voi davanti a un sorriso davanti a due occhi due fuocchi due gocce due stelle del paradiso? E cosi è stato così che io e te adesso siamo qui. Trovati per caso ma ancora qui. Tenuti per mano un poco scherzando qualche volta imbrogliando. Chissà ancora per quanto saremo qui insieme aspettando un nuovo tramonto o la fine del mondo. Comunque cercando anche noi come voi qualche piccolo motivo in fondo qualche piccolo trucco per un mondo. Che a noi come a voi piace sempre di meno che piove senza nuvole anche quando è sereno. E cosi è stato così che io e te adesso siamo qui. Trovati per caso ma ancora qui. Tenuti per mano un poco scherzando qualche volta imbrogliando. Chissà ancora per quanto saremo qui insieme aspettando un nuovo tramonto o la fine del mondo. Comunque cercando anche noi come voi qualche piccolo motivo in fondo qualche piccolo trucco per un mondo per un mondo che a noi.
Solo da non poterne più tra due nuvole e l'alba passo da un camion all'altro e la faccio da padrone Solo in mezzo a questa confusione solo così mi riesco a contare così solo che mi parlo e mi posso ascoltare Solo come una scarpa su un biliardo pronto per un nuovo imbarco ma è lontana la mia nave difficile arrivare per ora usiamo il cannocchiale Solo come un'armonica a bocca senza bocca un bacio caduto per terra solo come uno che sta per tornare dalla guerra Tra la verità che non si dice e le bugie detta male qui comunque qualcosa non funziona bisognerebbe controllare E' solo chi sta in casa tutto il giorno e a non far niente si stanca O quelli che per forza li trovi ogni sera dove si beve e si canta Solo e pesante come il sonno dei bambini soli ogni notte nel letto Era solo anche mio padre poveretto Che per farmi dormire rimase solo e la favola è ancora li da finire Solo come in America seduto davanti al mare Ti ricordi che solo che ero a Los Angeles quando ti ho vista arrivare Che eri sola anche tu com'eri sola anche tu Bene mettiamoci insieme e non pensiamoci più Il ragionamento filava, non ti sembra? Eravamo due soli che si guardavano in faccia Ci si guardava a vicenda Se questa è la vita di qui non si scappa Ogni cosa ogni giorno la cambia Nel deserto tempesta di sabbia S'incazza anche il mare ma dopo un'ora si calma Telefoniamoci magari vediamoci No aspetta stasera non so No va bene lo stesso Proviamo a parlarci ad amarci più spesso Va bene parliamo domani però perché proprio adesso? E no ciccia mia la vita è la mia Ci sono altre cose che si possono fare Per intanto mi chiudo in casa e ricomincio a pensare Solo da non poterne più tra due nuvole e l'alba Ma ero più solo quando c'eri anche tu Però qualcosa mi manca Solo davanti a tutti i campanelli così solo che mi metto a suonare Sono i momenti più belli eh eh con te non si poteva mai fare Solo come in America seduto davanti al mare Ci scommetti che torno ci torno e mi siedo Qualche cosa dovrà pur arrivare.
Non mi toccare vuoi farmi morire? Sapessi ieri come ero lontano, lontano; ho bisogno di dormire. Ma che voglia di te, lassù credevo di impazzire. In mezzo al cielo tra miliardi e miliardi di stelle, ero solo da morire. Così ho acceso la radio tra gli auguri (ma come gli auguri?) si sentiva cantare. Ed io lì solo,ci pensi,da solo. a guardare le stelle, le stelle, ma che andassero a cagare! Così ho capito che tra poco è Natale e che ero lì come uno scemo e che dovevo tornare. Perchè spegni la luce? Vuoi far finta di dormire? So che ti piace se ti guardo se ti parlo magari sorridi mentre fai finta di dormire. Va bene allora ascoltami un pò lo sai che prima di partire mi son sentito gelare le mani guardando di fuori non hai l'idea che confusione. A un certo momento le stelle del cielo si son messe a girare e hanno fatto una strada d'argento che i miei occhi non potevano guardare sono stati i pastori i primi a passare seguiti dai re magi sui loro elefanti mentre gli angeli cominciavano a cantare. Ma non è niente, una cosa da niente se penso a una casa col sole in cima alla collina e che tra poco, tra poco è mattina tra un'ora ti svegli, mi guardi sorridi.
Viaggi Organizzati
Quando c'erano i cavalli, non si arrivava mai Veniva buio presto, e presto era gia' tardi La notte non finiva mai Tu chi sei Tu cosa vuoi Quella bella mattina si mosse qualcosa, la loro vita cambio' Era fermo davanti alla vetrina, lei s'innamoro' Ma adesso tu chi sei Perche' non parli mai Cosa vuoi Quella notte guardarono le stelle, la notte non finiva mai Si guardavano negli occhi mentre passavano due guerre Si tenevano la mano Per non lasciarsi mai Ma dimmi tu Chi sei Con quella faccia bianca e quegli occhioni blu Che non si chiudono mai E' piu' di un'ora che mi guardi tu Chi sei Io sono il cielo dietro all'angolo Sono un viaggio che farai Sono un progetto sono un calcolo Chiudi gli occhi T'innamorerai Ma potrei sdraiarti sotto un albero, fare solo quello che ti va Giocare con il cuore elettrico accenderti spegnerti accenderti spegnerti accenderti spegnerti accenderti Se ci fosse davvero un posto cosi' bello, e' chiaro che ci andrei Partirei adesso, partirei scalzo, partirei in mutande Anzi m'innamorerei Ma non ho capito bene tu Chi sei Con quella faccia bianca e quegli occhioni blu Che non si chiudono mai E invece e' bello chiuderli di notte senza sapere se ti sveglierai O stando ad occhi aperti confondere la notte andare in giro Senza sapere dove vai Invece tu Non vuoi Tu cosi bella tu Non puoi Staccarti da quel muro e poi venire giu' Con noi Che siamo cieli senza angoli Andiamo dove vogliamo noi Senza progetti come gli angeli Liberi Possiam salire sopra gli alberi Scendere Giocare con i cuori elettrici spegnerci accenderci spegnerci accenderci spegnerci accenderci spegnerci accenderci
Tu come eri
Vieni che ci chiudiamo in casa, fuori c'è troppa confusione, non è tanto per paura ma perché non ne vale la pena. Vieni che è meglio che stiamo zitti perché tutti ci possono sentire, anche perché poi non abbiamo niente da dire. Accendi il tuo computer, il tuo cuore, il tuo televisore, passami il tuo giornale che mi spazzo il naso, che ho un poco di raffreddore. Ma no che non è niente, caso mai chiamiamo un medico, un astrologo, guarda se c'è in giro il dottore. E smettila di tormentarti il naso, tanto non hai più il naso, poi non è bello vedere una donna o quello che rimane di una donna che non sa smettere di bere. Anzi fammi un piacere, guarda fuori se nevica ancora, se l'uccellino canta o se si sente piangere ancora quel bambino... Tu dov'eri ieri, com'eri ieri. Beh, avremmo potuto guardarci negli occhi, certo che erano tanti miliardi di occhi neri, verdi, da perdere la testa, avremmo potuto guardarci negli occhi invece di perdere la testa. Invece i miei occhi li ha presi il tuo computer, il tuo cuore, il mio televisore, ecco perché se trovo un elenco voglio chiamare un vecchio dottore, un dottore con un pollo tra le mani, anzi un dentista, che mi dica se arrivo a domani e se ritrovo la vista. Ma com'eri ieri e dov'eri ieri. Volentieri, ma dov'eri, tu com'eri ieri.
Bugie è un album del cantautore italiano Lucio Dalla, pubblicato nel 1985 dalla Pressing. Conquisterà il disco di platino e giungerà quinto nella classifica dell'anno successivo.
Se io fossi un angelo chissà cosa farei alto, biondo, invisibile che bello che sarei e che coraggio avrei sfruttandomi al massimo è chiaro che volerei zingaro libero tutto il mondo girerei andrei in Afganistan e più giù in Sudafrica a parlare con l'America e se non mi abbattono anche coi russi parlerei angelo se io fossi un angelo con lo sguardo biblico li fisserei vi do due ore, due ore al massimo poi sulla testa vi piscerei sulle vostre belle fabbriche di missili, di missili se io fossi un angelo, non starei nelle processioni nelle scatole dei presepi starei seduto fumando una marlboro al dolce fresco delle siepi sarei un buon angelo, parlerei con Dio gli ubbidirei amandolo a modo mio gli parlerei a modo mio e gli direi " Cosa vuoi tu da me tu" " I potenti che mascalzoni e tu cosa fai li perdoni" " ma allora sbagli anche tu" ma poi non parlerei più un angelo non sarei più un angelo se con un calcio mi buttano giù al massimo sarei un diavolo e francamente questo non mi va ma poi l'inferno cos'è a parte il caldo che fa non è poi diverso da qui perché io sento che, son sicuro che io so che gli angeli sono milioni di milioni e che non li vedi nei cieli ma tra gli uomini sono i più poveri e i più soli quelli presi tra le reti e se tra gli uomini nascesse un ancora Dio gli ubbidirei amandolo a modo mio a modo mio...
Chissà se lo sai
Ti ho guardata e per il momento Non esistono due occhi come i tuoi Cosi' neri, cosi' soli che Se mi guardi ancora e non li muovi Diventan belli anche i miei E si capisce da come ridi che Fai finta e che non capisci, non vuoi guai Ma ti giuro che per quella bocca che Che quando ti guardo diventa rossa Morirei. Chissa' se lo sai? Chissa' se lo sai? Forse tu non lo sai No, tu non lo sai. Cosi' parliamo delle distanze, del cielo, E di dove va a dormire la luna quando esce il sole Chissa' come era laterra prima che ci fosse l'amore E sotto quale stella, tra mille anni, se ci sara' una Stella ci si potra' abbracciare? E poi la notte col suo silenzio regolare Quel silenzio che a volte sembra la morte Mi da il coraggio di parlare E di dirti tranquillamente, Di dirtelo finalmente Che ti amo E che di amarti non smettero' mai. Cosi' adesso lo sai, cosi' adesso lo sai.
DallAmeriCaruso è un album live del cantautore italiano Lucio Dalla registrato negli Stati Uniti, presso il Village Gate di New York il 23 marzo 1986, con l'aggiunta di un inedito, la canzone Caruso.
Cambio è un album del cantautore Lucio Dalla, pubblicato nell'ottobre 1990 dalla Pressing. Il disco, trainato dal successo di Attenti al lupo (scritta per Dalla da Ron), vende 1.400.000 copie.
Tracce
Attenti al lupo (sigla dell'omonimo programma andato in onda su Rete 4 nel 2008) - 4:20 2009 (Le cicale e le stelle) - 5:16 E l'amore - 4:19 Le rondini - 5:35 Apriti cuore - 5:13 Denis - 4:58 Bella - 4:15 Tempo - 4:43 Comunista - 5:35
Vorrei entrare dentro i fili di una radio E volare sopra i tetti delle città Incontrare le espressioni dialettali Mescolarmi con l'odore del caffè Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali E con la polvere dei sogni volare e volare Al fresco delle stelle,, anche più in là Coro : Sogni, tu sogni nel mare dei sogni. Vorrei girare il cielo come le rondini E ogni tanto fermarmi qua e là Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità. Vorrei seguire ogni battito del mio cuore Per capire cosa succede dentro e cos'è che lo muove Da dove viene ogni tanto questo strano dolore Vorrei capire insomma che cos'è l'amore Dov'è che si prende, dov'è che si dà Coro : Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni