AMEDO MINGHI

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    Decenni - (Amedeo Minghi)


    tradiscono i decenni
    saranno gli anni fa
    il tempo li fa belli
    questi anni non li avrai
    se non li perderai
    tradiscono i decenni
    vedrai che ti vedrai
    nel taglio dei capelli
    ai quanti ne tagliai
    nel mare ti vedrai
    nel mentre la canzone
    l'estate e' bella assai
    nel mentre la canzone
    e tu scontenta stai
    prestata agli anni tuoi
    poi dopo penserai
    quel certo sole dov'e' mai
    degli anni gli anni tuoi
    che vivi dopo
    in penombra sfogliando foto
    riguardando un film
    questi anni ormai finiti
    e non c'e' vita piu'
    ma strampalati miti
    e quanti ne vedrai
    passare e andare via
    la storia e' li' che sta
    in un disegno che guardai
    l'estate e' bella assai
    e la canzone i minuti della mia vita
    tenera con me
    tradiscono i decenni
    puoi farci quel che vuoi
    ma non ci fai l'amore
    perche' quegli anni mai
    ti amarono cosi'
    guardandomi da qui
    non e' sicuro c'ero anch'io
    guardandolo da qui
    fu un bel decennio
    troppo allegro ma non mi pare
    io non lo notai
    tradiscono i decenni
    decennio che volo'
    nell'auto e sulla moto
    su quei modelli ando'
    stilistico volo'
    fatico a ritornare
    ed erano anni miei
    decennio che e' passato
    sfrecciato andato via
    questi anni non li avrai

    tradiscono i decenni
    saranno gli anni fa
    il tempo li fa belli
    questi anni non li avrai
    se non li perderai

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  2. tomiva57
     
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    E l'immenso ? questo Amore mio.
    Ed il mio Cielo, ? l'anima.
    E' il mondo che vorrei,
    che immaginai. E' quello che...
    che non ho avuto mai.
    E' restare solo, a ridere di me.
    E' non sapere cos'è?... Cos'è?
    un confine... L'immenso...
    L'immenso L'immenso ?
    Lei, che vuole me. L'immenso ?
    Lei, che sa nascondermi.
    Che non ha voluto mai,
    portarmi via che sa delle mie lacrime,
    che puo' vedermi piangere...
    E quel che resta, ? inutile.
    Pezzi di colori che non ho.
    Per me, darei
    amore, amore, amore,
    se non ho che Lui,
    se non ho l'immenso...
    L'immenso... L'immenso...
    L'immenso ? Lei, che vuole me.
    L'immenso ? Lei, che sa nascondermi.
    Che non ha voluto mai, portarmi via,
    che sa delle mie lacrime,
    che puo' vedermi piangere...
    L'immenso... L'immenso...
    L'immenso ?...





     
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    I Ricordi Del Cuore


    Voi
    Speranze che sperai
    Sorrisi e pianti miei
    Promesse di allegria
    E sogni in cui volai
    Ed il primo spietato amor mio
    Siete per me
    Perduti e persi mai

    Di voi mi appassionai
    Su di voi giurai
    E mi ci tormentai

    Pare niente ma il cuore era il mio
    Poi c'eri tu

    Vento soffierà
    La pioggia pioverà
    La nebbia velerà
    Il sole picchierà

    E il ricordo, il ricordo di te
    Non passa mai
    Non passa mai

    Ma che buoni quei baci tra noi
    Forse tu non vuoi smettere mai
    Per vederti mi bastano
    Gli occhi lucidi

    Se ti piace e se ancora tu vuoi
    Nel ricordo anche senza di noi
    Torna tutto possibile
    Anche tu sei qui (oh)
    Qui nel cuore mio

    I ricordi non passano mai
    Eccoli qui
    Sono molto più forti di noi
    Più vivi

     
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  4. tomiva57
     
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    Amedeo Minghi è il titolo del primo album del cantautore Amedeo Minghi.
    Il disco

    Dopo aver inciso un 45 giri per la Dischi Ricordi nel 1966, nel 1970 Minghi conosce Edoardo Vianello e passa alla sua casa discografica, l'Apollo: inizia quindi a scrivere canzoni per I Vianella come la fortunata Vojo er canto de 'na canzone, Canto d'amore di Homeide e Fijo mio, e per l'Apollo pubblica anche un 45 giri nel 1971 ed il suo primo album due anni dopo.

    Il disco, prodotto dallo stesso Vianello, si avvale per i testi della collaborazione di Edoardo De Angelis (con il quale Minghi collaborerà in seguito per molti anni), tranne due canzoni scritte da Carla Vistarini; le edizioni musicali di tutti i brani sono le Edizioni Vianello/Pull.

    Come spesso accade nelle opere prime, il disco è un po' immaturo, nel tentativo di spaziare in molti generi musicali, dal progressive di Racconto allo stile più cantautorale di Fratello in civiltà, dal soft-rock di Candida Sidelia al west coast di Mexico; in alcune canzoni, ad esempio in L'uomo e la terra (con un'introduzione strumentale suonata dall'orchestra d'archi) e in Un uomo grande è però possibile ritrovare le aperture melodiche che caratterizzeranno la produzione futura del cantautore.

    Gli arrangiamenti vengono curati dallo stesso Minghi e da Aldo Pizzolo, che dirige l'orchestra d'archi; il disco viene registrato presso lo Studio 38 in Roma, di proprietà dell'Apollo Records di Edoardo Vianello con Aurelio Rossitto come tecnico del suono, ed agli studi Ortophonic, situati in piazza Euclide sempre a Roma (e che ora si chiamano studi Music Village), in cui il tecnico del suono è Sergio Marcotulli, padre della pianista jazz Rita.

    L'album non ottiene molto successo, diventando presto una rarità e raggiungendo quotazioni alte nel momento in cui Minghi diventerà famoso; verrà quindi ristampato in CD una prima volta nel 1991 dalla Dig It (con il titolo mutato in Racconto, numero di catalogo DCD 10004).

    Tracce

    Lato A

    1. E tu con lei – 4:58 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)
    2. Fratello in civiltà – 4:22 (Carla Vistarini – Amedeo Minghi)
    3. L'uomo e la terra – 4:16 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)
    4. Candida Sidelia – 3:40 (Carla Vistarini – Amedeo Minghi)

    Lato B

    1. La speranza – 5:38 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)
    2. Mexico – 2:49 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)
    3. Un uomo grande – 3:47 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)
    4. Racconto – 6:11 (Edoardo De Angelis e Francesco De Gregori – Amedeo Minghi)













    Minghi




    Minghi è il titolo del secondo album del cantautore Amedeo Minghi.
    Il disco

    Dopo il successo della prima incisione per la CBS, il 45 giri Di più (che aveva riportato Minghi in classifica a tre anni da L'immenso), il cantautore ottiene dalla casa discografica l'opportunità di incidere un album, a sette anni di distanza dal precedente.

    L'album, prodotto da Gianfranco Rossi, si avvale per i testi della collaborazione di Edoardo De Angelis (collaboratore storico di Minghi) per una canzone e di Adelio Cogliati per altre tre, mentre le rimanenti liriche e tutte le musiche sono firmate da Minghi.

    Tra le canzoni dell'album è da ricordare Sicuramente tu (pubblicata anche su 45 giri) e Annesa, dedicata alla prima figlia del cantautore (che si chiama con questo nome).

    Nell'album è inclusa Di più, nella stessa versione del 45 giri, mentre il retro del singolo, Prima che sia rumore, no; i musicisti che partecipano al disco non sono citati in copertina.

    Gli arrangiamenti vengono curati dal maestro Renato Serio (che dirige l'orchestra d'archi), tranne che per il brano Ti volevo cantare, arrangiato da Romano Musumarra; il tecnico del suono è Franco Finetti, tranne che per Ti volevo cantare (tecnico del suono: Luciano Torani).

    L'album non ottiene molto successo, diventando presto una rarità, anche per le colpe della CBS che non promuove a sufficienza il disco, deteriorando i rapporti con il cantautore che, di lì a poco, passerà alla It; verrà ristampato in CD nel 1999.


    LATO A

    1. Ti volevo cantare (testo e musica di Amedeo Minghi) - 4'35"
    2. Troppo poco (testo di Amedeo Minghi e Edoardo De Angelis; musica di Amedeo Minghi) - 4'39"
    3. Di più (testo di Amedeo Minghi e Adelio Cogliati; musica di Amedeo Minghi) - 4'14"
    4. Dicembre (a un padre, il mio) (testo e musica di Amedeo Minghi) - 3'55"
    5. Annesa (ad una bimba, la mia) (testo e musica di Amedeo Minghi) - 2'52"

    LATO B

    1. Sicuramente tu (testo di Amedeo Minghi e Adelio Cogliati; musica di Amedeo Minghi) - 4'11"
    2. Ancora no (testo di Amedeo Minghi e Adelio Cogliati; musica di Amedeo Minghi) - 4'58">
    3. La foresta (testo e musica di Amedeo Minghi) - 5'11"
    4. Musica (testo e musica di Amedeo Minghi) - 4'41"







    Canzone Dicembre - amedeo minghi

    Ad un Padre, il mio




    E le vetrine i colori gli odori,
    i sapori che d? Dicembre.
    Io, li ho vissuti bambino.
    Perfino creduti perch?
    mi parlavi tu, lo volevi tu..
    Vecchio bambino,
    credi anche tu
    nelle favole antiche
    inventate per me.
    Vecchio bambino
    credi anche tu
    credi ancora che adesso
    sono migliore di come sarei
    senza tutti quei sogni tuoi?
    Ma io speravo, correvo,
    sentivo vivevo cos?.
    Dicembre,
    l'aria portava profumi e regali per me
    ma dov'eri tu ?
    Ma non c'eri tu...
    Vecchio bambino
    cosa ne sai?
    Le tue mosse e i tuoi gesti spiavo per me,
    Vecchio bambino,
    cosa ne sai?
    Quante volte ti ho atteso
    ad un filo sospeso
    sperando che poi
    mi parlassi , spiegassi ,
    ma solo cos?
    OH! Sempre cos?.
    Ma dov'eri tu?
    Ma non c'eri tu.
    Vecchio bambino,
    adesso lo so,
    i colori gli odori
    i profumi i sapori
    i regali,
    le cose che ho sempre sognato,
    voluto, aspettato ..
    eran sempre davvero tuoi.

     
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  5. tomiva57
     
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    Annesa

    Annesa ad una Bimba, la Mia

    Nel mio cuore c'è
    un giardino per te.
    Tu nei giorni tuoi,
    lasci un posto per me.
    Mani grandi le mie,
    una culla per te.
    Chiudi fra le tue, un regalo per me.
    Dolce sguardo è il mio,
    vedo dentro di te.
    Grandi gli occhi tuoi
    quando chiedi, perchè?
    Io sarò con te,
    tutti i giorni che vuoi,
    fino a quando tu,
    saprai scegliere i tuoi.
    E intanto il tempo se ne va,
    e sto pensando,
    a quando un altro uomo ti sorriderà
    a quante cose, più di me,
    ti dirà...
    Io sarò con te
    tutti i giorni che vuoi
    fino a quando tu,
    saprai scegliere i tuoi.






    Amedeo Minghi Come Due Soli In Cielo Il Racconto (1995)

    Sicuramente Tu!


    Se non mi è mai caduta abbastanza
    la speranza di vivere vero,
    è perchè porto un cuore di riso
    che se non è bianco almeno,
    vedi il suo nero.
    Era il tempo dei giochi e dei fuochi
    con il vento attaccato alle suole.
    Per esempio, bruciavo i confini
    però nascondevo il buco nei miei calzini.
    Poi..
    l'unità degli amici,
    vecchia quercia, con profonde radici,
    e non sai..
    In principio,
    era solo la rabbia
    a milioni, come grani di sabbia.
    Per esempio,
    gli asfalti coperti ma
    poi alla fine sono nati
    i deserti.
    E finalmente Tu!
    Sicuramente Tu!
    E i pensieri diventano pane..
    sei talmente Tu!
    completamente Tu!
    Le parole, già chiare fontane,
    sei talmente Tu!
    Amore, Amore,
    sognare...
    ma perchè?
    E' una goccia nel mare se con Te
    non mi sembra banale con Te.
    Sicuramente Tu!
    Amore, Amore,
    sognare
    Ma perchè?
    E' una goccia nel mare.
    Ora che, di nascosto racconto
    al tuo viso,
    cose quali non basta un sorriso.
    Per esempio: a me piacciono i cani
    ma accanto al mio letto
    preferisco i bambini.
    E finalmente Tu!
    Sicuramente Tu!
    E i pensieri diventano pane,
    sei talmente Tu,
    sicuramente Tu
    completamente Tu!
    Le parole già chiare fontane
    sei talmente Ttu...
    E finalmente Tu...
    Sicuramente Tu..
    E sei talmente Tu..
    sicuramente TU










    Amedeo Minghi
    Amedeo Minghi (1980) > Musica


    Ma davvero ho pensato,
    sarò più libero.
    Quando il tempo scorreva sicuro
    fra gli alberi,
    e pensavo sul serio sarà più semplice.
    Quando tutto, sembrava davvero,
    più facile.
    Prima di te comunque,
    se ho vissuto dei giorni sembrati inutili
    li ho vissuti cercando giù
    in fondo la mia realtà.
    E per questo che spesso
    ti sembro ingenuo,
    se confondi tra amore e dolore
    la volontà, arrendermi,
    no, non è per me.
    La vita è mia , ancora.
    Posso e voglio sentirmi
    di nuovo libero.
    Di sorridere a uomini e
    cose più semplici.
    Di guardare una foglia per ore,
    sorprendermi nel vederla
    ad un tratto morire, sentirla mia,
    per sempre mia, comunque mia, ancora mia..
    Ma non era previsto nel bilancio
    che avrei contato la mia solitudine.
    E mi resta poi tanto
    dal momento che potrò
    scaldarmi al fuoco della musica,
    che è sempre mia, comunque mia,
    ancora mia...

     
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  6. tomiva57
     
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    1950 (Amedeo Minghi)




    1950 è il terzo album del cantautore italiano Amedeo Minghi pubblicato nel 1983.

    Il disco

    Pur non avendo ottenuto successo al momento della pubblicazione, questo disco contiene alcune tra le più note canzoni di Minghi, spesso riproposte in seguito in album dal vivo come Sottomarino, St. Michel, La casa lungo il Tevere ma soprattutto la title track, presentata al Festival di Sanremo 1983 con scarso successo.

    I testi delle canzoni sono di Gaio Chiocchio, mentre le musiche sono di Amedeo Minghi, tranne che per la canzone Flash back, composta da Alfredo Giannetti per la musica e da Carlo Esposito, Mario Torosantucci e Giorgio Chierchiè per la musica; inoltre Ciaccona è ispirata alla musica di una Ciaccona in re minore di Johann Sebastian Bach, che Minghi aveva già utilizzato l'anno precedente collaborando con Mario Castelnuovo, Goran Kuzminac e Marco Ferradini nella scrittura della canzone Oltre il giardino.

    Flash back, sigla dello sceneggiato televisivo All’ombra della grande quercia, sarà anche pubblicata su 45 giri (sul retro un tema musicale con lo stesso titolo dello sceneggiato, scritto da Carlo Esposito).

    Nel brano La casa lungo il Tevere è presente una citazione musicale del brano operistico Va' pensiero del compositore Giuseppe Verdi. L'album viene ristampato in cd agli inizi degli anni 90 stessa etichetta


    Lato A

    Testi di Gaio Chiocchio (tranne "Flash Back"), musiche di Amedeo Minghi (tranne "Flash Back").

    1. 1950 – 4:36
    2. Sottomarino – 3:32
    3. La casa lungo il tevere – 4:44
    4. Rapidi movimenti degli occhi (R.E.M.) – 5:21

    Lato B

    1. St. Michel – 3:51
    2. Ladri di sole – 4:40
    3. Ciaccona – 5:03
    4. Flash Back – 4:40 (A.Giannetti – C.Esposito e M.Torosantucci)










    St. Michel

    Scarica la suoneria di St. Michel! Clicca qui
    Muschio sul cancello
    del giardino abbandonato,
    " Corriamo fino al mare "
    ti chiamavo...
    Io cadevo in bicicletta
    e tu ridevi.
    E il tuo fazzoletto bello
    al mio ginocchio,
    ferito da un relitto sotto il sale,
    il tuo sguardo strano
    e un bacio al vento dell'estate.
    L'Amore cresce ,
    come la marea.
    St. Michel, un isola,
    un'onda di guglie e di torri...
    Oggi è festa come un anno fa,
    è di nuovo estate
    è sempre Amore.
    Il tuo vestito nuovo e i libri,
    a casa mi aspetti
    per correre insieme,
    insieme,
    in bicicletta a St. Michel
    il mare, che ci unisce
    e ci divide
    con la sua marea che copre,
    e poi regala stelle di mare .
    Ed una strada dalla Francia
    emerge a St. Michel.,
    E' come un capriccio in mare aperto
    St. Michel.
    Poi ti ho detto:
    " Guarda amore il mare è come sale
    e' difficile tornare alle nostre case,
    tornare al porto,
    senza barca e senza vela..."
    Se le biciclette fossero gabbiani,
    voleremmo via nel Cielo,
    nel Cielo più a Sud
    e di notte l'estate qui
    è tanto fredda.
    Stringiti a me Amore mio.
    Oggi è festa,
    come un anno fa.
    E' di nuovo estate
    è sempre Amore,
    il tuo vestito nuovo e i libri,
    a casami aspetti per
    correre insieme in bicicletta a
    St. Michel.
    Il mare che ci unisce
    e ci divide con la sua marea
    che copre,
    e poi regala
    stelle di mare
    ed una strada dalla Francia
    emerge a St. Michel...
    E' come un capriccio in mare aperto
    St. Michel,
    un isola un'onda di guglie e torri
    St. Michel,
    Muschio sul cancello
    del giardino abbandonato,
    intorno solo il mare
    io ti amavo.
    Ti stringevo piano
    e Tu sorridevi.
    E il tuo fazzoletto bello
    al mio ginocchio,
    ferito da un relitto sotto il sale,
    la nostra prima notte
    e un bacio al vento dell'estate.
    L'Amore forte,
    come la marea.


     
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  7. tomiva57
     
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    Quando l'estate verrà



    Da Wikipedia

    Quando l'estate verrà è un Q disc di Amedeo Minghi pubblicato nel 1984.


    Tracce

    Lato A

    Testi di Gaio Chiocchio, musiche di Amedeo Minghi.

    1. Quando l'estate verrà – 4:20
    2. Emanuela e io – 3:57

    Lato B

    3. Una storia d'amore – 4:19
    4. Sognami – 4:42


     
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  8. tomiva57
     
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    Una Storia D'amore


    Lei,
    aprì gli occhi al sole
    qualche minuto prima di me.
    E cacciò la notte
    con un suo gesto.
    Poi,
    disegnò un destino di cuore
    cancellando tutti i miei perchè.
    Su Gennaio
    freddo e chiaro ,
    sui miei sogni
    e sopra quelli suoi.
    Senza pioggia tutto ciò
    che è una notte d'inverno,
    in sorriso mi conservò.
    Come il vento del mare
    a Febbraio ,
    poi Lei mi risvegliò.....
    Quell'Amore,
    che poi,
    divenne una canzone...
    Nevicò a Marzo e poi
    stavamo insieme noi
    ci raccontammo che ..
    adesso ci sei Tu,
    finalmente Tu
    una storia d'amore,
    un progetto in più.
    Un soggetto che è scritto
    in fondo al cuore .
    Una storia d'amore
    cresce sempre in noi.
    Aprile è la pioggia,
    un litigio:
    poi Maggio, il primo dolore.
    Giugno è vento d'estate,
    una Luna diversa su notti d'Amore.
    Luglio è come una corsa,
    uno scherzo al mattino,
    t'amerò di più.
    Ed Agosto assonnato allo specchio,
    " Ti amo "
    disegnai col rossetto.
    Una rosa a Settembre,
    è dolcezza e coraggio di essere in due.
    Con l'autunno alle porte,
    il mio cuore alle corde di felicità
    per l'Amore che poi,
    divenne una canzone.
    Nevicò a Natale,
    sui tuoi regali e i miei.
    Stavamo insieme noi.
    Adesso ci sei Tu, finalmente Tu
    Una storia d'amore.




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  9. tomiva57
     
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    Cuori di pace
    Da Wikipedia

    Cuori di pace è un album di Amedeo Minghi pubblicato nel 1986.
    Tracce

    Lato A

    Testi di Gaio Chiocchio (tranne l'Immenso), musiche di Amedeo Minghi.

    1. Cuore di pace – 4:41
    2. Telecomunicazioni sentimentali – 3:41
    3. Le verdi cattedrali della memoria – 4:34
    4. L'immenso – 5:30 (Amedeo Minghi)

    Lato B

    1. La stella dello sperone – 4:44
    2. Il geniaccio degli italiani – 5:25
    3. Gomma americana – 3:15
    4. Trimotore idrovolante – 5:22


     
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  11. tomiva57
     
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    Telecomunicazioni Sentimentali


    Tu,
    m'hai carezzato male ,
    in fondo al cuore.
    Al contrario del verso della vita.
    Sono come un gatto randagio
    e so bene in quale vicolo
    la nostra storia è finita.
    Ti parlo piano al telefono,
    dei miei ricordi più cari.
    Sono molto triste di fronte alle vetrine
    ( Video spettatori radio ascoltatori )
    Si specchiano donne, uomini, amori.
    Ma credi che
    ti donino i tuoi nuovi colori?
    Quelli che hai inventato
    per cambiarti gli occhi.
    Per fulminare tutti i cuori,
    dei ragazzi come me un pò matti..
    Ti parlo piano al telefono,
    dei miei ricordi.
    ( Video spettatori, radio ascoltatori )
    Sembra non suonino più le orchestrine,
    agli angoli delle cabine telefoniche.
    Capiscono che,
    non c'è musica per una fine .
    Aspettano comunicazioni sentimentali.
    Se parlo piano al telefono,
    dei miei ricordi mi ascolti?
    ( Video spettatori Radio ascoltatori )
    E se ci pensi bene.
    E se mi pensi bene,
    se mi pensi proprio bene : non t'ho fatto male.
    Tu sì!!!!!!
    E l'hai fatto con tutto il cuore.
    E se ci pensi proprio bene
    ma bene bene , bene...
    Dalle vetrine girano a Natale le telecamere
    e vorrei al telefono da Te,
    un saluto migliore.

     
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  12. tomiva57
     
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  13. tomiva57
     
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    Il Geniaccio Degli Italiani


    Studialo Amore mio,
    cos'è il computer.
    Con quei colori finti,
    la cinepresa è grande oggi, semmai.
    Perchè ha un chance in più
    di sensualità.
    Furono gemelle dai porti Genovesi
    verso l' Occidente,
    crebbero gemelle mentre l' Italia
    non guardava ancora al Cielo:
    le ultime due navi verso il blu.
    E poi , dal molo
    al mare azzurramente verso la verginità,
    per quel geniaccio degli Italiani.
    Testi Canzoni
    E il varo colora il molo
    di Mamme e baci.
    Stringimi un pò di più,
    se è grande il cielo
    o il mare di più non so.
    Guarda un pò più sù,
    dal video al Cielo,
    non ci stai soltanto Tu.
    Oppure un uomo solo al telescopio
    sta inventando per capire
    fusioni di metallo e scienza verso il blu.
    Se fossi proprio Tu,
    le rifrazioni sul mio corpo stringerei.
    Per quel geniaccio degli Italiani
    che scopre la gonna alle gambe
    della cometa.
    Stringimi un pò di più..
    se è grande il cielo
    il mare di più non so,
    non so.
    Guardalo Amore mio,
    cos'è il computer.
    Con quei colori accesi ,
    la cinepresa è grande oggi,
    semmai perchè ha una chance in più
    di sensualità.
    Guarda un pò più sù..
    dal video al Cielo
    non ci stai soltanto Tu.
    Oppure un uomo solo al telescopio
    sta inventando per capire
    fusioni di metallo e scienza verso il blu.
    Se fossi proprio Tu,
    le rifrazioni sul mio corpo stringerei.
    Per quel geniaccio degli Italiani
    che scopre la gonna alle gambe della cometa.
    Stringimi un pò di più
    se è grande il cielo
    o il mare,
    di più..non so.

     
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  14. tomiva57
     
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    Gomma americana

    La Domenica profuma,
    di sugo e maccheroni.
    Domestico il sapore del
    centro città,
    di quelle strade strette,
    allegre e misteriose.
    Dove posso passeggiando
    fare spallucce
    alla faccia tua che mai,
    capirà.
    Il mio Amore,
    che sa d'incenso e Chiesa,
    e diavolo ed acqua santa
    e storia.
    E di quella polvere di strada che
    s'alza quando passa una corriera,
    e torna a terra :
    nebbia di borgata
    scoprendo mura antiche.
    Cinema e campagna
    e Te,
    bambina innamorata.
    Mi salti al cuore
    e non ti senti illusa.
    E nell'incoscienza dei tuoi anni giusti
    mi regali una giornata afosa,
    d'Amore e sole.
    E come in altalena
    mi innamoro
    mentre mangi
    una gomma americana
    Mentre mangi
    una gomma americana.







    Trimotore idrovolante


    Trimotore idrovolante
    volo sullo stretto di Malta.
    Non è proprio così
    e non si scherza con gli Inglesi
    sotto ai motori.
    L'Italiano colpito da noi
    non sarà.
    Ma certo che è un disertore
    in mezzo a questo piombo d'Agosto
    ed alle Stelle,
    lui,
    che sembra il padrone
    perchè lui è un uomo in amore.
    E vola in alto.
    l'Idrovolante,
    vola per Lei.
    Troppo alto, l' idrovolante,
    vola per Lei.
    Da Malta a qui.
    Good Luck to you
    Good Luck to you.
    Oh! No. Non t'aspetterai
    un trimotore in Cielo.
    Come un'aquilone,
    legato ad un filo di fumo
    e di gelosia,
    per Te, per Te,
    per Te !
    Che non mi hai scritto mai.
    E prendi la littorina
    la Domenica mattina .
    Tu,
    chissà con chi sarai!!!!
    E prendi la littorina per il mare
    la Domenica mattina..
    Trimotore volante,
    volo con gli occhiali scheggiati
    sopra il mare,
    che poi è anche una pista.
    Una strada per planare da Lei.
    Lunga, dalla guerra all'Italia
    per la mia gelosìa,
    che è una malattia.
    Ostia è vicina,
    ci sono le signorine al bagno
    con le camere d'aria .
    E Lei
    è più bella che mai.
    E ' per Lei che ho
    lasciato la guerra,
    un disertore
    che vola sopra di Te.
    Un disertore che vola.
    Che vola sopra di Te,
    da Malta a qui.
    Good Luck to you
    Good Luck to you.
    E prendi la littorina
    la Domenica mattina.
    Tu,
    chissà con chi sarai!!!!!
    Tu,
    non t'aspetterai un trimotore Italiano
    che plana vicino a Te.
    A Te,
    che non mi hai scritto mai!
    E prendi la littorina per il mare
    la Domenica mattina.
    No.
    Non t'ho scordata mai.
    Prendo l'idrovolante
    la Domenica mattina.
    Io no. Io no.
    Non t'ho scordato mai.
    E prendi la littorina per il mare
    la Domenica mattina.
    No, Signorina.
    Non t'ho scordato mai.
    E prendi la littorina
    la Domenica mattina.













    Serenata (album)




    image




    Serenata è un album di Amedeo Minghi pubblicato nel 1987.

    Tracce

    1. Serenata
    2. Hallo hallo
    3. La Breccia
    4. Mississippi
    5. Anni '60
    6. Nell'inverno
    7. Tema d'amore
    8. Mia vita








    Serenata

    Sciocca luna,
    se la goda Lei
    le stelle facili.
    Io,
    non le guardo
    non le guardo se non vedo Te
    che non ti svegli mai
    e fiamme in sogno crei,
    scese a dirmi che non ci sei.
    E sciocchi sogni,
    stupidi viavai
    di malinconici
    in fondo all'acqua
    nella quale son chiamato anch'io.
    E vagamente mi muoverei,
    forse ti sfiorerei,
    come un'alga ti ondeggerei
    da vicino anch'io.
    Capisco tutto di Te
    E non so nulla di Te.
    Sciocco mare,
    se li goda lui
    gli amari e naufraghi,
    dispersi amori
    Io non muoio se non vedo Te
    che non ti svegli ma togli il sonno
    anche alle barche.
    ed io come un'ancora
    il cuore mio
    l'ho perso in Te.
    E qui,
    parlo d'amore con me
    parlo d'amore con me
    Mi fai sentire così.....
    Che qui
    parlo d'amore con me
    solo e lontano da qui.......
    Mi fai sentire così
    che solo per compagnìa
    parlo d'amore con me
    parlo d'amore con me
    E così non finiremo mai.
    e i giorni passano
    ma non la notte
    nella quale stai dormendo.
    Ed io
    lotto coi sogni tuoi,
    Che Tu più accesi crei,
    scesi a dirmi che non ci sei....
    ...(Ma) Devi dirmelo Tu
    ...Mi piacerebbe vedere Te
    piena di sonno che
    vieni a dirmi che non ci sei,
    ci crederei.....
    Ma qui
    parlo d'amore con me
    parlo d'amore con me
    Mi fai sentire così
    Che qui
    parlo d'amore con me
    solo e lontano da qui
    Mi fai sentire così
    che solo per compagnìa
    Parlo d'amore con me
    Parlo d'amore
    e non so nulla di Te
    Sciocca notte, se la goda lei
    il sonno inutile
    Io non ci dormo se non vedo Te.
    Che non ti svegli mai
    e fiamme in sogno crei
    incendiando la notte e me




     
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  15. tomiva57
     
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    Hallo hallo

    Prima di questo futuro
    dentro un bel tempo passai.
    E li' l'amai, io mi scialai di Lei e Lei di me.
    Ed una frase, che è una frase,
    non riuscimmo a finirla mai.
    E pure se molto presi rimanemmo illesi.
    Fini' una frase e nessuno feri'.
    Come se niente accadesse tutto il passato passò.
    E li' l'amai
    Dimenticai di Lei e Lei di me.
    Ed un futuro, uno a caso
    non provammo ad afferrarlo mai.
    Pure se molto presi,
    rimanemmo illesi
    e dormivamo di schianto
    tanto bene come quando mai.
    Tu che vuoi?
    Si pusso sapere in che stato mi vuoi?
    Tu chi sei? Non s'è capito,
    ripeti, me lo scrivo o ti dimenticherei.
    Qui siamo in pieno futuro
    tra rumorose avarie.
    Hallo Hallo......
    Ti perdo un altro pò..
    Hallo Hallo.....
    Ti sento poco, ti allontani,
    fai la voce color bordeaux.
    E grazie tante del vuoto grande come Lei
    che lo riempie di schianto
    come un pianto troppo trattenuto
    Tu che vuoi?
    Si può sapere in che stato mi vuoi?
    Tu, chi sei? Non capisco, ripeti,
    me lo scrivo o ti dimenticherei.
    e li' l'amai,
    Di me come niente mi dimenticai.
    Lei di Lei Non hai capito, ripeto:
    non ti sento e lontanissima sei
    Prima di questo futuro
    dentro un bel tempo passai








    La breccia

    Tu!!!
    Tu, stai con me
    come la notte scura
    alle mura della nostra Città.
    Pallido di prigionìa
    ho scritto la mia nostalgìa
    sugli occhi senza sonno
    Per Roma incatenata di tirannìa.
    Tu stai con me
    come un fucile puntato a Porta Pia,
    la Rivoluzione alla filosofia.
    Tu stai con me,
    lupa di strada Amore mio.
    E dammi il tuo pugnale,
    e dimmi la tua fede
    in ciò che io farò per Te.
    Stanotte vado via
    ma domani certo tornerò
    da Te
    insieme agli Italiani per la breccia a Porta Pia.
    Una breccia nel tuo cuore aprirò
    ti dirò:
    " stringimi Amore siamo liberi "
    Con i capelli al vento,
    il tuo pugnale al fianco
    mi vedrai nascosta in mezzo ai fiori,
    fra gli sguardi innamorati
    di ragazzi e ragazze che sorridono
    e si dicono soltanto: " siamo liberi"
    Tu stai con me..
    Tu stai con me...
    riscalda la mia fronte
    con le Tue labbra rosse.
    Tu stai con me
    lupa di strada Amore mio
    e dammi il tuo pugnale e dimmi la tua fede
    in ciò che io farò per Te
    stanotte vado via
    ma domani certo tornerò
    da Te.....
    Insieme agli Italiani per la breccia di Porta Pia.
    Una breccia nel tuo cuore aprirò
    ti dirò:
    " Stringimi Amore, siamo liberi "
    in mezzo agli Italiani
    seduti alle osterie,
    con le loro spade sotto il sole
    fra gli sguardi innamorati
    di ragazzi e ragazze
    che sorridono
    e si dicono soltanto: " Amore stringimi ".
    Siamo liberi
    con i capelli al vento
    il tuo pugnale al fianco
    mi vedrai nascosta in mezzo ai fiori
    fra gli sguardi innamorati
    di ragazzi e ragazze che sorridono
    e si dicono soltanto: " siamo liberi "
    Tu stai con me...
    Tu stai con me.







    Mississippi


    Senza volerlo fai
    l'Amore che sperai,
    senza alcuna ordossìa
    come a caso e
    senza simmetrìa.
    Senza le litanìe
    nè pignolerìe,
    senza alcuna apologìa
    e senza delirare profezìe.
    Senza l'antologìa
    nè voci dell'enciclopedia
    senza farlo sembrare un furto in gioielleria.
    E dici " scusa non l'ho fatto apposta io "
    Senza pareri fai
    l'amore fra di noi
    e senza le diplomazìe
    o leziose lezioni di ingegneria.
    Senza cosa e così,
    e la parola più dolce al cuore è
    " Mississippi "
    E dici " scusa non l'ho fatto apposta
    ma per caso,
    improvvisamente per caso,
    per te "
    Senza pensarci su..
    Senza intenzione tu...








    Anni 60

    E tirai le marce verso il mare e verso Ferragosto,
    di una spider rossa proprio come
    una cometa,
    Tu sciogliesti i tuoi capelli
    sfidando il sorgere del sole
    poi di colpo il cielo scintillò.
    Nervoso di progresso,
    appalti e comunicazioni,
    tagliava l'autostrada
    i fiumi come nastri
    inaugurando ponti
    E la ripresa di quegli anni di motori
    e grandi attività
    io sto capendo...
    insieme a te,
    io sto fuggendo...
    Poi raggiunto il mare, gli ombrelloni tende
    nel deserto
    come a scolorir d'anni '60 e di sgomento,
    sopra quelle teste calde
    di genitori e di quei figli
    e i loro riti, che bruceranno al sole.
    Dall'aria curva tra orizzonte e mare,
    si prospettò una fuga
    in fondo al cuore
    per affinità sentimentale.
    Insieme, inforcammo gli occhiali i Polaroid
    poi evitammo gli amici,
    gli scherzi ed i perchè,
    di quei visi come al grand angolo
    fumando qualcosa al juke-box
    She loves you ye yè
    she loves you ye ye
    Ordinai un Campari all'ombra,
    ai confini della spiaggia,
    dove attendevo quella proverbiale pioggia,
    che guasta incauti amori, nascosti
    sui pattìni tanto al largo
    che il mare affonderà.
    Io sto capendo
    insieme a te, io sto fuggendo.....
    E sarà stata questa rabbia mia
    ma sulla spiaggia si fermarono i palloni
    e un lampo li fulminò.
    e si sentiva la pioggia scendere
    sui nostri visi, il '60 i sogni e Te
    e sentivamo l'incanto scendere al cuore
    al pensiero di noi..
    she loves you ye ye
    she loves you ye ye





    Nell'inverno

    Non si parte più
    Tu con me,
    io con Te
    ed ognuno spinge un freno in sè.
    Guardiamo sù,
    cerchiamo giù,
    la nostra lingua non c'è più,
    si tagliò, si squagliò.
    Io perlomeno consumai
    quella tua più volte.
    E ci irretirà,
    pensa un pò,
    questo Amore in ozio ecciterà,
    con torpore che si fa
    strada in Te,
    strada in me.
    E dà il piacere di
    un piacere che non c'è.
    Non ti guardo più,
    fai così anche Tu!
    E fa scuro presto tra di noi.
    Io mi assopirei,
    poi trasalirei
    cercando che rumore sei:
    un fruscìo, mormorìo.
    Mi appari se mi scopro anch'io
    così saremo pari.
    E ti attirerei, ti alzerei
    come la coperta fino al mento
    nell'inverno che si fa
    triste in te, triste in me
    e dà il piacere di
    un piacere che non c'è.
    Non si parte più.
    E qualcuno mi amerà,
    non è sicuro che sia Tu,
    lo dico forte tra di me,
    parlando con il muro.
    E l'attirerei, l'alzerei
    come la coperta fino al mento
    nell'inverno che si fa
    triste in te,
    triste in me
    e dà il piacere di
    un piacere che non c'è.
    Non si parte più
    Non partiamo più..
    Non partiamo più:
    queste qui sono le parole più crudeli
    per non dirsi sempre addìo,
    sempre tuo,
    sempre mio.
    Nel sempre inverno
    in un amore che non c'è
    Non partiamo più.









    Tema d'amore





    Mia vita

    Tutta in salita,
    sei stata sempre scoscesa per me.
    Ma ti sfiorai,
    mi aiutai con le mani
    e un bel picco toccai.
    Ti solleticai
    T'ho chiamato " Mia Vita ".
    E talmente ti circondai
    che davvero io assediai
    da fare cedere
    tutta la tua città.
    Nella quale io camminai
    da padrone che
    un giro inutile fa
    e, vinto,
    se ne va.
    Mi son riempito di Te
    che non c'era più posto
    al posto mio,
    Tu ho visto dov'eri e dove Tu mai
    e nemmeno per sogno andavi
    nè vai.
    T'ho visto con me
    di sfuggita, Mia Vita.
    Mi son chiesto che cosa sei,
    a che servi e di te che uso ne fai,
    un giocattolo.
    Mi fai sentire così:
    che l'Amore è lavoro ed io
    credevo fossi Tu
    e non logorìo.
    Ecco qui
    che mi chiedo : " Ma che so fare? "
    Ecco qui;
    so che al massimo con le mani ti sfiorai
    ti posso soltanto accennare così.
    Ecco qui,
    se non Te
    tutta l'aria potrò afferrare,
    nulla di te.
    E t'ho amato talmente e t'ho talmente perduto che
    mi sono del tutto stancato
    del niente che sei...
    Non ci sei..
    Ecco qui, non ci sei
    mi fai sentire così
    e non so nulla di Te.






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83 replies since 5/10/2010, 14:29   1900 views
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